En Iso 10228 - 1 2001
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NORMA ITALIANA Prove non distruttive dei fucinati di acciaio UNI EN 10228-1
Controllo magnetoscopico
SETTEMBRE 2001
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma descrive il metodo ed i criteri di accettazione da utilizzare per il
controllo magnetoscopico dei fucinati prodotti con materiali ferromagnetici.
Il metodo descritto è utilizzato per la rilevazione delle discontinuità superfi-
ciali. Il metodo è anche in grado di rilevare le discontinuità presenti appena
al disotto della superficie, ma la sensibilità a tali discontinuità diminuisce
rapidamente con la profondità.
RELAZIONI NAZIONALI
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 10228-1 (edizione marzo 1999), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNSIDER, ente federato all’UNI, segue i lavori europei sull’argo-
mento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
6 SISTEMA DI CONTROLLO 2
8 STATO SUPERFICIALE 3
prospetto 1 Stato superficiale .......................................................................................................................................... 3
10 MAGNETIZZAZIONE 4
12 CONDIZIONI DI OSSERVAZIONE 5
16 DEMAGNETIZZAZIONE 7
17 RESOCONTO DI PROVA 7
MARZO 1999
DESCRITTORI
La presente norma europea è stata approvata dal CEN l’1 marzo 1999.
I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico ECISS/TC 28 "Fuci-
nati di acciaio", la cui segreteria è affidata al BSI.
I titoli delle altre parti della presente norma europea sono i seguenti:
- Parte 2: Penetrant testing
- Parte 3: Ultrasonic testing of ferritic or martensitic steel forgings
- Parte 4: Ultrasonic testing of austenitic and austenitic-ferritic stainless steel forgings
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante
la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro settembre 1999,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro settembre 1999.
La presente norma europea è stata elaborata nell’ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europea del Libero Scambio. La presen-
te norma europea è considerata una norma di supporto per quelle norme di applicazione
o di prodotto che sono esse stesse di supporto ad un requisito essenziale di sicurezza di
una Direttiva nuovo approccio che fanno riferimento alla presente norma europea.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente parte della EN 10228 rimanda mediante riferimenti datati e non, a disposi-
zioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appro-
priati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati,
successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se
introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferi-
menti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 473 Qualification and certification of NDT personnel - General
principles
prEN ISO 9934-1 Non destructive testing - Magnetic particle testing - General
principle (ISO/DIS 9934-1:1996)
prEN ISO 9934-2 Non destructive testing - Magnetic particle testing - Characterization
of products (ISO/WD 9934-2)
prEN ISO 9934-3 Non destructive testing - Magnetic particle testing - Equipment
(ISO/DIS 9934-3:1998)
4.1 Generalità
Il controllo magnetoscopico deve essere effettuato in conformità a istruzioni di prova
scritte. Ove specificato nella richiesta d’offerta e nell’ordine, le istruzioni di prova scritte
devono essere sottoposte al committente per approvazione prima del controllo.
4.2 Descrizione
Le istruzioni di prova scritte devono essere disponibili in una delle seguenti forme:
a) una specifica di prodotto;
b) istruzioni redatte specificamente per l’impiego in questione;
c) può essere utilizzata la presente parte della EN 10228 qualora sia accompagnata
dai particolari relativi al controllo specifici per l’impiego in questione.
4.3 Contenuto
Le istruzioni di prova devono comportare come prescrizione minima le seguenti indicazioni:
a) descrizione dei fucinati da sottoporre a controllo;
b) documenti di riferimento;
c) qualificazione e certificazione del personale addetto al controllo;
d) stadio del processo di fabbricazione in corrispondenza del quale è effettuato il controllo;
e) zone superficiali da controllare stabilite, con indicazione delle classi di qualità applicabili;
f) tecnica(che) di magnetizzazione;
g) descrizione dell’apparecchiatura di prova;
h) taratura e verifica dell’apparecchiatura di prova;
i) forma d’onda e densità di flusso magnetico e/o intensità di campo magnetico tangen-
ziale richieste per le singole tecniche di controllo utilizzate;
j) mezzi di rilevazione e vernici di contrasto, qualora siano utilizzati;
k) stato superficiale;
l) condizioni di osservazione;
m) metodo di marcatura o di registrazione delle indicazioni;
n) se è necessaria la demagnetizzazione; in caso affermativo, il metodo da utilizzare ed il
livello massimo richiesto di magnetismo residuo;
o) criteri di accettazione;
p) resoconto del controllo.
6 SISTEMA DI CONTROLLO
8 STATO SUPERFICIALE
8.1 Generalità
Le superfici da esaminare devono essere esenti da scaglia, olio, grasso, rigature di lavorazione,
residui consistenti di verniciatura e da ogni altro materiale estraneo che potrebbe influenzare
sfavorevolmente la sensibilità del controllo oppure l’interpretazione delle indicazioni.
La pulitura e la preparazione delle superfici non devono comportare danneggiamenti al
materiale, alla finitura superficiale od ai mezzi di rilevazione.
10 MAGNETIZZAZIONE
12 CONDIZIONI DI OSSERVAZIONE
Devono essere rispettate le seguenti condizioni di osservazione:
a) Mezzi di rilevazione non fluorescenti
La superficie in esame deve essere osservata sotto luce bianca di intensità almeno
pari a 500 lx sulla superficie. Devono essere evitati gli abbagliamenti e le riflessioni.
Nota Livelli minori di intensità possono essere concordati tra il committente ed il fornitore.
b) Mezzi di rilevazione fluorescenti
La superficie in esame deve essere osservata sotto luce nera (UV-A) avente
un’intensità almeno pari a 10 W/m2 sulla superficie.
L’intensità della luce bianca di fondo non deve risultare maggiore di 20 lx.
Prima dell’esame devono essere lasciati passare almeno 5 min per consentire
all’occhio dell’addetto al controllo di adattarsi all’illuminazione di fondo ridotta.
Le lampade a luce nera devono essere lasciate a riscaldarsi per almeno 5 min.
Spiegazioni:
a) superficie di riferimento = 148 mm × 105 mm (e cioè formato A6);
b) d1 < 5 L1, d2 < 5 L2, d3 < 5 L3;
c) L1, L2 ed L3 = lunghezze singole delle indicazioni raggruppate;
d) Lunghezza complessiva delle indicazioni raggruppate: Lg = (L1 + d1) + (L2 + d2) + L3;
e) L4, L5 ed L6 = lunghezza delle indicazioni isolate;
f) Lg + L4 + L5 + L6 = lunghezza cumulativa delle indicazioni sulla superficie di riferimento;
g) Il numero totale di indicazioni sulla superficie di riferimento è 4 (identificato dai simboli Lg,
L4, L5 ed L6), vedere prospetto 2.
1 2 31) 42)
Livello di registrazione: lunghezza dell’indicazione (mm) ≥5 ≥2 ≥2 ≥1
Massima lunghezza ammissibile L delle indicazioni isolate e massima 20 8 4 2
lunghezza ammissibile Lg delle indicazioni raggruppate (mm)
Massima lunghezza cumulativa ammissibile delle indicazioni sulla 75 36 24 5
superficie di riferimento (mm)
Massimo numero ammissibile di indicazioni sulla superficie di riferi- 15 10 7 5
mento
1) Classe di qualità non applicabile per l’esame di superfici comportanti un sovrammetallo di lavorazione maggiore di 3 mm per
ciascuna faccia.
2) Classe di qualità non applicabile per l’esame di superfici comportanti un sovrammetallo di lavorazione maggiore di 1 mm per
ciascuna faccia.
16 DEMAGNETIZZAZIONE
Ove concordato tra il committente ed il fornitore, la demagnetizzazione deve essere effet-
tuata dopo il controllo, utilizzando una corrente od un flusso magnetico decrescenti, in
conformità alle prescrizioni figuranti nel prEN ISO 9934-1. Se non altrimenti concordato, il
corrispondente livello di intensità di campo magnetico residuo non deve risultare
maggiore di 800 A/m.
17 RESOCONTO DI PROVA
Ogni controllo magnetoscopico deve essere oggetto di un resoconto scritto, il quale deve
comportare come prescrizione minima i seguenti dati:
a) nome del fornitore;
b) numero dell’ordine;
c) identificazione del(dei) fucinato(i) in esame;
d) estensione del controllo: zone superficiali esaminate e classi di qualità applicabili;
e) stadio del processo di fabbricazione in corrispondenza del quale è stato effettuato il
controllo magnetoscopico;
f) stato superficiale;
g) apparecchiatura utilizzata;
h) tecnica(che) di magnetizzazione utilizzata(e);
i) forma d’onda e densità di flusso e/o intensità di campo magnetico tangenziale per
ciascuna delle tecniche utilizzate;
j) mezzi di rilevazione e vernice di contrasto utilizzati;
k) condizioni di osservazione;
l) riferimento alla presente parte della EN 10228 od alle istruzioni di prova scritte
utilizzate (ove pertinente);
m) risultati del controllo:
1) posizione;
2) classificazione;
3) orientamento e dimensioni di tutte le indicazioni che superano il corrispondente
livello di registrazione;
4) numero di indicazioni registrate sulla superficie di riferimento;
5) descrizione delle indicazioni non accettabili;
n) livello di magnetismo residuo, ove previsto;
o) particolari riguardanti eventuali restrizioni all’estensione prescritta del controllo;
p) data dell’esame;
q) nome, qualifica e firma dell’addetto al controllo.
figura A.1 Definizione dell’area sottoposta a controllo mediante elettrodi o giogo elettromagnetico
Legenda
" elettrodi
poli
d spaziatura degli elettrodi o spaziatura dei poli
p, p1, p2 dimensioni del reticolo
75 < d < 250 mm
1e2 direzioni di magnetizzazione
a = 25 mm
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia