Badanti e Colf
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BADANTI E COLF
MARCHE
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1ª Edizione
Finito di stampare
nel mese di Giugno 2006
Stampa Nova Azienda Grafica, Jesi (An)
01. PREMESSA 7
07. MATERNITA’ 31
10. ALLEGATI 43
PRESENTAZIONE
Per assumere una badante il datore di lavoro (normalmente famiglie costituite anche da una
sola persona) deve seguire una procedura diversa a seconda che la lavoratrice da assume-
re appartenga o meno all'Unione Europea.
b1) Se la lavoratrice è in Italia con regolare documento di soggiorno che permette il lavo-
ro (no turismo o richiesta d’asilo o culto), il datore di lavoro può assumerla direttamente, con
la stessa procedura impiegata per i collaboratori domestici con cittadinanza italiana;
b3) Se la lavoratrice si trova in Italia senza regolare documento di soggiorno, non è asso-
lutamente possibile assumerla. “Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavo-
ratori stranieri privi del permesso di soggiorno previsto, ovvero il cui permesso sia scaduto e
del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, è puni-
to con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda di 5.000 euro per ogni lavoratore
impiegato” (art. 22 D.L. 25/07/1998 n. 286, comma 12).
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BADANTI & COLF
E’ innanzitutto necessario dare comunicazione all’INAIL dell’inizio del rapporto, tramite l'ap-
posito modulo, dove alla voce "Posizione ass. ditta" va messo il codice 99999999. La denun-
cia può essere inviata via fax al numero verde riportato nel modulo (vedi fac simile tra gli
allegati).
Entro le 48 ore successive, in caso di lavoratrice straniera, bisogna darne comunica-
zione:
- alla Questura della città in cui avviene la costituzione del rapporto di lavoro (ovvero
all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza).
Entro 5 giorni, poi, si deve trasmettere la comunicazione:
- allo Sportello Unico dell’Immigrazione istituito presso la Prefettura della Provincia in cui si
costituisce il rapporto (allegando anche il modulo “contratto di soggiorno” compilato in ogni
sua parte);
- al Centro per l’Impiego competente (vedi fac simile tra gli allegati).
Nel caso di stabile convivenza (dimora abituale) è altresì necessario darne comunica-
zione all’Anagrafe Comunale entro 20 giorni per l’iscrizione nei registri della popola-
zione (residenza).
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2 . C O S T I T U Z I O N E D E L R A P P O R T O D I L AV O R O
Dalla scelta della categoria dipenderà la quantificazione retributiva (comunque mai inferio-
re a € 439,00) e contributiva (uguale o maggiore a 20h sett.li), ma anche la durata del perio-
do di prova (30 giorni per la 1^ categoria e 8 giorni per la 2^ e 3^).
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3.
SVOLGIMENTO DEL
RAPPORTO DI LAVORO
3 . S V O L G I M E N T O D E L R A P P O R T O D I L AV O R O
Il rapporto di lavoro è regolamentato dal CCNL 8.3.2001 (vedi copia fra gli allegati).
Alcuni punti più importanti sono:
L’orario di lavoro può essere stabilito liberamente fra le parti, con osservanza dei
seguenti limiti:
• non più di 10 ore giornaliere, non consecutive, e fino ad un totale massimo di
54 ore settimanali, nel caso la badante sia convivente;
• non più di 8 ore giornaliere, non consecutive e fino ad un totale massimo di 45
ore settimanali, nel caso la badante non sia convivente.
Il riposo settimanale non può essere inferiore alle 36 ore continuative, corrispondenti
all’intera giornata di domenica, oltre ad un’altra mezza giornata da stabilirsi di comune accor-
do. Quando per necessità inderogabili non è possibile concedere il riposo domenicale, la
lavoratrice avrà diritto al recupero in altro giorno, oltre alla maggiorazione prevista dal CCNL,
a meno che ciò non venga richiesto dalla stessa lavoratrice professante altra fede religiosa.
Le ferie sono pari a 26 giorni lavorativi da usufruirsi di norma nell’arco dell’anno solare in
cui sono state maturate e suddivise in non più di 2 periodi da concordarsi fra le parti. Le ferie
costituiscono un diritto irrinunciabile: è possibile l’accumulo delle ferie nell’arco massimo di
un biennio (utilizzabili, ad esempio, per temporanei rientri al Paese d’origine).
Il vitto e l’alloggio (laddove previsti) fanno parte integrante della retribuzione spettante
alla lavoratrice; i relativi valori convenzionali (stabiliti dal CCNL) sono computati al fini del
calcolo dei contributi previdenziali e debbono essere indennizzati nel caso non vengano usu-
fruiti (per esempio durante le ferie).
Il lavoratore/lavoratrice che effettua almeno 6 ore giornaliere (anche se non convivente) ha
diritto al pasto.
Il CCNL prescrive che i pasti devono essere tali da assicurare alla lavoratrice una nutrizione
sana e sufficiente.
La sistemazione alloggiativa fornita alla badante convivente deve essere idonea a salvaguardarne
la dignità e riservatezza.
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4.
ADEMPIMENTI FISCALI E
PREVIDENZIALI
4. ADEMPIMENTI FISCALI E PREVIDENZIALI
Gli obblighi previdenziali che spettano al datore di lavoro, oltre alle iniziali comunica-
zioni assicurative all’INAIL ed all’INPS (vedi allegati) consistono nel versamento dei con-
tributi INPS. Le scadenze, per i periodi lavorati nel trimestre solare che precede, sono: 10
aprile, 10 luglio, 10 ottobre e 10 gennaio.
I contributi previdenziali variano all’inizio di ogni anno e vengono di norma comunicati dall’INPS
ogni anno con l’invio al datore di lavoro dei 4 bollettini di conto corrente postale.
Il calcolo viene effettuato sulla base della retribuzione oraria e delle ore lavorate nel trime-
stre, utilizzando due diversi parametri a seconda che Il lavoratore/lavoratrice vengano o meno
corrisposti gli assegni famigliari.
La quota per il contributo CUAF (cioè contributo per gli assegni famigliari) non è dovuta nel
caso in cui la badante sia coniuge del datore di lavoro ovvero parente o affine entro il terzo
grado e con lui convivente.
La retribuzione oraria da assoggettare al corrispondente contributo viene determinata som-
mando:
a) salario settimanale, mensile o quindicinale diviso per le ore prestate nel periodo;
b) quota di tredicesima mensilità, da calcolare dividendo per 12 la paga oraria;
c) vitto e/o alloggio, eventualmente fruiti diviso per le ore lavorate nel periodo.
I giorni di ferie pagati devono essere considerati come giorni di lavoro. A ciascuno di tali
giorni va attribuito un numero di ore secondo il seguente calcolo:
a) sommare le ore lavorate nelle ultime quattro settimane precedenti l’inizio del periodo feria-
le;
b) dividere la somma ottenuta per il numero fisso 24, si ottiene così il numero di ore da attri-
buire a ogni giorno di ferie;
c) moltiplicare le ore giornaliere ricavate per i giorni di ferie pagati per avere il totale ore del
periodo feriale da aggiungere alle lavorate nel trimestre.
Una parte dei contributi previdenziali versati dal datore di lavoro grava sul lavoratore e quin-
di può essere trattenuta a titolo di rivalsa sullo stipendio (si tratta di una quota minima ed in
genere la trattenuta non viene effettuata).
Non essendo sostituto d'imposta, il datore di lavoro domestico non è invece tenuto a fare rite-
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BADANTI & COLF
nute ai fini fiscali. Ha però l'obbligo di rilasciare al lavoratore, su sua richiesta, una dichia-
razione relativa alle retribuzioni percepite durante l'anno, che evidenzi l'importo trattenuto
quale contribuzione all'assicurazione generale obbligatoria.
Tale dichiarazione dovrà essere utilizzata dal lavoratore/lavoratrice per la denuncia fiscale
dei propri redditi.
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5.
DEDUZIONI FISCALI
5. DEDUZIONI FISCALI
La Finanziaria 2005 ha introdotto anche una nuova deduzione di € 1.820,00 per le spese
pagate dal contribuente agli addetti (badanti) alla propria assistenza personale o di quella
dei familiari (indicati nell’art. 433 del codice civile), nei casi di non autosufficienza nel com-
pimento degli atti della vita quotidiana.
La deduzione diminuisce con l’aumentare del reddito e spetta anche se il familiare non è a
carico.
La deduzione per gli addetti all’assistenza non pregiudica la possibilità di dedurre i contri-
buti previdenziali e assistenziali obbligatori versati per gli addetti ai servizi domestici e all’as-
sistenza personale o familiare che, si ricorda, sono deducibili nel limite di € 1.549,37.
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6.
MALATTIE ED INFORTUNI
6 . M A L AT T I E E D I N F O R T U N I
a) per anzianità fino a sei mesi: 8 giorni retribuiti (10 giorni di conservazione del posto);
b) per anzianità da più di 6 mesi: 10 giorni retribuiti (45 giorni di conservazione del posto);
c) per anzianità oltre 2 anni: 15 giorni retribuiti (180 giorni di conservazione del posto);
In caso di infortunio sul lavoro il datore di lavoro è tenuto a fare una denuncia all'INAIL,
utilizzando un apposito modulo (vedi fac simile tra gli allegati) e allegando il referto medico
del pronto soccorso, entro:
- 24 ore e telegraficamente per quelli mortali o presunti tali;
- 2 giorni dall'accertamento per quelli pronosticati non guaribili entro tre giorni;
- 2 giorni a partire dal quarto per quelli pronosticati guaribili entro tre giorni ma non guari-
ti.
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7.
MATERNITA’
7 . M AT E R N I TA’
In caso di maternità, nei confronti delle lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari, all’INPS
spetta l’obbligo di corrispondere, durante il periodo di astensione obbligatoria (2 mesi
prima e 3 mesi dopo il parto), un’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione con-
venzionale, quale risulta dai contributi settimanali versati nei 24 mesi antecedenti la data di
inizio dell’astensione.
E’ fatto divieto al datore di lavoro di licenziare la lavoratrice in stato di gravidanza, purché
intervenuta nel corso del rapporto di lavoro e fino alla cessazione del periodo di astensione
obbligatoria dal lavoro, salvo naturalmente, che per giusta causa.
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8.
ASSEGNO PER IL NUCLEO
FAMILIARE
8 . A S S E G N O P E R I L N U C L E O FA M I L I A R E
E' una prestazione che è stata istituita per aiutare le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei
pensionati da lavoro dipendente i cui nuclei familiari comprendano componenti minorenni e
i cui redditi siano al di sotto delle fasce reddituali stabilite di anno in anno dalla legge.
Il reddito è costituito da quello del richiedente e di tutte le persone che compongono il nucleo
familiare.
Il reddito del nucleo familiare, da prendere in considerazione ai fini della concessione del-
l'assegno, è quello prodotto nell'anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno ed ha valo-
re fino al 30 giugno dell'anno successivo.
Ad esempio, per il periodo 1° luglio 2005 - 30 giugno 2006, si deve considerare il reddito
prodotto nel 2004.
Ai fini del diritto all'assegno, si considera la somma dei redditi complessivi assoggettabili all'IRPEF
(imposta sul reddito delle persone fisiche) e dei redditi di qualsiasi natura, compresi - se supe-
riori a € 1.032,91 - quelli esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte.
I redditi da lavoro vanno considerati al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali in
qualunque forma pagati o trattenuti.
Per ottenere il pagamento dell'assegno l'interessato deve presentare domanda utilizzando
l'apposito modulo predisposto dall'Inps (vedi fac simile tra gli allegati) e presentarlo all’isti-
tuto che provvederà al pagamento direttamente.
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9.
CESSAZIONE DEL RAPPORTO
DI LAVORO
9 . C E S S A Z I O N E D E L R A P P O R T O D I L AV O R O
Il contratto di lavoro può essere risolto da ciascuna delle due parti con l’osservanza di un ter-
mine di preavviso.
I suddetti termini sono dimezzati nel caso la risoluzione sia chiesta dal lavoratore/lavoratri-
ce.
Nel caso alla badante sia stato assegnato un alloggio indipendente, i termini vengono por-
tati a 30 giorni per anzianità inferiore ad 1 anno e 60 giorni se superiore.
I giorni di ferie NON vengono computati ai fini del completamento del periodo di preavvi-
so.
La risoluzione del contratto senza preavviso può essere fatta solo per giusta causa (gravi ragio-
ni che rendono intollerabile la prosecuzione anche provvisoria del rapporto).
Per il licenziamento del lavoratore domestico non è prescritto l’obbligo di motivazione (ad
nutum), fatta eccezione per il periodo di gravidanza (e fino al compimento del periodo di
astensione obbligatoria dal lavoro), in cui la lavoratrice non può essere licenziata se non per
giusta causa.
In caso di dimissioni o licenziamento, il datore di lavoro deve provvedere a:
1- dare comunicazione all’INAIL (come per l’assunzione) tramite Fax entro le 24 ore succes-
sive al termine del rapporto,
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BADANTI & COLF
2- effettuare il versamento dei contributi previdenziali entro dieci giorni dalla fine del rap-
porto di lavoro,
3- dare comunicazione alla Questura (in caso di lavoratrice straniera) della città in
cui è avvenuta la costituzione del rapporto di lavoro (entro 48 ore dalla data di cessazione),
4- dare comunicazione allo sportello Unico dell’Immigrazione (in caso di lavoratrice stra-
niera).
Istituito presso la Prefettura della provincia in cui si costituisce il rapporto, (entro 5 giorni dalla
data di cessazione),
6- nel caso di stabile convivenza (dimora abituale) è altresì necessario darne comuni-
cazione all’Anagrafe entro 20 giorni.
Oltre ai casi di risoluzione sopra descritti, il contratto di lavoro cessa per morte della badan-
te o dell’assistito.
N.B. Il lavoratore licenziato o dimessosi per giusta causa, qualora sia in possesso dei requi-
siti contributivi previsti per legge, ha diritto alla indennità di disoccupazione che viene ero-
gata dall’INPS su richiesta dello stesso lavoratore presentando l’apposito modulo (vedi fac
simile tra gli allegati).
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10.
ALLEGATI
1 0 . A L L E G AT I
.........................................................
Con la presente Le confermo la Sua assunzione alle mie dipendenze quale collaboratore/trice
familiare, addetto/a ai servizi domestici in favore del mio nucleo familiare, attualmente nel
Comune di ............................................... al seguente indirizzo .......................................
Le sue mansioni consisteranno ..........................................................................................
Il rapporto avrà inizio il giorno ........................................................... e l’orario di lavoro
da osservare quotidianamente (ovvero: nei giorni di ....................................................)
sarà il seguente: ..........................................................., senza convivenza (ovvero: con
l’obbligo di convivenza totale/parziale).
Ella è obbligata ad indossare la tenuta da lavoro che le verrà da me fornita (si può anche
non obbligare alla tenuta di lavoro) e godrà la mezza giornata di riposo settimanale, in aggiun-
ta alla domenica, dalle ore .............................. (ovvero: fino alle ore .............................)
del ....................................................; (in caso di convivenza: potrà inoltre riporre e custo-
dire i suoi effetti personali nell’apposito spazio che le verrà indicato).
Le ferie annuali saranno godute nel periodo che verrà concordato, in base alle reciproce esi-
genze ed alle necessità del nucleo familiare, comunque compreso, tranne eventi ecceziona-
li o l’accoglimento di sue specifiche richieste, dal 1° giugno al 30 settembre.
La retribuzione è pattuita in euro ............................................. Mensili, orarie, da corrispondersi
per tredici mensilità, oltre all’indennità sostitutiva del vitto e/o alloggio.
Vorrà sottoscrivere copia della presente per integrale ed incondizionata accettazione.
................................................................
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1 0 . A L L E G AT I
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1 0 . A L L E G AT I
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1 0 . A L L E G AT I
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1 0 . A L L E G AT I
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TABELLA RIASSUNTIVA
CONTRATTO DI LAVORO DOMESTICO
(aggiornata al 01/01/2006)
TIPOLOGIE
1° S 1° 2° 3° NOTE
DI LAVORO
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1 0 . A L L E G AT I
Il presente contratto collettivo nazionale di lavoro, stipulato tra Fidaldo (cui aderiscono
l’Assindatcolf, aderente a Confedilizia, l’Associazione Datori di Lavoro di Collaboratori
Domestici con sede a Como, l’Associazione Datori di Lavoro di Collaboratori Domestici con
sede a Como, l’Associazione Datori di Lavoro di Collaboratori Domestici con sede a Milano,
la Nuova Collaborazione) e Domina, da una parte. E Federcolf, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl,
Uiltucs-Uil, dall’altra parte, disciplina, in maniera unitaria per tutto il territorio nazionale, il
rapporto di lavoro domestico.
Il contratto si applica ai prestatori di lavoro, comunque retribuiti, addetti al funzionamento
della vita familiare, tenuto conto di alcune fondamentali caratteristiche del rapporto. Il pre-
sente contratto si applica altresì ai lavoratori di nazionalità non italiana, fatte salve le even-
tuali normative emanate dalle autorità competenti.
extracomunitario potrà essere assunto se in possesso del permesso di soggiorno per motivi
di lavoro.
Articolo 5 - ASSUNZIONE
Tra le parti dovrà essere stipulato un contratto di lavoro (lettera di assunzione), nel quale
andranno indicati, oltre ad eventuali clausole specifiche:
L’assunzione può effettuarsi a tempo determinato, obbligatoriamente in forma scritta, con scam-
bio tra le parti della relativa lettera, nel rispetto della legge 18 aprile 1962, n. 230, nonché
nei seguenti casi previsti dal presente contratto, ai sensi dell’art. 23 della legge 28 febbraio
1987, n. 56:
Gli studenti di età compresa fra i sedici ed i ventinove anni, frequentanti corsi di studio al ter-
mine dei quali viene conseguito un titolo riconosciuto dallo Stato, ovvero da enti pubblici,
possono essere assunti in regime di convivenza con un orario di 25 ore settimanali.
Qualora detto orario fosse interamente contenuto tra le ore 6,00 e le ore 14,00, oppure tra
le ore 14,00 e le ore 22,00, ai prestatori di lavoro s tudenti, di cui al precedente comma,
sarà erogata una retribuzione pari a quella prevista dalla tabella A allegata al presente con-
tratto, fermo restando l’obbligo di corresponsione dell’intera retribuzione in natura.
L’assunzione ai sensi del presente articolo dovrà risultare da atto scritto, redatto e sottoscrit-
to dal datore di lavoro e dal lavoratore, da cui risulti l’orario effettivo di lavoro concordato,
nell’ambito dei due semiturni individuati nel comma precedente.
Ai lavoratori assunti ai sensi del presente articolo si applicano integralmente tutti gli istituti
disciplinati dal presente contratto.
Resta fermo, per i soggetti che ne sono destinatari, la normativa dettata in tema di colloca-
mento alla pari dall’accordo del 24 novembre 1969, n. 68, ratificato con la legge 18 mag-
gio 1973, n. 304.
I lavoratori a tempo pieno e indeterminato, con anzianità di servizio presso il lavoro di alme-
no 18 mesi, possono usufruire di un monte-ore annuo di 40 ore di permesso retribuito, per
la frequenza di corsi di formazione professionale specifici per collaboratori familiari o assi-
stenti domiciliari.
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BADANTI & COLF
Prima categoria super vi appartengono coloro che attestino professionalità specifica sul piano
pratico operativo e che, svolgendone le mansioni, siano in possesso di un diploma specifico
o attestato professionale riconosciuto dallo Stato o enti pubblici;
Prima categoria vi appartengono coloro che con piena autonomia e responsabilità presie-
dano all'andamento o della casa per esplicito incarico delegato dal datore di lavoro, o comun-
que svolgano mansioni per le quali occorre una specifica elevata competenza professionale
(ad esempio: addetto alla compagnia, istitutore, puericultore, governante, direttore di casa,
maggiordomo, capo cuoco o chef, infermiere diplomato generico, assistente geriatrico);
Seconda categoria vi appartengono coloro che svolgono mansioni relative all vita familiare
con la necessaria specifica capacità professionale (ad esempio: assistente all’infanzia o baby
sitter, autista, cuoco, cameriere, guardarobiere, addetto alla stiratura, custode o portinaio
di ville o case private, lavoratore generico che abbia compiuto il periodo di servizio di cui al
successivo art. 12 e ogni altro lavoratore che non rientri nella prima super, nella prima o nella
terza categoria);
Terza categoria vi appartengono i prestatori d lavoro generico che non abbiano compiuto il
periodo di servizio di cui al successivo art. 12. Vi appartengono, inoltre, coloro che svolgo-
no mansioni esecutive prettamente manuali o di fatica (ad esempio: addetto esclusivamente
alle pulizie, addetto al giardino per lavoro di manutenzione ordinaria, aiuto di cucina, addet-
to alla lavanderia, stalliere).
Il lavoratore generico passa automaticamente dalla terza alla seconda categoria con le
seguenti modalità:
- dopo tre anni di servizio se l’assunzione avviene prima del compimento del 16° anno di
età;
- dopo due anni di servizio se l’assunzione avviene tra il 16° anno di età e prima del com-
pimento del 16°;
dopo 14 mesi per tutti gli altri casi.
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1 0 . A L L E G AT I
Per il raggiungimento dei periodi sopra citati, il lavoratore deve aver compiuto almeno sei
mesi presso lo stesso datore di lavoro. Il possesso di uno specifico attestato professionale rico-
nosciuto comporta la riduzione di un anno per il passaggio di categoria.
Il lavoro d elle “badanti” vademecum ad uso delle famiglie 13.
Durante il periodo di prova, il rapporto di lavoro può essere risolto in qualsiasi momento da
ciascuna delle parti, senza preavviso, ma con il pagamento, a favore del lavoratore, della
retribuzione e delle eventuali competenze accessorie corrispondenti al lavoro prestato.
Se il lavoratore è stato assunto come prima provenienza da altra regione senza avere tra-
sferito la propria residenza, e la risoluzione del rapporto non avvenga per giusta causa, dovrà
essere dato dal datore di lavoro un preavviso di 3 giorni o, in difetto, la retribuzione corri-
spondente.
Il riposo settimanale è di 36 ore: deve essere goduto per 24 ore di domenica, mentre le resi-
due 12 ore possono essere godute in qualsiasi altro giorno della settimana, concordato tra
le parti, nel quale il lavoratore presterà la propria attività per un numero di ore non supe-
riore alla metà di quelle che costituiscono la durata normale dell’orario di lavoro giornalie-
ro.
Qualora vengano effettuate prestazioni nelle 12 ore di riposo non domenicale, esse saran-
no retribuite con la retribuzione globale di fatto maggiorata del 40%, a meno che tale ripo-
so non sia goduto in altro giorno della stessa settimana diverso da quello concordato ai sensi
del precedente comma.
La durata normale dell’orario di lavoro è quella concordata fra le parti e comunque con un
massimo di:
- 10 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 55 ore settimanali, per i lavoratori
conviventi. L’orario dei lavoratori conviventi sarà ridotto di mezz'ora a decorrere dal 1 gen-
naio 2002 e di un’altra mezz’ora a decorrere dal 1 gennaio 2003. La riduzione dell’orario
di lavoro, salvo diverso accordo tra le parti sarà settimanale;
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1 0 . A L L E G AT I
- 8 ore giornaliere, non consecutive per un totale di 48 ore settimanali, distribuite su 5 oppu-
re su 6 giorni, per i lavoratori non conviventi. Nel caso di distribuzione delle 48 ore setti-
manali su 5 giorni, l’orario di lavoro giornaliero sarà conseguentemente riproporzionato.
L’orario di lavoro dei lavoratori non conviventi sarà ridotto fino a raggiungere le 44 ore set-
timanali, con la seguente modalità:
- 47 ore a partire dal 1.4.2001;
- 46 ore a partire dal 1.1.2002;
- 45 ore a partire dal 1.1.2003;
- 44 ore a partire dal 1.1.2004.
La retribuzione oraria rimarrà inalterata.
Il lavoro delle “badanti” vademecum ad uso delle famiglie 14.
Il lavoratore convivente ha diritto ad un riposo di almeno 8 ore consecutive nell’arco della
stessa giornata e ad un riposo intermedio non retribuito, normalmente nelle ore pomeridia-
ne, non inferiore alle 2 ore. E’ consentito il recupero consensuale ed a regime normale di
eventuali ore non lavorate, in ragione di non più di 2 ore giornaliere.
L’orario di lavoro è fissato in concreto dal datore di lavoro, nell'ambito della durata di cui
al primo comma, nei confronti del personale a servizio intero; nel caso di servizio ridotto o
ad ore, sarà concordato fra le parti.
Salvo quanto previsto per i rapporti di cui ai precedenti articoli 13 e 14 ed escluso il richia-
mo alla tabella B contenuto nell’art. 14, è considerato lavoro notturno quello prestato tra le
ore 22.00 e le ore 6.00 ed è compensato, se ordinario, con la maggiorazione del 20% della
retribuzione globale di fatto oraria, se straordinario, in quanto prestato oltre il normale ora-
rio di lavoro, con la maggiorazione prevista dal successivo art. 18.
Le cure personali e delle proprie cose, salvo quelle di servizio, saranno effettuate dal lavo-
ratore fuori dell’orario di lavoro.
Il tempo per la consumazione del pasto, sul posto di lavoro, sarà convenuto tra le parti e non
retribuito.
Al lavoratore tenuto all’osservanza di un orario giornaliero superiore alle sei ore spetta comun-
que, ove sia concordata la presenza continuativa sul posto di lavoro, il pranzo o la cena ovve-
ro, in difetto di erogazione, un’indennità pari al lavoro valore convenzionale.
Al lavoratore può essere richiesta una prestazione lavorativa oltre l’orario stabilito, sia di
giorno che di notte, salvo giustificato motivo di suo impedimento.
E’ considerato lavoro straordinario quello che eccede la durata giornaliera o settimanale mas-
sima fissata nel comma 1 dell’art. 16, salvo che il prolungamento sia stato preventivamente
concordato per il recupero di ore non lavorate.
61
BADANTI & COLF
Sono considerate festive le giornate riconosciute tali dalla legislazione vigente; esse attual-
mente sono: 1° gennaio, 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 15 agosto, 1°
novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, Santo Patrono.
In tali giornate sarà osservato il completo riposo, fermo restando l’obbligo di corrispondere
la normale retribuzione.
In caso di prestazione lavorativa è dovuto, oltre alla normale retribuzione giornaliera, il paga-
mento delle ore lavorate con la retribuzione globale di fatto maggiorata del 60%. In caso di
festività infrasettimanale coincidente con la domenica, il lavoratore avrà diritto al recupero
del riposo in latra giornata, o in alternativa, al pagamento di 1/26 della retribuzione glo-
bale di fatto mensile.
Le giornate che hanno cessato di essere considerate festive agli effetti civili, ai sensi della legge
5 marzo 1977, n. 54, sono state compensate mediante il riconoscimento al lavoratore del
godimento dell’intera giornata nelle festività di cui al comma 1.
Per il rapporto di lavoro ad ore le festività di cui al comma 1 verranno retribuite con 1/26
della retribuzione globale di fatto mensile.
Articolo 20 - FERIE
Indipendentemente dalla durata dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo steso
datore di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi.
Durante il periodo di godimento delle ferie il lavoratore ha diritto per ciascuna giornata ad
una retribuzione pari a 1/26 della retribuzione globale di fatto mensile.
Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell’alloggio spetta per il periodo delle ferie, ove non
usufruisca durante tale periodo di dette corresponsioni, il compenso sostitutivo convenziona-
le.
Il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile e queste hanno di regola carattere continuativo;
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1 0 . A L L E G AT I
nel caso di lavoratore di cittadinanza non italiana che abbia necessità di godere di un perio-
do di ferie più lungo, a l fine di utilizzarlo per un rimpatrio non definitivo, su usa richiesta e
accordo del datore di lavoro, è possibile l’accumulo delle ferie nell’arco massimo di un bien-
nio.
Il datore di lavoro, compatibilmente con le esigenze sue e del lavoratore, dovrà fissare il
periodo di ferie, ferma restando la possibilità di diverso accordo tra le parti, da giugno a set-
tembre.
In caso di licenziamento o di dimissioni, o se al momento di inizio del godimento del perio-
do di ferie il lavoratore non abbia raggiunto un anno di servizio, spetteranno al lavoratore
stesso tanti dodicesimi del periodo di ferie al quale ha diritto quanti sono i mesi di effettivo
servizio prestato.
Il lavoro delle “badanti” vademecum ad uso delle famiglie 15.
Le ferie non possono essere godute durante il periodo di preavviso di licenziamento, né duran-
te il periodo di malattia o infortunio.
Ai fini del computo del periodo di maturazione delle ferie, le frazioni di anno si calcolano in
dodicesimi.
Sarà corrisposta al lavoratore la retribuzione globale di fatto durante le sospensioni del lavo-
ro extraferiali per esigenze del datore di lavoro.
Al lavoratore che usufruisca del vitto e/o dell’alloggio spetta, per il periodo della sospen-
sione, il compenso sostitutivo convenzionale soltanto ove non usufruisca durante tale perio-
do di dette corresponsioni.
Le assenze del lavoratore debbono essere in ogni caso tempestivamente giustificate al dato-
re di lavoro.
I lavoratori hanno diritto a permessi individuali retribuiti per l’effettuazione di visite mediche
documentate, purchè coincidenti anche parzialmente con l’orario di lavoro.
I permessi spettano nelle quantità di seguito indicate;
- lavoratori conviventi: 16 ore annue;
- lavoratori non conviventi con orario non inferiore a 30 ore settimanali: 12 ore annue.
Per i lavoratori non conviventi con orario settimanale inferiore a 30 ore, le 12 ore saranno
riproporzionate in ragione dell’orario di lavoro prestato.
I lavoratori potranno, inoltre, fruire allo stesso titolo di permessi non retribuiti.
Il lavoratore colpito da comprovata disgrazia a familiari conviventi o parenti entro il secon-
63
BADANTI & COLF
Per i lavoratori non conviventi non è necessario l’invio del certificato medico, salvo che non
sia espressamente richiesto dal datore di lavoro. Rimane l’obbligo della spedizione del cer-
tificato medico per i conviventi, qualora la malattia intervenga nel corso delle ferie o in perio-
di nei quali i lavoratori non siano presenti nell’abitazione.
Le assenze non giustificate entro il terzo giorno, ove non si verifichino cause di forza mag-
giore, sono da considerare dimissioni del lavoratore.
Tenuto conto della funzionalità della vita familiare, il datore di lavoro favorirà la frequenza
del lavoratore a corsi scolastici per il conseguimento del diploma di scuola dell’obbligo o spe-
cifico professionale; un attestato di frequenza deve essere esibito mensilmente al datore di
lavoro.
Le ore di lavoro non prestate per tali motivi non sono retribuite, ma potranno essere recupe-
rate a regime normale; le ore relative agli esami annuali, entro l’orario giornaliero, saranno
retribuite nei limiti di quelle occorrenti agli esami stessi.
Articolo 24 - MATRIMONIO
64
1 0 . A L L E G AT I
Si applicano le norme di legge sulla tutela delle lavoratrici madri, con le limitazioni di esse
indicate, salvo quanto previsto ai commi successivi.
E’ vietato adibire al lavoro le donne:
a) durante i due mesi precedenti la data presunta del parto, salvo eventuali anticipi previsti
dalla normativa di legge;
b) per il periodo eventualmente intercorrente tra tale data e quella effettiva del parto;
c) durante i tre mesi dopo il parto.
Detti periodi devono essere computati nell’anzianità di servizio a tutti gli effetti, compresi quel-
li relativi alla gratifica natalizia e alle ferie.
Dall’inizio della gravidanza, purché intervenuta nel corso del rapporto di lavoro e fino alla
cessazione del periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, la lavoratrice non può essere
licenziata, salvo che per giusta causa.
Articolo 27 - MALATTIA
Articolo 28 - INFORTUNIO
guariti.
La denuncia deve essere estesa su apposito modulo in distribuzione presso l’IANIL e corre-
data dal certificato medico.
Altra denuncia dovrà essere rimessa entro 2 giorni dall’evento all’autorità di Pubblica
Sicurezza.
Poichè le prestazioni economiche dell’INAIL hanno inizio a partire dal quarto giorno, il dato-
re di lavoro dovrà corrispondere la retribuzione globale di fatto per i primi tre giorni (art.
73, D.P.R. n. 1124 del 1965).
L’aggiunta della quota sostitutiva convenzionale di vitto e alloggio, per il personale che ne
usufruisca normalmente, si dovrà solo nel caso che il lavoratore infortunato non sia degente
in ospedale o presso il domicilio del datore di lavoro.
L’infortunio in periodo di prova e/o di preavviso sospende la decorrenza dello stesso.
Il servizio militare non risolve il rapporto di lavoro ed è considerato utile ai fini del T.F.R.
Entro 30 giorni dal congedo o dall’invio in licenza illimitata in attesa di congedo, il lavora-
tore deve porsi a disposizione del datore di lavoro per riprendere servizio. In mancanza, il
rapporto di lavoro è risolto.
Le norme di cui al presente articolo si applicano anche ai lavoratori che prestano servizio
civile sostitutivo.
Il lavoro delle “badanti” vademecum ad uso delle famiglie 17.
I minimi retributivi sono fissati nelle tabelle A, B, C e D allegate al presente contratto e sono
rivalutabili annualmente ai sensi del successivo art. 34.
Il vitto dovuto al lavoratore deve assicurargli una nutrizione sana e sufficiente; l’ambiente di
lavoro non deve essere nocivo all’integrità fisica e morale dello stesso.
Il datore di lavoro deve fornire al lavoratore convivente un alloggio idoneo a salvaguardar-
ne la dignità e la riservatezza.
I valori convenzionali del vitto e dell’alloggio sono fissati nell a tabella E allegata al presen-
te contratto e sono rivalutati annualmente ai sensi del successivo art. 34.
A decorrere dal 22 maggio 1972 spetta al lavoratore, per ogni biennio di servizio presso lo
stesso datore di lavoro, un aumento del 4% sulla retribuzione minima contrattuale.
A partire dal 1° agosto 1992 detti scatti non saranno assorbibili dall’eventuale supermini-
mo.
Il numero massimo dei bienni è fissato in 7.
per quanto concerne le retribuzioni minime contrattuali e in misura pari al 100% per i valo-
ri convenzionali del vitto e dell’alloggio.
Le retribuzioni minime contratuali e i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio, determi-
nati ai sensi dei commi precedenti, avranno in ogni caso decorrenza dal 1° gennaio di cia-
scun anno.
NOTA A VERBALE. Il primo aggiornamento successivo alla stipulazione del presente contratto
avrà decorrenza dal 1° gennaio 2002. La Commissione sarà a tal fine convocata dal
Ministero del Lavoro entro e non oltre il 20 dicembre 2001.
Spetta ai lavoratori una mensilità aggiuntiva, pari alla retribuzione globale di fatto, da cor-
rispondere entro il mese di dicembre in occasione del Natale.
Per coloro le cui prestazioni non raggiungessero un anno di servizio, saranno corrisposti tanti
dodicesimi di detta mensilità quanti sono i mesi del rapporto di lavoro.
La tredicesima mensilità matura anche durante le assenze per malattia, infortunio sul lavoro
e ma ternità, nei limiti del periodo di conservazione del posto e per la parte non liquidata
dagli enti preposti.
Il rapporto di lavoro può essere risolto da ciascuna delle parti con l’osservanza del preavvi-
so nei termini seguenti:
- fino a 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario;
- oltre i 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 30 giorni di calendario.
I suddetti termini saranno ridotti del 50% nel caso di dimissioni da parte del lavoratore.
Per il rapporto di lavoro inferiore alle 25 ore settimanali il preavviso è il seguente:
Il lavoro delle “badanti” vademecum ad uso delle famiglie 18.
- fino a due anni di anzianità: 8 giorni di calendario;
- oltre i due anni di anzianità: 15 giorni di calendario.
Per i portieri privati, custodi di villa ed altri dipendenti che usufruiscano con la famiglia di
alloggio indipendente di proprietà del datore di lavoro, e/o messo a disposizione dal mede-
simo, il preavviso è di 30 giorni di calendario, sino ad un anno di anzianità, e di 60 giorni
di calendario per anzianità superiore; alla scadenza del preavviso l’alloggio dovrà essere
rilasciato, libero da persone e da cose non di proprietà del datore di lavoro.
Nel caso di mancato preavviso, è dovuta dalla parte recentemete un’indennità pari alla retri-
buzione corrispndente al periodo di preavviso non concesso.
69
BADANTI & COLF
Possono dare luogo al licenziamento senza preavviso mancanze così gravi da non consen-
tire la prosecuzione nemmeno provvisoria del rapporto di lavoro.
Il licenziamento non esclude le eventuali responsabilità nelle quali possa essere incorso il lavo-
ratore.
E’ in facoltà del lavoratore, prima di adire le vie legali, di chiedere l’esperimento di un ten-
tativo di conciliazione alla Commissione paritetica di cui all’art. 43, che deve decidere entro
30 giorni.
Al lavoratore che si dimette per giusta causa compete l’indennità di mancato preavviso.
In caso di morte del datore di lavoro, che costituisce giustificato motivo di licenziamento, i
familiari coabitanti risultanti dallo stato di famiglia sono obligati in solido per i crediti di lavo-
ro in essere fino al momento del decesso.
70
1 0 . A L L E G AT I
In caso di morte del lavoratore, le indennità di preavviso, di anzianità e T.F.R. devono corri-
spondersi al coniuge, ai figli o, se vivevano a carico del lavoratore, ai parenti entro il terzo
grado e agli affini entro il secondo grado. La ripartizione delle indennità, se non vi è accor-
do fra gli aventi diritto, deve farsi secondo le norme di legge.
In mancanza dei superstiti sopra indicati, le indennità sono attribuite secondo le norme della
successione testamentaria e legittima.
I componenti degli organi direttivi territoriali e nazionali delle Associazioni Sindacali firma-
tarie del presente contratto la cui carica risulti da apposita attestazione dell’Associazione Sindacale
di appartenenza rilasciata all’atto della nomina, il lavoro delle “badanti” vademecum ad uso
delle famiglie 19 da presentare al da tore di lavoro, hanno diritto a permessi retribuiti per la
partecipazione documentata alle riunioni degli organi suddetti, nella misura di sei giorni lavo-
rativi nell’anno.
I lavoratori che intendano eserticare tale diritto devono darne comunicazione al datore di
lavoro di regola tre giorni prima, presentando la richiesta di permesso rilasciata dalle orga-
nizzazioni sindacali di appartenenza.
71
BADANTI & COLF
Articolo 40 - CONTROVERSIE
E’ costituita una Commissione nazionale sedente presso il Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale, composta da un rappresentante per ciascuna organizzazione sindaca-
le dei lavoratori stipulanti il presente contratto e di altrettanti rappresentanti dei datori di lavo-
ro.
La Commissione nazionale ha le funzioni di cui agli artt. 31, 32 e 34.
Presso l’Ente bilaterale di cui al successivo art. 44 è costituita una Commissione nazionale
paritetica composta da un rappresentante di ciascuno delle organizzazioni sindacali dei lavo-
ratori che hanno stipulato il presente contratto e da uguale numero di rappresentanti delle
Organizzazioni dei datori di lavoro.
Alla Commissione sono a ttribuiti i seguenti compiti:
a) esprimere pareri e formulare proposte per quanto si riferisce all’applicazione del presen-
te contratto di lavoro e per il funzionamento delle Commissioni paritetiche provinciali o regio-
nali;
b) esaminare le istanze delle parti per la eventuale identificazione di nuove figure professio-
nali;
c) esperire il tentativo di conciliazione per le controversie insorte tra le Organizzazioni terri-
toriali dei datori di lavoro e le Organizzazioni Sindacali territoriali dei lavoratori facenti capo
alle organizzazioni sindacali nazionali che hanno stipulato il presente contratto;
La Commissione Nazionale sarà convocata ogni qualvolta se ne ravvisi l’opportunità o quan-
do ne faccia richiesta scritta e motivata una delle parti contraenti.
Le parti si impegnano a riunire la Commissione almeno due volte l’anno in concomitanza
delle riunioni della Commissione di cui all’articolo precedente.
72
1 0 . A L L E G AT I
Possono essere costituite delle Commissioni paritetiche provinciali o regionali, composte cia-
scuno da un rappresentante per ognuna delle organizzazioni sindacali dei lavoratori che hanno
stipulato il presente contratto e da un uguale numero di rappresentanti delle organizzazio-
ne dei datori di lavoro che hanno stipulato il presente contratto.
Dette Commissioni saranno presiedute da persone di comune fiducia delle parti o, in caso di
disaccordo, da persona designata dal Presidente del Tribunale locale.
Tali Commissioni paritetiche, provinciali o regionali, saranno competenti ad esperire il ten-
tativo di conciliazione delle controversie individuali di cui all’art. 411, comma 3, cod. proc.
civ.
73
BADANTI & COLF
Le parti costitiuranno entriil 30 giugno 2001 la Cassa Malattia Colf per il rimborso della inden-
nità di malattia, che sarà un Ente paritetico così composto: per il 50% da FIDALDO e DOMI-
NA e per l’altro 50% da FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL e FEDERCOLF.
Le parti costituiranno una commissione paritetica che avrà il compito di approfondire la mate-
ria, al fine di rendere possibile l’istituzione di una previdenza integrativa per le lavoratrici e
i lavoratori del settore.
Per la pratica realizzazione di quanto previsto negli articoli 41, 42, 43 e 44 del presente
contratto e per il funzionamento degli organismi paritetici al servizio dei lavoratori e dei dato-
ri di lavoro, le Organizzazioni stipulanti procederanno alla riscossine di contributi di assi-
stenza contratutale per il tramite di un Istituto previdenziale o assistenziale ai sensi della legge
4 giugno 1973, n. 311.
Sono tenuti alla corresponsione dei contributi di cui al precedente comma, tanto i datori di
lavoro che i rispettivi dipendenti.
Le misure contributive e le relative norme di esazione formeranno oggetto di appositi accor-
di e regolamenti tra le Organizzazioni stipulanti di cui al primo comma e con l’Istituto previ-
denziale prescelto.
Le norme di cui ai precedenti commi fanno parte integrante del presente contratto e non pos-
sono subire deroghe nei confronti dei soggetti ai quali il contratto stesso si applica.
I datori di lavoro porteranno espressamente a conoscenza dei loro dipendenti il contenuto
del presente articolo.
Le parti costituiranno entro il 30 giugno 2001 il Fondo al quale fare affluire i contributi di
cui sopra. TAle Fondo sarà un organismo paritetico così composto: per il 50% da FIDALDO
e DOMINA e per l’altro 50% da FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL e FEDERCOLF.
Il presente contratto decorre dal 8 marzo 2001 e scadrà il 7 marzo 2005, salvo le diverse
decorrente ivi previste.
In caso di mancata disdetta di una delle parti da darsi almeno tre mesi prima della da ta di
scadenza a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento, il contratto si intenderà
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1 0 . A L L E G AT I
CHIARIMENTI A VERBALE
1) Il calcolo della retribuzione giornaliera si ottiene ricavando 1/26 della retribuzione men-
sile. Esempio: paga orario per il numero di ore lavorate nella settimana per 52 : 12 : 26=
1/26 della retribuzione mensile.
2) Quando nel contratto viene usata l’espressione “giorni di calendario” si considerano i
trentesimi della mensilità (esempio: malattia).
3) Quando nel contratto viene usata l’espressione “giorni lavorativi” si considerano i venti-
seiesimi della mensilità (esempio: ferie).
4) Le frazioni di anno si computano a mesi interi e le frazioni di mese, quando raggiungo-
no o superano i 15 giorni di calendario, si computano a mese intero.
5) Per “retribuzione globale di fatto” si intende quella comprensiva dell’indennità di vitto e
alloggio, per coloro che ne usufruiscono e limitatamente agli elementi fruiti.
75
BADANTI & COLF
Al
______________________________________ ________________________________________
cognome e nome luogo e data di nascita
(*) allegare copia della sentenza di separazione, o autocertificazione con estremi della stessa.
COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE DEL/DELLA RICHIEDENTE
(compilare e barrare le caselle)
cognome e nome rapporto di parentela luogo di nascita data di nascita codice fiscale
1 (richiedente)
2
3
4
5
6
7
8
9
1
0
la persona indicata al n. ___ si trova, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, nell’assoluta e
permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro ovvero, se minorenne, ha difficoltà persistente
a svolgere le funzioni proprie della sua età (si allega, in quanto non ancora presentata, la certificazione – o
copia autenticata – rilasciata dalla U.S.L. o dalle preesistenti Commissioni sanitarie provinciali).
la persona indicata al n. ___ è orfana
76
1 0 . A L L E G AT I
" Per i soggetti indicati nella tabella della composizione del nucleo familiare non ha richiesto né
richiederà altro trattamento di famiglia
_______________________ ______________________________________
data Firma del coniuge
" Per i soggetti indicati nella tabella della composizione del nucleo familiare non ha richiesto né
richiederà altro trattamento di famiglia
" Per i soggetti indicati nella tabella della composizione del nucleo familiare non è stato richiesto
altro trattamento di famiglia da parte di persone che non compongono il nucleo familiare (ex
coniuge, coniuge separato, convivente o altri);
" Le notizie indicate nel presente modello di domanda sono complete e veritiere;
" Si impegna a segnalare le variazioni della situazione dichiarata entro 30 giorni.
_______________________ ______________________________________
data Firma del richiedente
N.B. resta ferma la facoltà dell’Amministrazione di sottoporre a verifica le notizie indicate nel presente
modello di domanda
77
BADANTI & COLF
REDDITO COMPLESSIVO
_______________________ ______________________________________
data Firma del richiedente
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1 0 . A L L E G AT I
FANNO PARTE DEL NUCLEO FAMILIARE, AI FINI DELLA CORRESPONSIONE DELL'ASSEGNO PER
IL NUCLEO FAMILIARE:
• IL RICHIEDENTE L’ASSEGNO;
• CONIUGE DEL/DELLA RICHIEDENTE (non legalmente ed effettivamente separato o non divorziato);
• FIGLI ED EQUIPARATI DI ETA' INFERIORE AI 18 ANNI, NON CONIUGATI;
• FIGLI ED EQUIPARATI MAGGIORENNI INABILI , NON CONIUGATI;
• FRATELLI E SORELLE DEL/DELLA RICHIEDENTE, MINORI DI ETA' O MAGGIORENNI INABILI NON CONIUGATI,
ORFANI DI ENTRAMBI I GENITORI, CHE NON ABBIANO DIRITTO ALLA PENSIONE AI SUPERSTITI;
• NIPOTI DEL/DELLA RICHIEDENTE, MINORI DI ETA' AFFIDATI DAL TRIBUNALE O MAGGIORENNI INABILI , NON
CONIUGATI, ORFANI DI ENTRAMBI I GENITORI, CHE NON ABBIANO DIRITTO ALLA PENSIONE AI SUPERSTITI.
NOTA BENE
GLI EQUIPARATI AI FIGLI LEGITTIMI O LEGITTIMATI SONO: I FIGLI ADOTTIVI, GLI AFFILIATI, I FIGLI NATURALI
LEGALMENTE RICONOSCIUTI O GIUDIZIALMENTE DICHIARATI; I FIGLI NATI DA PRECEDENTE MATRIMONIO
DELL'ALTRO CONIUGE, GLI AFFIDATI DAI COMPETENTI ORGANI A NORMA DI LEGGE.
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BADANTI & COLF
Per il riconoscimento delle prestazioni non basta però rientrare nei limiti di reddito persona-
le indicato; occorre anche non superare il limite di reddito familiare. Il nucleo familiare com-
posto dal richiedente, dal coniuge non legalmente ed effettivamente separato o, se separa-
to, a carico dai figli ed equiparati e da tutti gli altri soggetti a carico per i quali il richiedente
ha diritto agli assegni familiari, non deve superare determinati limiti di reddito soggetti a riva-
lutazione annuale. (vedi tabelle).
LA DOMANDA
L’interessato che intende chiedere tale prestazione deve presentare la domanda, su un appo-
sito modulo in distribuzione presso tutte le Sedi dell’Inps, unendovi i documenti indicati nel
modulo stesso. (vedi pagine precedenti)
80