Piramide Alimentare Mediterranea
Piramide Alimentare Mediterranea
Piramide Alimentare Mediterranea
it/magazine/articoli/alimentazione/dieta-mediterranea-una-piramide-di-
salute
Verso il vertice della piramide alimentare, ci sono gli alimenti da consumare non ogni
giorno, ma settimanalmente: sono quelli che forniscono prevalentemente proteine, tra i quali
dovremmo favorire
il pesce e i legumi con almeno due porzioni alla settimana ciascuno,
il pollame 2-3 porzioni,
le uova da 1 a 4 la settimana,
i formaggi non più di un paio di porzioni da 100g, 50g se sono stagionati.
Al vertice della piramide ci sono infine gli alimenti da consumare con moderazione: due
porzioni o meno a settimana per le carni rosse (100g) mentre quelle processate (affettati,
salumi ecc..) sarebbero da consumare con ancor più parsimonia (una porzione a settimana da
50g o anche meno).
L’energia viene derivata dai macronutrienti (glucidi o carboidrati, protidi o proteine e lipidi o
grassi) e dovrebbe essere così ripartita, per potersi dire un’alimentazione “bilanciata”.
RICERCHE SCIENTIFICHE
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato agli stili alimentari tradizionali dei
Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Scienziati di tutto il mondo hanno iniziato a studiarla
fin dagli anni ’50 del secolo scorso e ancora oggi rimane tra le diete che, associate a stili di vita
corretti, risultano influire positivamente sulla nostra salute.
Il primo studio osservazionale sulla dieta mediterranea, diventato famoso come “studio dei sette
Paesi”, fu condotto dal Biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys in cui vennero messe a
confronto le diete adottate da Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Paesi Bassi e
Giappone per verificarne benefici e punti critici in termini di salute cardiovascolare.
I risultati di tale studio non lasciavano molti dubbi: più ci si scostava dagli schemi mediterranei,
maggiore era l’incidenza di malattie cardiovascolari.
Lo stile alimentare individuato da tale studio, e da molte altre ricerche che l’hanno seguito, si
basa sul consumo prevalente di alimenti di origine vegetale come cereali e derivati (pasta e pane
integrali), legumi, frutta, verdura e olio extravergine di oliva; e su un consumo moderato di
prodotti di origine animale come la carne, latticini e pesce.
La letteratura scientifica degli ultimi decenni ci può aiutare a fare delle ipotesi sulle ragioni
dell’effetto protettivo della dieta mediterranea sulla salute. innanzitutto il fatto che tale stile
alimentare prevede il consumo di alimenti a bassa densità calorica come verdura, frutta, cereali e
legumi che in più assicurano un apporto di fibra che protegge dall’insorgenza di molte malattie
croniche.
Si sono, inoltre, riscontrate numerose attività biologiche positive per il nostro organismo da parte
di composti presenti quasi esclusivamente in alimenti di origine vegetale. Basta citare
due componenti che si dimostrano fondamentali per la prevenzione di molte malattie:
1) le proprietà dei polifenoli contenuti in frutta, verdura, nei semi e nell’olio extravergine di
oliva,
2) le proprietà di pigmenti come i carotenoidi e di vitamine come la C e la E che funzionano
da antiossidanti.