Il Tornado 779
Il Tornado 779
Il Tornado 779
Anno XLV
02.03.2023
Numero
779
Ricariche telefoniche
https://viviveneto.agendadigitaleveneto.it/
2 CRONACA
Ritorna nelle piazze di Vas, Segusino e Quero, dopo due anni di attesa
La 18 edizione del Carnevalando
a
a cura della Pro Loco di Quero
A distanza di due anni, causa epidemia da Covid, a suon di musica e divertimento è riapparsa la 18a edizione del
Carnevalando. La manifestazione organizzata dalle Pro Loco di Quero e Segusino è iniziata a Vas sabato 18
febbraio alle 13.30, è poi proseguita a Segusino per finire in piazza Marconi a Quero alle 16.30. Puntuale, verso
le 16.30, l’arrivo dei carri mascherati, tre per l’occasione: il gruppo di Quero capitanato da Dalla Piazza Nicola
con il carro “Ghosbusters low cost”, il carro di Colmirano “The Puntibus” e il carro di Campo “I SuperCampoEroi”.
Nell’attesa dei carri mascherati, la coreografia nelle piazze di tutti e tre i Comuni registrava la partecipazione di
mascherine, coriandoli, musica e animatori di strada. A Quero le premiazioni delle migliori mascherine a cura del-
la Pro Loco locale, ecco la classifica:
Mascherine dei più piccoli (bambini fino a 3 anni): 1a Masha con Sveva Faccinetto, 2a Pulcino Pio con France-
sco Pieretti, 3a Fata Turchina con Clizia Cinieri
Mascherine per i più grandi: 1a Mercoledì con Emma Andreazza, 2a Minni con Martina De Carli, 3a Peter Pan
con Marianna Bollotto.
Gruppi mascherati: premiati il gruppo “La Famiglia Adams” e “Vivere la vita”.
Uno spettacolo che le Comunità dell’antica Pieve di Setteville aspettavano da tempo. E
così dopo l’arrivo dei carri mascherati è iniziata la grande abbuffata con crostoli, frittel-
le, “panini onti”, bibite e birra, magistralmente preparati dai cuochi e cuoche volontarie
della Pro Loco.
Un bellissimo pomeriggio di festa che dopo due anni di interruzione ripropone un diver-
timento sano attraverso attività sociali e ricreative tanto utili per i nostri bambini e tutta
la Comunità.
Hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione, oltre alle Pro Loco di Quero
e Segusino, il Gruppo genitori di Vas, la Protezione Civile di Quero e le Forze
dell’ordine, i sempre presenti Wilmer Schievenin e Mauro Uttone.
3 CRONACA
Qui a
fianco:
i giovani
con
Silvano e
con
Adriano del
birrificio
nella
serata di
consegna
delle nuove
tovagliette.
5 PERSONAGGI
Risentimento: la fusione può causare risentimento tra i cittadini di entrambi i Comuni, soprat-
tutto se alcuni sentono che le loro esigenze non sono state adeguatamente considerate.
Livello di partecipazione dei cittadini: la fusione può anche avere effetti negativi sul livello di
partecipazione dei cittadini.
Conflitti politici: la fusione può generare conflitti politici e tensioni tra le amministrazioni pub-
bliche combinate.
Difficoltà nell'allocazione delle risorse: può essere difficile equilibrare le risorse tra i Comuni
coinvolti nella fusione.
Riduzione della partecipazione dei cittadini: la fusione può portare a una riduzione della par-
tecipazione dei cittadini alle decisioni politiche e alle attività comunitarie.
Integrazione culturale e sociale: la fusione può comportare problemi di integrazione tra le cul-
ture e le tradizioni dei Comuni coinvolti.
Problemi finanziari: la fusione può comportare problemi finanziari per i Comuni coinvolti, come
debiti e impegni fiscali non sostenibili.
In generale, la fusione tra due Comuni può presentare sfide e problemi, ma la valutazione dei pro e dei
contro può aiutare a prendere decisioni informate.
Questo il risultato della “intervista” all’intelligenza artificiale, realizzata collegandoci all’indirizzo web:
https://chat.openai.com. La pagina è spesso sovraccarica, ma con un po’ di pazienza si riesce ad interloqui-
re con il sistema. Alla fine potremmo dire che il suo “giudizio” è positivo e non ha nascosto le difficoltà.
FAC-SIMILE QUESTIONARIO
Come previsto dalla Legge regionale, per valutare il grado di consenso alla fusione delle comunità e
delle parti economiche e sociali, il sondaggio si svolgerà nel periodo tra il 21 febbraio e il 12 marzo,
in modalità on line (http://bit.ly/3YNP4rE) e in modalità cartacea anche per minori di 18 anni,
sarà anonimo e permetterà di avere un primo grado di consenso al processo di unificazione.
Il sondaggio non sostituisce il Referendum consultivo che si svolgerà in autunno
8 CRONACA
DOMENICA 2 APRILE
si terrà il
PRANZO SOCIALE
Programma
- 11.30 ritrovo presso la sede
- 12.30 pranzo presso Trattoria al Pescatore di Pederobba
Il pranzo è aperto a tutti - costo € 25
Prenotazioni entro domenica 26 marzo
Contattare: Valentino – 339 6836145 - Consiglieri del gruppo
9 ATTUALITÀ
Litigare bene
Sei un genitore... sai cosa fare quando i tuoi figli litigano?
Sei un insegnante... Sai come comportarti di fronte a un conflitto in classe?
Allora il corso promosso dal Circolo NOI
e dalla Parrocchia S. Lucia "Litigare Bene" fa al caso vostro!
Un metodo ideato da Daniele Novara per aiutare i bambini
tra i 3 e i 10 anni a gestire i conflitti.
Un corso rivolto a genitori, educatori, insegnanti, nonni
Nei venerdì 14, 21, 28 aprile dalle 16:30 alle 19:30,
per la durata di 9 ore con un costo di € 50
Nel Centro Parrocchiale di Segusino
Il corso sarà attivato con un minimo di 10 persone,
iscrivendosi entro il 10 marzo.
formatore: dott. Massimo Strada
referente territoriale del metodo "Litigare bene"
Info, iscrizione e costi chiamando il 338.1995833 Viviana
Quaresima 2023
Si intitola “Ecco ora il momento favorevole” il Sussidio liturgi-
co-pastorale per il tempo di
Quaresima e di Pasqua ela-
borato dall’Ufficio Liturgico
Nazionale, in collaborazione
con il Settore Biblico
dell’Ufficio Catechistico Na-
zionale, il Servizio Nazionale
per la pastorale delle perso-
ne con disabilità e la Caritas
Italiana.
Disponibile online, il testo
fa propria l’immagine del
“cantiere” scelta per accom-
pagnare il secondo anno di
Cammino sinodale decli-
nandola nelle indicazioni li-
turgiche del “Cantiere della
Celebrazione”, nei commenti
alle letture bibliche del “Can-
tiere della Parola” e nelle meditazioni delle orazioni collette del
“Cantiere della Preghiera”. https://www.chiesacattolica.it
10 CRONACA
“AGO E SPILLO”
I primordi delle armi
a retrocarica
A partire dal prossimo 11 marzo sino al 10 settembre il MUST,
Museo Civico Storico Territoriale di Alano di Piave, organizza
una mostra temporanea sulle armi antiche con funzionamento
a spillo e ago.
Le armi furono utilizzate durante le guerre d’Indipendenza
dell’Ottocento fino alla presa della città di Roma nel 1870.
I materiali, circa 40 pezzi, sono in parte nella raccolta museale
di Alano ed in parte in prestito provenienti da altre realtà mu-
seali. Verranno esposti in una delle sale del museo allestita
appositamente. Curatore è il Dott. Glauco Angeletti, Oplologo*
del Ministero per i Beni Culturali (MIBAC).
*L'oplologia, in lingua italiana, indica lo studio delle armi e/o della tecnica
dell'uso delle armi e/o delle armature.
L’inaugurazione della mostra, con ingresso libero, avverrà alle
ore 15.00 presso il Museo, sito in via Don Nilo Mondin, località
Campo nel Comune di Alano di Piave (BL).
Per eventuali informazioni:
e.mail - amicimuseograndeguarra@gmail.com
tel. - 348.3618585 / 348.4055065
11 LETTERE AL TORNADO
La ditta
Biasiotto
di Vas
sul
Sole24Ore
Non è sfuggita ai no-
stri attenti lettori la pa-
gina del quotidiano
nazionale del 15 feb-
braio dedicata alle
aziende di successo.
Fra queste la ditta
Biasiotto di Vas, che
viene descritta
nell’articolo che ripro-
duciamo qui a fianco.
Una bella vetrina per
l’attività dell’azienda
che i nostri lettori ben
conoscono per essere
anche fra gli inserzio-
nisti di queste pagine.
12 ATTUALITÀ
(850 mila euro), l’adeguamento alla normativa antincendio (1,4 milioni) che per la realizzazione della casa della
comunità (4 milioni di euro).
Inoltre, è stata ammodernata la foresteria per accogliere medici e offrire supporto agli specializzandi che com-
pletano il percorso formativo in Ulss Dolomiti, grazie al protocollo sottoscritto con l’Università di Padova.
Attrazione:
Tra le unità operative che maggiormente richiamo pazienti da fuori ulss vi sono la Ostetricia e ginecologia sia per
i parti (molto apprezzata la musicoterapia e cromoterapia inaugurata nel 2022) che per gli interventi ginecologici
anche di ambito oncologico; la Gastroenterologia, con oltre 6.500 prestazioni erogate a persone provenienti da
altre zone (in particolare per l’ambulatorio IBD), la Cardiologia e la Dialisi che seguono molti pazienti anche dal
Primiero grazie anche alla telemedicina; l’Urologia che ha fatto rete aziendale supportando anche Belluno, la
Riabilitazione, che con spirito di servizio, continua ad erogare le prestazione temporaneamente a Feltre in attesa
di rientrare a Lamon, la Allergologia, la Pneumologia e l’Oncologia.
Ricerca:
Alcune unità operative, in particolare la Gastroenterologia, l’Oncologia, la Chirurgia e la Cardiologia hanno al loro
attivo anche studi scientifici per la ricerca clinica in rete con importanti realtà internazionali.
Dai dati oggettivi, emerge il quadro di un ospedale in salute che, pur nella difficoltà generale della sanità dovuta
alla carenza di personale, fa squadra e si adopera con impegno, sinergia tra reparti e senso di appartenenza per
rispondere ai bisogni di salute della comunità feltrina, del Primiero e non solo. Feltre, 14 febbraio 2023
COME ERAVAMO
POESIA
Il baccalà
di Nella Botto Tadozzi
Era un venerdì di una ventosa e calda mattinata esti- Non andavo ancora a scuola e non avevo ancora
va nei primi anni Sessanta. Un’elegante automobile un’idea precisa di cosa significasse la parola ignoran-
bianca si fermò sobbalzando in piazza Marconi, te, però non mi piacque che me lo dicesse in quel
all’altezza della ferma- modo.
ta delle corriere che Si asciugò la saliva che gli usciva copiosa e iniziò
andavano a Feltre. Ne una lezione preliminare alla ricetta vera e propria: “Il
scese un tizio corpu- baccalà tipo Ragno è il migliore. Ripeti, signorina”.
lento e abbronzato, po- Mentre ripetevo lui si asciugava la bocca e deglutiva,
teva sembrare un di- forse aveva già l’acquolina immaginando il baccalà
stinto villeggiante. Allo- mantecato che avrebbe voluto gustare. Aggiunsi che
ra non avrei saputo anche mio nonno Giovanni di Bassano sosteneva
dargli un’età; oggi pen- che il baccalà Ragno era il migliore, lui lo acquistava
so che fosse stato sulla in una drogheria di piazzotto Montevecchio, vicino a
quarantina o poco più. piazza Libertà. Ci andavamo assieme in bicicl…
Indossava scarpe chiare di tessuto, pantaloni bianchi Mi interruppe alzando leggermente il tono della voce
con la piega il cui tessuto leggero spostato dall’aria per richiamare la mia attenzione.
lasciava intravedere la dimensione sottile delle gam- “DEVE essere magro, essiccato, senza difetti e supe-
be, retti da una cintura di pelle intrecciata che dise- rare i 60 cm di lunghezza. Ripeti“.
gnava sull’abbondante addome globoso una specie Lo osservai. Un rivolo di saliva gli scendeva inarre-
di equatore, una camicia azzurra a mezze maniche stabile dall'angolo della bocca fino al mento.
con un fazzoletto bianco piegato nel taschino come Si asciugò.
nelle giacche. I suoi capelli erano chiari, così bagnati Mi accinsi a ripetere ma ormai eravamo all’altezza di
da sembrare incollati e divisi ordinatamente da una via Forcellini, all’apice delle due aiuole triangolari di
riga laterale che neanche il vento riusciva a spettinar- bosso la cui base era davanti alla facciata dell’edificio
li. Si soffermò in piedi tra la portiera aperta e l’auto dei Favero. Gli indicai il negozio: “Deve chiedere a
con un gomito appoggiato sul tetto del veicolo guar- Battista. È lui che si occupa del baccalà, nel retro. Lo
dandosi intorno come a cercare qualcosa o qualcuno. mette a mollo in bacinelle di metallo zincato e…”
A quei tempi piazza Marconi era un crocevia molto Ormesìni non mi ascoltava più, stava già salendo i tre
frequentato. Vi si affacciavano negozi di ogni genere, scalini con un balzo atletico. Io ero rimasta sul mar-
due laboratori artigianali, un albergo, due bar, l’ufficio ciapiede, incerta se proseguire o tornare a casa. Po-
postale, una rivendita di bombole del gas, il posto di co dopo lo vidi uscire dal negozio mogio mogio.
telefono pubblico, la caserma dei carabinieri, il muni- Troppo tardi, il baccalà era terminato. Tornammo in
cipio, la Cassa di risparmio di Verona, Vicenza e Bel- piazza Marconi senza che nessuno dei due fiatasse,
luno, l’ambulatorio del medico condotto e della leva- poi salì in macchina e se ne andò senza tanti saluti.
trice; c’erano le fermate delle corriere per Feltre e
Valdobbiadene, due servizi di autonoleggio. Le per- Il venerdì successivo lo vidi arrivare in piazza Marco-
sone la attraversavano percorrendo i suoi vialetti ver- ni con la sua elegante automobile bianca. Frenò sob-
di di bosso, oppure sostavano sulle numerose pan- balzando all’altezza della fermata delle corriere che
chine di ferro o di pietra per ristorarsi all’ombra dei andavano a Feltre; doveva essere presto, perché era
frondosi alberi che ne disegnavano il perimetro. Era, passata da poco la prima. Dall’altro lato della strada
in buona sostanza, una piazza multitasking, il centro dove mi trovavo, lo salutai ricordandogli che non mi
nevralgico del paese. Ma quel giorno, a quell’ora aveva insegnato tutta la ricetta.
prossima a mezzogiorno, non passava nessuno vici- Ma ormai non aveva più bisogno di me e non mi ri-
no al tizio che mi sembrava un villeggiante. Forse per spose nemmeno, avviandosi baldanzoso verso il ne-
questo si rivolse a me. gozio dei Favero. Si stava asciugando la bocca; forse
“Gentile signorina, sono l’avvocato Ormesìni”, - e si aveva già l’acquolina immaginando il baccalà mante-
inchinò – “sapresti dirmi dove vendono il baccalà cato che avrebbe presto gustato.
messo a mollo nell’acqua? Mi serve per preparare il Passarono anni prima che lo assaggiassi anch’io,
baccalà mantecato”. E mentre parlava si asciugò la precedentemente lo avevo sempre associato negati-
bocca con il fazzoletto. vamente all’ipersalivazione di Ormesìni e non mi atti-
Mia nonna, che non mi aveva perso d’occhio un rava proprio.
istante, si materializzò e rispose per me. Lo preparò come antipasto ad una vigilia di Natale la
“Sì, avvocato, il baccalà lo trova dai Favero, qui vici- mia carissima amica Marusca, e già il fatto che fosse
no. Donatella, accompagna il signore”. lei la cuoca mi caricò di aspettative positive: infatti lo
Ci incamminammo. trovai delicato e delizioso.
“Signorina, conosci la ricetta del baccalà mantecato?” Si utilizza lo stoccafisso, preferibilmente qualità Ra-
Non la conoscevo. gno, che in Veneto viene comunemente chiamato
baccalà; deve essere magro, essiccato e superare i
Mi squadrò sprezzante da capo a piedi. “Sei 60 cm di lunghezza. Viene messo a mollo per almeno
un’ignorante. Adesso te la spiego”. 24 ore cambiando spesso l’acqua in modo che perda
19 RACCONTO
La prima volta che mi imbattei nella sua tana fu per passanti non mancavano, ma d'inverno poteva rima-
caso. Era un giorno di un inverno ormai agli sgoccioli, nere solo per giorni, settimane specie quando infuria-
però ancora duro e tenace. Un giorno di neve e neb- va la bufera. Ogni tanto la moglie saliva a portargli il
bia, bianco il cielo e bianca la terra. Camminare era giornale e a fargli compagnia. Qualche amico aiutava
come galleggiare dentro un'immensa nuvola di ovat- a spalare la neve, dopo le precipitazioni più abbon-
ta. Sentieri, tracce, alberi, profili di montagne, tutto danti.
era inghiottito dalla densa caligine lattiginosa. Sem- Più di rado scendeva lui per i rifornimenti necessari,
brava di essere al polo nord. Almeno, immagino che un passaggio dal barbiere o dal dottore. Non gli chie-
da quelle parti debba essere così. Dentro si agitava- si la vera ragione per cui aveva deciso di stabilirsi là,
no due sentimenti distinti, lo stupore per l'atmosfera e come faceva a sopportare la solitudine. Si capiva
magica e irreale in cui l'unico rumore erano i passi che non poteva stare da nessun'altra parte. Si dice
sulla neve, e una sottile tensione, quasi il timore di che, nella vita, ognuno debba trovare il suo posto nel
perdersi per sempre in quel bianco senza confini. mondo. Lui l’aveva trovato.
Smarrire se stessi per ritrovarsi chissà dove.
I suoi occhi azzurri si infiammavano quando raccon-
Sapevo da quelle parti esserci delle malghe, popolate tava del cucciolo di lince trovato dietro la malga, delle
e vivaci nella bella stagione, abbandonate e avvolte tracce del lupo sulla neve fresca poco distante,
dal candido manto d'inverno. In una di queste però, il dell'aquila in volo sopra i crinali, delle bellissime fiori-
Franco aveva stabilito la sua dimora perenne, cruda ture di maggio o delle erbe preziose da cui si ricava-
stagione compresa, per stare in pace con la monta- no grappe eccellenti. Ascoltando gettavo qualche
gna e per dare ristoro ai viandanti in cerca di un po' sguardo fuori dalla finestra, le nuvole ogni tanto si al-
di tepore. Quando mi vide stava pulendo l'ingresso zavano lasciando intravvedere pascoli e rocce inne-
dalla neve caduta nella notte. vati e, laggiù in fondo, un lembo di pianura. Il bicchie-
Sguardo burbero, ma animo in fondo bonario, disse re di vino rosso stava per finire.
"Vien dentro, che taco la stufa. Te do anca un bicere Ho ripensato a Franco in questi giorni.
de vin par scaldarte”. Il Franco è una di quelle perso-
ne a cui non devi chiedere niente, se è "in bona", par- Chissà come avrà passato, lassù nella sua malga, un
la e ti dà spontaneamente. E sempre se è in bona, si inverno ancora più solitario degli altri.
mette a raccontare. Lo immagino camminare verso il punto da cui la vista
Diffidente di primo impatto, perché dalla pianura ogni si apre su tutta l'immensa pianura. Sedersi sulla pic-
tanto salgono anche tipi arroganti e invadenti, che si cola panca di legno, chiuso nel giaccone imbottito.
portano dietro le nevrosi della vita quotidiana, quando Al calar del sole le luci in basso iniziano ad accen-
inizia a sciogliersi diventa vivace e persino allegro dersi, l'aria si fa più fredda, il cielo diventa rosso e so-
come i ruscelli a primavera. lo deboli rumori, flebili echi della caotica pianura, arri-
Mentre del buon faggio crepitava nella stufa e un bel vano su fino al vecio montanaro. Poi lo vedo
tepore si diffondeva nello stanzone della sua malga- rientrare, accendere la stufa e, mentre il buio avvolge
rifugio, Franco raccontava che quel posto già negli tutto, abbandonarsi alla pace della sera.
anni sessanta apparteneva alla sua famiglia e nelle
migliori stagioni aveva ospitato in alpeggio oltre cento
bestie.
Lui allora era un ragazzo e dava manforte quando
era libero dal suo lavoro di autista. Era ritornato su ad
ogni inizio estate, poi da quando di anni lui ne aveva
oltre settanta e la malga aveva cessato l'antica tradi-
zionale attività, l'aveva trasformata nel suo antro.
Da quel nido d'aquila osservava il mutare delle sta-
gioni, ascoltava le voci e i silenzi della montagna, di
notte alzava lo sguardo a scrutare le stelle. D'estate i
20 CRONACA
CRONACA
La Befana
de Uson
a cura de “I boce de Uson”
Dopo uno stop di due anni, legato alle vi-
cende che ormai conosciamo, i “boce de
Uson” si sono ritrovati per tenere in vita la
tradizione della Befana. Anche l’arzilla vec-
chietta è stata contenta di tornare protagoni-
sta dell’evento che si è svolto nella serata
del 5 gennaio. Con l’aiuto degli immancabili
volontari, e con una partecipazione davvero numerosa, la serata è stata molto divertente, anche per i bambini
che hanno ricevuto la calza da parte della Befana, come sempre accompagnata dal Befanon e dal numeroso se-
guito. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno collaborato per la riuscita della manifestazione e a chi ha parte-
cipato. Quest’anno, oltre a salutare il nostro maestro Aldo che ha dato il via a questa bella tradizione, non può
mancare un pensiero particolare per l’amico Claudio, sempre in prima linea quando c’era da dare una mano.
Ciao Caio, ci manchi.
Non mancate alla prossima edizione, in programma ovviamente per il 2024
24 COME ERAVAMO
Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
- I quattro sindaci della zona - Luigi Codemo (Alano), Bruno Zanolla (Quero), Agostino Coppe (Segusino) e Sere-
no Solagna (Vas) - raggiungono l’accordo per la costruzione di un edificio nell’area artigianale di Quero da adibi-
re a caserma per il nuovo distaccamento dei vigili del fuoco volontari.
- Nel marzo 2003 si svolge la seconda edizione della mostra dei vini del comune di Alano organizzata dal Gruppo
Alpini “Valderoa”. Oltre 40 i produttori presenti con un’apposita giuria di esperti coordinata dall’enotecnico locale
Orazio Dal Canton a segnalare cinque bianchi (Edoardo Collavo, Narciso Bozzato, Gianni Spada, Giovanni Co-
demo “Menoli” e Antonio Rech) e sei rossi (Roni Codemo, Vittorio Mazzier, Giovanni Rizzotto “Mondoni”, Gianni
Spada, Bortolo Codemo e Francesco Ceccotto).
- A soli 53 anni muore per un attacco cardiaco Ornella Roman in Schievenin, residente a Fener dove aveva gesti-
to per diversi anni il “Bar Sport”. Ci lascia anche Antonio Spezia, classe 1936, originario di Schievenin dove ave-
va iniziato fin da piccolo il duro lavoro del recuperante per poi emigrare in Francia e a Torino prima di accasarsi a
Colmirano dove era stimato da tutti.
ASTERISCO
La foto di copertina
Realizzazione grafica per questa copertina con la quale vogliamo riassumere l’essenza stessa del no-
stro/vostro quindicinale, che vive delle notizie del nostro territorio senza sottrarsi ad aprire una finestra sul
mondo. Una cornice molto caratterizzata, dunque, ma al centro una T che si veste di numerose parole a cui
vogliamo attribuire un significato unico: informazione a 360 gradi. Col vostro aiuto sarà ancora possibile.
25 PERSONAGGI
I farmaci devono essere conferiti negli appositi contenitori dislocati nel tuo territorio oppure nei
Centri di Raccolta. È molto importante conferire solo il farmaco senza la scatola di carta e il
foglietto illustrativo (che vanno nella carta).
Sciroppi o altri medicinali liquidi vanno conferiti con tutta la bottiglia ben chiusa all’interno
del contenitore dei farmaci.
Il cotone, se in fibra naturale e pulito, può essere conferito nell’Umido. Se sporco, deve esser
conferito nel Secco residuo.
I termometri contenenti mercurio, non più in commercio ma a volte
ancora presenti nelle nostre case, devono essere sempre conferiti al
Centro di Raccolta oppure ai Centri di Raccolta mobili, ove presenti.
I termometri elettronici vanno invece conferiti nei RAEE (Rifiuti di
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
CI TROVATE OGNI MARTEDI MATTINA A FENER IN ROTATORIA.
DISPONIBILI ANCHE PER CONSEGNE A DOMICILIO.
di Mondin Duilio
di Piasentin Bernardino enologo
Realizzazione e Manutenzione Giardini
di Piasentin Bernardino enologo
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Prati - Irrigazione - Potature
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO
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Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
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