Farcoro 1 2014
Farcoro 1 2014
Farcoro 1 2014
N° 1, gennaio-aprile 2014
Farcoro
FARCORO
Quadrimestrale dell’Aerco
Associazione Emiliano Romagnola Cori
Gennaio-Aprile 2014
Edizione online: www.farcoro.it
Direttore Editoriale
Niccolò Paganini
Comitato di Redazione
Fedele Fantuzzi
Giacomo Monica
Puccio Pucci
Edo Mazzoni
Matteo Unich
Grafica e impaginazione
Elisa Pesci
Stampa
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Sede Legale
c/o Aerco – Via Capo di Lucca 42
40126 Bologna
Contatti Redazione:
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+39 347 9706837
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Farcoro - indice
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EDITORIALE
di Niccolò Paganini e Sandro Bergamo
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CLAUDIO ABBADO
di Alessandro Rigolli
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CORSO PER DIRETTORI DELL’AERCO
di Matteo Unich
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CORO IN CLASSE:
ESPERIENZE E PICCOLI TRUCCHI P. 4 CLAUDIO ABBADO
di Matteo Unich
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IMPARARE DALLA MUSICA
il metodo steiner
a cura di Enzo Vacante
17 ALICE
cantata per bambini in 7 quadri
di Ailem Carvajal
P. 11 SCUOLA STEINERIANA
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LE NOSTRE RADICI
don gianrico fornasari
di Coro ANA Valnure
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ANALISI
trascrizione ed analisi di
ave maria di willaert
di Andrea Angelini P. 41 CONCORSO CORALE CITTA’ DI RIMINI
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VOCALITA’
la laringe: tanto per cominciare
di Daniele Farneti
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AERCO NOTIZIE
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Farcoro - editoriale
Niccolò Paganini
direttore editoriale
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Farcoro - editoriale
«In un coro ogni persona è sempre concentrata sulla relazione della propria voce
con le altre. Imparare a cantare insieme significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro.
Il coro quindi, come l’orchestra, è l’espressione più valida di ciò che sta alla base
della società: la conoscenza e il rispetto del prossimo, attraverso l’ascolto reciproco
e la generosità nel mettere le proprie risorse migliori a servizio degli altri».
Con queste parole Claudio Abbado presentava, al suo debutto, una delle
tante formazioni musicali nate per sua iniziativa, il Coro Papageno, un
coro molto speciale, formato da detenuti del carcere bolognese della Dozza.
La scelta di formare un coro per ricostruire quei legami sociali e il senso di
responsabilità che il delitto ha reciso o comunque compromesso, ci pare
particolarmente felice. La voce è l’unico strumento che portiamo dentro di noi e
occuparsi del coro significa occuparsi prima di tutto di persone: è proprio questo che
affascina e rende particolarmente “umanistico”, oltre che artistico, il cantare in coro.
Il coro è anche un concentrato di società dove i rapporti sono vissuti
con forte intensità e trasformati in musica. La responsabilità di ciascuno
è grande, perché l’errore di uno compromette o addirittura vanifica il
lavoro di molti. Un rapporto tra i coristi fondato sulla responsabilità
e sulla lealtà è la base necessaria a una buona realizzazione musicale.
Al tempo stesso la musica genera questa armonia tre le persone. Recenti
studi hanno dimostrato come le persone impegnate in un’esecuzione
musicale (e gli esperimenti sono stati condotti proprio su formazioni
corali) armonizzano tra loro i ritmi corporei, a partire da quello cardiaco:
dalla musica discende la possibilità di abbattere tanti muri che ci dividono.
Lo stesso Abbado spiegava come la musica opera su una parte del cervello
che è altra rispetto a quella della parola e della logica: rinunciare alla
musica è dunque rinunciare a una formazione completa della personalità.
Cantare in coro avvia dunque un circuito dove la buona musica crea buone
relazioni e le buone relazioni buona musica: un circuito virtuoso i cui benefici
ricadono ben al di fuori dei confini del coro, contribuendo a rafforzare identità
personali e profili sociali. E investire sul coro significa investire sulla formazione
delle persone, sulla formazione dei cittadini e del loro senso di responsabilità.
Esserne consapevoli e orgogliosi, per primi noi, che della musica
corale abbiamo fatto la nostra passione, e convincere di questo le
istituzioni del nostro paese: ecco un bell’obiettivo che, nel trentesimo
anno di vita della Federazione, tutta la coralità italiana deve porsi.
Sandro Bergamo
direttore di “Choraliter”
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Farcoro - primo piano
CLAUDIO
ABBADO
di Alessandro Rigolli *
profondamente umano per la determinazione con la
quale ha affrontato la lunga malattia che ha minato
Scrivere qualche nota di ricordo attorno ad una per- la sua vita e la sua attività artistica. Parlando di un
sonalità – e, si badi bene, non ad un “personaggio” uomo, questa mi appare come la prima qualità da
– come Claudio Abbado non è cosa scontata. Alla evidenziare, niente affatto scontata e fondamentale
gentile richiesta del Direttore Editoriale di “Farcoro” per comprendere a pieno il profilo e la statura della
Niccolò Paganini – caro amico, oltre che stimato e sua personalità. Una determinazione che, guardan-
appassionato professionista della musica – ho rispo- do a ritroso la vicenda biografica di questo grande
sto con spontaneo entusiasmo: “Si, certamente, con artista, appare come elemento determinante del suo
piacere!” Poi, di fronte alla fatidica “pagina bianca” tracciato biografico. Nato a Milano il 26 giugno
mi sono reso conto della responsabilità alla quale 1933 e figlio di un insegnante di violino, nel 1955
mi ero sottoposto. Non si è trattato di pentimento si era diplomato in pianoforte e direzione d'orchestra
– tutt’altro – bensì di una lucida e inesorabile con- presso il Conservatorio di Milano. Si perfezionò in
sapevolezza che emergeva mentre iniziavo a mettere direzione d’orchestra a Vienna con Hans Swarow-
in fila i pensieri in merito alla mia personale idea del sky, entrando – con il suo compagno di studi Zubin
profilo umano e artistico di questo grande artista. Mehta – nel coro del Musikverein per poter accede-
L’invito di Niccolò – mi si perdoni la confidenza – re alle prove – a quel tempo chiuse al pubblico – e
mi spronava con la sua consueta e ferma gentilezza osservare il lavoro di direttori come Bruno walter,
a confezionare il mio scritto attraverso “un taglio de- Josef Krips, Geroge Szell o Herbert von Karaian. Il
dicato alla persona, alla sua umanità e naturalmente primo grande riconoscimento arrivò già nel 1958,
alla sua grande professionalità”. Una prospettiva che quando conquistò il primo posto al concorso Kous-
ho molto apprezzato, anche perché è il solo sguar- sevitsky a Tanglewood, nel Massachussets: grazie a
do che possa cercare di ricordare, senza i cascami quel premio debuttò negli Stati Uniti con la New
di una retorica di maniera, uno dei pochi Uomini York Philarmonic. L'anno dopo debuttò a Trieste
di Cultura dell’Italia tra Novecento e XXI secolo. come direttore sinfonico, mentre l'esordio alla Scala
Scomparso nel gennaio scorso all’età di ottant’anni, arrivò nel 1960. Nel 1963 si aggiudicò il premio Mi-
Claudio Abbado è stato innanzitutto un esempio tropoulos della New York Philarmonic e fu invitato
* Giornalista, pubblicista e critico musicale. Scrive sul mensile “Giornale della musica” e sul quotidiano “Gazzetta di Parma”. E’ responsabile
dell’Area “Promozione e Sviluppo” di Cisita Parma, ente di formazione dell’Unione Parmense degli Industriali e Gruppo Imprese Artigiane.
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Farcoro - primo piano
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Farcoro - primo piano
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Farcoro - corso per direttori
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Farcoro - coralita’ infantile
CORO IN CLASSE:
ESPERIENZE E PICCOLI TRUCCHI
di Matteo Unich*
Trasformare una classe di scuola primaria in un classe, possibilmente a due voci, osservando alcu-
piccolo coro a voci bianche è un impegno che non ne semplici regole e piccoli trucchi del mestiere.
va preso alla leggera e che richiede tutta una serie di
accorgimenti volti a massimizzare la resa “artistica” Fase uno: imparare a respirare correttamente
del gruppo classe senza danneggiare in alcun modo La respirazione, in quanto atto naturalissimo ed indi-
i delicati organi vocali dei bambini. Purtroppo fin spensabile alla nostra stessa esistenza, è trascurata – o
troppo spesso invece i giovani cantori vengono af- meglio, data per scontata – e quindi del tutto bypas-
fidati alle cure di persone non solo inesperte, ma sata nell’insegnamento del canto corale. Al contrario,
perfino prive delle minime nozioni di vocalità, che essa è fondamentale per una corretta igiene degli or-
scelgono i brani da imparare solo in base alla bel- gani vocali e per un sempre migliore uso della voce.
lezza della melodia o al significato del testo: criteri Esercizio 1: tutti in piedi, braccia morbide lungo
che sarebbero eccellenti in altre circostanze, ma che i fianchi, spalle rilassate, piedi appena divaricati.
rischiano di trasformare l’esperienza del canto corale Spingiamo avanti e indietro per una mezza dozzi-
in una inconsapevole sofferenza per gli organi fona- na di volte i muscoli del basso ventre, trattenendo
tori, mettendoli a rischio di subire danni rimediabili, il respiro. Sentiremo, dopo pochi secondi, un sen-
nella migliore delle ipotesi, solo nel lungo periodo. so di fastidio localizzato all’altezza dello stoma-
Fermo restando che la scelta migliore è quella di co: si tratta del diaframma, muscolo a forma di
affidarsi ad un conoscitore di vocalità infantile cupola rovesciata posto a separare torace e addo-
(magari facendo riferimento ad AERCO per ot- me, che vorrebbe intervenire nell’atto respiratorio.
tenere i nominativi degli esperti in zona), anche Esercizio 2: nella stessa posizione, spingere avanti i
un semplice insegnante di scuola primaria può muscoli del basso ventre permettendo all’aria di entra-
benissimo portare avanti un discorso di coro in re, fermarsi un paio di secondi poi lasciar uscire l’aria
* Diplomato in trombone; dal 1982 direttore del Gruppo Corale “Pratella-Martuzzi” di Ravenna; membro della commissione artistica
dell’ AERCO.
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Farcoro - coralita’ infantile
lasciando rientrare l’addome in posizione di riposo. bocca aperta nel senso verticale: la misura dell'a-
Ripetere almeno 8 volte, e utilizzare questo esercizio pertura della bocca la possiamo ottenere intro-
come introduzione ad ogni lezione di canto corale. ducendo le dita indice, medio ed anulare sovrap-
poste verticalmente. Come vedete, si tratta di
Fase due: utilizzare la risonanze della maschera avere la bocca pressoché spalancata, ma in senso
facciale verticale e non orizzontale come spesso si vede fare.
La voce umana sfrutta due casse di risonanza per
amplificare ed arrotondare il suono delle corde Fase tre: scegliamo i canti con discernimento
vocali: la prima, di uso più semplice ed immedia- A questo punto potremmo anche accontentarci di
to, è il torace; basta produrre un qualunque suono quel che abbiamo fatto (e, credetemi, sarebbe già
basso tenendo una mano sullo sterno per rendersi molto!) e cantare tutti insieme servendoci di una
conto delle vibrazioni che si trasmettono dalla la- base. Ottimo. Poi prendiamo a casaccio una canzone
ringe. La seconda, molto più favoleggiata che ve- che costringa i nostri alunni a cantare delle note al-
ramente conosciuta ed utilizzata, è la cosiddetta tissime, a strillare come aquile e a sforzare la voce: si,
maschera facciale, cioè il complesso delle ossa che ma il testo è bello, e poi i bambini dello XXXXXXXX
sono attorno agli occhi: fronte, tempie, zigomi e X'XXX la cantano! (al posto delle X metteteci il primo
naso. La voce, quando si riesce ad indirizzarla a ri- festival di canzoni per bambini che vi viene in men-
suonare in questo punto, diventa molto più ric- te). Vero, quei bambini la cantano, ma sono super-
ca di armonici, flessibile nell’uso, estesa e potente. selezionati, la studiano per due mesi e spesso fanno
Esercizio 1: tenendo un dito sulla parte ossea del fatica anche loro. Ancor meno punto di riferimento
naso, dopo aver inspirato correttamente come da devono essere, per noi, i ragazzi che si esibiscono nei
paragrafo precedente, pronunciamo e teniamo lun- talent shows infantil-adolescenziali che ultimamente
ga una lettera N. Sentiremo che il naso vibra leg- spuntano come funghi sulle reti televisive generaliste.
germente.entiremo che il naso vibra leggermente Le voci dei bambini “normali” sono delicate, non
o so, dopo aver inspirato correttamente come da hanno una grande estensione e sono, nonostante
paragrafo precedente, pronunicamo l'i ch Esplo- quel che può sembrare durante l'intervallo, piutto-
riamo con il dito tutta la maschera, e cerchiamo sto fragili. Non forzatele! Scegliete un canto che si
di rendere sempre più forte la vibrazione. Ri- possa fare ad intensità sonora relativa, permettendo
tentiamo usando, al posto della N, la lettera M. magari alcuni crescendi, diminuendi e variazioni
Esercizio 2: nella stessa posizione dell'esercizio dinamiche. Se il testo della canzone vi piace ma la
precedente, pronunciamo la N e rendiamoci con- musica è inaccessibile, meglio leggerlo sotto forma di
to della vibrazione del dito, poi abbassiamo lenta- poesia piuttosto che danneggiare le voci dei bambini.
mente la punta della lingua e trasformiamo il suo-
no in quello di una I, continuando a far vibrare la Fase quattro: e se facessimo un po' di polifonia?
maschera come con la N. La I deve essere pronu- Cantare a due voci non è così complicato come si
nicata larga, con i muscoli rilassati e la bocca leg- potrebbe pensare e non richiede delle conoscen-
germente ovale (assolutamente non appiattita!). ze astruse. Con un po' di pazienza e un cammino
Esercizio 3: Come l'esercizio 2, ma introducen- graduale si può arrivare molto lontano. Occorre
do, dopo la N, le lettere A, O, E. Queste tre vo- però fare una scelta: a chi affidare la seconda voce?
cali vanno sempre pronunciate larghe e con la Io vedo, con i corsi di canto corale che svolgo nella
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Farcoro - coralita’ infantile
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Farcoro - Metodo Steiner
“Il nostro obiettivo: elaborare una pedago- L’Associazione per la Pedagogia Steineriana di
gia che insegni ad apprendere, ad apprendere per Reggio Emilia è senza scopo di lucro,laica, apoliti-
tutta la vita dalla vita stessa” (Rudolf Steiner). ca. E’stata fondata nel 1991 da genitori, insegnanti
Il 7/8/9 marzo L’Associazione per la Pedagogia e persone sensibili alle tematiche educative, riuni-
Steineriana di Reggio Emilia ha organizzato in cit- ti con il comune intento di far nascere una scuola
tà tre giornate dedicate all’educazione musicale, Steiner-Waldorf a Reggio Emilia. Dal 1995 ha dato
proponendo una serie di iniziative di confronto vita ad una scuola materna per bambini da 3 a 6
e scambio tra diverse realtà culturali e formative. anni: il Giardino d’Infanzia S. Michele. Nel 2002
Il programma era così articolato: è iniziata l’esperienza della scuola Steiner-Waldorf,
Venerdì 7 marzo: Conferenza pubblica a che comprende un ciclo di 8 anni, coprendo così
cura del maestro Peter Appenzeller dal tito- il percorso scolastico della scuola primaria e secon-
lo ‘Il valore della musica per il nostro tempo’ daria di primo grado. I bambini che frequentano la
Sabato 8 marzo: Tavola rotonda Dal titolo ‘Il ruo- nostra realtà educativa sono attualmente circa 200.
lo della musica nei processi formativi ed educativi’ Crediamo in una scuola che i bambini e i ragazzi
Hanno partecipato i relatori: Peter Appenzeller, in- frequentino volentieri, imparando con entusiasmo.
segnante di musica e formatore secondo il metodo Una scuola dove si apprendano tutte le materie
Steiner Waldorf , Gabrielangela Spaggiari docente curriculari con un approccio artistico ed esperien-
di didattica musicale preso l’ Isituto Superiore di ziale, che veda l’alunno parte attiva del processo di
Studi Musicali “Achille Peri”, Paolo Perezzani, di- conoscenza,dove talenti e doti di ognuno trovino
rettore del sistema delle orchestre giovanili dell’E- spazio per la crescita e la completa espressione . Gli
milia Romagna, Filippo Chieli,atelierista e rappre- allievi hanno infatti la possibilità di sperimentare
sentante dell’Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia di un ricco programma interdisciplinare che prevede,
Reggio Emilia, Fedele Fantuzzi, presidente dell’As- accanto alle materie accademiche, attività quali:
sociazione Emiliano Romagnola Cori e, in qualità due lingue straniere, musica, canto, lavori manua-
di moderatrice, Claudia Gasparini presidente della li, recitazione, pittura, scultura, euritmia, disegno,
Federazione delle Scuole Steiner Waldorf in Italia. falegnameria, giardinaggio ed educazione fisica.
Domenica 9 marzo: esecuzione dell’opera
‘Frate Francesco’ . Il ruolo educativo della musica nel-
Un ‘opera musicale composta e diretta dal Mae- la scuola Waldorf (Dalla I° all’ VIII° classe)
stro Peter Appenzeller, eseguito da tutti gli Al- Una delle peculiarità che da sempre contraddistin-
lievi della Scuola Steiner-Waldorf di Reggio gue la scuola Waldorf, da altri indirizzi pedagogici,
Emilia con la partecipazione del Coro Cantus. è quella di considerare come fondamentale la cono-
* insegnante di musica della scuola steineriana Maria Garagnani di Bologna
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Farcoro - Metodo Steiner
scenza delle caratteristiche dello sviluppo evolutivo continuamente è presente in tutto ciò che è vivo e
di bambini e ragazzi. Lontani dal ricorrere a pia- che porta alla vita. E’ importante che le cosiddette
nificazioni didattiche dai contenuti rigidamente pre- forze musicali elementari che ogni bambino possiede
fissati, si procede quindi orientandosi all’interno di possano emergere attraverso la musica: è una musi-
una cosiddetta mappa climatica o Klimaplan, come calità molto elementare, forse primitiva, apparente-
ci suggerisce Stephan Ronner, insegnante e didatta mente un po’ caotica, “… una musicalità che ha in
che da molti anni si occupa di pedagogia musicale se già una volontà di formare, di prendere e darsi
Waldorf. Siamo quindi a contatto con vere e pro- una forma […]”. Il canto, introdotto per imitazio-
prie zone di sviluppo, che somigliano in pratica a ne dall’insegnante, è lo strumento principe di questo
vere e proprie zone climatiche, le quali rappresen- approccio pedagogico, una modalità di canto corale,
tano, attraverso la loro dimensione sfumata, i pas- monodico, che utilizzerà melodie costruite su una
saggi di sviluppo vissuti dai bambini e dai ragazzi. particolare scala pentatonica: quella anemitonica di
Pertanto il Piano di studi può intendersi in effetti Re. Sempre seguendo lo stesso principio, dopo pochi
come Piano dello sviluppo interiore, che partendo mesi dell’avvio dell’attività del canto corale, si intro-
dal bambino passa attraverso l’età giovanile, fino durrà poi l’utilizzo di un semplice strumento musi-
a raggiungere la piena maturità dell’uomo: “ tutto cale – il flauto pentatonico – con il quale i bambini
ciò deve svilupparsi, trasformandosi in un incon- sperimenteranno cosa significa produrre suoni ricor-
tro, in un compenetrarsi, da parte del singolo, con rendo uno strumento melodico. Altri strumenti ele-
le proprie qualità musicali […] è necessario che la mentari poi verranno utilizzati durante le lezioni di
musica accompagni progressivamente la maturazio- musica, e non solo in quelle di musica: parliamo in-
ne in senso biografico dell’individuo”.( S. Ronner) fatti di campanellini, triangoli, gong, piccoli legnet-
Nella scuola Waldorf i bambini vengono inseriti in una ti, xilofoni, ecc. Sarebbe opportuno – per far speri-
comunità, in una classe, in base al proprio anno di nascita. mentare la dimensione sonora e tattile di una corda
Nei primi tre anni di scuola la musica deve come pizzicata – utilizzare anche una lira per bambini,
“ispirarsi” al bambino in divenire e quindi ciò che costruita ovviamente sempre sulla scala pentatonica.
lo forma ed al tempo stesso aderisce alla sua natu- Non dimentichiamo che i bambini vivono le cose
ra è l’utilizzo di melodie “fluide” che “respirano”. in un modo immediato e completamente diver-
Anche la dimensione ritmica ha a che fare con una so dagli adulti. In essi, fino agli otto-nove anni, è
qualità “fluida” e cioè con una forza che, scorrendo presente un forte legame con l’elemento melodi-
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Farcoro - Metodo Steiner
co: questo può essere definito come una mono- nell’orchestra di classe anche altri strumenti ( che
dia vissuta intensamente. La melodia comunque affiancheranno i flauti dolci), come il violino, il vio-
si accompagna anche ad altro: infatti essa include loncello, la chitarra, l’arpa, l’oboe ed il clarinetto, ed
ancora tutta una serie di qualità unite fra loro; ge- infine, ma non per ultimo l’immancabile pianoforte.
sto, immagine e testo musicale, costruzione rit- Alla pratica strumentale e a quella corale sareb-
mica e formale. Possiamo quindi in questo caso be bene affiancare spesso anche quella dell’ascolto
parlare di un vero e proprio primato del Melos. di celebri brani musicali. Ci preme qui ricordare
“ Così, nei primi tre anni di scuola si prepara il che all’attività dell’ascolto sarebbe utile far seguire,
terreno all’emergere di una prima musicalità, che ad ogni allievo, anche per iscritto, le proprie im-
si esprime innan- pressioni, oppure – utilizzando gli acquarelli – po-
la musica deve zitutto nell’essere ter ricorrere all’espressività pittorica. Con ciò si
come “ispirarsi” al attivi, nell’agire, vuole stimolare, attraverso l’insegnamento della
partendo da ele- musica - come sottolinea sempre Ronner - “una
bambino in
menti immagina- maggiore flessibilità nell’apprendimento, un’at-
divenire
tivi, con atmosfere tenzione molto precisa, nella comprensione della
adeguate, e svilup- stessa, cogliendo le più diverse impressioni e rifles-
pando percorsi dinamici, in modo che il pas- sioni fino ad innescare sofisticati processi di analisi”.
so dalla tradizione orale alla cultura scrit- Un nuovo percorso interiore a questo punto entra
ta trovi già un primo fondamento”. ( Ronner) prepotentemente in scena: entriamo nella terza zona
Il genere di musica frutto della tradizione musica- climatica. Dalla sesta all’ottava classe i temi di fondo
le occidentale invece entra nel repertorio che dalla ricorrenti sono quelli legati alla ricerca interiore del
quarta classe prosegue fino alla sesta. Entriamo in giovane, ai suoi cambiamenti, ai suoi nuovi orien-
una seconda zona climatica, che sempre Ronner de- tamenti. “ E’ in questo momento che gli studenti si
finisce come oscillante-pulsante, un ritmo quindi accorgono maggiormente della presenza di una ten-
che acquista gradualmente attraverso il metro, dei sione all’interno della musica stessa, cioè sono più
contorni precisi. Lentamente, attraverso il canto, ci aperti a scoprire i contrasti e il lato espressivo di
si muove all’interno di semplici forme musicali: si quest’arte, sentendo la vicinanza emotiva di questa
parte dal canone, fino a toccare esempi tratti delle disciplina al proprio percorso evolutivo. La struttu-
pagine polifoniche più celebri, scoprendo così anche ra della battuta fa emergere qualcosa che potrebbe
la notazione musicale e tutte le sue leggi principali. far pensare ad una sorta di legame con la gravità:
Dopo aver sperimentato alcuni esempi di melo- si collega pertanto gradualmente il flusso musica-
die modali si passa ora al “ mondo del minore e del le alla forza di gravità. Mentre prima ci trovavamo
maggiore” e questo ovviamente porta alla consape- al centro dell’infanzia ( movimento fluttuante) ora
volezza della tonica, la cosiddetta nota di base. L’in- siamo testimoni del suo esaurirsi; il centro si sposta
segnante fa ascoltare musica strumentale di celebri sempre più verso la soggettività, in quanto il mon-
autori come Bach, Mozart, Schubert, Grieg, Bartòk do viene percepito attraverso una visione del tut-
e altri, ricorrendo all’esecuzione pianistica, in modo to soggettiva”; il movimento diviene ora misurato.
da destare meraviglia o invitando a suonare uno o Attraverso la musica ci si spinge fino a continenti
più strumenti ad altri musicisti o allievi più prepa- e culture lontani. Le forme musicali più utilizza-
rati. Questo è anche il momento nel quale entrano te sono quelle della Chansons francese, le Canzoni
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Farcoro - Metodo Steiner
italiane, i Songs o le Ballate. Tutto ciò che è noio- • Nel campo delle improvvisazioni elementari si
so e vuoto viene criticato senza pietà. Invece è utile esercitano anche capacità comunicative non verba-
ricorrere a tutto ciò che è comune, ciò che risuona li. Per molte persone questo livello rappresenta un
nei giovani e che trova un eco in loro. Nel perio- confronto primario ma molto radicale con il feno-
do drammatico tra infanzia ed adolescenza si vivono meno dell’ascolto vero, dove il nucleo di ogni con-
sentimenti forti: paure, gioie, uno sbocciare di co- versazione rappresenta innanzi tutto la capacità di
lori, oppure atmosfere di cupo pessimismo. Si vive dedizione e nello stesso tempo una presenza vigile;
nella dimensione della polarità. In questa zona cli- • Non ultima, la capacità di integrazione che viene
matica quindi incontriamo il fenomeno della melo- messa in pratica quotidianamente, cioè quell’agire in-
dia accompagnata e quindi dell’armonia: si afferma sieme in cui le diversissime capacità di ogni studente
l’importanza centrale del fenomeno dell’accordo. vengono sperimentate in modo costruttivo; se ciò non
Giunti al termine di queste riflessioni vole- avviene, il proprio processo musicale non può avviarsi;
vo riportare un’ ultima citazione tratta dal te- • Gli studenti devono quindi imparare a compen-
sto, sempre di Stephan Ronner, Perché inse- sare i deficit, propri e altrui, nonché a trovare un
gnare musica? Edizioni Clast, 2005, dove si equilibrio fra i propri punti deboli e quelli forti.
descrive, in modo sintetico, ciò che bambini e ra- Il “fare musica” nella scuola Waldorf quindi è
gazzi imparano durante una lezione di musica. un momento fondamentale dell’agire pedagogi-
Vediamo quindi quali sono nell’insegna- co, un elemento essenziale di una Bildung, di una
mento della musica le principali qualità ne- Formazione caratterizzata da una forte dimen-
cessarie che vengono sviluppate per affron- sione relazionale intersoggettiva ed espressiva.
tare le sfide della vita di oggi e di domani: In questa fondamentale attività artistica sono quin-
• Suonando insieme nasce il senso del rapporto tra il tu di presenti i semi delle azioni future dell’individuo.
e l’io, tra lui e lei, cioè tra noi; maturiamo come gruppo Vedremo così che è proprio di quest’arte assumere la
che fa musica, oltre ad imparare a lavorare in gruppo; dimensione della speranza che , come diceva il filoso-
• Nel canto a più voci, nell’improvvisazione e nel so- fo tedesco Ernst Bloch, ci conduce ad intraprendere
vrapporsi di ritmi che scorrono non sempre paralle- un pellegrinaggio nelle profondità del Sé e del Noi.
li, oltre che nei cambiamenti di armonia, in questo Ed è proprio attraverso l’ascolto musicale che si apro-
intreccio musicale dinamico s’impara la flessibilità. no spazi per l’ascolto interiore, divenendo quindi
• Nei processi creativi si cerca di stimolare, possibile percepire e scoprire se stessi nell’apparte-
di esercitare e di promuovere la creatività, ciò nenza ad una comunità. Infatti l’instaurarsi di una
che deve determinare tutto il lavoro musicale;
• Capacità innovative: l’imparare a compor-
re, ad esempio, implica lo svolgere un’at-
tività approfondita, che mette in gioco
varie abilità, che ha anche un aspetto di improvvi-
sazione e pone le basi per ciò che verrà in futuro;
• La sicurezza di se stessi: va curata fin dall’inizio, per
esempio la capacità autonoma di cantare in un gruppo,
grande o piccolo, e persino in veste di solista, la possi-
bilità di risvegliare negli altri un entusiasmo autentico;
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Farcoro - Metodo Steiner
vera e propria comunione diventa possibile proprio mento di uno stadio tutto interiore di maturazione.
grazie all’appartenenza a questa specifica comunità. Vediamo ora i momenti più signi-
ficativi dell’ opera Frate Francesco.
‘Frate Francesco’ - Ritratto Musicale Dopo la toccante esecuzione del Cantico delle Cre-
Un messaggio universale ature e del Prologo, il coro narratore accompagna e
Il libretto, scritto dalla autrice svizzera Rose Agge- sostiene i brani vocali eseguiti dagli alunni di tutte
ler, porta come sottotitolo “Ritratto musicale”. Ma le classi.
che cos’è, in fondo, un ritratto? Potremmo dire Sono i bambini più piccoli ad iniziare. Come il
che si tratti della traduzione in forma artistica di Cantico delle Creature ricorda le bellezze del crea-
un messaggio, profondo e universale come certa- to, così la narrazione musicale ci introduce nel re-
mente è quello francescano, ancora attualissimo: gno della natura partendo dall’ulivo, a cui seguirà
nella figura di San Francesco si fondono poesia e la spiga, il rovo e la margherita. Sarà poi la volta
verità. Egli aprirà una nuova stagione espressiva; della seconda classe, che ci svelerà il mondo ani-
una nuova sensibilità si trasfonderà sia nell’arte fi- male, in particolar modo quello degli uccelli, così
gurativa sia nella letteratura: dopo di lui la natura cari a Francesco. La terza classe porta in scena altri
sarà ritratta nella sua forma sensibile, i concetti di animali, con canti che rievocano prima le caratte-
ritratto e di paesaggio si coloreranno di un più vivo ristiche della lumaca, poi dei pesci, delle caprette,
realismo, di un rinnovato gusto del racconto. Ecco della lucertola ed infine degli agnelli e dei serpenti.
quindi ciò che ritroviamo tra le pagine musicali di Da questo mondo animato si passa a rappresentare,
Frate Francesco. Il Cantico delle Creature, a cui simbolicamente, i quattro elementi: terra, acqua, fuoco
Appenzeller si è ispirato, ci narra di luoghi, anima- e aria, affidati al canto delle classi quarta, quinta e sesta.
li e piante come immersi in un’atmosfera comune, Con la settima classe ci muoviamo nella dimensione
colti nell’intimo e profondo legame da loro vissuto. dello spazio cosmico: i ragazzi rappresenteranno il
Se il Cantico delle Creature è un compendio di di- movimento dei pianeti e il fascino del cielo stellato.
verse tematiche, Frate Francesco riesce pienamente a Nella ricerca di una nuova identità l’essere umano spe-
cogliere e a tradurre in musica una serie di quadri e rimenta il movimento: ciò che spinge alla ricerca di se
immagini veramente suggestivi: al di là di un’unica, stessi passa appunto per il movimento, sia esteriore,
ma toccante allusione al ritorno futuro del Sole come sia interiore. Il tema è la ricerca del proprio ideale, sul-
immagine della divinità, le stelle, il vento, le nubi, le orme di un vero e proprio pellegrinaggio, di quella
il cielo, il fuoco, i fiori, l’erba sono visti ed amati pratica che proprio San Francesco ha fondato in Oc-
nel loro essere sensibile, nella loro bellezza naturale. cidente. In quest’ultimo quadro ascolteremo il Can-
Nella meraviglia di uno sguardo infantile rivolto a to dei pellegrini eseguito dai ragazzi di ottava classe.
un fiore, a un albero, nel notare gli animali con le Prosegue l’opera il coro narratore con Dolore, Stel-
loro peculiari caratteristiche, noi leggiamo le tracce le e Risveglio, in questi canti, che richiamano i
di un percorso ben preciso, troviamo le indicazioni versetti VII e VIII del Cantico, risuona lo stato
di una vera e propria parabola evolutiva il cui sog- d’animo che corrisponde all’età dei 17, 18 anni.
getto è l’essere umano. Si parte dall’infanzia - qua- Frate Francesco si conclude con la ripresa del
si dall’indistinto - dalla fusione con il mondo, per Cantico in un emozionante finale eseguito da
passare alla sua conoscenza, alla sua misurazione,alla tutti gli alunni della Scuola e dal Coro Cantus.
sua collocazione, in un viaggio verso il raggiungi-
15
Farcoro - Metodo Steiner
Il Maestro Peter Appenzeller Nel 2011 ha lavorato alla messa in scena dell’ope-
ra musicale Frate Francesco, scritta e diretta dal
Maestro Appenzeller, in collaborazione con la
scuola steineriana “Maria Garagnani” di Bologna
e rappresentata al teatro Testoni della stessa città.
Nel 2012 ha partecipato alla realizzazione dell’o-
pera Il Flauto magico di Mozart in collaborazio-
ne con Liceo scientifico statale “Grassi”di Latina,
rappresentando l’opera presso il teatro cittadino.
L’ultimo progetto ha visto il coro Cantus impegnato
Peter Appenzeller è nato a St. Moritz nel 1955. Di- nello studio e nella concertazione della Mariazeller-
plomato in pianoforte, è direttore di coro, inse- Messe per coro a 4 voci di Joseph Haydn, eseguita a
gnante di musica, compositore e formatore. Dirige Milano nell’aprile del 2013 presso la Chiesa di S.Maria
varie compagini corali in Svizzera, dove risiede, e in delle Grazie al Naviglio. La seconda parte del concer-
Italia. Conduce seminari di formazione musicale in to ha visto la partecipazione degli allievi della II, III e
Europa. Ha composto canti e oratori per bambini e IV classe della scuola steineriana Cometa di Milano
adulti. È autore di tre libri di canti in ladino e tede- che, insieme al Coro Cantus hanno presentato alcu-
sco: Eu sa d’iina staila, Muond surdorà, Die Lieder- ni brani tratti dall’opera musicale Frate Francesco.
spirale. Ha composto diverse fiabe musicate, tra cui,
Asaria, per bambini, adulti e orchestra; Christopho-
rus, per bambini, adulti e orchestra; La canzun dil
Rhein, per coro maschile e ottoni; Oratorio di Na-
tale 08 in ladino, per coro misto e ottoni; Oratorio
di Natale 10 in tedesco, per coro misto e strumenti.
Il Coro Cantus
Il coro Cantus, formato da 25 elementi, nasce nel 2007
sotto la direzione del Maestro Peter Appenzeller, grazie
all’impegno di musicisti professionisti e insegnanti di
musica provenienti da scuole Waldorf italiane e svizze-
re, che già da un decennio collaborano condividendo
momenti di studio, stages di formazione e concerti.
Lo studio del Requiem di Mozart ha portato alla pre-
sentazione di un lavoro in forma di concerto, struttu-
rato con il solo coro a 4 voci e l’accompagnamento del
pianoforte. Questo concerto è stato presentato presso
la Sala Teologica della Basilica del Santo a Padova,nella
chiesa di S. Giacomo Maggiore a Bologna,nell’
Abbazia cistercense di Valvisciolo in Sermoneta e
nella chiesa di S. Michele a Conegliano Veneto.
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Farcoro - coralita’ infantile
ALICE è una cantata in 7 quadri, immersa nel citore del CUBADISCO 2013 (Fiera Internazio-
nale del disco) nella categoria di musica classica.
mondo fantastico del teatro musicale per bambini.
Ha avuto commissioni da istituzioni importan-
La sua strumentazione è rappresentata da un narra-
ti quali: il Teatro alla Scala di Milano, il Centro
tore, coro di voci bianche, pianoforte e strumenti
d’Arte Contemporanea “Reina Sofía” di Madrid,
a percussione (Orff). Composta da Ailem Carvajal
il New Music Miami Festival; il Williams Ensem-
e scritta da Francesco Pelosi, liberamente ispirata
ble (U.S.A) e l’Ensemble Insomnio di Amsterdam.
al classico “Alice nel paese delle meraviglie” di L.
Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali
Carroll. La parte onirica e ludica delle ambienta-
ed internazionali quali: Primo Premio all’una-
zioni e dei personaggi si assembla alle illustrazioni
nimità nel Concorso di Composizione Interna-
di Etienne Friess, ricreando così, molto efficace-
zionale Women Composers di Venezia (2004);
mente, un connubio considerato imprescindibile
Premio Nazionale di Composizione dell’U-
dagli autori: quello dell’apprendere divertendosi.
nione Nazionale di Scrittori e Artisti di Cuba
Oltre ad essere una cantata musicale per bam-
(1993) e Premio alla Creatività Artistica dell’I-
bini ha uno scopo didattico. E’ un’opera che si
stituto Superiore d’Arte dell’Avana (1993).
propone di arricchire e rilevare l’importanza del-
Le sue musiche sono state eseguite in impor-
la musica d’insieme come insegnamento nei pri-
tanti festival in Italia e all’estero, oltre che re-
mi anni di studio e di conseguenza stimolare il
gistrate e trasmesse da emittenti radiofoniche
mondo magico e onirico che il teatro musica-
in Europa e America ed esse sono edite da Peri-
le ha da offrire a bambini e genitori. Attraverso
feria Music (Barcelona), Pizzicato Verlag Hel-
melodie e ritmi di facile esecuzione, vuole cre-
vetia (Svizzera), Tutto Musik (Berlino) e in-
are un ambiente sonoro fatto di suoni e timbri-
cise da Sello Autor (Madrid), Rey Rodriguez
che strumentali caratteristiche per ogni quadro.
Productions (Amburgo) e RYCY (Los Angeles).
La cantata ALICE è rivolta a tutte le scuole di musica,
Fondatrice di MUSICALIA Children, progetto che
scuole elementari, accademie musicali e spazi dedi-
si occupa dell’educazione musicale dei bambini e
cati allo sviluppo artistico e musicale dei bambini.
ragazzi a partire dai 12 mesi di età.Una segnala-
AILEM CARVAJAL zione particolare merita il Cd “Dame la mano y
Compositrice e pianista cubana, nel 2012 vince il danzaremos”, pubblicato dall’etichetta america-
prestigioso premio CINTAS fellowship Award en na RYCY in vendita su iTunes e Cdbaby e le di-
USA ed esce al mercato il suo disco ISLA, prodot- verse composizioni per la didattica strumentale.
to da Rey Rodriguez Productions (Amburgo) e vin-
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Farcoro - coralita’ infantile
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Farcoro - coralita’ infantile
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Farcoro - coralita’ infantile
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Farcoro - coralita’ infantile
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Farcoro - coralita’ infantile
Video in Youtube (click CC e scegli la lingua dei sottotitoli in spagnolo & inglese)
Spot Cantata https://www.youtube.com/watch?v=CKBUQaCT__Y
Quadro 1 https://www.youtube.com/watch?v=j8CTXByvTNM
Quadro 6 https://www.youtube.com/watch?v=vEu8H64PVn4
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Farcoro - le nostre radici
I l coro Ana Valnure di Bettola (PC) pian- per lui i primi canti del nostro appennino (A testa
bassa / O cancellier). Ha continuato nella raccol-
ge la scomparsa del suo direttore che per 32
anni ha insegnato ad esprimere con la voce ta di canti della nostra terra Piacentina consultan-
quella coralità popolare da sempre sua do anche il lavoro del centro etnografico provin-
grande passione. Don Gianrico da mezzo seco- ciale, voleva far conoscere i contenuti di queste
lo viveva in montagna a mille metri d’altezza a cultura popolare cosi diversa dalla cultura ufficiale .
Groppallo di Farini in alta Valnure, la sua L’incontro con Giorgio Vacchi lo ha pie-
terra di missione era la montagna, e alle namente orientato in questa nuova
comunità di montagna ha dedicato tutto il dimensione culturale del coro, armo-
suo lungo ministero di sacerdote, andava a nizzando canti della sua ricerca quali
celebrare le messe anche nei piccoli orato- ( L’usignolo / Dove sei / Il mulattiere) e altri per voci virili .
ri sparsi per tutto il territorio, nelle festività Don Gianrico su imitazione di questo gran-
o per la ricorrenza dei santi cui sono dedicati de maestro, a sua volta ha ricercato canti
Amava stare in mezzo alla gente nel- popolari affidando la parte solista a voci femminili .
le feste popolari, nelle osterie, o nelle aie dove Questa scelta all’inizio non è stata faci-
tempo fa la gente si ritrovava dopo il lavo- le, ha infatti dovuto vincere molte perplessità
ro nei campi o nei boschi, e si cantava e, all’interno del coro; era infatti un modo di can-
secondo l’umore del momento; si intona- tare diverso, e solo con il tempo è riuscito
va la canzone adatta, con le voci tipiche della nel suo intento . Di tutto questo ha lasciato in eredità
gente di montagna. Questi sentimenti ha cercato di due incisioni dal titolo “COME CANTA LA MIA
farli rivivere nei canti dei suoi cori, Menegosa prima VALLE” volume 1 e 2 .
e Ana Valnure poi. Già nel 1968 aveva lavorato con Era molto fiero di dirigere un coro, che
Paolo Bon in questa nuova direzione della coralità di era la voce degli Alpini Piacentini e di
ispirazione popolare, patrimonio musica- partecipare con esso a tutte le adunate provinciali e
le della nostra valle, il quale ha armonizzato nazionali.
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Farcoro - analisi
ADRIAN WILLAERT
MAESTRO DI CAPPELLA A SAN MARCO,
VENEZIA
Trascrizione ed analisi di
Ave Maria a 4 voci
di Andrea Angelini *
Come si sa, il periodo tra il 1550 e il 1560 è sta- eseguito direttamente su commissione di compo-
to di incomparabile benessere per Venezia e i sitori o di terze parti. Nel 1566, Rampazetto, su ri-
suoi mercanti. Per quanto riguarda il settore dei chiesta di Filippo Zusberti, un cantore di San Mar-
libri, il boom economico significò un rapido au- co, stampò i mottetti a sei voci di Zarlino. Inoltre
mento del numero degli stabilimenti tipografi- provvide a ristampare famose antologie corali di
ci. Il picco fu raggiunto alla fine del 1560 quan- celebri compositori del tempo. Una di queste è la
do l’industria della stampa vedeva la presenza di celebre antologia intitolata “Mottetti del Fiore”.
50-60 presse e l’impiego di circa 600 persone. Il titolo completo dell’opera è il seguente:
Le incoraggianti condizioni economiche spin- Mottetti del Fiore a Quattro voci novamen-
sero tanti novizi a sperimentare quest’attività. te ristampati, et con somma diligentia revisti
et corretti. Libro Primo. - In Venetia, Appres-
Francesco Rampazetto fu attivo, come tipografo,
so Francesco Rampazetto. - in 4° obl. Cantus,
dal 1553 sino alla sua morte avvenuta attorno al
Tenor, Altus, Bassus. In tutto opuscoli quattro.
1577. Lavorò principalmente su commissione di
Un originale dell’opera si trova presso il Museo
altri tipografi e rivenditori di libri. Come per tanti
Internazionale e Biblioteca della Musica di Bo-
suoi colleghi stampò una gran varietà di libri nelle
logna. L’opera contiene i seguenti brani (i nomi
più disparate materie, dall’architettura alla lettera-
degli autori sono citati come nel documento):
tura sino all’astronomia, la storia e la musica. La
maggior parte delle sue pubblicazioni era in ver-
In te Domine speravi ... Lerithier
nacolo ma pubblicò anche in latino, greco e perfi-
Letetur omne seculum ... Lupus
no spagnolo. Dal 1561 al 1568 diede alle stampe
Filie Jerusalem ... Archadelt
almeno 32 edizioni musicali e un libro di teoria.
Panis quem ego dabo ... Lupus
Molte delle sue pubblicazioni, come il Libro Pri-
Beati omnes ... Lerithier
mo delle Laudi Spirituali di Giovanni Razzi (1563,
Nisi Dominus ... Lerithier
Jacopo e Filippo Giunti editori in Firenze), il Ter-
Descendit angelus ... Hilaire Penet
zo Libro delle Muse a 4 (1563, Antonio Barré), il
Gloriosa uirgo ... N. Paignier
Secondo Libro dei Madrigali a 5 di Pietro Vinci
Dum aurora ... N. Paignier
(Giovanni Comencino, Venezia) confermano il suo
Virtute magna ... Lasson
status di lavoratore a contratto per privati e per altri
Tu es Petrus ... Gose
tipografi. Il resto delle sue prime edizioni è stato
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Farcoro - analisi
Domine quis habitabit ... Jo. Courtois Trento (1545-1562) faticava ad aprirsi un varco,
Benedixit Deus ... Archadelt lo aiutò nel generare uno stile compositivo libero
Aue Santissima Maria ... N. Gombert dalle ingerenze della sede papale e strettamen-
Fuit homo ... N. Gombert te legata al gusto per il tipico colore veneziano.
Tanto tempore ... Verdelat Il mottetto, nel I modo – Dorico autentico, corri-
Haec dies quam fecit ... Archadelt spondente al Protus Gregoriano – trasposto al SOL,
Beati omnes ... Lupus è diviso in quattro episodi, corrispondenti ad al-
Sponsa Christi Cecilia ... Loiset Pieton trettanti versetti che compongono il testo di questa
Quam pulchra es ... Jo. Lupi preghiera alla Vergine. Questi versetti sono: "Ave
Omnis pulchritudo domini ... Dambert Maria, gratia plena, Dominus tecum”, “benedicta
Nisi ego abiero ... Dambert tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui,
Vir inclitus ... F. De Lis Jesus", "Sancta Maria, Regina Coeli, dulcis et pia,
Proba me domine ... P. Manchicourt o Mater Dei" e "ora pro nobis peccatoribus, ut cum
Quem dicunt homines ... Richafort electis te videamus". Questi episodi, come anche le
In conuertendo dominus ... Lupus numerose sezioni intermedie in cui sono suddivisi,
Gabriel archangelus ... Verdelot sono ben individuabili, oltre che dai motivi-parola
Pater noster ... Adrianus Wuillart che ovviamente li contraddistinguono, anche gra-
zie alle cadenze armoniche che li delimitano. Que-
Ai fini della trascrizione si è preso in esame sto lo schema delle cadenze presenti all’interno del
l’ultimo mottetto, la cui secunda pars è un’A- brano, dove si può notare che all’ovvia prevalenza
ve Maria con una variante al testo prima della di quelle a Sol si contrappongono numericamente
sua codificazione ufficiale avvenuta nel 1571, quelle meno consuete alla subfinalis Fa, quando ci
proprio in occasione della battaglia di Le- si aspetterebbe una maggior presenza di quelle a Re:
panto. Il testo usato da Willaert è il seguente: Ave Maria B flat perfect-authentic tenorizans
Gratia plena I G perfect-authentic tenorizans
Ave Maria, gratia plena,
Gratia plena II F perfect-authentic tenorizans
Dominus tecum,
Dominus tecum I G plagal
benedicta tu in mulieribus,
Dominus tecum II G perfect-authentic bassizans
et benedictus fructus ventris tui, Jesus.
Benedicta tu I F tenorizans
Sancta Maria, Regina Coeli,
Benedicta tu II B flat tenorizans
dulcis et pia, o Mater Dei,
in mulieribus I D perfect-authentic bassizans
ora pro nobis peccatoribus,
in mulieribus II G perfect-authentic bassizans
ut cum electis te videamus.
Et benedictus D phrygian tenorizans
Questo mottetto, stampato nell'anno 1564, rap- Fructus ventris tui Jesus I B flat perfect-authentic
presenta una delle più alte espressioni dell'arte di tenorizans
Willaert. Nel suo linguaggio l'imitazione non è Fructus ventris tui Jesus II F perfect-authentic
solo un artificio, ma diventa una tecnica al servizio bassizans
dell'espressività della parola e del pensiero. Natu- Sancta Maria I F perfect-authentic tenorizans
ralmente il fatto di vivere a Venezia, dove l’onda Sancta Maria II C perfect-authentic tenorizans
lunga dei dettami che scaturivano dal Concilio di Regina coeli F perfect-authentic tenorizans
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Farcoro - analisi
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Farcoro - I Piccoli Musici

Farcoro - I Piccoli Musici
Farcoro - I Piccoli Musici
Farcoro - I Piccoli Musici
Farcoro - I Piccoli Musici
VOCALITA’
la laringe: tanto per cominciare
di Daniele Farneti *
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Farcoro - vocalita’
cartilagini aritenoidee
cartilagini corniculate
Queste cartilagini sono articolate fra di loro median-
te articolazioni complesse (diartrosi), tenute unite da
legamenti e membrane (Figura 2) e mosse da musco-
li. I muscoli della laringe vengono distinti in intrin-
seci o estrinseci se possiedono rispettivamente uno o
due punti di inserzione sul laringe. La muscolatura
estrinseca (Figura 3) sospende il laringe nella loggia
viscerale anteriore del collo.
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Farcoro - vocalita’
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Farcoro - vocalita’
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Farcoro - aerco notizie
Partire da una città del nord, magari già in stato di au- approvate o respinte, con serena franchezza. Me-
tunno avanzato e con due brevi balzi d’aereo trovarsi rito sicuramente di un clima che da tempo regna
d’incanto in un luogo assolato e ricco di tradizioni in Feniarco e che porta a decisioni, anche se mol-
antiche, con un mare da cartolina-ricordo, increspato to impegnative, sempre condivise e partecipate.
solo dalle piccole onde prodotte da alcuni bagnanti L’analisi sulle iniziative realizzate, che vede tra i prin-
che nuotano, è cosa di per se stessa assai sconvolgen- cipali eventi il Festival di Primavera a Montecati-
te. Poi incontrare cari amici che stimi, che come te ni, la 14° Edizione della Settimana Cantante Alpe
nutrono la tua stessa passione per il canto corale è un Adria a Lignano Sabbiadoro, il Corso per Direttori
ulteriore valore aggiunto alla tua sensazione di com- di Fano ed il festival di Salerno, ha facilmente ri-
piacimento, interrotta ad un tratto – e sono appena le cevuto il giudizio positivo dei Delegati, anche per
15 di un dolce pomeriggio di sabato d’ottobre – dal l’indiscusso successo ottenuto sul campo. Altret-
richiamo gentile, ma perentorio, del Segretario Be- tanto scontata è stata la conferma per il 2014 de-
nedet e dello staff tecnico Feniarco, che ci richiama gli stessi eventi, con l’inserimento del Seminario
al nostro impegno di Delegati regionali ed al motivo Europeo per Giovani Compositori ad Aosta, even-
di questo viaggio: l’Assemblea Feniarco ad Alghero. to questo alternato biennalmente al Corso di Fano.
E’ stata data ai presenti una ampia relazione sui rap-
E’ il secondo incontro annuale, e come sempre av- porti internazionali a cui la Feniarco ha partecipa-
viene, si svolge in una Regione diversa, ospiti del- to con la presenza di Dirigenti e Delegati regionali,
la Associazione regionale organizzatrice: questa sugli incontri a livello Ministeriale relativi alla pro-
volta è la Sardegna. Dovremo fare un primo bi- blematica dell’insegnamento della musica e all’as-
lancio della attività annuale e prospettare le linee sociazioni-smo di base ed infine sulle varie riunioni
guida per l’anno che verrà. Certo è che il luogo e tenute dalla Commissione Artistica e dal Comitato
l’ospitalità che viene offerta ai Delegati, sempre as- di Redazione di Choraliter. Una lunga parte della
sai generosa ed elegante, riesce a addolcire non seduta pomeridiana ha trattato dei problemi ine-
poco il lavoro che ci aspetta, condotto e guidato renti al Coro Giovanile Italiano e al Coro Accade-
da Presidente Fornasier e dai Consiglieri della pre- mia, i due gruppi musicali che hanno rappresentato
sidenza: Semeraro e Vatri. Al termine dei due gior- la Federazione concertando in Italia e all’estero ed
ni di lavoro se ne trae sempre un risultato positivo. hanno supportato alcune iniziative quali il Corso di
Nel lungo elenco dei punti in discussione all’or- Fano. In ultima analisi si è deciso ripetere l’esperien-
dine del giorno trovano collocazione interessanti za per i due cori anche per il prossimo anno, rinno-
prospettive di lavoro di cui far tesoro nelle proprie vando la direzione artistica di entrambi i complessi.
Associazioni e le proposte, sulle quali si articolano Dai numerosi interventi dei Delegati sono nate
interessanti dibattiti, vengono discusse, modificate, nuove proposte di iniziative: di un certo interes-
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Farcoro - aerco notizie
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Farcoro - aerco notizie
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Farcoro - aerco notizie
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Farcoro - aerco notizie
che sia incisivo, chiaro, memorizzabile, riconosci- portunità che si dovrà attrarre chi cerca informazio-
bile (usare parole chiave e immagine coordinata). ni; messaggi semplici e chiari; bisogna sempre pensa-
Quindi si passa a trasmettere il messaggio ai mezzi: re a chi ci si rivolge)
mass media tradizionali e innovativi (giornali, quo- 3. sfruttare l’interattività (proporre contenuti video/
tidiani, periodici, radio, televisione, manifesti, tele- audio, far interagire l’utente con il sito affinché ritor-
fonia, web… qualsiasi procedimento per riprodurre ni “a farvi visita”.)
la parola scritta o parlata, la musica, le immagini in 4. chiedere il parere della gente (es. il “Mi piace” di
edizioni di massa, distribuite su spazi vastissimi). Facebook è molto utile)
Oggi possiamo contare su nuovi mezzi di comu- 5. usare parole dirette e d’azione (es. “Guardate il vi-
nicazione di massa, sviluppati posteriormente alla deo”, “Lasciate un commento”, …)
nascita della tecnologia informatica. essi offrono: 6. immagini e brevi (!) video funzionano più di un
- velocità di comunicazione a distanza lungo testo (la fruizione del web è veloce, una foto
- portata demografica potenziale attira l’attenzione)
- mancanza di limiti territoriali (diffusione geografi- 7. fare sempre una selezione preventiva su immagi-
ca potenzialmente mondiale) ni/audio/video che pubblicate (buona resa e qualità
- accuratezza delle informazioni trasmesse accettabile)
- interattività (partecipazione degli interlocutori) 8. aggiornare, aggiornare, aggiornare!
- facilità d’uso. (con costanza e cognizione di causa)
La relatrice ne offre un ampio panorama: 9. perseverare (bisogna lavorare a lungo e bene per
- CD e DVD promozionali ottenere risultati)
- siti web 10. trovare uno o più “volenterosi” volontari all’in-
- canali di streaming audio e video (es. YouTube, terno del coro o dell’Associazione che si occupino
MySpace) della comunicazione informatica!
- e-mail, newsletter
- gruppi di discussione su web (forum) Convegno davvero importante quello realizzato da
- blog Feniarco a Bologna, ricco di idee e concretezza per
- skype (comunicazione a distanza) chi opera nella comunicazione in ogni settore del pro-
- social network (es. Facebook, Twitter) prio impegno e dal forte connotato sociale e formati-
vo. Chi lavora per comunicare il“coro”, concludeva
Quindi a conclusione della esposizione ricca di la relatrice “prende parte a una più ampia strategia
riferimenti tecnici e scientifici la relatrice Fran- culturale di sensibilizzazione del pubblico, di pro-
cescutto propone un decalogo di suggerimenti mozione e diffusione di cultura e tradizioni musicali
per il miglior utilizzo dei “mezzi per una migliore e supporto di un elemento di forte socializzazione”..
comunicazione”, che riportiamo fedelmente, ri-
tenendo che le indicazioni fornite possano essere
molto utili anche per le “comunicazioni” più sem-
plici, ma sempre importantissime dei singoli cori.
1. essere accurati (usare parole adatte comprensibili,
attenzione agli errori!)
2. essere accattivanti (il web offre talmente tante op-
41
Farcoro - aerco notizie
CONCORSO CORALE
INTERNAZIONALE
CITTA’ DI RIMINI
“Where are you from?” E’ la domanda che si e di arrivare a tutti coloro che si lasciano incantare.
Un altro aspetto molto interessante è rappresenta-
sente ripetere più spesso al Concorso Internaziona-
le Corale di Rimini. Si respira infatti subito un’aria to dalla categoria dei cori infantili: anche qui tra-
d’internazionalità, quando dalle strade circostanti il spare il desiderio di tramandare le proprie tradi-
teatro Novelli, cominciano a vedersi gruppi di perso- zioni, di far conoscere gli autori, i compositori dei
ne, per lo più giovani, che intonano melodie, canoni proprio Paese, attraverso i brani più caratteristici.
e i più svariati ritmi, attirando lo sguardo curioso dei Da qualche anno è presente al concorso anche la
passanti. Molti infatti sono stati i Paesi rappresenta- sezione che riguarda la musica sacra. Si svolge nella
ti, durante le varie edizioni e ciascuno ha trasmesso, bella cornice della chiesa di San Giovanni Battista,
proprio attraverso le armonie e il canto, la propria in stile barocco, con un ampio abside e un pregevole
cultura, l’essenza più profonda di un popolo. Dalle coro ligneo. Nella scorsa edizione il Coro femminile
Filippine, i cori universitari che hanno partecipato Puellae Orantes (www.puellaeorantes.pl) provenien-
hanno sempre suscitato stupore e ammirazione: i te Tarnow, Polonia, e diretto da Władysław Pachota
loro abiti, colorati e ricchissimi di dettagli, la loro e Aleksandra Topor è riuscito a creare una atmosfera
profonda musicalità, ma soprattutto l’entusiasmo di misticità che ha affascinato i silenziosi ascoltato-
espresso attraverso tutto il corpo, voce e movimenti ri. Questo coro ha vinto la categoria Musica Sacra,
super coordinati. E che dire dell’anima dei latino- quella dei Coro Giovanili e il Grand Prix finale…
americani, del loro sguardo fiero e dell’amore per la Che dire poi dei rituali di ogni coro, dietro le quinte
loro terra? Eppure ogni coro canta nella propria lin- del teatro, prima di esibirsi? Alcuni si stringono in
gua, ma è proprio questo il vero linguaggio della mu- cerchio, con le braccia sopra le spalle dei compagni,
sica: quello di suscitare emozioni al di là delle parole come per intensificare ancora di più il legame con
gli altri, essere davvero una voce. Sono giorni pie-
42
Farcoro - aerco notizie
ni, e chi partecipa per cantare o in qualità di giurato Cori a Voci Miste, Cori di Bambini e Giovanili,
o di semplice ascoltatore lo sa. Certamente qualifi- Cori con repertorio popolare o spiritual/gospel. Al
carsi ai primi posti è un traguardo a cui tutti aspi- termine di ogni categoria, la giuria decreta i vin-
rano, ma ogni coro, anzi direi ogni partecipante ha citori che, oltre al premio, hanno l’opportunità di
l’opportunità di conoscere persone, scambiare idee, competere al Grand Prix, che vedrà il vincitore as-
pareri, conoscere nuovi repertori, ascoltare qualcosa soluto del Concorso. I concorsi si tengono al mat-
di insolito. Anche gli strumenti, i costumi e i movi- tino e nel pomeriggio, mentre durante tutte le se-
menti coreografici possono rivelare grandi sorprese. rate si svolgono i concerti non competitivi, che
Il Concorso si articola sostanzialmente il quattro offrono un’ulteriore momento di scambio culturale.
giornate, durante le quali si esibiscono i cori delle La prossima edizione avrà luogo dal
diverse categorie: Musica Sacra, Cori a Voci Pari, 25 al 28 Settembre 2014. Per informa-
zioni e iscrizioni: www.riminichoral.it
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Farcoro - aerco notizie
Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali
33078 San Vito al Tagliamento (Pn) via Altan, 83/4
tel. 0434 876724 - fax 0434 877554 - info@feniarco.it - www.feniarco.it
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