Stanislavskij
Stanislavskij
Stanislavskij
5 settembre 1877 – debutto del Circolo Alekseev, compagnia teatrale della famiglia di
Stanislavskij, composta da amici e parenti. Le prime rappresentazioni sono vaudevilles.
8 dicembre 1888 – messe in scena di Sku poj rycar’ (Il cavaliere avaro) di Puškin e
George Dandin di Molière.
Inizia l’attività dell’Obščestvo iskusstva i literatury (Società d’Arte e Letteratura),
fondata da Stanislavskij con il regista Aleksandr Fedotov, il tenore Fëdor
Komissaržeskij e il pittore Fëdor Sollogub. Nei primi anni (1888-1890)
Stanislavskij vi lavora come attore, poi, dal 1890 al 1898 soprattutto come regista.
Nel repertorio molto spazio viene dato al teatro nazionale e ai suoi autori, da
Puškin ad Ostrovskij.
In questo periodo nasce il suo interesse per la verità nella messa in scena.
4 ottobre 1898 – inaugurazione del Mcht con l’opera di Aleksej Tolstoj Car’ Fëdor
Ioannovi č.
Stanislavskij si occuperà delle regie e Nemirovič-Dànčenko della scelta dei testi.
Tra gli attori della compagnia c’è anche Mejerchol’d, già allievo del corso di
recitazione di Nemirovič-Dànčenko all’Istituto Filarmonico di Mosca.
Già durante le prove per questo spettacolo si profila quello che poi sarà chiamato il
metodo di Stanislavskij:
Si dimostra già l’attenzione quasi morbosa per la ricostruzione nella scena e nei costumi
dell’ambiente dell’opera rappresentata.
1919-20 – trasferimento di una parte del Mcht a Praga (gruppo di Praga del Mcht)
1924 – un piccolo gruppo del Mcht torna a lavorare nel suo teatro
1928 – Stanislavskij si ritira dalla direzione del Mcht e si dedica al teatro dell’opera.
- ricerca di un déjstvennoe penie (canto attivo) che deve evidenziare l’azione già
presente nella partitura;
- attenzione alla pronuncia delle parole, che deve essere chiara;
- i cantanti devono porre attenzione ai pensieri che stanno dietro a ciò che
cantano
1938 - accoglie Mejerchol’d nel suo laboratorio, affidandogli la direzione della sezione di
arte lirica