Soluzioni Esercizi Integrativi B
Soluzioni Esercizi Integrativi B
Soluzioni Esercizi Integrativi B
A.A. 2017/2018
Soluzioni Esercizi
Esercizio M.1
Soluzione M.1
a)
1
Esternamente alle griglie la carica risente della sola forza di Lorentz: il mo-
dulo della velocità non cambia, mentre la direzione sı̀. La carica percorre
con moto circolare uniforme una semi-circonferenza di raggio r1 :
mv1
r1 = = 1m
qB
La carica rientra quindi nel condensatore con velocità v1 e questa volta sarà
decelerata. Applicando nuovamente la conservazione dell’energia, si ricava
la velocità con la quale esce dall’armatura positiva, che non è altro che la
velocità iniziale: r
2q∆V
v2 = v12 − = v0 = 5 m/s
m
Qui risente della forza di Lorentz e percorre una semi-circonferenza di raggio
r0 :
mv0
r0 = = 0.33 m
qB
b)
Esercizio M.2
Tre fili conduttori rettilinei e paralleli sono disposti nello stesso piano a
distanza d = 10 cm l’uno dall’altro come mostrato in figura. I tre fili sono
percorsi dalle correnti i1 = 100 A, i2 = i0 e−t/τ (i0 = 300 A, τ = 10 s),
i3 = 200 A. Una spira quadrata di lato L = 20 cm e resistenza R = 1.5 Ω è
posta a distanza d dal filo 3 nello stesso piano dei fili. Calcolare:
a) il campo magnetico nel punto A, al centro della spira, generato dai tre
fili al tempo t = 0;
2
Soluzione M.2
a)
Esercizio M.3
3
Supponendo che essa si muova con velocità costante lungo l’asse x, de-
terminare il valore del campo di induzione magnetica B ~ nel punto P di
coordinate (2L, 0, 0).
Soluzione M.3
λ~v × ~r
Z
~ = µ0
B dl
4π L r3
Esercizio M.4
Una massa M con una piccola carica q scivola senza attrito lungo un piano
inclinato formante un angolo θ con l’orizzontale. Un campo magnetico è
diretto perpendicolarmente alla sezione del piano (vedi figura). Calcolare
l’accelerazione della massa quando la sua velocità è u.
Soluzione M.4
4
Esercizio M.5
Soluzione M.5
µ0 i
Il campo B a distanza x vale |B| = 2π x . Il flusso totale attraverso la spira
è la somma del flusso generato dal primo filo e quello generato dal secondo
filo: Z Z d(t)+a
~ · n̂ dS = µ0 ia d(t) + a
Φ1 (t) = B B(x)a dx = ln
d(t) 2π d(t)
e, similmente:
µ0 ia d(t) + d0 + a
Φ2 (t) = − ln
2π d(t) + d0
dove abbiamo indicato con d(t) = d0 + vt. Notare che, considerando il verso
delle correnti come mostrato in figura, abbiamo considerato il versore nor-
male entrante nel foglio, visto che Φtot (t) = Φ1 + Φ2 > 0 e Φ1 > Φ2 . Il flusso
totale è dunque
d0 + vt + d0 + a
µ0 ia d0 + vt + a
Φtot (t) = ln − ln
2π d0 + vt d0 + vt + d0
(a) Ponendo t = 0 nella (3) e ricavando in funzione di t si ottiene i = 1.2
A.
5
(b) La f.e.m. indotta vale
dΦtot (t)
Eind (t) = −
dt
e quindi la corrente indotta all’istante t = 0 vale
Eind (0)
i0 (0) = = 4.28 × 10−5 A
R
Esercizio M.6
6
Soluzione M.6
a)
L’area di una delle due maglie delimitate dalla sbarretta aumenta della stessa
quantità di cui diminuisce l’altra. La variazione di flusso è:
dΦ = BdΣ = B l dx
d)
Esercizio M.7
7
c) l’energia dissipata per effetto Joule nella spira nell’intervallo di tempo
t0 < t < t1 .
Soluzione M.7
a)
R iind
k= 1
= 4.7 × 10−5 T/s2
a2 t1
e di conseguenza il campo magnetico nell’istante t1 :
Z t1
B(t1 ) = kt dt = 9.3 mT
0
b)
La carica circolata fra l’istante t0 e l’istante t1 è
Z t1 Z t1
ind k a2
q= i (t) dt = t dt = 30 mC
0 0 R
c)
L’energia dissipata è pari all’integrale della potenza dissipata per effetto
Joule sulla resistenza:
Z t1
U= R (iind )2 dt = 4.2 × 10−7 J
0
Esercizio M.8
Tre fili rettilinei paralleli e di lunghezza infinita giacciono sullo stesso piano
xy, con il filo centrale che coincide con l’asse x. La distanza tra i fili contigui
è d = 10 cm. Il filo centrale è percorso da una corrente costante i1 = 1 A,
nel verso delle x crescenti, mentre i due fili laterali sono percorsi ciascuno
da una corrente i2 = 5/4 A nel verso opposto. Determinare:
a) il campo magnetico generato dai fili nel punto P1 di coordinate (0, 2d, 0);
b) il campo magnetico generato dai fili nel punto P2 di coordinate (0, 0, 2d);
8
c) la forza per unità di lunghezza agente sul filo centrale.
Soluzione M.8
a)
Esercizio M.9
9
a) la forza elettromotrice indotta nel circuito;
Soluzione M.9
a)
b)
Applicando la legge di Faraday si ricava:
~
dΦ(B) d(Blx cos θ)
Eind = | |= = Blv cos θ
dt dt
da cui si estrae il valore della velocità
Eind
v= = 10.5 m/s
Bl cos θ
c)
Dato che la sbarra scorre con velocità costante, la forza totale agente su di
essa è nulla:
i~l × B
~ + m~g + R~ =0
10
Esercizio M.10
Soluzione M.10
a)
11
Da semplici considerazioni geometriche risulta quindi:
√
~ µ0 i 2 µ0 i
B1 = (îcos(45) + ĵsin(45)) = (î + ĵ)
2πa 2πa
√
µ 0 i 2 µ0 i
B~2 = (îcos(45) − ĵsin(45)) = (î − ĵ)
4πa 4πa
√
~ µ0 i 2 µ0 i
B3 = (−îcos(45) − ĵsin(45)) = (−î − ĵ)
πa πa
√
~ µ0 i 2 µ0 i
B4 = (îcos(45) − ĵsin(45)) = (î − ĵ)
2πa 2πa
Il campo complessivo, che per il principio di sovrapposizione è la somma
vettoriale dei campi generati dai quattro fili, sarà dato da
~
B(O) ~1 + B
=B ~2 + B ~ 4 = µ0 i (ı̂ − 5̂) = (2.5 × 10−5 T)(ı̂ − 5̂)
~3 + B
4π a
b)
Esercizio M.11
12
Soluzione M.11
a)
Dalla I legge di Laplace si ricava il campo magnetico generato dal filo (legge
di Biot-Savart):
~ f ilo (~r) = µ0 i ûθ
B
2π r
dove ûθ è il versore tangente alle circonferenze centrate sul filo.
Data la direzione del campo B, ~ il suo flusso attraverso il solenoide è pari
al flusso attraverso l’area di una spira moltiplicato per il numero di spire:
Φ(B ~ f ilo ) = µ0 i N π r2
2π rtor
La f.e.m. indotta nel toroide è dunque:
dΦ µ0 N π r2 k
E = − = −
= 5.6 · 10−7 V
dt 2π rtor
b)
Il coefficiente di autoinduzione, o induttanza, è definito come la costante di
proporzionalità fra il flusso del campo magnetico e la corrente elettrica:
~ tor ) = L itor
Φ(B
dove Btor è il campo generato all’interno del solenoide dalla corrente itor che
circola nelle spire:
13
Soluzione M.12
~
dΦ(B)
Eind = −
dt
La presenza della f.e.m. genera una corrente indotta, che per la legge di Ohm
è espressa come
Eind
iind =
R
Il flusso del campo B ~ attraverso la bobina è pari al flusso attraverso le N
spire: Z Z
~
Φ(B) = N ~
B · n̂ dS = N B cos θ dS
S S
~ ed il versone n̂ normale alla
dove θ è l’angolo tra la direzione del campo B
~
sezione S della bobina. Essendo il campo B uniforme, è possibile portarlo
fuori dall’integrale, pertanto
~ = N πa2 B cos θ = N πa2 B0 cos ωt cos θ
Φ(B)
N πa2 B0
i0 = ω = 3.14 A
R
14
Esercizio M.13
Soluzione M.13
a)
B
B = µ0 n i → i = = 265 A
µ0 n
b)
Esercizio M.14
15
Soluzione M.14
Esercizio M.15
Soluzione M.15
a)
16
b)
c)
Esercizio M.16
Due fasci di particelle, uno composto da nuclei di elio (qHe = 3.2 · 10−19 C),
l’altro da nuclei di idrogeno (mH = 1.67 · 10−27 kg, qH = 1.6 · 10−19 C), sono
generati da una sorgente. I fasci sono diretti con velocità differenti lungo
l’asse x, attraversano un foro O1 ed entrano in un selettore di velocità,
cioè una regione di spazio in cui sono presenti un campo elettrico E ~ ed un
~
campo di induzione magnetica B1 tali da far passare senza deviazioni solo
le particelle che hanno una determinata velocità v0 = 104 m/s. Il selettore è
delimitato da una superficie con un foro O2 in linea con O1 , oltre la quale è
presente un campo di induzione magnetica B ~ 2 (B2 = 0.02 T) diretto lungo
l’asse z.
~ 1 presente nel selet-
a) Calcolare modulo, direzione e verso del campo B
~ di modulo E = 2 × 103 V/m,
tore, sapendo che il campo elettrico E,
è diretto lungo l’asse y;
17
b) sapendo che la distanza ∆L tra i punti di impatto dei due fasci sulla
superficie dopo l’attraversamento del foro O2 è ∆L = 1 cm, calcolare
la massa del nucleo di elio.
Soluzione M.16
a)
F~ = q(E
~ + ~v × B
~ 1)
F~2 = q ~v0 × B
~2
18
La differenza tra i punti di impatto dei nuclei di idrogeno e di elio sulla su-
perficie corrisponde alla differenza tra i diametri delle traiettorie. Il risultato
è dunque:
mHe v0 mH v0
∆L = 2 ∆r = 2 − =⇒ mHe = 6.54 · 10−27 kg
qHe B2 qH B 2
Esercizio M.17
a) la corrente indotta mentre la spira entra nella regione con campo ma-
gnetico, se la resistenza è R = 20 Ω;
b) il lavoro compiuto dalla forza che trascina la spira fino a che questa è
uscita completamente.
Soluzione M.17
a)
b)
Sui rami di circuito agisce una forza magnetica, e visto che la spira si muove
con velocità costante sarà presente una forza esterna uguale e contraria alla
forza magnetica: Z Z
F = dF = i d~l × B
~ ~ ~
19
Tale forza agisce solo sui rami di circuito ortogonali allo spostamento, dato
che sui rami paralleli i contributi sono uguali ed opposti e quindi si annullano.
Su ciascun ramo lungo L agisce la forza esterna, quindi il lavoro totale
compiuto per fare sı̀ che la spira attraversi completamente la regione con il
campo magnetico è
2 2
~ h = 2 B L v h = 33.2 J
L = 2|F~ | h = 2 L iind |B|
R
20