Cei 20-17
Cei 20-17
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Norma Italiana
CEI 20-17
Data Pubblicazione Edizione
1999-01 Seconda
Classificazione Fascicolo
20-17 4987 R
Titolo
Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendio e a bassa emissione
di fumi e gas tossici e corrosivi per rotabili ferroviari, metropolitani,
filotramviari e similari
Title
Fire retardant rubber insulated cables with low emission of smokes and toxic
and corrosive gases for train, trams and alike
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma si applica ai cavi flessibili e flessibilissimi con isolante di tipo elastomerico ed even-
tuale rivestimento protettivo, non propaganti l’incendio, a bassa emissione di fumi e gas tossici e corro-
sivi. I tipi di cavo sono specificati nelle corrispondenti Tabelle CEI-UNEL-UNIFER.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 1456).
DESCRITTORI
Cavi isolati con gomma; Cavi non propaganti l’incendio; Cavi per rotabili ferroviari; Cavi metropolitani;
Cavi filotramviari;
Europei
Internazionali
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-17 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU
CAPITOLO
I PRESCRIZIONI GENERALI 1
1 GENERALITÀ 1
1.1 Oggetto ........................................................................................................................................................................................... 1
1.2 Scopo ................................................................................................................................................................................................ 1
2 DEFINIZIONI 1
3 CONTRASSEGNI ED INDICAZIONI 3
3.1 Contrassegno d’origine ........................................................................................................................................................ 3
3.2 Durevolezza ................................................................................................................................................................................. 3
3.3 Identificabilità ............................................................................................................................................................................. 3
6 MODALITÀ DI CONSEGNA 9
6.1 Pezzatura nominale ed effettiva .................................................................................................................................... 9
6.2 Bobine o matasse .................................................................................................................................................................... 9
6.3 Dati di targa ................................................................................................................................................................................. 9
7 SCELTA E INSTALLAZIONE 10
7.1 Scopo .............................................................................................................................................................................................. 10
7.2 Portate di corrente ................................................................................................................................................................ 10
7.3 Temperature ammissibili nei cavi .............................................................................................................................. 10
7.4 Tipi di posa ................................................................................................................................................................................ 10
7.5 Prova di tensione dopo installazione ...................................................................................................................... 10
7.6 Cavi quali oggetto d’incendio ...................................................................................................................................... 10
7.7 Provvedimenti contro il fumo ...................................................................................................................................... 10
7.8 Sviluppo di gas tossici e corrosivi ............................................................................................................................. 11
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CAPITOLO
II PROVE 11
9 METODI DI PROVA 13
9.1 Generalità .................................................................................................................................................................................... 13
9.2 Prova di tensione ................................................................................................................................................................... 13
9.3 Misura della resistenza elettrica del conduttore .............................................................................................. 14
9.4 Misura della resistenza d’isolamento a temperatura ambiente ............................................................. 14
9.5 Verifica della efficienza della stagnatura .............................................................................................................. 15
9.6 Prova di resistenza all’abrasione ................................................................................................................................. 16
9.7 Verifica della durevolezza dei colori e delle marcature ............................................................................ 17
9.8 Prova di rigidità dielettrica .............................................................................................................................................. 17
9.9 Prova di scarica superficiale .......................................................................................................................................... 17
9.10 Prova di scarica longitudinale sull’eventuale nastro separatore posto
fra isolante e guaina ............................................................................................................................................................ 18
9.11 Prova di resistenza ai combustibili liquidi delle guaine di protezione
e degli strati unici dei cavi senza rivestimento protettivo ........................................................................ 18
APP ENDIC E
A CONTROLLO DELL’ASSENZA DI FALLE NELL’ISOLANTE 22
PREMESSA
Gli incendi, talvolta di origine elettrica, hanno portato in primo piano il proble-
ma della nocività di gas tossici e corrosivi e di fumi opachi emessi da parte di ma-
teriali sintetici.
I cavi elettrici, che spesso sono presenti in quantità rilevanti negli impianti, non
sono esenti da tale pericolo.
La presente Norma considera cavi isolati e rivestiti con materiali aventi ridotta
emissione di fumi e gas tossici e corrosivi in caso di combustione; i metodi per ac-
certare tali caratteristiche sono quelli oggetto della Norma CEI 20-37, mentre la
proprietà di non propagare l’incendio è verifica secondo la Norma CEI 20-22.
L’isolamento dei cavi oggetto della presente Norma è di tipo reticolato, per il suo
migliore comportamento in presenza di elevate temperature e quindi per la mag-
giore sicurezza offerta di fronte al pericolo di incendi.
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I PRESCRIZIONI GENERALI
CAPITOLO
1 GENERALITÀ
1.1 Oggetto
La presente Norma si applica ai cavi flessibili e flessibilissimi con isolante di tipo
elastomerico ed eventuale rivestimento protettivo, non propaganti l’incendio, a
bassa emissione di fumi e gas tossici e corrosivi, destinati ad impianti in corrente
alternata con tensione nominale non superiore a 3,6/6 kV o in corrente continua
con tensione nominale verso massa non superiore a 5,4 kV, a bordo di rotabili
ferroviari, metropolitani, filotramviari e similari. Il Cap. I fornisce le prescrizioni
generali che si applicano a questi cavi.
Nel Cap. II sono precisati i metodi di prova prescritti.
I tipi di cavo sono specificati nelle corrispondenti Tabelle CEI-UNEL/UNIFER.
1.2 Scopo
Scopo della presente Norma è di normalizzare cavi flessibili e flessibilissimi che
siano sicuri, ed affidabili se usati in modo appropriato, di stabilire le caratteristi-
che e le prescrizioni di fabbricazione che influenzano direttamente o indiretta-
mente la sicurezza e di prescrivere metodi per verificare la conformità con le
suddette prescrizioni.
2 DEFINIZIONI
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3 CONTRASSEGNI ED INDICAZIONI
3.2 Durevolezza
La stampigliatura deve essere durevole. La rispondenza a questo requisito deve
essere controllata mediante la prova di cui in 9.7.
3.3 Identificabilità
Tutti i contrassegni devono essere leggibili.
I colori dei filetti distintivi devono essere facilmente riconoscibili o deve essere
facile renderli riconoscibili, se necessario, pulendoli con idoneo solvente.
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4.3 Combinazione dei colori giallo/verde
Per l’anima colorata giallo/verde, la distribuzione dei colori deve rispondere alla
prescrizione seguente: su ogni tratto di 15 mm di lunghezza dell’anima, uno dei
due colori deve coprire non meno del 30% e non più del 70% della superficie
dell’isolante, e l’altro colore deve coprire la superficie rimanente.
Nota Informazione sull’uso dei colori giallo/verde e blu chiaro. Si ricorda che il bicolore giallo/ver-
de, usato come prescritto sopra, è esclusivamente destinato ad individuare il conduttore isola-
to utilizzato per la messa a terra o per analoga protezione, e che il colore blu chiaro è destina-
to ad individuare il conduttore isolato collegato al neutro. Tuttavia in assenza di neutro, il
colore blu chiaro può servire ad identificare qualsiasi conduttore isolato che non sia quello di
terra o di protezione.
5.1 Conduttori
5.1.1 Materiale
I conduttori devono essere costituiti di rame ricotto stagnato.
5.1.2 Costruzione
a) I conduttori flessibili devono essere di Classe 5 e conformi all’art. 5 della Nor-
ma CEI 20-29, ed avere sezioni nominali da 1 a 400 mm2;
b) conduttori flessibilissimi devono essere di classe 6 e conformi all’art. 5 della
Norma CEI 20-29, ed avere sezioni nominali da 0,75 a 16 mm2.
5.2 Isolanti
5.2.1 Materiale
L’isolante deve essere una mescola elastomerica reticolata della qualità:
n G19 per cavi senza rivestimento protettivo;
n G20 o EI 2 per cavi con rivestimento protettivo.
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5.2.2 Spessori dell’isolante
I valori prescritti per lo spessore dell’isolante sono dati nelle Tabelle
CEI-UNEL/UNIFER relative ai singoli tipi di cavo.
I valori medi effettivi dello spessore dell’isolante, determinati secondo 4.1 della
Norma CEI 20-34, devono essere non inferiori ai valori prescritti.
In singoli punti, lo spessore effettivo minimo, determinato come detto sopra, può
essere inferiore al prescritto ma per non più di 0,10 s + 0,1 mm dove s indica lo
spessore prescritto.
Prescrizioni
Metodi di prova
Caratteristiche Unità di
Valori prescritti descritti in
misura
Determinazione della quantità di
gas alogenidrici
Quantità massima di acidi alogeni-
drici in termini di acido cloridrico
per unità di massa del campione % 0,3 CEI 20-37
Parte 1
Opacità dei fumi
(prova prescritta per il cavo)
Valore da ottenere deve essere coerente con il CEI 20-37
valore massimo da ottenere Parte 3 metodo A
sul cavo (vedi Tab. 1)
Indice di tossicità
Temperatura di prova °C 800 ± 10 CEI 20-37
Valore massimo – 2,5 Parte 2
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5.3.2 Applicazione del riempitivo
Il riempitivo deve riempire gli spazi tra le anime dando alla sezione del cavo una
forma praticamente cilindrica. Esso può essere utilizzato anche per costituire una
guainetta interposta tra isolamento e guaina dei cavi unipolari. Il riempitivo deve
essere di materiale tale da consentire una facile separazione delle anime.
La conformità a queste prescrizioni si verifica mediante esame a vista e mediante
prova manuale.
5.4.1 Generalità
I cavi della presente Norma possono avere uno schermo metallico sull’insieme
delle anime. Se tale schermo è previsto, le relative indicazioni sono date nelle Ta-
belle CEI-UNEL/UNIFER dei singoli tipi di cavo. Un’armatura avente determinati
requisiti (Norma CEI 20-13, Sez. 4 e 5) può essere considerata schermo metallico.
5.5.1 Generalità
Secondo la presente Norma le armature, se previste, devono essere protette da
una guaina estrusa.
5.5.2 Costruzione
L’armatura deve essere ordinariamente del tipo a treccia d’acciaio.
I fili elementari d’acciaio devono essere zincati. Previo accordo fra acquirente e
fornitore, i fili possono essere di rame o alluminio o loro leghe, anziché di accia-
io. Per le armature dei cavi unipolari non devono comunque usarsi l’acciaio o al-
tri materiali magnetici, se non si tratta di cavi per corrente continua o se il loro di-
mensionamento non è tale - in relazione al valore della corrente alternata da
trasmettere - da evitare eccessivo riscaldamento od eccessiva caduta di tensione.
Le armature metalliche devono rispondere alla Tab. 5.5.3 per le caratteristiche co-
struttive e 5.5.4 per le proprietà meccaniche.
L’armatura deve avere struttura regolare e uniforme, senza eccessivi interstizi.
Nel caso dei cavi unipolari, l’armatura può essere applicata sull’anima con o sen-
za interposizione di uno strato o nastro separatore non metallico; nel caso di cavi
multipolari, essa deve essere applicata sul rivestimento comune.
È facoltà del fabbricante avvolgere sopra l’armatura metallica uno o più nastri
non metallici.
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5.5.3 Caratteristiche costruttive
Diametro teorico sotto l’armatura (mm) < 15 £ 30 > 30
(1)
Diametro nominale dei fili : (mm) 0,25 0,3 0,4
5.6 Guaina
5.6.1 Materiale
La guaina, se prevista, deve essere costituita da una mescola elastomerica estrusa
reticolata di qualità M3 o M4.
Le caratteristiche di tali mescole sono riportate nel relativo Foglio di Specifica
della Norma CEI 20-11.
La mescola da utilizzare per ciascun tipo di cavo è indicata nelle Tabelle
CEI-UNEL/UNIFER relative.
5.6.2 Costruzione
La guaina deve essere costituita da un solo strato estruso in modo continuo e
deve risultare uniforme e compatta, senza bolle o grumi o altri difetti e non deve
essere appiccicata alle anime. La conformità a queste prescrizioni si verifica me-
diante esame a vista e prova manuale.
Sotto la guaina possono essere applicate nastrature di materiale inerte.
5.6.3 Spessori
Il valore prescritto per lo spessore della guaina è dato nelle Tabelle
CEI-UNEL/UNIFER relative ai singoli tipi di cavo.
Lo spessore effettivo della guaina, risultante dal controllo eseguito secondo 4.2
della Norma CEI 20-34, deve rispondere a quanto segue:
n lo spessore medio non deve essere inferiore a quello prescritto;
n lo spessore minimo non deve essere inferiore al valore prescritto di oltre:
0,15 s + 0,10 mm se la guaina è applicata su un’anima di cavo unipolare o sul
rivestimento comune delle anime dei cavi multipolari;
0,20 s + 0,20 mm se la guaina è applicata sopra uno schermo o un’armatura
dove s indica lo spessore prescritto.
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5.6.4 Colore e contrassegno
Vedi corrispondenti Tabelle CEI-UNEL/UNIFER.
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6 MODALITÀ DI CONSEGNA
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7 SCELTA E INSTALLAZIONE
7.1 Scopo
Scopo del presente articolo è di fornire alcune regole e avvertenze particolari per
la scelta e l’installazione dei cavi della presente Norma.
Nota Per tutto quanto non precisato qui di seguito si deve fare riferimento alla Norma CEI 20-…(1)
(1) In preparazione.
(2) In revisione.
(3) In preparazione.
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7.8 Sviluppo di gas tossici e corrosivi
I cavi rispondenti alla presente Norma sono a basso sviluppo di gas tossici e corro-
sivi e possono pertanto essere installati anche in quantità rilevanti, negli impianti le
cui apparecchiature sono particolarmente vulnerabili dagli agenti corrosivi.
Tale proprietà non esime tuttavia dal rispetto delle vigenti disposizioni di legge
per gli impianti con particolare rischio di incendio.
II PROVE
CAPITOLO
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8.3 Prescrizioni per l’esecuzione delle prove di accettazione
Le prove di accettazione per una determinata fornitura sono eseguite, previ ac-
cordi tra acquirente e fornitore in sede di ordinazione, presso il fornitore il quale
è tenuto a mettere a disposizione i mezzi necessari.
In caso di non espressi accordi in sede di ordinazione o di volontaria rinuncia da par-
te dell’acquirente all’esecuzione delle suddette prove di accettazione, il fornitore
deve essere in grado di presentare i certificati delle prove di controllo da lui eseguite.
La rispondenza della fornitura alle prescrizioni della presente Norma, salvo diver-
sa indicazione, deve essere accertata mediante un procedimento di collaudo sta-
tistico per attributi, secondo quanto prescritto dalla Norma UNI 4842 con le se-
guenti precisazioni:
a) Piano di campionamento:
semplice, collaudo ridotto con LQA = 2,5%; per definire la numerosità del
campione da prelevare da ogni lotto si deve fare riferimento al livello di col-
laudo I, tenendo presente che:
n per unità di prodotto si intende una singola pezzatura;
n per lotto di collaudo si intende l’insieme di pezzature presentate contem-
poraneamente al collaudo di cavi rispondenti allo stesso foglio di specifi-
ca ed aventi la medesima sezione di fase.
b) Numerosità del lotto.
A discrezione del fabbricante ciascun lotto può essere suddiviso in più sub-lotti.
c) Modalità di prelevamento degli elementi (spezzoni o componenti di cavo) da
sottoporre a prove.
Il numero degli elementi da provare è indicato negli articoli relativi alle singo-
le prove. Qualora le prove siano eseguite su spezzoni di cavo, questi devono
essere prelevati ognuno da una diversa pezzatura di campionamento; il prele-
vamento dovrà essere eseguito da una estremità scelta a caso.
Qualora le prove siano eseguite su componenti di cavo finito, questi possono
essere prelevati dagli spezzoni di cui sopra.
d) Criteri di conformità.
La mancata rispondenza di una pezzatura (o dello spezzone o campione da
essa prelevati) anche ad uno solo dei requisiti di prova previsti comporta la
classificazione non conforme e il rifiuto della stessa, senza pregiudizio per
l’accettazione del lotto.
Nel caso in cui i valori di LQA non siano soddisfatti si procede alla esecuzio-
ne delle prove di accettazione su tutte le pezzature, eliminando quelle che
non superano le prove, mentre le altre vengono dichiarate conformi.
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c) Precondizionamento.
Tutte le prove devono essere effettuate almeno 16 h dopo l’estrusione e la re-
ticolazione delle mescole isolanti o del rivestimento protettivo.
9 METODI DI PROVA
9.1 Generalità
Per i metodi di prova si deve fare riferimento a quanto indicato nella Tab. 1, sal-
vo quanto diversamente prescritto.
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6) per cavi con più di 5 anime ed aventi una copertura metallica sull’insieme,
la prova si esegue come detto nel caso 3) connettendo anche la copertura
a terra.
La tensione di prova deve essere applicata gradualmente arrivando al valore
prescritto in circa 1 min. È ammesso provare contemporaneamente più pez-
zature.
c) Tensioni di prova prescritte:
Tensione di prova
Tensione (V)
nominale Uo/U
Corrente alternata Corrente continua
300/300 V 1.500 3.000
300/500 V 2.000 4.000
450/750 V 3.000 6.000
0,85/1,5 kV 6.000 12.000
3,6/6 kV 12.000 36.000
t Ð 20
R 20 = R t ----------------------
234 ,5 + t
Il risultato della misura va riferito alla lunghezza di 1 km, in relazione alla lun-
ghezza effettiva della pezzatura in prova.
I valori della resistenza elettrica ottenuti come detto non devono essere superiori
a quelli prescritti nella Tabella CEI-UNEL/UNIFER del singolo tipo di cavo.
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Si applica una tensione continua compresa tra 80 e 500 V. In un tempo compreso
tra 1 e 5 min dopo l’applicazione della tensione si misura la resistenza e se ne ri-
ferisce il valore ad 1 km. Tale valore deve poi essere riportato a 20 °C moltipli-
candolo per il coefficiente ricavato dalla seguente Tabella:
t 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 35
a 0,49 0,55 0,63 0,72 0,84 1,00 1,23 1,54 2,01 2,61 3,37 4,16 5,36
t = temperatura di misura in °C; a = coefficiente moltiplicatore.
Per temperature intermedie a quelle di Tabella, interpolare linearmente.
Nessuno dei valori risultanti deve essere inferiore a quelli prescritti nella Tabella
CEI-UNEL/UNIFER del singolo tipo di cavo.
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c) Procedimento di prova.
La superficie del bagno di stagnatura deve essere mantenuta pulita e brillante.
Dopo immersione per 10 s in un bagno decapante a temperatura ambiente e
costituito da una soluzione di cloruro di zinco in acqua, nella proporzione di
10% (della massa totale), l’estremità denudata di ciascun provino viene im-
mersa nel bagno di stagnatura per una lunghezza di 50 mm nel senso del suo
asse longitudinale.
La velocità di immersione è di 25 ± 5 mm/s. La durata d’immersione è di
5 ± 0,5 s. La velocità di estrazione è di 25 ± 5 mm/s.
Le successive immersioni devono essere tra loro intervallate di 10 s.
d) Risultato da ottenere.
La parte del conduttore che è stata immersa deve risultare correttamente sta-
gnata.
1000 × S
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9.7 Verifica della durevolezza dei colori e delle marcature
La verifica si effettua strofinando leggermente le marcature stampate e i colori
delle anime o i numeri 10 volte con un batuffolo di cotone od un pezzo di stoffa
imbevuti d’acqua.
Al termine i colori e le marcature non devono risultare cancellati ed essere anco-
ra identificabili.
Tab. 9.8
1 2 3 4
Tensione Tensione di prova Velocità di salita Tensione di perforazione
nominale Uo/U (V) della tensione minima
(V/s) (V)
450/750 V 3.000 100 6.000
0,85/1,5 kV 6.000 150 10.000
3,6/6 kV 12.000 250 20.000
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9.10 Prova di scarica longitudinale sull’eventuale nastro separatore posto
fra isolante e guaina
Questa prova deve essere effettuata solo su cavi unipolari sottoguaina con tensio-
ne nominale Uo/U uguale a 0,85/1,5 kV o superiore e soltanto nella eventualità
che essi siano dotati di un nastro isolante separatore, interposto tra l’isolante e la
guaina.
La prova deve essere eseguita su uno spezzone di cavo finito.
I provini sono costituiti da spezzoni di cavo lunghi 150 mm, che vanno condizio-
nati per 4 h in aria a 20 ± 2 °C e 95% di umidità relativa.
Dopo il condizionamento si asciugano accuratamente le superfici esterne degli
spezzoni e, per mezzo di due elettrodi di rame distanziati di 50 mm, si applica al
nastro separatore, opportunamente reso accessibile nella parte centrale degli
spezzoni di cavo, una tensione alternata, aumentandola gradatamente in ragione
di circa 500 V/s sino a raggiungere il valore di 12000 V e mantenendola a tale va-
lore per 30 s.
Non si devono verificare scariche.
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Tab. 1 Valori prescritti per le prove elettriche e fisiche sul cavo finito
1 2 3 4 s
N. di Unità di Metodo di prova
Prove Valori prescritti
rif. misura descritto in
1. Prova di tensione su cavi finiti 9.2
1.1 Risultato da ottenere nessuna perforazione
dell’isolante
2. Misura della resistenza elettrica dei conduttori 9.3
2.1 Valore massimo da ottenere vedi corrispondente Tabella
CEI-UNEL/UNIFER
3. Misura della resistenza d’isolamento su pezzature 9.4
3.1 Condizioni di prova:
n temperatura di prova °C 10 ¸ 35
n tensione di prova, continua V 80 ¸ 500
n durata di elettrizzazione min 1¸5
3.2 Risultati da ottenere: vedi corrispondente Tabella
CEI-UNEL/UNIFER
4. Controllo dimensionale: CEI 20-34
4.1 Spessore isolante
n risultato da ottenere vedi 5.2.2 (4.1)
4.2 Spessore di guaina:
n risultato da ottenere vedi 5.6.3 (4.2)
4.3 Diametro esterno e ovalizzazione
n risultato da ottenere vedi 5.7.4 (4.3)
5. Esame generale vedi 5.8.6
6. Prova di resistenza all’abrasione (solo per cavi
unipolari senza rivestimento protettivo) 9.6
6.1 Condizioni di prova:
n massa kg 2
n grado di rugosità della bacchetta mm 1,6
6.2 Numero minimo di giri del rotore vedi 9.6 e)
7. Comportamento al fuoco:
7.1 Non propagazione dell’incendio CEI 20-22
Condizioni di prova: CEI 20-22
Cap III (3.3.02)
n lunghezza degli spezzoni, minimo m 3,5
Risultato da ottenere:
n le tracce di combustione non si devono esten-
dere oltre il bordo superiore del forno o del
bruciatore per più di: m 2,5
7.2 Non propagazione della fiamma CEI 20-35 CEI 20-35
8. Opacità dei fumi CEI 20-37
Parte 3
Metodo A
8.1 Densità ottica massima 1,5
9. Determinazione dell’indice di tossicità CEI 20-37
Parte 2
9.1 Temperatura di prova °C 800 ± 10
(1)
9.2 Indice massimo di tossicità del cavo 2(2)
10. Determinazione della quantità di gas alogenidrici CEI 20-37
(prova prescritta per i singoli componenti del cavo) Parte 1
(segue Tabella)
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(seguito Tabella)
1 2 3 4 s
N. di Unità di Metodo di prova
Prove Valori prescritti
rif. misura descritto in
10.1 Quantità di acidi alogenidrici in termini di acido vedi Fogli di specifica dei
cloridrico, per unità di massa del campione singoli materiali e Tab. 5.3.1
11. Prova di rigidità dielettrica 9.8
11.1 Risultato da ottenere Nessuna perforazione
dell’isolante alla tensione
prescritta in 9.8
12. Prova di scarica superficiale 9.9
12.1 Risultato da ottenere 9.9
13. Prova di scarica longitudinale sull’eventuale nastro 9.10
separatore
13.1 Tensione di prova kV 12
13.2 Risultato da ottenere Non si devono verificare
scariche
(1) Indice di tossicità del cavo = Sommatoria degli indici di tossicità di ciascun componente rapportati alla percentuale in peso dei componenti
stessi del cavo
(2) Vedi anche 5.7.6 per gli indici di tossicità dei singoli componenti.
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Tab. 2 Elenco e classificazione delle prove
1 2 3 4
Classificazione Da eseguire su
delle prove Elenco delle prove
campione pezzatura
AR Prova di tensione x
A, R Misura della resistenza elettrica dei conduttori x
Misura della resistenza di isolamento:
A, R n a 20 °C x
A, R Esame generale x
A, R Verifica della durevolezza delle marcature x
T, R Verifica della efficienza della stagnatura x
A Prove e verifiche su fili delle armature x
A, R Misura dello spessore dell’isolante x
A, R Misura dello spessore della guaina x
A, R Misura delle dimensioni esterne x
T Prova di abrasione x(1)
T Prova di non propagazione dell’incendio x
T Prova di non propagazione della fiamma x
T Misura dell’opacità dei fumi x
T Determinazione dell’indice di tossicità x
T, R Prova di rigidità dielettrica x
T, R Prova di scarica superficiale x(2)
T, R Prova elettrica su separatore x(2)
Prova delle caratteristiche meccaniche dell’isolante:
A, R n prima dell’invecchiamento x
T n dopo l’invecchiamento x
T Prova di assorbimento d’acqua dell’isolante x
T Prova di resistenza all’ozono dell’isolante x
A, R Prova di allungamento a caldo dell’isolante x
T Prova di resistenza dell’isolante all’olio minerale x(1)
T Prova di resistenza dell’isolante al combustibile liquido x(1)
T Determinazione della quantità di gas alogenidrici dell’isolante x
T Determinazione della quantità di gas alogenidrici del riempitivo x
Prove delle caratteristiche meccaniche della guaina:
A, R n prima dell’invecchiamento x
T n dopo l’invecchiamento x
T Prova di assorbimento d’acqua della guaina x
T Prova di resistenza all’ozono della guaina x
A, R Prova di allungamento a caldo della guaina x
T Prova di resistenza della guaina all’olio minerale x
T Prova di resistenza della guaina al combustibile liquido x
T Determinazione della quantità di gas alogenidrici della guaina x
(1) Solo per cavi unipolari senza rivestimento protettivo.
(2) Solo per cavi unipolari con rivestimento protettivo.
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APPENDICE
A CONTROLLO DELL’ASSENZA DI FALLE NELL’ISOLANTE
A.1 Generalità
Questa prova deve essere eseguita come prova di routine nella fase finale di fab-
bricazione o sulle lunghezze di fornitura o sulle lunghezze di fabbricazione pri-
ma di tagliarle in lunghezze di fornitura.
La prova deve essere eseguita mediante una prova falle in conformità a A.2.
A.3 Scopo
Lo scopo di questa procedura è di normalizzare il metodo con il quale un fabbri-
cante può dimostrare che il suo prova falle è efficace nel rilevare falle nell’isolan-
te come prescritto in A.2.
Le istruzioni del fabbricante per i procedimenti di produzione e controllo devono
far si che i cavi per i quali è richiesto un passaggio al prova falle siano provati in
modo efficace.
A.4 Procedura
A.4.1 Il fabbricante deve disporre di due pezzature di anima preparate in modo specia-
le per la prova. Una delle anime deve avere il più piccolo, l’altra il più grande
spessore dell’isolante previsti per il relativo tipo di cavo.
A.4.2 La preparazione delle falle nell’isolante deve essere eseguita come segue:
a) l’isolante deve essere asportato dall’anima per una lunghezza uguale a circa
5 volte lo spessore nominale dell’isolante;
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b) dal pezzo d’isolante che è stato prelevato si deve asportare un segmento di
circa 30°; il rimanente pezzo dell’isolante deve quindi essere rimesso al suo
posto sul conduttore;
c) sul pezzo d’isolante rimesso al suo posto si deve applicare in direzione longi-
tudinale e per un tratto di lunghezza pari ad almeno 10 volte lo spessore no-
minale dell’isolante, uno strato di nastro adesivo (per esempio tereftalato di
polietilene).
I bordi del nastro devono essere sovrapposti sul lato dell’anima opposto a
quello da cui l’isolante è stato asportato.
d) sul nastro adesivo, al centro della zona dove l’isolante è stato asportato, si
deve eseguire un foro con un ago caldo.
Il diametro del foro deve essere uguale alla metà dello spessore minimo am-
messo dell’isolante. L’altro campione da provare deve essere preparato in
modo analogo.
A.4.3 I campioni così preparati devono essere fatti passare attraverso il prova falle alla
massima velocità per la quale l’apparecchio è previsto; la tensione applicata tra
l’elettrodo ed il conduttore deve essere quella normalmente usata.
L’apparecchio deve registrare una falla al passaggio di ciascun campione.
Fine Documento
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e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
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Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
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