Libretto Giovedi Santo 2012

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Unità Pastorale

di Canove, Cesuna e Treschè Conca

Giovedì Santo
Celebrazione Eucaristica
“in Cœna Domini”
Chiesa parrocchiale di Treschè Conca - 5 aprile
In copertina:
Giotto “Lavanda dei piedi”, 1306
Cappella degli Scrovegni - Padova
Riti di Introduzione

Iniziamo insieme, come Unità Pastorale, la Pasqua del Signore: come discepoli
desiderosi di incontrare il Maestro, accogliamo il suo invito a celebrare il grande
amore di Dio che si dona per noi nella sua Passione gloriosa.
Accogliamo all’inizio dell’Eucaristia gli Oli santi benedetti questa mattina dal
Vescovo Antonio e affidati alle comunità cristiane come segno di unità e
comunione.

Mentre i ministri e i sacerdoti si avviano all’altare il Coro intona il:

Canto d’ingresso
In te la nostra gloria

In te la nostra gloria, o Croce del Signore.


Per te salvezza e vita nel sangue redentor.
La croce di Cristo è nostra gloria,
salvezza e risurrezione.

Dio ci sia propizio e ci benedica


e per noi illumini il suo volto.
Sulla terra si conosca la tua via:
la tua salvezza in tutte le nazioni.

Si rallegrino, esultino le genti:


nella giustizia tu giudichi il mondo,
Nella rettitudine tu giudichi i popoli,
sulla terra governi le genti.

3
Saluto

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.


Amen.

Cristo, Agnello immolato, sia il vostro pastore, vi guidi alle fonti


delle acque della vita, e la sua pace sia sempre con voi.
E con il tuo spirito.

Atto penitenziale

Il celebrante introduce la celebrazione:


La celebrazione di questa sera fa da introduzione ai tre giorni
della Pasqua. Nell'ultima sua sera il Signore Gesù ci ha affidato
nel pane e nel vino la memoria viva della sua vita offerta per noi
sulla croce. Inoltre ringraziamo il Signore, perché lavando i piedi
agli apostoli, ci ha lasciato l'esempio del comandamento
dell'amore fraterno. Infine ricordiamo la nascita del sacerdozio
cristiano: Gesù nell'ultima cena affidò agli apostoli l'Eucaristia e
la sua Parola. Ora, all'inizio del triduo pasquale, confessiamo
davanti a Dio e ai fratelli di essere peccatori, per essere riconciliati
con Dio nella croce del suo Figlio.

Breve pausa di silenzio.

Il Coro intona l’atto penitenziale:

O Signor, che sei mandato dal Padre a rivelarci


l’immensa Sua bontà
Signore pietà!
Sei grande nell’amore,
Signore pietà, perdono pietà!

Tu sei fonte della vita, speranza di chi tende all’eterna eredità.


Cristo pietà!
Noi speriamo solo in te,
Cristo pietà, perdono pietà!
4
Tu che vivi presso il Padre e implori la salvezza
per l’intera umanità,
Signore pietà!
Riportaci a Lui,
Signore pietà, perdono pietà!

Assoluzione

Il celebrante conclude:
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati
e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

Invocazione di lode

assemblea
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!
coro
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
assemblea
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!
coro
Signore Dio, Re del Cielo, il Padre onnipotente.
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,
lettore
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
assemblea
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!

5
coro
Tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo con lo Spirito Santo, nella gloria del Padre.
assemblea
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!
Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra!

Colletta

O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il
tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla
Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo
amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero
attingiamo pienezza di carità e di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli.
Amen.

6
Liturgia della Parola

La cena del popolo d’Israele, narrata nel libro dell’Esodo, prima della sua Pasqua
di liberazione, la rileggiamo nel racconto della nuova Cena pasquale che San
Paolo, nella prima lettera ai Corinzi, ci trasmette, così come l’ha ricevuta dal
Signore. Prima dello spezzare del pane, l’evangelista Giovanni, in quell’ora del
passaggio da questo mondo al Padre, affida alla sua Chiesa l’evento sconcertante
di Cristo che lava i piedi dei suoi discepoli.

Prima lettura

Dal libro dell’Esodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra


d’Egitto: «Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi
il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e
dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per
famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola
per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa,
secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere
l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno;
potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino
al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della
comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo
sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case
nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la
carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe
amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i
sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la
Pasqua del Signore!

7
In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni
primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò
giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue
sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io
vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di
sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà
per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di
generazione in generazione lo celebrerete come un rito
perenne”».

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Salmo responsoriale

dal salmo 115

Il Solista intona il ritornello al salmo. Il Coro e l’Assemblea lo ripetono nel canto


al termine di ogni strofa:

Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

Che cosa renderò al Signore


per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli.


Io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.

A te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore.


Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho


trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese
del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il
mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice,
dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate
questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi
annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Acclamazione al Vangelo

Il libro dei Vangeli viene portato all’ambone da dove risuona la Parola di Gesù
che diventa vera per noi: il suo comandamento dell’amore è l’oggi della carità!

Il Coro intona il canto al Vangelo che tutti poi ripetiamo:

Gloria e lode, gloria e lode a te, o Cristo!


Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Gloria e lode, gloria e lode a te, o Cristo!
Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate
Come io ho fatto a voi.
Gloria e lode, gloria e lode a te, o Cristo!

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Vangelo

Il Signore sia con voi.


E con il tuo spirito

Dal vangelo secondo Giovanni.


Gloria a te, o Signore.

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua
ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi
che erano nel mondo, li amò fino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a
Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il
Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a
Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un
asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua
nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli
con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi
i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo
capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i
piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai
parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei
piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto
il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro;
e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per
questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di
nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi
chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se
dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche
voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio,
infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Parola del Signore.


Lode a te, o Cristo.

Si ripete l’acclamazione al Vangelo, mentre il Celebrante intronizza


l’Evangeliario. Poi si tiene l’Omelia.

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Mandato dell’Amore fraterno: la lavanda dei
piedi

Ripetiamo il mandato nuovo di Gesù con i rappresentanti dei ragazzi cresimandi


e cresimati delle nostre Comunità cristiane: in quel gesto — lavare i piedi agli
apostoli — c’è il senso della sua vita. Quel gesto è la consegna affidata ai suoi
discepoli. Solo l'amore è degno di fede. E questo è un amore smisurato.

Durante il gesto viene eseguito questo canto:

Dov'è carità e amore, qui c'è Dio.

Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore:


godiamo esultanti nel Signore.
Temiamo ed amiamo il Dio vivente,
ed amiamoci tra noi, con cuor sincero.

Noi formiamo qui riuniti un solo corpo.


Evitiamo di dividerci tra noi.
Via le lotte maligne, via le liti.
E regni in mezzo a noi, Cristo, Dio.

Chi non ama resta sempre nella notte;


e dall'ombra della morte non risorge.
Ma se noi camminiamo nell'amore:
noi saremo veri figli della luce.

Preghiera dei fedeli

Presentiamo al Padre le preghiere e le suppliche per le necessità della Chiesa e del


mondo intero. In questa sera, in modo particolare, chiediamo a Dio che le nostre

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Comunità diventino un dono d’amore per tutti.
Liturgia Eucaristica

Presentazione delle offerte e canto

Viene stesa una grande tovaglia che parte dall’altare e ricopre la navata centrale
a simboleggiare che tutti siamo invitati all’unica mensa del Corpo e Sangue del
Signore, poi i bambini e i ragazzi completano il cartellone dell’iniziativa
Quaresimale. L’assemblea si raccoglie in silenzio.

Mentre si portano il pane e il vino per il sacrificio eucaristico, uniamo le offerte


per le Missioni, frutto dell’impegno Quaresimale, perchè l’amore ai poveri
realizzi il comandamento nuovo.

O Dio dell'universo, o fonte di bontà:


il pane che ci doni lo presentiamo a te.
É frutto della terra, è frutto del lavoro:
diventi sulla mensa il cibo dell'amor.

O Dio dell'universo, o fonte di bontà:


il vino che cl doni lo presentiamo a te.
È frutto della vite, è frutto del lavoro:
diventi sulla mensa sorgente di unità.

celebrante
Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio,
Padre onnipotente.
assemblea
Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria
del suo nome per il bene nostro e di tutta la sua santa chiesa.

Orazione sopra le offerte

Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai


santi misteri, perché ogni volta che celebriamo questo memoriale
del sacrificio del Signore, si compia l'opera della nostra
redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
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Prefazio

Il Signore sia con voi.


E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.


Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.


È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta,


nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente e misericordioso,
per Cristo nostro Signore.

Sacerdote vero ed eterno,


egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di perpetuare l'offerta in sua memoria.

Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza,


il suo sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.

Per questo mistero del tuo amore,


uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia
l'inno della tua lode:

Il Coro e l’Assemblea acclamano:

Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus!


Pleni sunt caeli et terra gloria tua.
Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus!
Benedictus qui venit in nomine domini
Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus!
Hosanna, Hosanna in excelsis
Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus!

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Preghiera Eucaristica I

Padre clementissimo,
noi ti supplichiamo e ti chiediamo
per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
di accettare questi doni,
di benedire queste offerte,
questo santo e immacolato sacrificio.

Noi te l'offriamo anzitutto


per la tua Chiesa santa e cattolica,
perché tu le dia pace e la protegga,
la raccolga nell'unità e la governi su tutta la terra,
con il tuo servo il nostro Papa Benedetto XVI,
il nostro Vescovo Antonio
e con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica,
trasmessa dagli Apostoli.

Ricordati, Signore, dei tuoi fedeli.


Ricordati di tutti i presenti,
dei quali conosci la fede e la devozione:
per loro ti offriamo anch'essi ti offrono
questo sacrificio di lode,
e innalzano la preghiera a te, Dio eterno, vivo e vero,
per ottenere a sé e ai loro cari
redenzione, sicurezza di vita e salute.

In comunione con tutta la Chiesa,


mentre celebriamo il giorno santissimo
nel quale Gesù Cristo nostro Signore
fu consegnato alla morte per noi,
ricordiamo e veneriamo anzitutto
la gloriosa e sempre vergine Maria,
Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo,
san Giuseppe, suo sposo, i santi apostoli e martiri
Pietro, Paolo, Andrea e tutti i santi;
per i loro meriti e le loro preghiere
donaci sempre aiuto e protezione.

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Accetta con benevolenza, o Signore, l'offerta che ti presentiamo
noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia,
nel giorno in cui Gesù Cristo nostro Signore
affidò ai suoi discepoli il mistero del suo Corpo e del suo Sangue,
perchè lo celebrassero in sua memoria.
Disponi nella tua pace i nostri giorni,
salvaci dalla dannazione eterna,
e accoglici nel gregge degli eletti.

Santifica, o Dio, questa offerta


con la potenza della tua benedizione,
e degnati di accettarla a nostro favore,
in sacrificio spirituale e perfetto,
perché diventi per noi il corpo e il sangue
del tuo amatissimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.

In questo giorno, vigilia della sua passione,


sofferta per la salvezza nostra e del mondo intero,
egli prese il pane nelle sue mani sante e venerabili,
e alzando gli occhi al cielo a te Dio Padre suo onnipotente,
rese grazie con la preghiera di benedizione,
spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:


QUESTO È IL MIO CORPO
OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Dopo la cena, allo stesso modo,


prese questo glorioso calice
nelle sue mani sante e venerabili,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo diede ai suoi discepoli, e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:


QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE
PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
VERSATO PER VOI E PER TUTTI
IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

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Mistero della fede.

Tu ci hai redenti con la tua croce


e la tua risurrezione:
salvaci, salvaci, o Salvatore del mondo.

In questo sacrificio, o Padre,


noi tuoi ministri e il tuo popolo santo
celebriamo il memoriale della beata passione,
della risurrezione dai morti e della gloriosa ascensione al cielo
del Cristo tuo Figlio e nostro Signore;
e offriamo alla tua maestà divina, tra i doni che ci hai dato,
la vittima pura, santa e immacolata,
pane santo della vita eterna e calice dell'eterna salvezza.

Volgi sulla nostra offerta il tuo sguardo sereno e benigno,


come hai voluto accettare i doni di Abele, il giusto,
il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede,
e l'oblazione pura e santa di Melchisedech,
tuo sommo sacerdote.

Ti supplichiamo, Dio onnipotente:


fa' che questa offerta, per le mani del tuo angelo santo,
sia portata sull'altare del cielo
davanti alla tua maestà divina,
perché su tutti noi che partecipiamo di questo altare,
comunicando al santo mistero
del corpo e sangue del tuo Figlio,
scenda la pienezza di ogni grazia e benedizione del cielo.

Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli,


che ci hanno preceduto con il segno della fede
e dormono il sonno della pace.
Dona loro, Signore, e a tutti quelli che riposano in Cristo,
la beatitudine, la luce e la pace.

Anche a noi, tuoi ministri,


peccatori, ma fiduciosi nella tua infinita misericordia,
concedi, o Signore,
di aver parte nella comunità

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dei tuoi santi apostoli e martiri
Giovanni, Stefano, Mattia, Barnaba e tutti i santi:
ammettici a godere della loro sorte beata
non per i nostri meriti,
ma per la ricchezza del tuo perdono.

Per Cristo nostro Signore


tu, o Dio, crei e santifichi sempre,
fai vivere, benedici e doni al mondo ogni bene.

La grande Dossologia trinitaria chiude la preghiera Eucaristica. Con la risposta


dell’Amen siamo chiamati ad offrire la nostra vita al Padre.

Per Cristo, con Cristo, in Cristo


a te Dio Padre onnipotente,
nell’unità dello Spirito Santo,
ogni onore e gloria
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

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Riti di Comunione

Preghiera del Signore

Fratelli e sorelle, il Signore Gesù passò la sua ultima notte in


preghiera nell’orto degli ulivi. Uniamo la nostra voce alla sua e
chiediamo al Padre che non la nostra, ma la sua volontà sia fatta.
Cantiamo insieme:

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà.
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Embolismo

Liberaci, o Signore, da tutti i mali,


concedi la pace ai nostri giorni;
e con l'aiuto della tua misericordia,
vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento,
nell'attesa che si compia la beata speranza,
e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.

nel canto acclamiamo:


Tuo é il regno, tua la potenza
e la gloria nei secoli.

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Preghiera della pace

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la
pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla
fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua
volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.

La pace del Signore sia sempre con voi.


E con il tuo spirito.

Lo scambio della pace in questa sera, assume una grande valenza simbolica. È
gesto che cementa la Comunione fraterna.

Frazione del pane

Il pane spezzato e il vino versato sono i segni dell’amore di Dio che in Gesù
Cristo si dona per la nostra salvezza. Insieme cantiamo:

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la
pace.

Il celebrante mostrando l’Eucaristia dice:


Beati gli invitati alla Cena del Signore.
Ecco l’ Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo

L’assemblea acclama:
O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa:
ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

Ci accostiamo per ricevere la Comunione.


L’Eucaristia che riceviamo in questa notte, è la sorgente del nostro essere
credenti. È fonte e vincolo di unità e di amore.

19
Canto di comunione
Pane di vita nuova

Pane di vita nuova


vero cibo dato agli uomini,
nutrimento che sostiene il mondo
dono splendido di grazia.
Tu sei sublime frutto
di quell'albero di vita
che Adamo non poté toccare:
ora è in Cristo a noi donato.
Pane della vita,
Sangue di salvezza,
Vero corpo, vera bevanda,
cibo di grazia per il mondo.
Sei l'Agnello immolato
nel cui Sangue è la salvezza,
Memoriale della vera Pasqua
della nuova Alleanza.
Manna che nel deserto
nutri il popolo in cammino,
sei sostegno e forza nella prova
per la Chiesa in mezzo al mondo.
Pane della vita, Sangue di salvezza,
Vero corpo, vera bevanda, cibo di grazia per il mondo.
Vino che ci da gioia,
che riscalda il nostro cuore,
sei per noi il prezioso frutto
della vigna del Signore.
Dalla vite ai tralci
scorre la vitale linfa
che ci dona la vita divina,
scorre il sangue dell'amore.
Pane della vita,
Sangue di salvezza,
Vero corpo, vera bevanda,
cibo di grazia per il mondo.

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Dopo che l’assemblea si è accostata alla Comunione, ci sediamo e restiamo in
silenzio per contemplare il grande mistero dell’amore di Dio per noi.

Preghiera dopo la comunione

Padre onnipotente, che nella vita terrena ci hai nutriti alla Cena
del tuo Figlio, accoglici come tuoi commensali al banchetto
glorioso del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Vengono dati alcuni avvisi poi ci si avvia a formare la processione con il


Santissimo Sacramento. L’Eucaristia, portata anche nelle altre chiese, è il pane
della Vita a cui ci accosteremo nel Venerdì Santo.

Reposizione del Santissimo Sacramento

Dopo l’istituzione dell’Eucaristia, Gesù rimane ancora con i suoi discepoli nel
cenacolo e rivolge a loro le parole di vita del discorso della Cena. L’Eucaristia
viene riposta nella cappella appositamente preparata per l’adorazione.
Durante la processione il Coro esegue il canto:

Canto
Così Dio ha amato il mondo

Così Dio ha amato il mondo da mandarci il Figlio suo,


ed è lui la nostra Pasqua sacramento e sacrificio.
Sacrificio in cui s'eterna la memoria della croce:
morte e vita qui s'alterna per l'intera umanità.

“Fate questo in mia memoria, proclamate la mia morte.


annunziate che io vivo, attendete il mio ritorno”.
Comunione col suo corpo, fa' di noi un corpo solo,
della terra un solo canto, una Chiesa in unità.

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Chi ha fame venga e mangi, chi ha sete venga e beva:
in se stesso avrà la vita, gli darò la mia pace.
Egli dice: “E' il corpo mio”, Egli dice: “E' il sangue mio”.
Or sentitevi fratelli per il dono del mio Spirito.

Sono io il pane vero, vita vera sono io,


sono io la fonte viva, sono l' albero dell' Eden.
Gloria a te, Gesù Signore che sei nato dallo Spirito,
per donarci il tuo splendore, inni e canti a te di gloria!

Dopo breve adorazione, l’assemblea si scioglie in silenzio. Chi lo desidera può


continuare l’adorazione Eucaristica.

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