Design e Comunicazione Visiva
Design e Comunicazione Visiva
Design e Comunicazione Visiva
Lettere da Harvard
Due modi di impostare un programma di insegnamento -> STATICO= l’individuo viene forzato ad
adattarsi ad uno schema fisso, crea senso di disagio, seguito senza entusiasmo VS DINAMICO=
modo che si va via via formando, modificato continuamente dagli individui, programma di base
modificabile secondo gli interessi, solo alla fine del corso si saprà l’esito
OGGETTIVITA’ -> l’immagine usata deve esser leggibile a tutti e per tutti allo stesso modo
altrimenti non c’è comunicazione visiva e porta alla confusione visiva
Ognuno ha un proprio magazzino di immagini che fanno parte del proprio mondo, si sono formate
durante tutta la vita dell’individuo -> è da questo blocco di immagini e sensazioni soggettive che
occorre cercare quelle OGGETTIVE. L’artista con un’immagine personale del mondo ha valore solo
se la comunicazione visiva, il supporto dell’immagine ha un valore oggettivo altrimenti si entra nel
mondo dei codici segreti
TEXTURE= SENSIBILIZZAZIONE di una superficie mediante segni che ne alterano l’uniformità.
Il principio di animare le superfici è ben conosciuto dalle industrie tessili –> l’effetto tattile è legato
ad una comunicazione visiva precisa. Fenomeno fisico -> fenomeno della polvere di ferro e delle
onde sonore
PROBLEMA DELLA FIGURA-SFONDO -> il nostro sistema percettivo riceve due immagini
equivalenti: 1. Calice bianco su fondo scuro
2. due profili scuri, uno di fronte all’altro su fondo chiaro
Il designer deve sapere che può progettare una figura voluta che si stacchi senza possibilità di altre
interpretazioni dallo sfondo oppure può progettare un’ambivalenza di immagini in modo che il
negativo abbia un valore di comunicazione visiva il più possibile esatto.
In alcune pitture astratte il problema viene accentuato per cui l’effetto di AMBIGUITA’ serve per
dare maggiore valore all’opera pittorica. Le prime pitture astratte rappresentano le nature morte di
oggetti irriconoscibili e il colore aveva un effetto di carattere statico -> colori davanti e colori dietro;
effetto figura sfondo –> il colore si muove continuamente nello spazio ottico tra l’oggetto e lo
spettatore acquistando un NUOVO EFFETTO.
Avanguardia= qualcosa che nasce da un principio estetico che rivoluziona tutto il modo di fare
precedente; oggi non ha senso parlare di avanguardia. Oggi si fa della ricerca visiva e la differenza è
che le avanguardie nascono da dei preconcetti soggettivi, mentre la ricerca nasce da un fatto tecnico,
dalle possibilità del mezzo per esplorare i valori di comunicazione visiva, indipendentemente dal
contenuto dell’informazione
La luce artificiale ha dato agli uomini la possibilità di creare un secondo mondo nel quale prolungare
la propria esistenza e le possibilità di conoscenza. Fino ad oggi la pubblicità luminosa è affidata per
le grandi metropoli agli elettricisti -> usano la luce elettrica per disegnare figure banali senza tener
conto di tutte le possibilità del mezzo che hanno a disposizione.
Una luce solamente colorata (verde, rossa) ha pochi elementi di comunicazione visiva, l’occhio non
si sofferma a lungo su di una superficie piatta illuminata da una luce colorata. Il trattamento delle
materie plastiche colorate trasparenti anima questa superficie.
Tutto nel mondo in cui viviamo è regolato dalle strutture -> 4 dimensioni poiché le forme delle cose
di trasformano continuamente. Molte cose che credevamo senza struttura a occhio nudo si è scoperto
che hanno strutture rigorose attraverso il microscopio. Le strutture altro non sono che un equilibrio
di forze e poiché tutto in natura è equilibrio di forze, tutto è strutturato.
Non dobbiamo fidarci molto di quello che il nostro occhio vede, perché non è uno strumento perfetto
e ci dà solo delle informazioni molto limitate sulla conoscenza della natura. Nel caso si debba
disporre delle forme in uno spazio non modulato l’operatore ha sempre molte incertezze sul luogo
dove formare le forme, mentre su una superficie modulata egli ha l’appoggio che gli fa considerare
la struttura intera e gli offre dei rapporti precisi tra gli elementi -> MAGGIORE SICUREZZA
DELL’AZIONE
Il massimo cumolo di sfere ha la forma di un tetraedro e la massima densità di dischi su di un piano
ha la forma di un triangolo -> le due strutture elementari da cui derivano poi tutte le altre sono quella
QUADRATA e TRIANGOLARE sul piano, mentre quella CUBICA e TETRAEDRICA per le tre
dimensioni.
Ogni disegno è fatto di segni ed è il segno a sensibilizzare il disegno, abbiamo un segno per scrivere
e per disegnare.
1. SEGNO PER SCRIVERE -> non deve avere necessariamente anche una funzione di
sensibilizzare la scrittura; si può scrivere con la penna, la macchina da scrivere, il pennarello -> è
importante la LEGGIBILITA’
2. SEGNO PER DISEGNARE -> sensibilizza un segno= dà una caratteristica grafica visibile per
cui il segno si smaterializza come segno volgare, comune e assume una sua personalità. Si può
sensibilizzare un segno usando strumenti o superfici diverse
Il polaroid è una materia plastica prodotta in lastre con la quale si fanno normalmente gli occhiali da
sole. Ha un colore grigio medio trasparente, mentre quello per gli occhiali può avere anche un colore
olivastro. Nel campo industriale viene usato per controllare le linee interne di tensione di un modello
dell’oggetto che si vuole esaminare -> visto tra due polaroid mostra delle linee colorate che indicano
le linee di tensione. Viene usato come sostituto del prisma di Nicols e serve per evitare i riflessi di
luce se messo davanti una macchina fotografica.
Se tra due dischi di polaroid si inserisce un pezzetto di cellophane e lo si guarda controluce si
osserva che il cellophane ha assunto vari colori -> facendo ruotare uno dei due dischi, i colori
cambiano fino ai complementari.
Ogni mezzo di comunicazione visiva va usato per le sue caratteristiche e per le sue possibilità.
Possibilità della luce polarizzata: - uso dei colori allo stato naturale
- variazione dei colori stessi
- nessun altro mezzo dà la possibilità di una composizione
che cambia colore a vista
Spesso un’idea preconcetta mette in difficoltà l’operatore -> non bisogna partire da un’idea, ma
esplorare le possibilità dello spazio modulato, conoscere che tipo di forme nascono dalla
modulazione. Non pensare vuol dire lasciare fuori la ragione e usare l’intuizione -> la combinazione
stessa delle forme che lentamente hanno preso consistenza può suggerire il modo di finire la
composizione.
Se la struttura a reticolo cubico è una delle più facili e semplici fa immaginare, la struttura
tetraedrica è più complessa e ci siamo meno abituati. Se si uniscono tanti triangoli equilateri tra loro
a contatto di lato, si ottiene una superficie piana che sembra fatta di esagoni -> si ha una superficie
piatta a due dimensioni e non una superficie sferica, per ottenerla è necessario inserire ogni tanto dei
pentagoni fatti di triangoli equilateri così che risulta come una bassa piramide a base pentagonale.
Ci siamo abituati alle immagini simultanee e le immagini uniche e statiche interessano molto meno.
Un televisore in un bar è un mezzo che porta immagini in movimento in un ambiente che è già pieno
di immagini in movimento. La SIMULTANEITA’ di immagini e di suoni è ormai un mondo dal
quale non ci possiamo più staccare. In un ambiente in cui va sempre più a moltiplicarsi e a
sovrapporsi noi dobbiamo rendere evidente un ordine nel caos della natura, un ordine regolato da
rapporti armonici tra le parti e il tutto. Gli antichi cercavano di trasmettere per via visiva
un’informazione di carattere estetico in modo oggettivo per cui tutti potessero esser informati delle
loro scoperte.
Il caos è dato spesso dall’uso costante e simultaneo di tutte le possibilità comunicative, sia per fretta
che per l’ignoranza: per la fretta di fare subito qualcosa che altri potrebbero fare a nostro danno e per
l’ignoranza di tutte le possibilità che la fretta non ci dà modo di conoscere. Dall’uso costante e
simultaneo di tutte lo possibilità nasce da parte dei fruitori un monotono senso di disturbo
psicologico che porta a gravi conseguenze.
La quarta dimensione può esser la trasformazione di un modulo a base rotonda in un modulo a base
esagonale. Lo studio del moduli ci fa conoscere meglio e di più una parte del mondo che ci circonda.
Ogni forma fatta di tanti elementi uguali è anche determinata da qualcosa che fa parte dell’elemento
stesso, sia come materia che come forme interne che possono anche non essere legate alla forma
dell’elemento base.
Esercizio: trovare linee o piani di collegamento situati dentro l’elemento plastico.
Si decide di unire i vari elementi creando una forma modulato -> il lavoro individuale diventa un
lavoro di gruppo. Si esaminano una ad una le composizioni realizzare e si opta per quella con
andamento verticale perché meglio esemplifica il problema
Si teme l’avvento dell’arte dei computer. Essi hanno una memoria, un occhio luminoso, possono
vedere e riconoscere gli oggetti. Computer graphics -> servono a visualizzare qualunque cosa si
voglia rendere visibile, hanno un loro codice che occorre conoscere. Il computer non è che uno
strumento alla fine, senza l’uomo non è in grado di funzionare.
Oltre alle componenti verticali e orizzontali, il computer ha altri assi ai quali fare riferimento e sui
quali compiere altre operazioni. Può animare le figure con lo stesso sistema dell’animazione per i
film a cartoni animati -> le immagini sono rese visibili in vari modi, normalmente attraverso i tubi
catodici che stimolano il raggio di luce con rapidissimi impulsi elettrici. I laboratori della Bell
Telephone realizzano immagini geometriche a 4 dimensioni che ruotano luminose in uno spazio nero
-> questi film hanno il solo scopo di esplorare le possibilità dei nuovi strumenti.
Un fiume ha una forma naturale organica, non strutturabile secondo le strutture con le quali si è
cercato di capire la natura. Quello che è importante capire è il fenomeno e quindi il formarsi di una
particolare forma organica.
L’inchiostro corre sulla carta, poi si asciuga. Stendendo il foglio si osserva che il grigio non è
uniforme, ma dove si è fermato di più è più nero, la larghezza è sempre diversa -> SEGNO NATO
DA SOLO. Si ripete l’esercizio soffiando sull’inchiostro -> le forme si ramificano sia nel caso del
fiume che nel caso delle forme soffiate. Non si può capire il mondo visibile solo attraverso la
geometria.
La pigrizia è il motore del progresso -> legge dell’economia = massimo risultato, minimo sforzo.
Nel nostro corpo ci sono due caratteri distinti: il cervello e i muscoli. Il cervello pensa e spesso mette
in funzione i muscoli che tendono alla pigrizia -> il cervello inventa un sistema per ottenere la stessa
cosa facendo lavorare i muscoli il meno possibile. Succede che il cervello rinunci a certe cose perché
altrimenti il muscolo farebbe troppa fatica. Tutte le macchine inventate sono state fatte apposta per
sostituire i muscoli -> arrivare allo scopo senza fatica e con maggiore precisione.
L’arte è un FATTO MENTALE legato alla conoscenza delle cose (realtà nella quale tutti vivono) e a
quella dei mezzi di comunicazione visiva (strumenti per rendere visibile ciò che il cervello riceve
dagli stimoli esterni). L’arte è legata alle tecniche ed è inutile continuare con vecchie tecniche,
faticose e statiche, soprattutto quando si hanno nuove comunicazioni da fare.
L’arte è un fatto mentale la cui realizzazione fisica può esser affidata a qualunque mezzo. Possiamo
educare a capire l’arte (comunicazione visiva), ma non possiamo formare artisti o genii.
I disegni degli architetti, gli schemi di impianti elettrici non sono altro che comunicazioni visive,
oggettive, perfettamente leggibili dal fruitore, spesso scritte in codice ma sempre comunicazioni
visive. È un mezzo insostituibile per passare delle informazioni da un emittente a un ricevente, ma la
condizione prima del suo funzionamento è:
Esattezza delle informazioni
Oggettività dei segnali
Codificazione unitaria
Assenza di false interpretazioni
Tutte le condizioni sono raggiungibili solo se dalle due parti fra le quali avviene la comunicazione vi
è una conoscenza strumentale del fenomeno.
La comunicazione visiva cerca di definire quale è il rapporto più esatto possibile tra informazione e
supporto -> ogni informazione ha un supporto ottimo pur potendo esser trasmessa con diversi
supporti.
Conoscere la comunicazione visiva è come imparare una lingua fatta solo di immagini, ma che
hanno lo stesso significato per persone di qualunque nazione e di lingue. Il linguaggio visivo è il più
DIRETTO. Non solo le immagini che appartengono alle arti visive sono comunicazione visiva, ma
anche il comportamento di una persona, il suo modo di vestire, l’ordine o il disordine di un
ambiente, il modo in cui una persona usa un certo strumento.
Come ci sono frasi confuse composte di parole che assumono più significati, ci sono comunicazioni
visive confuse fatte di immagini non ben definite in modo oggettivo. Le modalità di percezione
visiva sono ampiamente studiate dalla psicologia (limite di percezione di un’immagine elementare,
gli effetti di moirè, le illusioni ottiche, la permanenza di un’immagine nella retina)
La conoscenza approfondita di tutti gli aspetti di una stessa cosa dà all’operatore visuale la
possibilità di usare le immagini più adatte ad una determinata comunicazione visiva.
Comunicazione visiva
Praticamente tutto ciò che i nostri occhi vedono è comunicazione visiva
o CASUALE = nuvola che passa nel cielo senza l’intenzione di avvertire ->
interpretabile liberamente da chi riceve il messaggio
o INTENZIONALE = nuvolette di fumo che facevano gli indiani per
comunicare -> ricevuta nel pieno del significato voluto dall’emittente
- INFORMAZIONE ESTETICA = messaggio che ci informa
delle linee armoniche, dei rapporti volumetrici di una
costruzione tridimensionale, dei rapporti temporali visibili
della trasformazione
- INFORMAZIONE PRATICA = no componente estetica;
disegno tecnico, foto di attualità, notizie visive della TV
Messaggio visivo -> appartengono alla grande famiglia dei messaggi che colpiscono i nostri sensi, sonori,
termici, dinamici, ecc.
Il ricevente è immerso in un ambiente pieno dei disturbi, i quali possono alterare o annullare certi messaggi.
Ogni ricevente ha dei FILTRI attraverso i quali il messaggio dovrà passare per esser ricevuto.
1. CARATTERE SENSORIALE -> un daltonico non vede tutti i colori, quindi i messaggi
basati sul linguaggio cromatico vengono alterati
2. FILTRO OPERATIVO -> dipende dalle caratteristiche psico-fisiologiche costituzionali
del ricevente (un bambino analizza il messaggio in maniera differente da un individuo
più maturo)
3. FILTRO CULTURALE -> lascia passare solo quei messaggi che il ricevitore riconosce,
quelli che appartengono al suo universo culturale
1.Texture
Texture = grana -> modo di sensibilizzare la superficie. Si può sperimentare il come fare delle textures
usando qualunque mezzo. Si possono suddividere in organiche e geometriche. Ogni texture è formata da
molti elementi uguali o simili disposti a uguale distanza tra loro su di una superficie a due dimensioni o a
piccolo rilievo.
È possibile studiare fenomeni visivi di rarefazione o addensamento. Si possono incontrare esperimenti di
mimetismo -> si possono riscontrare vari gradi di visibilità di una texture in un’altra sia per sovrapposizione
totale che parziale (sulle superfici architettoniche una grana naturale della materia viene sommata a una
texture artificiale).
Il fenomeno di addensamento e di rarefazione si osserva nelle riproduzioni a cliscé retinato dove con il retino
si osserva che l’immagine di una forma riconoscibile ad una certa distanza, in realtà diventa un insieme di
punti di diverse dimensioni occupanti zone più o meno dense o rarefatte.
2. Forme
Forme geometriche VS forme organiche (riscontrabili in natura –> radici, piante). Se si ingrandiscono alcune
texture fino a rendere visibile la forma degli elementi che le compongono, si ottiene un campionario di forme
dalle quali si deve ricavare quelle essenziali che possono generare tutte le altre mediante le variazioni delle
loro componenti. Le forme base sono tre: 1. cerchio, 2. quadrato, 3. triangolo equilatero. Ognuna di queste
forme nasce in modo diverso, ha misure interne proprie e si comporta in modo diverso quando viene
esplorata.
Simmetria
Lo studio delle forme porta a forme o a corpi più complessi che nascono dall’accumulazione di due o più
forme uguali. La simmetria studia il modo di accumulare queste forme e il rapporto della forma base,
ripetuta, con la forma globale ottenuta dall’accumulazione.
Cinque casi di base: 1. identità -> sovrapposizione di una forma a se stessa o rotazione totale attorno al
proprio asse
2. traslazione -> ripetizione di una forma lungo una linea che può esser retta, curva o
di altra natura
3. rotazione -> la forma gira attorno al suo asse interno o esterno
4. riflessione speculare -> simmetria bilaterale che si ottiene mettendo qualunque
cosa davanti ad uno specchio e considerando assieme la cosa e la sua immagine
5. dilatazione -> ingrandimento della forma che non modifica la forma, ma la
espande soltanto
3. Struttura
Struttura = costruzioni che sono generate dalla ripetizione di forme uguali o simili in stretto contatto tra loro,
a due o a tre dimensioni. La caratteristica principale è quella di modulare uno spazio, donandogli un’unità
formale e risolvendo il problema base nel modulo, risolve l’intero sistema.
Lo strutturalismo ci ha mostrato che esistono strutture di ogni attività umana, dalla lingua alla politica.
Contrasti simultanei
La vicinanza di due forme di natura opposta si valorizzano e intensificano la loro comunicazione. Si possono
sperimentare contrasti cromatici, ma anche tra negativo e positivo, tra geometrico e organico, tra statico e
dinamico, tra semplice e complesso.
Un metodo di progettazione
Il designer deve avere un metodo che gli consente di realizzare il suo progetto con la mat4eria giusta, le
tecniche adatte e nella forma corrispondente alla funzione. Deve produrre un oggetto dove ogni componente,
compresa quella economica, sono considerate allo stesso libello.
1. Enunciazione del problema -> può esser indicato dall’industria al designer secondo
un’analisi dei bisogni o dal designer all’industria; si presume che il problema sia già noto
2. Identificazione degli aspetti e delle funzioni -> analizzato nella componente fisica
(forma dell’oggetto che si deve progettare) e psicologica (rapporto tra oggetto e il suo
fruitore); per la parte psicologica si compie una verifica culturale, storica e geografica
per vedere come quel particolare aspetto è stato affrontato da altri popoli in altri luoghi
3. Limiti -> tempo di durata dell’oggetto o decidere se devono esser usate delle parti già
prefabbricate
4. Disponibilità tecnologiche -> il progetto deve esser realizzato con particolari materie e
tecnologie allo scopo di ottenere il massimo risultato al minimo costo
5. Creatività -> una creatività di tipo artistico non serve ad una buona progettazione
perché urterebbe contro tutti i limiti prima esaminati
6. Modelli -> il designer sceglie il modello più semplice e passa alla progettazione dei
particolari per arrivare al prototipo