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IT
Supervisore
Ente Supervisore
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SALDATURA A PROIEZIONE E A
SCARICA CAPACITIVA
PRESCRIZIONI E CONTROLLI
Pag.: 1/7
Date: 16 LUG 2013
Edizione
A
Data
Ott. 75
Mag. 88
-
Ott. 93
Edizione 2Edizione 3-
Mar. 04
A
A
-
Lug. 04
24/03/10
19/05/11
16 LUG 2013
Nuova.
D
Aggiunto simbolo
Caratteristiche report
Aggiornato tabella 1 con l.aggiunta dei dadi e delle
viti con diametro nominale M14 e M16.
Modificato titolo, aggiunto nominativi di
Supervisore e Gestore,riveduta per aggiornamenti
e modificato tabella 1.
Eliminato simbolo .Caratteristiche Report. e
modificato 3.5.3
Modificato titolo. Aggiunto prescrizioni per
saldatura a scarica capacitiva
Modificato paragrafo 3.5 (tab. 1) e 3.5.3. Modifiche
descrittive
Modificato paragrafo 3.5 (tab. 1) ed aggiunta
tipologia di dadi o viti
(GM)
(MM)
(LC)
(LC)
(DC)
(DC)
(DC)
IN CASO DI STAMPA LA COPIA E' DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E' NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB
RISERVATO
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO N PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA
DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES SPA
IN CASO DI CONTENZIOSO LUNICO RIFERIMENTO VALIDO E IL PIU AGGIORNATO TRA LE EDIZIONI ITALIANA E INGLESE.
FIAT
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Edizione: 5
1
GENERALITA
1.1
Definizioni
1.1.1
Saldatura a proiezione
Ved. Norma 00920/02
1.1.2
Saldatura a scarica capacitiva
Ved. Norma 00920/02
1.2
Gruppo operativo
Le saldatrici e le relative attrezzature devono essere idonee al particolare da saldare e soddisfare i
parametri specifici di saldatura (valore efficace della corrente, tipo di ciclo, tipo e forma degli elettrodi)
prescritti. Tali parametri devono essere riportati su apposita scheda applicata alla saldatrice.
1.3
Messa a punto del gruppo operativo
Prima di iniziare la produzione dovr essere eseguita una prova pratica di saldatura per verificare le
condizioni di regolazione del gruppo stesso e consentire un confronto visivo con un elemento campione,
eseguito in condizioni ideali e disponibile presso ogni posto di saldatura.
2
PREPARAZIONE DELLE PARTI DA SALDARE
2.1
Le superfici di contatto sulle quali avverr la saldatura devono essere sufficientemente pulite, esenti da
vernice, scaglie, ruggine, accumuli di polvere ed altri residui che comprometterebbero lefficienza della
saldatura stessa.
2.2
La zona di saldatura deve essere sufficientemente piana da permettere luniforme contatto di tutte le
bugne.
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Edizione: 5
3
CONTROLLI E PROVE
3.1
Lefficienza delle saldature deve essere verificata mediante controlli e prove eseguiti sulla produzione
o su provini ricavati dai complessivi della produzione, oppure su provini ricavati da saggi appositamente
costruiti.
I saggi devono essere allestiti impiegando gli stessi dadi, viti o gli stessi lamierati (materiale e spes-sore)
adottati in produzione ed eseguendo la saldatura con lo stesso procedimento previsto nel ciclo produttivo.
3.2
Controlli visivi
Non sono ammessi:
a) incrinature nella zona di contatto dado-lamiera, vite-lamiera o lamiera-lamiera;
b) spruzzi di metallo di saldatura sulle filettature, tali da causare variazioni nei valori delle coppie di
serraggio.
3.3
Controlli dimensionali
a) la distanza tra dado o vite e superficie di contatto, oppure tra i due lamierati da unire deve risultare
15% dellaltezza originale della bugna;
b) la riduzione dello spessore della testa della vite deve risultare 10%;
c) lerrore di ortogonalit del gambo filettato della vite o della filettatura del dado rispetto alla
superficie di saldatura deve risultare 1 30, salvo diversamente prescritto a disegno.
3.4
Controlli macrografici/micrografici
Conforme alla Tab. 50210.
Sezionare i campioni sullasse passante per il centro della bugna;
Lucidare la superficie in esame, avendo cura di asportare completamente segni di utensili e rigature;
Effettuare lattacco della superficie con opportuno reattivo concordato con il Laboratorio.
Il diametro del nocciolo fuso (per le bugne circolari) o la dimensione della fusione (per bugne
oblunghe), su ciascuna bugna esaminata, deve risultare 70% del diametro della bugna o della
dimensione della bugna, misurata in corrispondenza della base della bugna stessa.
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Edizione: 5
3.5
Prove sulla resistenza della saldatura
3.5.1
Prova di trazione per dadi, viti e boccole filettate
Sollecitare la saldatura a trazione come indicato in Figura 1.
I carichi minimi di rottura della saldatura sono indicati in Tabella 1.
(): A questi valori di coppia non devono verificarsi distacchi dei dadi o delle viti.
3.5.2
Prova di sbottonatura
Consiste nel sottoporre i campioni ad una sollecitazione che consenta la sbottonatura o comunque il
distacco del dado o della vite o della lamiera dalla controparte (ved. Fig. 2 Fig. 7).
La separazione da considerare regolare se:
il distacco avviene per sbottonatura, ossia con formazione sul dado, sulla vite o sulla lamiera di
una sporgenza di materiale e sulla controparte di un foro;
il distacco avviene per rottura della saldatura; la superficie saldata, in corrispondenza di ciascuna
bugna, deve risultare 70% dell.area della bugna stessa. La rottura caratterizzata da distorsioni
e parziale strappo del metallo base. Se il distacco causato da sollecitazioni a trazione la zona di
rottura avr aspetto granulare cristallino, se dovuto invece a sollecitazioni di taglio la suddetta
zona avr aspetto metallico chiaro parzialmente frastagliato.
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Edizione: 5
Fig. 4 e 5 sbottonatura, mediante leva, di tubo saldato di testa, con strappo del
materiale base, conforme
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Edizione: 5
Fig. 6 e 7 sbottonatura di piastra, con formazione di sporgenza di materiale (nocciolo fuso) e sulla
controparte di un foro, conforme
3.5.3
Controllo resistenza al taglio
Applicare alle viti/dadi un momento torcente, in modo che la coppia applicata reagisca totalmente
attraverso la saldatura di unione con la lamiera e rilevare le seguenti coppie:
coppia minima di distacco * (Prova DISTRUTTIVA) E la coppia al di sopra della quale accettabile
la rottura della saldatura.
I valori di coppia minima di distacco e la coppia da utilizzare per il controllo in produzione sono indicati, in
funzione del diametro nominale, in Tabella 1.
Nelle Figure 4, 5 e 6 viene schematizzato lesempio di prova nelle diverse configurazioni di impiego.
* : La prova o il controllo contrassegnato con questo simbolo interessa principalmente la messa a punto
del processo; lo Stabilimento di produzione interessato solo saltuariamente e a discrezione della
Qualit di Stabilimento.
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4
DOCUMENTI RICHIAMATI NEL TESTO
10143 (TPM); 10453 (TPM); 00920/02; 50210.
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Edizione: 5