En Iso 10228 - 1 2001

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NORMA ITALIANA Prove non distruttive dei fucinati di acciaio UNI EN 10228-1
Controllo magnetoscopico

SETTEMBRE 2001

Non-destructive testing of steel forgings


Magnetic particle inspection

CLASSIFICAZIONE ICS 77.040.20; 77.140.85

NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma descrive il metodo ed i criteri di accettazione da utilizzare per il
controllo magnetoscopico dei fucinati prodotti con materiali ferromagnetici.
Il metodo descritto è utilizzato per la rilevazione delle discontinuità superfi-
ciali. Il metodo è anche in grado di rilevare le discontinuità presenti appena
al disotto della superficie, ma la sensibilità a tali discontinuità diminuisce
rapidamente con la profondità.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 10228-1:1999


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 10228-1 (edizione marzo 1999).

ORGANO COMPETENTE UNSIDER - Ente Italiano di Unificazione Siderurgica

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 23 luglio 2001

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 4 UNI EN 10228-1:2001 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 10228-1 (edizione marzo 1999), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNSIDER, ente federato all’UNI, segue i lavori europei sull’argo-
mento per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

UNI EN 10228-1:2001 © UNI Pagina II


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INDICE

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 ELEMENTI DA CONCORDARE ALL’ORDINE 1

4 ISTRUZIONI DI PROVA SCRITTE 1

5 QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE 2

6 SISTEMA DI CONTROLLO 2

7 STADIO DEL PROCESSO DI FABBRICAZIONE 3

8 STATO SUPERFICIALE 3
prospetto 1 Stato superficiale .......................................................................................................................................... 3

9 ESTENSIONE DELLA SUPERFICIE DA ESAMINARE 4

10 MAGNETIZZAZIONE 4

11 IMPIEGO DEI MEZZI DI RILEVAZIONE 4

12 CONDIZIONI DI OSSERVAZIONE 5

13 CLASSIFICAZIONE DELLE INDICAZIONI 5


figura 1 Classificazione delle indicazioni lineari ................................................................................................. 6

14 CRITERI DI REGISTRAZIONE E DI ACCETTAZIONE 6


prospetto 2 Classi di qualità, livelli di registrazione e criteri di accettazione ................................................... 7

15 ELIMINAZIONE DEI DIFETTI 7

16 DEMAGNETIZZAZIONE 7

17 RESOCONTO DI PROVA 7

APPENDICE A MAGNETIZZAZIONE MEDIANTE PASSAGGIO DI UNA CORRENTE


(normativa) DI CONTATTO (MEDIANTE ELETTRODI) OPPURE MEDIANTE PASSAGGIO
DI UN FLUSSO (MEDIANTE UN GIOGO ELETTROMAGNETICO) 9
figura A.1 Definizione dell’area sottoposta a controllo mediante elettrodi o giogo elettromagnetico ....... 9
figura A.2 Definizione del tracciato di controllo e della sequenza dell’esame.............................................. 9

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NORMA EUROPEA Prove non distruttive dei fucinati di acciaio EN 10228-1


Controllo magnetoscopico

MARZO 1999

EUROPEAN STANDARD Non-destructive testing of steel forgings


Magnetic particle inspection

NORME EUROPÉENNE Essais non destructifs des pièces forgées


Contrôle par magnétoscopie

EUROPÄISCHE NORM Zerstörungsfreie Prüfung von Schmiedestücken aus Stahl


Magnetpulverprüfung

DESCRITTORI

ICS 77.040.20; 77.140.85

La presente norma europea è stata approvata dal CEN l’1 marzo 1999.
I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

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PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico ECISS/TC 28 "Fuci-
nati di acciaio", la cui segreteria è affidata al BSI.
I titoli delle altre parti della presente norma europea sono i seguenti:
- Parte 2: Penetrant testing
- Parte 3: Ultrasonic testing of ferritic or martensitic steel forgings
- Parte 4: Ultrasonic testing of austenitic and austenitic-ferritic stainless steel forgings
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante
la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro settembre 1999,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro settembre 1999.
La presente norma europea è stata elaborata nell’ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europea del Libero Scambio. La presen-
te norma europea è considerata una norma di supporto per quelle norme di applicazione
o di prodotto che sono esse stesse di supporto ad un requisito essenziale di sicurezza di
una Direttiva nuovo approccio che fanno riferimento alla presente norma europea.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

UNI EN 10228-1:2001 © UNI Pagina VI


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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente parte della EN 10228 descrive il metodo ed i criteri di accettazione da
utilizzare per il controllo magnetoscopico dei fucinati prodotti con materiali ferromagnetici.
Il metodo descritto è utilizzato per la rilevazione delle discontinuità superficiali. Il metodo
è anche in grado di rilevare le discontinuità presenti appena al disotto della superficie, ma
la sensibilità a tali discontinuità diminuisce rapidamente con la profondità.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente parte della EN 10228 rimanda mediante riferimenti datati e non, a disposi-
zioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appro-
priati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati,
successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se
introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferi-
menti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 473 Qualification and certification of NDT personnel - General
principles
prEN ISO 9934-1 Non destructive testing - Magnetic particle testing - General
principle (ISO/DIS 9934-1:1996)
prEN ISO 9934-2 Non destructive testing - Magnetic particle testing - Characterization
of products (ISO/WD 9934-2)
prEN ISO 9934-3 Non destructive testing - Magnetic particle testing - Equipment
(ISO/DIS 9934-3:1998)

3 ELEMENTI DA CONCORDARE ALL’ORDINE


I seguenti elementi riguardanti il controllo magnetoscopico devono essere concordati tra
il committente ed il fornitore all’atto della richiesta d’offerta e dell’ordine:
a) lo(gli) stadio(i) del processo di fabbricazione in corrispondenza del(i) quale(i) deve
essere effettuato il controllo magnetoscopico (vedere 8);
b) le zone superficiali da esaminare (vedere 9);
c) la classe di qualità richiesta, oppure le classi di qualità e le zone superficiali alle quali
esse si applicano (vedere 9, 10 e 15);
d) se il controllo deve essere effettuato con inchiostri non fluorescenti, oppure con
inchiostri fluorescenti oppure con polveri (vedere 7.2);
e) se è richiesta una particolare forma d’onda della corrente (vedere 11.2);
f) i criteri di registrazione e di accettazione applicabili, se differenti da quelli descritti nel
prospetto 2;
g) se dopo il controllo deve essere effettuata la demagnetizzazione, specificando
altresì il livello massimo di magnetismo residuo (vedere 17);
h) se il controllo deve essere effettuato alla presenza del committente o di un suo
rappresentante;
i) se istruzioni di prova scritte devono essere sottoposte al committente per l’approva-
zione (vedere 5).

4 ISTRUZIONI DI PROVA SCRITTE

4.1 Generalità
Il controllo magnetoscopico deve essere effettuato in conformità a istruzioni di prova
scritte. Ove specificato nella richiesta d’offerta e nell’ordine, le istruzioni di prova scritte
devono essere sottoposte al committente per approvazione prima del controllo.

UNI EN 10228-1:2001 © UNI Pagina 1


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4.2 Descrizione
Le istruzioni di prova scritte devono essere disponibili in una delle seguenti forme:
a) una specifica di prodotto;
b) istruzioni redatte specificamente per l’impiego in questione;
c) può essere utilizzata la presente parte della EN 10228 qualora sia accompagnata
dai particolari relativi al controllo specifici per l’impiego in questione.

4.3 Contenuto
Le istruzioni di prova devono comportare come prescrizione minima le seguenti indicazioni:
a) descrizione dei fucinati da sottoporre a controllo;
b) documenti di riferimento;
c) qualificazione e certificazione del personale addetto al controllo;
d) stadio del processo di fabbricazione in corrispondenza del quale è effettuato il controllo;
e) zone superficiali da controllare stabilite, con indicazione delle classi di qualità applicabili;
f) tecnica(che) di magnetizzazione;
g) descrizione dell’apparecchiatura di prova;
h) taratura e verifica dell’apparecchiatura di prova;
i) forma d’onda e densità di flusso magnetico e/o intensità di campo magnetico tangen-
ziale richieste per le singole tecniche di controllo utilizzate;
j) mezzi di rilevazione e vernici di contrasto, qualora siano utilizzati;
k) stato superficiale;
l) condizioni di osservazione;
m) metodo di marcatura o di registrazione delle indicazioni;
n) se è necessaria la demagnetizzazione; in caso affermativo, il metodo da utilizzare ed il
livello massimo richiesto di magnetismo residuo;
o) criteri di accettazione;
p) resoconto del controllo.

5 QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE


Il personale deve essere qualificato e certificato in conformità alla EN 473.

6 SISTEMA DI CONTROLLO

6.1 Apparecchiatura di magnetizzazione


Qualora sia utilizzato su superfici finite lavorate di macchina il metodo di magnetizzazione
mediante passaggio di una corrente di contatto (mediante elettrodi), i punti di contatto degli
elettrodi devono essere controllati, dopo la magnetizzazione, per rilevare eventuali danni,
utilizzando una tecnica alternativa di magnetizzazione, il controllo con liquidi penetranti
oppure l’esame visivo.
Tutta l’apparecchiatura deve essere tarata e controllata in conformità al prEN ISO 9934-3.
Devono essere utilizzati uno o più dei seguenti tipi di apparecchiature di magnetizzazione:
a) gioghi elettromagnetici a corrente alternata (vedere appendice A);
b) apparecchio generatore di corrente elettrica munito di elettrodi (vedere appendice A);
c) magneti permanenti;
d) apparecchio generatore di flusso magnetico munito di cavi flessibili o di bobine;
e) conduttore centrale;

UNI EN 10228-1:2001 © UNI Pagina 2


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f) apparecchio ad induzione magnetica (induttore);


g) apparecchiatura che consenta di mettere in atto tecniche di magnetizzazione
multiple, simultaneamente oppure in sequenza.

6.2 Mezzi di rilevazione


I mezzi di rilevazione devono risultare conformi alle prescrizioni esposte nel
prEN ISO 9934-1.

6.3 Verifiche di funzionamento


Prima del controllo deve essere eseguita una verifica di funzionamento, onde assicurarsi
del corretto funzionamento del complesso di prova. La verifica deve essere effettuata in
base a quanto esposto nel prEN ISO 9934-1.
Nota Dovrebbe essere verificata la temperatura del fucinato, in modo da assicurarsi che essa risulti entro i limiti di
temperatura specificati dal produttore dei mezzi di rilevazione.

7 STADIO DEL PROCESSO DI FABBRICAZIONE


Ove praticamente possibile, il controllo finale di accettazione deve essere effettuato sul
fucinato allo stato di fornitura (vedere 4).

8 STATO SUPERFICIALE

8.1 Generalità
Le superfici da esaminare devono essere esenti da scaglia, olio, grasso, rigature di lavorazione,
residui consistenti di verniciatura e da ogni altro materiale estraneo che potrebbe influenzare
sfavorevolmente la sensibilità del controllo oppure l’interpretazione delle indicazioni.
La pulitura e la preparazione delle superfici non devono comportare danneggiamenti al
materiale, alla finitura superficiale od ai mezzi di rilevazione.

8.2 Stato superficiale in funzione della classe di qualità


La rugosità delle superfici da esaminare deve risultare conforme alle prescrizioni stabilite
nel prospetto 1 per la classe di qualità di volta in volta applicabile.

prospetto 1 Stato superficiale


Rugosità superficiale Classi di qualità1)
1 2 3 4
6,3 µm < Ra ≤ 12,5 µm X X - -
Ra ≤ 6,3 µm X X X 2)
X3)
1) X indica la classe di qualità che può essere ottenuta per la rugosità superficiale stabilita.
2) Classe di qualità non applicabile per l’esame di superfici comportanti un sovrammetallo di lavorazione maggiore di
3 mm per ciascuna faccia.
3) Classe di qualità non applicabile per l’esame di superfici comportanti un sovrammetallo di lavorazione maggiore di
1 mm per ciascuna faccia.
Ra Valore medio aritmetico dello scostamento del profilo.

8.3 Stato superficiale grezzo di fucinatura


È difficile effettuare un esame completo su di una superficie grezza di fucinatura. La
superficie da controllare deve essere preparata mediante pallinatura, sabbiatura o
molatura superficiale, in modo tale che i difetti possano essere chiaramente distinti dalle
indicazioni risultanti da irregolarità superficiali.
Per impieghi generali devono risultare applicabili le classi di qualità 1 e 2. Per i pezzi fucinati
su stampo chiuso la prescrizione minima deve corrispondere alla classe di qualità 3.

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9 ESTENSIONE DELLA SUPERFICIE DA ESAMINARE


Ove praticamente possibile, il controllo deve essere effettuato in modo tale da ottenere
una copertura al 100% della superficie in esame.
Il controllo visivo dell’area in esame deve essere completato prima di procedere con la
superficie successiva o di passare allo stadio successivo di magnetizzazione.

10 MAGNETIZZAZIONE

10.1 Direzione di magnetizzazione


La magnetizzazione deve essere effettuata in conformità alle prescrizioni indicate nel
prEN ISO 9934-1.
La superficie deve essere esaminata in almeno due direzioni all’incirca perpendicolari,
onde rilevare i difetti qualunque sia il loro orientamento.
Nota 1 Quando la natura e l’orientamento probabili dei difetti in un fucinato possono essere previsti con una certa
attendibilità, come per esempio in taluni fucinati sviluppati in lunghezza, e nei casi in cui ciò sia specificato
nella richiesta d’offerta o nell’ordine, la magnetizzazione può essere effettuata in una sola direzione.
Nota 2 Quando la magnetizzazione è effettuata applicando localmente il metodo mediante flusso di corrente oppure
utilizzando il metodo mediante flusso magnetico con un giogo elettromagnetico portatile, si consiglia di
praticare sulla superficie da esaminare una reticolatura, onde assicurare il 100% di copertura. Le dimensioni
del reticolo e le direzioni di magnetizzazione raccomandate sono descritte in dettaglio nell’appendice A.

10.2 Forma d’onda della corrente


Il fornitore deve decidere quale forma d’onda utilizzare, a meno che tra il committente ed
il fornitore sia stata concordata una specifica forma d’onda della corrente (per esempio
corrente alternata oppure corrente alternata raddrizzata a semionde).
Nota Dovrebbe essere fatto riferimento, a titolo indicativo, al prEN ISO 9934-1.

10.3 Densità di flusso magnetico ed intensità di campo


La densità di flusso tangenziale deve risultare almeno pari a 1,0 T. L’adeguatezza della
densità di flusso e/o dell’intensità di campo devono essere verificate sulla superficie in
esame, in ciascuna direzione di magnetizzazione, prima o durante il controllo, utilizzando
uno o più d’uno dei metodi descritti nel prEN ISO 9934-3.
Una densità di flusso di 1,0 T è generalmente raggiunta con un’intensità di campo tangen-
ziale da 2 kA/m a 6 kA/m, a seconda della permeabilità magnetica del materiale sotto-
posto a controllo.

11 IMPIEGO DEI MEZZI DI RILEVAZIONE


Deve essere utilizzato il metodo di applicazione continua. L’inchiostro o la polvere devono
essere applicati immediatamente prima e durante la magnetizzazione. La magnetizza-
zione deve continuare per almeno due secondi dopo la cessazione dell’applicazione, in
modo da permettere alle indicazioni di formarsi ed all’inchiostro, se del caso, di
sgocciolare.
L’inchiostro deve essere accuratamente miscelato prima dell’applicazione.
Nota 1 I grossi fucinati possono essere esaminati per sezioni, per assicurare un’efficace applicazione dell’inchiostro.
Nota 2 Un inumidimento preventivo del fucinato accelera la ripartizione dell’inchiostro.

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12 CONDIZIONI DI OSSERVAZIONE
Devono essere rispettate le seguenti condizioni di osservazione:
a) Mezzi di rilevazione non fluorescenti
La superficie in esame deve essere osservata sotto luce bianca di intensità almeno
pari a 500 lx sulla superficie. Devono essere evitati gli abbagliamenti e le riflessioni.
Nota Livelli minori di intensità possono essere concordati tra il committente ed il fornitore.
b) Mezzi di rilevazione fluorescenti
La superficie in esame deve essere osservata sotto luce nera (UV-A) avente
un’intensità almeno pari a 10 W/m2 sulla superficie.
L’intensità della luce bianca di fondo non deve risultare maggiore di 20 lx.
Prima dell’esame devono essere lasciati passare almeno 5 min per consentire
all’occhio dell’addetto al controllo di adattarsi all’illuminazione di fondo ridotta.
Le lampade a luce nera devono essere lasciate a riscaldarsi per almeno 5 min.

13 CLASSIFICAZIONE DELLE INDICAZIONI


Devono essere applicate le seguenti prescrizioni (vedere figura 1):
a) Un’indicazione deve essere considerata "isolata" quando non è allineata con
nessun’altra indicazione, oppure quando è allineata con un’altra indicazione ma
separata da essa di più di cinque volte la lunghezza della più lunga delle due indica-
zioni in esame.
b) Le indicazioni raggruppate sono costituite da due (o più) indicazioni che sono
allineate e devono, ai fini della valutazione, essere considerate come una lunghezza
continua qualora la separazione tra di esse risulti minore di cinque volte la lunghezza
della più lunga delle due indicazioni in esame. La lunghezza delle indicazioni
raggruppate è la lunghezza misurata tra le estremità opposte delle due indicazioni
esterne.
c) La lunghezza cumulativa è la somma delle lunghezze di tutte le indicazioni rilevate
sulla superficie di riferimento (e cioè 148 mm × 105 mm, pari al formato A6).
Nota Le indicazioni di discontinuità nei fucinati sono normalmente lineari. La presente norma europea
considera pertanto solo indicazioni lineari, e cioè quelle aventi una lunghezza almeno pari a tre volte la
larghezza.
d) L’addetto al controllo deve effettuare tutte le prove e le osservazioni appropriate per
eliminare false indicazioni.
Nota Nel corso del controllo possono manifestarsi false indicazioni dovute ad effetti spuri quali la “scrittura
magnetica”, variazioni di sezione, limiti tra materiali di differenti caratteristiche magnetiche.

UNI EN 10228-1:2001 © UNI Pagina 5


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figura 1 Classificazione delle indicazioni lineari


Legenda
1 Indicazioni raggruppate
2 Indicazioni isolate
3 Superficie di riferimento
Dimensioni in mm

Spiegazioni:
a) superficie di riferimento = 148 mm × 105 mm (e cioè formato A6);
b) d1 < 5 L1, d2 < 5 L2, d3 < 5 L3;
c) L1, L2 ed L3 = lunghezze singole delle indicazioni raggruppate;
d) Lunghezza complessiva delle indicazioni raggruppate: Lg = (L1 + d1) + (L2 + d2) + L3;
e) L4, L5 ed L6 = lunghezza delle indicazioni isolate;
f) Lg + L4 + L5 + L6 = lunghezza cumulativa delle indicazioni sulla superficie di riferimento;
g) Il numero totale di indicazioni sulla superficie di riferimento è 4 (identificato dai simboli Lg,
L4, L5 ed L6), vedere prospetto 2.

14 CRITERI DI REGISTRAZIONE E DI ACCETTAZIONE


Quattro classi di qualità devono essere applicate ad un fucinato o alle parti di un fucinato.
La classe di qualità 4 è la più severa ed impone il più basso livello di registrazione ed il
criterio di accettazione più severo. Per i fucinati per impieghi generali forniti soltanto allo
stato grezzo di fucinatura sono applicabili le classi di qualità 1 e 2. Per i pezzi fucinati su
stampo chiuso la prescrizione minima deve corrispondere alla classe di qualità 3.
La(Le) classe(i) di qualità applicabile(i) deve(devono) essere concordata(e) tra il commit-
tente ed il fornitore prima del controllo. Il prospetto 2 espone in dettaglio i livelli di registra-
zione ed i criteri di accettazione che devono essere applicati per le quattro classi di qualità.
Nota Ove concordato, possono essere utilizzati livelli di registrazione e criteri di accettazione differenti da quelli
indicati nel prospetto 2.

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prospetto 2 Classi di qualità, livelli di registrazione e criteri di accettazione


Parametro Classi di qualità

1 2 31) 42)
Livello di registrazione: lunghezza dell’indicazione (mm) ≥5 ≥2 ≥2 ≥1
Massima lunghezza ammissibile L delle indicazioni isolate e massima 20 8 4 2
lunghezza ammissibile Lg delle indicazioni raggruppate (mm)
Massima lunghezza cumulativa ammissibile delle indicazioni sulla 75 36 24 5
superficie di riferimento (mm)
Massimo numero ammissibile di indicazioni sulla superficie di riferi- 15 10 7 5
mento
1) Classe di qualità non applicabile per l’esame di superfici comportanti un sovrammetallo di lavorazione maggiore di 3 mm per
ciascuna faccia.
2) Classe di qualità non applicabile per l’esame di superfici comportanti un sovrammetallo di lavorazione maggiore di 1 mm per
ciascuna faccia.

15 ELIMINAZIONE DEI DIFETTI


Le indicazioni che non rispondono ai criteri di accettazione applicabili devono essere
considerate come difetti. L’eliminazione di un difetto deve essere seguita da un ulteriore
controllo magnetoscopico. I difetti devono essere eliminati mediante molatura e lavora-
zione di macchina, a condizione che le dimensioni del fucinato rimangano entro i limiti di
tolleranza stabiliti. L’eliminazione di un difetto mediante molatura deve essere effettuata
nella direzione perpendicolare al difetto ed in modo tale che la rientranza risultante sia
ben raccordata con la parte restante della superficie.

16 DEMAGNETIZZAZIONE
Ove concordato tra il committente ed il fornitore, la demagnetizzazione deve essere effet-
tuata dopo il controllo, utilizzando una corrente od un flusso magnetico decrescenti, in
conformità alle prescrizioni figuranti nel prEN ISO 9934-1. Se non altrimenti concordato, il
corrispondente livello di intensità di campo magnetico residuo non deve risultare
maggiore di 800 A/m.

17 RESOCONTO DI PROVA
Ogni controllo magnetoscopico deve essere oggetto di un resoconto scritto, il quale deve
comportare come prescrizione minima i seguenti dati:
a) nome del fornitore;
b) numero dell’ordine;
c) identificazione del(dei) fucinato(i) in esame;
d) estensione del controllo: zone superficiali esaminate e classi di qualità applicabili;
e) stadio del processo di fabbricazione in corrispondenza del quale è stato effettuato il
controllo magnetoscopico;
f) stato superficiale;
g) apparecchiatura utilizzata;
h) tecnica(che) di magnetizzazione utilizzata(e);
i) forma d’onda e densità di flusso e/o intensità di campo magnetico tangenziale per
ciascuna delle tecniche utilizzate;
j) mezzi di rilevazione e vernice di contrasto utilizzati;
k) condizioni di osservazione;

UNI EN 10228-1:2001 © UNI Pagina 7


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l) riferimento alla presente parte della EN 10228 od alle istruzioni di prova scritte
utilizzate (ove pertinente);
m) risultati del controllo:
1) posizione;
2) classificazione;
3) orientamento e dimensioni di tutte le indicazioni che superano il corrispondente
livello di registrazione;
4) numero di indicazioni registrate sulla superficie di riferimento;
5) descrizione delle indicazioni non accettabili;
n) livello di magnetismo residuo, ove previsto;
o) particolari riguardanti eventuali restrizioni all’estensione prescritta del controllo;
p) data dell’esame;
q) nome, qualifica e firma dell’addetto al controllo.

UNI EN 10228-1:2001 © UNI Pagina 8


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APPENDICE A MAGNETIZZAZIONE MEDIANTE PASSAGGIO DI UNA CORRENTE DI CONTATTO


(normativa) (MEDIANTE ELETTRODI) OPPURE MEDIANTE PASSAGGIO DI UN FLUSSO
(MEDIANTE UN GIOGO ELETTROMAGNETICO)

figura A.1 Definizione dell’area sottoposta a controllo mediante elettrodi o giogo elettromagnetico
Legenda
" elettrodi
poli
d spaziatura degli elettrodi o spaziatura dei poli
p, p1, p2 dimensioni del reticolo
75 < d < 250 mm
1e2 direzioni di magnetizzazione
a = 25 mm

figura A.2 Definizione del tracciato di controllo e della sequenza dell’esame


Legenda
" elettrodi
poli
d spaziatura degli elettrodi o spaziatura dei poli
p, p1, p2 dimensioni del reticolo
75 < d < 250 mm
1e2 direzioni di magnetizzazione
a = 25 mm

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