Gazzetta Ufficiale: Unione Europea

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2ª SERIE SPECIALE

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- art.- 1,art.comma 1
2, comma 20/b
Legge 27-02-2004, n. 46 - Filiale di Roma Anno 165° - Numero 60
Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma

GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SI PUBBLICA
PARTE PRIMA Roma - Lunedì, 5 agosto 2024 IL LUNEDÌ E IL GIOVEDÌ
DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA, 70 - 00186 ROMA
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AMMINISTRAZIONE PRESSO L’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - VIA SALARIA,
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CENTRALINO 06-85081
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UNIONE EUROPEA
SOMMARIO
REGOLAMENTI, DECISIONI E DIRETTIVE

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e la Confederazione svizzera
relativo alla partecipazione della Confederazione svizzera alla missione militare dell’Unione europea volta a contri-
buire alla formazione delle forze armate maliane (EUTM Mali) (24CE2225) ........................................................... Pag. 1

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e l’Ucraina sullo status della missione
consultiva dell’Unione europea per la riforma del settore della sicurezza civile in Ucraina (EUAM Ucraina) (24CE2226) Pag. 2

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica centrafricana
riguardante le modalità di trasferimento alla Repubblica centrafricana delle persone fermate dall’operazione militare
dell’Unione europea (EUFOR RCA) nell’esercizio del proprio mandato, e riguardante le garanzie applicabili a tali
persone (24CE2227) .................................................................................................................................................... Pag. 3

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e la Re-
pubblica Islamica di Afghanistan sulla proroga dell’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica Islamica di Afghanistan
sullo status della missione di polizia dell’Unione europea in Afghanistan (EUPOL Afghanistan) (24CE2228) ................ Pag. 4

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e
la Repubblica centrafricana sullo status nella Repubblica centrafricana della missione militare consultiva dell’Unio-
ne europea in ambito PSDC nella Repubblica centrafricana (EUMAM RCA) (24CE2229) ...................................... Pag. 5

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e il governo della Repubblica
socialista del Vietnam che istituisce un quadro per la partecipazione del Vietnam alle operazioni dell’Unione europea
di gestione delle crisi (24CE2230)............................................................................................................................... Pag. 6

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell’accordo in materia di acquisizioni e scambio di prestazioni
(ACSA) tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America (24CE2231) ...................................................................... Pag. 7

Avviso riguardante la data di entrata in vigore del protocollo che modifica l’accordo tra l’Unione europea e il
Giappone per un partenariato economico per quanto riguarda la libera circolazione dei dati (24CE2232) ................ Pag. 8

Informazioni relative all’entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica d’Albania relativo alle atti-
vità operative svolte dall’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella Repubblica d’Albania (24CE2233) Pag. 9
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell’accordo quadro tra l’Unione europea e le Nazioni Unite per la
prestazione di reciproco sostegno nell’ambito delle rispettive missioni e operazioni sul campo (24CE2234) ........... Pag. 10

Regolamento (UE) 2024/1660 della Commissione, del 4 giugno 2024, che stabilisce la chiusura delle attività di
pesca dei suri/sugarelli nella zona 8c per i pescherecci battenti bandiera portoghese (24CE2235) ............................ Pag. 11

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1611 della Commissione, del 6 giugno 2024, che autorizza l’immissione
sul mercato dell’isomaltulosio in polvere quale nuovo alimento e che modifica il regolamento di esecuzione (UE)
2017/2470 (24CE2236)................................................................................................................................................ Pag. 14

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1617 della Commissione, del 6 giugno 2024, che dispone la registrazione
delle importazioni di diossido di titanio originario della Repubblica popolare cinese (24CE2237) ........................... Pag. 18

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1618 della Commissione, del 6 giugno 2024, che modifica il regolamento
di esecuzione (UE) 2021/763 della Commissione che stabilisce norme tecniche di attuazione per l’applicazione del
regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e della direttiva 2014/59/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda la segnalazione a fini di vigilanza e l’informativa al pubblico in materia
di requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (24CE2238) ................................................................... Pag. 23

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1653 della Commissione, del 4 giugno 2024, che rilascia un’autorizza-
zione dell’Unione per la famiglia di biocidi Thonhauser PAA in conformità al regolamento (UE) n. 528/2012 del
Parlamento europeo e del Consiglio (24CE2239) ....................................................................................................... Pag. 76

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1666 della Commissione, del 6 giugno 2024, che istituisce un dazio an-
tidumping definitivo sulle importazioni di cavi d’acciaio originari della Repubblica popolare cinese, esteso alle
importazioni di cavi d’acciaio spediti dal Marocco e dalla Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari
di tali paesi, successivamente ad un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del
regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio (24CE2240) ................................................. Pag. 119

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1673 della Commissione, del 6 giugno 2024, recante le modalità di appli-
cazione del regolamento (UE) n. 833/2014 del Consiglio per quanto riguarda la comunicazione e l’esecuzione delle
operazioni di entrata per il contributo finanziario dovuto all’Unione (24CE2241)..................................................... Pag. 159

Decisione (UE) 2024/1651 del Consiglio, del 30 maggio 2024, relativa alla posizione da adottare a nome
dell’Unione europea nel comitato di adesione del consiglio internazionale dello zucchero in merito alle condizioni
di adesione dello Stato del Kuwait all’accordo internazionale sullo zucchero del 1992 (24CE2242) ........................ Pag. 166

Pubblicati il 7 giugno 2024

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e la
Repubblica araba d’Egitto ai sensi dell’articolo XXVIII dell’accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio
(GATT) 1994 in merito alla modifica delle concessioni per tutti i contingenti tariffari inclusi nell’elenco CLXXV
dell’UE a seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione europea (24CE2243) ..................................................... Pag. 168

Regolamento (UE) 2024/1652 del Consiglio, del 30 maggio 2024, che modifica l’allegato I del regolamento
(CEE) n. 2658/87 relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune (24CE2244)...... Pag. 169

Pubblicati il 10 giugno 2024

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1662 della Commissione, dell’11 giugno 2024, che modifica il regola-
mento di esecuzione (UE) 2019/1793 relativo all’incremento temporaneo dei controlli ufficiali e delle misure di
emergenza che disciplinano l’ingresso nell’Unione di determinate merci provenienti da alcuni paesi terzi, e che attua
i regolamenti (UE) 2017/625 e (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (24CE2245)................... Pag. 184

— II —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Decisione (UE) 2024/1667 del Consiglio, del 30 maggio 2024, relativa alla posizione da adottare a nome
dell’Unione europea in sede di 16ª riunione del comitato delle parti della convenzione del Consiglio d’Europa sulla
prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito all’adozione
di una raccomandazione e di conclusioni rivolte a cinque Stati parte e relative all’attuazione della convenzione, per
quanto riguarda le questioni attinenti alle istituzioni e all’amministrazione pubblica dell’Unione (24CE2246) ....... Pag. 209

Decisione (UE) 2024/1668 del Consiglio, del 30 maggio 2024, relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unio-
ne europea in sede di 16ª riunione del comitato delle parti della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione
e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito all’adozione di una raccoman-
dazione e di conclusioni rivolte a cinque Stati parte e relative all’attuazione della convenzione, per quanto riguarda le
questioni attinenti alla cooperazione giudiziaria in materia penale, all’asilo e al non respingimento (24CE2247)........ Pag. 212

Decisione (UE) 2024/1669 del Consiglio, del 22 aprile 2024, relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione
europea in sede di comitato delle parti della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la
violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito alle modifiche del regolamento interno del comi-
tato per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento (24CE2248) .... Pag. 215

Decisione (UE) 2024/1676 del Consiglio, del 24 maggio 2024, relativa alla concessione alla sig.ra Thérèse
BLANCHET di un’autorizzazione di accesso alle informazioni classificate fino al livello TRÈS SECRET UE/EU
TOP SECRET compreso (24CE2249) ......................................................................................................................... Pag. 220

Decisione (UE) 2024/1680 del Consiglio, del 22 aprile 2024, relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unio-
ne europea in sede di comitato delle parti della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta con-
tro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito alle modifiche del regolamento interno
del comitato per quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione (24CE2250) .................... Pag. 221

Pubblicati il 12 giugno 2024

RETTIFICHE

Rettifica della decisione delegata (UE) 2024/872 della Commissione, del 14 marzo 2024, relativa al rinnovo della
constatazione dell’equivalenza provvisoria del regime di solvibilità in vigore negli Stati Uniti applicabile alle imprese
con sede nel territorio di tale paese terzo a quello stabilito dal titolo I, capo VI, della direttiva 2009/138/CE del Parla-
mento europeo e del Consiglio (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L, 2024/872, 7 giugno 2024) (24CE2251) Pag. 225

Rettifica della decisione di esecuzione (UE) 2024/1600 della Commissione, del 5 giugno 2024, che esclude dal
finanziamento dell’Unione europea alcune spese sostenute dagli Stati membri a titolo del Fondo europeo agricolo
di garanzia (FEAGA) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea L, 2024/1600, 7 giugno 2024) (24CE2252) ................................................................................................... Pag. 226

Pubblicate il 7 giugno 2024

Rettifica della direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 novembre 2014, relativa a determi-
nate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni
del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell’Unione europea, (GU L 349 del 5 dicembre 2014) (24CE2253) ..... Pag. 227

Pubblicata l‘11 giugno 2024

Rettifica del regolamento (UE) 2023/2124 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 ottobre 2023, relativo
a talune disposizioni per la pesca nella zona di applicazione dell’accordo relativo alla Commissione generale per la
pesca nel Mediterraneo (CGPM) (GU L 2023/2124 del 12 ottobre 2023) (24CE2254) ............................................. Pag. 228
Pubblicata il 12 giugno 2024

— III —
AV V E R T E N Z A

Le indicazioni contenute nelle note dei provvedimenti qui


pubblicati si riferiscono alla «Gazzetta Ufficiale dell’Unione
europea».
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

REGOLAMENTI, DECISIONI E DIRETTIVE


Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e la Confederazione
svizzera relativo alla partecipazione della Confederazione svizzera alla missione militare dell’Unione
europea volta a contribuire alla formazione delle forze armate maliane (EUTM Mali)

L’accordo tra l’Unione europea e la Confederazione svizzera relativo alla partecipazione della Confederazione svizzera alla
missione militare dell’Unione europea volta a contribuire alla formazione delle forze armate maliane (EUTM Mali), firmato a
Bruxelles il 28 aprile 2014, è entrato in vigore il 1o maggio 2014, conformemente all’articolo 9, paragrafo 1, dell’accordo.

24CE2225

— 1 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e l’Ucraina sullo
status della missione consultiva dell’Unione europea per la riforma del settore della sicurezza civile
in Ucraina (EUAM Ucraina)

L’accordo tra l’Unione europea e l’Ucraina sullo status della missione consultiva dell’Unione europea per la riforma del
settore della sicurezza civile in Ucraina (EUAM Ucraina), firmato a Bruxelles il 17 novembre 2014, è entrato in vigore il
13 marzo 2015, conformemente all’articolo 19, paragrafo 1 dell’accordo.

24CE2226

— 2 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica
centrafricana riguardante le modalità di trasferimento alla Repubblica centrafricana delle persone
fermate dall’operazione militare dell’Unione europea (EUFOR RCA) nell’esercizio del proprio
mandato, e riguardante le garanzie applicabili a tali persone

L’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica Centrafricana riguardante le modalità di trasferimento alla Repubblica
Centrafricana delle persone fermate dall’operazione militare dell’Unione europea (EUFOR RCA) nell’esercizio del proprio
mandato, e riguardante le garanzie applicabili a tali persone, firmato a Bangui il 18 luglio 2014, è entrato in vigore il
18 luglio 2014 conformemente all’articolo 10, paragrafo 1, dell’accordo.

24CE2227

— 3 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo in forma di scambio di lettere tra
l’Unione europea e la Repubblica Islamica di Afghanistan sulla proroga dell’accordo tra l’Unione
europea e la Repubblica Islamica di Afghanistan sullo status della missione di polizia dell’Unione
europea in Afghanistan (EUPOL Afghanistan)

L’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e la Repubblica islamica di Afghanistan sulla proroga
dell’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica islamica di Afghanistan sullo status della missione di polizia dell’Unione
europea in Afghanistan (EUPOL Afghanistan), firmato a Bruxelles e a Kabul, rispettivamente, il 4 agosto 2016 e il
3 settembre 2016, è entrato in vigore il 24 settembre 2016, conformemente alle condizioni di entrata in vigore di cui
all’ultimo capoverso dell’accordo.

24CE2228

— 4 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso concernente la data di entrata in vigore dell’accordo in forma di scambio di lettere tra
l’Unione europea e la Repubblica centrafricana sullo status nella Repubblica centrafricana della
missione militare consultiva dell’Unione europea in ambito PSDC nella Repubblica centrafricana
(EUMAM RCA)

L’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e la Repubblica centrafricana relativa sullo status nella
Repubblica centrafricana della missione militare consultiva dell’Unione europea in ambito PSDC nella Repubblica
centrafricana (EUMAM RCA), firmato a Bruxelles e a Bangui, rispettivamente, il 25 marzo 2015 e il 14 aprile 2015, è
entrato in vigore il 14 aprile 2015, conformemente alle condizioni di entrata in vigore di cui all’ultimo capoverso
dell’accordo.

24CE2229

— 5 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e il governo della
Repubblica socialista del Vietnam che istituisce un quadro per la partecipazione del Vietnam alle
operazioni dell’Unione europea di gestione delle crisi

L’accordo tra l’Unione europea e il governo della Repubblica socialista del Vietnam che istituisce un quadro per la
partecipazione del Vietnam alle operazioni dell’Unione europea di gestione delle crisi (1), firmato a Bruxelles il 17 ottobre
2019, è entrato in vigore il 1o maggio 2020, conformemente all’articolo 17, paragrafo 1, dell’accordo.

(1) GU L 276 del 29.10.2019, pag. 3.

24CE2230

— 6 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell’accordo in materia di acquisizioni e scambio di


prestazioni (ACSA) tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America

L’accordo sin materia di acquisizioni e scambio di prestazioni (ACSA) tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America (1),
firmato a Bruxelles il 6 dicembre 2016, è entrato in vigore il 6 dicembre 2016, conformemente all’articolo X dell’accordo.

(1) GU L 350 del 22.12.2016, pag. 3.

24CE2231

— 7 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso riguardante la data di entrata in vigore del protocollo che modifica l'accordo tra l'Unione
europea e il Giappone per un partenariato economico per quanto riguarda la libera circolazione dei
dati

Il protocollo che modifica l’accordo tra l’Unione europea e il Giappone per un partenariato economico per quanto riguarda
la libera circolazione dei dati (1), firmato a Bruxelles il 31 gennaio 2024, entrerà in vigore il 1o luglio 2024, conformemente
all’articolo 23.2, paragrafi 1 e 2, dell’accordo tra l’Unione europea e il Giappone per un partenariato economico (articolo 6
del protocollo).

(1) GU L, 2024/1304, 14.5.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/agree_prot/2024/1304/oj.

24CE2232

— 8 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Informazioni relative all’entrata in vigore dell’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica d’Albania
relativo alle attività operative svolte dall’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella
Repubblica d’Albania

L’accordo tra l’Unione europea e la Repubblica d’Albania relativo alle attività operative svolte dall’Agenzia europea della
guardia di frontiera e costiera nella Repubblica d’Albania (1) entrerà in vigore il 1o giugno 2024, essendo stata espletata, in
data 12 aprile 2024, la procedura prevista all’articolo 22, paragrafo 2, dell’accordo.

(1) GU L, 2023/2107, 5.10.2023, ELI: http://data.europa.eu/eli/agree_internation/2023/2107/oj.

24CE2233

— 9 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell’accordo quadro tra l’Unione europea e le Nazioni
Unite per la prestazione di reciproco sostegno nell’ambito delle rispettive missioni e operazioni sul
campo

L’accordo quadro tra l’Unione europea e le Nazioni Unite per la prestazione di reciproco sostegno nell’ambito delle
rispettive missioni e operazioni sul campo (1), firmato a New York il 29 settembre 2020, è entrato in vigore il 29 settembre
2020, conformemente all’articolo 13, paragrafo 1, dell’accordo.

(1) GU L 389 del 19.11.2020, pag. 2.

24CE2234

— 10 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

REGOLAMENTO (UE) 2024/1660 DELLA COMMISSIONE


del 4 giugno 2024
che stabilisce la chiusura delle attività di pesca dei suri/sugarelli nella zona 8c per i pescherecci
battenti bandiera portoghese

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo unionale
per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca (1), in particolare l'articolo 36, paragrafo 2,

considerando quanto segue:

(1) Il regolamento (UE) 2024/257 del Consiglio (2) fissa i contingenti per il 2024.

(2) In base alle informazioni pervenute alla Commissione, le catture dello stock di suri/sugarelli nella zona 8c da parte di
pescherecci battenti bandiera portoghese o immatricolati in Portogallo hanno determinato l'esaurimento del
contingente assegnato per il 2024.

(3) È pertanto necessario vietare alcune attività di pesca di detto stock,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Esaurimento del contingente

Il contingente di pesca assegnato per il 2024 al Portogallo per lo stock di suri/sugarelli nella zona 8c di cui all'allegato si
ritiene esaurito a decorrere dalla data stabilita nello stesso allegato.

Articolo 2

Divieti

1. Le attività di pesca dello stock di cui all'articolo 1 da parte di pescherecci battenti bandiera portoghese o
immatricolati in Portogallo sono vietate a decorrere dalla data stabilita nell'allegato. In particolare sono vietati la ricerca del
pesce, la cala, la posa e il salpamento di attrezzi da pesca ai fini della cattura di tale stock.

2. Il trasbordo, la detenzione a bordo, la trasformazione a bordo, il trasferimento, l'ingabbiamento, l'ingrasso e lo


sbarco di pesci e prodotti della pesca prelevati da tale stock dai suddetti pescherecci restano autorizzati per le catture
effettuate prima della data sopra indicata.

3. Le catture non intenzionali di tale stock da parte dei suddetti pescherecci sono salpate e tenute a bordo, registrate,
sbarcate e imputate ai contingenti conformemente all'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio (3).

(1) GU L 343 del 22.12.2009, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2009/1224/oj.


(2) Regolamento (UE) 2024/257 del Consiglio, del 10 gennaio 2024, che fissa, per il 2024, il 2025 e il 2026, le possibilità di pesca per
alcuni stock ittici, applicabili nelle acque dell'Unione e, per i pescherecci dell'Unione, in determinate acque non dell'Unione, e che
modifica il regolamento (UE) 2023/194 (GU L, 2024/257, 11.1.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2024/257/oj).
(3) Regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della
pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/CE del Consiglio (GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22, ELI:
http://data.europa.eu/eli/reg/2013/1380/oj).

— 11 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Articolo 3

Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in


ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 4 giugno 2024

Per la Commissione
a nome della presidente
Virginijus SINKEVIÿIUS
Membro della Commissione

— 12 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

ALLEGATO

N. 02/TQ257
Stato membro Portogallo
Stock JAX/08C.
Specie Suri/sugarelli (Trachurus spp.)
Zona 8c
Data di chiusura 22 maggio 2024

24CE2235

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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1611 DELLA COMMISSIONE


del 6 giugno 2024
che autorizza l’immissione sul mercato dell’isomaltulosio in polvere quale nuovo alimento e che
modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativo ai nuovi
alimenti e che modifica il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento
(CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione (1), in
particolare l’articolo 12, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1) Il regolamento (UE) 2015/2283 dispone che solo i nuovi alimenti autorizzati e inseriti nell’elenco dell’Unione dei
nuovi alimenti possono essere immessi sul mercato dell’Unione.

(2) A norma dell’articolo 8 del regolamento (UE) 2015/2283, il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della
Commissione (2) ha istituito l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti.

(3) Il 30 aprile 2018 la società Evonik Operations GmbH («richiedente») ha presentato alla Commissione, in conformità
all’articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283, una domanda di immissione sul mercato dell’Unione
dello sciroppo di isomaltulosio (essiccato) quale nuovo alimento. La domanda riguardava l’uso del nuovo alimento
come sostituto del saccarosio in tutti gli alimenti destinati alla popolazione in generale, a eccezione delle formule
per lattanti e delle formule di proseguimento, degli alimenti a base di cereali e degli altri alimenti per la prima
infanzia quali definiti nel regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (3).

(4) Il 21 marzo 2019 la Commissione ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare («Autorità») di
effettuare una valutazione dello sciroppo di isomaltulosio (essiccato) quale nuovo alimento.

(5) Il 29 novembre 2023 l’Autorità ha adottato un parere scientifico dal titolo «Safety of isomaltulose syrup (dried) as a
novel food pursuant to Regulation (EU) 2015/2283» (4), in conformità all’articolo 11 del regolamento
(UE) 2015/2283.

(6) Nel suo parere scientifico l’Autorità ha concluso che il nuovo alimento sciroppo di isomaltulosio (essiccato) è sicuro
alle condizioni d’uso proposte. Il parere scientifico dell’Autorità presenta pertanto motivazioni sufficienti per
stabilire che l’isomaltulosio in polvere, alle condizioni d’uso proposte, soddisfa le condizioni per l’immissione sul
mercato in conformità all’articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283. Poiché il nuovo alimento si
presenta in polvere, la Commissione ritiene che la denominazione più appropriata che riflette la vera natura
dell’alimento dovrebbe essere isomaltulosio in polvere.

(7) L’isomaltulosio in polvere dovrebbe essere inserito nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti istituito dal
regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470. È pertanto opportuno modificare di conseguenza l’allegato del
regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.

(1) GU L 327 dell’11.12.2015, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2015/2283/oj.


(2) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione, del 20 dicembre 2017, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi
alimenti a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai nuovi alimenti (GU L 351 del
30.12.2017, pag. 72, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2017/2470/oj).
(3) Regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, relativo agli alimenti destinati ai lattanti e
ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo
del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE del Consiglio, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE della
Commissione, la direttiva 2009/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009
della Commissione (GU L 181 del 29.6.2013, pag. 35, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2013/609/2023-03-21).
(4) EFSA Journal, 2024;22:e8491.

— 14 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

(8) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali,
gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

1. L’isomaltulosio in polvere è autorizzato a essere immesso sul mercato dell’Unione.

L’isomaltulosio in polvere è inserito nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti istituito dal regolamento di esecuzione
(UE) 2017/2470.

2. L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è modificato conformemente all’allegato del presente
regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in


ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 6 giugno 2024

Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN

— 15 —
5-8-2024

ALLEGATO

L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è così modificato:


1) nella tabella 1 (Nuovi alimenti autorizzati) è inserita la voce seguente: [OP: inserire questa voce nella versione italiana secondo l’ordine alfabetico della versione inglese.]

Nuovo alimento Condizioni alle quali il nuovo alimento può essere Requisiti specifici aggiuntivi in materia di Altri Tutela dei dati
autorizzato utilizzato etichettatura requisiti

Categoria dell’alimento specifiä Livelli massimi 1. La denominazione del nuovo aliä


cato mento figurante sull’etichetta dei
prodotti alimentari che lo conä
tengono è “isomaltulosio in polä
«Isomaltulosio in Tutti gli alimenti, esclusi gli vere”.
polvere alimenti e le bevande destinati 2. La denominazione del nuovo aliä
specificamente ai lattanti e ai mento figurante sull’etichetta è
bambini nella prima infanzia accompagnata dalla dicitura “L’iä
L’isomaltulosio è una fonte di gluä
cosio e di fruttosio”».

— 16 —
2) nella tabella 2 (Specifiche) è inserita la voce seguente: [OP: inserire questa voce nella versione italiana secondo l’ordine alfabetico della versione inglese.]

Nuovo alimento autorizzato Specifiche

Descrizione/definizione
Il nuovo alimento è costituito da isomaltulosio in polvere prodotto a partire da saccarosio mediante un processo microbiologico utilizzando Serratia
plymuthica. Il tenore di sostanza secca è una miscela di mono e disaccaridi, composti principalmente da isomaltulosio (• 75 %) e trealulosio (” 13 %)
e, in misura minore, da glucosio, fruttosio, saccarosio e oligosaccaridi (tracce).
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Caratteristiche/composizione
Isomaltulosio (% di sostanza secca): • 75
«Isomaltulosio in polvere Trealulosio (% di sostanza secca): ” 13
Glucosio (% di sostanza secca): ” 3
Fruttosio (% di sostanza secca): ” 4
Saccarosio (% di sostanza secca): ” 5
Umidità (%): ” 7
Ceneri (%): ” 0,05
Proteine (%): < 0,1
2a Serie speciale - n. 60
5-8-2024

24CE2236
Nuovo alimento autorizzato Specifiche

Identità chimica dell’isomaltulosio


Denominazione chimica (IUPAC): Ƨ-D-glucopiranosil-(1 ɯ 6)-D-fruttofuranosio
Nome comune: isomaltulosio
Numero CAS: 13718-94-0
Formula molecolare: C12H22O11
Peso molecolare: 342,30 g/mol

Identità chimica del trealulosio


Denominazione chimica (IUPAC): Ƨ-D-glucopiranosil-(1 ɯ 1)-D-fruttofuranosio
Nome comune: trealulosio
Numero CAS: 51411-23-5
Formula molecolare: C12H22O11
Peso molecolare: 342,30 g/mol

— 17 —
Metalli pesanti
Piombo (mg/kg): ” 0,1
Criteri microbiologici
Conteggio delle colonie aerobiche totali: < 100 CFU/g
Conteggio totale dei lieviti e delle muffe: < 100 CFU/g
E. coli: < 10 CFU/g
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Enterobatteriacee: < 100 CFU/g


Salmonella: non rilevata in 25 g
CFU: unità formanti colonie
DM: sostanza secca».
2a Serie speciale - n. 60
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1617 DELLA COMMISSIONE


del 6 giugno 2024
che dispone la registrazione delle importazioni di diossido di titanio originario della Repubblica
popolare cinese

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, relativo alla difesa contro
le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell'Unione europea (1) («regolamento di base»), in
particolare l'articolo 14, paragrafo 5,

informati gli Stati membri,

considerando quanto segue:

(1) Il 13 novembre 2023 la Commissione europea («Commissione») ha annunciato, con un avviso pubblicato nella
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea («avviso di apertura»), l'apertura di un procedimento antidumping
(«procedimento antidumping») relativo alle importazioni nell'Unione di diossido di titanio («TiO2») originario della
Repubblica popolare cinese («RPC»), in seguito a una denuncia presentata il 29 settembre 2023 da European Titanium
Dioxide Ad Hoc Coalition («ETDC» o «denunciante») per conto di produttori che rappresentano oltre il 25 % della
produzione totale dell'Unione di diossido di titanio.

1. PRODOTTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE

(2) Il prodotto soggetto a registrazione («prodotto in esame») è costituito da diossido di titanio avente la formula chimica
TiO2, in qualsiasi forma, come ossidi di titanio o in pigmenti e preparazioni a base di diossido di titanio, contenenti,
in peso, 80 % o più di diossido di titanio, calcolato sulla materia secca, avente qualsiasi tipo di dimensione delle
particelle, classificato con i numeri di registrazione CAS (Chemical Abstracts Service) 12065-65-5 e 13463-67-7,
originario della RPC.

(3) Il prodotto in esame è attualmente classificato con i codici NC ex 2823 00 00 e 3206 11 00 (codici TARIC
2823 00 00 10 e 2823 00 00 30).

2. DOMANDA

(4) Il denunciante ha presentato una domanda di registrazione a norma dell'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di
base nella denuncia e ha ribadito la richiesta con ulteriori argomentazioni nelle osservazioni presentate l'8 marzo
2024, il 3 aprile 2024 e il 23 aprile 2024. Il denunciante ha chiesto che le importazioni del prodotto in esame
siano sottoposte a registrazione ai fini della successiva applicazione di misure nei confronti di tali importazioni a
decorrere dalla data della registrazione. Diverse parti interessate hanno presentato osservazioni contrarie alla
registrazione delle importazioni, descritte ed esaminate nelle sezioni pertinenti che seguono.

3. MOTIVI DELLA REGISTRAZIONE

(5) In conformità all'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, la Commissione può chiedere alle autorità
doganali di adottare le opportune disposizioni per registrare le importazioni, ai fini della successiva applicazione di
misure nei confronti di tali importazioni a decorrere dalla data della registrazione. Le importazioni possono essere
sottoposte a registrazione su domanda dell'industria dell'Unione che contenga elementi di prova sufficienti a tal fine.

(6) Secondo il denunciante la registrazione è giustificata in quanto sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 10,
paragrafo 4, del regolamento di base. Il denunciante ha affermato in particolare che, in seguito all'apertura del
procedimento, il prodotto in esame era oggetto di dumping nell'Unione in volumi crescenti, causando in tal modo
un pregiudizio significativo all'industria dell'Unione e indebolendo l'effetto riparatore degli eventuali dazi definitivi.

(1) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2016/1036/oj.

— 18 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

(7) La Commissione ha quindi esaminato gli elementi di prova a sua disposizione alla luce dell'articolo 10, paragrafo 4,
del regolamento di base. La Commissione ha verificato se gli importatori fossero, oppure avrebbero dovuto essere,
informati delle pratiche di dumping per quanto riguarda la loro portata e il pregiudizio presunto o accertato. Ha
verificato anche se vi fosse stato un ulteriore e sostanziale aumento delle importazioni che, alla luce della
collocazione nel tempo e del volume, nonché di altre circostanze, avrebbe potuto compromettere gravemente
l'effetto riparatore del dazio antidumping definitivo da applicare.

3.1. Informazione degli importatori sulle pratiche di dumping, sulla loro portata e sul presunto
pregiudizio

(8) Diverse parti interessate hanno sostenuto che non vi erano elementi di prova del dumping in quanto i prezzi delle
importazioni del prodotto in esame dalla RPC erano in aumento durante il periodo dell'inchiesta.

(9) Sebbene i prezzi delle importazioni costituiscano effettivamente un elemento dell'analisi, in questa fase la
Commissione dispone di elementi di prova sufficienti del fatto che le importazioni del prodotto in esame dalla RPC
sono oggetto di dumping. In particolare, il denunciante ha fornito prove del valore normale basato sul costo di
produzione totale maggiorato di un importo ragionevole per le spese generali, amministrative e di vendita e per i
profitti, scegliendo il Brasile come paese di riferimento.

(10) Gli elementi di prova del dumping si basano su un confronto tra il valore normale così stabilito e il prezzo
all'esportazione (franco fabbrica) del prodotto in esame venduto all'esportazione nell'Unione. Nel complesso, vista
anche l'entità dei presunti margini di dumping che variano dal 42 % al 66 %, tali prove dimostrano in modo
sufficiente nella fase attuale che gli esportatori produttori ricorrono a pratiche di dumping. Il denunciante ha anche
fornito sufficienti elementi di prova del pregiudizio presunto. Queste informazioni erano contenute nell'avviso di
apertura del presente procedimento, pubblicato il 13 novembre 2023.

(11) Con la pubblicazione dell'avviso di apertura nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea gli importatori sono stati
informati o quantomeno dovrebbero essere stati informati delle pratiche di dumping. L'avviso di apertura è un
documento pubblico cui tutte le parti interessate, in particolare gli importatori, hanno accesso. Questi ultimi
inoltre, in quanto parti interessate all'inchiesta, hanno accesso alla versione non riservata della denuncia. La
Commissione ha quindi ritenuto che in quel momento gli importatori fossero, o avrebbero dovuto essere, informati
delle presunte pratiche di dumping, della loro portata e del presunto pregiudizio.

3.2. Ulteriore aumento sostanziale delle importazioni

(12) Nella sua domanda di registrazione dell'8 marzo 2024 il denunciante ha sostenuto che dopo l'apertura dell'inchiesta
si è verificato un aumento sostanziale delle importazioni secondo i dati sulle esportazioni nell'UE comunicati
dall'amministrazione generale delle dogane cinese (GCAC). Tali dati erano disponibili solo fino al dicembre 2023.
Nelle osservazioni successive presentate il 3 aprile 2024 il denunciante ha integrato tali dati con le cifre sulle
esportazioni di gennaio 2024, anch'esse pubblicate dalla GCAC, e di febbraio 2024 provenienti da IHS e S&P
global. Tali dati hanno effettivamente evidenziato un aumento delle importazioni nei tre mesi successivi all'apertura
della presente inchiesta (dicembre 2023 – febbraio 2024) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nonché
un graduale aumento su base mensile, con un lieve calo nel febbraio 2024 rispetto a gennaio 2024.

(13) Altre parti hanno presentato osservazioni confrontando i dati sulle importazioni relativi a periodi diversi per
dimostrare che non vi è un effettivo aumento delle importazioni. Analogamente, alcune di queste parti hanno anche
sostenuto che l'aumento delle importazioni su base mensile osservato nei tre mesi successivi all'apertura rispetto ai
mesi precedenti era dovuto alla consueta stagionalità della domanda di diossido di titanio e non poteva essere
interpretato come un aumento sostanziale delle importazioni tale da giustificare la registrazione.

(14) La Commissione ha effettuato la propria valutazione sulla base di dati completi e aggiornati disponibili nella banca
dati Comext (Eurostat).

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(15) Sulla base dei dati disponibili la Commissione ha confrontato il livello delle importazioni nei primi tre mesi interi
successivi all'apertura dell'inchiesta (da dicembre 2023 a febbraio 2024) con i volumi corrispondenti delle
importazioni nell'identico lasso di tempo nel periodo dell'inchiesta.

(16) I dati Eurostat presentano un'analisi completa dell'evoluzione delle importazioni del prodotto in esame nell'Unione.
Le importazioni dalla RPC hanno registrato il seguente andamento:

Importazioni dalla RPC nel periodo dicembre – febbraio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

Media mensile Media mensile


Dicembre 2022 - Dicembre 2023 -
(dicembre 2022 - (dicembre 2023 - Variazione
febbraio 2023 febbraio 2024
febbraio 2023) febbraio 2024)

Importazioni
dalla RPC nell'Uä
40 326 49 195 13 442 16 398 +22 %
nione (in tonnelä
late)
Fonte: Comext (Eurostat).

(17) In questa fase dell'inchiesta e sulla base degli elementi di prova disponibili la Commissione ha osservato che può
esservi una certa stagionalità nella domanda di diossido di titanio nell'Unione nel corso dell'anno. Pertanto, anche se
le importazioni medie mensili nei primi tre mesi interi successivi all'apertura dell'inchiesta indicano una riduzione
del 6% rispetto alle importazioni medie mensili per l'intero periodo dell'inchiesta, la Commissione ha ritenuto che il
metodo di cui alla tabella di sopra, che pone a confronto il periodo di tre mesi dopo l'apertura dell'inchiesta con
l'identico lasso di tempo durante il periodo dell'inchiesta, sia comunque più opportuno per valutare l'aumento delle
importazioni.

(18) Da ultimo, la Commissione ha ritenuto non valide le argomentazioni che invitavano ad avvalersi delle statistiche
cinesi sulle esportazioni per determinare l'eventuale aumento delle importazioni, in quanto essa ha potuto utilizzare
i dati Eurostat sulle importazioni per analizzare l'evoluzione delle importazioni del prodotto in esame nell'Unione.

(19) Sulla base di questo precede, la Commissione ha ritenuto che le cifre della tabella indichino un aumento sostanziale
delle importazioni.

3.3. Indebolimento dell'effetto riparatore del dazio

(20) La Commissione dispone di elementi di prova sufficienti del fatto che un perdurante aumento delle importazioni
dalla RPC a prezzi ulteriormente in calo causerebbe un pregiudizio aggiuntivo.

(21) Come stabilito nei considerando da (16) a (19), esistono elementi di prova sufficienti di un sostanziale aumento delle
importazioni del prodotto in esame. La denuncia conteneva inoltre sufficienti elementi di prova del pregiudizio
subito dall'industria dell'Unione. Nel periodo in esame considerato dalla denuncia tutti i maggiori indicatori di
pregiudizio riportavano un peggioramento. La redditività dell'industria dell'Unione è crollata da un sano valore di
+ 10,2 % fino a diventare negativa e indicare una perdita del 3,1 %, sullo sfondo della contemporanea diminuzione
dei volumi di vendita, dell'utilizzo degli impianti, della quota di mercato e del flusso di cassa. Pertanto, secondo gli
elementi di prova a disposizione della Commissione, qualsiasi aumento delle importazioni in oggetto potrebbe
indebolire in misura notevole l'effetto riparatore di potenziali dazi, peggiorando il pregiudizio subito dall'industria
dell'Unione.

(22) Esistono inoltre elementi di prova di una tendenza al ribasso dei prezzi all'importazione del prodotto in esame dopo
l'apertura dell'inchiesta. Dal confronto tra il prezzo medio all'importazione nei tre mesi successivi all'apertura del
procedimento (2,14 EUR/kg) e il prezzo medio all'importazione nello stesso lasso di tempo nel periodo
dell'inchiesta (2,37 EUR/kg) è emerso che il prezzo medio delle importazioni dalla Cina nell'Unione è diminuito del
10 %.

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(23) Una delle parti ha sostenuto che le importazioni dalla Cina non avrebbero potuto indebolire l'effetto riparatore del
dazio perché i prezzi cinesi aumentavano ogni mese dall'apertura dell'inchiesta. I dati di Eurostat mostrano,
effettivamente, che i prezzi all'importazione del TiO2 sono aumentati da 2,11 EUR/kg nel dicembre 2023
a 2,17 EUR/kg nel febbraio 2024, il che corrisponde a un aumento di poco inferiore al 3 %. Tuttavia, come indicato
al considerando precedente, si è rilevata una diminuzione del 10 % del prezzo medio all'importazione osservato nei
tre mesi dopo l'apertura dell'inchiesta, rispetto allo stesso lasso di tempo durante il periodo dell'inchiesta.
L'argomentazione è stata pertanto respinta.

(24) Inoltre il denunciante ha riportato un'analisi dei dati di mercato effettuata da una terza parte, secondo la quale la
capacità produttiva cinese di diossido di titanio nel 2023 ammonterà a [4,9 – 5,1] milioni di tonnellate, pari a più
del doppio del consumo nazionale nella RPC e al [70 – 80] in percentuale sul consumo totale mondiale. La
Commissione dispone quindi di sufficienti elementi di prova di capacità in eccesso nella RPC in questa fase.

(25) L'ulteriore aumento delle importazioni successivamente all'apertura del procedimento potrebbe quindi, alla luce
della sua collocazione nel tempo e del suo volume, del basso prezzo di tali importazioni e di altre circostanze (come
l'eccesso di capacità nella RPC), compromettere gravemente l'effetto riparatore di dazi definitivi.

3.4. Conclusioni

(26) La Commissione ha pertanto concluso che è opportuno disporre la registrazione delle importazioni del prodotto in
esame a norma dell'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base.

4. PROCEDURA

(27) Tutte le parti interessate sono invitate a comunicare le proprie osservazioni per iscritto e a fornire elementi di prova.
La Commissione può sentire le parti interessate, a condizione che ne facciano richiesta per iscritto e dimostrino di
avere particolari motivi per essere sentite.

5. REGISTRAZIONE

(28) A norma dell'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, è opportuno sottoporre a registrazione le
importazioni del prodotto in esame al fine di garantire che, se dalle risultanze dell'inchiesta dovesse emergere la
necessità di istituire dazi antidumping, tali dazi possano essere riscossi a titolo retroattivo sulle importazioni
registrate, purché siano soddisfatte le condizioni necessarie, conformemente alle disposizioni giuridiche applicabili.

(29) Gli eventuali futuri dazi da pagare dipenderanno dalle risultanze dell'inchiesta antidumping.

(30) Secondo quanto affermato nella denuncia con cui è stata chiesta l'apertura di un'inchiesta antidumping, il margine di
dumping medio è stimato tra il 42 % e il 66 % e il livello medio di eliminazione del pregiudizio sarebbe del 31 % per
il prodotto in esame. L'importo dei dazi che potrebbero essere riscossi in futuro è di norma supposto pari al livello di
eliminazione del pregiudizio stimato in base alla denuncia, vale a dire il 31 % ad valorem del valore cif
all'importazione del prodotto in esame. Tuttavia, qualora la Commissione ritenesse soddisfatte le condizioni di cui
all'articolo 7, paragrafi 2 bis e 2 ter, del regolamento di base, ossia ritenesse che il margine di dumping potrebbe
essere considerato tale da rispecchiare il pregiudizio subito dall'industria dell'Unione, l'importo di eventuali futuri
dazi da pagare potrebbe essere fissato al livello del margine di dumping, pari al 66 %, in conformità all'articolo 9,
paragrafo 4, del regolamento di base.

6. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

(31) I dati personali raccolti nel contesto della presente registrazione saranno trattati in conformità al regolamento
(UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio (2),

(2) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in
relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell'Unione e sulla libera
circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE (GU L 295 del 21.11.2018,
pag. 39, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2018/1725/oj).

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HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

1. Alle autorità doganali è data istruzione, a norma dell'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2016/1036, di
adottare le opportune misure per registrare le importazioni di diossido di titanio, avente la formula chimica TiO2, in
qualsiasi forma, come ossidi di titanio o in pigmenti e preparazioni a base di diossido di titanio, contenenti, in peso, 80 %
o più di diossido di titanio, calcolato sulla materia secca, avente qualsiasi tipo di dimensione delle particelle, classificato
con i numeri di registrazione CAS (Chemical Abstracts Service) 12065-65-5 e 13463-67-7, attualmente classificato con i
codici NC ex 2823 00 00 e 3206 11 00 (codici TARIC 2823 00 00 10 e 2823 00 00 30) e originario della Repubblica
popolare cinese.

2. La registrazione scade dopo un periodo di nove mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente
regolamento.

3. Tutte le parti interessate sono invitate a comunicare le proprie osservazioni per iscritto, a fornire elementi di prova o
a chiedere di essere sentite entro 21 giorni dalla data di pubblicazione del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in


ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 6 giugno 2024

Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN

24CE2237

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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1618 DELLA COMMISSIONE


del 6 giugno 2024
che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2021/763 della Commissione che stabilisce norme
tecniche di attuazione per l'applicazione del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo
e del Consiglio e della direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto
riguarda la segnalazione a fini di vigilanza e l'informativa al pubblico in materia di requisito minimo
di fondi propri e passività ammissibili

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti
prudenziali per gli enti creditizi e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (1), in particolare l'articolo 430, paragrafo
7, quinto comma, e l'articolo 434 bis, quinto comma,

vista la direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che istituisce un quadro di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 82/891/CEE del
Consiglio, e le direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE, 2011/35/UE, 2012/30/UE
e 2013/36/UE e i regolamenti (UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 648/2012, del Parlamento europeo e del Consiglio (2), in
particolare l'articolo 45 decies, paragrafo 5, quinto comma, e paragrafo 6, quinto comma,

considerando quanto segue:

(1) Il regolamento (UE) 2022/2036 del Parlamento europeo e del Consiglio (3) ha introdotto nel regolamento (UE)
n. 575/2013 l'obbligo che impone alle entità intermedie di un gruppo soggetto a risoluzione di dedurre dagli
elementi di passività ammissibili gli strumenti di fondi propri e gli strumenti di passività ammissibili da esse
detenuti utilizzati per conformarsi al requisito di cui all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013 («requisito
di capacità totale interna di assorbimento delle perdite» o «TLAC interna») o al requisito di cui all'articolo 45 septies
della direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (4) («requisito minimo di fondi propri e passività
ammissibili interno» o «MREL interno»), se tali strumenti di fondi propri e strumenti di passività ammissibili sono
stati emessi da entità che non sono entità soggette a risoluzione e che appartengono allo stesso gruppo soggetto a
risoluzione. È pertanto necessario tenere conto di tale obbligo di deduzione nei modelli per l'informativa al
pubblico in merito alle informazioni armonizzate sul MREL interno e sulla TLAC interna di cui al regolamento di
esecuzione (UE) 2021/763 della Commissione (5). È altresì opportuno tenere conto di tale obbligo di deduzione
nelle informazioni armonizzate fornite alle autorità competenti e alle autorità di risoluzione.

(1) GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2013/575/oj.


(2) GU L 173 del 12.6.2014, pag. 190, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2014/59/oj.
(3) Regolamento (UE) 2022/2036 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 ottobre 2022, che modifica il regolamento (UE)
n. 575/2013 e la direttiva 2014/59/UE per quanto riguarda il trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello
mondiale con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo e metodi di sottoscrizione indiretta degli strumenti ammissibili per il
soddisfacimento del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (GU L 275 del 25.10.2022, pag. 1,
ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2022/2036/oj).
( ) Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che istituisce un quadro di risanamento e
4

risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 82/891/CEE del Consiglio, e le
direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE, 2011/35/UE, 2012/30/UE e 2013/36/UE e i regolamenti
(UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 648/2012, del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 173 del 12.6.2014, pag. 190, ELI:
http://data.europa.eu/eli/dir/2014/59/oj).
(5) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/763 della Commissione, del 23 aprile 2021, che stabilisce norme tecniche di attuazione per
l'applicazione del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e della direttiva 2014/59/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda la segnalazione a fini di vigilanza e l'informativa al pubblico in materia di requisito
minimo di fondi propri e passività ammissibili (GU L 168 del 12.5.2021, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2021/763/oj).

— 23 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

(2) La direttiva (UE) 2024/1174 del Parlamento europeo e del Consiglio (6) che modifica la direttiva 2014/59/UE e il
regolamento (UE) n. 806/2014 per quanto riguarda taluni aspetti del requisito minimo di fondi propri e passività
ammissibili ha ulteriormente modificato l'obbligo di deduzione di cui al regolamento (UE) n. 575/2013,
specificando nella direttiva 2014/59/UE e nel regolamento (UE) n. 806/2014 che le entità intermedie di un gruppo
soggetto a risoluzione sono tenute a dedurre solo gli strumenti di fondi propri detenuti emessi da entità soggette a
liquidazione che appartengono allo stesso gruppo soggetto a risoluzione e non sono entità soggette a risoluzione, a
determinate condizioni relative alla rilevanza di tali strumenti detenuti. È opportuno tenere conto anche di tali
modifiche nelle informazioni armonizzate fornite nei modelli per l'informativa al pubblico e la segnalazione alle
autorità competenti e alle autorità di risoluzione.

(3) Le entità soggette ai requisiti di cui all'articolo 92 bis o all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013
(«requisito TLAC») o al requisito di cui all'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE («requisito MREL») possono, previa
autorizzazione della rispettiva autorità di risoluzione, rimborsare, anche anticipatamente, ripagare o riacquistare
strumenti di passività ammissibili conformemente all'articolo 78 bis del regolamento (UE) n. 575/2013. Gli importi
rientranti nell'ambito di tale autorizzazione riducono la capacità delle entità di soddisfare il requisito MREL o il
requisito TLAC. È pertanto necessario specificare il modo in cui si dovrebbe tenere conto dell'impatto di tale
autorizzazione nell'informativa al pubblico e nelle segnalazioni alle autorità competenti e alle autorità di risoluzione.

(4) È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) 2021/763.

(5) Il presente regolamento si basa sui progetti di norme tecniche di attuazione che l'Autorità bancaria europea ha
presentato alla Commissione.

(6) L'Autorità bancaria europea ha effettuato consultazioni pubbliche sui progetti di norme tecniche di attuazione sui
quali è basato il presente regolamento, ha analizzato i relativi costi e benefici potenziali e ha chiesto la consulenza
del gruppo delle parti interessate nel settore bancario istituito in conformità dell'articolo 37 del regolamento (UE)
n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (7).

(7) Affinché le entità soggette all'obbligo di segnalare e rendere pubbliche le informazioni a norma del regolamento (UE)
n. 575/2013 o della direttiva 2014/59/UE abbiano tempo sufficiente per adattarsi alle modifiche dei modelli e delle
informazioni armonizzate, tali modifiche dovrebbero iniziare ad applicarsi sei mesi dopo la data di entrata in vigore,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Modifiche del regolamento di esecuzione (UE) 2021/763

Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/763 è così modificato:

1) i modelli M 02.00 e M 03.00 di cui all'allegato I sono sostituiti dai modelli M 02.00 e M 03.00 di cui all'allegato I del
presente regolamento;

2) l'allegato II è sostituito dal testo di cui all'allegato II del presente regolamento;

3) i modelli EU TLAC1 ed EU ILAC di cui all'allegato V sono sostituiti dai modelli EU TLAC1 ed EU ILAC di cui
all'allegato III del presente regolamento;

4) l'allegato VI è sostituito dal testo di cui all'allegato IV del presente regolamento.

(6) Direttiva (UE) 2024/1174 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 aprile 2024, che modifica la direttiva 2014/59/UE e il
regolamento (UE) n. 806/2014 per quanto riguarda taluni aspetti del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (GU L,
2024/1174, 22.4.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1174/oj).
( ) Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di
7

vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione
(GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2010/1093/oj).

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Articolo 2

Entrata in vigore e applicazione

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione
europea.

Esso si applica a decorrere dal 27 dicembre 2024.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in


ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 6 giugno 2024

Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN

— 25 —
5-8-2024

ALLEGATO I

SEGNALAZIONE DEL REQUISITO MINIMO DI FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI

MODELLI PER IL MREL E LA TLAC

NUMERO DEL CODICE DEL


NOME DEL MODELLO/GRUPPO DI MODELLI NOME ABBREVIATO
MODELLO MODELLO

IMPORTI: PRINCIPALI METRICHE PER IL MREL E LA TLAC

1 M 01.00 Principali metriche del MREL e della TLAC (gruppi/entità soggetti a risoluzione) KM2

COMPOSIZIONE E DURATA

2 M 02.00 Composizione e capacità per il MREL e la TLAC (gruppi/entità soggetti a risoluzione) TLAC1

— 26 —
3 M 03.00 MREL interno e TLAC interna ILAC

4 M 04.00 Struttura di finanziamento delle passività ammissibili LIAB-MREL

RANGO NELLA GRADUATORIA DEI CREDITORI


GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

5 M 05.00 Rango nella graduatoria dei creditori (soggetto che non è un'entità soggetta a risoluzione) TLAC2

6 M 06.00 Rango nella graduatoria dei creditori (entità soggetta a risoluzione) TLAC3

INFORMAZIONI SPECIFICHE PER CONTRATTO

7 M 07.00 Strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo MTCI


2a Serie speciale - n. 60
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

M 01.00 - Principali metriche per il MREL e la TLAC (gruppi/entità soggetti a risoluzione) (KM2)

Requisito minimo di Requisito di fondi propri


fondi propri e passività e passività ammissibili
ammissibili (MREL) per i G-SII (TLAC)

0010 0020

Importo complessivo dell'esposizione al rischio e misura dell'esposizione complessiva

IMPORTO COMPLESSIVO DELL'ESPOSIZIONE AL


0100
RISCHIO (TREA)

0110 MISURA DELL'ESPOSIZIONE COMPLESSIVA (TEM)

Fondi propri e passività ammissibili

0200 FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI

0210 Di cui fondi propri e passività subordinate

0220 Di cui disciplinati dal diritto di un paese terzo

Di cui contenenti una clausola di svalutazione e di


0230 conversione a norma dell'articolo 55 della direttiva
2014/59/UE

Altre passività sottoponibili al bail-in

0250 ALTRE PASSIVITÀ SOTTOPONIBILI AL BAIL-IN

0260 Di cui disciplinati dal diritto di un paese terzo

Di cui contenenti una clausola di svalutazione e di


0270 conversione a norma dell'articolo 55 della direttiva
2014/59/UE

0280 Durata residua < 1 anno

0285 Durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0290 Durata residua >= 2 anni

Rapporti e deroghe per subordinazione

FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI IN PERä


0300
CENTUALE DEL TREA

0310 Di cui fondi propri e passività subordinate

FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI IN PERä


0320
CENTUALE DELLA TEM

0330 Di cui fondi propri e passività subordinate

Si applica la deroga per subordinazione di cui all'articolo 72


0340 ter, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 575/2013? (deroga
5 %)

— 27 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Requisito minimo di Requisito di fondi propri


fondi propri e passività e passività ammissibili
ammissibili (MREL) per i G-SII (TLAC)

0010 0020

Importo complessivo degli strumenti di passività ammissibili


non subordinate consentiti se si applica la facoltà di suborä
0350
dinazione di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del regolaä
mento (UE) n. 575/2013 (deroga 3,5 % massimo)

Quota delle passività non subordinate totali incluse nei fondi


0360
propri e nelle passività ammissibili

M 02.00 – Capacità e composizione per il MREL e la TLAC (gruppi/entità soggetti a risoluzione) (TLAC1)

Voce per
Requisito Requisito di
memoria:
minimo di fondi propri
importi
fondi propri e passività
ammissibili ai
e passività ammissibili
fini del MREL
ammissibili per i G-SII
ma non della
(MREL) (TLAC)
TLAC

0010 0020 0030

0010 FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI

0020 Fondi propri (ammissibili)

0030 Capitale primario di classe 1

0040 Capitale aggiuntivo di classe 1 (ammissibile)

0050 Capitale di classe 2 (ammissibile)

0060 Passività ammissibili

Elementi di passività ammissibili prima delle rettifiä


0070
che

Di cui passività ammissibili considerate struttuä


0080
ralmente subordinate

0090 Passività ammissibili subordinate a passività escluse

Strumenti di passività ammissibili emessi direttaä


0100 mente dall'entità soggetta a risoluzione (non sogä
getti alla clausola grandfathering)

— 28 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Voce per
Requisito Requisito di
memoria:
minimo di fondi propri
importi
fondi propri e passività
ammissibili ai
e passività ammissibili
fini del MREL
ammissibili per i G-SII
ma non della
(MREL) (TLAC)
TLAC

0010 0020 0030

Strumenti di passività ammissibili emessi da altri


0110 soggetti all'interno del gruppo soggetto a risoluä
zione (non soggetti alla clausola grandfathering)

Strumenti di passività ammissibili emessi prima


0120
del 27 giugno 2019

Strumenti di classe 2 con una durata residua di


0130 almeno un anno, nella misura in cui non sono
considerati elementi di classe 2

(-) Strumenti propri di passività ammissibili


0132
subordinate a passività escluse

(-) Di cui importi non utilizzati nel quadro di


0135
un'autorizzazione preventiva

Passività ammissibili non subordinate a passività


0140
escluse

Passività ammissibili non subordinate a passività


0150 escluse (non soggette alla clausola grandfathering
pre-massimale)

Passività ammissibili non subordinate a passività


0160 escluse emesse prima del 27 giugno 2019 (pre-
massimale)

(-) Strumenti propri di passività ammissibili non


0162
subordinate a passività escluse

(-) Di cui importi non utilizzati nel quadro di


0165
un'autorizzazione preventiva

Importi ammissibili dopo l'applicazione del masä


simale di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del
0170
regolamento (UE) n. 575/2013 (non soggetti alla
clausola grandfathering)

Importi ammissibili, dopo l'applicazione del masä


simale di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del
0180
regolamento (UE) n. 575/2013, di elementi emessi
prima del 27 giugno 2019

0190 (-) Deduzioni

(-) Esposizioni tra gruppi soggetti a risoluzione con


0200
punto di avvio multiplo (MPE)

(-) Investimenti in altri strumenti di passività ammisä


0211
sibili

— 29 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Voce per
Requisito Requisito di
memoria:
minimo di fondi propri
importi
fondi propri e passività
ammissibili ai
e passività ammissibili
fini del MREL
ammissibili per i G-SII
ma non della
(MREL) (TLAC)
TLAC

0010 0020 0030

Eccesso di deduzioni dalle passività ammissibili


0220 rispetto alle passività ammissibili (deduzioni dal
capitale di classe 2)

VOCI PER MEMORIA

CET1 (%) disponibile dopo aver soddisfatto i requisiti del


0400
soggetto

0410 Requisito combinato di riserva di capitale (%)

0420 Di cui requisito di riserva di conservazione del capitale

0430 Di cui requisito anticiclico di riserva di capitale

Di cui requisito di riserva di capitale a fronte del rischio


0440
sistemico

Di cui riserva per gli enti a rilevanza sistemica a livello gloä


0450
bale (G-SII) o per gli altri enti a rilevanza sistemica (O-SII)

Investimenti in passività subordinate ammissibili di altri


0460
enti

0470 Investimenti in passività subordinate ammissibili di G-SII

0480 Investimenti in passività subordinate ammissibili di O-SII

0490 Investimenti in passività subordinate ammissibili di altri enti

0500 Passività escluse

Autorizzazioni ad hoc per elementi di passività ammissiä


0600
bili: importo predeterminato

Autorizzazioni preventive generali per elementi di passiä


0610
vità ammissibili: importo predeterminato

— 30 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

M 03.00 – MREL interno e TLAC interna (ILAC)

MREL
TLAC interna
interno

0010 0020

0010 Livello di applicazione

Importo complessivo dell'esposizione al rischio e misura dell'esposizione complessiva

0100 Importo complessivo dell'esposizione al rischio (TREA)

0110 Misura dell'esposizione complessiva (TEM)

Fondi propri ammissibili e passività ammissibili

0200 Fondi propri ammissibili e passività ammissibili

0210 Fondi propri ammissibili

0220 Capitale primario di classe 1 (CET1)

0230 Capitale aggiuntivo di classe 1 ammissibile

0240 Capitale di classe 2 ammissibile

0250 Passività ammissibili e garanzie

0260 Passività ammissibili (escluse le garanzie)

(-) Strumenti propri di passività ammissibili: importi non utilizzati nel quaä
0265
dro di un'autorizzazione preventiva

Garanzie fornite dall'entità soggetta a risoluzione e consentite dall'autorità di


0270
risoluzione

0280 Voce per memoria: parte garantita della garanzia

(-) Strumenti di fondi propri e strumenti di passività ammissibili emessi da


0290
entità non soggette a risoluzione dello stesso gruppo soggetto a risoluzione

(-) Di cui strumenti di fondi propri emessi da entità soggette a liquidaä


0293
zione

Eccesso di deduzioni dalle passività ammissibili rispetto alle passività


0295
ammissibili

Rapporti dei fondi propri ammissibili e delle passività ammissibili

0400 Fondi propri e passività ammissibili in percentuale del TREA

0410 Di cui garanzie consentite

0420 Fondi propri e passività ammissibili in percentuale della TEM

0430 Di cui garanzie consentite

— 31 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

MREL
TLAC interna
interno

0010 0020

0440 CET1 (%) disponibile dopo aver soddisfatto i requisiti del soggetto

Voci per memoria

0500 Requisito combinato di riserva di capitale (%)

0510 Di cui requisito di riserva di conservazione del capitale

0520 Di cui requisito anticiclico di riserva di capitale

0530 Di cui requisito di riserva di capitale a fronte del rischio sistemico

Di cui riserva per gli enti a rilevanza sistemica a livello globale (G-SII) o per gli
0540
altri enti a rilevanza sistemica (O-SII)

0550 Altre passività sottoponibili al bail-in

0560 Di cui disciplinati dal diritto di un paese terzo

Di cui contenenti una clausola di svalutazione e di conversione a norma


0570
dell'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE

0580 Durata residua < 1 anno

0590 Durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0600 Durata residua >= 2 anni

0610 Passività escluse

Strumenti di fondi propri emessi da entità soggette a liquidazione dello


0620
stesso gruppo soggetto a risoluzione

Rapporto tra strumenti di fondi propri detenuti emessi da entità soggette a


0630
liquidazione e fondi propri ammissibili e passività ammissibili

M 04.00 – Struttura di finanziamento delle passività ammissibili (LIAB MREL)

Importo ammissibile
per il MREL/per il
MREL interno

0010

0100 PASSIVITÀ AMMISSIBILI

0200 Depositi, non protetti e non preferenziali >= 1 anno

0210 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0220 Di cui durata residua >= 2 anni

0230 Di cui emesse da filiazioni

— 32 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Importo ammissibile
per il MREL/per il
MREL interno

0010

0300 Passività garantite non coperte da garanzia reale > = 1 anno

0310 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0320 Di cui durata residua >= 2 anni

0330 Di cui emesse da filiazioni

0400 Obbligazioni strutturate > = 1 anno

0410 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0420 Di cui durata residua >= 2 anni

0430 Di cui emesse da filiazioni

0500 Passività di primo rango (senior) non garantite > = 1 anno

0510 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0520 Di cui durata residua >= 2 anni

0530 Di cui emesse da filiazioni

0600 Passività di primo rango (senior) non privilegiate > = 1 anno

0610 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0620 Di cui durata residua >= 2 anni

0630 Di cui emesse da filiazioni

0700 Passività subordinate (non riconosciute come fondi propri) > = 1 anno

0710 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0720 Di cui durata residua >= 2 anni

0730 Di cui emesse da filiazioni

0800 Altre passività ammissibili MREL >= 1 anno

0810 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0820 Di cui durata residua >= 2 anni

0830 Di cui emesse da filiazioni

— 33 —
5-8-2024

M 05.00 – Rango nella graduatoria dei creditori (soggetto che non è un'entità soggetta a risoluzione) (TLAC2)

Passività e fondi Passività e fondi propri meno passività escluse


propri

Descrizione
Rango in caso Tipo di del rango in
di insolvenza creditore caso di Di cui
insolvenza passività Di cui fondi propri Di cui con durata residua di
escluse e passività Di cui titoli
ammissibili ai fini • 1 anno • 2 anni • 5 anni perpetui
del MREL interno • 10 anni
< 2 anni < 5 anni < 10 anni

0010 0020 0030 0040 0050 0060 0070 0080 0090 0100 0110 0120

— 34 —
M 06.00 – Rango nella graduatoria dei creditori (entità soggette a risoluzione) (TLAC3)

Passività e fondi
Passività e fondi propri meno passività escluse
propri

Descrizione
Rango in caso del rango in
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

di insolvenza caso di Di cui fondi propri e Di cui con durata residua di


insolvenza Di cui passività
escluse passività ammissibili
Di cui titoli
potenzialmente
• 1 anno • 2 anni • 5 anni perpetui
ammissibili ai fini del • 10 anni
MREL < 2 anni < 5 anni < 10 anni

0010 0020 0030 0040 0050 0060 0070 0080 0090 0100 0110
2a Serie speciale - n. 60
5-8-2024

M 07.00 – Strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo (MTCI)

Rango nelle procedure


Soggetto emittente Riconoscimento Trattamento regolamentare
Diritto ordinarie di insolvenza
Identifi- contrattuale dei (Prima) Regula-
applicabile
cativo del poteri di Importo Durata data di tory call
(paese Tipo di fondi Rango in
Codic- Tipo di contratto svalutazione e Tipo di Diritto call (Sì/No)
Nome terzo) propri o passività caso di
e codice di conversione strumento applicabile

— 35 —
ammissibili insolvenza

0010 0020 0030 0040 0050 0060 0070 0080 0090 0100 0110 0120 0130 0140
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
2a Serie speciale - n. 60
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

ALLEGATO II

SEGNALAZIONE DEL REQUISITO MINIMO DI FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI – ISTRUZIONI

PARTE I

ISTRUZIONI DI CARATTERE GENERALE

1. Struttura e convenzioni

1.1. Struttura

1. Questo quadro per le segnalazioni sul MREL e sulla TLAC è costituito da quattro gruppi di modelli:

a) importi: principali metriche del MREL e della TLAC;

b) composizione e scadenza;

c) rango nella graduatoria dei creditori;

d) informazioni specifiche per contratto.

2. Per ciascun modello sono indicati i riferimenti giuridici. In questa parte sono incluse ulteriori informazioni
dettagliate sugli aspetti più generali della segnalazione di ciascun insieme di modelli e istruzioni riguardanti
posizioni specifiche.

1.2. Convenzione di numerazione

3. Nel citare le colonne, le righe e le celle dei modelli, il documento si attiene alla convenzione di etichettatura di
cui alle lettere da a) a d). Tali codici numerici sono utilizzati ampiamente nelle formule di convalida definite
conformemente all'allegato III.

a) Viene seguita la seguente notazione generale: {modello;riga;colonna}.

b) I riferimenti all'interno di un modello non includono un'indicazione del modello stesso: {riga;colonna}.

c) Nei modelli con una sola colonna, sono indicate soltanto le righe: {modello;riga}.

d) Un asterisco segnala che il riferimento corrisponde a righe o a colonne specificate in precedenza.

1.3. Convenzione dei segni

4. Sono segnalati come cifre positive tutti gli importi che aumentano i fondi propri e le passività ammissibili, gli
importi dell'esposizione ponderati per il rischio, la misura dell'esposizione del coefficiente di leva finanziaria
o i requisiti. Al contrario, sono segnalati come cifre negative tutti gli importi che riducono i fondi propri e le
passività ammissibili, gli importi dell'esposizione ponderati per il rischio, la misura dell'esposizione del
coefficiente di leva finanziaria o i requisiti. Se l'intestazione della voce è preceduta da un segno negativo (-),
significa che per quella voce non è prevista la segnalazione di cifre positive.

1.4. Abbreviazioni e definizioni

5. Ai fini degli allegati del presente regolamento si applicano le seguenti abbreviazioni e definizioni:

a) «MREL» fa riferimento al requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili conformemente


all'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE;

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b) «TLAC» fa riferimento ai requisiti di fondi propri e passività ammissibili per gli enti a rilevanza sistemica a
livello globale (G-SII) di cui all'articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013;

c) «TLAC interna» fa riferimento al requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII non UE
conformemente all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013;

d) «MREL interno» fa riferimento al MREL applicato ai soggetti che non sono entità soggette a risoluzione
conformemente all'articolo 45 septies della direttiva 2014/59/UE;

e) «importo non utilizzato nel quadro di un'autorizzazione preventiva» fa riferimento all'importo rientrante
nell'ambito di un'autorizzazione preventiva a rimborsare, anche anticipatamente, ripagare o riacquistare
strumenti di fondi propri a norma dell'articolo 78 del regolamento (UE) n. 575/2013 o strumenti di
passività ammissibili a norma dell'articolo 78 bis di tale regolamento, a seconda dei casi, nella misura in
cui il soggetto segnalante non abbia ancora utilizzato integralmente tale importo per rimborsare, anche
anticipatamente, ripagare o riacquistare tali strumenti. Se l'autorizzazione è un'autorizzazione ad hoc e si
riferisce a strumenti richiamabili (callable) per i quali non vi è sufficiente certezza che l'opzione call sarà
esercitata, l'importo non utilizzato nel quadro di un'autorizzazione preventiva esclude tali strumenti;

f) «importo non utilizzato nel quadro di un'autorizzazione ad hoc» fa riferimento all'importo rientrante
nell'ambito di un'autorizzazione preventiva ad hoc a rimborsare, anche anticipatamente, ripagare o
riacquistare specifici strumenti di fondi propri a norma dell'articolo 78, paragrafo 1, primo comma, del
regolamento (UE) n. 575/2013, in combinato disposto con l'articolo 28, paragrafo 5, del regolamento
delegato (UE) n. 241/2014 della Commissione (1), o specifici strumenti di passività ammissibili a norma
dell'articolo 78 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, in combinato disposto con l'articolo 32 ter,
paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) n. 241/2014, a seconda dei casi, nella misura in cui il
soggetto segnalante non abbia ancora utilizzato integralmente tale importo per rimborsare, anche
anticipatamente, ripagare o riacquistare tali strumenti. Se l'autorizzazione si riferisce a strumenti
richiamabili (callable) per i quali non vi è sufficiente certezza che l'opzione call sarà esercitata, l'importo
non utilizzato nel quadro di un'autorizzazione preventiva esclude tali strumenti;

g) «importo non utilizzato nel quadro di un'autorizzazione generale» o «importo non utilizzato nel quadro
di un'autorizzazione preventiva generale» fa riferimento all'importo rientrante nell'ambito di
un'autorizzazione preventiva a rimborsare, anche anticipatamente, ripagare o riacquistare strumenti di
fondi propri a norma dell'articolo 78, paragrafo 1, secondo comma, del regolamento (UE) n. 575/2013,
in combinato disposto con l'articolo 28, paragrafo 3, del regolamento delegato (UE) n. 241/2014, o
strumenti di passività ammissibili a norma dell'articolo 78 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, in
combinato disposto con l'articolo 32 ter, paragrafi 3 e 5, del regolamento delegato (UE) n. 241/2014, a
seconda dei casi, nella misura in cui il soggetto segnalante non abbia ancora utilizzato integralmente tale
importo per rimborsare, anche anticipatamente, ripagare o riacquistare tali strumenti.

PARTE II

ISTRUZIONI RELATIVE AI MODELLI

1. Importi: M 01.00 – Metriche principali per MREL e TLAC (KM2)

1.1. Osservazioni generali

1. La colonna relativa al requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL) è compilata dai soggetti
per cui è previsto il requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili conformemente
all'articolo 45 sexies della direttiva 2014/59/UE. Solo i soggetti tenuti a rispettare il requisito di cui
all'articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013 segnalano le voci relative al requisito di fondi propri e
passività ammissibili per i G-SII (TLAC).

(1) Regolamento delegato (UE) n. 241/2014 della Commissione, del 7 gennaio 2014, che integra il regolamento (UE) n. 575/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui requisiti di fondi propri e di
passività ammissibili per gli enti (GU L 74 del 14.3.2014, pag. 8, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_del/2014/241/oj).

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1.2. Istruzioni relative a posizioni specifiche

Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0010 Requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL)


Articoli 45 e 45 sexies della direttiva 2014/59/UE.

0020 Requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII (TLAC)


Articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013.

Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0100 - 0120 Importo complessivo dell'esposizione al rischio e misura dell'esposizione complessiva

0100 Importo complessivo dell'esposizione al rischio (TREA)


Articolo 45, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2014/59/UE, articolo 92, paragrafo 3, del regolaä
mento (UE) n. 575/2013.
L'importo complessivo dell'esposizione al rischio segnalato in questa riga è l'importo complessivo
dell'esposizione al rischio che costituisce la base per la conformità ai requisiti di cui all'articolo 45 della
direttiva 2014/59/UE o all'articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, a seconda dei casi.

0110 Misura dell'esposizione complessiva (TEM)


Articolo 45, paragrafo 2, lettera b), della direttiva 2014/59/UE, articolo 429, paragrafo 4, e artiä
colo 429 bis del regolamento (UE) n. 575/2013.
La misura dell'esposizione complessiva segnalata in questa riga è la misura dell'esposizione complesä
siva che costituisce la base per la conformità ai requisiti di cui all'articolo 45 della direttiva
2014/59/UE o all'articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, a seconda dei casi.

0200 - 0230 Fondi propri e passività ammissibili

0200 Fondi propri e passività ammissibili


MREL
L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili computato ai fini del MREL è segnalato come la
somma:
(i) dei fondi propri ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 118, e dell'articolo 72 del regolamento
(UE) n. 575/2013;
(ii) delle passività ammissibili ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71 bis, della direttiva
2014/59/UE.
In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo
se soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
TLAC
L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili computato ai fini del requisito di fondi propri e
passività ammissibili per i G-SII (TLAC) è l'importo di cui all'articolo 72 terdecies del regolamento (UE)
n. 575/2013, costituito da:
(i) i fondi propri ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 118, e dell'articolo 72 del regolamento
(UE) n. 575/2013;
(ii) le passività ammissibili di cui all'articolo 72 duodecies del regolamento (UE) n. 575/2013.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0210 Di cui fondi propri e passività subordinate


L'importo dei fondi propri e delle passività subordinate ammissibili computato ai fini del MREL è
segnalato come la somma:
(i) dei fondi propri ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 118, e dell'articolo 72 del regolamento
(UE) n. 575/2013;
(ii) delle passività ammissibili incluse nell'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili di cui
all'articolo 45 ter della direttiva 2014/59/UE che sono strumenti subordinati ammissibili ai sensi
dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71 ter, di tale direttiva;
(iii) delle passività incluse nell'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili di cui
all'articolo 45 ter, paragrafo 3, della direttiva 2014/59/UE.
In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo
se soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
Per quanto riguarda le passività ammissibili subordinate, gli importi segnalati sono quelli al netto di:
(i) se del caso, strumenti propri di passività ammissibili subordinate detenuti di cui all'articolo 72
sexies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 575/2013; e
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui
l'autorizzazione preventiva si riferisce a strumenti di passività subordinate in generale o a uno
specifico strumento di passività subordinate.

0220 Di cui disciplinati dal diritto di un paese terzo


L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili disciplinati dal diritto di un paese terzo di cui
all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
Gli importi segnalati sono quelli al netto di:
(i) strumenti propri di passività ammissibili detenuti di cui all'articolo 72 sexies, paragrafo 1,
lettera a), del regolamento (UE) n. 575/2013, se del caso, e strumenti di fondi propri detenuti
di cui all'articolo 36, paragrafo 1, lettera f), all'articolo 56, lettera a), e all'articolo 66, lettera a),
del regolamento (UE) n. 575/2013, disciplinati dal diritto di un paese terzo; e
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione ad hoc, nella misura in cui
l'autorizzazione preventiva si riferisce a uno strumento di fondi propri o a uno strumento
specifico di passività ammissibili disciplinato dal diritto di un paese terzo.

0230 Di cui contenenti una clausola di svalutazione e di conversione a norma dell'articolo 55 della
direttiva 2014/59/UE
L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili disciplinate dal diritto di un paese terzo conteä
nenti una clausola di svalutazione e di conversione di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
Gli importi segnalati sono quelli al netto di:
(i) strumenti propri di passività ammissibili detenuti di cui all'articolo 72 sexies, paragrafo 1,
lettera a), del regolamento (UE) n. 575/2013, se del caso, e strumenti di fondi propri detenuti
di cui all'articolo 36, paragrafo 1, lettera f), all'articolo 56, lettera a), e all'articolo 66, lettera a),
del regolamento (UE) n. 575/2013, disciplinati dal diritto di un paese terzo e contenenti una
clausola di svalutazione e di conversione di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE; e
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione ad hoc, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a uno strumento di fondi propri o a uno strumento specifico di
passività ammissibili disciplinato dal diritto di un paese terzo e contenente una clausola di
svalutazione e di conversione di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.

0250 - 0290 Altre passività sottoponibili al bail-in


I soggetti che, alla data di segnalazione di tali informazioni, detengono fondi propri e passività
ammissibili pari ad almeno il 150 % del requisito di cui all'articolo 45, paragrafo 1, della direttiva
2014/59/UE sono esentati dalla segnalazione delle informazioni di cui alle righe da 0250 a 0290. Tali
soggetti possono decidere di segnalare tali informazioni nel presente modello su base volontaria.
Ai fini di queste righe, gli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella
misura in cui l'autorizzazione si riferisce a uno strumento di passività ammissibili, sono considerati
come altre passività sottoponibili al bail-in.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0250 Altre passività sottoponibili al bail-in


L'importo delle passività sottoponibili al bail-in ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71, della
direttiva 2014/59/UE che non sono incluse nei fondi propri e nelle passività ammissibili conformeä
mente all'articolo 45 ter di tale direttiva.

0260 Di cui disciplinati dal diritto di un paese terzo


L'importo di altre passività sottoponibili al bail-in disciplinate dal diritto di un paese terzo di cui all'arä
ticolo 55 della direttiva 2014/59/UE.

0270 Di cui contenenti una clausola di svalutazione e di conversione a norma dell'articolo 55 della
direttiva 2014/59/UE
L'importo di altre passività sottoponibili al bail-in disciplinate dal diritto di un paese terzo contenenti
una clausola di svalutazione e di conversione di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.

0280 – 0290 Ripartizione delle altre passività sottoponibili al bail-in per durata residua

0280 Durata residua < 1 anno

0285 Durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0290 Durata residua >= 2 anni

0300 - 0360 Rapporti e deroghe per subordinazione

0300 Fondi propri e passività ammissibili in percentuale del TREA


Ai fini di questa riga l'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili segnalato nella riga 0200 è
espresso in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio calcolato conformemente
all'articolo 92, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.

0310 Di cui fondi propri e passività subordinate


Ai fini di questa riga l'importo dei fondi propri e delle passività subordinate ammissibili segnalato nella
riga 0210 è espresso in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio calcolato
conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.

0320 Fondi propri e passività ammissibili in percentuale della TEM


Ai fini di questa riga l'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili segnalato nella riga 0200 è
espresso in percentuale della misura dell'esposizione complessiva calcolata conformemente all'artiä
colo 429, paragrafo 4, e all'articolo 429 bis del regolamento (UE) n. 575/2013.

0330 Di cui fondi propri e passività subordinate


Ai fini di questa riga l'importo dei fondi propri e delle passività subordinate ammissibili segnalato nella
riga 0210 è espresso in percentuale della misura dell'esposizione complessiva calcolata conformeä
mente all'articolo 429, paragrafo 4, e all'articolo 429 bis del regolamento (UE) n. 575/2013.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0340 Si applica la deroga per subordinazione di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 4, del regolamento
(UE) n. 575/2013? (deroga 5 %)
Questa riga è segnalata solo dai soggetti per cui è previsto il requisito di fondi propri e passività
ammissibili per i G-SII (TLAC).
Se l'autorità di risoluzione consente che le passività siano considerate strumenti di passività ammissiä
bili conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 575/2013, il soggetto
segnalante indica "sì" nella colonna 0020.
Se l'autorità di risoluzione non consente che le passività siano considerate strumenti di passività
ammissibili conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 575/2013, il sogä
getto segnalante indica «no» nella colonna 0020.
Dato che le deroghe di cui all'articolo 72 ter, paragrafi 3 e 4, del regolamento (UE) n. 575/2013 si
escludono a vicenda, questa riga non deve essere compilata se il soggetto segnalante ha compilato
{r0350}.

0350 Importo complessivo degli strumenti di passività ammissibili non subordinate consentiti se si
applica la facoltà di subordinazione di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE)
n. 575/2013 (deroga 3,5 % massimo)
Importo complessivo delle passività non subordinate che l'autorità di risoluzione consente che siano
considerate strumenti di passività ammissibili ai fini del requisito di fondi propri e passività ammissiä
bili per i G-SII (TLAC) conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE)
n. 575/2013 o che sono considerate tali conformemente all'articolo 494, paragrafo 3, di tale regolaä
mento.
Dato che le deroghe di cui all'articolo 72 ter, paragrafi 3 e 4, del regolamento (UE) n. 575/2013 si
escludono a vicenda, questa riga non deve essere compilata se il soggetto segnalante indica «sì» in
{r0340,c0020}.

0360 Quota delle passività non subordinate totali incluse nei fondi propri e nelle passività ammissiä
bili
Questa riga è segnalata solo dai soggetti per cui è previsto il requisito di fondi propri e passività
ammissibili per i G-SII (TLAC).
Se si applica la deroga per subordinazione con massimale di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del
regolamento (UE) n. 575/2013, i soggetti segnalano:
(i) l'importo delle passività emesse che ha rango pari a quello delle passività escluse di cui
all'articolo 72 bis, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013 ed è incluso nell'importo
segnalato nella riga 0200 (dopo l'applicazione del massimale),
(ii) diviso per l'importo delle passività emesse che ha rango pari a quello delle passività escluse di
cui all'articolo 72 bis, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013 e che sarebbe incluso
nella riga 0200 se il massimale non fosse applicato.

2. Composizione e scadenza

2.1. M 02.00 – Capacità e composizione MREL e TLAC (gruppi ed entità soggetti a risoluzione) (TLAC1)

2.1.1. Osservazioni generali

2. Il modello M 02.00 – Capacità e composizione MREL e TLAC (gruppi ed entità soggetti a risoluzione)
(TLAC1) fornisce dettagli ulteriori sulla composizione dei fondi propri e delle passività ammissibili.

3. La colonna relativa al requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL) è compilata dai
soggetti per cui è previsto il requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili conformemente
all'articolo 45 sexies della direttiva 2014/59/UE. Solo i soggetti tenuti a rispettare il requisito di cui
all'articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013 segnalano le voci relative al requisito di fondi
propri e passività ammissibili per i G-SII (TLAC).

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2.1.2. Istruzioni relative a posizioni specifiche

Colonna Riferimenti giuridici e istruzioni

0010 Requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL)


Articoli 45 e 45 sexies della direttiva 2014/59/UE.

0020 Requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII (TLAC)


Articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013.

0030 Voce per memoria: importi ammissibili ai fini MREL ma non TLAC
Questa colonna è compilata solo dai soggetti per cui è previsto il requisito di fondi propri e passiä
vità ammissibili per i G-SII (TLAC).
Questa colonna riporta la differenza tra gli importi dei fondi propri e delle passibilità ammissibili
per soddisfare il requisito di cui all'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE, conformemente all'arä
ticolo 45 sexies di tale direttiva, e l'importo dei fondi propri e delle passibilità ammissibili per
soddisfare il requisito di cui all'articolo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013.

Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI


Fondi propri e passività ammissibili ai fini dell'articolo 45 sexies della direttiva 2014/59/UE e dell'artiä
colo 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013.
MREL
L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili computato ai fini del MREL è segnalato come la
somma:
(i) dei fondi propri ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 118, e dell'articolo 72 del regolamento (UE)
n. 575/2013;
(ii) delle passività ammissibili ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71 bis, della direttiva 2014/59/UE.
0010
In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se
soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
TLAC
L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili computato ai fini del requisito dei fondi propri e delle
passività ammissibili per i G-SII (TLAC) è l'importo di cui all'articolo 72 terdecies del regolamento (UE)
n. 575/2013, costituito da:
(i) i fondi propri ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 118, e dell'articolo 72 del regolamento (UE)
n. 575/2013;
(ii) le passività ammissibili di cui all'articolo 72 duodecies del regolamento (UE) n. 575/2013.

0020 Fondi propri (ammissibili)


Articolo 4, paragrafo 1, punto 118, e articolo 72 del regolamento (UE) n. 575/2013.
Per quanto riguarda il MREL, gli strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo sono inclusi in questa riga
e nelle righe 0040 e 0050 solo se soddisfano i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.

0030 Capitale primario di classe 1


Articolo 50 del regolamento (UE) n. 575/2013.

0040 Capitale aggiuntivo di classe 1 (ammissibile)


Articolo 61 del regolamento (UE) n. 575/2013.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0050 Capitale di classe 2 (ammissibile)


Articolo 71 del regolamento (UE) n. 575/2013.

Passività ammissibili
MREL
Passività ammissibili ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71 bis, della direttiva 2014/59/UE; in caso di
0060 strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se soddisfa i
requisiti di cui all'articolo 55 di tale direttiva.
TLAC
Passività ammissibili di cui all'articolo 72 duodecies del regolamento (UE) n. 575/2013.

Elementi di passività ammissibili prima delle rettifiche


MREL
Passività ammissibili ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71 bis, della direttiva 2014/59/UE; in caso di
strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se soddisfa i
requisiti di cui all'articolo 55 di tale direttiva. Gli importi segnalati sono quelli al netto degli importi non
utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a struä
0070
menti di passività ammissibili.
TLAC
Sono segnalate le passività ammissibili conformi a tutti i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies
del regolamento (UE) n. 575/2013. Gli importi segnalati sono quelli al netto degli strumenti propri di passiä
vità ammissibili detenuti e quelli al netto degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preä
ventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili.

Di cui passività ammissibili considerate strutturalmente subordinate


MREL
Passività che soddisfano le condizioni di cui all'articolo 45 ter della direttiva 2014/59/UE perché emesse da
un'entità soggetta a risoluzione che è una società di partecipazione e perché non vi sono passività escluse di
cui all'articolo 72 bis, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013 di rango pari o inferiore rispetto agli
strumenti di passività ammissibili.
In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se
soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
Questa riga comprende anche le passività ammissibili che soddisfano le condizioni perché soggette alla
clausola grandfathering conformemente all'articolo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.
Gli importi segnalati sono quelli al netto degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preä
0080 ventiva, nella misura in cui l'autorizzazione preventiva si riferisce a strumenti di passività ammissibili che
soddisfano i criteri di cui al primo, secondo e terzo comma del presente paragrafo.
TLAC
Passività che:
a) soddisfano i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento (UE) n. 575/2013, in
particolare il requisito di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), punto iii), di tale regolamento, ma
non i requisiti di cui alla lettera d), punto i) o ii), di tale paragrafo, o
b) soddisfano i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento (UE) n. 575/2013, ad
eccezione dell'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), di tale regolamento, e che le autorità di risoluzione
hanno consentito si considerassero strumenti di passività ammissibili conformemente all'articolo 72
ter, paragrafo 4, di tale regolamento.
Questa riga comprende anche le passività ammissibili che soddisfano le condizioni perché soggette alla
clausola grandfathering conformemente all'articolo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.

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Gli importi segnalati sono quelli al netto degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preä
ventiva, nella misura in cui l'autorizzazione preventiva si riferisce a strumenti di passività ammissibili che
soddisfano i criteri di cui al primo e al secondo comma del presente paragrafo.

Passività ammissibili subordinate a passività escluse


MREL
Le passività ammissibili incluse nell'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili di cui all'artiä
colo 45 ter della direttiva 2014/59/UE che sono strumenti subordinati ammissibili ai sensi dell'articolo 2,
paragrafo 1, punto 71 ter, di tale direttiva e le passività incluse nell'importo dei fondi propri e delle passività
ammissibili conformemente all'articolo 45 ter, paragrafo 3, di tale direttiva. In caso di strumenti disciplinati
dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se soddisfa i requisiti di cui all'artiä
colo 55 di tale direttiva. Gli importi segnalati sono quelli al netto degli importi non utilizzati nel quadro di
0090 un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività
ammissibili subordinate a passività escluse.
TLAC
Passività ammissibili conformi a tutti i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento
(UE) n. 575/2013, eccetto quelle a cui è stato consentito di essere considerate strumenti di passività ammisä
sibili conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 3 o 4, di tale regolamento. Gli importi segnalati sono
quelli al netto degli strumenti propri di passività ammissibili detenuti e quelli al netto degli importi non utiä
lizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione preventiva si riferisce
a strumenti di passività ammissibili subordinate a passività escluse.

Strumenti di passività ammissibili emessi direttamente dall'entità soggetta a risoluzione (non sogä
getti alla clausola grandfathering)
MREL
Passività ammissibili incluse nell'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili di cui all'articolo 45
ter della direttiva 2014/59/UE che sono strumenti subordinati ammissibili ai sensi dell'articolo 2, paragrafo
1, punto 71 ter, di tale direttiva e sono emesse direttamente dall'entità soggetta a risoluzione. In caso di
strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se soddisfa i
requisiti di cui all'articolo 55 di tale direttiva. Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione
degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione
si riferisce a strumenti di passività ammissibili emessi direttamente dall'entità soggetta a risoluzione non
soggetti alla clausola grandfathering.
0100
TLAC
Passività ammissibili conformi a tutti i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento
(UE) n. 575/2013 ed emesse direttamente dall'entità soggetta a risoluzione, eccetto quelle a cui è stato conä
sentito di essere considerate strumenti di passività ammissibili conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo
3 o 4, di tale regolamento. Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utiä
lizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a struä
menti di passività ammissibili emessi direttamente dall'entità soggetta a risoluzione non soggetti alla clauä
sola grandfathering.
Questa riga non include né la parte ammortizzata degli strumenti di classe 2 con una durata residua supeä
riore a un anno (articolo 72 bis, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 575/2013) né le passività
ammissibili soggette a clausola grandfathering di cui all'articolo 494 ter di tale regolamento.

Strumenti di passività ammissibili emessi da altri soggetti all'interno del gruppo soggetto a risoluä
zione (non soggetti alla clausola grandfathering)
MREL
Passività ammissibili incluse nell'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili di cui all'articolo 45
0110 ter della direttiva 2014/59/UE che sono emesse da filiazioni e incluse nel MREL conformemente all'artiä
colo 45 ter, paragrafo 3, di tale direttiva. In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo
strumento è incluso in questa riga solo se soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 di tale direttiva. Gli importi
segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione
preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili emessi da altri
soggetti all'interno del gruppo soggetto a risoluzione non soggetti alla clausola grandfathering.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni


TLAC
Passività ammissibili conformi a tutti i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento
(UE) n. 575/2013, eccetto quelle a cui è stato consentito di essere considerate strumenti di passività ammisä
sibili conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 3 o 4, di tale regolamento, emesse da filiazioni e aventi i
requisiti per essere incluse negli strumenti di passività ammissibili consolidati di un soggetto conformeä
mente all'articolo 88 bis di tale regolamento. Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione
degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione
si riferisce a strumenti di passività ammissibili emessi da altri soggetti all'interno del gruppo soggetto a risoä
luzione non soggetti alla clausola grandfathering.
Questa riga non include né la parte ammortizzata degli strumenti di classe 2 con una durata residua supeä
riore a un anno (articolo 72 bis, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 575/2013) né le passività
ammissibili soggette a clausola grandfathering di cui all'articolo 494 ter di tale regolamento.

Elementi di passività ammissibili emessi prima del 27 giugno 2019


MREL
Passività ammissibili che soddisfano le seguenti condizioni:
a) sono state emesse prima del 27 giugno 2019;
b) sono strumenti subordinati ammissibili ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71 ter, della direttiva
2014/59/UE;
c) sono incluse nei fondi propri e nelle passività ammissibili conformemente all'articolo 494 ter,
paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013;
d) in caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, soddisfano i requisiti di cui all'articolo 55
della direttiva 2014/59/UE.
Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'auä
0120
torizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili
emessi prima del 27 giugno 2019.
TLAC
Passività ammissibili che soddisfano le seguenti condizioni:
a) sono state emesse prima del 27 giugno 2019;
b) sono conformi all'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) n. 575/2013;
c) sono considerate passività ammissibili perché soggette alla clausola grandfathering conformemente
all'articolo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.
Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'auä
torizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili
emessi prima del 27 giugno 2019.

Strumenti di classe 2 con una durata residua di almeno un anno, nella misura in cui non sono consiä
derati elementi di classe 2
Articolo 72 bis, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 575/2013

0130 Questa riga include la parte ammortizzata degli strumenti di classe 2 con una durata residua superiore a un
anno. In questa riga è segnalato solo l'importo non riconosciuto nei fondi propri, ma che soddisfa tutti i criä
teri di ammissibilità di cui all'articolo 72 ter del regolamento (UE) n. 575/2013.
Per quanto riguarda il MREL, gli strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo sono inclusi in questa riga
solo se soddisfano i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.

(-) Strumenti propri di passività ammissibili subordinate a passività escluse


MREL
Articolo 78 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, articolo 32 ter, paragrafi 2, 3 e 5, del regolamento deleä
0132 gato (UE) n. 241/2014.
Questa riga include gli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili subordinate a passività escluse. L'importo di
questa riga è pari all'importo indicato alla riga 0135 per il MREL.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni


TLAC
Articolo 72 sexies, paragrafo 1, lettera a), e articolo 78 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, articolo 32
ter, paragrafi 2, 3 e 5, del regolamento delegato (UE) n. 241/2014.
Questa riga include:
(i) strumenti propri di passività ammissibili subordinate detenuti che devono essere dedotti in
conformità dell'articolo 72 sexies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 575/2013; e
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili subordinate a passività escluse.

(-) Di cui importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva


MREL e TLAC
In questa riga sono segnalati gli importi seguenti:
(i) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione ad hoc, nella misura in cui l'autorizzazione si
0135 riferisce a strumenti di passività ammissibili subordinate a passività escluse;
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva generale, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili subordinate a passività escluse.
Se l'autorizzazione preventiva generale di cui al punto ii) non specifica il rango degli strumenti che possono
essere rimborsati, anche anticipatamente, ripagati o riacquistati, in questa riga è segnalato l'intero importo
non utilizzato nel quadro di un'autorizzazione preventiva generale.

Passività ammissibili non subordinate a passività escluse


MREL
Passività che soddisfano le condizioni di cui all'articolo 45 ter della direttiva 2014/59/UE e che non sono
interamente subordinate ai crediti derivanti dalle passività escluse di cui all'articolo 72 bis, paragrafo 2, del
regolamento (UE) n. 575/2013. In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è
incluso in questa riga solo se soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE. Gli importi
segnalati sono quelli al netto degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella
misura in cui l'autorizzazione si riferisce a passività ammissibili non subordinate a passività escluse.
0140
TLAC
Passività che soddisfano i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento (UE)
n. 575/2013, ad eccezione dell'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), di tale regolamento, e riconosciute
come passività ammissibili conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 3 o 4, di tale regolamento. Nei casi
in cui si applica l'articolo 72 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013, l'importo segnalato è
quello successivo all'applicazione del massimale stabilito in tale articolo. Gli importi segnalati sono quelli al
netto degli strumenti propri di passività ammissibili detenuti e quelli al netto degli importi non utilizzati nel
quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passiä
vità ammissibili non subordinate a passività escluse.

Passività ammissibili non subordinate a passività escluse (non soggette alla clausola grandfathering
pre-massimale)
MREL
Passività che soddisfano le condizioni di cui all'articolo 45 ter, paragrafi 1, 2 e 3, della direttiva 2014/59/UE
0150 e che non sono interamente subordinate ai crediti derivanti dalle passività escluse di cui all'articolo 72 bis,
paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013. In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo,
lo strumento è incluso in questa riga solo se soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva
2014/59/UE. Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel
quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passiä
vità ammissibili non subordinate a passività escluse non soggetti alla clausola grandfathering.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni


TLAC
Passività che soddisfano i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento (UE)
n. 575/2013, ad eccezione dell'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), di tale regolamento, e a cui può essere
consentito di essere considerate strumenti di passività ammissibili conformemente all'articolo 72 ter, paraä
grafo 3, di tale regolamento o a cui è consentito di essere considerate strumenti di passività ammissibili
conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 4, di tale regolamento. Gli importi segnalati sono quelli preceä
denti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in
cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili non subordinate a passività escluse non
soggetti alla clausola grandfathering.
Nei casi in cui si applicano l'articolo 72 ter, paragrafo 3, o l'articolo 494, paragrafo 2, del regolamento (UE)
n. 575/2013, in questa riga è segnalato l'intero importo senza l'applicazione dei massimali pari rispettivaä
mente a 3,5 % e 2,5 %.
Questa riga non comprende gli eventuali importi riconoscibili in via transitoria conformemente all'artiä
colo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.

Passività ammissibili non subordinate a passività escluse emesse prima del 27 giugno 2019 (pre-
massimale)
MREL
Passività ammissibili che soddisfano le seguenti condizioni:
a) sono state emesse prima del 27 giugno 2019;
b) soddisfano le condizioni di cui all'articolo 45 ter, paragrafi 1, 2 e 3, della direttiva 2014/59/UE e non
sono interamente subordinate ai crediti derivanti dalle passività escluse di cui all'articolo 72 bis,
paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013;
c) sono considerate passività ammissibili perché soggette alla clausola grandfathering conformemente
all'articolo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.
In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se
soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'auä
torizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili
0160 non subordinate a passività escluse emessi prima del 27 giugno 2019.
TLAC
Passività ammissibili che soddisfano le seguenti condizioni:
a) sono state emesse prima del 27 giugno 2019;
b) soddisfano i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento (UE) n. 575/2013, ad
eccezione dell'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), di tale regolamento, e a cui può essere consentito
di essere considerate strumenti di passività ammissibili conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 3,
di tale regolamento o a cui è consentito di essere considerate strumenti di passività ammissibili
conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 4, di tale regolamento;
c) sono considerate passività ammissibili perché soggette alla clausola grandfathering conformemente
all'articolo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.
Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'auä
torizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili
non subordinate a passività escluse emessi prima del 27 giugno 2019. Nei casi in cui si applicano l'artiä
colo 72 ter, paragrafo 3, o l'articolo 494, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013, in questa riga è
segnalato l'intero importo senza l'applicazione dei massimali pari rispettivamente a 3,5 % e 2,5 %.

(-) Strumenti propri di passività ammissibili non subordinate a passività escluse


MREL
Articolo 78 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, articolo 32 ter, paragrafi 2, 3 e 5, del regolamento deleä
0162 gato (UE) n. 241/2014.
Questa riga include gli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili non subordinate a passività escluse. L'imä
porto di questa riga è pari all'importo indicato alla riga 0165 per il MREL.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni


TLAC
Articolo 72 sexies, paragrafo 1, lettera a), e articolo 78 bis del regolamento (UE) n. 575/2013, articolo 32
ter, paragrafi 2, 3 e 5, del regolamento delegato (UE) n. 241/2014.
Questa riga include:
(i) strumenti propri di passività ammissibili non subordinate detenuti che devono essere dedotti in
conformità dell'articolo 72 sexies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 575/2013; e
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili non subordinate a passività escluse.

(-) Di cui importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva


MREL e TLAC
In questa riga sono segnalati gli importi seguenti:
(i) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione ad hoc, nella misura in cui l'autorizzazione si
0165 riferisce a uno strumento di passività ammissibili non subordinate a passività escluse;
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva generale, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili non subordinate a passività escluse.
Se l'autorizzazione preventiva generale di cui al punto ii) non specifica il rango degli strumenti che possono
essere rimborsati, anche anticipatamente, ripagati o riacquistati, l'intero importo non utilizzato nel quadro
di un'autorizzazione preventiva generale non è segnalato in questa riga, ma nella riga 0135.

Importi ammissibili dopo l'applicazione del massimale di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del
regolamento (UE) n. 575/2013 (non soggetti alla clausola grandfathering)
TLAC
Passività ammissibili che soddisfano i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento
0170 (UE) n. 575/2013, ad eccezione dell'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), di tale regolamento, dopo l'appliä
cazione dell'articolo 72 ter, paragrafi da 3 a 5, di tale regolamento, escluse le passività riconosciute come
soggette alla clausola grandfathering di cui all'articolo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento.
Nei casi in cui si applica l'articolo 72 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013 e fino al 31 dicemä
bre 2021, l'importo segnalato in questa riga è quello successivo all'applicazione dell'articolo 494, paragrafo
2, di tale regolamento (massimale del 2,5 %).

Importi ammissibili, dopo l'applicazione del massimale di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 3, del
regolamento (UE) n. 575/2013, di elementi emessi prima del 27 giugno 2019
TLAC
Passività ammissibili che soddisfano le seguenti condizioni:
a) sono state emesse prima del 27 giugno 2019;
0180 b) soddisfano i requisiti di cui agli articoli da 72 bis a 72 quinquies del regolamento (UE) n. 575/2013, ad
eccezione dell'articolo 72 ter, paragrafo 2, lettera d), di tale regolamento, dopo l'applicazione
dell'articolo 72 ter, paragrafi da 3 a 5, di tale regolamento;
c) sono considerate passività ammissibili perché soggette alla clausola grandfathering conformemente
all'articolo 494 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.
Nei casi in cui si applica l'articolo 72 ter, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013 e fino al 31 dicemä
bre 2021, l'importo segnalato in questa riga è quello successivo all'applicazione dell'articolo 494, paragrafo
2, di tale regolamento (massimale del 2,5 %).

0190 (-) Deduzioni

(-) Esposizioni tra gruppi soggetti a risoluzione con punto di avvio multiplo (MPE)
TLAC

0200 Questa riga riporta le deduzioni delle esposizioni tra gruppi di G-SII soggetti a risoluzione con MPE che
corrispondono a strumenti di fondi propri o di passività ammissibili detenuti direttamente, indirettamente o
sinteticamente di uno o più filiazioni che non appartengono allo stesso gruppo soggetto a risoluzione delä
l'entità soggetta a risoluzione, conformemente all'articolo 72 sexies, paragrafo 4, del regolamento (UE)
n. 575/2013.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

(-) Investimenti in altri strumenti di passività ammissibili


TLAC
0211 I soggetti segnalano le deduzioni degli investimenti in altri strumenti di passività ammissibili di cui all'artiä
colo 72 sexies, paragrafo 1, lettere b), c) e d), paragrafo 2 e paragrafo 3, e agli articoli da 72 octies a 72 undeä
cies del regolamento (UE) n. 575/2013, dove l'importo da dedurre dagli elementi di passività ammissibili è
determinato conformemente alla parte due, titolo I, capo 5 bis, sezione 2, di tale regolamento.

Eccesso di deduzioni dalle passività ammissibili rispetto alle passività ammissibili


Le passività ammissibili non possono essere negative, ma è possibile che l'importo delle deduzioni dagli eleä
menti delle passività ammissibili sia superiore all'importo degli elementi delle passività ammissibili. In tal
0220 caso, le passività ammissibili sono pari a zero e l'eccesso di deduzioni è dedotto dagli elementi di classe 2
conformemente all'articolo 66, lettera e), del regolamento (UE) n. 575/2013.
Con questa voce si ottiene che le passività ammissibili segnalate nella riga 0060 non sono mai inferiori a
zero.

0400 - 0500 Voci per memoria

CET1 (%) disponibile dopo aver soddisfatto i requisiti del soggetto


L'importo di capitale primario di classe 1 (CET1), pari a zero o positivo, disponibile dopo aver soddisfatto
ciascuno dei requisiti di cui all'articolo 141 bis, paragrafo 1, lettere a), b) e c), della direttiva 2013/36/UE (2) e
il maggiore tra:
a) se del caso, il requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII (TLAC) di cui all'articolo 92 bis
del regolamento (UE) n. 575/2013, se calcolato conformemente al paragrafo 1, lettera a), di tale
articolo;
b) il requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili di cui all'articolo 45 della direttiva
0400 2014/59/UE, se calcolato conformemente all'articolo 45, paragrafo 2, lettera a), di tale direttiva.
Il CET1 disponibile è espresso in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio secondo
quanto segnalato nella riga 0100 del modello M 01.00.
Il valore segnalato è identico sia nella colonna MREL sia nella colonna TLAC.
Esso tiene conto dell'effetto di disposizioni transitorie sui fondi propri e sulle passività ammissibili, sull'imä
porto complessivo dell'esposizione al rischio e sui requisiti stessi. Non sono considerati né gli orientamenti
sui fondi propri aggiuntivi di cui all'articolo 104 ter della direttiva 2013/36/UE né il requisito combinato di
riserva di capitale di cui all'articolo 128, primo comma, punto 6, di tale direttiva.

Requisito combinato di riserva di capitale (%)

0410 Articolo 128, primo comma, punto 6, della direttiva 2013/36/UE.


Il requisito combinato di riserva di capitale è espresso in percentuale dell'importo complessivo dell'esposiä
zione al rischio.

Di cui requisito di riserva di conservazione del capitale


0420 L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito di riserva di conservazione del capitale.

Di cui requisito anticiclico di riserva di capitale


0430 L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito anticiclico di riserva di capitale.

(2) Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza
prudenziale sugli enti creditizi, che modifica la direttiva 2002/87/CE e abroga le direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE (GU L 176 del 27.6.2013,
pag. 338, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2013/36/oj).

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni


Di cui requisito di riserva di capitale a fronte del rischio sistemico

0440 L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito di riserva di capitale a fronte del rischio sisteä
mico.
Di cui riserva per gli enti a rilevanza sistemica a livello globale (G-SII) o per gli altri enti a rilevanza
sistemica (O-SII)
0450
L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito di riserva per i G-SII o gli O-SII.
Investimenti in passività subordinate ammissibili di altri enti

0460 Le posizioni segnalate in questa riga e nelle righe da 0470 a 0490 sono determinate tenendo conto dei
principi di cui all'articolo 72 nonies del regolamento (UE) n. 575/2013 (posizioni lunghe nette, metodo
look-through).
Investimenti in passività subordinate ammissibili di G-SII

0470 Importo degli strumenti di passività ammissibili detenuti, di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 2, del regolaä
mento (UE) n. 575/2013, esclusi gli strumenti di cui all'articolo 72 ter, paragrafi da 3 a 5, di tale regolaä
mento, emessi da G-SII.
Investimenti in passività subordinate ammissibili di O-SII
Importo degli strumenti di passività ammissibili detenuti di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 2, del regolaä
0480 mento (UE) n. 575/2013 emessi da O-SII.
Gli investimenti in passività subordinate ammissibili degli O-SII che sono anche G-SII non sono segnalati in
questa riga, ma solo nella riga 0470.
Investimenti in passività subordinate ammissibili di altri enti
0490 Importo degli strumenti di passività ammissibili detenuti di cui all'articolo 72 ter, paragrafo 2, del regolaä
mento (UE) n. 575/2013 emessi da enti che non sono né G-SII né O-SII.
Passività escluse
0500
Articolo 72 bis, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013.
Autorizzazioni ad hoc per elementi di passività ammissibili: importo predeterminato
In questa riga sono segnalati gli importi rientranti nell'ambito di un'autorizzazione preventiva ad hoc a rimä
0600 borsare, anche anticipatamente, ripagare o riacquistare specifici strumenti di passività ammissibili a norma
dell'articolo 78 bis, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) n. 575/2013, in combinato disposto
con l'articolo 32 ter, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) n. 241/2014. Essa comprende sia gli
importi utilizzati che quelli non utilizzati.
Autorizzazioni preventive generali per elementi di passività ammissibili: importo predeterminato
In questa riga sono segnalati gli importi rientranti nell'ambito di un'autorizzazione preventiva generale a
0610 rimborsare, anche anticipatamente, ripagare o riacquistare strumenti di passività ammissibili a norma delä
l'articolo 78 bis, paragrafo 1, secondo comma, del regolamento (UE) n. 575/2013, in combinato disposto
con l'articolo 32 ter, paragrafi 3 e 5, del regolamento delegato (UE) n. 241/2014. Essa comprende sia gli
importi utilizzati che quelli non utilizzati.

2.2. M 03.00 – MREL interno e TLAC interna (ILAC)

2.2.1. Osservazioni generali

4. Il modello M 03.00 espone i fondi propri e le passività ammissibili ai fini:

a) del requisito di fondi propri e passività ammissibili di soggetti che non sono entità soggette a risoluzione
conformemente all'articolo 45 septies della direttiva 2014/59/UE (MREL interno); e

b) del requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII non UE applicabile alle filiazioni significative
di G-SII di paesi terzi conformemente all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013 (TLAC interna).

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5. La colonna relativa al MREL interno è compilata dai soggetti per cui è previsto il requisito minimo di fondi propri
e passività ammissibili conformemente agli articoli 45 e 45 septies della direttiva 2014/59/UE. Solo i soggetti
tenuti a rispettare il requisito di cui all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013 segnalano le voci
relative al requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII (TLAC).

2.2.2. Istruzioni relative a posizioni specifiche

Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0010 MREL interno


Articoli 45 e 45 septies della direttiva 2014/59/UE.

0020 TLAC interna


Articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013.

Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0010 Livello di applicazione


Il soggetto indica «individuale» se è soggetto a MREL interno e, se del caso, a TLAC interna, su base indiviä
duale.
Il soggetto indica «consolidata» se è soggetto a MREL interno e, se del caso, a TLAC interna, su base consoliä
data.

0100 - 0110 Importo complessivo dell'esposizione al rischio e misura dell'esposizione complessiva

0100 Importo complessivo dell'esposizione al rischio (TREA)


Articolo 45, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2014/59/UE, articolo 92, paragrafo 3, del regolamento
(UE) n. 575/2013.
L'importo complessivo dell'esposizione al rischio segnalato in questa riga è l'importo complessivo dell'eä
sposizione al rischio che costituisce la base per la conformità ai requisiti di cui rispettivamente all'articolo 45
della direttiva 2014/59/UE e all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013, a seconda dei casi.

0110 Misura dell'esposizione complessiva (TEM)


Articolo 45, paragrafo 2, lettera b), della direttiva 2014/59/UE, articolo 429, paragrafo 4, e articolo 429 bis
del regolamento (UE) n. 575/2013.
La misura dell'esposizione complessiva segnalata in questa riga è la misura dell'esposizione complessiva che
costituisce la base per la conformità ai requisiti di cui rispettivamente all'articolo 45 della direttiva
2014/59/UE e all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013, a seconda dei casi.

0200 – 0295 Fondi propri ammissibili e passività ammissibili

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0200 Fondi propri ammissibili e passività ammissibili


MREL interno
Somma di fondi propri ammissibili, passività ammissibili e garanzie consentiti ai fini del MREL interno conä
formemente all'articolo 45 septies, paragrafo 2, della direttiva 2014/59/UE, tenendo conto anche, se del caso,
dell'articolo 89, paragrafo 2, quarto comma, di tale direttiva.
In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se
soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
L'importo segnalato in questa riga è quello successivo alle deduzioni effettuate conformemente all'artiä
colo 72 sexies, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 575/2013.
TLAC interna
Fondi propri ammissibili e passività ammissibili consentiti ai fini della TLAC interna conformemente all'arä
ticolo 92 ter, paragrafi 2 e 3, del regolamento (UE) n. 575/2013. L'importo segnalato in questa riga è quello
successivo alle deduzioni effettuate conformemente all'articolo 72 sexies, paragrafo 5, del regolamento (UE)
n. 575/2013.

0210 Fondi propri ammissibili


Somma di CET1, capitale aggiuntivo di classe 1 ammissibile e capitale di classe 2 ammissibile.
Per quanto riguarda il MREL interno, gli strumenti di cui all'articolo 89, paragrafo 2, quarto comma, della
direttiva 2014/59/UE sono inclusi in questa riga e nelle righe 0230 e 0240, a seconda dei casi.
Gli strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo sono inclusi in questa riga e nelle righe 0230 e 0240
solo se soddisfano i requisiti di cui all'articolo 55 di tale direttiva.

0220 Capitale primario di classe 1 (CET1)


Articolo 50 del regolamento (UE) n. 575/2013.

0230 Capitale aggiuntivo di classe 1 ammissibile


Articolo 61 del regolamento (UE) n. 575/2013.
MREL interno
Si considerano solo gli strumenti che soddisfano i criteri di cui all'articolo 45 septies, paragrafo 2, lettera b),
punto ii), della direttiva 2014/59/UE.
TLAC interna
Si considerano solo gli strumenti che soddisfano i criteri di cui all'articolo 92 ter, paragrafo 2, del regolaä
mento (UE) n. 575/2013.

0240 Capitale di classe 2 ammissibile


Articolo 71 del regolamento (UE) n. 575/2013.
MREL interno
Si considerano solo gli strumenti che soddisfano i criteri di cui all'articolo 45 septies, paragrafo 2, lettera b),
punto ii), della direttiva 2014/59/UE.
TLAC interna
Si considerano solo gli strumenti che soddisfano i criteri di cui all'articolo 92 ter, paragrafo 2, del regolaä
mento (UE) n. 575/2013.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0250 Passività ammissibili e garanzie

0260 Passività ammissibili (escluse le garanzie)


MREL interno
Passività ammissibili che soddisfano le condizioni di cui all'articolo 45 septies, paragrafo 2, lettera a), della
direttiva 2014/59/UE, tenendo conto anche, se del caso, dell'articolo 89, paragrafo 2, quarto comma, di tale
direttiva.
In caso di strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se
soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.
Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'auä
torizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili.
TLAC interna
L'importo delle passività ammissibili è calcolato conformemente all'articolo 72 duodecies del regolamento
(UE) n. 575/2013 se tali passività soddisfano le condizioni di cui all'articolo 92 ter, paragrafo 3, di tale regoä
lamento.
Gli importi segnalati sono quelli precedenti alla deduzione degli importi non utilizzati nel quadro di un'auä
torizzazione preventiva, nella misura in cui l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili.

0265 (-) Strumenti propri di passività ammissibili: importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione
preventiva
In questa riga sono segnalati gli importi seguenti:
(i) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione ad hoc, nella misura in cui l'autorizzazione si
riferisce a strumenti di passività ammissibili;
(ii) importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva generale, nella misura in cui
l'autorizzazione si riferisce a strumenti di passività ammissibili.

0270 Garanzie fornite dall'entità soggetta a risoluzione e consentite dall'autorità di risoluzione


Se l'autorità di risoluzione della filiazione consente al soggetto segnalante di soddisfare con garanzie il
requisito MREL interno, è segnalato l'importo delle garanzie fornite dall'entità soggetta a risoluzione conä
formi a tutte le condizioni di cui all'articolo 45 septies, paragrafo 5, della direttiva 2014/59/UE.

0280 Voce per memoria: parte garantita della garanzia


La parte della garanzia segnalata nella riga 0270 che è assistita da garanzia reale mediante un contratto di
garanzia finanziaria di cui all'articolo 45 septies, paragrafo 5, lettera c), della direttiva 2014/59/UE.

0290 (-) Strumenti di fondi propri e strumenti di passività ammissibili emessi da entità non soggette a
risoluzione dello stesso gruppo soggetto a risoluzione
In questa riga sono segnalati gli strumenti di fondi propri e gli strumenti di passività ammissibili detenuti che
devono essere dedotti in conformità dell'articolo 72 sexies, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 575/2013 e
dell'articolo 45 quater, paragrafo 2 bis, quinto comma, della direttiva 2014/59/UE.
Per il calcolo delle deduzioni a norma dell'articolo 45 quater, paragrafo 2 bis, della direttiva 2014/59/UE, è
utilizzato il rapporto segnalato nella riga 0630.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0293 (-) Di cui strumenti di fondi propri emessi da entità soggette a liquidazione
Sono segnalati gli investimenti in strumenti di fondi propri emessi da entità soggette a liquidazione dello
stesso gruppo soggetto a risoluzione per le quali l'autorità di risoluzione non ha determinato un requisito
minimo di fondi propri e passività ammissibili in conformità dell'articolo 45 della suddetta direttiva, che
devono essere dedotti in conformità dell'articolo 45 quater, paragrafo 2 bis, quinto comma, della direttiva
2014/59/UE.
Per il calcolo delle deduzioni a norma dell'articolo 45 quater, paragrafo 2 bis, della direttiva 2014/59/UE, è
utilizzato il rapporto segnalato nella riga 0630.

0295 Eccesso di deduzioni dalle passività ammissibili rispetto alle passività ammissibili
Le passività ammissibili non possono essere negative, ma è possibile che l'importo delle deduzioni dagli eleä
menti delle passività ammissibili sia superiore all'importo degli elementi delle passività ammissibili. In tal
caso, le passività ammissibili sono pari a zero e l'eccesso di deduzioni è dedotto dagli elementi di classe 2
conformemente all'articolo 66, lettera e), del regolamento (UE) n. 575/2013.
Con questa voce si ottiene che le passività ammissibili segnalate nella riga 0251 non sono mai inferiori a
zero.

0400 - 0440 Rapporti dei fondi propri ammissibili e delle passività ammissibili

0400 Fondi propri e passività ammissibili in percentuale del TREA


Gli importi di fondi propri ammissibili, passività ammissibili e garanzie consentite del soggetto segnalante ai
fini di, rispettivamente, MREL interno e TLAC interna espressi in percentuale dell'importo complessivo delä
l'esposizione al rischio calcolato conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del regolamento (UE)
n. 575/2013.

0410 Di cui garanzie consentite


Gli importi di fondi propri ammissibili, passività ammissibili e garanzie consentite del soggetto segnalante
che sono garanzie fornite dall'entità soggetta a risoluzione e che sono riconosciute dall'autorità di risoluä
zione conformemente all'articolo 45 septies, paragrafo 5, della direttiva 2014/59/UE, che contano ai fini del
MREL interno espressi in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio calcolato conforä
memente all'articolo 92, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.

0420 Fondi propri e passività ammissibili in percentuale della TEM


Gli importi di fondi propri ammissibili e passività ammissibili del soggetto segnalante ai fini di, rispettivaä
mente, MREL interno e TLAC interna espressi in percentuale della misura dell'esposizione complessiva calä
colata conformemente all'articolo 429, paragrafo 4, e all'articolo 429 bis, del regolamento (UE)
n. 575/2013.

0430 Di cui garanzie consentite


Gli importi di fondi propri ammissibili e passività ammissibili del soggetto segnalante che sono garanzie
fornite dall'entità soggetta a risoluzione e che sono riconosciute dall'autorità di risoluzione conformemente
all'articolo 45 septies, paragrafo 5, della direttiva 2014/59/UE, che contano ai fini del MREL interno espressi
in percentuale della misura dell'esposizione complessiva calcolata conformemente all'articolo 429, paraä
grafo 4, e all'articolo 429 bis, del regolamento (UE) n. 575/2013.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0440 CET1 (%) disponibile dopo aver soddisfatto i requisiti del soggetto
L'importo di CET1, pari a zero o positivo, disponibile dopo aver soddisfatto ciascuno dei requisiti di cui
all'articolo 141 bis, paragrafo 1, lettere a), b) e c), della direttiva 2013/36/UE e il maggiore tra:
a) se del caso, il requisito TLAC interna di cui all'articolo 92 ter del regolamento (UE) n. 575/2013, se
calcolato conformemente all'articolo 92 ter, paragrafo 1, di tale regolamento come il 90 % del
requisito di cui all'articolo 92 bis, paragrafo 1, lettera a), di tale regolamento;
b) il requisito MREL interno di cui all'articolo 45 septies della direttiva 2014/59/UE, se calcolato
conformemente all'articolo 45, paragrafo 2, lettera a), di tale direttiva.
Il CET1 disponibile è espresso in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio secondo
quanto segnalato nella riga 0100.
Il valore segnalato è identico sia nella colonna MREL interno sia nella colonna TLAC interna.
Esso tiene conto dell'effetto di disposizioni transitorie sui fondi propri e sulle passività ammissibili, sull'imä
porto complessivo dell'esposizione al rischio e sui requisiti stessi. Non sono considerati né gli orientamenti
sui fondi propri aggiuntivi di cui all'articolo 104 ter della direttiva 2013/36/UE né il requisito combinato di
riserva di capitale di cui all'articolo 128, primo comma, punto 6, di tale direttiva.

0500 – 0550 Voci per memoria

0500 Requisito combinato di riserva di capitale (%)


Articolo 128, primo comma, punto 6, della direttiva 2013/36/UE.
Il requisito combinato di riserva di capitale è espresso in percentuale dell'importo complessivo dell'esposiä
zione al rischio.

Di cui requisito di riserva di conservazione del capitale


0510 L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito di riserva di conservazione del capitale.

Di cui requisito anticiclico di riserva di capitale


0520 L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito anticiclico di riserva di capitale.

Di cui requisito di riserva di capitale a fronte del rischio sistemico

0530 L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito di riserva di capitale a fronte del rischio sisteä
mico.

Di cui riserva per gli enti a rilevanza sistemica a livello globale (G-SII) o per gli altri enti a rilevanza
sistemica (O-SII)
0540
L'importo della riserva combinata di capitale specifica dell'ente (espresso in percentuale dell'importo comä
plessivo dell'esposizione al rischio) che si riferisce al requisito di riserva per i G-SII o gli O-SII.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0550 - 0600 Altre passività sottoponibili al bail-in


I soggetti che, alla data di segnalazione di tali informazioni, detengono fondi propri e passività ammissibili
pari ad almeno il 150 % del requisito di cui all'articolo 45, paragrafo 1, della direttiva 2014/59/UE sono
esentati dalla segnalazione delle informazioni di cui alle righe da 0550 a 0600. Tali soggetti possono deciä
dere di segnalare tali informazioni nel presente modello su base volontaria.
Ai fini di queste righe, gli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva, nella misura in
cui l'autorizzazione si riferisce a uno strumento di passività ammissibili, sono considerati come altre passiä
vità sottoponibili al bail-in.

0550 Altre passività sottoponibili al bail-in


L'importo delle passività sottoponibili al bail-in ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71, della direttiva
2014/59/UE che non sono ammissibili per soddisfare i requisiti di cui agli articoli 45 e 45 septies di tale
direttiva.

0560 Di cui disciplinati dal diritto di un paese terzo


L'importo di altre passività sottoponibili al bail-in disciplinate dal diritto di un paese terzo di cui all'artiä
colo 55 della direttiva 2014/59/UE.

0570 Di cui contenenti una clausola di svalutazione e di conversione a norma dell'articolo 55 della diretä
tiva 2014/59/UE
L'importo di altre passività sottoponibili al bail-in disciplinate dal diritto di un paese terzo contenenti una
clausola di svalutazione e di conversione di cui all'articolo 55 della direttiva 2014/59/UE.

0580 – 0600 Ripartizione delle altre passività sottoponibili al bail-in per durata residua

0580 Durata residua < 1 anno

0590 Durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0600 Durata residua >= 2 anni

Passività escluse
0610
Articolo 72 bis, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 575/2013.

Strumenti di fondi propri emessi da entità soggette a liquidazione dello stesso gruppo soggetto a
risoluzione
Strumenti di fondi propri detenuti emessi da entità non soggette a risoluzione che sono entità soggette a
liquidazione, che appartengono allo stesso gruppo soggetto a risoluzione e per le quali l'autorità di risoluä
0620
zione non ha determinato un requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili in conformità dell'arä
ticolo 45 della direttiva 2014/59/UE.
Tale importo è segnalato in questa riga indipendentemente dal fatto che siano soddisfatte le condizioni di cui
all'articolo 45 quater, paragrafo 2 bis, quinto comma, della direttiva 2014/59/UE.

Rapporto tra strumenti di fondi propri detenuti emessi da entità soggette a liquidazione e fondi
propri ammissibili e passività ammissibili
0630 Articolo 45 quater, paragrafo 2 bis, della direttiva 2014/59/UE.
Il rapporto è calcolato solo per la data d'invio del 31 dicembre. Per le altre date di riferimento è segnalato il
rapporto calcolato al 31 dicembre dell'anno precedente.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

Il rapporto è segnalato come segue:

— numeratore: media basata su 12 valori mensili, per l'anno civile pertinente, degli strumenti di fondi
propri detenuti emessi da entità non soggette a risoluzione che sono entità soggette a liquidazione,
che appartengono allo stesso gruppo soggetto a risoluzione e per le quali l'autorità di risoluzione non
ha determinato un requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili in conformità
dell'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE;

— denominatore: media basata su 12 valori mensili, per l'anno civile pertinente, dei fondi propri e delle
passività ammissibili del soggetto segnalante, calcolata senza tener conto delle deduzioni degli
strumenti di fondi propri detenuti a norma dell'articolo 45 quater, paragrafo 2 bis, quinto comma, della
direttiva 2014/59/UE.

2.3. M 04.00 – Struttura di finanziamento delle passività ammissibili (LIAB-MREL)

2.3.1. Osservazioni generali

6. Questo modello richiede informazioni sulla struttura di finanziamento delle passività ammissibili di soggetti per
cui è previsto il MREL. Le passività ammissibili sono suddivise per tipo e scadenza.

7. In questo modello i soggetti segnalano solo le passività ammissibili per soddisfare il requisito minimo di fondi
propri e passività ammissibili (MREL/MREL interno) stabilito nella direttiva 2014/59/UE.

8. Se il soggetto segnalante è un'entità soggetta a risoluzione, sono segnalate le passività ammissibili ai sensi
dell'articolo 2, paragrafo 1, punto 71 bis, della direttiva 2014/59/UE, prima della deduzione degli importi non
utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva. In caso di passività ammissibili disciplinate dal diritto di un
paese terzo, le passività sono incluse solo se soddisfano i requisiti di cui all'articolo 55 di tale direttiva.

9. Se il soggetto segnalante è un soggetto diverso da un'entità soggetta a risoluzione, esso segnala in questo modello
le passività ammissibili di cui all'articolo 45 septies, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2014/59/UE, tenendo
conto anche, se del caso, dell'articolo 89, paragrafo 2, quarto comma, di tale direttiva, prima della deduzione
degli importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva. In caso di strumenti disciplinati dal
diritto di un paese terzo, lo strumento è incluso in questa riga solo se soddisfa i requisiti di cui all'articolo 55 di
tale direttiva.

10. La ripartizione per tipo di passività si basa sullo stesso insieme di tipi di passività utilizzato nelle segnalazioni ai
fini della pianificazione della risoluzione conformemente al regolamento di esecuzione (UE) 2018/1624. Sono
forniti i riferimenti a tale regolamento di esecuzione per definire i diversi tipi di passività.

11. Se è richiesta una ripartizione per durata, la durata residua è il tempo fino alla scadenza contrattuale o,
conformemente alle condizioni di cui all'articolo 72 quater, paragrafo 2 o 3, del regolamento (UE) n. 575/2013,
la data più vicina alla quale è possibile esercitare l'opzione. In caso di pagamenti intermedi del capitale, esso è
suddiviso e ripartito nelle corrispondenti categorie di scadenza. Se del caso, la scadenza è considerata
separatamente per l'importo del capitale e per gli interessi maturati.

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2.3.2. Istruzioni relative a posizioni specifiche

Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0100 PASSIVITÀ AMMISSIBILI

Depositi, non protetti e non preferenziali >= 1 anno

0200 Depositi, non protetti e non preferenziali, quali definiti ai fini della riga 0320 del modello Z 02.00 dell'alleä
gato I del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1624, ammissibili ai fini dell'articolo 45 della direttiva
2014/59/UE.

0210 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0220 Di cui durata residua >= 2 anni

0230 Di cui emesse da filiazioni

Passività garantite non coperte da garanzia reale > = 1 anno

0300 Passività garantite non coperte da garanzia reale, quali definite ai fini della riga 0340 del modello Z 02.00
dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1624, ammissibili ai fini dell'articolo 45 della diretä
tiva 2014/59/UE.

0310 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0320 Di cui durata residua >= 2 anni

0330 Di cui emesse da filiazioni

Obbligazioni strutturate > = 1 anno


0400 Obbligazioni strutturate, quali definite ai fini della riga 0350 del modello Z 02.00 dell'allegato I del regolaä
mento di esecuzione (UE) 2018/1624, ammissibili ai fini dell'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE.

0410 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0420 Di cui durata residua >= 2 anni

0430 Di cui emesse da filiazioni

Passività di primo rango (senior) non garantite > = 1 anno

0500 Passività di primo rango (senior) non garantite, quali definite ai fini della riga 0360 del modello Z 02.00
dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1624, ammissibili ai fini dell'articolo 45 della diretä
tiva 2014/59/UE.

0510 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0520 Di cui durata residua >= 2 anni

0530 Di cui emesse da filiazioni

Passività di primo rango (senior) non privilegiate > = 1 anno

0600 Passività di primo rango (senior) non privilegiate, quali definite ai fini della riga 0365 del modello Z 02.00
dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1624, ammissibili ai fini dell'articolo 45 della diretä
tiva 2014/59/UE.

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Riga Riferimenti giuridici e istruzioni

0610 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0620 Di cui durata residua >= 2 anni

0630 Di cui emesse da filiazioni

Passività subordinate (non riconosciute come fondi propri) > = 1 anno

0700 Passività subordinate (non riconosciute come fondi propri), quali definite ai fini della riga 0370 del modello
Z 02.00 dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1624, ammissibili ai fini dell'articolo 45
della direttiva 2014/59/UE.

0710 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0720 Di cui durata residua >= 2 anni

0730 di cui: emesse da filiazioni

Altre passività ammissibili MREL >= 1 anno


0800
Qualsiasi altro strumento ammissibile ai fini dell'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE.

0810 Di cui durata residua >= 1 anno e < 2 anni

0820 Di cui durata residua >= 2 anni

0830 Di cui emesse da filiazioni

3. Rango nella graduatoria dei creditori

12. I modelli M 05.00 e M 06.00 riportano il rango delle passività ammissibili nella gerarchia dei creditori. Entrambi i
modelli sono sempre compilati a livello individuale.

13. In caso di soggetti che non sono entità soggette a risoluzione, l'importo attribuibile a ciascun rango è ripartito
ulteriormente in importi dovuti all'entità soggetta a risoluzione e, se del caso, altri importi non dovuti all'entità
soggetta a risoluzione.

14. La graduatoria è presentata in ordine di rango, dal più basso al più elevato. Le righe relative ai ranghi sono
aggiunte fino a quando sono stati segnalati lo strumento ammissibile di rango più elevato e tutte le passività di
pari rango.

3.1. M 05.00 – Rango nella graduatoria dei creditori (soggetto che non è un'entità soggetta a risoluzione)

3.1.1. Osservazioni generali

15. I soggetti per cui è previsto l'obbligo di soddisfare il requisito di cui all'articolo 92 ter del regolamento (UE)
n. 575/2013 segnalano in questo modello:
a) gli elementi del CET1 di cui all'articolo 26 del regolamento (UE) n. 575/2013;
b) gli elementi aggiuntivi di classe 1 (AT1) di cui all'articolo 51 del regolamento (UE) n. 575/2013;
c) gli strumenti di classe 2 e il relativo sovrapprezzo azioni di cui all'articolo 62, lettere a) e b), del regolamento
(UE) n. 575/2013, compresa la parte ammortizzata dello strumento non riconosciuta ai fini della
conformità ai requisiti di cui all'articolo 92 o 92 ter di tale regolamento o all'articolo 45 della
direttiva 2014/59/UE; e
d) strumenti di passività ammissibili per soddisfare il MREL interno;
e) altre passività sottoponibili al bail-in;
f) passività escluse dal bail-in; dette passività sono incluse nella misura in cui hanno rango pari o inferiore a
qualsiasi strumento incluso nell'importo delle passività ammissibili ai fini del MREL interno.

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16. Anche gli importi degli strumenti che soddisfano i requisiti di cui all'articolo 92 o 92 ter del regolamento (UE)
n. 575/2013 o all'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE conformemente alle disposizioni transitorie applicabili
sono considerati nell'ambito di applicazione degli strumenti e degli elementi elencati al paragrafo 20.

17. Gli importi degli strumenti di cui al paragrafo 20, lettere a), b) e c), sono quelli successivi alla deduzione degli
strumenti propri detenuti di cui all'articolo 36, paragrafo 1, lettera f), all'articolo 56, lettera a), e all'articolo 66,
lettera a), del regolamento (UE) n. 575/2013.

18. Gli importi degli strumenti di cui al paragrafo 20, lettere da a) a d), sono quelli precedenti alla deduzione degli
importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva.

19. I soggetti per cui non è previsto l'obbligo di soddisfare il requisito di cui all'articolo 92 ter del regolamento (UE)
n. 575/2013, ma che sono soggetti all'obbligo di soddisfare il requisito di cui all'articolo 45 della
direttiva 2014/59/UE conformemente all'articolo 45 septies di tale direttiva, segnalano in questo modello gli
strumenti e gli elementi specificati al paragrafo 20 della presente sezione, ad eccezione delle passività escluse dal
bail-in di cui alla lettera f) di tale paragrafo.

20. In deroga al paragrafo 24, tali soggetti possono scegliere di segnalare lo stesso ambito di fondi propri e passività
specificato al paragrafo 20.

21. I soggetti che, alla data di segnalazione di tali informazioni, detengono fondi propri e passività ammissibili pari ad
almeno il 150 % del requisito di cui all'articolo 45, paragrafo 1, della direttiva 2014/59/UE sono esentati dalla
segnalazione delle informazioni relative ad altre passività sottoponibili al bail-in. Tali soggetti possono decidere
di segnalare le informazioni relative ad altre passività sottoponibili al bail-in nel presente modello su base
volontaria.

22. La combinazione delle colonne 0010 e 0020 è un identificativo di riga unico per tutte le righe del modello.

3.1.2. Istruzioni relative a posizioni specifiche

Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0010 Rango in caso di insolvenza


È segnalato il numero del rango in caso di insolvenza nella gerarchia dei creditori del soggetto segnalante, a
partire dal rango più basso.
Il rango in caso di insolvenza è uno di quelli inclusi nella graduatoria in caso di insolvenza pubblicata dalä
l'autorità di risoluzione di tale giurisdizione.

0020 Tipo di creditore


Il tipo di creditore è uno dei seguenti:

— «Entità soggetta a risoluzione»:


questa voce è selezionata per segnalare gli importi detenuti direttamente o indirettamente da un'entità
soggetta a risoluzione attraverso soggetti lungo la catena del controllo, se del caso.

— «Soggetti diversi da entità soggette a risoluzione»:


questa voce è selezionata per segnalare gli importi detenuti da altri creditori, se del caso.

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Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0030 Descrizione del rango in caso di insolvenza


La descrizione inclusa nella graduatoria in caso di insolvenza pubblicata dall'autorità di risoluzione di tale
giurisdizione, se è disponibile un elenco standardizzato contenente tale descrizione. Altrimenti, una descriä
zione del rango in caso di insolvenza fornita dall'ente stesso che indichi almeno il tipo principale di struä
mento nel rispettivo rango in caso di insolvenza.

0040 Passività e fondi propri


È segnalato l'importo di fondi propri, passività ammissibili e, se del caso, altre passività sottoponibili al baiä
l-in appartenente al rango in caso di insolvenza indicato nella colonna 0010.
Se del caso, questa colonna include anche le passività escluse dal bail-in nella misura in cui sono di rango
pari o inferiore a quello dei fondi propri e delle passività ammissibili.
In caso di soggetti di cui al paragrafo 24 questa colonna è lasciata vuota, a meno che tali entità non scelgano
di applicare la deroga di cui al paragrafo 25.

0050 Di cui passività escluse


Importo delle passività escluse conformemente all'articolo 72 bis, paragrafo 2, del regolamento (UE)
n. 575/2013 o all'articolo 44, paragrafo 2, della direttiva 2014/59/UE. Se l'autorità di risoluzione ha deciso
di escludere passività conformemente all'articolo 44, paragrafo 3, di tale direttiva, tali passività escluse sono
segnalate in questa colonna.
In caso di soggetti di cui al paragrafo 24 questa colonna è lasciata vuota, a meno che tali entità non scelgano
di applicare la deroga di cui al paragrafo 25.

0060 Passività e fondi propri meno passività escluse


Se compilano la colonna 0040, i soggetti segnalano l'importo delle passività e dei fondi propri segnalato
nella colonna 0040 diminuito dell'importo delle passività escluse segnalato nella colonna 0050.
Se non compilano la colonna 0040, i soggetti segnalano in questa colonna i fondi propri e le passività
ammissibili ai fini del MREL interno. Le altre passività sottoponibili al bail-in sono segnalate in questa
colonna alle condizioni di cui al paragrafo 26.

0070 Di cui fondi propri e passività ammissibili ai fini del MREL interno
È segnalato l'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili conteggiato ai fini del MREL interno conä
formemente all'articolo 45 septies, paragrafo 2, della direttiva 2014/59/UE.

0080 – 0110 Di cui con durata residua di


L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili conteggiato ai fini del MREL interno segnalato nella
colonna 0070 è ripartito per durata residua dei diversi strumenti ed elementi. In tale ripartizione non sono
considerati gli strumenti ed elementi a carattere perpetuo, che sono invece segnalati separatamente nella
colonna 0120.

0080 • 1 anno < 2 anni

0090 • 2 anni < 5 anni

0100 • 5 anni < 10 anni

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Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0110 • 10 anni

0120 Di cui titoli perpetui


I titoli perpetui e tutti gli elementi del CET1, nonché il sovrapprezzo azioni relativo agli strumenti di AT1 e a
quelli di classe 2 inclusi nell'ambito di applicazione del presente modello, sono assegnati a questa colonna.

3.2. M 06.00 – Rango nella graduatoria dei creditori (entità soggetta a risoluzione) (RANK)

3.2.1. Osservazioni generali

23. I soggetti per cui è previsto l'obbligo di soddisfare il requisito di cui all'articolo 92 bis del regolamento (UE)
n. 575/2013 segnalano in questo modello:

a) gli elementi del CET1 di cui all'articolo 26 del regolamento (UE) n. 575/2013;

b) gli elementi aggiuntivi di classe 1 (AT1) di cui all'articolo 51 del regolamento (UE) n. 575/2013;

c) gli strumenti di classe 2 e il relativo sovrapprezzo azioni di cui all'articolo 62, lettere a) e b), del regolamento
(UE) n. 575/2013, compresa la parte ammortizzata dello strumento non riconosciuta ai fini della
conformità ai requisiti di cui all'articolo 92 o 92 bis del regolamento (UE) n. 575/2013 o all'articolo 45
della direttiva 2014/59/UE;

d) strumenti di passività ammissibili per soddisfare il MREL;

e) altre passività sottoponibili al bail-in;

f) passività escluse dal bail-in; dette passività sono incluse nella misura in cui hanno rango pari o inferiore a
qualsiasi strumento incluso nell'importo delle passività ammissibili ai fini del MREL.

24. Anche gli importi degli strumenti che soddisfano i requisiti di cui all'articolo 92 o 92 bis del regolamento (UE)
n. 575/2013 o all'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE conformemente alle disposizioni transitorie applicabili
sono considerati nell'ambito di applicazione degli strumenti e degli elementi elencati al paragrafo 28.

25. I soggetti per cui non è previsto l'obbligo di soddisfare il requisito di cui all'articolo 92 bis del regolamento (UE)
n. 575/2013, ma che sono soggetti all'obbligo di soddisfare il requisito di cui all'articolo 45 della
direttiva 2014/59/UE conformemente all'articolo 45 sexies di tale direttiva, segnalano in questo modello gli
strumenti e gli elementi specificati al paragrafo 28 della presente sezione, ad eccezione delle passività escluse dal
bail-in di cui alla lettera f) di tale paragrafo.

26. In deroga al paragrafo 30, tali soggetti possono scegliere di segnalare lo stesso ambito di fondi propri e passività
specificato al paragrafo 28.

27. Gli importi degli strumenti di cui al paragrafo 28, lettere a), b) e c), sono quelli successivi alla deduzione degli
strumenti propri detenuti di cui all'articolo 36, paragrafo 1, lettera f), all'articolo 56, lettera a), e all'articolo 66,
lettera a), del regolamento (UE) n. 575/2013.

28. Gli importi degli strumenti di cui al paragrafo 28, lettere da a) a d), sono quelli precedenti alla deduzione degli
importi non utilizzati nel quadro di un'autorizzazione preventiva.

29. I soggetti che, alla data di segnalazione di tali informazioni, detengono fondi propri e passività ammissibili pari ad
almeno il 150 % del requisito di cui all'articolo 45, paragrafo 1, della direttiva 2014/59/UE sono esentati dalla
segnalazione delle informazioni relative ad altre passività sottoponibili al bail-in. Tali soggetti possono decidere
di segnalare le informazioni relative ad altre passività sottoponibili al bail-in nel presente modello su base
volontaria.

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3.2.2. Istruzioni relative a posizioni specifiche

Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0010 Rango in caso di insolvenza


Cfr. istruzioni sulla colonna 0010 del modello M 05.00.
Questa colonna è un identificativo di riga unico per tutte le righe del modello.

0020 Descrizione del rango in caso di insolvenza


Cfr. istruzioni sulla colonna 0030 del modello M 05.00.

0030 Passività e fondi propri


È segnalato l'importo dei fondi propri, delle passività ammissibili e, se del caso, di altre passività sottoponiä
bili al bail-in appartenente al rango in caso di insolvenza indicato nella colonna 0010.
Se del caso, questa colonna include anche le passività escluse dal bail-in nella misura in cui sono di rango
pari o inferiore a quello delle passività ammissibili.
In caso di soggetti di cui al paragrafo 30 questa colonna è lasciata vuota, a meno che tali entità non scelgano
di applicare la deroga di cui al paragrafo 31.

0040 Di cui passività escluse


Importo delle passività escluse conformemente all'articolo 72 bis, paragrafo 2, del regolamento (UE)
n. 575/2013 o all'articolo 44, paragrafo 2, della direttiva 2014/59/UE.
In caso di soggetti di cui al paragrafo 30 questa colonna è lasciata vuota, a meno che tali entità non scelgano
di applicare la deroga di cui al paragrafo 31.

0050 Passività e fondi propri meno passività escluse


Se compilano la colonna 0030, i soggetti segnalano l'importo delle passività e dei fondi propri segnalato
nella colonna 0030 diminuito dell'importo delle passività escluse segnalato nella colonna 0040.
Se non compilano la colonna 0030, i soggetti segnalano in questa colonna i fondi propri e le passività
ammissibili ai fini del MREL. Le altre passività sottoponibili al bail-in sono segnalate in questa colonna alle
condizioni di cui al paragrafo 34.

0060 Di cui fondi propri e passività potenzialmente ammissibili ai fini del MREL
L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili ai fini dei requisiti di cui all'articolo 45 della direttiva
2014/59/UE conformemente all'articolo 45 sexies di tale direttiva.

0070 – 0100 Di cui con durata residua di


L'importo dei fondi propri e delle passività ammissibili ai fini dei requisiti di cui all'articolo 45 della direttiva
2014/59/UE conformemente all'articolo 45 sexies di tale direttiva segnalato nella colonna 0060 è ripartito
per durata residua dei diversi strumenti ed elementi. In tale ripartizione non sono considerati gli strumenti
ed elementi a carattere perpetuo, che sono invece segnalati separatamente nella colonna 0110.

0070 • 1 anno < 2 anni

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Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0080 • 2 anni < 5 anni

0090 • 5 anni < 10 anni

0100 • 10 anni

0110 Di cui titoli perpetui


I titoli perpetui e tutti gli elementi del CET1, nonché il sovrapprezzo azioni relativo agli strumenti di AT1 e a
quelli di classe 2 inclusi nell'ambito di applicazione del presente modello, sono assegnati a questa colonna.

4. M 07.00 – Strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo (MTCI)

4.1. Osservazioni generali

30. Il modello M 07.00 presenta una ripartizione per singolo contratto degli strumenti considerati fondi propri e passività
ammissibili ai fini del MREL. Nel modello sono segnalati solo gli strumenti disciplinati dal diritto di un paese terzo.

31. Per quanto riguarda le passività ammissibili che non sono subordinate a passività escluse, i soggetti segnalano solo i titoli
che sono strumenti finanziari fungibili e negoziabili, esclusi prestiti e depositi.

32. Nel caso di strumenti che rientrano parzialmente in due classi differenti di fondi propri e passività ammissibili, lo
strumento è segnalato due volte per riflettere separatamente gli importi appartenenti alle differenti classi di capitale.

33. La combinazione delle colonne 0020 (codice del soggetto emittente), 0040 (identificativo del contratto) e 0070 (tipo di
fondi propri o passività ammissibili) costituisce un identificativo di riga che è unico per ciascuna riga segnalata nel
modello.

4.2. Istruzioni relative a posizioni specifiche

Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0010 - 0030 Soggetto emittente


Se le informazioni sono segnalate con riferimento a un gruppo soggetto a risoluzione, è indicato il soggetto del
gruppo che ha emesso il rispettivo strumento. Se le informazioni sono segnalate con riferimento a una singola
entità soggetta a risoluzione, il soggetto emittente è il soggetto segnalante.

0010 Nome
Nome del soggetto che ha emesso lo strumento di fondi propri o lo strumento di passività ammissibili

0020 Codice
Codice del soggetto che ha emesso lo strumento di fondi propri o lo strumento di passività ammissibili
Il codice come parte di un identificativo di riga deve essere unico per ciascuna entità segnalata. Per gli enti, il
codice è il codice LEI. Per altri soggetti il codice è il codice LEI o, se non disponibile, un codice nazionale. Il codice
è unico e utilizzato in modo coerente in tutti i modelli e nel corso del tempo. Il codice deve sempre contenere un
valore.

0030 Tipo di codice


Gli enti identificano il tipo di codice segnalato nella colonna 0020 come «codice LEI» o «codice non-LEI». Indicare
sempre il tipo di codice.

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Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0040 Identificativo del contratto


È segnalato l'identificativo del contratto dello strumento, ad esempio identificativo CUSIP, ISIN o Bloomberg per
il collocamento privato.
Questa voce è parte dell'identificativo di riga.

0050 Diritto applicabile (paese terzo)


Indicare il paese terzo (paesi diversi dai paesi del SEE) il cui diritto disciplina il contratto o parti di quest'ultimo.

0060 Riconoscimento contrattuale dei poteri di svalutazione e di conversione


Indicare se il contratto contiene clausole contrattuali di cui all'articolo 55, paragrafo 1, della direttiva
2014/59/UE, e all'articolo 52, paragrafo 1, lettere p) e q), e all'articolo 63, lettere n) e o), del regolamento (UE)
n. 575/2013.

0070 - 0080 Trattamento regolamentare

0070 Tipo di fondi propri e passività ammissibili


Tipo di fondi propri e passività ammissibili in cui lo strumento rientra alla data di riferimento. Sono prese in
considerazione le disposizioni transitorie sull'ammissibilità degli strumenti. Gli strumenti che rientrano in più
classi di capitale sono segnalati una volta per classe di capitale applicabile.
Il tipo di fondi propri e passività ammissibili è uno dei seguenti:

— CET1

— Capitale aggiuntivo di classe 1

— Capitale di classe 2

— Passività ammissibili

0080 Tipo di strumento


Il tipo di strumento da specificare dipende dal diritto applicabile allo strumento emesso.
Nel caso di strumenti CET1, il tipo di strumento è selezionato dall'elenco degli strumenti di capitale primario di
classe 1 pubblicato dall'ABE conformemente all'articolo 26, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013.
Nel caso di fondi propri diversi dal CET1, il tipo di strumento è selezionato da un elenco di strumenti corrisponä
denti pubblicato dall'ABE, dalle autorità competenti o dalle autorità di risoluzione, se tale elenco è disponibile. Se
non è disponibile alcun elenco, il soggetto segnalante stesso specifica il tipo di strumento.

0090 Importo
È segnalato l'importo riconosciuto nei fondi propri o nelle passività ammissibili considerando il livello a cui si
riferisce la segnalazione, nel caso di strumenti inclusi su più livelli. L'importo è quello rilevante alla data di riferiä
mento, considerando l'effetto delle disposizioni transitorie.

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Colonne Riferimenti giuridici e istruzioni

0100 – 0110 Rango nelle procedure ordinarie di insolvenza


È segnalato il rango dello strumento nelle procedure ordinarie di insolvenza.
Esso è composto dal codice ISO a due lettere del paese la cui legge disciplina il rango del contratto (colonna
0100), che è la legge di uno Stato membro, e dal numero del rango in caso di insolvenza pertinente
(colonna 0110).
Il rango in caso di insolvenza pertinente è determinato sulla base della graduatoria in caso di insolvenza pubbliä
cata dalle autorità di risoluzione o da altre autorità, se tale elenco standardizzato è disponibile.

0120 Scadenza
La scadenza dello strumento è segnalata nel formato seguente: gg/mm/aaaa. Nel caso di strumenti perpetui, la
cella viene lasciata vuota.

0130 (Prima) data di call


Se l'emittente possiede un'opzione call, è segnalata la prima data alla quale il call può essere esercitato.
Se la prima data di call si è verificata prima della data di riferimento, tale data è segnalata se il call è ancora eserä
citabile. Se non è più esercitabile, è segnalata la data successiva alla quale il call può essere esercitato.
Nel caso di opzioni call dell'emittente senza una data di esercizio specifica o nel caso di opzioni call attivate da
eventi specifici, è segnalata la probabile data di call stimata in modo prudente.
Le opzioni regulatory call o tax call non sono prese in considerazione ai fini di questa colonna.

0140 Regulatory call (Sì/No)


Indicare se l'emittente possiede un'opzione call esercitabile al verificarsi di un evento regolamentare che incide
sull'ammissibilità del contratto ai fini MREL.

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ALLEGATO III

INFORMATIVA SUL REQUISITO MINIMO DI FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI

Codice del
Nome del modello
modello

EU KM2 Metriche principali – MREL e, se del caso, requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII

EU TLAC1 Composizione – MREL e, se del caso, requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII

Capacità interna di assorbimento delle perdite – MREL interno e, se del caso, requisito di fondi propri e
EU iLAC
passività ammissibili per i G-SII non UE

EU TLAC2 Rango nella graduatoria dei creditori – Soggetto che non è un'entità soggetta a risoluzione

EU TLAC3 Rango nella graduatoria dei creditori – Entità soggetta a risoluzione

EU KM2 Metriche principali - MREL e, se del caso, requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII

a b c d e f

Requisito minimo di
Requisito di fondi proprie
fondi propri e
passività ammissibili per i G-SII
passività
(TLAC)
ammissibili(MREL)

T T T-1 T-2 T-3 T-4

Fondi propri e passività ammissibili, rapporti e componenti

1 Fondi propri e passività ammissibili

EU-1a Di cui fondi propri e passività subordinate

Importo complessivo dell'esposizione al rischio


2
(TREA) del gruppo soggetto a risoluzione

Fondi propri e passività ammissibili in percentuale del


3
TREA

EU-3a Di cui fondi propri e passività subordinate

Misura dell'esposizione complessiva (TEM) del


4
gruppo soggetto a risoluzione

Fondi propri e passività ammissibili in percentuale


5
della TEM

EU-5a Di cui fondi propri o passività subordinate

Si applica la deroga per subordinazione di cui all'arä


6a ticolo 72 ter, paragrafo 4, del regolamento (UE)
n. 575/2013 (CRR)? (deroga 5 %)

Importo complessivo degli strumenti di passività non


subordinate ammissibili consentiti se si applica la
6b facoltà di subordinazione conformemente all'artiä
colo 72 ter, paragrafo 3, del CRR (deroga 3,5 % masä
simo)

— 67 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

a b c d e f

Requisito minimo di
Requisito di fondi proprie
fondi propri e
passività ammissibili per i G-SII
passività
(TLAC)
ammissibili(MREL)

T T T-1 T-2 T-3 T-4

Se si applica la deroga per subordinazione con masä


simale conformemente all'articolo 72 ter, paragrafo 3,
del CRR, l'importo di passività emesse che ha rango
6c pari a quello delle passività escluse e incluso nella riga
1, diviso per le passività emesse che hanno rango pari
a quello delle passività escluse e che sarebbero incluse
nella riga 1 se non fosse applicato alcun massimale (%)

Requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL)

EU-7 MREL espresso in percentuale del TREA

Di cui da soddisfare con fondi propri o passività


EU-8
subordinate

EU-9 MREL espresso in percentuale della TEM

Di cui da soddisfare con fondi propri o passività


EU-10
subordinate

EU TLAC1 Composizione - MREL e, se del caso, requisito di fondi propri e passività ammissibili per i G-SII

a b c

Voce per
Requisito Requisito di memoria:
minimo di fondi fondi propri e importi
propri e passività passività ammissibili ai
ammissibili ammissibili per i fini del MREL,
(MREL) G-SII (TLAC) ma non della
TLAC

Fondi propri e passività ammissibili e rettifiche

1 Capitale primario di classe 1 (CET1)

2 Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)

3 Campo vuoto nell'UE

4 Campo vuoto nell'UE

5 Campo vuoto nell'UE

6 Capitale di classe 2 (T2)

7 Campo vuoto nell'UE

8 Campo vuoto nell'UE

— 68 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

a b c

Voce per
Requisito Requisito di memoria:
minimo di fondi fondi propri e importi
propri e passività passività ammissibili ai
ammissibili ammissibili per i fini del MREL,
(MREL) G-SII (TLAC) ma non della
TLAC

Fondi propri ai fini dell'articolo 92 bis del CRR e


11
dell'articolo 45 della direttiva 2014/59/UE

Fondi propri e passività ammissibili: elementi del capitale non regolamentare

Strumenti di passività ammissibili emessi direttaä


mente dall'entità soggetta a risoluzione subordinati a
12
passività escluse (non soggetti alla clausola grandfaä
thering)

Strumenti di passività ammissibili emessi da altri


soggetti all'interno del gruppo soggetto a risoluzione
EU-12a
subordinati a passività escluse (non soggetti alla
clausola grandfathering)

Strumenti di passività ammissibili subordinati a pasä


EU-12b sività escluse emessi prima del 27 giugno 2019
(subordinati soggetti alla clausola grandfathering)

Strumenti di classe 2 con una durata residua di


EU-12c almeno un anno, nella misura in cui non sono conä
siderati elementi di classe 2

Passività ammissibili non subordinate a passività


13 escluse (non soggette alla clausola grandfathering
pre-massimale)

Passività ammissibili non subordinate a passività


EU-13a escluse emesse primadel 27 giugno 2019 (pre-masä
simale)

Importo degli strumenti di passività non subordinate


14 ammissibili, se applicabile dopo l'applicazione delä
l'articolo 72 ter, paragrafo 3, del CRR

15 Campo vuoto nell'UE

16 Campo vuoto nell'UE

Elementi di passività ammissibili prima delle rettifiä


17
che

EU-17a Di cui elementi di passività subordinate

Fondi propri e passività ammissibili: rettifiche a elementi del capitale non regolamentare

Elementi di fondi propri e passività ammissibili prima


18
delle rettifiche

(Deduzione di esposizioni tra gruppi soggetti a risoä


19
luzione con punto di avvio multiplo (MPE))

— 69 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

a b c

Voce per
Requisito Requisito di memoria:
minimo di fondi fondi propri e importi
propri e passività passività ammissibili ai
ammissibili ammissibili per i fini del MREL,
(MREL) G-SII (TLAC) ma non della
TLAC

(Deduzione di investimenti in altri strumenti di pasä


20
sività ammissibili)

21 Campo vuoto nell'UE

22 Fondi propri e passività ammissibili dopo le rettifiche

EU-22a Di cui: fondi propri e passività subordinate

Importo dell'esposizione ponderato per il rischio e misura dell'esposizione della leva finanziaria del gruppo sogä
getto a risoluzione

Importo complessivo dell'esposizione al rischio


23
(TREA)

24 Misura dell'esposizione complessiva (TEM)

Rapporto dei fondi propri e delle passività ammissibili:

fondi propri e passività ammissibili in percentuale del


25
TREA

EU-25a Di cui fondi propri e passività subordinate

Fondi propri e passività ammissibili in percentuale


26
della TEM

EU-26a Di cui fondi propri e passività subordinate

CET1 (in percentuale del TREA) disponibile dopo aver


27 soddisfatto i requisiti del gruppo soggetto a risoluä
zione

Requisito combinato di riserva di capitale specifico


28
per ente

Di cui requisito di riserva di conservazione del


29
capitale

30 Di cui requisito anticiclico di riserva di capitale

Di cui requisito di riserva di capitale a fronte del


31
rischio sistemico

Di cui riserva di capitale degli enti a rilevanza


EU-31a sistemica a livello globale(G-SII) o degli altri enti a
rilevanza sistemica (O-SII)

Voci per memoria

Importo complessivo delle passività escluse di cui


EU-32
all'articolo 72 bis, paragrafo 2, del CRR

— 70 —
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EU ILAC Capacità interna di assorbimento delle perdite – MREL interno e, se del caso, requisito di fondi propri e
passività ammissibili per i G-SII non UE

a b c

Requisito
minimo di
fondi propri e i G-SII non UE
Informazioni
passività (TLAC
qualitative
ammissibili interna)
(MREL
interno)

Requisito applicabile e livello di applicazione

È previsto per il soggetto il requisito di fondi propri e pasä


EU-1
sività ammissibili per i G-SII non UE? (Sì/No)

Se la risposta a EU-1 è "Sì", il requisito si applica su base


EU-2
consolidata o individuale? (C/I)

EU-2a È previsto per il soggetto il MREL interno? (Sì/No)

Se la risposta a EU-2a è "Sì", il requisito si applica su base


EU-2b
consolidata o individuale? (C/I)

Fondi propri e passività ammissibili

EU-3 Capitale primario di classe 1 (CET1)

EU-4 Capitale aggiuntivo di classe 1 ammissibile

EU-5 Capitale di classe 2 ammissibile

EU-6 Fondi propri ammissibili

EU-7 Passività ammissibili

EU-8 Di cui garanzie consentite

EU-9a (Rettifiche)

Elementi di fondi propri e passività ammissibili dopo le


EU-9b
rettifiche

Importo complessivo dell'esposizione al rischio e misura dell'esposizione complessiva

EU-10 Importo complessivo dell'esposizione al rischio (TREA)

EU-11 Misura dell'esposizione complessiva (TEM)

Rapporto dei fondi propri e delle passività ammissibili:

EU-12 Fondi propri e passività ammissibili in percentuale del TREA

EU-13 Di cui garanzie consentite

Fondi propri e passività ammissibili in percentuale della


EU-14
TEM

EU-15 Di cui garanzie consentite

— 71 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

a b c

Requisito
minimo di
fondi propri e i G-SII non UE
Informazioni
passività (TLAC
qualitative
ammissibili interna)
(MREL
interno)

CET1 (in percentuale del TREA) disponibile dopo aver sodä


EU-16
disfatto i requisiti del soggetto

EU-17 Requisito combinato di riserva di capitale specifico per ente

Requisiti

EU-18 Requisito espresso in percentuale del TREA

Di cui parte del requisito che può essere soddisfatta con


EU-19
garanzie

EU-20 Requisito espresso in percentuale della TEM

Di cui parte del requisito che può essere soddisfatta con


EU-21
garanzie

Voci per memoria

Importo complessivo delle passività escluse di cui all'artiä


EU-22
colo 72 bis, paragrafo 2, del CRR

— 72 —
5-8-2024

EU TLAC2a Rango nella graduatoria dei creditori - Soggetto che non è un'entità soggetta a risoluzione

Rango in caso di insolvenza

1 1 2 2 … n n

(rango più (rango più (rango più (rango più Somma da 1


basso) basso) elevato) elevato) an

Entità Entità Entità


soggetta a Altro soggetta a Altro … soggetta a Altro
risoluzione risoluzione risoluzione

1 Campo vuoto nell'UE

2 Descrizione del rango in caso di insolvenza (testo libero)

3 Passività e fondi propri

4 Di cui passività escluse

— 73 —
5 Passività e fondi propri meno passività escluse

Sottoinsieme di passività e fondi propri meno passività escluse


6 che sono fondi propri e passività ammissibili ai fini del [scegliere
a secondo del caso tra: MREL interno o TLAC interna]
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

7 Di cui durata residua • 1 anno e < 2 anni

8 Di cui durata residua • 2 anni e < 5 anni

9 Di cui durata residua • 5 anni e < 10 anni

10 Di cui durata residua • 10 anni, esclusi titoli perpetui

11 Di cui titoli perpetui


2a Serie speciale - n. 60
EU TLAC2b Rango nella graduatoria dei creditori - Soggetto che non è un'entità soggetta a risoluzione
5-8-2024

Rango in caso di insolvenza

1 1 2 2 … n n

(rango più (rango più (rango più (rango più Sommada 1 a


basso) basso) elevato) elevato) n

Entità Entità Entità


soggetta a Altro soggetta a Altro … soggetta a Altro
risoluzione risoluzione risoluzione

1 Campo vuoto nell'UE

2 Descrizione del rango in caso di insolvenza (testo libero)

3 Campo vuoto nell'UE

4 Campo vuoto nell'UE

5 Campo vuoto nell'UE

6 Fondi propri e passività ammissibili ai fini del MREL interno

7 Di cui durata residua • 1 anno e < 2 anni

— 74 —
8 Di cui durata residua • 2 anni e < 5 anni

9 Di cui durata residua • 5 anni e < 10 anni

10 Di cui durata residua • 10 anni, esclusi titoli perpetui

11 Di cui titoli perpetui


GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

EU TLAC3a Rango nella graduatoria dei creditori - Entità soggetta a risoluzione

Rango in caso di insolvenza

1 2 … n Somma da 1 a n

(rango più basso) (rango più elevato)

1 Descrizione del rango in caso di insolvenza (testo libero)

2 Passività e fondi propri

3 Di cui passività escluse


2a Serie speciale - n. 60
5-8-2024

24CE2238
Rango in caso di insolvenza

1 2 … n Somma da 1 a n

(rango più basso) (rango più elevato)

4 Passività e fondi propri meno passività escluse

Sottoinsieme di passività e fondi propri meno passività escluse che sono fondi
5 propri e passività potenzialmente ammissibili ai fini [scegliere a seconda del
caso tra: MREL/TLAC]

6 Di cui durata residua • 1 anno e < 2 anni

7 Di cui durata residua • 2 anni e < 5 anni

8 Di cui durata residua • 5 anni e < 10 anni

9 Di cui durata residua • 10 anni, esclusi titoli perpetui

10 Di cui titoli perpetui

EU TLAC3b Rango nella graduatoria dei creditori - Entità soggetta a risoluzione

— 75 —
Rango in caso di insolvenza
1 2 … n Somma da 1 a n
(rango più basso) (rango più elevato)

1 Descrizione del rango in caso di insolvenza (testo libero)


2 Campo vuoto nell'UE
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

3 Campo vuoto nell'UE


4 Campo vuoto nell'UE
5 Fondi propri e passività potenzialmente ammissibili ai fini del MREL
6 Di cui durata residua • 1 anno e < 2 anni
7 Di cui durata residua • 2 anni e < 5 anni
8 Di cui durata residua • 5 anni e < 10 anni
9 Di cui durata residua • 10 anni, esclusi titoli perpetui
10 Di cui titoli perpetui
2a Serie speciale - n. 60
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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1653 DELLA COMMISSIONE


del 4 giugno 2024
che rilascia un'autorizzazione dell'Unione per la famiglia di biocidi «Thonhauser PAA» in conformità
al regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a
disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi (1), in particolare l'articolo 44, paragrafo 5, primo comma,

considerando quanto segue:

(1) Il 27 settembre 2017 la società THONHAUSER GmbH ha presentato all'Agenzia europea per le sostanze chimiche
(«Agenzia»), in conformità all'articolo 43, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 528/2012 e all'articolo 4 del
regolamento di esecuzione (UE) n. 414/2013 della Commissione (2), una domanda di autorizzazione dell'Unione
per la stessa famiglia di biocidi di cui all'articolo 1 del regolamento di esecuzione (UE) n. 414/2013, denominata
«Thonhauser PAA», dei tipi di prodotto 2, 3 e 4, quali descritti nell'allegato V del regolamento (UE) n. 528/2012. La
domanda è stata iscritta nel registro per i biocidi («registro») con il numero BC-CN034171-51. La domanda recava
anche il numero di domanda relativo alla corrispondente famiglia di biocidi di riferimento «Airedale PAA product
family», successivamente autorizzata dal regolamento di esecuzione (UE) 2023/1200 della Commissione (3) e iscritta
nel registro con il numero BC-EW057176-14.

(2) Il principio attivo contenuto nella stessa famiglia di biocidi «Thonhauser PAA» è l'acido peracetico, inserito
nell'elenco dell'Unione contenente i principi attivi approvati di cui all'articolo 9, paragrafo 2, del regolamento (UE)
n. 528/2012 per i tipi di prodotto 2, 3 e 4.

(3) Il 14 ottobre 2022 l'Agenzia ha trasmesso alla Commissione un parere (4) e il progetto di sommario delle
caratteristiche del biocida per «Thonhauser PAA», conformemente all'articolo 6, paragrafi 1 e 2, del regolamento di
esecuzione (UE) n. 414/2013.

(4) Nel parere l'Agenzia conclude che le differenze proposte tra «Thonhauser PAA» e la famiglia di biocidi «Airedale PAA
product family» sono limitate a informazioni che possono essere oggetto di una modifica amministrativa
conformemente all'articolo 11 del regolamento di esecuzione (UE) n. 354/2013 della Commissione (5) e che, sulla
base della valutazione della corrispondente famiglia di biocidi di riferimento «Airedale PAA product family» e
subordinatamente alla sua conformità al progetto di sommario delle caratteristiche del biocida, «Thonhauser PAA»
soddisfa le condizioni di cui all'articolo 19, paragrafi 1 e 6, del regolamento (UE) n. 528/2012.

(1) GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2012/528/oj.


(2) Regolamento di esecuzione (UE) n. 414/2013 della Commissione, del 6 maggio 2013, che precisa la procedura di autorizzazione di
uno stesso biocida, conformemente alle disposizioni del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio
(GU L 125 del 7.5.2013, pag. 4, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2013/414/oj).
(3) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1200 della Commissione, del 21 giugno 2023, che rilascia un'autorizzazione dell'Unione per la
famiglia di biocidi «Airedale PAA product family» a norma del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio
(GU L 159 del 22.6.2023, pag. 3, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2023/1200/oj).
( ) Parere dell'ECHA del 14.10.2022 sull'autorizzazione dell'Unione della stessa famiglia di biocidi «Thonhauser PAA», parere n. UBP-C-
4

1616217-22-00/F, https://echa.europa.eu/opinions-on-union-authorisation.
(5) Regolamento di esecuzione (UE) n. 354/2013 della Commissione, del 18 aprile 2013, sulle modifiche dei biocidi autorizzati a norma
del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 109 del 19.4.2013, pag. 4, ELI:
http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2013/354/oj).

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(5) Il 21 dicembre 2023 l'Agenzia ha trasmesso alla Commissione il progetto di sommario delle caratteristiche del
biocida per «Thonhauser PAA» in tutte le lingue ufficiali dell'Unione, conformemente all'articolo 44, paragrafo 4, del
regolamento (UE) n. 528/2012, e sulla base del sommario delle caratteristiche del biocida della corrispondente
famiglia di biocidi di riferimento «Airedale PAA product family».

(6) La Commissione concorda con il parere dell'Agenzia e ritiene quindi opportuno rilasciare un'autorizzazione
dell'Unione per la stessa famiglia di biocidi «Thonhauser PAA».

(7) La data di scadenza della presente autorizzazione coincide con la data di scadenza dell'autorizzazione della
corrispondente famiglia di biocidi di riferimento «Airedale PAA product family».

(8) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente sui biocidi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Alla società THONHAUSER GmbH è rilasciata un'autorizzazione dell'Unione con il numero di autorizzazione
EU-0029721-0000 per la messa a disposizione sul mercato e l'uso della stessa famiglia di biocidi «Thonhauser PAA» in
conformità al sommario delle caratteristiche del biocida figurante nell'allegato.

L'autorizzazione dell'Unione è valida dal 27 giugno 2024 al 30 giugno 2033.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione
europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in


ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 4 giugno 2024

Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN

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ALLEGATO

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO PER UNA FAMIGLIA DI BIOCIDI

Thonhauser PAA

Tipo/i di prodotto

Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta sull’uomo o su animali

Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria

Numero di autorizzazione: EU-0029721-0000

Numero dell’approvazione del R4BP: EU-0029721-0000

PARTE I

INFORMAZIONI DI PRIMO LIVELLO

1. INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE

1.1. Nome della famiglia

Nome Thonhauser PAA

1.2. Tipo/i di prodotto

Tipo/i di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati


all’applicazione diretta sull’uomo o su animali
Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e
animale
Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria

1.3. Titolare dell’autorizzazione

Nome THONHAUSER GmbH


Nome e indirizzo del titolare dell’autorizzazione
Indirizzo Perlhofgasse 2/1 A - 2372 Vienna AT
Numero di autorizzazione EU-0029721-0000
Numero dell’approvazione del R4BP EU-0029721-0000
Data di rilascio dell’autorizzazione 27 giugno 2024
Data di scadenza dell’autorizzazione 30 giugno 2033

1.4. Fabbricante/i del prodotto

Nome del fabbricante Airedale Chemical Company Ltd


Indirizzo del fabbricante Airedale Mills, Skipton Road, Cross Hills BD20 7BX Keighley
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
Ubicazione dei siti di fabbricazione Airedale Mills, Skipton Road, Cross Hills BD20 7BX Keighley
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord

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1.5. Fabbricante/i del/i principio/i attivo/i

Principio attivo Acido peracetico


Nome del fabbricante Airedale Chemical Company Ltd
Indirizzo del fabbricante Airedale Mills, Skipton Road, Cross Hills BD20 7BX Keighley
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
Ubicazione dei siti di fabbricazione Airedale Mills, Skipton Road, Cross Hills BD20 7BX Keighley
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord

2. COMPOSIZIONE E FORMULAZIONE DELLA FAMIGLIA DI PRODOTTI

2.1. Informazioni qualitative e quantitative sulla composizione della famiglia

Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)


comune IUPAC

Acido peracetico principio attivo 79-21-0 201-186-8 1,74 - 15,9 % (p/p)


Perossido di idroä Perossido di idroä Sostanza non 7722-84-1 231-765-0 8,1 - 25,97 % (p/p)
geno geno attiva
Acido acetico Acido acetico Sostanza non 64-19-7 200-580-7 7,7 - 15,9 % (p/p)
attiva
HEDP etidronic acid Sostanza non 2809-21-4 220-552-8 0,99 - 1,2 % (p/p)
attiva

2.2. Tipo/i di formulazione

Tipo/i di formulazione SL Concentrato solubile

PARTE II

INFORMAZIONI DI SECONDO LIVELLO — META SPC(S)

1. META SPC 1 INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE

1.1. Meta SPC 1 identificativo

identificativo Meta SPC: META SPC 1 Acido Peracetico 2%

1.2. Suffisso del numero di autorizzazione

Numero 1-1

1.3. Tipo/i di prodotto

Tipo/i di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati


all’applicazione diretta sull’uomo o su animali
Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e aniä
male

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

2. COMPOSIZIONE DEL META SPC 1

2.1. Informazioni qualitative e quantitative sulla composizione del meta SPC 1

Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)


comune IUPAC

Acido peracetico principio attivo 79-21-0 201-186-8 1,74 - 2,36 % (p/p)


Perossido di idroä Perossido di idroä Sostanza non 7722-84-1 231-765-0 8,1 - 9,9 % (p/p)
geno geno attiva
Acido acetico Acido acetico Sostanza non 64-19-7 200-580-7 14,1 - 15,9 % (p/p)
attiva
HEDP etidronic acid Sostanza non 2809-21-4 220-552-8 0,99 - 1,2 % (p/p)
attiva

2.2. Tipo/i di formulazione del meta SPC 1

Tipo/i di formulazione SL Concentrato solubile

3. INDICAZIONI DI PERICOLO E CONSIGLI DI PRUDENZA DEL META SPC 1

Indicazioni di pericolo H272: Può aggravare un incendio; comburente.


H290: Può essere corrosivo per i metalli.
H314: Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H302: Nocivo se ingerito.
H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga
durata.
EUH071: Corrosivo per le vie respiratorie.

Consigli di prudenza P210: Tenere lontano da fonti di calore, superfici calde,


scintille, fiamme libere o altre fonti di accensione. Non
fumare.
P220: Tenere lontano da indumenti e altri materiali combuä
stibili.
P234: Conservare soltanto nell’imballaggio originale.
P260: Non respirare i vapori.
P260: Non respirare gli aerosol.
P264: Lavare la pelle esposta accuratamente dopo l’uso.
P271: Utilizzare soltanto all’aperto o in luogo ben ventilato.
P273: Non disperdere nell’ambiente.
P280: Indossare guanti.
P280: Indossare indumenti protettivi.
P280: Indossare occhiali protettivi.
P280: Indossare schermi per il viso.
P301+P330+P331: IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la
bocca. NON provocare il vomito.

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

P303+P361+P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA


PELLE (o con i capelli): Togliere immediatamente tutti gli
indumenti contaminati. Sciacquare la pelle [o fare una docä
cia].
P303+P361+P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA
PELLE (o con i capelli): Togliere immediatamente tutti gli
indumenti contaminati. Sciacquare la pelle [o fare una docä
cia].
P305+P351+P338: IN CASO DI CONTATTO CON GLI
OCCHI: Sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Conä
tinuare a sciacquare.
P310: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVEä
LENI.
P310: Contattare immediatamente un un medico.
P363: Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli
nuovamente.
P391: Raccogliere il materiale fuoriuscito.
P403+P233: Conservare in luogo ben ventilato. Tenere il
recipiente ben chiuso.
P501: Smaltire il prodotto in in conformità alla regolamenä
tazione locale/regionale/nazionale/internazionale.
P501: Smaltire il recipiente in in conformità alla regolamenä
tazione locale/regionale/nazionale/internazionale (.

4. USO/I AUTORIZZATO/I DEL META SPC

4.1. Descrizione degli usi 1

Tabella 1

CIP (Pulizia sul posto), incluse le industrie farmaceutica e cosmetica

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta
sull’uomo o su animali

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —


luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —

Denominazione scientifica: altro: —


Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —

Denominazione scientifica: altro: —


Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —

Denominazione scientifica: altro: —


Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

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Campo/i di applicazione uso al chiuso

Generale (incluse le industrie farmaceutica e cosmetica) Disinfezione di


superfici dure e non porose mediante procedure CIP (con circolazione
della soluzione del prodotto nel sistema di produzione)

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: CIP — Dosaggio manuale o automatico

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere trasferito sull’atä


trezzatura da disinfettare mediante dosaggio manuale o automatizzato. È
obbligatorio il risciacquo finale (con acqua potabile): dopo la procedura
di disinfezione, le superfici trattate devono essere risciacquate con acqua,
la quale deve essere scaricata nella rete fognaria.

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto •


Attivo contro batteri e lieviti: 0,02% PAA (es. 1% prodotto con 2% PAA
cioè 10 ml prodotto/litro) • Attivo contro batteri, lieviti e funghi: 0,1%
PAA (es. 5% prodotto con 2% PAA cioè 50 ml prodotto/litro) • Attivo
contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 7,5% prodotto con
2% PAA cioè 75 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parenä
tesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa
concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 2-7,5 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno

Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale

Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in polietilene ad alta densità (HDPE) con chiusura a vite
in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in polipropilene (PP): 200 litri
Contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusa (IBC) in HDPE con
chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.1.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

— 82 —
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4.2. Descrizione degli usi 2

Tabella 2

Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione
omogenea), incluse le industrie farmaceutica e cosmetica

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta
sull’uomo o su animali

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —


luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

Campo/i di applicazione uso al chiuso

Generale (incluse le industrie farmaceutica e cosmetica) Disinfezione di


superfici dure e non porose mediante spruzzatura o versamento

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: Spruzzatura o versamento (seguito da strofinatura per una
distribuzione omogenea)

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flaä


cone a spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superä
ficie da disinfettare (e distribuito omogeneamente tramite panno).

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto •


Attivo contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 7,5% di
prodotto con 2% PAA cioè 75 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluiä
zione tra parentesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto
con una diversa concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 7,5 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno

Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale

Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

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4.2.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3. Descrizione degli usi 3

Tabella 3

Disinfezione delle superfici interne (per es. serbatoi, tubi, recipienti, macchine riempitrici) mediante CIP
nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —
luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, induä


stria delle bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e
della carne (tranne i macelli e altri processi con produzione di sangue)
Disinfezione di superfici dure e non porose mediante procedure CIP (con
circolazione)

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Metodo/i di applicazione Metodo: altro: Dosaggio manuale o automatico

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere trasferito sull’atä


trezzatura da disinfettare mediante dosaggio manuale o automatizzaä
to.Per l’uso nelle industrie casearie, la pulizia prima della procedura di
disinfezione è obbligatoria.Per tutte le industrie è obbligatorio il risciacä
quo finale (con acqua potabile): dopo la procedura di disinfezione, le
superfici trattate devono essere risciacquate con acqua, la quale deve
essere scaricata nella rete fognaria.
Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto •
Attivo contro batteri e lieviti: 0,02% PAA (es. 1% prodotto con 2% PAA
cioè 10 ml prodotto/litro) • Attivo contro batteri, lieviti e funghi: 0,1%
PAA (es. 5% prodotto con 2% PAA cioè 50 ml prodotto/litro) • Attivo
contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 7,5% prodotto con
2% PAA cioè 75 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parenä
tesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa
concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 1-7,5 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.3.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

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4.4. Descrizione degli usi 4

Tabella 4

Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione
omogenea) nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —


luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, induä


stria delle bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e
della carne (tranne i macelli e altri processi con produzione di sangue)
Disinfezione di superfici dure e non porose mediante spruzzatura o verä
samento

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: Spruzzatura o versamento (seguiti da strofinatura per una
distribuzione omogenea)

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flaä


cone a spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superä
ficie da disinfettare (e distribuito omogeneamente tramite panno).Per
l’uso nelle industrie casearie, la pulizia prima della procedura di disinfeä
zione è obbligatoria.

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto, •


Attivo contro batteri, lieviti, funghi e virus: 0,15% PAA (es. 7,5% di proä
dotto con 2% PAA cioè 75 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione
tra parentesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con
una diversa concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 7,5 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno

Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale

Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

— 86 —
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4.4.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5. Descrizione degli usi 5

Tabella 5

Disinfezione per immersione nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —
luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, induä


stria delle bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e
della carne (tranne i macelli e altri processi con produzione di sangue).
Disinfezione di attrezzature (superfici dure e non porose) mediante
immersione
Metodo/i di applicazione Metodo: altro: immersione

Descrizione dettagliata: L’attrezzatura da disinfettare deve essere posta in


una vasca per bagni a immersione.Per l’uso nelle industrie casearie, la
pulizia prima della procedura di disinfezione è obbligatoria.

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Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto •


Attivo contro batteri, lieviti, funghi e virus: 0,15% PAA (es. 7,5% di proä
dotto con 2% PAA cioè 75 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione
tra parentesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con
una diversa concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 7,5 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.5.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

5. ISTRUZIONI GENERALI D’USO DEL META SPC 1

5.1. Istruzioni d’uso

Ciclo di disinfezione (SOLO per la disinfezione delle superfici):

— le superfici da disinfettare devono essere pulite prima della procedura di disinfezione, e l’utente deve accuratamente
pulire, risciacquare e drenare i liquidi di pulizia dalle superfici da disinfettare.

— I prodotti devono essere diluiti in acqua potabile prima dell’uso.


La percentuale di diluizione e la durata del tempo di contatto dipendono dall’uso considerato. Fare riferimento alla
descrizione del metodo di applicazione relativo a ciascun utilizzo.

— Procedure di disinfezione tramite CIP:

— Fase di risciacquo finale (con acqua potabile).

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Dopo la procedura di disinfezione, i recipienti CIP (tubazioni e serbatoi) devono essere svuotati e risciacquati con acqua in
condizioni di sistema chiuso

— Procedure di disinfezione per immersione:

— la soluzione non deve essere riutilizzata.


Utilizzare la soluzione solo una volta al giorno dopo la produzione e sostituire la soluzione quotidianamente

— Procedure di disinfezione per spruzzatura:

— bagnare completamente la superficie

(dose di applicazione >20 ml/m2, massimo 100 ml/m2) per mantenere la superficie bagnata durante il tempo di
contatto richiesto:

— non usare l’attrezzatura fino a che il prodotto non sia completamente assorbito dalla superficie o si sia asciugato
all’aria.

5.2. Misure di mitigazione del rischio

— Indossare occhiali protettivi per sostanze chimiche conformi alla norma europea EN 16321 o equivalente, indumenti
protettivi chimicamente resistenti al biocida e guanti resistenti alle sostanze chimiche classificati secondo la norma
europea EN 374, o equivalente. Occhiali, indumenti protettivi e materiale dei guanti (preferibilmente in gomma
butilica) devono essere specificati dal titolare dell’autorizzazione nelle informazioni sul prodotto. Ciò non pregiudica
l’applicazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e di altre normative dell’Unione Europea in materia di salute e
sicurezza sul lavoro. Vedere la sezione 6 per i titoli completi delle norme EN e della legislazione.

— Usare in presenza di ventilazione adeguata. Utilizzare controlli tecnici per mantenere il livello nell’aria al di sotto dei
limiti di esposizione stabiliti nei requisiti o indicati nelle linee guida. I livelli atmosferici devono essere mantenuti al di
sotto dei limiti di esposizione stabiliti dalla linea guida. Per tutte le applicazioni a strofinamento e a spruzzo, è
richiesto un tasso di ventilazione di almeno 10 cambi d’aria/ora nei locali in cui avviene l’applicazione

— Quando è richiesta una protezione respiratoria (cioè quando la concentrazione di PAA e/o H2O2 sono superiori al
rispettivo valore di concentrazione di esposizione acuta per inalazione (AECinhalation) (rispettivamente 0,5 mg/m3
e 1,25 mg/m3), utilizzare un respiratore approvato con purificazione dell’aria o ad alimentazione d’aria a pressione
positiva in base alla potenziale concentrazione nell’aria.

— Non utilizzare le attrezzature/superfici e non consentire l’ingresso di animali/pollame nell’area trattata fino a quando il
prodotto non sia stato completamente assorbito dalla superficie o si sia asciugato all’aria.

— Il rientro nell’area trattata è consentito solo quando i livelli di acido peracetico e perossido di idrogeno nell’aria sono
inferiori all’AECinhalation (rispettivamente 0,5 mg/m3 per PAA e 1,25 mg/m3 per H2O2)

— Tenere fuori dalla portata dei bambini e di animali/animali domestici non target.

— Non sono ammesse persone presenti nell’area trattata durante la fase di applicazione.

5.3. Dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, istruzioni per interventi di pronto soccorso e
misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

— IN CASO DI INGESTIONE: Sciacquare immediatamente la bocca. Dare da bere se la persona esposta è in grado di
deglutire. NON provocare il vomito. Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.

— IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: Lavare immediatamente con acqua abbondante. Togliersi di dosso tutti gli
indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente. Continuare a lavare la pelle con acqua per 15 minuti.
Dopo aver lavato la pelle: Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.

— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare misure di supporto vitale, quindi chiamare un CENTRO
ANTIVELENI

— IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: Sciacquare immediatamente con acqua per parecchi minuti. Togliere le
eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare per almeno 15 minuti. Chiamare il 112/
ambulanza per assistenza medica.

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— Informazioni per il personale sanitario/medico: Gli occhi devono anche essere risciacquati ripetutamente mentre si
attende l’assistenza medica in caso di esposizione degli occhi a sostanze chimiche alcaline (pH >11), ammine e acidi
come acido acetico, acido formico o acido propionico.

— IN CASO DI INALAZIONE: Portare l’infortunato all’aria fresca e tenere a riposo in una posizione comoda per respirare.
Chiamare il 112/ambulanza immediatamente per assistenza medica.

— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare immediatamente misure di supporto vitale, poi chiamare un
CENTRO ANTIVELENI.

— In presenza di sintomi: Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.

— Se nessun sintomo: Contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.

— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare misure di supporto vitale, se necessario, poi chiamare un
CENTRO ANTIVELENI

5.4. Istruzioni per lo smaltimento sicuro del prodotto e del suo imballaggio

— Questo biocida, quando viene smaltito nello stato inutilizzato e non contaminato, deve essere trattato come rifiuto
pericoloso secondo la Direttiva CE 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. Eventuali pratiche di
smaltimento devono essere conformi a tutte le leggi nazionali e provinciali e a qualsiasi regolamento comunale o
locale in materia di rifiuti pericolosi. Non scaricare nelle fognature, nel terreno o nell’ambiente idrico. Non disperdere
nell’ambiente. L’incenerimento ad alta temperatura è una pratica accettabile.

— I contenitori non sono ricaricabili. Non riutilizzare o riempire nuovamente i contenitori. I contenitori devono essere
sottoposti a triplo risciacquo o risciacquati a pressione con acqua subito dopo essere stati svuotati. Possono quindi
essere considerati per il riciclaggio o il ricondizionamento dei biocidi, oppure possono essere forati e smaltiti in una
discarica sanitaria o tramite altre procedure approvate dalle autorità nazionali e locali. Inviare il liquido di scarto del
risciacquo dei contenitori usati a una struttura di gestione dei rifiuti approvata.

5.5. Condizioni di stoccaggio e durata di conservazione del prodotto in condizioni normali di stoccaggio

— Conservare tra 0°C e 30°C

— Conservare al buio

— Conservare in un’area ben ventilata. Conservare questo prodotto nel contenitore originale quando non viene utilizzato.
Il contenitore deve essere conservato e trasportato in posizione verticale per evitare la fuoriuscita del contenuto
attraverso lo sfiato, se presente.

— Non conservare in alluminio, acciaio al carbonio, rame, acciaio dolce, ferro ed evitare il contatto con questi metalli.

— Evitare il contatto con ammine, ammoniaca, acidi forti, basi forti, ossidanti forti.

— Durata di conservazione: Meta-SPC 1 (2% PAA): 6 mesi.

6. ALTRE INFORMAZIONI

Per quanto riguarda la nota «Categoria/e di utenti»:

Per «professionisti» (compresi gli utilizzatori industriali) si intendono professionisti formati, se ciò è richiesto dalla
legislazione nazionale.
Titoli completi delle norme EN e della legislazione a cui si fa riferimento nella sezione 5.2:

EN 16321 — Protezione degli occhi e del viso per utilizzatori professionali - Parte 1: requisiti generali.
EN 374 — Guanti di protezione contro prodotti chimici pericolosi e microrganismi. Parte 1: terminologia e requisiti di
prestazione per i rischi chimici.

Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune
direttive (GU L 312 del 22.11.2008, pag. 3).

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Direttiva 98/24/CE del Consiglio, del 7 aprile 1998, sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i
rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro (quattordicesima direttiva individuale ai sensi dell’Articolo 16(1), della
direttiva 89/391/CEE) (GU L 131 del 5.5.1998, pag. 11).

7. INFORMAZIONI DI TERZO LIVELLO: SINGOLI PRODOTTI NEL META SPC 1

7.1. Denominazione/i commerciale/i, numero di autorizzazione e composizione specifica di ogni singolo


prodotto

Denominazione/i commerciale/i PEROX Area di mercato: UE


FOAM
PERAFOAM Area di mercato: UE
TM FOAM Area di mercato: UE
PERACID
FOAM Area di mercato: UE
PERACID
Numero di autorizzazione EU-0029721-0001 1-1
Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)
comune IUPAC
Acido peracetico principio attivo 79-21-0 201-186-8 2
Perossido di idroä Perossido di Sostanza non 7722-84-1 231-765-0 9,105
geno idrogeno attiva
Acido acetico Acido acetico Sostanza non 64-19-7 200-580-7 14,421
attiva
HEDP etidronic acid Sostanza non 2809-21-4 220-552-8 0,99
attiva

1. META SPC 2 INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE

1.1. Meta SPC 2 identificativo

identificativo Meta SPC: META SPC 2 Acido Peracetico 5%

1.2. Suffisso del numero di autorizzazione

Numero 1-2

1.3. Tipo/i di prodotto

Tipo/i di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati


all’applicazione diretta sull’uomo o su animali
Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria
Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e aniä
male

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2. COMPOSIZIONE DEL META SPC 2

2.1. Informazioni qualitative e quantitative sulla composizione del meta SPC 2

Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)


comune IUPAC

Acido peracetico principio attivo 79-21-0 201-186-8 4,5 - 5,5 % (p/p)

Perossido di idroä Perossido di idroä Sostanza non 7722-84-1 231-765-0 21,62 - 24,38 % (p/
geno geno attiva p)

Acido acetico Acido acetico Sostanza non 64-19-7 200-580-7 7,7 - 9,4 % (p/p)
attiva

HEDP etidronic acid Sostanza non 2809-21-4 220-552-8 0,99 - 0,99 % (p/p)
attiva

2.2. Tipo/i di formulazione del meta SPC 2

Tipo/i di formulazione SL Concentrato solubile

3. INDICAZIONI DI PERICOLO E CONSIGLI DI PRUDENZA DEL META SPC 2

Indicazioni di pericolo H242: Rischio d’incendio per riscaldamento.


H290: Può essere corrosivo per i metalli.
H302+H312+H332: Nocivo se ingerito, per contatto con la
pelle o se inalato.
H314: Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H410: Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di
lunga durata.
EUH071: Corrosivo per le vie respiratorie.

Consigli di prudenza P210: Tenere lontano da fonti di calore, superfici calde,


scintille, fiamme libere o altre fonti di accensione. Non
fumare.
P234: Conservare soltanto nell’imballaggio originale.
P260: Non respirare i vapori.
P260: Non respirare gli aerosol.
P264: Lavare la pelle esposta accuratamente dopo l’uso.
P271: Utilizzare soltanto all’aperto o in luogo ben ventilato.
P273: Non disperdere nell’ambiente.
P280: Indossare guanti.
P280: Indossare indumenti protettivi.
P280: Indossare occhiali protettivi.
P280: Indossare schermi per il viso.

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P301+P330+P331: IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la


bocca. NON provocare il vomito.
P303+P361+P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA
PELLE (o con i capelli): Togliere immediatamente tutti gli
indumenti contaminati. Sciacquare la pelle [o fare una docä
cia].
P303+P361+P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA
PELLE (o con i capelli): Togliere immediatamente tutti gli
indumenti contaminati. Sciacquare la pelle [o fare una docä
cia].
P305+P351+P338: IN CASO DI CONTATTO CON GLI
OCCHI: Sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Conä
tinuare a sciacquare.
P310: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVEä
LENI.
P310: Contattare immediatamente un medico.
P363: Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli
nuovamente.
P391: Raccogliere il materiale fuoriuscito.
P403+P233: Conservare in luogo ben ventilato. Tenere il
recipiente ben chiuso.
P411: Conservare a temperature non superiori a 30°C/86°F.
P501: Smaltire il prodotto in in conformità alla regolamenä
tazione locale/regionale/nazionale/internazionale.
P501: Smaltire il recipiente in in conformità alla regolamenä
tazione locale/regionale/nazionale/internazionale.

4. USO/I AUTORIZZATO/I DEL META SPC

4.1. Descrizione degli usi 1

Tabella 1
CIP, incluse le industrie farmaceutica e cosmetica

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta
sull’uomo o su animali

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —


luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

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Campo/i di applicazione uso al chiuso

Generale (incluse le industrie farmaceutica e cosmetica) Disinfezione di


superfici dure e non porose mediante procedure CIP (con circolazione)

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: CIP - Dosaggio manuale o automatico

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere trasferito sull’atä


trezzatura da disinfettare mediante dosaggio manuale o automatizzaä
to.Obbligatorio il risciacquo finale (con acqua potabile): dopo la proceä
dura di disinfezione, le superfici trattate devono essere risciacquate con
acqua, la quale deve essere scaricata nella rete fognaria.

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto •


Attivo contro batteri e lieviti: 0,02% PAA (es. 0,4% prodotto con 5% PAA
cioè 4 ml prodotto/litro) • Attivo contro batteri, lieviti e funghi: 0,1%
PAA (es. 2% prodotto con 5% PAA cioè 20 ml prodotto/litro) • Attivo
contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 3% prodotto con 5%
PAA cioè 30 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi
devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa
concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 0,4-3 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno

Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale

Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.1.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

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4.2. Descrizione degli usi 2

Tabella 2

Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione
omogenea), incluse le industrie farmaceutica e cosmetica

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta
sull’uomo o su animali

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —


luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: /
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: /
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

Campo/i di applicazione uso al chiuso

Generale (incluse le industrie farmaceutica e cosmetica) Disinfezione di


superfici dure e non porose mediante spruzzamento o versamento

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: Spruzzatura o versamento (seguiti da strofinatura per una
distribuzione omogenea)

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flaä


cone a spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superä
ficie da disinfettare (e distribuito omogeneamente tramite panno).

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto •


Attivo contro batteri, lieviti, funghi e virus: 0,15% PAA (es. 3% prodotto
con 5% PAA cioè 30 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra
parentesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con una
diversa concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 3 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno

Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale

Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

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4.2.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3. Descrizione degli usi 3

Tabella 3

Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione
omogenea) per l’igiene veterinaria

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —
luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

CON pulizia preventiva A spruzzo: Su superfici dure, non porose e


porose Per versamento: SOLO su superfici dure e non porose
Metodo/i di applicazione Metodo: altro: spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una
distribuzione omogenea)

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flaä


cone a spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superä
ficie da disinfettare (e distribuito omogeneamente tramite panno).La
pulizia della superficie prima della disinfezione è obbligatoria.Non utiä
lizzare le attrezzature/superfici e non consentire l’ingresso di animali/
pollame fino a quando il prodotto non sia stato completamente assorbito
dalla superficie o si è asciugato all’aria.

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Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A +10°C per 5 minuti di tempo di contatto • Attivo
contro batteri, lieviti e funghi: 0,2% PAA (es. 4% prodotto con 5% PAA
cioè 40 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono
essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa concenä
trazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 4 %

Numero e tempi di applicazione:


La disinfezione degli ambienti di stabulazione degli animali deve avvenire
solo dopo che gli animali sono stati spostati e l’edificio è stato pulito e
sgomberato dagli oggetti che non devono essere disinfettati, al massimo
1-2 volte al giorno.
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.3.1. Istruzioni specifiche per l’uso


Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso


Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente
Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio
Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio
Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4. Descrizione degli usi 4

Tabella 4
Disinfezione per immersione per l’igiene veterinaria

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —
luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —

Denominazione scientifica: altro: —


Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

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Campo/i di applicazione uso al chiuso

Disinfezione delle apparecchiature (superfici dure, non porose e porose


per immersione), PREVIA pulizia
Metodo/i di applicazione Metodo: altro: immersione

Descrizione dettagliata: L’attrezzatura da disinfettare deve essere posta in


una vasca per bagni a immersione.La pulizia prima dell’uso è obbligatoria.
Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A +10°C per 5 minuti di tempo di contatto • Attivo
contro batteri, lieviti e funghi: 0,2% PAA (es. 4% prodotto con 5% PAA
cioè 40 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono
essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa concenä
trazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 4 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno al massimo
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.4.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

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4.5. Descrizione degli usi 5


Tabella 5

Disinfezione delle superfici interne (per es. serbatoi, tubi, recipienti, macchine riempitrici) mediante CIP
nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —


luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, induä


stria delle bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e
della carne (tranne i macelli e altri processi con produzione di sangue)
Disinfezione di superfici dure e non porose mediante procedure CIP (con
circolazione)

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: dosaggio manuale o automatico

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere trasferito sull’atä


trezzatura da disinfettare mediante dosaggio manuale o automatizzaä
to.Per l’uso nelle industrie casearie, la pulizia prima della procedura di
disinfezione è obbligatoria.Per tutte le industrie è obbligatorio il risciacä
quo finale (con acqua potabile): dopo la procedura di disinfezione, le
superfici trattate devono essere risciacquate con acqua, la quale deve
essere scaricata nella rete fognaria.

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto •


Attivo contro batteri e lieviti: 0,02% PAA (es. 0,4% prodotto con 5% PAA
cioè 4 ml prodotto/litro) • Attivo contro batteri, lieviti e funghi: 0,1%
PAA (es. 2% prodotto con 5% PAA cioè 20 ml prodotto/litro) • Attivo
contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 3% prodotto con 5%
PAA cioè 30 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi
devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa
concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 0,4 - 3 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno

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Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale


Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.5.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6. Descrizione degli usi 6

Tabella 6
Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione
omogenea) nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —
luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, induä


stria delle bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e
della carne (tranne i macelli e altri processi con produzione di sangue)
Disinfezione di superfici dure e non porose mediante spruzzatura o verä
samento

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Metodo/i di applicazione Metodo: altro: spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una
distribuzione omogenea)

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flaä


cone a spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superä
ficie da disinfettare (e distribuito omogeneamente tramite panno). Per
l’uso nelle industrie casearie, la pulizia prima della procedura di disinfeä
zione è obbligatoria.
Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto, •
Attivo contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 3% prodotto
con 5% PAA cioè 30 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra
parentesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con una
diversa concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 3 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.6.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7. Descrizione degli usi 7

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Tabella 7

Disinfezione per immersione nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se perä —


tinente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviä Denominazione scientifica: altro: —


luppo) Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: /
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: /

Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, induä


stria delle bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e
della carne (tranne i macelli e altri processi con produzione di sangue).
Disinfezione di attrezzature (superfici dure e non porose) mediante
immersione

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: immersione

Descrizione dettagliata: L’attrezzatura da disinfettare deve essere posta in


una vasca per bagni a immersione. Per l’uso nelle industrie casearie, la
pulizia prima della procedura di disinfezione è obbligatoria. Le istruzioni
per la diluizione tra parentesi devono essere adattate quando si utilizza un
prodotto con una concentrazione in PAA diversa

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto -


Attivo contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 3% prodotto
con 5% PAA cioè 30 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra
parentesi devono essere adattate quando si utilizza un prodotto con una
diversa concentrazione di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 3 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno

Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale

Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30
litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

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4.7.1. Istruzioni specifiche per l’uso


Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso


Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e
le misure di emergenza per la tutela dell’ambiente
Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio
Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di
stoccaggio
Vedere le indicazioni generali per l’uso

5. ISTRUZIONI GENERALI D’USO DEL META SPC 2

5.1. Istruzioni d’uso


Ciclo di disinfezione (SOLO per la disinfezione delle superfici):
— le superfici da disinfettare devono essere pulite prima della procedura di disinfezione, e l’utente deve pulire, risciacquare
e drenare accuratamente i liquidi di pulizia dalle superfici da disinfettare.
— I prodotti devono essere diluiti in acqua potabile prima dell’uso. La percentuale di diluizione e la durata di contatto
dipendono dall’uso considerato.
Fare riferimento alla descrizione del metodo di applicazione relativo a ciascun utilizzo.
— Procedure di disinfezione tramite CIP:
— Fase di risciacquo finale (con acqua potabile).
Dopo la procedura di disinfezione, i recipienti CIP (tubazioni e serbatoi) devono essere svuotati e risciacquati con acqua in
condizioni di sistema chiuso
— Procedure di disinfezione per immersione:
— la soluzione non deve essere riutilizzata.
Utilizzare la soluzione solo una volta al giorno dopo la produzione e sostituire la soluzione quotidianamente
— Procedure di disinfezione per spruzzatura:
— bagnare completamente la superficie
(dose di applicazione >20 ml/m2, massimo 100 ml/m2) per mantenere la superficie bagnata durante il tempo di
contatto richiesto.
non usare l’attrezzatura fino a che il prodotto non sia completamente assorbito dalla superficie o asciugato all’aria.
Per usi PT3:
— Non utilizzare le attrezzature/superfici e non consentire l’ingresso di animali/pollame nell’area trattata fino a quando il
prodotto non sia stato completamente assorbito dalla superficie o si sia asciugato all’aria.
— I prodotti non possono essere utilizzati per la disinfezione dei veicoli per il trasporto di animali.

5.2. Misure di mitigazione del rischio


— Indossare occhiali protettivi per sostanze chimiche conformi alla norma europea EN 16321 o equivalente, indumenti
protettivi chimicamente resistenti al biocida e guanti resistenti alle sostanze chimiche classificati secondo la norma
europea EN 374, o equivalente. Occhiali, indumenti protettivi e materiale dei guanti (preferibilmente in gomma
butilica) devono essere specificati dal titolare dell’autorizzazione nelle informazioni sul prodotto. Ciò non pregiudica
l’applicazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e di altre normative dell’Unione in materia di salute e sicurezza
sul lavoro. Vedere la sezione 6 per i titoli completi delle norme EN e della legislazione.

— 103 —
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— Usare in presenza di ventilazione adeguata. Utilizzare controlli tecnici per mantenere il livello nell’aria al di sotto dei
limiti di esposizione stabiliti nei requisiti o indicati nelle linee guida. I livelli atmosferici devono essere mantenuti al di
sotto dei limiti di esposizione stabiliti dalla linea guida. Per tutte le applicazioni a strofinamento e a spruzzo, è
richiesto un tasso di ventilazione di almeno 10 cambi d’aria/ora nei locali in cui avviene l’applicazione
— Quando è richiesta una protezione respiratoria (cioè quando la concentrazione di PAA e/o H2O2 è superiore al
rispettivo valore di concentrazione di esposizione acuta per inalazione (AECinhalation) (rispettivamente 0,5 mg/m3
e 1,25 mg/m3), utilizzare un respiratore approvato con purificazione dell’aria o ad alimentazione d’aria a pressione
positiva in base alla potenziale concentrazione nell’aria.
— Non utilizzare le attrezzature/superfici e non consentire l’ingresso di animali/pollame nell’area trattata fino a quando il
prodotto non sia stato completamente assorbito dalla superficie o si è asciugato all’aria
— Tenere fuori dalla portata dei bambini e di animali/animali domestici non target.
— Il rientro nell’area trattata è consentito solo quando i livelli di acido peracetico e perossido di idrogeno nell’aria sono
inferiori all’AECinhalation (rispettivamente 0,5 mg/m3 per PAA e 1,25 mg/m3 per H2O2)
— Non sono ammesse persone presenti nell’area trattata durante la fase di applicazione.
— Gli animali devono essere allontanati prima dell’inizio del trattamento

5.3. Dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, istruzioni per interventi di pronto soccorso e
misure di emergenza per la tutela dell’ambiente
— IN CASO DI INGESTIONE: Sciacquare immediatamente la bocca. Dare da bere se la persona esposta è in grado di
deglutire. NON provocare il vomito. Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.
— IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: Lavare immediatamente la pelle con acqua abbondante. Togliersi di dosso
tutti gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente. Continuare a lavare la pelle con acqua per 15
minuti. Dopo aver lavato la pelle: Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.
— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare misure di supporto vitale, quindi chiamare un CENTRO
ANTIVELENI
— IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: Sciacquare immediatamente con acqua per parecchi minuti. Togliere le
eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare per almeno 15 minuti. Chiamare il 112/
ambulanza per assistenza medica.
— Informazioni per il personale sanitario/medico: Gli occhi devono anche essere risciacquati ripetutamente mentre si
attende l’assistenza medica in caso di esposizione degli occhi a sostanze chimiche alcaline (pH >11), ammine e acidi
come acido acetico, acido formico o acido propionico.
— IN CASO DI INALAZIONE: Portare l’infortunato all’aria fresca e tenerlo in una posizione comoda per respirare.
Chiamare immediatamente il 112/ambulanza per assistenza medica.
— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare immediatamente misure di supporto vitale, quindi chiamare
un CENTRO ANTIVELENI.
— In presenza di sintomi: Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.
— Se nessun sintomo: Contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare misure di supporto vitale, se necessario, quindi chiamare un
CENTRO ANTIVELENI.

5.4. Istruzioni per lo smaltimento sicuro del prodotto e del suo imballaggio
— Il prodotto biocida, quando viene smaltito nello stato inutilizzato e non contaminato, deve essere trattato come rifiuto
pericoloso secondo la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. Eventuali pratiche di smaltimento
devono essere conformi a tutte le leggi nazionali e regionali e a qualsiasi regolamento comunale o locale in materia di
rifiuti pericolosi. Non scaricare nelle fognature, nel terreno o nell’ambiente idrico. Non disperdere nell’ambiente.
L’incenerimento ad alta temperatura è una pratica accettabile.
— I contenitori non sono ricaricabili. Non riutilizzare o riempire nuovamente i contenitori. I contenitori devono essere
sottoposti a triplo risciacquo o risciacquati a pressione con acqua subito dopo essere stati svuotati. Poi possono essere
considerati per il riciclaggio o il ricondizionamento dei biocidi, oppure possono essere forati e smaltiti in una discarica
sanitaria o tramite altre procedure approvate dalle autorità nazionali e locali. Inviare il liquido di scarto del risciacquo
dei contenitori usati a una struttura di gestione dei rifiuti approvata.

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5.5. Condizioni di stoccaggio e durata di conservazione del prodotto in condizioni normali di stoccaggio

— Conservare tra 0°C e 30°C

— Conservare al buio

— Conservare in un’area ben ventilata. Conservare questo prodotto nel contenitore originale quando non viene utilizzato.
Il contenitore deve essere conservato e e trasportato in posizione verticale per evitare la fuoriuscita del contenuto
attraverso lo sfiato, se presente.

— Non conservare in alluminio, acciaio al carbonio, rame, acciaio dolce, ferro ed evitare il contatto con questi metalli.

— Evitare il contatto con ammine, ammoniaca, acidi forti, basi forti, ossidanti forti.

— Durata di conservazione: Meta-SPC 2 (5% PAA): 6 mesi.

6. ALTRE INFORMAZIONI

Per quanto riguarda la nota «Categoria/e di utenti»:

Per «professionisti» (compresi gli utilizzatori industriali) si intendono professionisti formati, se ciò è richiesto dalla
legislazione nazionale.
Titoli completi delle norme EN e della legislazione a cui si fa riferimento nella sezione 5.2:

EN 16321 — Protezione degli occhi e del viso per utilizzatori professionali - Parte 1: requisiti generali.
EN 374 — Guanti di protezione contro prodotti chimici pericolosi e microrganismi. Parte 1: terminologia e requisiti di
prestazione per i rischi chimici.

Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune
direttive (GU L 312 del 22.11.2008, pag. 3).

Direttiva 98/24/CE del Consiglio, del 7 aprile 1998, sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i
rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro (quattordicesima direttiva individuale ai sensi dell’Articolo 16(1), della
direttiva 89/391/CEE) (GU L 131 del 5.5.1998, pag. 11).

7. INFORMAZIONI DI TERZO LIVELLO: SINGOLI PRODOTTI NEL META SPC 2

7.1. Denominazione/i commerciale/i, numero di autorizzazione e composizione specifica di ogni singolo


prodotto

Denominazione/i commerciale/i TM PERAä Area di mercato: UE


CID D
PERACID Area di mercato: UE
D
PEROX D Area di mercato: UE
Numero di autorizzazione EU-0029721-0002 1-2
Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)
comune IUPAC
Acido peracetico principio 79-21-0 201-186-8 5
attivo
Perossido di idroä Perossido di idroä Sostanza non 7722-84-1 231-765-0 23,513
geno geno attiva
Acido acetico Acido acetico Sostanza non 64-19-7 200-580-7 8,453
attiva
HEDP etidronic acid Sostanza non 2809-21-4 220-552-8 0,99
attiva

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7.2. Denominazione/i commerciale/i, numero di autorizzazione e composizione specifica di ogni singolo


prodotto

Denominazione/i commerciale/i TM PERACID Area di mercato: UE


5
PEROX 5 Area di mercato: UE
PERACID 5 Area di mercato: UE
PEROX 5 Area di mercato: UE
Numero di autorizzazione EU-0029721-0003 1-2
Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)
comune IUPAC
Acido peracetico principio attivo 79-21-0 201-186-8 5
Perossido di idroä Perossido di idroä Sostanza non 7722-84-1 231-765-0 23,513
geno geno attiva
Acido acetico Acido acetico Sostanza non 64-19-7 200-580-7 8,453
attiva
HEDP etidronic acid Sostanza non 2809-21-4 220-552-8 0,99
attiva

1. META SPC 3 INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE

1.1. Meta SPC 3 identificativo

identificativo Meta SPC: META SPC 3 Acido Peracetico 15%

1.2. Suffisso del numero di autorizzazione

Numero 1-3

1.3. Tipo/i di prodotto

Tipo/i di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’apä


plicazione diretta sull’uomo o su animali
Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria
Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

2. COMPOSIZIONE DEL META SPC 3

2.1. Informazioni qualitative e quantitative sulla composizione del meta SPC 3

Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)


comune IUPAC

Acido peracetico principio attivo 79-21-0 201-186-8 14,1 - 15,9 % (p/p)


Perossido di idroä Perossido di idroä Sostanza non 7722-84-1 231-765-0 23 - 25,97 % (p/p)
geno geno attiva
Acido acetico Acido acetico Sostanza non 64-19-7 200-580-7 14,1 - 15,9 % (p/p)
attiva
HEDP etidronic acid Sostanza non 2809-21-4 220-552-8 0,99 - 0,99 % (p/p)
attiva

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2.2. Tipo/i di formulazione del meta SPC 3

Tipo/i di formulazione SL Concentrato solubile

3. INDICAZIONI DI PERICOLO E CONSIGLI DI PRUDENZA DEL META SPC 3

Indicazioni di pericolo H242: Rischio d’incendio per riscaldamento.


H290: Può essere corrosivo per i metalli.
H302: Nocivo se ingerito.
H311: Tossico per contatto con la pelle.
H331: Tossico se inalato.
H314: Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H410: Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di
lunga durata.
EUH071: Corrosivo per le vie respiratorie.

Consigli di prudenza P210: Tenere lontano da fonti di calore, superfici calde, scintille,
fiamme libere o altre fonti di accensione. Non fumare.
P234: Conservare soltanto nell’imballaggio originale.
P260: Non respirare i vapori.
P260: Non respirare gli aerosol.
P264: Lavare la pelle esposta accuratamente dopo l’uso.
P271: Utilizzare soltanto all’aperto o in luogo ben ventilato.
P273: Non disperdere nell’ambiente.
P280: Indossare guanti.
P280: Indossare indumenti protettivi.
P280: Indossare occhiali protettivi.
P280: Indossare schermi per il viso.
P301+P330+P331: IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la
bocca. NON provocare il vomito.
P303+P361+P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o
con i capelli): Togliere immediatamente tutti gli indumenti conä
taminati. Sciacquare la pelle [o fare una doccia].
P303+P361+P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o
con i capelli): Togliere immediatamente tutti gli indumenti conä
taminati. Sciacquare la pelle [o fare una doccia].
P304+P340: IN CASO DI INALAZIONE: Trasportare l’infortuä
nato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favoä
risca la respirazione.
P305+P351+P338: IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
Sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le evenä
tuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P361+P364: Togliere immediatamente tutti gli indumenti contaä
minati e lavarli prima di indossarli nuovamente.
P310: Contattare immediatamente un un medico.
P310: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI.
P391: Raccogliere il materiale fuoriuscito.
P403+P233: Conservare in luogo ben ventilato. Tenere il reciä
piente ben chiuso.

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P411: Conservare a temperature non superiori a 30°C/86°F.


P501: Smaltire il prodotto in in conformità alla regolamentazione
locale/regionale/nazionale/internazionale.
P501: Smaltire il recipiente in in conformità alla regolamentaä
zione locale/regionale/nazionale/internazionale.

4. USO/I AUTORIZZATO/I DEL META SPC


4.1. Descrizione degli usi 1
Tabella 1

CIP, incluse le industrie farmaceutica e cosmetica

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta
sull’uomo o su animali

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se pertiä —


nente)

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviluppo) Denominazione scientifica: altro: —


Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

Campo/i di applicazione uso al chiuso

Generale (incluse le industrie farmaceutica e cosmetica) Disinfezione di superä


fici dure e non porose mediante procedure CIP (con circolazione)

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: CIP - Dosaggio manuale o automatico

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere trasferito sull’attrezzaä


tura da disinfettare mediante dosaggio manuale o automatizzato. Obbligatorio
il risciacquo finale (con acqua potabile): dopo la procedura di disinfezione, le
superfici trattate devono essere risciacquate con acqua, la quale deve essere
scaricata nella rete fognaria.

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto • Attivo
contro batteri e lieviti: 0,02% PAA (es. 0,135% prodotto con 15% PAA cioè
1,35 ml prodotto/litro) • Attivo contro batteri, lieviti e funghi: 0,1% PAA (es.
0,675 % prodotto con 15% PAA cioè 6,75 ml prodotto/litro) • Attivo contro
batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 1% prodotto con 15% PAA cioè
10 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono essere
adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa concentrazione di
acido peracetico (PAA).

— 108 —
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Diluizione (%): 0,135 - 1 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.1.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e le misure
di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.1.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2. Descrizione degli usi 2

Tabella 2
Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione omogenea),
incluse le industrie farmaceutica e cosmetica

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta
sull’uomo o su animali

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se pertiä —


nente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviluppo) Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

Generale (incluse le industrie farmaceutica e cosmetica) Disinfezione di superä


fici dure e non porose mediante spruzzatura o versamento

— 109 —
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Metodo/i di applicazione Metodo: altro: spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una
distribuzione omogenea)

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flacone a


spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superficie da disinä
fettare (e distribuito omogeneamente tramite panno).
Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto • Attivo
contro batteri e lieviti, funghi e virus: 0,15% PAA (es. 1% prodotto con 15%
PAA cioè 10 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono
essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa concentrazione
di acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 1 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.2.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e le misure
di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.2.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3. Descrizione degli usi 3

Tabella 3
Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione omogenea)
per l’igiene veterinaria

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se pertiä —


nente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviluppo) Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

— 110 —
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Campo/i di applicazione uso al chiuso

Disinfezione di superfici dure, non porose e porose per spruzzatura o versaä


mento PREVIA pulizia
Metodo/i di applicazione Metodo: altro: spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una
distribuzione omogenea)

Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flacone a


spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superficie da disinä
fettare (e distribuito omogeneamente tramite panno). La pulizia prima dell’uso
è obbligatoria.
Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A +10°C per 5 minuti di tempo di contatto • Attivo contro
batteri, lieviti e funghi: 0,2% PAA (es.circa 1,33% prodotto con 15% PAA cioè
13.3 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono essere
adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa concentrazione di
acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 1,33 %

Numero e tempi di applicazione:


La disinfezione degli ambienti di stabulazione degli animali deve avvenire solo
dopo che gli animali sono stati spostati e l’edificio è stato pulito e sgomberato
dagli oggetti che non devono essere disinfettati, al massimo 1-2 volte al giorno.
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.3.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e le misure
di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.3.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

— 111 —
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4.4. Descrizione degli usi 4

Tabella 4
Disinfezione per immersione per l’igiene veterinaria

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 3: Igiene veterinaria

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se pertiä —


nente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviluppo) Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

Disinfezione delle apparecchiature (superfici dure, non porose e porose per


immersione), PREVIA pulizia
Metodo/i di applicazione Metodo: altro: immersione

Descrizione dettagliata: L’attrezzatura da disinfettare deve essere posta in una


vasca per bagni a immersione.La pulizia prima dell’uso è obbligatoria.
Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A +10°C per 5 minuti di tempo di contatto • Attivo contro
batteri, lieviti e funghi: 0,2% PAA (es. circa 1,33% prodotto con 15% PAA cioè
13,3 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono essere
adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa concentrazione di
acido peracetico (PAA).

Diluizione (%): 1,33 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.4.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e le misure
di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.4.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

— 112 —
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4.4.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5. Descrizione degli usi 5


Tabella 5

Disinfezione delle superfici interne (per es. serbatoi, tubi, recipienti, macchine riempitrici) mediante CIP nell’industria
alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se pertinente) —

Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviluppo) Denominazione scientifica: altro: —


Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —

Campo/i di applicazione uso al chiuso


Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, industria
delle bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e della carne
(tranne i macelli e altri processi con produzione di sangue) Disinfezione di
superfici dure e non porose mediante procedure CIP (con circolazione)

Metodo/i di applicazione Metodo: altro: CIP - Dosaggio manuale o automatico


Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere trasferito sull’attrezzaä
tura da disinfettare mediante dosaggio manuale o automatizzato. Per l’uso
nelle industrie casearie, la pulizia prima della procedura di disinfezione è
obbligatoria. Per tutte le industrie è obbligatorio il risciacquo finale (con acqua
potabile): dopo la procedura di disinfezione, le superfici trattate devono essere
risciacquate con acqua, la quale deve essere scaricata nella rete fognaria.

Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto • Attivo
contro batteri e lieviti: 0,02% PAA (es. 0,135% prodotto con 15% PAA cioè
1,35 ml prodotto/litro) • Attivo contro batteri, lieviti e funghi: 0,1% PAA
(es.0,675 % prodotto con 15% PAA cioè 6,75 ml prodotto/litro) • Attivo
contro batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 1% prodotto con 15%
PAA cioè 10 ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono
essere adattate quando si utilizza un prodotto con una diversa concentrazione
di acido peracetico (PAA).
Diluizione (%): 0,135 - 1 %
Numero e tempi di applicazione:
1-2 applicazioni al giorno

— 113 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale


Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.5.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e le misure
di emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.5.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6. Descrizione degli usi 6

Tabella 6
Disinfezione delle superfici mediante spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuzione omogenea)
nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se pertiä —


nente)
Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviluppo) Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, industria delle


bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e della carne (tranne i
macelli e altri processi con produzione di sangue) Disinfezione di superfici dure e
non porose mediante spruzzatura o versamento
Metodo/i di applicazione Metodo: altro: spruzzatura o versamento (seguita da strofinatura per una distribuä
zione omogenea)
Descrizione dettagliata: Il prodotto diluito deve essere versato in un flacone a
spruzzo e spruzzato o versato sull’apparecchiatura o sulla superficie da disinfettare
(e distribuito omogeneamente tramite panno).Per l’uso nelle industrie casearie, la
pulizia prima della procedura di disinfezione è obbligatoria.

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Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto, • Attivo contro
batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es.1% prodotto con 15% PAA cioè 10 ml
prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono essere adattate
quando si utilizza un prodotto con una diversa concentrazione di acido peracetico
(PAA).

Diluizione (%): 1 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale ; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.6.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e le misure di
emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.6.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7. Descrizione degli usi 7

Tabella 7
Disinfezione per immersione nell’industria alimentare e dei mangimi

Tipo di prodotto Tipo di prodotto 4: Settore dell’alimentazione umana e animale

Descrizione esatta dell’uso autorizzato (se pertinente) —


Organismo/i bersaglio (compresa la fase di sviluppo) Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Batteri
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Lieviti
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Funghi
Fase di sviluppo: altro: —
Denominazione scientifica: altro: —
Denominazione comune: altro: Virus
Fase di sviluppo: altro: —
Campo/i di applicazione uso al chiuso

Nell’industria alimentare e dei mangimi, inclusi caseifici, birrifici, industria delle


bevande e delle bevande analcoliche, industria alimentare e della carne (tranne i
macelli e altri processi con produzione di sangue). Disinfezione di attrezzature
(superfici dure e non porose) mediante immersione

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Metodo/i di applicazione Metodo: altro: immersione

Descrizione dettagliata: L’attrezzatura da disinfettare deve essere posta in una vasca


per bagni a immersione. Per l’uso nelle industrie casearie, la pulizia prima della
procedura di disinfezione è obbligatoria.
Tasso/i e frequenza di applicazione Tasso di domanda: A temperatura ambiente, 15 minuti di contatto - Attivo contro
batteri, lieviti e funghi e virus: 0,15% PAA (es. 1% prodotto con 15% PAA cioè 10
ml prodotto/litro). Le istruzioni di diluizione tra parentesi devono essere adattate
quando si utilizza un prodotto con una diversa concentrazione di acido peracetico
(PAA).

Diluizione (%): 1 %

Numero e tempi di applicazione:


1-2 applicazioni al giorno
Categoria/e di utilizzatori industriale; professionale
Dimensioni e materiale dell’imballaggio Bottiglia/secchio in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 5 litri, 25 litri, 30 litri
Fusto in HDPE con tappo in PP: 200 litri
IBC in HDPE con chiusura a vite in HDPE: 1 000 litri

4.7.1. Istruzioni specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.2. Misure di mitigazione del rischio specifiche per l’uso

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.3. Dove specifico per l’uso, i dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, le istruzioni per interventi di pronto soccorso e le misure di
emergenza per la tutela dell’ambiente

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.4. Dove specifico per l’uso, le istruzioni per lo smaltimento in sicurezza del prodotto e del relativo imballaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

4.7.5. Dove specifico per l’uso, le condizioni di stoccaggio e la durata di conversazione del prodotto in normali condizioni di stoccaggio

Vedere le indicazioni generali per l’uso

5. ISTRUZIONI GENERALI D’USO DEL META SPC 3

5.1. Istruzioni d’uso

Ciclo di disinfezione (SOLO per la disinfezione delle superfici):

— le superfici da disinfettare devono essere pulite prima della procedura di disinfezione, e l’utente deve pulire, risciacquare e drenare
accuratamente i liquidi di pulizia dalle superfici da disinfettare.

— I prodotti devono essere diluiti in acqua potabile prima dell’uso.


La percentuale di diluizione e la durata del tempo di contatto dipendono dall’uso considerato. Fare riferimento alla descrizione del metodo
di applicazione relativo a ciascun utilizzo.

— Procedure di disinfezione tramite CIP:

— Fase di risciacquo finale (con acqua potabile).


Dopo la procedura di disinfezione, i recipienti CIP (tubazioni e serbatoi) devono essere svuotati e risciacquati con acqua in condizioni di
sistema chiuso

— Procedure di disinfezione per immersione:

— la soluzione non deve essere riutilizzata.

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Utilizzare la soluzione solo una volta al giorno dopo la produzione e sostituire la soluzione quotidianamente

— Procedure di disinfezione per spruzzatura:

— bagnare completamente la superficie (dose di applicazione >20 ml/m2, massimo 100 ml/m2) per mantenere la superficie bagnata
durante il tempo di contatto richiesto.

— non utilizzare l’attrezzatura fino a che il prodotto non sia completamente assorbito dalla superficie o asciugato all’aria.
Per usi PT3:

— Non utilizzare le attrezzature/superfici e non consentire l’ingresso di animali/pollame fino a quando il prodotto non sia stato
completamente assorbito dalla superficie o si sia asciugato all’aria.

— I prodotti non possono essere utilizzati per la disinfezione dei veicoli per il trasporto di animali.

5.2. Misure di mitigazione del rischio

— Indossare occhiali protettivi per sostanze chimiche conformi alla norma europea EN 16321 o equivalente, indumenti protettivi
chimicamente resistenti al biocida e guanti resistenti alle sostanze chimiche classificati secondo la norma europea EN 374, o
equivalente. Occhiali, indumenti protettivi e materiale dei guanti (preferibilmente in gomma butilica) devono essere specificati dal
titolare dell’autorizzazione nelle informazioni sul prodotto. Ciò non pregiudica l’applicazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e
di altre normative dell’Unione Europea in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Vedere la sezione 6 per i titoli completi delle norme
EN e della legislazione.

— Usare in presenza di ventilazione adeguata. Utilizzare controlli tecnici per mantenere il livello nell’aria al di sotto dei limiti di
esposizione stabiliti nei requisiti o indicati nelle linee guida. I livelli atmosferici devono essere mantenuti al di sotto dei limiti di
esposizione stabiliti dalla linea guida. Per tutte le applicazioni a strofinamento e a spruzzo, è richiesto un tasso di ventilazione di
almeno 10 cambi d’aria/ora nei locali in cui avviene l’applicazione.

— Quando è richiesta una protezione respiratoria (cioè quando la concentrazione di PAA e/o H2O2 è superiore al rispettivo valore di
concentrazione di esposizione acuta per inalazione (AECinhalation) (rispettivamente 0,5 mg/m3 e 1,25 mg/m3), utilizzare un
respiratore approvato con purificazione dell’aria o ad alimentazione d’aria a pressione positiva in base alla potenziale concentrazione
nell’aria.

— Non utilizzare le attrezzature/superfici e non consentire l’ingresso di animali/pollame nell’area trattata fino a quando il prodotto non
sia stato completamente assorbito dalla superficie o si sia asciugato all’aria

— Tenere fuori dalla portata dei bambini e di animali/animali domestici non target.

— Il rientro nell’area trattata è consentito solo quando i livelli di acido peracetico e perossido di idrogeno nell’aria sono inferiori
all’AECinhalation (rispettivamente 0,5 mg/m3 per PAA e 1,25 mg/m3 per H2O2)

— Non sono ammesse persone presenti nell’area trattata durante la fase di applicazione.

— Gli animali devono essere spostati prima dell’inizio del trattamento

5.3. Dettagli dei probabili effetti negativi, diretti o indiretti, istruzioni per interventi di pronto soccorso e misure di
emergenza per la tutela dell’ambiente

— IN CASO DI INGESTIONE: Sciacquare immediatamente la bocca. Dare da bere se la persona esposta è in grado di deglutire. NON
provocare il vomito. Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.

— IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: Lavare immediatamente con acqua abbondante. Togliersi di dosso tutti gli indumenti
contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente. Continuare a lavare la pelle con acqua per 15 minuti. Dopo aver lavato la pelle:
Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.

— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare misure di supporto vitale, quindi chiamare un CENTRO ANTIVELENI

— IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: Sciacquare immediatamente con acqua per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a
contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare per almeno 15 minuti. Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.

— Informazioni per il personale sanitario/medico: Gli occhi devono anche essere risciacquati ripetutamente mentre si attende
l’assistenza medica in caso di esposizione degli occhi a sostanze chimiche alcaline (pH >11), ammine e acidi come acido acetico,
acido formico o acido propionico.

— IN CASO DI INALAZIONE: Portare l’infortunato all’aria fresca e tenerlo a riposo in una posizione comoda per respirare. Chiamare il
112/ambulanza immediatamente per assistenza medica.

— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare immediatamente misure di supporto vitale, poi chiamare un CENTRO
ANTIVELENI.

— In presenza di sintomi: Chiamare il 112/ambulanza per assistenza medica.

— Se nessun sintomo: Contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.

— Informazioni per il personale sanitario/medico: Avviare misure di supporto vitale, se necessario, poi chiamare un CENTRO
ANTIVELENI.

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5.4. Istruzioni per lo smaltimento sicuro del prodotto e del suo imballaggio
— Questo prodotto biocida, quando viene smaltito nello stato inutilizzato e non contaminato, deve essere trattato come rifiuto
pericoloso secondo la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. Eventuali pratiche di smaltimento devono
essere conformi a tutte le leggi nazionali e regionali e a qualsiasi regolamento comunale o locale in materia di rifiuti pericolosi. Non
scaricare nelle fognature, nel terreno o nell’ambiente idrico. Non disperdere nell’ambiente. L’incenerimento ad alta temperatura è una
pratica accettabile.
— I contenitori non sono ricaricabili. Non riutilizzare o riempire nuovamente i contenitori. I contenitori devono essere sottoposti a
triplo risciacquo o risciacquati a pressione con acqua subito dopo essere stati svuotati. Possono quindi essere considerati per il
riciclaggio o il ricondizionamento dei biocidi, oppure possono essere forati e smaltiti in una discarica sanitaria o tramite altre
procedure approvate dalle autorità nazionali e locali. Inviare il liquido di scarto del risciacquo dei contenitori usati a una struttura di
gestione dei rifiuti approvata.

5.5. Condizioni di stoccaggio e durata di conservazione del prodotto in condizioni normali di stoccaggio
— Conservare tra 0°C e 30°C
— Conservare al buio
— Conservare in un’area ben ventilata. Conservare questo prodotto nel contenitore originale quando non viene utilizzato. Il contenitore
deve essere conservato e e trasportato in posizione verticale per evitare la fuoriuscita del contenuto attraverso lo sfiato, se presente.
— Non conservare in alluminio, acciaio al carbonio, rame, acciaio dolce, ferro ed evitare il contatto con questi metalli.
— Evitare il contatto con ammine, ammoniaca, acidi forti, basi forti, ossidanti forti.
— Durata di conservazione: Meta-SPC 3 (15% PAA): 12 mesi.

6. ALTRE INFORMAZIONI
Per quanto riguarda la nota «Categoria/e di utenti»:
Per «professionisti» (compresi gli utilizzatori industriali) si intendono professionisti formati, se ciò è richiesto dalla legislazione
nazionale.
Titoli completi delle norme EN e della legislazione a cui si fa riferimento nella sezione 5.2:
EN 16321 — Protezione degli occhi e del viso per utilizzatori professionali - Parte 1: requisiti generali.
EN 374 — Guanti di protezione contro prodotti chimici pericolosi e microrganismi. Parte 1: terminologia e requisiti di prestazione per i
rischi chimici.
Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune
direttive (GU L 312 del 22.11.2008, pag. 3).
Direttiva 98/24/CE del Consiglio, del 7 aprile 1998, sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi
derivanti da agenti chimici durante il lavoro (quattordicesima direttiva individuale ai sensi dell’Articolo 16(1), della
direttiva 89/391/CEE) (GU L 131 del 5.5.1998, pag. 11).

7. INFORMAZIONI DI TERZO LIVELLO: SINGOLI PRODOTTI NEL META SPC 3


7.1. Denominazione/i commerciale/i, numero di autorizzazione e composizione specifica di ogni singolo prodotto

Denominazione/i commerciale/i TM PERACID Area di mercato: UE


15
PERACID 15 Area di mercato: UE
PEROX 15 Area di mercato: UE
Numero di autorizzazione EU-0029721-0004 1-3
Denominazione Denominazione Funzione Numero CAS Numero CE Contenuto (%)
comune IUPAC
Acido peracetico principio attivo 79-21-0 201-186-8 15
Perossido di idrogeno Perossido di idroä Sostanza non attiva 7722-84-1 231-765-0 25,109
geno
Acido acetico Acido acetico Sostanza non attiva 64-19-7 200-580-7 15,07
HEDP etidronic acid Sostanza non attiva 2809-21-4 220-552-8 0,99

24CE2239

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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1666 DELLA COMMISSIONE


del 6 giugno 2024
che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di cavi d’acciaio originari della
Repubblica popolare cinese, esteso alle importazioni di cavi d’acciaio spediti dal Marocco e dalla
Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari di tali paesi, successivamente ad un riesame in
previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 del
Parlamento europeo e del Consiglio

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, relativo alla difesa contro
le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell’Unione europea (1) («regolamento di base»), in
particolare l’articolo 11, paragrafo 2,

considerando quanto segue:

1. PROCEDURA

1.1. Inchieste precedenti e misure in vigore

(1) Con il regolamento (CE) n. 1796/1999 (2) il Consiglio ha istituito un dazio antidumping sulle importazioni di cavi
d’acciaio originarie della Repubblica popolare cinese («RPC»), dell’Ungheria, dell’India, del Messico, della Polonia, del
Sud Africa e dell’Ucraina. Tali misure sono denominate in prosieguo le «misure iniziali» e l’inchiesta che ha portato
all’adozione delle misure istituite dal regolamento (CE) n. 1796/1999 è denominata in prosieguo l’«inchiesta iniziale».

(2) Successivamente, a seguito di inchieste svolte a norma dell’articolo 13 del regolamento (CE) n. 384/96 del
Consiglio (3), è emerso che l’elusione delle misure iniziali sulle importazioni dall’Ucraina e dalla Repubblica popolare
cinese avveniva rispettivamente attraverso la Moldova e il Marocco. Con il regolamento (CE) n. 760/2004 (4) il
Consiglio ha pertanto esteso il dazio antidumping definitivo istituito sulle importazioni di cavi d’acciaio originarie
dell’Ucraina alle importazioni degli stessi prodotti spediti dalla Moldova. Analogamente, il dazio antidumping
istituito sulle importazioni cavi d’acciaio originarie della RPC è stato esteso, con il regolamento (CE) n. 1886/2004
del Consiglio (5), alle importazioni degli stessi prodotti spediti dal Marocco.

(1) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21.


(2) Regolamento (CE) n. 1796/1999 del Consiglio, del 12 agosto 1999, che istituisce un dazio antidumping definitivo e riscuote
definitivamente il dazio provvisorio imposto sulle importazioni di cavi d’acciaio originarie della Repubblica popolare cinese,
dell’Ungheria, dell’India, del Messico, della Polonia, del Sudafrica e dell’Ucraina e chiude il procedimento antidumping relativo alle
importazioni originarie della Repubblica di Corea (GU L 217 del 17.8.1999, pag. 1).
(3) Regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, del 22 dicembre 1995, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da
parte di paesi non membri della Comunità europea (GU L 56 del 6.3.1996, pag. 1.), modificato da ultimo dal regolamento (CE)
n. 461/2004 (GU L 77 del 13.3.2004, pag. 12).
( ) Regolamento (CE) n. 760/2004 del Consiglio, del 22 aprile 2004, che estende il dazio antidumping definitivo istituito dal regolamento
4

(CE) n. 1796/1999 sulle importazioni di cavi d’acciaio originarie, tra l’altro, dell’Ucraina alle importazioni di cavi di acciaio spediti dalla
Moldova, indipendentemente dal fatto che siano dichiarati o meno originari della Moldova (GU L 120 del 24.4.2004, pag. 1).
(5) Regolamento (CE) n. 1886/2004 del Consiglio, del 25 ottobre 2004, che estende il dazio antidumping definitivo istituito dal
regolamento (CE) n. 1796/1999 del Consiglio sulle importazioni di cavi d’acciaio originarie, tra l’altro, della Repubblica popolare
cinese alle importazioni cavi d’acciaio spediti dal Marocco, anche se non dichiarati originari del Marocco, e che chiude l’inchiesta per
quanto riguarda le importazioni provenienti da un esportatore marocchino (GU L 328 del 30.10.2004, pag. 1).

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

(3) Con il regolamento (CE) n. 1858/2005 (6), in seguito a un riesame in previsione della scadenza avviato a norma
dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 384/96, il Consiglio ha prorogato di cinque anni le misure
iniziali istituite sulle importazioni di cavi d’acciaio originarie della RPC, dell’India, del Sud Africa e dell’Ucraina. Le
misure applicabili alle importazioni originarie del Messico sono scadute il 18 agosto 2004 (7). Le misure sono state
abrogate il 1o maggio 2004, data in cui l’Ungheria e la Polonia sono divenute membri dell’Unione europea.

(4) Nel maggio 2010, con il regolamento di esecuzione (UE) n. 400/2010 (8), il Consiglio ha esteso il dazio antidumping
definitivo istituito dal regolamento (CE) n. 1858/2005 sulle importazioni di cavi d’acciaio originari della RPC alle
importazioni di cavi d’acciaio spediti dalla Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari della Repubblica di
Corea, a seguito di un’inchiesta antielusione a norma dell’articolo 13 del regolamento di base. Alcuni produttori
esportatori coreani hanno ottenuto un’esenzione dall’estensione del dazio in quanto non è risultato che eludessero i
dazi antidumping definitivi.

(5) Le misure applicabili alle importazioni originarie dell’India sono scadute il 17 novembre 2010 (9).

(6) Nel gennaio 2012, con il regolamento di esecuzione (UE) n. 102/2012 (10), il Consiglio, in seguito a un riesame in
previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, ha istituito il dazio
antidumping sulle importazioni di cavi d’acciaio originari della Repubblica popolare cinese e dell’Ucraina, esteso alle
importazioni spedite dalla Repubblica di Corea, dal Marocco e dalla Moldova. Allo stesso tempo è stato esentato
dalle misure il produttore esportatore marocchino esentato dalle misure estese con il regolamento (CE)
n. 1886/2004. Sono stati esentati dalle misure anche i 15 produttori esportatori della Repubblica di Corea esentati
dalle misure estese con il regolamento di esecuzione (UE) n. 400/2010.

(7) Con lo stesso regolamento il Consiglio ha chiuso il procedimento per quanto riguarda le importazioni di cavi
d’acciaio originari del Sud Africa. Le misure applicabili alle importazioni originarie del Sud Africa sono scadute il
9 febbraio 2012.

(8) Nell’aprile 2018, con il regolamento di esecuzione (UE) 2018/607 (11), la Commissione, successivamente a un
riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, ha istituito un
dazio antidumping per quanto concerne le importazioni di cavi d’acciaio originari della Repubblica popolare cinese,
esteso al Marocco e alla Repubblica di Corea («precedente riesame in previsione della scadenza»).

(9) Le misure applicabili alle importazioni originarie dell’Ucraina sono scadute il 10 febbraio 2017 (12).

(10) I dazi antidumping definitivi attualmente in vigore ammontano al 60,4 %.

(6) Regolamento (CE) n. 1858/2005 del Consiglio, dell’8 novembre 2005, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle
importazioni di cavi d’acciaio originarie della Repubblica popolare cinese, dell’India, del Sudafrica e dell’Ucraina, a seguito di un
riesame in previsione della scadenza avviato a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 384/96 (GU L 299 del
16.11.2005, pag. 1).
( ) Avviso di scadenza di misure antidumping (GU C 203 dell’11.8.2004, pag. 4).
7

(8) Regolamento di esecuzione (UE) n. 400/2010 del Consiglio, del 26 aprile 2010, che estende il dazio antidumping definitivo istituito
dal regolamento (CE) n. 1858/2005 sulle importazioni di cavi d’acciaio originari, tra l’altro, della Repubblica popolare cinese alle
importazioni di cavi d’acciaio spediti dalla Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari della Repubblica di Corea, e che
chiude l’inchiesta per quanto riguarda le importazioni spedite dalla Malaysia (GU L 117 dell’11.5.2010, pag. 1).
(9) Avviso di scadenza di alcune misure antidumping (GU C 311 del 16.11.2010, pag. 16).
( ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 102/2012 del Consiglio, del 27 gennaio 2012, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle
10

importazioni di cavi d’acciaio originari della Repubblica popolare cinese e dell’Ucraina, esteso alle importazioni di cavi d’acciaio
spediti dal Marocco, dalla Moldova e dalla Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari di tali paesi, successivamente ad un
riesame in vista della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1225/2009 e che chiude il procedimento
di riesame in vista della scadenza relativo alle importazioni di cavi d’acciaio originari del Sud Africa a norma dell’articolo 11, paragrafo
2, del regolamento (CE) n. 1225/2009 (GU L 36 del 9.2.2012, pag. 1).
(11) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/607 della Commissione, del 19 aprile 2018, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle
importazioni di cavi d’acciaio originari della Repubblica popolare cinese, esteso alle importazioni di cavi d’acciaio spediti dal Marocco
e dalla Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari di tali paesi, successivamente ad un riesame in previsione della scadenza
a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 101 del
20.4.2018, pag. 40).
(12) Avviso di scadenza di alcune misure antidumping (GU C 41 dell’8.2.2017, pag. 4).

— 120 —
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1.2. Domanda di riesame in previsione della scadenza

(11) In seguito alla pubblicazione di un avviso di imminente scadenza (13), la Commissione europea («Commissione») ha
ricevuto una domanda di riesame a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base.

(12) La domanda di riesame è stata presentata il 17 gennaio 2023 dalla European Federation of Steel Wire Rope
Industries («richiedente») per conto dell’industria dell’Unione di cavi d’acciaio ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 4, del
regolamento di base. La domanda di riesame era motivata dal fatto che la scadenza delle misure implica il rischio di
persistenza o di reiterazione del dumping e di reiterazione del pregiudizio per l’industria dell’Unione.

1.3. Apertura di un riesame in previsione della scadenza

(13) Avendo stabilito, previa consultazione del comitato istituito dall’articolo 15, paragrafo 1, del regolamento di base,
che esistevano elementi di prova sufficienti per l’apertura di un riesame in previsione della scadenza, il 14 aprile
2023 la Commissione, sulla base dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, ha avviato un riesame in
previsione della scadenza per quanto riguarda le importazioni nell’Unione di cavi d’acciaio originari della
Repubblica popolare cinese. La Commissione ha pubblicato un avviso di apertura nella Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea (14) («avviso di apertura»).

1.4. Periodo dell’inchiesta di riesame e periodo in esame

(14) L’inchiesta relativa alla persistenza o alla reiterazione del dumping ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio
2022 e il 31 dicembre 2022 («periodo dell’inchiesta di riesame»). L’analisi delle tendenze utili per valutare il rischio
della persistenza o della reiterazione del pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio 2019 e la
fine del periodo dell’inchiesta di riesame («periodo in esame»).

1.5. Parti interessate

(15) Nell’avviso di apertura le parti interessate sono state invitate a contattare la Commissione per partecipare
all’inchiesta.

(16) La Commissione ha inoltre informato espressamente il richiedente, gli altri produttori noti dell’Unione, i produttori
noti della RPC e le autorità della RPC, gli importatori e gli utilizzatori noti in merito all’apertura del riesame in
previsione della scadenza e li ha invitati a partecipare all’inchiesta.

(17) Le parti interessate hanno avuto la possibilità di presentare le loro osservazioni sull’apertura del riesame in
previsione della scadenza e di chiedere un’audizione con la Commissione e/o il consigliere-auditore nei
procedimenti in materia commerciale.

(18) Nessuna parte ha chiesto di essere sentita.

1.6. Osservazioni in merito all’apertura

(19) Sono pervenute osservazioni in merito all’apertura da un produttore cinese, ossia Fasten Group Imp. & Exp. Co., Ltd.
e le sue società collegate («Fasten Group»).

(13) GU C 280 del 21.7.2022, pag. 23.


(14) Avviso di apertura di un riesame in previsione della scadenza delle misure antidumping applicabili alle importazioni di cavi d’acciaio
originari della Repubblica popolare cinese (GU C 130 del 14.4.2023, pag. 8).

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(20) Secondo Fasten Group, il richiedente non ha dimostrato che l’industria dell’Unione si è trovata in una situazione
sfavorevole, in quanto dai dati forniti è emerso che la stessa ha registrato buoni risultati durante il periodo di
valutazione del pregiudizio. È stato inoltre affermato che il richiedente non ha dimostrato il rischio di persistenza o
reiterazione del pregiudizio. In particolare, è stato affermato che le informazioni relative alle esportazioni della Cina
verso paesi terzi e alle importazioni da paesi terzi verso l’Unione erano irrilevanti ai fini della valutazione
dell’impatto sull’industria dell’Unione e non erano coerenti con le prescrizioni del regolamento antidumping e
dell’accordo antidumping dell’OMC. L’esportatore cinese ha anche fornito dati sui propri prezzi all’esportazione dei
cavi d’acciaio nell’Unione e ha affermato che tali prezzi erano più vicini ai prezzi dell’Unione, per cui non vi era
alcun rischio di persistenza o reiterazione del pregiudizio. Secondo Fasten Group i prezzi all’esportazione cinesi
indicati nella domanda non erano corretti in quanto erano nettamente inferiori ai suoi prezzi all’esportazione.
Fasten Group ha inoltre chiesto alla Commissione di chiudere il riesame in previsione della scadenza.

(21) La Commissione ha osservato che lo scopo delle misure antidumping è eliminare gli effetti del dumping in termini di
distorsioni degli scambi e ripristinare una concorrenza effettiva, generando un effetto positivo sulla situazione
dell’industria dell’Unione. Anche se l’industria dell’Unione non avesse subito un pregiudizio notevole nel periodo
oggetto della domanda, occorrerebbe valutare se il pregiudizio derivante dalle importazioni cinesi possa reiterarsi in
caso di scadenza delle misure. Inoltre al punto 4.2 dell’avviso di apertura si comunicava che il richiedente sosteneva
che sussisteva il rischio di reiterazione del pregiudizio causato dalla RPC. A tale proposito il richiedente ha fornito
sufficienti elementi di prova del fatto che l’eventuale scadenza delle misure avrebbe potuto comportare l’aumento
considerevole del livello attuale delle importazioni nell’Unione del prodotto oggetto del riesame provenienti dal
paese interessato. Come sottolineato nella domanda, a causa dell’esistenza di capacità produttive inutilizzate nella
RPC, della politica dei prezzi degli esportatori cinesi sui mercati dei paesi terzi e dell’attrattiva del mercato
dell’Unione, l’aumento delle importazioni avverrà a prezzi di dumping inferiori a quelli dell’Unione, causando in tal
modo un pregiudizio all’industria dell’Unione. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.

1.7. Campionamento

(22) Nell’avviso di apertura la Commissione ha indicato che avrebbe potuto ricorrere al campionamento selezionando le
parti interessate in conformità dell’articolo 17 del regolamento di base.

Campionamento dei produttori dell’Unione

(23) Nell’avviso di apertura la Commissione ha comunicato di aver selezionato in via provvisoria un campione di
produttori dell’Unione. La Commissione ha selezionato il campione sulla base della rappresentatività in termini di
entità della produzione e del volume delle vendite sul mercato libero dell’Unione nel periodo dell’inchiesta di riesame
nonché dell’ubicazione geografica. Il campione era composto da tre produttori dell’Unione: Gustav Wolf GmbH,
WIRECO Poland sp. z o.o. e Redaelli Tecna SpA. In conformità dell’articolo 17, paragrafo 2, del regolamento di base,
la Commissione ha invitato le parti interessate a presentare osservazioni sul campione provvisorio.

(24) Il richiedente ha informato la Commissione che le vendite e i volumi di produzione di una delle società selezionate,
Gustaf Wolf GmbH, presentati nell’ambito della domanda erano in realtà consolidati anziché forniti separatamente
per i soggetti giuridici facenti parte del gruppo. Dopo aver esaminato i volumi di vendita e di produzione del
prodotto oggetto del riesame per le singole società del gruppo, la Commissione ha deciso di rivedere il campione
proposto e di sostituire Gustav Wolf GmbH con DIEPA Drahtseilwerk Dietz GmbH & Co. KG. Ciò al fine di
mantenere la metodologia basata sulla selezione dei soggetti di maggiori dimensioni.

(25) DIEPA Drahtseilwerk Dietz GmbH & Co. KG ha successivamente informato la Commissione che, per motivi tecnici
temporanei, non sarebbe stata in grado di fornire le informazioni richieste entro i termini previsti per collaborare in
qualità di società inserita nel campione. La Commissione ha pertanto riveduto il campione proposto e ha sostituito
DIEPA Drahtseilwerk Dietz GmbH & Co. KG con un altro produttore tedesco, Pfeifer Drako Drahtseilwerk GmbH.
Tale decisione si è basata sul volume delle vendite e della produzione del prodotto simile nell’Unione nel periodo
compreso tra il 1o gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 e sulla distribuzione geografica. I produttori dell’Unione
inseriti nel campione riveduto rappresentavano il 21 % del volume stimato delle vendite dell’Unione e circa il 21 %
della produzione totale dell’Unione dei prodotti simili. Il campione riveduto è stato considerato rappresentativo
dell’industria dell’Unione. In conformità dell’articolo 17, paragrafo 2, del regolamento di base, la Commissione ha
invitato le parti interessate a presentare osservazioni sul campione riveduto. Non sono pervenute osservazioni. Il
campione riveduto è stato pertanto confermato.

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Campionamento degli importatori

(26) Per decidere se il campionamento fosse necessario e, in tal caso, selezionare un campione, la Commissione ha invitato
gli importatori indipendenti a fornire le informazioni specificate nell’avviso di apertura.

(27) Nessuno degli importatori indipendenti si è manifestato per fornire le informazioni richieste. Non è stato quindi
necessario ricorrere al campionamento.

Campionamento dei produttori esportatori della RPC

(28) Al fine di decidere se il campionamento fosse necessario e, in tal caso, selezionare un campione, la Commissione ha
invitato tutti i produttori esportatori della RPC a fornire le informazioni specificate nell’avviso di apertura. La
Commissione ha inoltre chiesto alla missione della RPC presso l’Unione europea di individuare e/o contattare
eventuali altri produttori esportatori potenzialmente interessati a partecipare all’inchiesta.

(29) Nella RPC, un produttore esportatore ha risposto al questionario di campionamento. Tuttavia né tale produttore né
alcun altro produttore esportatore/produttore hanno fornito le informazioni richieste.

(30) Nel precedente riesame in previsione della scadenza erano stati individuati 21 produttori esportatori, mentre la
presente domanda di riesame elencava 46 produttori di cavi d’acciaio della RPC. Soltanto una di tali società ha fornito
una risposta ai fini del campionamento, senza tuttavia fornire le informazioni richieste in merito ai fattori produttivi.
Tale società rappresentava meno di un terzo del volume totale delle importazioni di cavi d’acciaio dalla RPC
nell’Unione europea e meno del 2 % della produzione totale di cavi d’acciaio nella RPC. Dato che la quota delle
importazioni dalla RPC nel mercato dell’Unione era pari a circa l’1 % durante il periodo dell’inchiesta di riesame, la
Commissione ha ritenuto che un volume pari a meno di un terzo di tali importazioni non fornisse informazioni
sufficienti per valutare il prezzo all’esportazione e l’esistenza di una persistenza del dumping durante il periodo
dell’inchiesta di riesame e non possa essere considerato rappresentativo delle importazioni totali dalla RPC.

(31) In considerazione dell’insufficiente livello di collaborazione, la Commissione ha deciso di non ricorrere al


campionamento a norma dell’articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base. Non sono pervenute osservazioni.

1.8. Risposte al questionario

(32) La Commissione ha inviato al governo della Repubblica popolare cinese («governo della RPC») un questionario
relativo all’esistenza di distorsioni significative nella RPC ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), del
regolamento di base. Non è pervenuta alcuna risposta.

(33) Nonostante la scarsa rappresentatività del produttore cinese che ha risposto ai fini del campionamento, la
Commissione ha invitato il produttore esportatore a fornire ulteriori informazioni in forma semplificata, relative
alle sue vendite sul mercato interno, alla sua produzione e alle sue esportazioni verso paesi terzi nonché alle sue
esportazioni verso l’Unione, che potessero essere utilizzate per l’inchiesta. Non è pervenuta alcuna risposta.

(34) Tutti e tre i produttori dell’Unione inseriti nel campione hanno risposto al questionario.

1.9. Verifica

(35) La Commissione ha raccolto e verificato tutte le informazioni ritenute necessarie per determinare il rischio della
persistenza o della reiterazione del dumping e del pregiudizio, nonché l’interesse dell’Unione. Sono state effettuate
visite di verifica a norma dell’articolo 16 del regolamento di base presso i locali delle seguenti società:

Produttori dell’Unione

— Pfeifer Drako Drahtseilwerk GmbH, Mühleim an der Ruhr, Germania e due operatori commerciali collegati
nell’Unione, vale a dire Pfeifer Seil und Hebetechnik GmbH e Pfeifer Cables y Equipos de Elevación;

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— Redaelli Tecna Spa, Milano, Italia, e un operatore commerciale collegato nell’Unione, vale a dire Teufelberger Seil
GmbH;

— WIRECO Poland sp. z o.o., WĴocĴawek, Polonia, e un operatore commerciale collegato nell’Unione, vale a dire
Olivera SÁ SA, WIRECO Portogallo.

(36) Inoltre è stata effettuata una verifica a Bruxelles presso la sede del legale rappresentante dell’associazione di
produttori seguente:

— European Federation of Steel Wire Rope Industries (EWRIS), Düsseldorf, Germania.

2. PRODOTTO OGGETTO DEL RIESAME, PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE

2.1. Prodotto oggetto del riesame

(37) Il prodotto oggetto del riesame è lo stesso prodotto oggetto del precedente riesame in previsione della scadenza,
ossia cavi d’acciaio, compresi i cavi chiusi, ad esclusione dei cavi d’acciaio inossidabile, con sezione trasversale
massima superiore a 3 mm (prodotto oggetto del riesame), attualmente classificabili ai codici NC ex 7312 10 81,
ex 7312 10 83, ex 7312 10 85, ex 7312 10 89 ed ex 7312 10 98 (codici TARIC 7312 10 81 12, 7312 10 81 13,
7312 10 81 19, 7312 10 83 12, 7312 10 83 13, 7312 10 83 19, 7312 10 85 12, 7312 10 85 13, 7312 10 85 19,
7312 10 89 12, 7312 10 89 13, 7312 10 89 19, 7312 10 98 12, 7312 10 98 13 e 7312 10 98 19) («prodotto
oggetto del riesame»).

2.2. Prodotto in esame

(38) Il prodotto in esame nella presente inchiesta corrisponde a quello oggetto del riesame originario della RPC
(«prodotto in esame»).

2.3. Prodotto simile

(39) Come stabilito nel precedente riesame in previsione della scadenza, la presente inchiesta di riesame in previsione
della scadenza ha confermato che i prodotti seguenti presentano le stesse caratteristiche fisiche e chimiche di base e
i medesimi impieghi di base:

— il prodotto in esame esportato nell’Unione;

— il prodotto oggetto del riesame fabbricato e venduto sul mercato interno della RPC; nonché

— il prodotto oggetto del riesame fabbricato e venduto nell’Unione dall’industria dell’Unione.

(40) Questi prodotti sono pertanto considerati prodotti simili ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, del regolamento di
base.

3. DUMPING

3.1. Osservazioni preliminari

(41) Durante il periodo dell’inchiesta di riesame (ossia dal 1o gennaio 2022 al 31 dicembre 2022), le importazioni di cavi
d’acciaio dalla RPC sono rimaste a un livello molto basso, simile a quello del precedente riesame in previsione della
scadenza. Secondo la banca dati Comext, nel periodo dell’inchiesta di riesame le importazioni di cavi d’acciaio dalla
RPC rappresentavano circa l’1,2 % del mercato dell’Unione.

(42) Come indicato al considerando 29, soltanto un produttore esportatore ha risposto al questionario di
campionamento, ma non ha presentato alcuna delle informazioni successivamente richieste. La Commissione ha
pertanto informato le autorità della RPC che, data la mancanza di collaborazione, in relazione alle conclusioni
riguardanti la RPC intendeva applicare l’articolo 18 del regolamento di base. Alla Commissione non è pervenuta
alcuna osservazione.

(43) Pertanto, a norma dell’articolo 18 del regolamento di base, le conclusioni relative al rischio di persistenza o
reiterazione del dumping si sono basate sui fatti disponibili, in particolare sulle informazioni ricevute nella
domanda, sulle informazioni trasmesse da uno dei produttori dell’Unione inseriti nel campione nonché sulle
statistiche disponibili, in particolare quelle tratte dalla banca dati Comext e dalla banca dati del Global Trade Atlas
(«GTA»).

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3.2. Procedura per la determinazione del valore normale ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento
di base, per le importazioni di cavi d’acciaio originari della RPC

(44) Dati i sufficienti elementi di prova disponibili all’apertura dell’inchiesta, tendenti a evidenziare, per quanto riguarda la
RPC, l’esistenza di distorsioni significative ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), del regolamento di base,
la Commissione ha avviato l’inchiesta sulla base del medesimo articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base.

(45) Per ottenere le informazioni ritenute necessarie ai fini dell’inchiesta in merito alle presunte distorsioni significative, la
Commissione ha inviato un questionario al governo della RPC. Al punto 5.3.2 dell’avviso di apertura, la
Commissione ha inoltre invitato tutte le parti interessate a comunicare le loro osservazioni, nonché a fornire
informazioni ed elementi di prova riguardanti l’applicazione dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base,
entro 37 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso di apertura nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Non sono
pervenute risposte al questionario da parte del governo della RPC, né comunicazioni riguardanti l’applicazione
dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base entro la scadenza fissata. Successivamente, la Commissione
ha informato il governo della RPC che avrebbe utilizzato i dati disponibili ai sensi dell’articolo 18 del regolamento
di base per la determinazione dell’esistenza di distorsioni significative nella RPC.

(46) Al punto 5.3.2. dell’avviso di apertura la Commissione ha altresì comunicato che, alla luce degli elementi di prova
disponibili, la Turchia avrebbe potuto essere considerata un paese terzo rappresentativo appropriato per la PRC ai
sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base, al fine di determinare il valore normale sulla
base di prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni. La Commissione ha inoltre dichiarato che avrebbe
esaminato altri eventuali paesi appropriati conformemente ai criteri di cui all’articolo 2, paragrafo 6 bis, primo
trattino, del regolamento di base.

(47) Il 13 novembre 2023 la Commissione ha informato le parti interessate, con una nota al fascicolo («nota») in merito
alle fonti pertinenti, che intendeva utilizzare la Turchia come paese rappresentativo per la determinazione del valore
normale. Ha anche informato le parti interessate che avrebbe stabilito le spese generali, amministrative e di vendita
(«SGAV») e i profitti sulla base delle informazioni disponibili per la società Celik Halat, produttrice del prodotto
oggetto del riesame nel paese rappresentativo. Non sono pervenute osservazioni.

(48) Nella nota la Commissione ha presentato i principali fattori produttivi. Oltre a tali fattori produttivi, la Commissione
ha aggiunto anche le spese generali, come spiegato al considerando 106. Considerato inoltre che la presente inchiesta
è un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, che non
richiede un calcolo preciso del margine di dumping, ma piuttosto di stabilire il rischio di persistenza o di
reiterazione del dumping, la Commissione ha ritenuto che nel presente caso avrebbe potuto eccezionalmente
concentrarsi sui principali fattori produttivi per il calcolo del valore normale.

(49) A causa dell’insufficiente collaborazione dei produttori esportatori cinesi e del governo della RPC di cui al
considerando 32, la Commissione ha determinato il valore normale sulla base delle informazioni fornite nella
domanda di riesame in previsione della scadenza e di altre informazioni prontamente disponibili come spiegato
nella sezione seguente.

3.3. Valore normale

(50) A norma dell’articolo 2, paragrafo 1, del regolamento di base, «il valore normale è di norma basato sui prezzi pagati
o pagabili, nel corso di normali operazioni commerciali, da acquirenti indipendenti nel paese esportatore».

(51) Tuttavia, a norma dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base, «[q]ualora sia accertato […] che
non è opportuno utilizzare i prezzi e i costi sul mercato interno del paese esportatore a causa dell’esistenza nel
suddetto paese di distorsioni significative ai sensi della lettera b), il valore normale è calcolato esclusivamente in base
a costi di produzione e di vendita che rispecchino prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni» e «comprende
un congruo importo esente da distorsioni per le spese generali, amministrative e di vendita e per i profitti»; (le
«spese generali, amministrative e di vendita» sono di seguito denominate «SGAV»).

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(52) Come ulteriormente spiegato in appresso, la Commissione ha concluso nella presente inchiesta che, sulla base degli
elementi di prova disponibili e in considerazione della mancanza di collaborazione da parte del governo della RPC e
del produttore esportatore, l’applicazione dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base era appropriata.

3.3.1. Esistenza di distorsioni significative

(53) Nell’ambito di recenti inchieste relative al settore dell’acciaio nella RPC (15), la Commissione ha rilevato l’esistenza di
distorsioni significative ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), del regolamento di base.

(54) In tali inchieste la Commissione ha constatato l’esistenza nella RPC di un intervento pubblico sostanziale che ha per
effetto di falsare l’efficace allocazione delle risorse conformemente ai principi di mercato (16). La Commissione ha
concluso, in particolare, che nel settore dell’acciaio, che fornisce la principale materia prima per fabbricare il
prodotto oggetto del riesame, non solo persiste un livello elevato di proprietà del governo della RPC ai sensi
dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), primo trattino, del regolamento di base (17), ma il governo della RPC è
anche in grado di interferire nella determinazione dei prezzi e dei costi attraverso la presenza statale nelle imprese ai
sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), secondo trattino, del regolamento di base (18). La Commissione ha
inoltre rilevato che la presenza e l’intervento dello Stato nei mercati finanziari e nella fornitura di materie prime e
fattori produttivi esercitano un ulteriore effetto distorsivo sul mercato. Nel complesso, il sistema di pianificazione
nella RPC fa sì che le risorse, invece di essere assegnate in linea con le forze del mercato, siano concentrate in settori
designati dal governo della RPC come strategici o comunque politicamente importanti (19). La Commissione ha

(15) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444 della Commissione, dell’11 luglio 2023, che istituisce un dazio antidumping provvisorio
sulle importazioni di piatti a bulbo in acciaio originari della Repubblica popolare cinese e della Turchia (GU L 177 del 12.7.2023,
pag. 63); regolamento di esecuzione (UE) 2023/100 della Commissione, dell’11 gennaio 2023, che istituisce un dazio antidumping
provvisorio sulle importazioni di fusti riutilizzabili in acciaio inossidabile originari della Repubblica popolare cinese (GU L 10 del
12.1.2023, pag. 36); regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068 della Commissione, del 26 ottobre 2022, che istituisce un dazio
antidumping definitivo sulle importazioni di alcuni prodotti piatti di acciaio laminati a freddo originari della Repubblica popolare
cinese e della Federazione russa a seguito di un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del
regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 277 del 27.10.2022, pag. 149); regolamento di
esecuzione (UE) 2022/191 della Commissione, del 16 febbraio 2022, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle
importazioni di determinati elementi di fissaggio in ferro o acciaio originari della Repubblica popolare cinese (GU L 36 del 17.2.2022,
pag. 1); regolamento di esecuzione (UE) 2022/95 della Commissione, del 24 gennaio 2022, che istituisce un dazio antidumping
definitivo sulle importazioni di alcuni accessori per tubi di ferro o di acciaio, originari della Repubblica popolare cinese, esteso alle
importazioni di alcuni accessori per tubi di ferro o di acciaio, spediti da Taiwan, Indonesia, Sri Lanka e Filippine, indipendentemente
dal fatto che siano dichiarati o meno originari di tali paesi, in seguito ad un riesame in previsione della scadenza a norma
dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 16 del 25.1.2022,
pag. 36).
(16) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 66; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 58;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068, considerando 80; regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando 208;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/95, considerando 59.
( ) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 45; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 38;
17

regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068, considerando 64; regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando 192;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/95, considerando 46.
(18) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 58; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 40;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068, considerando 66; regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando 193 e 194;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/95, considerando 47. Se da un lato si può ritenere che il diritto delle autorità statali competenti
di nominare e revocare i dirigenti con responsabilità strategiche nelle imprese di proprietà dello Stato, previsto dalla normativa cinese,
rifletta i diritti di proprietà corrispondenti, dall’altro lato le cellule del PCC nelle imprese, sia statali sia private, rappresentano un altro
canale importante attraverso il quale lo Stato può interferire nelle decisioni aziendali. Secondo il diritto societario della RPC, in ogni
società deve essere istituita un’organizzazione del PCC (con almeno tre membri del PCC, come specificato nella Costituzione del PCC)
e la società deve garantire le condizioni necessarie per lo svolgimento delle attività organizzative del partito. Sembra che in passato
questo requisito non sia sempre stato rispettato o applicato in modo rigoroso. Almeno a partire dal 2016 tuttavia il PCC ha rafforzato
le rivendicazioni di controllo delle decisioni aziendali nelle imprese di proprietà dello Stato per una questione di principio politico.
Secondo quanto riportato, il PCC esercita pressioni anche sulle società private, affinché facciano del «patriottismo» una priorità e
seguano la disciplina di partito. Nel 2017 è stata riferita la presenza di cellule del partito nel 70 % di circa 1,86 milioni di società
private, in associazione a una crescente pressione affinché le organizzazioni del PCC abbiano l’ultima parola sulle decisioni aziendali
all’interno delle rispettive società. Queste norme si applicano in generale in tutti i settori dell’economia cinese, compreso quello dei
produttori del prodotto oggetto del riesame e dei fornitori dei loro fattori produttivi.
( ) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 59; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 43;
19

regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068, considerando 68; regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando da 195
a 201; regolamento di esecuzione (UE) 2022/95, considerando da 48 a 52.

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inoltre concluso che il diritto fallimentare e il diritto patrimoniale cinesi non funzionano correttamente, ai sensi
dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), quarto trattino, del regolamento di base, con conseguenti distorsioni
connesse in particolare al mantenimento in attività di imprese insolventi e alle modalità di assegnazione dei diritti
d’uso dei terreni nella RPC (20). Analogamente, la Commissione ha rilevato distorsioni dei costi salariali nel settore
dell’acciaio ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), quinto trattino, del regolamento di base (21), nonché
distorsioni nei mercati finanziari ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), sesto trattino, del regolamento di
base, in particolare per quanto riguarda l’accesso al capitale da parte delle imprese della RPC (22).

(55) Come avvenuto nell’ambito di inchieste precedenti relative al settore siderurgico nella RPC, la Commissione ha
valutato nella presente inchiesta se fosse opportuno utilizzare i prezzi e i costi sul mercato interno della RPC, a
causa dell’esistenza di distorsioni significative ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), del regolamento di
base. A tal fine la Commissione si è basata sugli elementi di prova disponibili nel fascicolo, compresi quelli
contenuti nella domanda, e nel documento di lavoro dei servizi della Commissione sulle distorsioni significative
nell’economia della Repubblica popolare cinese ai fini delle inchieste di difesa commerciale (23) («relazione»), che si
basa su fonti pubblicamente disponibili. Tale analisi ha riguardato l’esame degli interventi pubblici sostanziali
nell’economia della RPC in generale, ma anche della situazione specifica del mercato nel settore pertinente,
compreso il prodotto oggetto del riesame. La Commissione ha ulteriormente integrato questi elementi di prova con
le proprie ricerche sui vari criteri pertinenti per confermare l’esistenza di distorsioni significative nella RPC, come
constatato anche nell’ambito di precedenti inchieste condotte a tale riguardo.

(56) La domanda asseriva che l’intera economia cinese è ampiamente influenzata e interessata da interventi sostanziali del
governo, in considerazione dei quali i prezzi e i costi sul mercato interno dell’industria siderurgica cinese non
possono essere utilizzati nella presente inchiesta.

(57) La domanda forniva esempi di elementi che indicano l’esistenza di distorsioni di cui all’articolo 2, paragrafo 6 bis,
lettera b), dal primo al sesto trattino, del regolamento di base. In particolare, facendo riferimento a una serie di fonti
di informazione pubblicamente disponibili, quali la relazione, precedenti inchieste della Commissione nel settore
dell’acciaio, la legislazione cinese, nonché ad altre fonti, il richiedente ha formulato le affermazioni riportate di
seguito.

— Nel complesso, nel settore cinese dell’acciaio esistono un controllo e un intervento pubblici sostanziali, e ciò ha
avuto come effetto quello di falsare l’efficace allocazione delle risorse conformemente ai principi di mercato.
Ciò vale anche per l’industria dei cavi d’acciaio cinese. L’industria dei cavi d’acciaio è stata caratterizzata da un
elevato livello di proprietà statale e, in maniera diretta o tramite associazioni, diversi produttori di cavi
d’acciaio hanno stretti legami con il governo della RPC e con le amministrazioni regionali o locali.

(20) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 62; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 52;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068, considerando 74; regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando 202;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/95, considerando 53.
(21) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 45; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 33;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068, considerando 75; regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando 203;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/95, considerando 54.
(22) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 64; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 54;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/2068, considerando 76; regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando 204;
regolamento di esecuzione (UE) 2022/95, considerando 55.
( ) Documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD (2017) 483 final/2, del 20.12.2017, disponibile all’indirizzo:
23

https://ec.europa.eu/transparency/documents-register/detail?ref=SWD(2017)483&lang=en.

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— Come esposto nella relazione, il governo della RPC e il partito comunista cinese («PCC») mantengono anche
strutture che assicurano loro una costante influenza sulle imprese, in particolare sulle imprese di proprietà
dello Stato. Lo Stato cinese non solo formula le politiche economiche generali e ne supervisiona attivamente
l’attuazione da parte delle singole imprese di proprietà dello Stato, ma rivendica anche i propri diritti a
partecipare al processo decisionale operativo di tali imprese. Inoltre, come indicato anche nella relazione, il
governo della RPC mantiene stretti legami con i produttori cinesi di cavi d’acciaio tramite associazioni
rappresentative quali la China Iron and Steel Association («CISA») a livello nazionale e, in particolare, la
Nantong Steel Wire Rod Association a livello provinciale nello Jiangsu. Il governo della RPC esercita inoltre
un’influenza attraverso legami personali. In tale contesto, il richiedente ha fornito elementi di prova del fatto
che alcuni membri del consiglio di amministrazione, del consiglio delle autorità di vigilanza e dell’alta
dirigenza di diverse società dell’industria dei cavi d’acciaio hanno uno stretto legame con il PCC. Il richiedente
ha concluso che, a causa della presenza di grandi imprese di proprietà dello Stato e di un elevato livello di
intervento pubblico nell’industria dei cavi d’acciaio cinese, neanche i produttori privati possono operare a
condizioni di mercato e che tanto le imprese pubbliche quanto quelle private operanti nel settore dei cavi
d’acciaio sono soggette alla supervisione strategica e all’orientamento delle autorità.

— Secondo la relazione, le politiche e le misure cinesi applicabili al settore dei cavi d’acciaio favoriscono in modo
discriminatorio i fornitori nazionali o influenzano in altro modo le forze del libero mercato. L’orientamento
dell’economia cinese, compreso il settore dei cavi d’acciaio, è determinato in misura significativa da un
elaborato sistema di pianificazione che definisce le priorità e prescrive gli obiettivi sui quali devono
concentrarsi le amministrazioni centrali e locali. Esistono piani pertinenti a tutti i livelli di governo, riguardanti
praticamente tutti i settori dell’economia, compreso il settore dell’acciaio e quello dei cavi d’acciaio. Gli obiettivi
stabiliti dagli strumenti di pianificazione hanno carattere vincolante e le autorità a ogni livello amministrativo
controllano l’attuazione dei piani da parte del corrispondente livello di governo inferiore. Nel complesso, il
sistema di pianificazione in Cina fa sì che le risorse, invece di essere assegnate in linea con le forze del mercato,
siano destinate verso settori designati dal governo come strategici o altrimenti politicamente importanti.

— L’industria dell’acciaio in generale, compresa l’industria dei cavi d’acciaio, è un settore sostenuto nell’ambito
dell’iniziativa Made in China 2025 e può quindi beneficiare di notevoli finanziamenti statali. Anche il
Repertorio di riferimento della ristrutturazione industriale (versione 2019) annovera il settore dell’acciaio tra
le industrie incentivate. Il tredicesimo e il quattordicesimo piano quinquennale incentivano lo sviluppo
dell’industria dell’acciaio, in quanto importante industria manifatturiera in Cina, in diversi mercati, tra cui
quelli delle attrezzature marittime, dei macchinari tecnici, dell’edilizia abitativa e dei trasporti. I cavi d’acciaio
sono utilizzati in tutti i settori citati e beneficeranno pertanto dei vantaggi derivanti dalle misure di sostegno
attuate nel quadro dei piani quinquennali. Anche altri piani governativi, quali il «Repertorio dei settori
prioritari per gli investimenti esteri nella Cina centrale e occidentale», il «Piano per l’adeguamento e il
potenziamento del settore siderurgico 2016-2020» o i piani strategici provinciali nelle province di Jiangsu e
Shandong, intervengono nell’industria dei cavi d’acciaio e ne incentivano lo sviluppo, ad esempio mediante
politiche preferenziali a favore degli investimenti esteri in tale settore.

— Nell’ambito del quadro e dei diversi documenti strategici di ogni livello sopra descritti, il governo della RPC ha
erogato varie sovvenzioni ai produttori esportatori cinesi di cavi d’acciaio, il che indica chiaramente il forte
interesse dello Stato nella promozione di tale settore.

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— I costi della maggior parte, se non della totalità, dei fattori produttivi della produzione cinese di cavi d’acciaio,
compresi i costi delle materie prime, dell’energia elettrica, dei terreni e del lavoro, sono soggetti a distorsioni.
L’acciaio è la principale materia prima utilizzata per la produzione di cavi d’acciaio e la Commissione ha
riscontrato, in diverse inchieste recenti (24) relative a prodotti di acciaio originari della Cina, l’esistenza di
distorsioni significative ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base. Tali risultanze ripetute
e coerenti sono indicative di un problema sistemico relativo ai prezzi di tutti i tipi di prodotti di acciaio.

— Per quanto riguarda i prezzi dell’energia, secondo la relazione il governo della RPC interviene in modo
significativo e sistematico nel mercato cinese dell’energia. La commissione nazionale per lo sviluppo e le
riforme disciplina i prezzi dell’energia elettrica sul mercato interno cinese. In base a diverse politiche dello
Stato, i principali grandi utenti di energia elettrica sono autorizzati ad acquistare una determinata quantità di
energia elettrica direttamente dai produttori di elettricità (mediante accordi di acquisto diretto, con o senza
contratto) a prezzi inferiori rispetto a quelli offerti dai fornitori della rete.

— Come indicato nella relazione, nella RPC tutti i terreni sono di proprietà dello Stato (terreni rurali di proprietà
collettiva e terreni urbani di proprietà dello Stato) e la loro assegnazione dipende esclusivamente dallo Stato.
Vigono disposizioni giuridiche volte ad attribuire i diritti di uso dei terreni in maniera trasparente e a prezzi di
mercato, ad esempio con l’introduzione di procedure di gara. Tali disposizioni sono tuttavia regolarmente
disattese e alcuni acquirenti ottengono terreni a titolo gratuito o a prezzi inferiori a quelli di mercato. Inoltre
nell’assegnazione dei terreni le autorità perseguono spesso specifici obiettivi politici, compresa l’attuazione dei
piani economici. Ciò significa che anche i produttori di cavi d’acciaio sono soggetti alle distorsioni dall’alto
verso il basso derivanti dall’applicazione discriminatoria del diritto patrimoniale.

— I costi salariali nel settore dell’acciaio, compreso anche il settore dei cavi d’acciaio, sono ugualmente soggetti a
distorsioni, come confermato in precedenza dalla Commissione nella relazione. La mobilità della forza lavoro
cinese è limitata dal sistema di registrazione dei nuclei familiari, che limita l’accesso all’intera gamma delle
prestazioni previdenziali e di altro tipo ai residenti locali di una determinata zona amministrativa. Ne deriva
che di norma i lavoratori non registrati come residenti locali si trovano in una posizione lavorativa vulnerabile
e percepiscono un reddito inferiore a quello dei titolari della registrazione di residenza. Tali elementi indicano
una distorsione dei costi salariali nella RPC. Il settore dei cavi d’acciaio subisce gli effetti della distorsione dei
costi salariali direttamente (nella produzione del prodotto oggetto del riesame o della principale materia prima
per la sua produzione) e indirettamente (in termini di accesso al capitale o di fattori produttivi da parte di
società soggette al medesimo sistema occupazionale nella RPC).

— L’accesso ai finanziamenti e al capitale, come indicato nella relazione, è concesso da istituzioni che attuano
obiettivi di politica pubblica o altrimenti non operano in maniera indipendente dallo Stato. L’accesso è
pertanto soggetto a varie distorsioni ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), sesto trattino, del
regolamento di base. Il sistema finanziario cinese è caratterizzato da una forte posizione delle banche statali
che, per concedere l’accesso ai finanziamenti, prendono in considerazione criteri diversi dalla redditività
economica di un progetto. Analogamente alle imprese non finanziarie di proprietà dello Stato, le banche
restano collegate allo Stato non solo attraverso la proprietà, ma anche da relazioni personali (i massimi
dirigenti dei grandi istituti finanziari di proprietà dello Stato sono nominati in ultima analisi dal PCC). Inoltre i
rating delle obbligazioni e del credito risultano spesso falsati per una serie di motivi, compreso il fatto che la
valutazione dei rischi è influenzata dall’importanza strategica dell’impresa per il governo della RPC e dal peso
dell’eventuale garanzia implicita da parte del governo. Gli oneri finanziari sono stati mantenuti
artificiosamente bassi in modo da stimolare la crescita degli investimenti. Tale situazione è esemplificata dalla
recente crescita della leva finanziaria delle imprese nel settore statale nonostante il forte calo della redditività;
questo aspetto suggerisce che i meccanismi operanti nel sistema bancario non seguono le normali risposte
commerciali. Per via del suo status, l’industria dei cavi d’acciaio sembra avere facile accesso ai prestiti finanziari
da parte delle banche statali cinesi.

(24) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2022/191, considerando 187 e seguenti; regolamento di esecuzione (UE) 2021/635 della
Commissione, del 16 aprile 2021, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di taluni tubi saldati, di ferro o di
acciaio non legato originari della Bielorussia, della Repubblica popolare cinese e della Russia a seguito di un riesame in previsione
della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio
(GU L 132 del 19.4.2021, pag. 145), considerando 100 e seguenti; regolamento di esecuzione (UE) 2021/2239 della Commissione,
del 15 dicembre 2021, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di determinate torri eoliche industriali in
acciaio originarie della Repubblica popolare cinese (GU L 450 del 16.12.2021, pag. 59), considerando 52 e seguenti; regolamento di
esecuzione (UE) 2020/508 della Commissione, del 7 aprile 2020, che istituisce un dazio antidumping provvisorio sulle importazioni
di determinati fogli e rotoli (coils), di acciai inossidabili, laminati a caldo, originari dell’Indonesia, della Repubblica popolare cinese e di
Taiwan (GU L 110 del 8.4.2020, pag. 3), considerando 103 e seguenti.

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(58) In conclusione, secondo la domanda esistono numerosi e convincenti elementi di prova del fatto che l’industria dei
cavi d’acciaio cinese è soggetta a interventi del governo della RPC che hanno comportato distorsioni significative.
Pertanto nella domanda si affermava che l’esistenza di tali distorsioni significative giustificava la determinazione del
valore normale e del margine di dumping con riferimento all’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base.

(59) Il governo della RPC non ha presentato osservazioni, né fornito elementi di prova che potessero suffragare o
confutare gli elementi di prova esistenti nel fascicolo, tra cui la relazione e gli elementi di prova supplementari
forniti dal richiedente, riguardo all’esistenza di distorsioni significative e/o all’adeguatezza dell’applicazione
dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base al caso di specie.

(60) In particolare nel settore del prodotto oggetto del riesame, ossia il settore siderurgico, persiste un livello elevato di
proprietà in capo al governo della RPC, ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), primo trattino, del
regolamento di base. Tanto le imprese pubbliche quanto quelle private operanti nel settore sono soggette alla
supervisione strategica e all’orientamento delle autorità. Tra gli esempi figurano Ansteel Group (25) e Baowu Steel
Group, (26) che sono imprese di proprietà dello Stato nell’ambito della Commissione per la supervisione e
l’amministrazione dei beni di proprietà dello Stato («SASAC») centrale, e le controllate di Baowu, Chongqing Iron &
Steel Company Ltd. (27) e Maanshan Iron & Steel Company Limited (28); Baotou Steel Group, che è un’impresa di
proprietà dello Stato detenuta dal governo della Mongolia interna (29), Angang Steel Group, che è un’impresa di
proprietà dello Stato nell’ambito della SASAC centrale (30), e Shougang Group, che è un’impresa di proprietà dello
Stato detenuta al 100 % da Beijing State-Owned Asset Management Ltd (31). In assenza di collaborazione da parte
degli esportatori cinesi del prodotto oggetto del riesame, non è stato possibile determinare il rapporto esatto tra i
produttori privati e quelli di proprietà dello Stato. Anche in assenza di informazioni specifiche per il prodotto
oggetto del riesame, si tratta comunque di un sottosettore dell’industria siderurgica, per cui le risultanze concernenti
il settore siderurgico sono ritenute indicative anche per il prodotto oggetto del riesame.

(61) I più recenti documenti strategici cinesi concernenti il settore siderurgico confermano l’importanza costantemente
attribuita dal governo della RPC al settore, compresa l’intenzione di intervenire nel settore al fine di plasmarlo
secondo le politiche governative. Quanto precede è esemplificato dal parere di orientamento del ministero
dell’Industria e della tecnologia dell’informazione sulla promozione di un elevato sviluppo qualitativo del settore
dell’acciaio, che auspica l’ulteriore consolidamento della base industriale e il miglioramento significativo del grado di
modernizzazione della catena industriale (32), dal quattordicesimo piano quinquennale sullo sviluppo dell’industria
della materia prima, secondo il quale il settore «aderirà alla combinazione di leadership di mercato e promozione
statale» e «coltiverà un gruppo di aziende all’avanguardia, dotate di leadership in ambito ecologico e competitività di
base» (33), e dal piano di lavoro del 2023 per la crescita stabile dell’industria dell’acciaio (34), che stabilisce gli obiettivi
seguenti: «nel 2023, […] gli investimenti in immobilizzazioni in tutto il settore manterranno una crescita costante e i
benefici economici aumenteranno notevolmente; gli investimenti in R&S dell’industria raggiungeranno l’1,5 %; la
crescita del valore aggiunto dell’industria raggiungerà il 3,5 % circa; nel 2024 il contesto di sviluppo industriale e la
struttura industriale saranno ulteriormente ottimizzati, il passaggio a prodotti di alta gamma, intelligenti e verdi
continuerà e la crescita del valore aggiunto dell’industria supererà il 4 %» con un consolidamento del settore
dell’acciaio su mandato governativo: «[i]ncoraggiare le imprese leader del settore a realizzare fusioni e acquisizioni,
costruire gruppi di vastissime dimensioni di imprese siderurgiche di livello mondiale e promuovere la
configurazione ottimale della capacità produttiva nazionale di ferro e acciaio. Sostenere le imprese specializzate
leader in particolari segmenti del mercato dell’acciaio al fine di integrare ulteriormente le risorse e creare un
ecosistema dell’industria dell’acciaio. Incoraggiare le imprese siderurgiche a effettuare […] fusioni e riorganizzazioni
interregionali […]. Valutare la possibilità di fornire un maggiore sostegno politico per la sostituzione delle capacità
alle imprese siderurgiche che hanno portato a termine fusioni e riorganizzazioni sostanziali».

(25) Cfr.: http://wap.sasac.gov.cn/n2588045/n27271785/n27271792/c14159097/content.html (consultato il 6 dicembre 2023).


(26) Cfr.: http://wap.sasac.gov.cn/n2588045/n27271785/n27271792/c14159097/content.html (consultato il 6 dicembre 2023).
(27) Cfr.: www.cqgt.cn (consultato il 6 dicembre 2023).
(28) Cfr.: https://www.magang.com.cn/ (consultato il 6 dicembre 2023).
(29) Cfr.: https://www.qixin.com/company/ab02483a-5ed7-49fe-b6e6-8ea39dc4dc80 (consultato il 7 dicembre 2023).
(30) Cfr.: http://www.ansteel.cn/about/company_profile/ (consultato il 10 dicembre 2023).
(31) Cfr.: https://www.qcc.com/firm/d620835aaae14e62fdc965fd41a51d8d.html (consultato il 7 dicembre 2023).
(32) Cfr.: https://www.gov.cn/zhengce/zhengceku/2022-02/08/content_5672513.htm (consultato il 7 dicembre 2023).
(33) Cfr. sezione IV, sottosezione 3, del quattordicesimo piano quinquennale sullo sviluppo del settore delle materie prime.
(34) Cfr.: https://www.miit.gov.cn/zwgk/zcwj/wjfb/tz/art/2023/art_2a4233d696984ab59610e7498e333920.html (consultato il
7 dicembre 2023).

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(62) Esempi analoghi dell’intenzione delle autorità cinesi di monitorare e orientare gli sviluppi del settore sono evidenti a
livello provinciale, come nello Hebei, in cui si prevede di «attuare in modo costante lo sviluppo di gruppi di imprese,
accelerare la riforma in materia di proprietà mista delle imprese statali, concentrarsi sulla promozione di fusioni
interregionali e la riorganizzazione delle imprese private del settore siderurgico e adoperarsi per costituire uno o
due grandi gruppi di livello mondiale, da tre a cinque grandi gruppi di sostegno in grado di esercitare un’influenza a
livello interno» e di «espandere ulteriormente i canali per il riciclaggio e la circolazione dei cascami di acciaio,
rafforzare l’analisi e la classificazione dei cascami di acciaio» (35). Il piano di Hebei per il settore dell’acciaio afferma
inoltre quanto segue: «Aderire all’adeguamento strutturale ed evidenziare la diversificazione dei prodotti.
Promuovere senza riserve l’adeguamento strutturale e l’ottimizzazione della configurazione dell’industria
siderurgica, incentivare il consolidamento, la riorganizzazione, la trasformazione e l’aggiornamento comuni delle
imprese e promuovere su larga scala lo sviluppo dell’industria siderurgica puntando alle grandi imprese,
all’ammodernamento delle attrezzature tecniche, alla diversificazione dei processi di produzione e alla
diversificazione dei prodotti a valle».

(63) Analogamente il piano di attuazione dell’Henan per la trasformazione e il potenziamento dell’industria dell’acciaio
durante il quattordicesimo piano quinquennale prevede la «costruzione di basi di produzione di acciaio specializzate
[…], la costruzione di sei basi di produzione di acciaio specializzate ad Anyang, Jiyuan, Pingdingshan, Xinyang,
Shangqiu, Zhoukou ecc., e l’aumento delle dimensioni, dell’intensificazione e della specializzazione del settore. Tra
queste, entro il 2025 la capacità produttiva di ghisa greggia ad Anyang sarà mantenuta al di sotto dei 14 milioni di
tonnellate e la capacità produttiva di acciaio grezzo sarà mantenuta al di sotto dei 15 milioni di tonnellate.» (36).

(64) Ulteriori obiettivi di politica industriale sono evidenti anche nei documenti di pianificazione di altre province come
lo Jiangsu (37), lo Shandong (38), lo Shanxi (39), il Liaoning Dalian (40) o lo Zhejiang (41).

(65) La pubblicazione da parte di Ansteel Group di un avviso del comitato del partito di Ansteel Group Co., Ltd. relativo
allo studio, alla divulgazione e all’attuazione consapevoli dello spirito del ventesimo Congresso nazionale del
partito (42) costituisce un altro esempio dell’effettivo orientamento esercitato dai piani. Nell’avviso si dichiara che
Ansteel Group attuerà coscienziosamente i piani di orientamento e li farà conoscere meglio ai membri del partito, ai
quadri e ai dipendenti dell’intero gruppo.

(66) Per quanto riguarda il fatto che il governo della RPC sia in grado di interferire nella determinazione dei prezzi e dei
costi attraverso la presenza statale nelle imprese ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), secondo trattino,
del regolamento di base a causa della mancanza di collaborazione da parte dei produttori esportatori, è stato
impossibile stabilire sistematicamente l’esistenza di legami personali tra i produttori del prodotto oggetto del
riesame e il PCC. Sono tuttavia disponibili alcuni esempi specifici relativi al prodotto oggetto del riesame. Dal
momento che il prodotto oggetto del riesame rappresenta un sottosettore dell’industria dell’acciaio, le informazioni
disponibili per quanto riguarda i produttori di acciaio sono pertinenti anche per il prodotto oggetto del riesame.

(35) Cfr. piano d’azione triennale della provincia di Hebei sullo sviluppo di cluster nella catena dell’industria siderurgica, capitolo I, sezione
3; disponibile all’indirizzo: https://huanbao.bjx.com.cn/news/20200717/1089773.shtml (consultato il 7 dicembre 2023).
(36) Cfr. piano di attuazione dell’Henan per la trasformazione e il potenziamento dell’industria siderurgica durante il quattordicesimo piano
quinquennale, capitolo II, sezione 3; disponibile all’indirizzo: https://huanbao.bjx.com.cn/news/20211210/1192881.shtml
(consultato l’8 dicembre 2023).
(37) Piano di lavoro della provincia dello Jiangsu per la trasformazione, il potenziamento e l’ottimizzazione dell’assetto dell’industria
dell’acciaio (2019-2025), disponibile all’indirizzo: http://www.jiangsu.gov.cn/art/2019/5/5/art_46144_8322422.html (consultato
l’8 dicembre 2023).
(38) Quattordicesimo piano quinquennale della provincia dello Shandong sullo sviluppo dell’industria siderurgica, disponibile all’indirizzo:
http://gxt.shandong.gov.cn/art/2021/11/18/art_15681_10296246.html (consultato l’8 dicembre 2023).
(39) Piano d’azione della provincia dello Shanxi per la trasformazione e il potenziamento dell’industria siderurgica per il 2020, disponibile
all’indirizzo: http://gxt.shanxi.gov.cn/zfxxgk/zfxxgkml/cl/202110/t20211018_2708031.shtml (consultato l’8 dicembre 2023).
(40) Quattordicesimo piano quinquennale del comune di Liaoning Dalian sullo sviluppo dell’industria manifatturiera: «Entro il 2025 il
valore della produzione industriale di nuovi materiali raggiungerà i 15 milioni di CNY, con l’ovvio potenziamento della capacità di
garantire apparecchiature e materiali fondamentali.»; disponibile all’indirizzo: https://www.dl.gov.cn/art/2021/12/20/
art_854_1995411.html (consultato il 5 dicembre 2023).
(41) Piano d’azione della provincia dello Zhejiang per promuovere un elevato sviluppo qualitativo del settore siderurgico: «Promuovere le
fusioni e il risanamento delle imprese, accelerare il processo di concentrazione, ridurre il numero di impianti di fusione dell’acciaio
portandolo circa a 10 imprese»; disponibile all’indirizzo: https://www.dl.gov.cn/art/2021/12/20/art_854_1995411.html (consultato il
5 dicembre 2023).
(42) Cfr.: http://www.ansteel.cn/dangdejianshe/dangjiandongtai/2023-03-17/12429.html (consultato il 6 dicembre 2023).

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(67) A titolo di esempio, il presidente del consiglio di amministrazione di Baotou Steel Union, appartenente a Baotou
Steel Group, svolge nel contempo la funzione di segretario della sezione di partito della società e il presidente del
sindacato della società è il vicesegretario della sezione di partito (43). Analogamente, all’interno di Shougang Group,
il presidente del consiglio di amministrazione svolge la funzione di segretario del comitato di partito mentre il
vicedirettore esecutivo è membro del comitato di partito (44). Similmente una figura di spicco di Hongguang Handan
Company ha dichiarato pubblicamente che l’impresa non avrebbe raggiunto risultati altrettanto positivi senza
l’assistenza, il sostegno e le garanzie forniti dal governo della RPC e dal PCC, che conta oltre 20 membri presso
Hongguang Casting Co., Ltd (45). Un altro esempio di legame con il PCC si riscontra nell’articolo 3 dello statuto
dell’Associazione cinese delle fonderie, in base al quale quest’ultima accetta la guida, la supervisione e la gestione
aziendale da parte delle rispettive entità di partito, ad esempio la SASAC e il ministero degli Affari civili, e garantisce
le condizioni necessarie per la sua partecipazione (46).

(68) Altri esempi di tali legami si riscontrano in Jiangsu Fasten Holding (47) e Ansteel Group (48). Nel primo caso, l’ex
presidente del consiglio di amministrazione del gruppo aziendale nonché titolare effettivo del gruppo è il segretario
del comitato di partito (49). Nel caso del secondo gruppo, il direttore esecutivo e il vicedirettore esecutivo sono
membri del comitato permanente del partito, mentre il presidente del consiglio di amministrazione è anche
segretario del comitato di partito.

(69) Nel settore del prodotto oggetto del riesame inoltre sono in atto politiche che favoriscono in modo discriminatorio i
produttori nazionali o che influenzano in altro modo il mercato ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b),
terzo trattino, del regolamento di base. L’inchiesta ha individuato ulteriori documenti attestanti che l’industria
beneficia di orientamenti e interventi governativi nel settore siderurgico, dato che il prodotto oggetto del riesame
rappresenta uno dei suoi sottosettori.

(43) Cfr.: https://www.baoganggf.com/ggry (consultato il 13 dicembre 2023).


(44) Cfr.: https://www.shougang.com.cn/sgweb/html/gsld.html (consultato il 13 dicembre 2023).
(45) Cfr.: https://www.handannews.com.cn/news/content/2023-05/20/content_20113749.html (consultato il 9 dicembre 2023).
(46) Cfr.: https://foundry.org.cn/%e5%8d%8f%e4%bc%9a%e7%ab%a0%e7%a8%8b (consultato il 9 dicembre 2023).
(47) Cfr.: https://www.chinafasten.com/ (consultato il 6 dicembre 2023).
(48) Cfr.: http://www.ansteel.cn/ (consultato il 6 dicembre 2023).
(49) Cfr.: http://file.finance.sina.com.cn/211.154.219.97:9494/MRGG/CNSESZ_STOCK/2023/2023-4/2023-04-29/9184004.PDF pag. 56
(consultato il 6 dicembre 2023).

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(70) L’industria siderurgica continua ad essere considerata un settore chiave dal governo della RPC (50). Ciò trova
conferma nei numerosi piani, direttive e altri documenti relativi al settore emanati a livello nazionale, regionale e
comunale. Nel quattordicesimo piano quinquennale il governo della RPC ha previsto per l’industria siderurgica
interventi di trasformazione, potenziamento, ottimizzazione e adeguamento strutturale (51). Analogamente il
quattordicesimo piano quinquennale per lo sviluppo del settore delle materie prime, applicabile anche all’industria
siderurgica, definisce il settore come il «fondamento dell’economia reale» e «un settore chiave che determina il
vantaggio competitivo della Cina a livello internazionale»; il piano fissa anche una serie di obiettivi e metodi di
lavoro determinanti per lo sviluppo del settore siderurgico nel periodo 2021-2025, quali l’aggiornamento
tecnologico, il miglioramento della struttura del settore (non da ultimo mediante ulteriori concentrazioni societarie)
e la trasformazione digitale (52). Il piano di lavoro sulla crescita stabile dell’industria dell’acciaio citato sopra (cfr.
considerando 61) dimostra la centralità del settore per le autorità cinesi nel contesto generale dell’orientamento
dell’economia cinese da parte del governo della RPC: «[s]ostenere le imprese siderurgiche nell’adeguarsi alla
necessità di nuove infrastrutture, nuovi interventi di urbanizzazione, rilancio rurale e industrie emergenti, realizzare
i principali progetti di ingegneria relativi al quattordicesimo piano quinquennale in diverse regioni e adoperarsi per
garantire l’offerta di acciaio. Stabilire e approfondire meccanismi di cooperazione a monte e a valle tra l’industria
dell’acciaio e i principali settori utilizzatori, quali costruzioni navali, trasporti, edilizia, energia, automobili,
elettrodomestici, macchine agricole e attrezzature pesanti, svolgere attività per agganciare la domanda alla
produzione ed espandere attivamente i campi di applicazione dell’acciaio» (53).

(71) Per quanto riguarda inoltre il minerale di ferro, una materia prima utilizzata per la fabbricazione del prodotto
oggetto del riesame, secondo il quattordicesimo piano quinquennale sullo sviluppo del settore delle materie prime
lo Stato prevede di «sviluppare razionalmente le risorse minerarie nazionali. Intensificare l’attività di prospezione del
minerale di ferro […], attuare regimi fiscali preferenziali, incoraggiare l’adozione di tecnologie e attrezzature
avanzate per ridurre la generazione di rifiuti estrattivi solidi» (54) portando alla creazione di un sistema per le riserve
di produzione di minerale di ferro e di terreni minerali che «diventeranno una misura importante per stabilizzare il
prezzo di mercato del minerale di ferro e garantire la sicurezza della catena industriale» (55). In province come
l’Hebei le autorità prevedono per il settore quanto segue: «fornire agevolazioni sugli interessi per gli investimenti in
nuovi progetti; esaminare e guidare gli enti finanziari affinché forniscano prestiti agevolati alle imprese siderurgiche
perché passino a nuove industrie mentre saranno erogate sovvenzioni pubbliche sotto forma di agevolazioni» (56). In
sintesi, il governo della RPC ha messo a punto misure volte a indurre gli operatori a conformarsi agli obiettivi di
politica pubblica finalizzati a sostenere i settori industriali da incentivare, tra cui la produzione delle principali
materie prime utilizzate nella fabbricazione del prodotto oggetto del riesame. Tali misure impediscono alle forze di
mercato di funzionare liberamente.

(72) Il prodotto oggetto del riesame subisce altresì gli effetti della distorsione dei costi salariali ai sensi dell’articolo 2,
paragrafo 6 bis, lettera b), quinto trattino, del regolamento di base, come indicato anche ai considerando 54 e 57.
Tali distorsioni incidono sul settore sia direttamente (nella fabbricazione del prodotto oggetto del riesame o dei
principali fattori produttivi) sia indirettamente (in termini di accesso ai fattori produttivi di società soggette al
medesimo sistema occupazionale nella RPC) (57).

(50) Relazione, parte III, capitolo 14, pag. 346 e ss.


(51) Cfr. quattordicesimo piano quinquennale per lo sviluppo socioeconomico nazionale della Repubblica popolare cinese e gli obiettivi a
lungo termine per il 2035, parte III, articolo VIII, disponibile all’indirizzo: https://cset.georgetown.edu/publication/china-14th-five-
year-plan/ (consultato il 13 dicembre 2023).
( ) Cfr. in particolare le sezioni I e II del quattordicesimo piano quinquennale sullo sviluppo del settore delle materie prime.
52

( ) Cfr.:
53
https://www.miit.gov.cn/zwgk/zcwj/wjfb/tz/art/2023/art_2a4233d696984ab59610e7498e333920.html (consultato il
13 dicembre 2023).
(54) Cfr. quattordicesimo piano quinquennale sullo sviluppo del settore delle materie prime, pag. 22.
(55) Cfr.: https://en.ndrc.gov.cn/news/mediarusources/202203/t20220325_1320408.html (consultato il 5 dicembre 2023).
(56) Cfr. piano d’azione siderurgico per il 2022 «1 + 3», del comune di Tangshan nella provincia di Hebei, capitolo 4, sezione 2; disponibile
all’indirizzo: http://www.chinaisa.org.cn/gxportal/xfgl/portal/content.html?articleId=e2bb5519aa49b566863081d57aea9dfd
d59e1a4f482bb7acd243e3ae7657c70b&columnId=3683d857cc4577e4cb75f76522b7b82cda039ef70be46ee37f9385ed3198f68a
(consultato il 13 dicembre 2023).
(57) Cfr. regolamento di esecuzione (UE) 2023/1444, considerando 63; regolamento di esecuzione (UE) 2023/100, considerando 33.

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(73) Nella presente inchiesta non sono stati forniti elementi di prova a dimostrazione del fatto che il settore del prodotto
oggetto del riesame non sia influenzato dall’intervento pubblico nel sistema finanziario ai sensi dell’articolo 2,
paragrafo 6 bis, lettera b), sesto trattino, del regolamento di base, come indicato anche al considerando 54. Il piano
di lavoro sulla crescita stabile (cfr. considerando 61) esemplifica molto bene anche questo tipo di intervento
pubblico: «incoraggiare gli istituti finanziari a fornire attivamente servizi finanziari alle società del settore
dell’acciaio che attuano fusioni e riorganizzazioni, adeguamenti dell’assetto, trasformazione e potenziamento,
conformemente ai principi di controllo del rischio e di sostenibilità delle imprese». Il sostanziale intervento pubblico
nel sistema finanziario comporta pertanto gravi ripercussioni sulle condizioni di mercato a tutti i livelli.

(74) La Commissione rammenta infine che per fabbricare il prodotto oggetto del riesame sono necessari vari fattori
produttivi. Quando i produttori del prodotto oggetto del riesame acquistano/appaltano tali fattori produttivi, i
prezzi che pagano (e che sono registrati come costi) sono chiaramente esposti alle stesse distorsioni sistemiche
sopra menzionate. Ad esempio, i fornitori di fattori produttivi impiegano lavoro (manodopera) soggetto a
distorsioni. Essi possono contrarre prestiti soggetti alle distorsioni presenti nel settore finanziario/nell’allocazione
del capitale. Sono inoltre soggetti al sistema di pianificazione che si applica a tutti i livelli dell’amministrazione e a
tutti i settori.

(75) Dunque non solo non è opportuno utilizzare i prezzi di vendita sul mercato interno del prodotto oggetto del
riesame ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base, ma anche tutti i costi dei fattori
produttivi (inclusi materie prime, energia, terreni, finanziamenti, lavoro ecc.) risultano essere viziati dal fatto che la
formazione dei loro prezzi è influenzata da un intervento pubblico sostanziale, come descritto nelle parti I e II della
relazione. In effetti, gli interventi pubblici descritti in relazione all’allocazione del capitale, ai terreni, al lavoro,
all’energia e alle materie prime sono presenti in tutta la RPC. Ciò significa ad esempio che un fattore produttivo a
sua volta prodotto nella RPC combinando una serie di fattori produttivi è soggetto a distorsioni significative. Lo
stesso vale per il fattore produttivo di un fattore produttivo e così via.

(76) In sintesi, dagli elementi di prova disponibili è emerso che i prezzi o i costi del prodotto oggetto del riesame,
compresi i costi delle materie prime, dell’energia e del lavoro, non sono il risultato di forze del libero mercato,
poiché sono influenzati da un intervento pubblico sostanziale ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), del
regolamento di base, come dimostrato dall’incidenza effettiva o possibile di uno o più dei fattori pertinenti ivi
elencati. Su tale base, e in assenza di collaborazione da parte del governo della RPC, la Commissione ha concluso
che non è opportuno utilizzare i prezzi e i costi interni per stabilire il valore normale nel caso di specie. La
Commissione ha pertanto provveduto a costruire il valore normale esclusivamente in base a costi di produzione e
di vendita che rispecchino prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni, ossia, nel caso di specie, in base ai
corrispondenti costi di produzione e vendita in un paese rappresentativo appropriato, in conformità all’articolo 2,
paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base, come descritto nella sezione in appresso.

3.3.2. Paese rappresentativo

3.3.2.1. Osservazioni generali

(77) A norma dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base, la scelta del paese rappresentativo si è basata sui
criteri seguenti:

— un livello di sviluppo economico analogo a quello della RPC. A tal fine la Commissione ha utilizzato paesi con
un reddito nazionale lordo pro capite simile a quello della RPC secondo la banca dati della Banca
mondiale (58);

— la produzione del prodotto oggetto del riesame in quel paese (59);

— la disponibilità di dati pubblici pertinenti nel paese rappresentativo;

(58) Dati pubblici della Banca mondiale – reddito medio-alto, https://data.worldbank.org/income-level/upper-middle-income.


(59) In assenza di produzione del prodotto oggetto del riesame in uno qualsiasi dei paesi con un livello di sviluppo analogo, è possibile
prendere in considerazione la produzione di un prodotto appartenente alla stessa categoria generale e/o al medesimo settore del
prodotto oggetto del riesame.

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— qualora vi sia più di un paese rappresentativo appropriato, la preferenza è accordata, se del caso, al paese con
un livello adeguato di protezione sociale e ambientale.

(78) Come spiegato al considerando 47, la Commissione ha pubblicato una nota al fascicolo relativa alle fonti per la
determinazione del valore normale («nota»). Nella nota sono descritti i fatti e gli elementi di prova alla base dei
criteri pertinenti. Mediante la nota le parti interessate sono state informate dell’intenzione di utilizzare la Turchia
come paese rappresentativo appropriato nel caso di specie, se fosse confermata l’esistenza di distorsioni significative
ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base.

Un livello di sviluppo economico simile a quello della RPC

(79) In linea con i criteri di cui all’articolo 2, paragrafo 6 bis, del regolamento di base, la Commissione ha individuato la
Turchia quale paese con un livello di sviluppo economico analogo a quello della RPC, come suggerito dal
richiedente nella domanda di riesame. La Banca mondiale ha classificato la Turchia come paese a «reddito medio-
alto» in termini di reddito nazionale lordo. Si è ritenuto pertanto che abbia un livello di sviluppo economico
analogo a quello della RPC.

Disponibilità di dati pubblici pertinenti nel paese rappresentativo

(80) La Commissione ha stabilito che la Turchia soddisfaceva tutti i criteri di cui all’articolo 2, paragrafo 6 bis, del
regolamento di base e che tutti i dati pubblici pertinenti erano prontamente disponibili e accessibili, compresi le
statistiche sulle importazioni e i dati sui costi delle materie prime e del lavoro.

(81) In particolare la Commissione ha reperito informazioni finanziarie pubblicamente disponibili per un produttore in
Turchia, Celik Halat, riguardanti i mesi da gennaio a settembre dell’esercizio finanziario 2022, che coprivano parte
del periodo dell’inchiesta di riesame. Celik Halat evidenziava un congruo livello di SGAV e profitti.

(82) La Commissione ha riscontrato che in Turchia i prezzi dell’energia elettrica sono aumentati nel primo semestre del
2022 a un ritmo di gran lunga superiore al tasso di inflazione del paese. Inoltre i prezzi dell’energia elettrica
afferenti alla seconda metà del 2022 non sono stati pubblicati dall’Istituto di statistica turco. Pertanto, data l’assenza
di dati per il secondo semestre del 2022, la Commissione ha basato il costo dell’energia elettrica esente da distorsioni
per il calcolo del valore di riferimento per l’energia sui dati pubblicamente disponibili pubblicati dalla società
elettrica malese Tenaga Nasional Berhad (60), dal ministero brasiliano delle Miniere e dell’energia in Brasile (61) e
dall’autorità metropolitana per l’energia elettrica della Thailandia (62).

(83) La Commissione ha altresì analizzato le importazioni in Turchia dei principali fattori produttivi. Dall’analisi dei dati
sulle importazioni è emerso che le importazioni in Turchia dei principali fattori produttivi non erano
sostanzialmente interessate dalle importazioni dalla RPC o da paesi che figurano nell’elenco di cui all’allegato I del
regolamento (UE) 2015/755 del Parlamento europeo e del Consiglio (63).

(84) Le parti interessate sono state invitate a presentare osservazioni sull’adeguatezza della Turchia come paese
rappresentativo e di Celik Halat come produttore nel paese rappresentativo.

(85) A seguito della nota, nessuna parte interessata ha presentato osservazioni in merito alla scelta della Turchia come
paese rappresentativo.

Livello di protezione sociale e ambientale

(60) https://www.tnb.com.my/commercial-industrial/pricing-tariffs1.
(61) https://www.gov.br/mme/pt-br/assuntos/secretarias/sntep/publicacoes/boletins-mensais-de-energia/2022-2/ingles.
(62) http://www.mea.or.th/en/profile/109/114.
(63) Regolamento (UE) 2015/755 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, relativo al regime comune applicabile alle
importazioni da alcuni paesi terzi (GU L 123 del 19.5.2015, pag. 33), modificato dal regolamento delegato (UE) 2017/749 della
Commissione del 24 febbraio 2017 (GU L 113 del 29.4.2017, pag. 11).

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(86) Infine, data l’assenza di collaborazione e avendo stabilito che la Turchia era un paese rappresentativo appropriato
sulla base di tutti gli elementi sopra indicati, non è stato necessario effettuare una valutazione del livello di
protezione sociale e ambientale in conformità dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), primo trattino, del
regolamento di base.

3.3.2.2. Conclusioni

(87) Alla luce della collaborazione insufficiente, come proposto nella domanda di riesame in previsione della scadenza e
dato che la Turchia ha soddisfatto i criteri di cui all’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), primo trattino, del
regolamento di base, la Commissione ha scelto la Turchia quale paese rappresentativo appropriato.

3.3.3. Fonti utilizzate per stabilire i costi esenti da distorsioni

(88) Nella nota la Commissione ha elencato i fattori produttivi determinati sulla base della risposta al questionario di un
produttore dell’Unione, quali materiali, energia elettrica e lavoro, utilizzati nella produzione del prodotto oggetto
del riesame da parte dei produttori esportatori e ha invitato le parti interessate a presentare osservazioni e a
proporre informazioni pubblicamente disponibili su valori esenti da distorsioni per ciascuno dei fattori produttivi
menzionati nella suddetta nota. La Commissione ha stabilito l’elenco dei fattori produttivi e dei loro indici di
consumo sulla base delle informazioni fornite nella domanda e delle successive informazioni presentate dal
richiedente e raccolte durante le visite di verifica presso uno dei produttori dell’Unione inseriti nel campione. La
Commissione ha inoltre dichiarato che per calcolare il valore normale conformemente all’articolo 2, paragrafo 6 bis,
lettera a), del regolamento di base avrebbe utilizzato i dati del GTA per stabilire il costo esente da distorsioni dei
principali fattori produttivi, in particolare delle materie prime principali. La Commissione ha anche dichiarato che
per stabilire i costi del lavoro esenti da distorsioni avrebbe utilizzato i dati pubblicamente disponibili dell’Istituto di
statistica turco pubblicati dal governo turco (64).

(89) Come indicato al considerando 82, per il calcolo del valore di riferimento per l’energia la Commissione ha utilizzato
un paniere di paesi con un livello di sviluppo economico analogo a quello della RPC generalmente utilizzati come
paesi rappresentativi, che fabbricavano anch’essi cavi d’acciaio, e ha tenuto conto del fatto che i prezzi dell’energia
elettrica sono aumentati nel primo semestre del 2022 a un ritmo superiore all’inflazione.

(90) Nella nota la Commissione ha altresì informato le parti interessate che, a causa del peso trascurabile del valore di
alcune materie prime sul costo totale di produzione, tali voci sono state raggruppate sotto la dicitura «materiali di
consumo». La Commissione ha poi comunicato di voler calcolare la percentuale dei materiali di consumo sul costo
totale delle materie prime e applicare tale percentuale al costo ricalcolato delle materie prime utilizzando i valori di
riferimento esenti da distorsioni stabiliti nel paese rappresentativo appropriato.

3.3.3.1. Costi e valori di riferimento esenti da distorsioni

3.3.3.1.1. Fattori produttivi

(91) Considerando tutte le informazioni basate sulla domanda e le informazioni successivamente presentate dal
richiedente e raccolte nel corso delle visite di verifica presso uno dei produttori dell’Unione inseriti nel campione
con il volume di produzione più elevato, al fine di determinare il valore normale in conformità dell’articolo 2,
paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base, sono stati individuati i seguenti fattori produttivi, indici di
consumo e le rispettive fonti.

(64) https://data.tuik.gov.tr/Bulten/DownloadIstatistikselTablo?p=tg4QGRdNcBVDQo/mmOOyD/8g3GlHdKhwM0SMnhh4V/
APyz9UrZvk0kK90vktK5jo.

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Tabella 1

Fattori produttivi dei cavi d’acciaio

Fattore produttivo Codice delle Valore esente da distorsioni Unità di misura Fonte di informazione
merci in Turchia (CNY)

Materie prime

Filo di acciaio 72171090 12,67 kg Global Trade Atlas (1) (GTA)

Sintetici 5402630010 19,49 kg GTA


e 5402630020

Plastiche 39021000 0011 12,48 kg GTA

Trefoli 73121065 22,97 kg GTA

Tutte le altre materie n.p. 7,3 % delle materie prime Importo fisso
prime e di consumo
(lubrificanti, zinco),
imballaggi, servizi
di pubblica utilità.

Lavoro (manodopera)

Costo del lavoro per n.p. 41,15 Ora lavorativa Istituto di statistica turco
ora lavorativa

Energia

Energia elettrica n.p. 0,74 kWh MEDIA del valore di riferiä


mento calcolata sulla base dei
dati di:

— ministero brasiliano
delle Miniere e dell’eä
nergia — Brasile

— Tenaga Nasional Berä


had — Malaysia

— autorità metropolitana
dell’energia elettrica —
Thailandia

(1) http://www.gtis.com/gta/secure/default.cfm.

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3.3.3.1.2. Materie prime

(92) Al fine di stabilire il prezzo esente da distorsioni delle materie prime consegnate all’ingresso dello stabilimento di un
produttore del paese rappresentativo, la Commissione ha utilizzato come base la media ponderata del prezzo
all’importazione nel paese rappresentativo indicata nel GTA, aggiungendovi i dazi all’importazione e i costi di
trasporto. Il prezzo all’importazione nel paese rappresentativo è stato determinato come media ponderata dei
prezzi unitari delle importazioni da tutti i paesi terzi, ad esclusione della RPC e dei paesi che non sono membri
dell’OMC elencati nell’allegato 1 del regolamento (UE) 2015/755 del Parlamento europeo e del Consiglio (65). La
Commissione ha deciso di escludere le importazioni dalla RPC nel paese rappresentativo, avendo concluso nella
sezione 3.3.1 che non è opportuno utilizzare i prezzi e i costi sul mercato interno della RPC a causa dell’esistenza di
distorsioni significative ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera b), del regolamento di base. In assenza di
elementi di prova attestanti che le stesse distorsioni non incidono allo stesso modo sui prodotti destinati
all’esportazione, la Commissione ha ritenuto che tali distorsioni abbiano inciso sui prezzi all’esportazione. Dopo
l’esclusione delle importazioni dalla RPC nel paese rappresentativo, il volume delle importazioni da altri paesi terzi è
rimasto rappresentativo.

(93) Per alcuni fattori produttivi, i costi effettivi sostenuti dai produttori dell’Unione che hanno collaborato
rappresentavano una quota trascurabile del totale dei costi delle materie prime nel periodo dell’inchiesta di riesame.
Dato che il valore utilizzato per tali fattori produttivi non ha avuto un impatto apprezzabile sui calcoli del margine
di dumping, indipendentemente dalla fonte utilizzata, la Commissione ha deciso di includere tali costi nei materiali
di consumo, come spiegato al considerando 90.

(94) Di norma tali prezzi all’importazione dovrebbero essere maggiorati anche del costo del trasporto sul mercato
interno. In considerazione della natura delle inchieste di riesame in previsione della scadenza, che mirano a stabilire
se le pratiche di dumping siano proseguite nel periodo dell’inchiesta di riesame o possano ripetersi, piuttosto che a
determinarne l’esatta entità, la Commissione ha deciso tuttavia che gli adeguamenti per tenere conto del trasporto
sul mercato interno non fossero necessari nel caso di specie. Tali adeguamenti avrebbero unicamente l’effetto di
accrescere il valore normale e dunque il margine di dumping.

3.3.3.1.3. Lavoro (manodopera)

(95) Per stabilire il valore di riferimento per il costo del lavoro, la Commissione ha utilizzato le statistiche più recenti
pubblicate dall’Istituto di statistica turco (66), che pubblica informazioni dettagliate sui salari in diversi settori
economici della Turchia. La Commissione ha stabilito il valore di riferimento sulla base del costo orario del lavoro
relativo al 2020 per l’attività economica C.24 «Attività metallurgiche» secondo la classificazione NACE Rev.2. I
valori sono stati ulteriormente adeguati al fine di tenere conto dell’inflazione utilizzando l’indice dei prezzi alla
produzione sul mercato interno (67) in modo da rispecchiare i costi del periodo dell’inchiesta di riesame.

3.3.3.1.4. Energia elettrica

(96) Come indicato al considerando 82, in Turchia i prezzi dell’energia elettrica sono aumentati nel 2022 a un ritmo di
gran lunga superiore al tasso di inflazione del paese e per il periodo dell’inchiesta di riesame erano a disposizione
solo in parte prezzi pubblicamente disponibili. La Commissione ha pertanto basato il costo esente da distorsioni
dell’energia elettrica sui valori di riferimento di un paniere di paesi con un livello di sviluppo economico analogo a
quello della RPC, vale a dire Brasile, Malaysia e Thailandia, e sui dati relativi al consumo di un produttore
dell’Unione (68).

(65) Regolamento (UE) 2015/755 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, relativo al regime comune applicabile alle
importazioni da alcuni paesi terzi (GU L 123 del 19.5.2015, pag. 33). Conformemente all’articolo 2, paragrafo 7, del regolamento di
base, i prezzi sul mercato interno in detti paesi non possono essere utilizzati ai fini della determinazione del valore normale.
(66) I costi del lavoro sono disponibili all’indirizzo https://data.tuik.gov.tr/Bulten/DownloadIstatistikselTablo?p=tg4QGRdNcBVDQo/
mmOOyD/8g3GlHdKhwM0SMnhh4V/APyz9UrZvk0kK90vktK5jo.
(67) https://data.tuik.gov.tr/Bulten/Index?p=Consumer-Price-Index-December-2022-49651&dil=2
(68) Per motivi di riservatezza, i dati relativi al consumo non sono comunicati nei pertinenti allegati sull’energia elettrica.

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Brasile

(97) I prezzi dell’energia elettrica erano pubblicamente disponibili sul sito web del ministero brasiliano delle Miniere e
dell’energia (Ministério de Minas e Energia) (69). La Commissione ha utilizzato i dati sui prezzi dell’energia elettrica per
uso industriale nella fascia di consumo corrispondente in kWh, basati sulle relazioni mensili relative al periodo
dell’inchiesta di riesame. La Commissione ha utilizzato la tariffa industriale media corrispondente a 1,01 CNY/kWh.

Malaysia

(98) I prezzi dell’energia elettrica erano pubblicamente disponibili sul sito web della società elettrica Tenaga Nasional
Berhad (TNB) (70) nei comunicati stampa periodici della società. La Commissione ha utilizzato i dati relativi ai prezzi
dell’energia elettrica per uso industriale nella fascia di consumo corrispondente in kWh durante il periodo
dell’inchiesta di riesame.

(99) La Commissione ha utilizzato le tariffe applicabili ai clienti della categoria «media tensione». Il prezzo finale
dell’energia elettrica era costituito da una componente relativa alla potenza elettrica (kW) e da una componente
relativa al consumo (kWh). Le informazioni disponibili indicano una tariffa media per il periodo dell’inchiesta di
riesame («PIR») pari a 0,58 CNY/kWh.

Thailandia

(100) I prezzi dell’energia elettrica erano pubblicamente disponibili sul sito web dell’«Autorità metropolitana dell’energia
elettrica» della Thailandia, relativo all’intera Thailandia (71). La Commissione ha utilizzato la tariffa industriale media
corrispondente a 0,86 CNY/kWh (72).

(101) Successivamente la Commissione ha calcolato un costo medio semplice esente da distorsioni dell’energia elettrica
applicabile al paniere selezionato di paesi, pari a 0,824 CNY/kWh.

3.3.3.1.5. Spese generali di produzione, SGAV, profitti e ammortamenti

(102) A norma dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base «il valore normale costruito comprende
un congruo importo esente da distorsioni per le spese generali, amministrative e di vendita e per i profitti». È inoltre
necessario stabilire un valore per le spese generali di produzione per coprire i costi non compresi nei fattori
produttivi di cui sopra.

(103) Al fine di stabilire il valore esente da distorsioni delle spese generali di produzione e data l’assenza di collaborazione
da parte dei produttori esportatori, la Commissione ha utilizzato i dati disponibili conformemente all’articolo 18 del
regolamento di base. Sulla base dei dati di un produttore dell’Unione inserito nel campione, la Commissione ha
pertanto stabilito il rapporto tra le spese generali di produzione e il costo totale della produzione e del lavoro. Tale
percentuale è stata quindi applicata al valore esente da distorsioni del costo di produzione per ottenere il valore
esente da distorsioni delle spese generali di produzione, a seconda del modello prodotto.

3.3.3.2. Calcolo del valore normale

(104) Sulla base di quanto precede, la Commissione ha calcolato il valore normale a livello franco fabbrica,
conformemente all’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base.

(105) La Commissione ha stabilito innanzitutto i costi di produzione esenti da distorsioni. In mancanza di collaborazione
da parte dei produttori esportatori, la Commissione si è basata sulle informazioni fornite dal richiedente nella
domanda di riesame e sui dati relativi agli indici di consumo di un produttore dell’Unione inserito nel campione per
ciascun fattore (materiali, energia elettrica e lavoro) per la produzione di cavi d’acciaio.

(69) https://www.gov.br/mme/pt-br/assuntos/secretarias/sntep/publicacoes/boletins-mensais-de-energia/2022-2/ingles.
(70) https://www.tnb.com.my/commercial-industrial/pricing-tariffs1.
(71) http://www.mea.or.th/en/.
(72) http://www.mea.or.th/en/profile/109/114.

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(106) Una volta stabilito il costo di produzione esente da distorsioni, la Commissione ha aggiunto le spese generali di
produzione, le SGAV e i profitti, come indicato ai considerando da 102 a 103. Le spese generali di produzione sono
state stabilite sulla base dei dati forniti da un produttore dell’Unione. Le SGAV e i profitti sono stati determinati sulla
base dei rendiconti finanziari del produttore turco Celik Halat per i trimestri 1-3 del 2022, quali riportati nei conti
della società (73) (cfr. la sezione 3.3.2.1). La Commissione ha constatato che il tasso di profitto riscontrato per Celik
Halat per i trimestri 1-3 del 2022 non era congruo ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a), del
regolamento di base. Tale risultanza si basa sul fatto che il tasso di profitto riscontrato sembra essere troppo basso
sia rispetto al profitto medio nel settore del prodotto in esame, basato sulle informazioni fornite nella domanda di
riesame, sia rispetto al profitto di riferimento per il prodotto in esame di cui al considerando 186. Tuttavia,
trattandosi di un riesame in previsione della scadenza, la Commissione ha osservato che l’aggiunta di qualsiasi
importo per il profitto poteva solo aumentare l’importo del dumping, risultato considerevole anche senza l’aggiunta
di alcun importo relativo al profitto. La Commissione ha aggiunto ai costi di produzione esenti da distorsioni le voci
indicate di seguito:

— spese generali di produzione, che rappresentavano complessivamente il [13-18] % dei costi diretti di
produzione,

— SGAV e altri costi, che rappresentavano l’11,07 % del costo delle vendite («COGS») di Celik Halat.

(107) Su tale base la Commissione ha costruito il valore normale, su base franco fabbrica conformemente all’articolo 2,
paragrafo 6 bis, lettera a), del regolamento di base.

3.4. Prezzo all’esportazione

(108) Come indicato al considerando 32, vista l’assenza di collaborazione dei produttori esportatori cinesi, il prezzo
all’esportazione è stato determinato in base ai dati disponibili, in conformità all’articolo 18 del regolamento di base,
ossia in base alle informazioni fornite da Eurostat.

(109) In mancanza di collaborazione da parte dei produttori esportatori della RPC, il prezzo all’esportazione è stato
stabilito sulla base delle statistiche disponibili, vale a dire della banca dati Comext (Eurostat). Durante il PIR le
esportazioni dalla Cina sono avvenute sia in regime di perfezionamento attivo («RPA») sia nell’ambito del regime
normale, come indicato al considerando 137. I calcoli sono stati realizzati sul prezzo all’esportazione in entrambi i
regimi, in quanto informazione ragionevolmente disponibile sul prezzo all’esportazione verso l’Unione. Dal
momento che in Comext i prezzi sono registrati a livello di costo, assicurazione e nolo («cif»), per i costi di
trasporto, movimentazione e nolo marittimo e terrestre il livello franco fabbrica è stato stabilito in base agli
elementi di prova forniti nella domanda.

3.5. Confronto

(110) La Commissione ha confrontato il valore normale costruito conformemente all’articolo 2, paragrafo 6 bis, lettera a),
del regolamento di base con il prezzo all’esportazione a livello franco fabbrica come determinato sopra.

3.6. Dumping

(111) Su tale base il prezzo all’esportazione è risultato notevolmente inferiore (del 50 %) rispetto al valore normale
costruito. Si è pertanto concluso che le pratiche di dumping sono proseguite durante il periodo dell’inchiesta di
riesame.

4. RISCHIO DI PERSISTENZA O DI REITERAZIONE DEL DUMPING

(112) Dopo aver constatato l’esistenza di pratiche di dumping durante il periodo dell’inchiesta di riesame, la Commissione
ha esaminato, in conformità dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, il rischio della persistenza o della
reiterazione del dumping in caso di scadenza delle misure. Sono stati analizzati gli elementi aggiuntivi seguenti: 1) la
capacità produttiva e la capacità inutilizzata nella RPC e 2) l’attrattiva del mercato dell’Unione e i prezzi
all’esportazione verso i paesi terzi, nonché l’eventuale capacità di assorbimento dei mercati dei paesi terzi e le
misure di difesa commerciale in altri mercati di esportazione.

(73) https://www.celikhalat.com.tr/images/uploaded/Celik%20Halat%20SPK_30.09.22%20.pdf.

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(113) In conseguenza dell’omessa collaborazione dei produttori esportatori cinesi e del governo della RPC, la
Commissione ha fondato la sua valutazione sui dati disponibili conformemente all’articolo 18 del regolamento di
base, in particolare sulle informazioni contenute nella domanda di riesame in previsione della scadenza, sulle
informazioni pubblicamente disponibili e sulle informazioni dalla banca dati GTA.

4.1. Capacità produttiva e capacità inutilizzata nella RPC

(114) Nella domanda il richiedente ha fornito stime relative alla produzione, alla capacità produttiva e alla capacità
inutilizzata di cavi d’acciaio nella RPC (74). Tali stime si basavano sulla Global Steel Wire Rope Market Research Report,
Segment by Major Player, Types, Applications and Regions, 2017-2027 («relazione») (75). La produzione cinese di cavi
d’acciaio è stata stimata a 3,6 milioni di tonnellate nel 2022, con una crescita di quasi il 10 % rispetto al 2019. La
capacità produttiva di cavi d’acciaio nella RPC nel 2022 è stata stimata a circa 6,0 milioni di tonnellate, pari al 75 %
della capacità produttiva mondiale stimata di cavi d’acciaio nel 2022. Il consumo interno di cavi d’acciaio in Cina nel
2022 è stato stimato a circa 3,1 milioni di tonnellate. Dopo aver detratto le esportazioni stimate dalla Cina verso
tutti i paesi (stimate a circa 0,5 milioni di tonnellate), la capacità inutilizzata cinese è stata stimata a circa 2,4 milioni
di tonnellate. Considerando che nel periodo dell’inchiesta di riesame il consumo del mercato libero dell’Unione
ammontava a 0,18 milioni di tonnellate (cfr. la sezione 5.2), la capacità inutilizzata cinese era superiore di dieci
volte al consumo dell’Unione nel mercato libero.

(115) La Commissione ha anche confrontato la capacità inutilizzata nella RPC durante il periodo dell’inchiesta di riesame
con la capacità inutilizzata durante la precedente inchiesta di riesame in previsione della scadenza e ha rilevato un
aumento significativo. Mentre la capacità inutilizzata cinese nel precedente riesame in previsione della scadenza era
stata stimata a circa 1,8 milioni di tonnellate (76), quella relativa al periodo dell’inchiesta di riesame dell’attuale
inchiesta è stimata a 2,4 milioni di tonnellate. Ciò significa che l’aumento della capacità inutilizzata rispetto
all’ultimo riesame in previsione della scadenza supera da solo l’intera domanda dell’Unione. Il richiedente ha inoltre
fornito informazioni secondo le quali, nonostante le già significative capacità inutilizzate, i produttori cinesi di cavi
d’acciaio continuano ad aumentare ulteriormente la capacità produttiva (77). Non vi sono elementi per ritenere che
tale aumento di capacità inutilizzata possa essere assorbito dal mercato interno cinese o da qualsiasi mercato di un
paese terzo.

(116) L’eccesso di capacità produttiva costituisce un incentivo a continuare a esportare a prezzi di dumping. È ragionevole
supporre che l’industria cinese dei cavi d’acciaio debba sfruttare tutte le possibilità esistenti di aumentare la
produzione per beneficiare pienamente dei consistenti investimenti effettuati nelle capacità installate. La modalità
più ovvia è la penetrazione del mercato dell’Unione, che è quello più attraente per prezzi e dimensioni, come
precisato di seguito nella sezione 4.2; ne è prova il persistere delle pratiche di dumping dei produttori esportatori
cinesi di cui al considerando 111.

(117) Sulla base dei fatti e delle considerazioni di cui sopra, la Commissione ha concluso che i produttori esportatori cinesi
dispongono di notevoli capacità inutilizzate che, in caso di scadenza delle misure, sarebbero probabilmente sfruttate
per esportare cavi d’acciaio a prezzi di dumping nell’Unione.

4.2. Attrattiva del mercato dell’Unione e prezzi all’esportazione nei mercati dei paesi terzi

(118) La Commissione ha esaminato la probabilità che i produttori esportatori cinesi aumentino le loro vendite
all’esportazione nel mercato dell’Unione a prezzi di dumping in caso di scadenza delle misure. La Commissione ha
pertanto analizzato il livello dei prezzi delle esportazioni cinesi verso i mercati dei paesi terzi e lo ha confrontato
con il livello dei prezzi delle esportazioni cinesi verso il mercato dell’Unione, al fine di stabilire se il mercato
dell’Unione fosse attraente in termini di livelli dei prezzi. I prezzi delle esportazioni cinesi e l’attrattiva del mercato
dell’Unione sono stati stabiliti in base ai dati disponibili in conformità all’articolo 18 del regolamento di base, ossia i
dati e le informazioni del GTA contenuti nella domanda.

(74) Cfr. la sezione 5.2 della versione non riservata della domanda di riesame in previsione della scadenza e la sezione 1 della versione non
riservata delle osservazioni dell’EWRIS del 15 febbraio 2024.
(75) Pagine 15 e 21-23 della relazione, un estratto della quale è contenuto nell’allegato 10 della versione non riservata della domanda di
riesame in previsione della scadenza. La relazione completa è pubblicamente disponibile presso l’editore dietro pagamento.
(76) Cfr. il considerando 60 del regolamento di esecuzione (UE) 2018/607.
(77) Cfr. il punto 26 della versione non riservata della domanda di riesame in previsione della scadenza.

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(119) In assenza di collaborazione da parte dei produttori esportatori cinesi, la Commissione ha utilizzato i dati della
banca dati del GTA basati sulla categoria di prodotto (codice SA 7312 10) del prodotto in esame come informazioni
ragionevolmente disponibili e si è concentrata su cinque principali mercati di esportazione per la Cina, vale a dire
India, Corea del Sud, Thailandia, Stati Uniti e Vietnam. Le esportazioni verso tali cinque paesi hanno rappresentato
oltre il 50 % di tutte le esportazioni cinesi nella categoria di prodotto di cui sopra. È emerso che durante il periodo
dell’inchiesta di riesame il prezzo medio delle esportazioni cinesi nell’Unione per tale categoria di prodotto era
superiore al prezzo medio delle esportazioni cinesi verso tutti questi altri mercati di esportazione. Le risultanze di
cui sopra, basate sulle statistiche del GTA per la categoria di prodotto, hanno confermato le informazioni fornite
nella domanda di riesame in previsione della scadenza, secondo le quali i prezzi all’importazione di cavi d’acciaio
cinesi praticati agli acquirenti sul mercato dell’Unione erano più elevati di quelli applicati sul mercato di qualsiasi
altro partner commerciale principale (78).

(120) Sulla base delle informazioni disponibili, come spiegato al considerando 119, è emerso che sul mercato dell’Unione i
produttori esportatori della RPC possono praticare prezzi più elevati di quelli che possono applicare in altri paesi
terzi. Ciò sembra indicare che il mercato dell’Unione sia un mercato molto attraente poiché i produttori esportatori
cinesi possono trarre maggiori profitti sulle vendite nell’Unione rispetto alle vendite su altri mercati di esportazione.
Inoltre, date le notevoli capacità inutilizzate dei produttori cinesi di cavi d’acciaio, come accertato al considerando
114, gli esportatori cinesi devono accedere sia ai mercati grandi che a quelli più piccoli per garantire un certo livello
di utilizzo degli impianti di produzione di cavi d’acciaio. Secondo le informazioni contenute nel fascicolo, i
produttori esportatori cinesi di cavi d’acciaio effettuano vendite in più di 80 paesi (79). È ragionevole presumere che
sia più interessante aumentare le esportazioni verso un unico mercato in grado di assorbire una parte cospicua
dell’eccesso di capacità cinese piuttosto che verso diversi mercati più piccoli, dato che le vendite a grandi acquirenti
nella stessa regione possono anche ridurre i costi di spedizione, logistica e organizzazione.

(121) Inoltre, sulla base delle informazioni disponibili, il mercato dell’Unione ospita praticamente tutte le principali
industrie utilizzatrici di cavi d’acciaio, quali i settori della pesca, marittimo, della cantieristica navale, petrolifero e
del gas, minerario, della silvicoltura, dei trasporti aerei, dell’ingegneria civile, dell’edilizia e della costruzione di
ascensori, per cui esiste un vasto potenziale di mercato per i produttori esportatori cinesi; per contro, molte delle
destinazioni di esportazione della Cina non dispongono del know-how necessario per determinati usi dei cavi
d’acciaio (80).

(122) Inoltre, come indicato nella sezione 1.1, è stato accertato che i produttori esportatori cinesi eludevano le misure
antidumping in vigore. I tentativi di elusione e il fatto che, nonostante l’esistenza di misure antidumping, i
produttori cinesi di cavi d’acciaio mantengono ancora una certa presenza sul mercato dell’Unione testimoniano
l’attrattiva del grande mercato dell’Unione per i produttori esportatori cinesi.

(123) Inoltre, secondo la banca dati dell’OMC (81), nel 2023 erano applicabili dazi antidumping sulle importazioni di cavi
d’acciaio cinesi in Messico, Turchia, Ucraina e Regno Unito.

(124) Considerate le difficoltà degli esportatori cinesi a vendere in questi mercati, in caso di scadenza delle misure il
mercato dell’Unione diventerebbe ancora più appetibile per gli esportatori cinesi desiderosi di esportare l’eccesso di
produzione e di utilizzare la capacità inutilizzata.

(125) Sulla base di quanto precede e considerando in particolare il livello dei prezzi all’esportazione cinesi verso l’Unione
rispetto ad altri mercati di esportazione e la vasta base di industrie utilizzatrici di cavi d’acciaio nell’Unione, ne
consegue che, in caso di scadenza delle misure, gli esportatori cinesi avrebbero un forte incentivo a continuare a
esportare quantitativi notevolmente più elevati nell’Unione a prezzi di dumping, in considerazione anche del fatto
che altri mercati di esportazione non sarebbero in grado di assorbire gli eventuali ingenti volumi di produzione di
cavi d’acciaio cinesi.

4.3. Conclusioni sulla probabilità della persistenza o della reiterazione del dumping

(126) Dall’inchiesta è emerso che, nonostante i volumi relativamente bassi delle importazioni rispetto al consumo
dell’Unione, durante il PIR le importazioni cinesi hanno continuato a entrare nel mercato dell’Unione a prezzi di
dumping.

(78) Cfr. la sezione 5.2.b della versione non riservata della domanda di riesame in previsione della scadenza.
(79) Cfr. i punti 30 e 95 della versione non riservata della domanda di riesame in previsione della scadenza.
(80) Cfr. i punti 5 e 98 della versione non riservata della domanda di riesame in previsione della scadenza e la sezione 1 della versione non
riservata delle osservazioni dell’EWRIS del 15 febbraio 2024.
(81) https://ad-notification.wto.org/explore-data/measures.

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(127) Inoltre i prezzi di dumping riscontrati sono confermati dall’analisi dei prezzi all’esportazione cinesi verso altri paesi
terzi. La Commissione ha altresì riscontrato che le vendite dei produttori esportatori cinesi nei loro principali
mercati di esportazione sono effettuate a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quelle effettuate nell’Unione, e che
numerosi paesi hanno istituito misure di difesa commerciale nei confronti delle esportazioni cinesi di cavi d’acciaio.

(128) Oltre a quanto precede, la Commissione ha riscontrato che la capacità inutilizzata in Cina superava di oltre dieci
volte il consumo dell’Unione durante il periodo dell’inchiesta di riesame e che il mercato dell’Unione è molto
interessante per i produttori esportatori cinesi in termini di dimensioni e di prezzi. In considerazione della notevole
capacità inutilizzata nella RPC e dell’attrattiva del mercato dell’Unione, la Commissione ha concluso che, in caso di
scadenza delle misure, è probabile che i produttori esportatori cinesi attivino la capacità inutilizzata e perfino
reindirizzino le esportazioni dai paesi terzi verso il mercato dell’Unione a prezzi di dumping e in volumi significativi.

(129) Di conseguenza, alla luce della persistenza del dumping durante il periodo dell’inchiesta di riesame, delle pratiche di
fissazione dei prezzi degli esportatori cinesi nei mercati terzi, della capacità inutilizzata della RPC, delle dimensioni
del mercato dell’Unione e dei prezzi applicati su tale mercato, nonché delle misure di difesa commerciale in vigore
nei confronti delle esportazioni di cavi d’acciaio originari della RPC su altri importanti mercati, la Commissione ha
concluso che, in caso di scadenza delle misure, esiste un forte rischio di persistenza del dumping dalla RPC o
comunque della sua reiterazione in volumi notevolmente maggiori.

5. PREGIUDIZIO

5.1. Definizione di industria dell’Unione e di produzione dell’Unione

(130) Durante il periodo in esame il prodotto simile era fabbricato da circa 25 produttori dell’Unione. Tali produttori
costituiscono «l’industria dell’Unione» ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento di base.

(131) La produzione totale dell’Unione durante il periodo dell’inchiesta di riesame è stata stimata pari a 137 910
tonnellate. La Commissione ha stabilito la cifra sulla base dei dati macroeconomici verificati contenuti nella risposta
al questionario fornita dall’EWRIS. Come indicato al considerando 25, è stato selezionato un campione di tre
produttori dell’Unione, che rappresentano il 21 % della produzione totale dell’Unione del prodotto simile.

5.2. Consumo dell’Unione

(132) La Commissione ha stabilito il consumo totale dell’Unione (mercato vincolato e mercato libero) sulla base dei dati
macroeconomici verificati contenuti nelle risposte al questionario forniti dall’EWRIS (per le vendite totali sul
mercato dell’UE) e dei dati Eurostat (per le importazioni nell’Unione).

(133) Il consumo dell’Unione ha registrato il seguente andamento:

Tabella 2

Consumo dell’Unione (in tonnellate)

Periodo dell’inchiesta
2019 2020 2021
di riesame

Consumo totale dell’Unione 167 316 152 636 158 423 176 498
Indice 100 91 95 105
Consumo del mercato libero dell’Uä 165 917 148 919 156 756 175 298
nione
Indice 100 90 94 106
Consumo vincolato dell’Unione 1 398 3 717 1 668 1 200
Indice 100 266 119 86
Fonte: Eurostat e dati macroeconomici forniti dall’EWRIS.

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(134) Il consumo del mercato libero dell’Unione è diminuito del 10 % nel 2020, per poi salire a un livello superiore a
quello del 2019. Nel periodo dell’inchiesta di riesame era aumentato del 6 % rispetto al 2019. Il consumo totale ha
seguito un andamento molto simile.

(135) Il calo registrato nel 2020 seguito dal successivo aumento dei consumi si spiega con la recessione economica
generale causata dalle restrizioni imposte nel 2020 in relazione alla pandemia di COVID-19 e con la successiva
ripresa economica dopo la revoca di tali misure nel corso del 2021. Nella maggior parte dei principali settori
utilizzatori del prodotto oggetto del riesame, il consumo ha tendenzialmente rispecchiato la situazione economica
generale del mercato dell’Unione.

(136) In tre dei quattro anni del periodo in esame il consumo vincolato è ammontato solamente a circa l’1 %. Tale quota è
stata considerata non rilevante dalla Commissione e pertanto non ha influenzato le conclusioni generali sul
consumo, né ha avuto un impatto significativo sulla situazione dell’industria dell’Unione.

5.3. Importazioni dal paese interessato

(137) La Commissione ha stabilito il volume delle importazioni in base ai dati Comext. Inoltre la quota di mercato delle
importazioni è stata stabilita in base ai dati Comext sulle importazioni e al consumo del mercato libero dell’Unione.
Le importazioni nell’Unione dal paese interessato hanno registrato il seguente andamento:

Tabella 3

Volume delle importazioni (in tonnellate) e quota di mercato

Periodo dell’inchiesta di
2019 2020 2021
riesame

Volume totale delle importazioni dalla


2 301 2 875 2 177 2 052
Cina (in tonnellate)
Indice 100 125 95 89
Quota di mercato 1,4 % 1,9 % 1,4 % 1,2 %
Indice 100 139 100 84
Regime di importazione normale
Volume totale delle importazioni dalla
759 987 824 1 230
Cina (in tonnellate)
Indice 100 130 108 162
Quota di mercato 0,5 % 0,7 % 0,5 % 0,7 %
Indice 100 145 115 153
Regime di perfezionamento attivo (RPA)
Volume delle importazioni dalla Cina
1 542 1 887 1 353 821
(in tonnellate)
Indice 100 122 88 53
Dimensioni rispetto al mercato delä
0,9 % 1,3 % 0,9 % 0,5 %
l’Unione
Indice 100 136 93 50
Fonte: Comext.

(138) Durante il periodo in esame i volumi totali delle importazioni dalla Cina hanno registrato variazioni da un anno
all’altro; sempre nel periodo in esame, i quantitativi complessivi delle importazioni sono diminuiti dell’11 %.

(139) La quota di mercato delle importazioni dalla Cina è diminuita di 0,2 punti percentuali nell’arco del periodo in esame.
Durante tale periodo la quota di mercato delle importazioni dalla Cina si è pertanto assestata su un livello
leggermente decrescente, ma complessivamente stabile.

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(140) Il prodotto in esame è stato importato dalla Cina nell’ambito del normale regime di importazione, che prevede
l’applicazione di dazi antidumping, e in regime di perfezionamento attivo (RPA), che non prevede l’applicazione di
dazi antidumping.

(141) Le importazioni in RPA sono aumentate del 22 % tra il 2019 e il 2020, per poi diminuire del 56 % dal 2020 al
periodo dell’inchiesta di riesame. Nel complesso le importazioni in RPA dalla Cina sono diminuite del 47 % durante
il periodo in esame e hanno rappresentato una quota di mercato dello 0,5 % nel periodo dell’inchiesta di riesame. Le
importazioni in tale regime sono destinate a essere integrate in costruzioni a valle prima di essere riesportate. Un
esempio è costituito dai grandi contratti di ingegneria. Di conseguenza, le notevoli fluttuazioni osservate nei
quantitativi sono considerate normali.

(142) Le importazioni in regime normale sono aumentate del 62 % nel periodo in esame. Tuttavia, in termini di quota di
mercato, tali importazioni sono aumentate soltanto dallo 0,5 % nel 2019 allo 0,7 % nel periodo dell’inchiesta di
riesame.

5.3.1. Prezzi delle importazioni dal paese interessato e undercutting dei prezzi

(143) La Commissione ha stabilito i prezzi delle importazioni dalla Cina sulla base dei dati Comext in quanto i produttori
esportatori cinesi non hanno collaborato all’inchiesta.

(144) La media ponderata dei prezzi delle importazioni nell’Unione dal paese interessato ha registrato il seguente
andamento:

Tabella 4

Prezzi all’importazione (in EUR/tonnellata)

Periodo dell’inchiesta di
2019 2020 2021
riesame

Totale delle importazioni


RPC 1 883 1 663 1 897 2 576
Indice 100 88 101 137
Regime normale
RPC 2 161 2 014 2 343 2 883
Indice 100 93 108 133
Regime di perfezionamento attivo (RPA)
RPC 1 746 1 479 1 625 2 117
Indice 100 85 93 121
Fonte: Comext.

(145) Nel periodo in esame il prezzo medio delle importazioni totali dalla Cina del prodotto in esame è aumentato del
37 %. L’andamento dei prezzi è stato simile sia per il regime normale che per le importazioni in RPA.

(146) L’aumento dei prezzi complessivi indicato nella tabella 9 e quello dei prezzi all’importazione da altri paesi indicato
nella tabella 5 hanno seguito l’andamento dei prezzi sul mercato dell’Unione evidenziato dai prezzi dell’industria
dell’Unione.

(147) La Commissione ha determinato l’undercutting dei prezzi nel periodo dell’inchiesta di riesame confrontando:

— la media ponderata dei prezzi di vendita praticati dai produttori dell’Unione inseriti nel campione ad
acquirenti indipendenti sul mercato dell’Unione, con adeguamenti per precisare il livello franco fabbrica;

— la corrispondente media ponderata dei prezzi delle importazioni forniti da Comext, con opportuni
adeguamenti per i costi post-importazione.

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(148) Il risultato del confronto è stato espresso come percentuale del fatturato dei produttori dell’Unione inseriti nel
campione durante il periodo dell’inchiesta di riesame. La media ponderata del margine di undercutting derivante
dalle importazioni dal paese interessato verso il mercato dell’Unione è risultata pari al 20,4 % quando si è tenuto
conto dei dazi antidumping e al 41,3 % senza dazi antidumping.

(149) Da un’analisi delle statistiche commerciali Comext risulta che la maggior parte delle importazioni cinesi è stata
dichiarata con un codice TARIC relativo ai tipi di prodotto con diametro inferiore a 12 millimetri. La Commissione
ha confrontato i prezzi di tali importazioni con tipi di prodotto simili dell’industria dell’Unione. Il risultato del
confronto ha evidenziato un margine di undercutting ancora più elevato (41,2 % con dazi antidumping e 55,4 %
senza dazi antidumping).

5.4. Importazioni da paesi terzi

(150) Le importazioni del prodotto oggetto del riesame da paesi terzi provenivano principalmente dalla Repubblica di
Corea, dall’India, dalla Turchia e dalla Thailandia. I quantitativi e i prezzi sono stati ricavati da Comext.

(151) Il volume totale delle importazioni nell’Unione, la quota di mercato e l’andamento dei prezzi delle importazioni del
prodotto oggetto del riesame da altri paesi terzi hanno registrato il seguente andamento:

Tabella 5
Importazioni da paesi terzi

Periodo dell’inchiesta
Paese 2019 2020 2021
di riesame

Repubblica di Corea Volume (in tonä


25 702 20 787 20 707 22 944
nellate)
Indice 100 81 81 89
Quota di mercato 15,5 % 14,0 % 13,2 % 13,1 %
Prezzo medio (in
2 126 1 995 2 154 2 780
EUR/tonnellate)
Indice 100 94 101 131
India Volume (in tonä
13 993 12 157 16 941 22 202
nellate)
Indice 100 87 121 159
Quota di mercato 8,4 % 8,2 % 10,8 % 12,7 %
Prezzo medio (in
1 367 1 235 1 352 1 814
EUR/tonnellate)
Indice 100 90 99 133
Turchia Volume (in tonä
16 517 13 439 13 452 18 696
nellate)
Indice 100 81 81 113
Quota di mercato 10,0 % 9,0 % 8,6 % 10,7 %
Prezzo medio (in
1 421 1 395 1 549 1 944
EUR/tonnellate)
Indice 100 98 109 137
Thailandia Volume (in tonä
7 803 10 866 8 115 12 215
nellate)
Indice 100 139 104 157
Quota di mercato 4,7 % 7,3 % 5,2 % 7,0 %
Prezzo medio (in
1 716 1 387 1 618 2 224
EUR/tonnellate)
Indice 100 81 94 130

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Periodo dell’inchiesta
Paese 2019 2020 2021
di riesame

Altri paesi terzi Volume (in tonä


14 887 13 459 18 293 19 913
nellate)
Indice 100 90 123 134
Quota di mercato 9,0 % 9,0 % 11,7 % 11,4 %
Prezzo medio (in
1 996 1 953 2 289 3 092
EUR/tonnellate)
Indice 100 98 115 155
Totale di tutti i paesi terzi eccetto Volume (in tonä
78 901 70 708 77 508 95 970
la RPC nellate)
Indice 100 90 98 122
Quota di mercato 47,6 % 47,5 % 49,4 % 54,7 %
Prezzo medio (in
1 779 1 649 1 850 2 388
EUR/tonnellate)
Indice 100 93 104 134
Fonte: Comext.

(152) Le importazioni totali da tutti i paesi terzi, esclusa la Cina, sono aumentate del 22 % nel corso del periodo in esame.

(153) La quota di tali importazioni rispetto alle importazioni totali è aumentata dal 47,6 % nel 2019 al 54,7 % nel periodo
dell’inchiesta di riesame, mentre i prezzi all’importazione sono aumentati del 34 % nel periodo in esame.

(154) Se da un lato la quota delle importazioni dalla Repubblica di Corea rispetto alle importazioni totali è diminuita e
quella delle importazioni dalla Turchia è rimasta stabile durante il periodo in esame, dall’altro lato la quota delle
importazioni dall’India è aumentata, passando dall’8 % al 13 %, e quella delle importazioni dalla Thailandia dal
4,7 % al 7 %.

(155) Come indicato al considerando 6, a seguito di inchieste antielusione i dazi antidumping in vigore sulle importazioni
del prodotto in esame dalla Cina sono stati estesi alle importazioni del prodotto oggetto del riesame spedite dal
Marocco e dalla Repubblica di Corea. Occorre rilevare che nel periodo in esame le importazioni dal Marocco sono
state trascurabili. Inoltre nel periodo in esame le importazioni dalla Repubblica di Corea provenivano da produttori
esportatori esentati dalle misure dal regolamento di esecuzione (UE) n. 400/2010.

(156) Durante il periodo dell’inchiesta di riesame i prezzi medi delle importazioni da paesi terzi, esclusa la Cina, erano
inferiori al prezzo medio praticato dall’industria dell’Unione e leggermente inferiori ai prezzi all’importazione dalla
Cina in regime normale (come indicato nelle tabelle 4 e 5).

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5.5. Situazione economica dell’industria dell’Unione

5.5.1. Osservazioni generali

(157) L’analisi della situazione economica dell’industria dell’Unione comprende una valutazione di tutti gli indicatori
economici pertinenti in rapporto con la situazione dell’industria dell’Unione nel periodo in esame.

(158) Ai fini della determinazione del pregiudizio la Commissione ha operato una distinzione tra indicatori di pregiudizio
macroeconomici e microeconomici. La Commissione ha valutato gli indicatori macroeconomici in base ai dati
contenuti nella risposta al questionario fornita dall’EWRIS e relativa a tutti i produttori dell’Unione. La
Commissione ha valutato gli indicatori microeconomici sulla base dei dati contenuti nelle risposte verificate dei
produttori dell’Unione inseriti nel campione al questionario. Entrambe le serie di dati sono state considerate
rappresentative della situazione economica dell’industria dell’Unione.

(159) Gli indicatori macroeconomici sono: produzione, capacità produttiva, utilizzo degli impianti, volume delle vendite,
quota di mercato, crescita, occupazione, produttività, entità del margine di dumping e ripresa dagli effetti di
precedenti pratiche di dumping.

(160) Gli indicatori microeconomici sono: prezzi medi unitari, costo unitario, costo del lavoro, scorte, redditività, flusso di
cassa, investimenti, utile sul capitale investito e capacità di ottenere capitale.

5.5.2. Indicatori macroeconomici

5.5.2.1. Produzione, capacità produttiva e utilizzo degli impianti

(161) Nel periodo in esame la produzione e la capacità produttiva totali, nonché l’utilizzo totale degli impianti dell’Unione,
hanno registrato il seguente andamento:

Tabella 6

Produzione, capacità produttiva e utilizzo degli impianti

Periodo dell’inchiesta
2019 2020 2021
di riesame

Volume di produzione (in tonnellate) 144 183 130 921 133 927 137 910
Indice 100 91 93 96
Capacità produttiva (in tonnellate) 225 263 225 411 225 263 228 194
Indice 100 100 100 101
Utilizzo degli impianti 64 % 58 % 59 % 60 %
Indice 100 91 93 94
Fonte: dati macroeconomici dell’EWRIS.

(162) Il volume di produzione è diminuito del 9 % tra il 2019 e il 2020, per poi aumentare del 5,3 % dal 2020 al periodo
dell’inchiesta di riesame. In generale il volume di produzione è diminuito del 4 % durante il periodo in esame.

(163) Nel corso del periodo in esame la capacità produttiva dell’industria dell’Unione è rimasta stabile.

(164) L’utilizzo degli impianti è diminuito del 6 % durante il periodo in esame, rispecchiando la tendenza al ribasso della
produzione di cui alla tabella 6.

(165) La Commissione ha osservato che la capacità produttiva varierebbe a seconda dei vari tipi di prodotto fabbricati. La
capacità è stata calcolata sulla base del mix di prodotti di recente produzione.

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5.5.2.2. Volume delle vendite e quota di mercato

(166) Nel periodo in esame il volume delle vendite e la quota di mercato dell’industria dell’Unione hanno registrato il
seguente andamento:

Tabella 7
Volume delle importazioni e quota di mercato (in tonnellate)

Periodo dell’inchiesta
2019 2020 2021
di riesame

Volume delle vendite dell’industria


dell’Unione sul mercato libero dell’Uä 84 715 75 336 77 070 77 276
nione
Indice 100 89 91 91
Quota di mercato 51,1 % 50,6 % 49,2 % 44,1 %
Indice 100 99 96 86
Fonte: dati macroeconomici dell’EWRIS.

(167) Nel complesso, nel periodo in esame il volume delle vendite dell’industria dell’Unione sul mercato dell’UE è
diminuito del 9 %.

(168) La quota di mercato dell’industria dell’Unione sul mercato dell’Unione è diminuita del 14 % (pari a 7 punti
percentuali) durante il periodo in esame, scendendo al 44,1 % durante il periodo dell’inchiesta di riesame rispetto al
51,1 % del 2019.

(169) L’entità del calo della quota di mercato dell’industria dell’Unione durante il periodo in esame è simile all’aumento
della quota di mercato di paesi terzi diversi dalla Cina, come indicato nella tabella 5.

5.5.2.3. Crescita

(170) La posizione dell’industria dell’Unione sul mercato ha subito una contrazione nel periodo in esame. Tale
considerazione si basa sul calo del volume delle vendite e della quota di mercato, come indicato nella tabella 7.

5.5.2.4. Occupazione e produttività

(171) Nel periodo in esame l’occupazione e la produttività hanno registrato il seguente andamento:

Tabella 8
Occupazione e produttività

Periodo dell’inchiesta
2019 2020 2021
di riesame

Numero di dipendenti 3 291 3 063 3 097 3 186


Indice 100 93 94 97
Produttività (unità/dipendente) 44 43 43 43
Indice 100 98 99 99
Fonte: dati macroeconomici dell’EWRIS.

(172) Il numero di dipendenti dell’industria dell’Unione è diminuito del 3 % durante il periodo in esame. La riduzione
principale, pari al 7 %, si è verificata tra il 2019 e il 2020 ed è stata seguita da un aumento nel corso del periodo
dell’inchiesta di riesame. Tale andamento ha seguito quello della produzione e del volume delle vendite, descritto
alle tabelle 6 e 7. La diminuzione dell’occupazione tra il 2019 e il 2020 si spiega con il calo della produzione a
seguito delle restrizioni imposte in relazione alla pandemia di COVID-19. Dopo la revoca di tali misure
l’occupazione è aumentata nuovamente, ma non ha raggiunto il numero di dipendenti che registrava nel 2019.

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(173) La produttività è rimasta stabile nel periodo, con un leggero calo dell’1 % tra il 2019 e il periodo dell’inchiesta di
riesame.

5.5.2.5. Entità del margine di dumping e ripresa dagli effetti di precedenti pratiche di dumping

(174) Il margine di dumping stabilito nel periodo dell’inchiesta di riesame era notevolmente superiore al livello minimo. Al
contempo il livello delle importazioni nel periodo dell’inchiesta di riesame ha rappresentato l’1,2 % del consumo del
mercato libero dell’Unione. Di conseguenza l’impatto dell’entità dei margini di dumping reali sull’industria
dell’Unione è stato piuttosto limitato.

(175) A causa dell’impatto degli ingenti quantitativi di importazioni da paesi terzi e dell’evoluzione della situazione
economica complessiva dell’Unione, nel periodo in esame l’industria dell’Unione non si è ripresa dagli effetti di
precedenti pratiche di dumping.

5.5.3. Indicatori microeconomici

5.5.3.1. Prezzi e fattori che incidono sui prezzi

(176) Nel periodo in esame la media ponderata dei prezzi unitari di vendita praticati dai produttori dell’Unione inseriti nel
campione ad acquirenti indipendenti nell’Unione ha registrato il seguente andamento:

Tabella 9

Prezzi di vendita e costo di produzione nell’Unione (EUR/tonnellata)

Periodo dell’inchiesta di
2019 2020 2021
riesame

Prezzo medio unitario di vendita


3 172 3 453 3 734 4 439
nell’Unione sul mercato complessivo
Indice 100 109 118 140
Costo unitario di produzione 3 102 3 205 3 346 3 911
Indice 100 103 108 126
Fonte: produttori dell’Unione inseriti nel campione.

(177) Nel periodo dell’inchiesta di riesame la media ponderata dei prezzi unitari di vendita praticati dai produttori
dell’Unione inseriti nel campione ad acquirenti indipendenti nell’Unione è aumentata del 40 % rispetto al 2019.

(178) Nel periodo in esame il costo unitario di produzione è aumentato del 26 %. Oltre la metà di tale aumento si è
verificata tra il 2021 e il periodo dell’inchiesta di riesame.

(179) L’aumento dei costi unitari di produzione è dovuto principalmente all’incremento dei costi della principale materia
prima per i produttori, vale a dire i fili, oppure le vergelle nel caso dei produttori di cavi d’acciaio che fabbricano fili
propri. Tale aumento dei costi è iniziato a seguito della ripresa economica dopo la revoca delle misure per
contrastare la COVID ed è proseguito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Anche i costi dell’energia sono
aumentati a seguito della guerra di aggressione russa nei confronti dell’Ucraina.

5.5.3.2. Costo del lavoro

(180) Nel periodo in esame il costo medio del lavoro dei produttori dell’Unione inseriti nel campione ha registrato il
seguente andamento:

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Tabella 10
Costo medio del lavoro per dipendente

2019 2020 2021 Periodo dell’inchiesta di riesame

Costo medio del lavoro per dipenä


40 841 40 880 43 611 45 430
dente (EUR)
Indice 100 100 107 111
Fonte: produttori dell’Unione inseriti nel campione.

(181) Durante il periodo in esame il costo del lavoro è aumentato dell’11 %, anche per effetto degli adeguamenti salariali
all’aumento dell’inflazione.

5.5.3.3. Scorte

(182) Nel periodo in esame i livelli delle scorte dei produttori dell’Unione inseriti nel campione hanno registrato
l’andamento seguente:

Tabella 11
Scorte

Periodo dell’inchiesta
2019 2020 2021
di riesame

Scorte finali (in tonnellate) 7 012 6 799 6 051 5 764


Indice 100 97 86 82
Scorte finali, in percentuale sulla proä
5% 5% 5% 4%
duzione
Indice 100 100 100 80
Fonte: produttori dell’Unione inseriti nel campione.

(183) Il livello delle scorte è diminuito del 18 % durante il periodo in esame. Per quanto riguarda la produzione, le scorte
finali in percentuale della produzione sono diminuite dell’1 %.

5.5.3.4. Redditività, flusso di cassa, investimenti, utile sul capitale investito e capacità di ottenere capitale

(184) Nel periodo in esame la redditività, il flusso di cassa, gli investimenti e l’utile sul capitale investito dei produttori
dell’Unione inseriti nel campione hanno registrato il seguente andamento:

Tabella 12
Redditività, flusso di cassa, investimenti e utile sul capitale investito

Periodo dell’inchiesta
2019 2020 2021
di riesame

Redditività delle vendite nell’Unione


ad acquirenti indipendenti (% del fatä -3% -3% 2% 4%
turato delle vendite)
Indice 100 100 266 333
Flusso di cassa (EUR) 432 391 1 357 148 3 545 014 2 560 077
Indice 100 314 820 592
Investimenti (EUR) 4 126 772 2 578 009 1 703 064 4 362 268
Indice 100 62 41 106

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Periodo dell’inchiesta
2019 2020 2021
di riesame

Utile sul capitale investito – 3,1 % – 2,2 % 1,9 % 5,0 %


Indice 100 129 261 361
Fonte: produttori dell’Unione inseriti nel campione.

(185) La Commissione ha stabilito la redditività dei produttori dell’Unione inseriti nel campione esprimendo l’utile netto, al
lordo delle imposte, derivante dalle vendite del prodotto simile ad acquirenti indipendenti nell’Unione, in percentuale
sul fatturato delle stesse vendite. A causa della difficile situazione di mercato in alcuni settori utilizzatori (ad esempio
quello dell’estrazione del gas e del petrolio) all’inizio del periodo, seguita dalla recessione economica dovuta alla
pandemia di COVID-19, l’industria dell’Unione ha registrato perdite nel 2019 e nel 2020. L’industria dell’Unione ha
quindi realizzato modesti profitti nel 2021 e nel periodo dell’inchiesta di riesame, in conseguenza dell’aumento della
domanda in alcuni settori utilizzatori (ad esempio le applicazioni industriali o il settore marittimo) e anche della
ripresa generale dell’economia. Tale miglioramento della domanda ha fatto sì che gli aumenti dei prezzi nel 2021 e
nel periodo dell’inchiesta di riesame fossero superiori agli aumenti dei costi delle materie prime, come indicato nella
tabella 9.

(186) Tuttavia in tutti e quattro gli anni del periodo in esame il tasso di redditività è rimasto inferiore al profitto di
riferimento del 5 % per tale industria, indicato nelle inchieste precedenti [regolamento di esecuzione
(UE) 2018/607, considerando 162], nonché al profitto di riferimento minimo del 6 % di cui all’articolo 7, paragrafo
2 quater, del regolamento di base.

(187) Il flusso di cassa netto rappresenta la capacità dei produttori dell’Unione di autofinanziare le proprie attività. Il flusso
di cassa netto è migliorato per effetto della riduzione delle scorte e dell’andamento della redditività nel corso del
periodo in esame.

(188) Gli investimenti annui totali sono stati modesti e relativamente stabili durante il periodo in esame. Gli investimenti si
sono limitati per lo più alla manutenzione e alla sostituzione delle attrezzature esistenti.

(189) L’utile sul capitale investito è il profitto espresso come percentuale del valore contabile netto degli investimenti. Tale
utile ha seguito l’andamento della redditività, risultando negativo nel 2019 e nel 2020 e registrando un
miglioramento fino a raggiungere cifre leggermente positive nel 2021 e nel periodo dell’inchiesta di riesame.

5.6. Conclusioni relative al pregiudizio

(190) Nel periodo in esame il mercato dell’Unione è stato dominato dalle importazioni provenienti da paesi terzi, in
particolare Repubblica di Corea, India e Turchia. Inoltre nel periodo dell’inchiesta di riesame le importazioni da altri
paesi terzi sono aumentate, passando da circa 78 mila a circa 96 mila tonnellate, come indicato nella tabella 5. La
quota di mercato di tali importazioni è passata dal 47,6 % circa nel 2019 al 54,7 % nel periodo dell’inchiesta di
riesame. Per contro, come indicato nella tabella 3, le importazioni dalla Cina non hanno superato l’1,9 % durante
tutto il periodo in esame e si sono attestate all’1,2 % del consumo durante il periodo dell’inchiesta di riesame.

(191) Nei primi anni del periodo in esame i macroindicatori dell’industria dell’Unione hanno risentito fortemente della
recessione economica causata dalle misure adottate in relazione alla pandemia di COVID-19 nonché della difficile
situazione economica in alcuni settori utilizzatori. Dopo la ripresa economica seguita alla graduale eliminazione
delle misure di confinamento i macroindicatori sono migliorati in una certa misura, ma nel complesso dimostrano
il persistere di una situazione pregiudizievole sia in termini assoluti di valori di produzione e di vendite sia in
termini di quota di mercato, scesa dal 51,1 % al 44,1 % nel periodo in esame. Il mercato vincolato rappresentava
circa l’1 % del consumo totale nel periodo dell’inchiesta di riesame e gli sviluppi di tale mercato non hanno avuto
alcun impatto reale sull’industria dell’Unione.

(192) In termini di microindicatori, la situazione dell’industria dell’Unione nel 2021 e nel periodo dell’inchiesta di riesame
è leggermente migliorata rispetto al 2019 e al 2020. Nonostante l’aumento dei costi, l’industria ha beneficiato di un
periodo di miglioramento delle condizioni di mercato a seguito del progressivo spegnersi della pandemia di
COVID-19 nel 2021, in virtù del quale ha potuto aumentare i prezzi in modo sufficiente a migliorare la redditività,
l’utile sul capitale investito e il flusso di cassa. Tuttavia la redditività dell’industria era ancora inferiore al profitto di
riferimento stabilito nell’inchiesta iniziale (5 %).

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(193) Tenendo conto sia degli indicatori micro e macroeconomici sia, in particolare, della riduzione della quota di mercato,
della mancanza di crescita, del basso utilizzo degli impianti e della redditività inadeguata, la Commissione ha
concluso che l’industria dell’Unione ha continuato a subire un pregiudizio notevole durante il periodo in esame ai
sensi dell’articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base.

(194) Scopo della valutazione del pregiudizio è determinare se il pregiudizio notevole sia continuato e, in caso affermativo,
se tale pregiudizio sia stato causato dalle importazioni dalla Cina. La Commissione ha concluso che il pregiudizio
notevole riscontrato non è stato causato dal fatto che le importazioni dalla Cina sono state scarse durante il periodo
in esame, bensì dall’aumento delle importazioni da paesi terzi che hanno conquistato una quota di mercato
significativa in un contesto caratterizzato da condizioni di mercato sfavorevoli, come spiegato ai considerando 191
e 192.

6. RISCHIO DI REITERAZIONE DEL PREGIUDIZIO

6.1 Analisi

(195) Conformemente all’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, la Commissione ha valutato la possibilità di
reiterazione del pregiudizio notevole inizialmente causato dalle importazioni cinesi in caso di scadenza delle misure
nei confronti della RPC. Dall’inchiesta è emerso che le importazioni dalla RPC sono state effettuate a prezzi di
dumping durante il PIR (cfr. sezione 3.6, considerando 111) e che, in caso di scadenza delle misure, esisteva un
rischio di persistenza del dumping (cfr. sezione 4.3).

(196) Per stabilire il rischio di reiterazione del pregiudizio sono stati analizzati i seguenti elementi: i) la capacità produttiva
e la capacità inutilizzata disponibili nella RPC, ii) il possibile livello dei prezzi delle importazioni cinesi in caso di
scadenza delle misure, iii) le pratiche dei produttori esportatori cinesi in altri paesi terzi, iv) l’attrattiva del mercato
dell’Unione e v) l’incidenza delle importazioni cinesi sulla situazione dell’industria dell’Unione in caso di scadenza
delle misure.

6.1.1. Capacità produttiva e capacità inutilizzata disponibili nella RPC

(197) Come spiegato ai considerando 114 e 115, i produttori della RPC dispongono di una significativa capacità
produttiva in Cina e, di conseguenza, anche di capacità inutilizzate largamente superiori non solo ai quantitativi
esportati nell’Unione durante il PIR, ma anche di oltre dieci volte al consumo totale dell’Unione nello stesso periodo.
La Commissione ha inoltre osservato che già soltanto le capacità aggiunte dopo l’ultimo riesame in previsione della
scadenza dai produttori cinesi superavano ampiamente l’intero consumo dell’Unione durante il PIR.

(198) Inoltre, come indicato nei considerando 115 e 116, non sono stati riscontrati elementi che potrebbero indicare un
aumento significativo della domanda interna di cavi d’acciaio nella RPC o nel mercato di qualsiasi altro paese terzo
nel prossimo futuro. La Commissione ha pertanto concluso che la domanda interna in Cina o in altri mercati di
paesi terzi non potrebbe assorbire la capacità inutilizzata disponibile.

6.1.2. Possibili livelli di prezzo delle importazioni cinesi

(199) Come indicato al considerando 119, i volumi delle esportazioni cinesi e l’attrattiva del mercato dell’Unione sono stati
stabiliti in base ai dati disponibili in conformità all’articolo 18 del regolamento di base e ai dati e alle informazioni
del GTA contenuti nella domanda.

(200) Come spiegato al considerando 120, i prezzi all’esportazione dalla RPC verso i cinque principali mercati di
esportazione della Cina, vale a dire India, Corea del Sud, Thailandia, USA e Vietnam, erano inferiori ai prezzi
all’esportazione cinesi verso l’Unione sulla base dell’analisi delle statistiche disponibili sul commercio mondiale (cfr.
considerando 119 e 120). Tali prezzi all’esportazione erano di gran lunga inferiori ai prezzi dell’industria
dell’Unione (di circa il 60 %). Su tale base si è concluso che i produttori esportatori cinesi potevano ridurre
ulteriormente i prezzi all’esportazione verso l’Unione.

(201) Sempre per quanto riguarda i prezzi, il margine di undercutting delle importazioni cinesi verso il mercato
dell’Unione era superiore al 40 %, senza tener conto dei dazi antidumping, come indicato al considerando 148. Ciò
indicherebbe che, in assenza di misure e in presenza di volumi più ingenti, le importazioni cinesi eserciterebbero
una notevole pressione sui prezzi dell’industria dell’Unione.

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6.1.3. Attrattiva del mercato dell’Unione

(202) Tenendo in considerazione l’analisi dei prezzi di cui al considerando precedente e al considerando 120, in caso di
scadenza delle misure, i produttori esportatori cinesi sarebbero fortemente incentivati a reindirizzare le proprie
esportazioni verso l’Unione, dove otterrebbero prezzi più elevati, pur continuando a poter praticare prezzi
notevolmente inferiori al prezzo di vendita dell’industria dell’Unione. Sarebbero anche in grado di utilizzare le
proprie capacità inutilizzate per aumentare i quantitativi esportati verso il mercato dell’Unione.

(203) Inoltre, sulla base delle informazioni disponibili, il mercato dell’Unione è uno dei più grandi al mondo e ospita
un’ampia gamma di industrie utilizzatrici di cavi d’acciaio, tra cui i settori della pesca, marittimo, della cantieristica
navale, petrolifero e del gas, minerario, della silvicoltura, dei trasporti aerei, dell’ingegneria civile, dell’edilizia e della
costruzione di ascensori. Ciò dimostra l’attrattiva del mercato dell’Unione.

(204) Inoltre, come precisato al considerando 122, si può ragionevolmente concludere che sia più interessante aumentare
le esportazioni verso un unico mercato piuttosto che verso diversi mercati più piccoli, dato che le vendite a grandi
acquirenti nella stessa regione possono ridurre i costi di spedizione, logistica e organizzazione nonché garantire un
certo livello di utilizzo degli impianti di produzione di cavi d’acciaio.

(205) L’attrattiva del mercato dell’Unione è evidente anche in termini di prezzi poiché i produttori esportatori cinesi
possono trarre maggiori profitti sulle vendite nell’Unione rispetto alle vendite su altri mercati di esportazione.

(206) Un’altra indicazione dell’attrattiva del mercato dell’Unione è il fatto che fin dall’inizio dell’istituzione delle misure vi
sono stati tentativi di elusione da parte degli esportatori cinesi, come spiegato nella sezione 1.1.

(207) È stato pertanto concluso che, in caso di scadenza delle misure, i produttori esportatori della RPC hanno la
motivazione e le capacità necessarie per aumentare notevolmente il volume delle proprie esportazioni di cavi
d’acciaio nell’Unione a prezzi di dumping notevolmente inferiori ai prezzi dell’industria dell’Unione.

6.1.4. Incidenza sull’industria dell’Unione

(208) Qualora mantenga l’attuale livello dei prezzi, l’industria dell’Unione non sarà in grado di mantenere il proprio
volume di vendite e la propria quota di mercato nei confronti delle importazioni a basso prezzo dalla Cina. In caso
di scadenza della misure è molto probabile che la quota di mercato cinese aumenti rapidamente. Ciò avverrebbe con
ogni probabilità a spese dell’industria dell’Unione, in quanto il livello dei suoi prezzi è il più elevato, soprattutto se
confrontato con il prezzo delle importazioni dalla Cina senza dazi antidumping, come indicato al considerando
149. Il calo del volume delle vendite porterebbe a un tasso di utilizzo ancora più basso e a un aumento del costo
medio di produzione, e di conseguenza a un ulteriore deterioramento della situazione finanziaria dell’industria
dell’Unione e a un aumento del rischio di una situazione di perdita, che si è già concretizzata durante il periodo in
esame.

(209) Nel caso in cui l’industria dell’Unione decidesse di ridurre i propri prezzi nel tentativo di mantenere il proprio
volume delle vendite e la propria quota di mercato, la sua situazione finanziaria si deteriorerebbe quasi
immediatamente e la situazione di perdita già osservata all’inizio del periodo in esame potrebbe ripresentarsi e
persino peggiorare.

(210) In entrambi i casi le ripercussioni della scadenza delle misure potrebbero avere un’incidenza negativa sull’industria
dell’Unione, anche per quanto riguarda l’occupazione. Nel periodo in esame l’industria dell’Unione era già stata
costretta a ridurre del 3 % l’occupazione legata al prodotto (cfr. tabella 8). Un ulteriore deterioramento della
situazione dell’industria dell’Unione accresce il rischio di chiusura di intere unità di produzione.

(211) Si può quindi concludere che è altamente probabile che la scadenza delle misure in vigore comporti una reiterazione
del pregiudizio causato dalle importazioni cinesi di cavi d’acciaio e che la situazione già pregiudizievole dell’industria
dell’Unione peggiori ulteriormente.

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(212) È riconosciuto che le importazioni di cavi d’acciaio dalla Repubblica di Corea e da altri paesi terzi, considerato il loro
volume elevato e crescente, sono fattori che contribuiscono al pregiudizio subito dall’industria dell’Unione.
Conformemente all’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, la presente inchiesta si è tuttavia limitata a
valutare il rischio di persistenza o di reiterazione del pregiudizio da parte delle importazioni cinesi di cavi d’acciaio a
prezzi pregiudizievoli in caso di scadenza delle misure antidumping in vigore. Data la situazione di fragilità
dell’industria dell’Unione, qualsiasi aumento significativo delle importazioni cinesi aggraverebbe tale situazione a
causa delle notevoli capacità inutilizzate nella RPC, dell’attrattiva del mercato dell’Unione e degli eventuali bassi
livelli di prezzo delle esportazioni cinesi di cavi d’acciaio nell’Unione.

(213) Attualmente le importazioni cinesi di cavi d’acciaio entrano nel mercato dell’Unione in quantità notevolmente
inferiori rispetto a prima dell’istituzione delle misure. I prezzi all’importazione, compresi i dazi antidumping, sono
riusciti a ristabilire condizioni competitive non distorte tra gli esportatori cinesi del prodotto oggetto del riesame e
l’industria dell’Unione. Il fatto che le importazioni da paesi terzi siano state effettuate a prezzi inferiori a quelli delle
importazioni cinesi soggette a dazi antidumping non pregiudica l’obbligo della Commissione di rimanere nel
quadro della presente inchiesta. Come indicato al considerando 211, la Commissione ha dimostrato l’alta
probabilità che la scadenza delle misure comporti la reiterazione del pregiudizio.

6.2. Conclusioni

(214) Sulla base dell’analisi di cui sopra la Commissione conclude che l’abrogazione delle misure comporterebbe con ogni
probabilità un aumento significativo delle importazioni cinesi di cavi d’acciaio oggetto di dumping a prezzi inferiori
a quelli dell’industria dell’Unione, aggravando quindi ulteriormente il pregiudizio subito dall’industria dell’Unione. Di
conseguenza, la sostenibilità dell’industria dell’Unione sarebbe seriamente a rischio.

7. INTERESSE DELL’UNIONE

(215) A norma dell’articolo 21 del regolamento di base, la Commissione ha valutato se il mantenimento delle misure
antidumping in vigore sarebbe contrario all’interesse generale dell’Unione. La determinazione dell’interesse
dell’Unione si è basata su una valutazione di tutti i diversi interessi implicati, compreso l’interesse dell’industria
dell’Unione, degli importatori, degli utilizzatori e dei fornitori.

(216) Tutte le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare le proprie osservazioni conformemente
all’articolo 21, paragrafo 2, del regolamento di base.

(217) Si ricorda che nel precedente riesame in previsione della scadenza il mantenimento delle misure non è stato
considerato contrario all’interesse dell’Unione. Inoltre il fatto che la presente inchiesta sia un riesame in previsione
della scadenza, che in quanto tale esamina una situazione in cui le misure antidumping sono già in vigore, permette
di valutare gli eventuali effetti negativi indebiti delle attuali misure antidumping sulle parti interessate.

(218) Su questa base è stato esaminato se, nonostante le conclusioni riguardanti il rischio di persistenza del dumping e di
reiterazione del pregiudizio, esistono motivi validi che porterebbero a concludere che non è nell’interesse
dell’Unione mantenere le misure in questa inchiesta specifica.

7.1. Interesse dell’industria dell’Unione

(219) L’inchiesta ha dimostrato che la scadenza delle misure avrebbe probabilmente un notevole effetto negativo
sull’industria dell’Unione e determinerebbe un ulteriore peggioramento della sua situazione già pregiudizievole. La
scadenza delle misure comprometterebbe gravemente la sostenibilità dell’industria dell’Unione, tanto che alcuni
produttori dell’Unione dovrebbero cessare (o cessare parzialmente) le proprie attività, rendendo così il mercato
dell’Unione maggiormente dipendente dalle importazioni di cavi d’acciaio.

(220) Il mantenimento delle misure antidumping in vigore è quindi nell’interesse dell’industria dell’Unione.

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7.2. Interesse degli importatori

(221) Come indicato al considerando 29, nessun importatore ha collaborato alla presente inchiesta. Si rammenta che nelle
inchieste precedenti era stato accertato che l’incidenza dell’istituzione delle misure sugli importatori non sarebbe
stata significativa. In mancanza di prove contrarie è quindi possibile confermare che le misure attualmente in vigore
non hanno avuto alcun effetto particolarmente negativo sulla situazione finanziaria degli importatori e che il loro
mantenimento non li penalizzerebbe indebitamente.

7.3. Interesse degli utilizzatori

(222) Il prodotto oggetto del riesame è utilizzato in un’ampia gamma di applicazioni, quali la pesca, il settore marittimo/
delle spedizioni, i settori petrolifero e del gas, il settore minerario, la silvicoltura, il trasporto aereo, l’ingegneria
civile, l’edilizia e gli ascensori.

(223) Come indicato al considerando 223, nessun utilizzatore ha collaborato alla presente inchiesta. Alcuni utilizzatori
dell’industria dei cavi d’acciaio si sono manifestati a favore del mantenimento delle misure, sottolineando
l’importanza di una catena di approvvigionamento affidabile per i cavi d’acciaio prodotti nell’UE.

(224) Pertanto, anche alla luce della mancanza di argomentazioni convincenti in senso contrario, è stato concluso che le
misure attualmente in vigore non hanno alcun effetto particolarmente negativo sulla situazione economica degli
utilizzatori e che il loro mantenimento non inciderebbe indebitamente sulla situazione delle industrie utilizzatrici.

7.4. Interesse dei fornitori

(225) Anche alcuni fornitori dell’industria dei cavi d’acciaio, ad esempio i produttori di fili e di materiali da imballaggio,
quali i tamburi in legno per cavi, si sono espressi a favore del mantenimento delle misure, sottolineando anche
l’importanza strategica dell’industria dei cavi d’acciaio situata nell’UE per altri settori, come l’industria dell’acciaio.

7.5. Conclusioni relative all’interesse dell’Unione

(226) La Commissione ha pertanto concluso che non esistono motivi validi di interesse dell’Unione contrari al
mantenimento delle misure antidumping definitive sulle importazioni di cavi d’acciaio originari della RPC.

8. MISURE ANTIDUMPING

(227) In base alle conclusioni cui è giunta la Commissione sulla persistenza del dumping, sulla reiterazione del pregiudizio
e sull’interesse dell’Unione, è opportuno mantenere in vigore le misure antidumping sui cavi d’acciaio originari della
RPC.

(228) Tutte le parti interessate sono state informate dei fatti e delle considerazioni principali in base ai quali si intendeva
raccomandare il mantenimento delle misure antidumping in vigore sulle importazioni di cavi d’acciaio originari
della RPC. È stato inoltre concesso loro un periodo entro il quale hanno potuto presentare osservazioni su tali
informazioni. Nessun’altra parte interessata ha presentato osservazioni.

(229) Come illustrato al considerando 6, i dazi antidumping in vigore sulle importazioni di cavi d’acciaio provenienti dalla
RPC sono stati estesi anche alle importazioni di cavi d’acciaio spediti dal Marocco e dalla Repubblica di Corea, anche
se non dichiarati originari del Marocco o della Repubblica di Corea. Il dazio antidumping da mantenere in vigore
sulle importazioni di cavi d’acciaio originari della RPC dovrebbe continuare ad applicarsi anche alle importazioni di
cavi d’acciaio spediti dal Marocco e dalla Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari del Marocco e della
Repubblica di Corea. Il produttore esportatore del Marocco esentato dalle misure estese con il regolamento (CE)
n. 1886/2004 dovrebbe essere esentato anche dalle misure istituite dal presente regolamento. I 15 produttori
esportatori della Repubblica di Corea esentati dalle misure estese con il regolamento di esecuzione (UE)
n. 400/2010 dovrebbero essere esentati anche dalle misure istituite dal presente regolamento.

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(230) A norma dell’articolo 109 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio (82),
quando un importo deve essere rimborsato a seguito di una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, il
tasso d’interesse da applicare dovrebbe essere quello applicato dalla Banca centrale europea alle sue principali
operazioni di rifinanziamento, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, serie C, il primo giorno di
calendario di ciascun mese.

(231) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato istituito dall’articolo 15, paragrafo 1,
del regolamento (UE) 2016/1036,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

1. È istituito un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di cavi d’acciaio, compresi i cavi chiusi, ad esclusione
dei cavi d’acciaio inossidabile, con sezione trasversale massima superiore a 3 mm, attualmente classificabili ai codici NC
ex 7312 10 81, ex 7312 10 83, ex 7312 10 85, ex 7312 10 89 ed ex 7312 10 98 (codici TARIC 7312 10 81 12,
7312 10 81 13, 7312 10 81 19, 7312 10 83 12, 7312 10 83 13, 7312 10 83 19, 7312 10 85 12, 7312 10 85 13,
7312 10 85 19, 7312 10 89 12, 7312 10 89 13, 7312 10 89 19, 7312 10 98 12, 7312 10 98 13 e 7312 10 98 19).

2. L’aliquota del dazio antidumping definitivo applicabile al prezzo cif netto, franco frontiera dell’Unione, dazio non
corrisposto, per il prodotto descritto al paragrafo 1 e fabbricato nella RPC è del 60,4 %.

3. Il dazio antidumping definitivo applicabile alle importazioni originarie della RPC, quale definito al paragrafo 2, è
esteso alle importazioni dei medesimi cavi d’acciaio spediti dal Marocco, anche se non dichiarati originari del Marocco
(codici TARIC 7312 10 81 12, 7312 10 83 12, 7312 10 85 12, 7312 10 89 12 e 7312 10 98 12), ad eccezione di quelli
prodotti da Remer Maroc SARL, Zone Industrielle, Tranche 2, Lot 10, Settat, Marocco (codice addizionale TARIC A567) e
alle importazioni dei medesimi cavi d’acciaio spediti dalla Repubblica di Corea, anche se non dichiarati originari della
Repubblica di Corea (codici TARIC 7312 10 81 13, 7312 10 83 13, 7312 10 85 13, 7312 10 89 13 e 7312 10 98 13), ad
eccezione di quelli prodotti dalle società di seguito elencate:

Paese Società Codice addizionale TARIC

Repubblica di Corea Bosung Wire Rope Co., Ltd, 568,Yongdeok-ri, Hallim- A969
myeon, Gimae-si, Gyeongsangnam-do, 621-872
Chung Woo Rope Co., Ltd, 1682-4, Songjung-Dong, A969
Gangseo- Gu, Busan
CS Co., Ltd, 31-102, Junam maeul 2-gil, Yangsan, A969
Gyeongsangnam-do
Cosmo Wire Ltd, 4-10, Koyeon-Ri, Woong Chon-Myon A969
Ulju- Kun, Ulsan
Dae Heung Industrial Co., Ltd, 185 Pyunglim — Ri, A969
Daesan- Myun, Haman — Gun, Gyungnam
Daechang Steel Co., Ltd, 1213, Aam-daero, Namä C057
dong-gu, Incheon
DSR Wire Corp., 291, Seonpyong-Ri, Seo-Myon, Sunä A969
cheon-City, Jeonnam
Goodwire MFG. Co. Ltd, 984-23, Maegok-Dong, Yangä B955
san-City, Kyungnam

(82) Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie
applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013,
(UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e
abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1).

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Paese Società Codice addizionale TARIC

Kiswire Ltd, 37, Gurak-Ro, 141 Beon-Gil, Suyeong-Gu, A969


Busan, Korea 48212
Manho Rope & Wire Ltd, Dongho Bldg, 85-2 4 Street A926
Joongang- Dong, Jong-gu, Busan
Line Metal Co. Ltd, 1259 Boncho-ri, Daeji-Myeon, B926
Changnyeong-gun, Gyeongnam
Seil Wire and Cable, 47-4, Soju-Dong, Yangsan-Si, A994
Kyungsangnamdo
Shin Han Rope Co., Ltd, 715-8, Gojan-Dong, Namä A969
dong-gu, Incheon
Ssang Yong Cable Mfg. Co., Ltd, 1559-4 Song-Jeong A969
Dong, Gang-Seo Gu, Busan
YOUNGWIRE, 71-1 Sin-Chon Dong, Changwon City, A969
Gyungnam (83)

Articolo 2
Salvo diversa indicazione si applicano le disposizioni vigenti in materia di dazi doganali.

Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati
membri.

Fatto a Bruxelles, il 6 giugno 2024

Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN

(83) Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1624 della Commissione, del 20 settembre 2022, recante modifica del regolamento di
esecuzione (UE) 2018/607 che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di cavi d’acciaio originari della
Repubblica popolare cinese, esteso alle importazioni di cavi d’acciaio spediti dal Marocco e dalla Repubblica di Corea, anche se non
dichiarati originari di tali paesi, successivamente ad un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del
regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 244 del 21.9.2022, pag. 8).

24CE2240

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/
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1673 DELLA COMMISSIONE
del 6 giugno 2024
recante le modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 833/2014 del Consiglio per quanto
riguarda la comunicazione e l'esecuzione delle operazioni di entrata per il contributo finanziario
dovuto all'Unione

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 833/2014 del Consiglio, del 31 luglio 2014, concernente misure restrittive in considerazione
delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina (1), in particolare l'articolo 5 bis, paragrafo 13,

considerando quanto segue:

(1) Il 21 maggio 2024 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) 2024/1469 (2), che ha modificato il regolamento (UE)
n. 833/2014 del Consiglio e ha introdotto misure supplementari per sostenere l'Ucraina e la sua ripresa e
ricostruzione attraverso un contributo finanziario calcolato sulla base dell'utile netto generato dalle disponibilità
liquide accumulate esclusivamente in conseguenza di misure restrittive.

(2) A tal fine, i depositari centrali di titoli che detengono attività e riserve della Banca centrale di Russia, o di qualsiasi
persona giuridica, entità o organismo che agisce per conto o sotto la direzione della Banca centrale di Russia, come
il Fondo di ricchezza nazionale russo, per un valore complessivo superiore a 1 milione di EUR devono
contabilizzare e gestire tali disponibilità liquide straordinarie accumulate in conseguenza del blocco delle attività e
delle riserve della Banca centrale di Russia, o di qualsiasi persona giuridica, entità o organismo che agisce per conto
o sotto la direzione della Banca centrale di Russia, come il Fondo di ricchezza nazionale russo, separatamente dalle
altre attività, così come devono tenere separate le entrate inattese e straordinarie che generano. Tali depositari
centrali di titoli devono versare all'Unione un contributo finanziario pari al 99,7 % del conseguente utile netto
accumulato dal 15 febbraio 2024.

(3) Una quota non superiore al 10 % di tale contributo finanziario può essere trattenuta a titolo provvisorio dai
depositari centrali di titoli al fine di assolvere gli obblighi in materia di requisiti patrimoniali e di gestione del rischio
e alla luce delle ripercussioni della guerra in Ucraina sulle attività detenute dai depositari centrali di titoli. Se in futuro
tale quota diventasse insufficiente, il depositario centrale di titoli potrebbe presentare una richiesta debitamente
giustificata per trattenere una percentuale aggiuntiva del contributo finanziario dovuto.

(4) Al fine di tener conto delle caratteristiche specifiche del contributo finanziario e, se necessario, di integrare le norme
orizzontali sulle operazioni di entrata, è opportuno che il presente regolamento stabilisca disposizioni dettagliate per
quanto riguarda gli obblighi di comunicazione e l'esecuzione delle operazioni di entrata.

(5) Affinché la Commissione possa verificare gli importi da versare con cadenza semestrale e le condizioni in base alle
quali gli importi sono dovuti, è opportuno che il presente regolamento stabilisca norme generali in materia di
comunicazione finanziaria.

(6) Al fine di definire i pagamenti semestrali del contributo finanziario è necessario specificare i diversi elementi che i
depositari centrali di titoli dovrebbero divulgare nel bilancio intermedio, tra cui l'importo del contributo finanziario,
e stabilire un termine per la presentazione. Al fine di agevolare la corretta pianificazione degli esborsi corrispondenti,
i depositari centrali di titoli dovrebbero inoltre presentare previsioni trimestrali non vincolanti del contributo
finanziario.

(1) GU L 229 del 31.7.2014, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2014/833/oj.


(2) Regolamento (UE) 2024/1469 del Consiglio, del 21 maggio 2024, che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014 concernente misure
restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina (GU L, 2024/1469, 22.5.2024, ELI:
http://data.europa.eu/eli/reg/2024/1469/oj).

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(7) I depositari centrali di titoli dovrebbero presentare alla Commissione e alle autorità nazionali di vigilanza i propri
bilanci annuali obbligatori sottoposti a revisione per consentire la riconciliazione del contributo finanziario versato
per un determinato anno con gli importi definitivi dovuti per lo stesso anno sulla base dei bilanci sottoposti a
revisione. È pertanto opportuno che il presente regolamento specifichi le informazioni da divulgare nei bilanci
sottoposti a revisione e nella documentazione giustificativa, nonché il termine per la loro presentazione.

(8) Al fine di garantire la riscossione trasparente del contributo finanziario, è opportuno stabilire norme dettagliate per
quanto riguarda la comunicazione degli importi trattenuti a titolo provvisorio. I depositari centrali di titoli
dovrebbero fornire in particolare informazioni sulle ipotesi formulate e su qualsiasi altro elemento necessario
utilizzato per determinare l'importo del contributo finanziario trattenuto a titolo provvisorio, come pure
sull'utilizzo di tali importi. Le autorità nazionali di vigilanza dovrebbero riferire senza indugio alla Commissione in
merito alle loro decisioni riguardanti gli importi trattenuti a titolo provvisorio o le misure di vigilanza o di altro tipo
adottate nei confronti dei depositari centrali di titoli.

(9) La Commissione dovrebbe richiedere con cadenza semestrale il contributo finanziario sulla base dei bilanci
intermedi. Il contributo finanziario versato dovrebbe riflettere, se del caso, gli importi risultanti dall'esercizio di
riconciliazione e gli importi trattenuti a titolo provvisorio che non sono stati utilizzati entro cinque anni. Tale
contributo dovrebbe essere versato dai depositari centrali di titoli entro il termine specificato nel presente
regolamento. Alla riscossione del contributo finanziario dovrebbero applicarsi le norme orizzontali sulle operazioni
di entrata di cui al regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio (3). Sono
comprese le norme sulla trasmissione delle note di addebito e sull'applicazione degli interessi di mora.

(10) La Commissione dovrebbe stabilire l'importo risultante dalla riconciliazione dei contributi finanziari versati con
cadenza semestrale sulla base dei bilanci intermedi per l'anno precedente con l'importo definitivo dovuto sulla base
dei bilanci sottoposti a revisione e della documentazione giustificativa per lo stesso anno. Tale importo dovrebbe
essere tenuto presente per il calcolo del successivo pagamento dovuto dai depositari centrali di titoli. Se nessun
ulteriore pagamento semestrale è dovuto dai depositari centrali di titoli, la Commissione dovrebbe inviare una nota
di addebito separata in conformità all'articolo 98, paragrafo 4, del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046.

(11) La Commissione ha consultato, in conformità all'articolo 5 bis, paragrafo 13, ultima frase, del regolamento (UE)
n. 833/2014 del Consiglio, le autorità nazionali di vigilanza competenti quali definite nel presente regolamento in
merito alle disposizioni del presente regolamento.

(12) Alla luce della situazione in Ucraina, il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore con urgenza il giorno
successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

CAPO I

DISPOSIZIONI GENERALI

Articolo 1

Oggetto

Il presente regolamento stabilisce norme dettagliate specifiche riguardanti:

(a) la comunicazione alla Commissione e alle autorità nazionali di vigilanza; e

(b) l'esecuzione delle operazioni di entrata.

(3) Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie
applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013,
(UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e
abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2018/1046/oj).

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Articolo 2

Definizioni

Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni seguenti:

(1) "depositario centrale di titoli": una persona giuridica, quale definita all'articolo 2, paragrafo 1, punto 1), del
regolamento (UE) n. 909/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), soggetta agli obblighi di cui all'articolo 5
bis, paragrafi da 8 a 12, del regolamento (UE) n. 833/2014;

(2) "contributo finanziario": il contributo finanziario di cui all'articolo 5 bis, paragrafo 9, secondo comma, del
regolamento (UE) n. 833/2014;

(3) "autorità nazionale di vigilanza": autorità designata da uno Stato membro a norma dell'articolo 11 del regolamento
(UE) n. 909/2014, cui sono conferite competenze di vigilanza dei depositari centrali di titoli quali definiti al punto 1);

(4) "bilancio intermedio": il bilancio intermedio di cui all'articolo 5 bis, paragrafo 11, primo comma, del regolamento
(UE) n. 833/2014;

(5) "revisione legale dei conti": revisione dei bilanci di esercizio o dei bilanci consolidati quale definita all'articolo 2,
punto 1), della direttiva 2006/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (5).

CAPO II

COMUNICAZIONE

Articolo 3

Norme generali

1. Ai fini della contabilità separata delle disponibilità liquide, delle entrate e dell'utile netto di cui all'articolo 5 bis,
paragrafo 8, del regolamento (UE) n. 833/2014, sono utilizzate nella misura del possibile le normali relazioni dei
depositari centrali di titoli.

2. Le relazioni da presentare alla Commissione sono redatte sulla base delle norme contabili applicate dai depositari
centrali di titoli.

3. Le relazioni da presentare alla Commissione sono espresse in euro. Tali relazioni possono essere estratte da bilanci
denominati in altre valute conformemente agli obblighi cui sono soggetti i depositari centrali di titoli. Ove necessario gli
importi sono convertiti in euro. In tal caso le relazioni dovrebbero indicare i tassi di cambio utilizzati.

4. Le relazioni, le previsioni e le informazioni di cui agli articoli da 4 a 6 sono trasmesse alla Commissione, firmate
elettronicamente con firma elettronica qualificata ai sensi del regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del
Consiglio (6), agli indirizzi comunicati dalla Commissione.

5. I depositari centrali di titoli conservano i documenti finanziari e contabili relativi al contributo finanziario per un
periodo di cinque anni a decorrere dall'approvazione definitiva dei conti. I documenti e i dati relativi a revisioni, ricorsi,
contenziosi, azioni legali riguardanti impegni giuridici o relativi a indagini sono conservati fino alla conclusione di tali
revisioni, ricorsi, contenziosi, azioni legali o indagini.

(4) Regolamento (UE) n. 909/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, relativo al miglioramento del regolamento
titoli nell'Unione europea e ai depositari centrali di titoli e recante modifica delle direttive 98/26/CE e 2014/65/UE e del regolamento
(UE) n. 236/2012 (GU L 257 del 28.8.2014, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2014/909/oj).
(5) Direttiva 2006/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei
conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE del Consiglio e abroga la direttiva 84/253/CEE del Consiglio
(GU L 157 del 9.6.2006, pag. 87, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2006/43/oj).
(6) Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, in materia di identificazione elettronica e
servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE (GU L 257 del 28.8.2014,
pag. 73, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2014/910/oj).

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Articolo 4

Bilancio intermedio

1. I depositari centrali di titoli presentano alla Commissione e alle autorità nazionali di vigilanza il bilancio intermedio
per il periodo dal 1o gennaio al 30 giugno al più tardi il primo giorno lavorativo successivo al 25 luglio dello stesso anno, e
per il periodo dal 1o luglio al 31 dicembre al più tardi il primo giorno lavorativo successivo al 25 marzo dell'anno seguente.
Per il periodo dal 1o gennaio al 30 giugno 2024 il bilancio intermedio è presentato al più tardi il primo giorno lavorativo
successivo al 19 luglio 2024 e riflette il fatto che le norme di cui all'articolo 5 bis, paragrafi da 8 a 14, del regolamento
(UE) n. 833/2014 si applicano a decorrere dal 15 febbraio 2024.

2. Il bilancio intermedio riporta:

(a) le disponibilità liquide, le entrate e le spese di cui all'articolo 5 bis, paragrafo 8, lettere a), b) e c), del regolamento (UE)
n. 833/2014 nonché gli importi dovuti a titolo di imposta sul reddito delle società prevista dal regime generale dello
Stato membro interessato per il rispettivo semestre;

(b) l'utile netto di cui all'articolo 5 bis, paragrafo 8, lettera c), del regolamento (UE) n. 833/2014.

3. I depositari centrali di titoli determinano nel bilancio intermedio il contributo finanziario, diminuito degli importi
trattenuti a titolo provvisorio a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettere a), b) e c), di tale regolamento e, se del caso,
aumentato degli importi da trasferire all'Unione a norma dell'articolo 9.

4. I depositari centrali di titoli trasmettono alla Commissione una previsione indicativa non vincolante degli importi del
contributo finanziario dovuto all'Unione entro il primo giorno lavorativo che cade dopo il 25o giorno del mese successivo a
ciascun trimestre.

Articolo 5

Bilanci e relazioni sottoposti a revisione

1. I depositari centrali di titoli presentano alla Commissione e alle autorità nazionali di vigilanza i bilanci annuali
obbligatori, redatti conformemente alle norme nazionali applicabili e sottoposti a revisione da parte di un revisore legale a
norma della direttiva 2006/43/CE, entro il 31 maggio dell'anno n+1 per l'anno n.

2. I bilanci annuali obbligatori sottoposti a revisione riportano separatamente l'importo totale rispettivamente delle
disponibilità liquide, delle entrate e dell'utile netto di cui all'articolo 5 bis, paragrafo 8, lettere a), b) e c), del regolamento
(UE) 833/2014.

3. I depositari centrali di titoli presentano alla Commissione e alle autorità nazionali di vigilanza, unitamente ai bilanci
annuali obbligatori sottoposti a revisione, una relazione separata che riporta:

(a) gli importi annuali trattenuti a titolo provvisorio dai depositari centrali di titoli, che costituiscono passività nei
confronti dell'Unione a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettera a), del regolamento (UE) n. 833/2014, salvo
che siano utilizzati conformemente all'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettera d), dello stesso regolamento;

(b) l'ammontare complessivo rimanente cumulato degli importi trattenuti a titolo provvisorio a norma dell'articolo 5
bis, paragrafo 10, del regolamento (UE) n. 833/2014;

(c) gli importi che cessano di essere dovuti all'Unione a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettera d), del
regolamento (UE) n. 833/2014;

(d) il contributo finanziario totale per l'anno n:

i) ridotto dell'importo trattenuto a titolo provvisorio a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettere a), b) e c),
del regolamento (UE) n. 833/2014;

ii) aumentato degli importi da trasferire all'Unione a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettere e) e f), del
regolamento (UE) n. 833/2014;

(e) la ripartizione per valuta di denominazione delle disponibilità liquide e delle entrate di cui al paragrafo precedente e
all'articolo 4, paragrafo 2, lettera a).

— 162 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Tale relazione dovrebbe essere corredata di una relazione di affidabilità redatta dal revisore legale del depositario centrale di
titoli e riconciliata con il bilancio annuale obbligatorio.

4. Su richiesta della Commissione, i depositari centrali di titoli le trasmettono eventuali informazioni supplementari
relative ai bilanci o alle relazioni di cui al presente articolo.

Articolo 6

Comunicazione da parte dei depositari centrali di titoli e delle autorità nazionali di vigilanza sugli importi
trattenuti a titolo provvisorio

1. I depositari centrali di titoli presentano alla Commissione e alle autorità nazionali di vigilanza, unitamente a ciascun
bilancio intermedio di cui all'articolo 4 e ai bilanci e alle relazioni sottoposti a revisione di cui all'articolo 5, un documento
separato che riporta:

(a) le ipotesi formulate e qualsiasi altra informazione necessaria utilizzate per determinare l'importo del contributo
finanziario trattenuto a titolo provvisorio a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettere a), b) e c), del
regolamento (UE) n. 833/2014;

(b) informazioni sull'utilizzo degli importi trattenuti a titolo provvisorio a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettera
d), del regolamento (UE) n. 833/2014.

Le informazioni di cui al presente articolo, lettera b), primo comma, comprendono la quantificazione dettagliata delle spese,
dei rischi e delle perdite sostenuti o per i quali sono stati disposti accantonamenti a causa della guerra in Ucraina in
relazione alle attività detenute da tali depositari centrali di titoli, e delle quote di tali importi che non possono essere
coperte dalle risorse interne dei depositari centrali di titoli al momento in cui si verificano.

2. Le informazioni delle autorità nazionali di vigilanza in merito alla decisione, a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo
10, lettera e), del regolamento (UE) 833/2014, che stabilisce se gli importi trattenuti a titolo provvisorio, o una loro parte,
siano ancora necessari per soddisfare i requisiti di gestione del rischio alla luce delle ripercussioni della guerra in Ucraina
sulle attività detenute dai depositari centrali di titoli, comprendono una descrizione dettagliata del pertinente fabbisogno
con la relativa stima e le ipotesi utilizzate per la stima, unitamente a tutte le informazioni supplementari che le autorità
nazionali di vigilanza possono ritenere rilevanti. Le autorità nazionali di vigilanza notificano immediatamente alla
Commissione qualsiasi misura di vigilanza o altra misura da esse adottata nei confronti dei depositari centrali di titoli tale
da incidere sugli importi trattenuti a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, del regolamento (UE) n. 833/2014.

3. Su richiesta della Commissione, le autorità nazionali di vigilanza le trasmettono senza indugio eventuali
informazioni supplementari relative alla quantificazione delle spese, dei rischi e delle perdite sostenuti o per i quali sono
stati disposti accantonamenti a causa della guerra in Ucraina in relazione alle attività detenute dai depositari centrali di
titoli o alla quantificazione delle risorse interne utilizzate per coprire tali rischi.

I depositari centrali di titoli e le autorità nazionali di vigilanza cooperano con la Commissione per quanto riguarda lo
scambio di informazioni utilizzate per la decisione sugli importi trattenuti.

CAPO III

OPERAZIONI DI ENTRATA

Articolo 7

Versamento del contributo finanziario

Esaminato il bilancio intermedio di cui all'articolo 4 del presente regolamento, la Commissione invia con cadenza
semestrale una nota di addebito a norma dell'articolo 98, paragrafo 4, del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 per
richiedere il contributo finanziario dovuto. I depositari centrali di titoli versano il contributo finanziario entro 5 giorni
lavorativi dalla data della richiesta del contributo finanziario.

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Gli importi richiesti con cadenza semestrale:

(a) sono aumentati o diminuiti, se del caso, dell'importo risultante dalla riconciliazione del contributo finanziario
versato nell'anno precedente con l'importo definitivo dovuto sulla base del bilancio sottoposto a revisione per lo
stesso anno, di cui all'articolo 5 del presente regolamento; e

(b) sono comprensivi dell'importo trattenuto a titolo provvisorio che non è più necessario per soddisfare i requisiti di
gestione del rischio e riportato nella comunicazione dei depositari centrali di titoli a norma dell'articolo 5,
paragrafo 3, lettera d), punto ii), del presente regolamento.

Articolo 8

Riconciliazione del contributo finanziario versato con gli importi definitivi dovuti

1. La Commissione stabilisce l'importo definitivo del contributo finanziario dovuto per un determinato anno sulla base
del bilancio annuale obbligatorio sottoposto a revisione.

2. Se l'importo annuo del contributo finanziario dovuto per un determinato anno, eventualmente diminuito degli
importi trattenuti a titolo provvisorio a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettere a), b) e c), del regolamento (UE)
n. 833/2014, ed eventualmente aumentato degli importi da trasferire all'Unione a norma dell'articolo 9, è inferiore alla
somma degli importi dei pagamenti semestrali effettuati per tale anno a norma dell'articolo 7 del presente regolamento, la
differenza è dedotta dal pagamento successivo dovuto dai depositari centrali di titoli all'Unione.

3. L'importo dovuto dai depositari centrali di titoli risultante dalla compensazione ai sensi della frase precedente non è
inferiore a zero.

4. Se l'importo annuo del contributo finanziario dovuto per un determinato anno, eventualmente diminuito degli
importi trattenuti a titolo provvisorio a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 10, lettere a), b) e c), del regolamento (UE)
n. 833/2014, ed eventualmente aumentato degli importi da trasferire all'Unione a norma dell'articolo 9, è superiore alla
somma degli importi dei pagamenti semestrali effettuati per tale anno a norma dell'articolo 7 del presente regolamento, la
Commissione aggiunge l'importo della differenza al pagamento successivo dovuto dai depositari centrali di titoli all'Unione
oppure invia, a norma dell'articolo 98, paragrafo 4, del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046, una nota di addebito
separata relativa a tale importo se non sono dovuti ulteriori pagamenti semestrali dai depositari centrali di titoli.

Articolo 9

Trasferimento degli importi trattenuti a titolo provvisorio

Ricevuta dai depositari centrali di titoli a norma dell'articolo 5 bis, paragrafo 11, secondo comma, del regolamento (UE)
n. 833/2014, l'informazione che gli importi trattenuti a titolo provvisorio non sono più necessari per soddisfare i requisiti
di gestione del rischio alla luce delle ripercussioni della guerra in Ucraina sulle attività detenute dai depositari centrali di
titoli, la Commissione aggiunge tali importi al pagamento successivo dovuto dai depositari centrali di titoli all'Unione a
norma dell'articolo 7 oppure invia, a norma dell'articolo 98, paragrafo 4, del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046, una
nota di addebito separata relativa a tale importo se non sono dovuti ulteriori pagamenti semestrali dai depositari centrali di
titoli.

Tale nota di addebito separata può anche comprendere, se del caso, la riconciliazione dei contributi finanziari semestrali
versati con gli importi definitivi dovuti di cui all'articolo 8.

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CAPO IV

DISPOSIZIONI FINALI

Articolo 10

Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in


ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 6 giugno 2024

Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN

24CE2241

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DECISIONE (UE) 2024/1651 DEL CONSIGLIO

del 30 maggio 2024

relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea nel comitato di adesione del consiglio
internazionale dello zucchero in merito alle condizioni di adesione dello Stato del Kuwait all’accordo
internazionale sullo zucchero del 1992

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 207, paragrafo 4, primo comma, in
combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1) L’accordo internazionale sullo zucchero del 1992 («accordo») è stato concluso dall’Unione con decisione 92/580/CEE
del Consiglio (1) ed è entrato in vigore il 1o gennaio 1993.

(2) A norma dell’articolo 45, paragrafo 2, dell’accordo, il consiglio internazionale dello zucchero può prorogare
l’accordo per periodi successivi non superiori a due anni. Dalla sua conclusione, l’accordo è stato regolarmente
prorogato, da ultimo il 27 novembre 2023, e rimane pertanto in vigore fino al 31 dicembre 2024.

(3) L’articolo 41 dell’accordo stabilisce che i governi di tutti gli Stati possono aderire all’accordo alle condizioni stabilite
dal consiglio internazionale dello zucchero. In occasione della sua prima riunione tenutasi nel 1993, il consiglio
internazionale dello zucchero ha istituito un comitato di adesione incaricato di esaminare le domande di adesione
all’accordo degli Stati non elencati nell’allegato. L’Unione europea è membro del comitato di adesione.

(4) Il governo dello Stato del Kuwait ha manifestato formalmente il proprio interesse ad aderire all’accordo. In
considerazione del fatto che lo Stato del Kuwait non figura nell’allegato dell’accordo, occorre stabilire le condizioni di
adesione per la sua adesione all’accordo. Il comitato di adesione è pertanto invitato ad adottare una decisione,
mediante scambio di corrispondenza, per stabilire le condizioni per l’adesione dello Stato del Kuwait all’accordo. Tali
condizioni sono il numero di voti, il pagamento di un contributo annuale e gli obblighi di comunicazione al
consiglio internazionale dello zucchero.

(5) È nell’interesse dell’Unione approvare le condizioni di adesione dello Stato del Kuwait secondo l’approccio stabilito
dal consiglio internazionale dello zucchero in considerazione della posizione dello Stato del Kuwait quale
importante importatore regionale di zucchero e destinazione consolidata delle esportazioni di zucchero prodotto
nell’Unione.

(6) A norma dell’articolo 25, paragrafo 4, dell’accordo, quando uno Stato aderisce all’accordo dopo la sua entrata in
vigore e non figura nell’allegato, il consiglio internazionale dello zucchero decide il numero di voti da attribuire a tale
Stato. L’adesione dello Stato del Kuwait all’accordo inciderà pertanto sull’equilibrio decisionale in seno al consiglio
internazionale dello zucchero.

(7) È opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione nel comitato di adesione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato di adesione del consiglio internazionale dello zucchero
consiste nell’approvare le condizioni per l’adesione dello Stato del Kuwait all’accordo internazionale sullo zucchero del
1992 («accordo»), garantendo che il numero di voti da assegnare allo Stato del Kuwait sia calcolato conformemente
all’articolo 25, paragrafo 4, dell’accordo.

(1) Decisione 92/580/CEE del Consiglio, del 13 novembre 1992, relativa alla firma e alla conclusione dell’accordo internazionale sullo
zucchero del 1992 (GU L 379 del 23.12.1992, pag. 15).

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Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 30 maggio 2024

Per il Consiglio
Il presidente
H. LAHBIB

24CE2242

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Avviso riguardante la data di entrata in vigore dell'accordo in forma di scambio di lettere tra l'Unione
europea e la Repubblica araba d'Egitto ai sensi dell'articolo XXVIII dell'accordo generale sulle tariffe
doganali e sul commercio (GATT) 1994 in merito alla modifica delle concessioni per tutti
i contingenti tariffari inclusi nell'elenco CLXXV dell'UE a seguito del recesso del Regno Unito
dall'Unione europea

L’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e la Repubblica araba d’Egitto ai sensi dell’articolo XXVIII
dell’accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT) 1994 in merito alla modifica delle concessioni per tutti
i contingenti tariffari inclusi nell’elenco CLXXV dell’UE a seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione europea (1),
firmato a Bruxelles il 20 dicembre 2023, è entrato in vigore il 2 maggio 2024.

(1) Il testo dell’accordo è pubblicato nella GU L, 2024/1360, 31.5.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/agree/2024/1360/oj.

24CE2243

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/
REGOLAMENTO (UE) 2024/1652 DEL CONSIGLIO

del 30 maggio 2024

che modifica l’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 relativo alla nomenclatura tariffaria
e statistica ed alla tariffa doganale comune

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 31,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1) Le importazioni dell’Unione di cereali, semi oleosi e prodotti derivati, nonché di palette di carico di polpe di
barbabietole e piselli secchi, sono notevolmente aumentate dalla data dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da
parte della Federazione russa il 24 febbraio 2022.

(2) Mentre la Federazione russa continua a fornire quantità relativamente modeste di cereali, semi oleosi e prodotti
derivati nonché di palette di carico di polpe di barbabietole e di piselli secchi sul mercato dell’Unione, è uno dei
principali produttori ed esportatori di tali prodotti a livello mondiale. Dati i suoi attuali volumi di esportazioni nel
mondo, la Federazione russa potrebbe riorientare in modo facile e rapido volumi ingenti di forniture di tali prodotti
verso l’Unione, causando un afflusso improvviso di prodotti dalle sue ampie scorte esistenti, perturbando in tal
modo i mercati dell’Unione. Vi sono inoltre prove del fatto che attualmente la Federazione russa si stia appropriando
illegalmente di volumi ingenti di cereali e semi oleosi prodotti nei territori dell’Ucraina che occupa in modo illegale,
per poi indirizzarli verso i propri mercati di esportazione come prodotti asseritamente «russi».

(3) I dazi doganali comuni erga omnes dell’Unione sono i dazi della nazione più favorita (NPF) attualmente applicati sulle
importazioni di cereali, semi oleosi e prodotti derivati nonché palette di carico di polpe di barbabietole e piselli
secchi e differiscono in misura significativa. A seconda del prodotto interessato, tali dazi sono pari a zero o molto
bassi, oppure sono già elevati e quindi non vi sono scambi commerciali.

(4) È necessario adottare misure tariffarie adeguate per impedire che i cereali, i semi oleosi e i prodotti derivati nonché le
palette di carico di polpe di barbabietole e i piselli secchi originari della Federazione russa continuino ad avere
accesso al mercato dell’Unione a condizioni altrettanto favorevoli di quelle applicate quando tali prodotti hanno altre
origini non preferenziali. Tali misure tariffarie adeguate dovrebbero contribuire a impedire alla Federazione russa di
orientare quantitativi notevoli di tali prodotti verso l’Unione al fine di indebolire quest’ultima politicamente ed
economicamente, creando in tal modo perturbazioni sul mercato dell’Unione, generando tensioni e attriti a livello
sociale all’interno dell’Unione e minacciando il corretto funzionamento dell’unione doganale. Tale minaccia è stata
valutata a norma dell’articolo 32, lettera d), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dovrebbero
pertanto essere adottate misure per evitare gravi turbamenti nella vita economica degli Stati membri a norma
dell’articolo 31 dello stesso trattato.

(5) Misure tariffarie adeguate dovrebbero essere contemporaneamente adottate nei confronti della Repubblica di
Bielorussia al fine di evitare che, qualora i dazi dell’Unione sulle importazioni di merci pertinenti da tale paese
dovessero rimanere invariati, le importazioni nell’Unione dalla Federazione russa siano dirottate attraverso la
Repubblica di Bielorussia, dati i suoi stretti legami politici ed economici con la Russia.

(6) Di conseguenza le importazioni di cereali, semi oleosi e prodotti derivati nonché di palette di carico di polpe di
barbabietole e piselli secchi originari della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia o esportati
direttamente o indirettamente da tali paesi dovrebbero essere soggette a dazi doganali più elevati rispetto a quelle
provenienti da altri paesi terzi ogniqualvolta i dazi doganali attualmente applicabili siano pari a zero o non siano
sufficientemente elevati. Qualora tali prodotti non siano originari della Federazione russa o della Repubblica di
Bielorussia o non siano esportati direttamente o indirettamente da tali paesi non dovrebbero essere soggetti a tali
dazi doganali più elevati, anche quando transitano attraverso la Federazione russa o la Repubblica di Bielorussia.

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(7) La Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia non dovrebbero inoltre beneficiare dei contingenti tariffari
dell’Unione alle condizioni di trattamento della nazione più favorita. Le aliquote ridotte stabilite nei contingenti
tariffari dell’Unione per i prodotti di cui all’allegato del presente regolamento non dovrebbero pertanto applicarsi alle
importazioni nell’Unione di prodotti originari della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia o esportati
direttamente o indirettamente da tali paesi.

(8) L’aumento previsto dei dazi doganali non dovrebbe avere ripercussioni negative sulla sicurezza alimentare mondiale
in quanto non inciderebbe sul transito dei prodotti in questione attraverso il territorio dell’Unione verso paesi terzi di
destinazione finale. Al contrario, l’aumento dei dazi all’importazione nell’Unione potrebbe dare luogo
all’esportazione di tali prodotti verso paesi terzi e accrescere la disponibilità degli approvvigionamenti.

(9) L’aumento previsto dei dazi doganali è coerente con l’azione esterna dell’Unione in altri settori, come richiesto
dall’articolo 21, paragrafo 3, del trattato sull’Unione europea (TUE). Lo stato delle relazioni tra l’Unione e la
Federazione russa si è evoluto molto negativamente negli ultimi anni, con un particolare deterioramento nel corso
degli ultimi due anni data la palese inosservanza del diritto internazionale da parte della Federazione russa e, in
particolare, a causa della sua invasione su vasta scala non provocata e ingiustificata dell’Ucraina. Dal luglio 2014
l’Unione ha progressivamente imposto misure restrittive nei confronti della Federazione russa.

(10) Sebbene la Federazione russa sia membro dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), l’Unione è esonerata
dall’obbligo di concedere ai prodotti importati dalla Federazione russa i vantaggi concessi ai prodotti simili importati
da altri paesi (trattamento della nazione più favorita) in virtù delle eccezioni che si applicano nel quadro dell’accordo
che istituisce l’Organizzazione mondiale del commercio («accordo OMC»), in particolare dell’articolo XXI (eccezioni
in materia di sicurezza).dell’accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio 1994.

(11) Anche tra l’Unione e la Repubblica di Bielorussia i rapporti si sono deteriorati negli ultimi anni a causa del mancato
rispetto del diritto internazionale, comprese le libertà fondamentali e i diritti umani, da parte del regime bielorusso
e per via del suo sostegno alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Dall’ottobre 2020
l’Unione ha progressivamente imposto misure restrittive nei confronti della Repubblica di Bielorussia.

(12) Poiché la Repubblica di Bielorussia non è membro dell’OMC, l’Unione non è tenuta, in virtù dell’accordo OMC,
a concedere ai prodotti provenienti dalla Repubblica di Bielorussia il trattamento della nazione più favorita. Gli
accordi commerciali vigenti consentono inoltre azioni giustificate sulla base delle clausole di eccezione applicabili, in
particolare le eccezioni in materia di sicurezza.

(13) In ottemperanza al principio di proporzionalità, per realizzare l’obiettivo fondamentale di garantire che i cereali,
i semi oleosi e i prodotti derivati nonché le palette di carico di polpe di barbabietole e i piselli secchi provenienti dalla
Federazione russa e dalla Repubblica di Bielorussia non causino perturbazioni sul mercato dell’Unione per tali
prodotti o non alterino il corretto funzionamento dell’unione doganale è necessario e opportuno disciplinare un
aumento dei dazi su tali prodotti con effetto immediato. Il presente regolamento si limita a quanto è necessario per
conseguire tali obiettivi, in conformità dell’articolo 5, paragrafo 4, del TUE,

(14) È pertanto opportuno modificare di conseguenza l’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 (1),

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1
L’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

(1) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa
doganale comune (GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1).

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Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 1 luglio 2024. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi
o

e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 30 maggio 2024

Per il Consiglio
Il presidente
H. LAHBIB

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ALLEGATO

Nella parte seconda dell’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87, relativo ai codici della nomenclatura combinata (NC)
corrispondenti ai codici NC elencati nella colonna 1 della tabella seguente, il testo e le note a piè di pagina della colonna 3
della tabella dei dazi sono sostituiti dal testo e dalle note a piè di pagina della colonna 3 della tabella seguente:

Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

07 Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi commestibili

0713 Legumi da granella secchi, sgranati, anche decorticati o spezzati:

0713 10 - Piselli (Pisum sativum):

0713 10 10 - - destinati alla semina esenzione (6)

0713 10 90 - - altri esenzione (6)

0713 20 00 - Ceci esenzione (6)

10 Cereali

1001 Frumento (grano) e frumento segalato:

- Frumento (grano) duro:

1001 11 00 - - destinato alla semina 148 EUR/t (1) (4)

1001 19 00 - - altro 148 EUR/t (1) (2) (4)

- altro:

1001 91 - - destinato alla semina:

1001 91 10 - - - Spelta (3) 12,8 (5)

1001 91 20 - - - Frumento (grano) tenero e frumento segalato 95 EUR/t (1) (4)

1001 91 90 - - - altri 95 EUR/t

1001 99 00 - - altro 95 EUR/t (1) (2) (4)

1002 Segale:

1002 10 00 - destinata alla semina 93 EUR/t (1) (4)

1002 90 00 - altra 93 EUR/t (1) (4)

1003 Orzo:

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

1003 10 00 - destinato alla semina 93 EUR/t (2)

1003 90 00 - altro 93 EUR/t (2)

1005 Granturco:

1005 10 - destinato alla semina:

- - ibrido (3):

1005 10 13 - - - ibrido a tre vie esenzione (5)

1005 10 15 - - - ibrido semplice esenzione (5)

1005 10 18 - - - altro esenzione (5)

1005 10 90 - - altro 94 EUR/t (1) (2) (4)

1005 90 00 - altro 94 EUR/t (1) (2) (4)

1007 Sorgo da granella:

1007 10 - destinato alla semina:

1007 10 10 - - ibrido (3) 6,4 (5)

1007 10 90 - - altro 94 EUR/t (1) (2) (4)

1007 90 00 - altro 94 EUR/t (1) (2) (4)

1008 Grano saraceno, miglio e scagliola; altri cereali:

1008 10 00 - Grano saraceno 37 EUR/t (5)

- Miglio:

1008 21 00 - - destinato alla semina 56 EUR/t (2) (5)

1008 29 00 - - altro 56 EUR/t (2) (5)

1008 30 00 - Scagliola esenzione (5)

1008 40 00 - Fonio (Digitaria spp.) 37 EUR/t (5)

1008 50 00 - Quinoa (Chenopodium quinoa) 37 EUR/t (5)

1008 90 00 - altri cereali 37 EUR/t (5)

— 173 —
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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

11 Prodotti della macinazione; malto; amidi e fecole; inulina; glutine di (6)


frumento

1106 Farine, semolini e polveri dei legumi da granella secchi della voce 0713, di
sago o di radici o tuberi della voce 0714 e dei prodotti del capitolo 8:

1106 10 00 - di legumi da granella secchi della voce 0713 7,7 (6)

12 Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante industriali


o medicinali; paglie e foraggi

1201 Fave di soia, anche frantumate:

1201 10 00 - destinate alla semina (3) esenzione (6)

1201 90 00 - altre esenzione (6)

1202 Arachidi non tostate né altrimenti cotte, anche sgusciate o frantumate:

1202 30 00 - destinate alla semina (3) esenzione (6)

- altre:

1202 41 00 - - con guscio esenzione (6)

1202 42 00 - - sgusciate, anche frantumate esenzione (6)

1203 00 00 Copra esenzione (6)

1204 00 Semi di lino, anche frantumati:

1204 00 10 - destinati alla semina (3) esenzione (6)

1204 00 90 - altri esenzione (8)

1205 Semi di ravizzone o di colza, anche frantumati:

1205 10 - Semi di ravizzone o di colza a basso tenore di acido erucico:

1205 10 10 - - destinati alla semina (3) esenzione (6)

1205 10 90 - - altri esenzione (6)

1205 90 00 - altri esenzione (6)

1206 00 Semi di girasole, anche frantumati:

1206 00 10 - destinati alla semina (3) esenzione (6)

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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

- altri:

1206 00 91 - - sgusciati; con guscio striato grigio e bianco esenzione (6)

1206 00 99 - - altri esenzione (6)

1207 Altri semi e frutti oleosi, anche frantumati:

1207 10 00 - Noci e mandorle di palmisti esenzione (6)

- Semi di cotone:

1207 21 00 - - destinati alla semina (3) esenzione (6)

1207 29 00 - - altri esenzione (6)

1207 30 00 - Semi di ricino esenzione (6)

1207 40 - Semi di sesamo:

1207 40 10 - - destinati alla semina (3) esenzione (6)

1207 40 90 - - altri esenzione (6)

1207 50 - Semi di senape:

1207 50 10 - - destinati alla semina (3) esenzione (6)

1207 50 90 - - altri esenzione (6)

1207 60 00 - Semi di cartamo (Carthamus tinctorius) esenzione (6)

1207 70 00 - Semi di melone esenzione (6)

- altri:

1207 91 - - Semi di papavero nero o bianco:

1207 91 10 - - - destinati alla semina (3) esenzione (6)

1207 91 90 - - - altri esenzione (6)

1207 99 - - altri:

1207 99 20 - - - destinati alla semina (3) esenzione (6)

- - - altri:

— 175 —
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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

1207 99 91 - - - - Semi di canapa esenzione (6)

1207 99 96 - - - - altri esenzione (6)

1208 Farine di semi o di frutti oleosi, diverse dalla farina di senape:

1208 10 00 - di fave di soia 4,5 (6)

1208 90 00 - altre esenzione (6)

14 Materie vegetali da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non


nominati né compresi altrove

1404 Prodotti vegetali, non nominati né compresi altrove:

1404 90 00 - altre esenzione (6)

15 Grassi e oli animali, vegetali o di origine microbica e prodotti della loro


scissione; grassi alimentari lavorati; cere di origine animale o vegetale

1507 Olio di soia e sue frazioni, anche raffinati, ma non modificati chimicamente:

1507 10 - Olio greggio, anche depurato delle mucillagini:

1507 10 10 - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 3,2 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1507 10 90 - - altro 6,4 (6)

1507 90 - altri:

1507 90 10 - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1507 90 90 - - altri 9,6 (6)

1508 Olio di arachide e sue frazioni, anche raffinati, ma non modificati


chimicamente:

1508 10 - Olio greggio:

1508 10 10 - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti esenzione (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1508 10 90 - - altro 6,4 (6)

1508 90 - altri:

— 176 —
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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

1508 90 10 - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1508 90 90 - - altri 9,6 (6)

1512 Oli di girasole, di cartamo o di cotone e loro frazioni, anche raffinati, ma


non modificati chimicamente:

- Oli di girasole o di cartamo e loro frazioni:

1512 11 - - Oli greggi:

1512 11 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 3,2 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

- - - altri:

1512 11 91 - - - - di girasole 6,4 (6)

1512 11 99 - - - - di cartamo 6,4 (6)

1512 19 - - altri:

1512 19 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1512 19 90 - - - altri 9,6 (6)

- Olio di cotone e sue frazioni:

1512 21 - - Olio greggio, anche depurato del gossipolo:

1512 21 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 3,2 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1512 21 90 - - - altro 6,4 (6)

1512 29 - - altri:

1512 29 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1512 29 90 - - - altri 9,6 (6)

1514 Oli di ravizzone, di colza o di senape e loro frazioni, anche raffinati, ma non
modificati chimicamente:

- Oli di ravizzone o di colza a basso tenore di acido erucico e loro frazioni:

1514 11 - - Oli greggi:

— 177 —
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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

1514 11 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 3,2 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1514 11 90 - - - altri 6,4 (6)

1514 19 - - altri:

1514 19 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1514 19 90 - - - altri 9,6 (6)

- altri:

1514 91 - - Oli greggi:

1514 91 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 3,2 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1514 91 90 - - - altri 6,4 (6)

1514 99 - - altri:

1514 99 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1514 99 90 - - - altri 9,6 (6)

1515 Altri grassi e oli vegetali o di origine microbica (compreso l’olio di jojoba)
e loro frazioni, fissi, anche raffinati, ma non modificati chimicamente:

- Olio di lino e sue frazioni:

1515 11 00 - - Olio greggio 3,2 (6)

1515 19 - - altri:

1515 19 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1515 19 90 - - - altri 9,6 (6)

- Olio di granturco e sue frazioni:

1515 21 - - Oli greggi:

1515 21 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 3,2 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

— 178 —
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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

1515 21 90 - - - altro 6,4 (6)

1515 29 - - altri:

1515 29 10 - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

1515 29 90 - - - altri 9,6 (6)

1515 90 - altri:

- - altri oli e loro frazioni:

- - - Oli greggi:

1515 90 40 - - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 3,2 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

- - - - altri:

1515 90 51 - - - - - concreti, presentati in imballaggi immediati di contenuto netto 12,8 (6)


inferiore o uguale a 1 kg

1515 90 59 - - - - - concreti, altrimenti presentati; fluidi 6,4 (6)

- - - altri:

1515 90 60 - - - - per usi tecnici o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti 5,1 (6)
alimentari destinati al consumo umano (7)

- - - - altri:

1515 90 91 - - - - - concreti, presentati in imballaggi immediati di contenuto netto 12,8 (6)


inferiore o uguale a 1 kg

1515 90 99 - - - - - concreti, altrimenti presentati; fluidi 9,6 (6)

1516 Grassi e oli animali, vegetali o di origine microbica e loro frazioni,


parzialmente o totalmente idrogenati, interesterificati, riesterificati o elaidi-
nizzati, anche raffinati, ma non altrimenti lavorati:

1516 20 - Grassi e oli vegetali e loro frazioni:

- - altri:

1516 20 91 - - - presentati in imballaggi immediati di contenuto netto inferiore o uguale 12,8 (6)
a 1 kg

- - - altri:

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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

1516 20 95 - - - - Oli di ravizzone, di colza, di lino, di girasole, d’illipè, di karitè, di 5,1 (6)
makorè, di touloucouna o di babassù, destinati ad usi tecnici
o industriali diversi dalla fabbricazione di prodotti per l’alimentazione
umana (7)

- - - - altri:

1516 20 96 - - - - - Oli di arachide, di cotone, di soia o di girasole; altri oli con tenore in 9,6 (6)
acidi grassi liberi inferiore a 50 %, in peso, ed esclusi gli oli di
palmisti, d’illipè, di cocco, di ravizzone, di colza o di copaiba

1516 20 98 - - - - - altri 10,9 (6)

1518 00 Grassi e oli animali, vegetali o di origine microbica e loro frazioni, cotti,
ossidati, disidratati, solforati, soffiati, standolizzati o altrimenti modificati
chimicamente, esclusi quelli della voce 1516; miscugli o preparazioni non
alimentari di grassi o di oli animali, vegetali o di origine microbica o di
frazioni di differenti grassi od oli di questo capitolo, non nominati né
compresi altrove:

- Oli vegetali fissi, fluidi, miscelati, destinati ad usi tecnici od industriali


diversi dalla fabbricazione di prodotti per l’alimentazione umana (7):

1518 00 31 - - greggi 3,2 (6)

1518 00 39 - - altri 5,1 (6)

- altri

1518 00 91 - - Grassi e oli animali, vegetali o di origine microbica e loro frazioni, cotti, 7,7 (6)
ossidati, disidratati, solforati, soffiati, standolizzati o altrimenti modifi-
cati chimicamente, esclusi quelli della voce 1516

- - altri:

1518 00 95 - - - Miscugli o preparazioni non alimentari di grassi e di oli animali o di 2 (6)


grassi e di oli animali e vegetali o di origine microbica e loro frazioni

1518 00 99 - - - altri 7,7 (6)

23 Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli


animali

2302 Crusche, stacciature ed altri residui, anche agglomerati in forma di pellets,


della vagliatura, della molitura o di altre lavorazioni dei cereali o dei legumi:

2302 30 - di frumento:

— 180 —
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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

2302 30 10 - - aventi tenore, in peso, di amido inferiore o uguale a 28 %, e la cui 44 EUR/t (2) (5)
proporzione di prodotto che passa attraverso un setaccio di larghezza di
maglie pari a 0,2 mm non supera, in peso, 10 %, oppure, nel caso
contrario, il cui prodotto passato attraverso il setaccio ha un tenore, in
peso, di ceneri, calcolato sulla materia secca, uguale o superiore a 1,5 %

2302 30 90 - - altri 89 EUR/t (2)

2302 40 - di altri cereali:

- - altri:

2302 40 10 - - - aventi tenore, in peso, di amido inferiore o uguale a 28 %, e la cui 44 EUR/t (2) (5)
proporzione di prodotto che passa attraverso un setaccio di larghezza
di maglie pari a 0,2 mm non supera, in peso, 10 %, oppure, nel caso
contrario, il cui prodotto passato attraverso il setaccio ha un tenore, in
peso, di ceneri, calcolato sulla materia secca, uguale o superiore a 1,5 %

2302 40 90 - - - altri 89 EUR/t (2)

2303 Residui della fabbricazione degli amidi e residui simili, polpe di barbabietole,
cascami di canne da zucchero ed altri cascami della fabbricazione dello
zucchero, avanzi della fabbricazione della birra o della distillazione degli
alcoli, anche agglomerati in forma di pellets:

2303 10 - Residui della fabbricazione degli amidi e residui simili:

- - Residui della fabbricazione degli amidi di granturco (escluse le acque di


macerazione concentrate), aventi tenore di proteine, calcolato sulla
sostanza secca:

2303 10 11 - - - superiore a 40 % in peso 320 EUR/t (2)

2303 10 19 - - - uguale o inferiore a 40 % in peso esenzione (6)

2303 10 90 - - altri esenzione (6)

2303 20 - Polpe di barbabietole, cascami di canne da zucchero esaurite ed altri


cascami della fabbricazione dello zucchero:

2303 20 10 - - Polpe di barbabietole esenzione (6)

2303 20 90 - - altri esenzione (6)

2303 30 00 - Avanzi della fabbricazione della birra o della distillazione degli alcoli esenzione (6)

2304 00 00 Panelli e altri residui solidi, anche macinati o agglomerati in forma di pellets, esenzione (6)
derivanti dall’estrazione dell’olio di soia

2305 00 00 Panelli e altri residui solidi, anche macinati o agglomerati in forma di pellets, esenzione (6)
derivanti dall’estrazione dell’olio d’arachide

— 181 —
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Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

2306 Panelli e altri residui solidi, anche macinati o agglomerati in forma di pellet,
derivanti dall’estrazione di grassi od oli vegetali o di origine microbica,
diversi da quelli delle voci 2304 o 2305:

2306 10 00 - di semi di cotone esenzione (6)

2306 20 00 - di semi di lino esenzione (6)

2306 30 00 - di semi di girasole esenzione (6)

- di semi di ravizzone o di colza:

2306 41 00 - - di semi di ravizzone o di colza a basso tenore di acido erucico esenzione (6)

2306 49 00 - - altri esenzione (6)

2306 50 00 - di noce di cocco o di copra esenzione (6)

2306 60 00 - di noci o di mandorle di palmisti esenzione (6)

2306 90 - altri:

2306 90 05 - - di germi di granturco esenzione (6)

- - altri:

2306 90 90 - - - altri esenzione (6)

2308 00 Materie vegetali e cascami vegetali, residui e sottoprodotti vegetali, anche


agglomerati in forma di pellets, dei tipi utilizzati per l’alimentazione degli
animali, non nominati né compresi altrove:

2308 00 90 - altri 1,6 (6)

2309 Preparazioni dei tipi utilizzati per l’alimentazione degli animali:

2309 90 - altri:

2309 90 20 - - Prodotti di cui alla nota complementare 5 del presente capitolo esenzione (6)

- - altri, comprese le premiscele:

- - - contenenti amido o fecola, glucosio o sciroppo di glucosio,


maltodestrina o sciroppo di maltodestrina delle sottovoci 1702 30 50,
1702 30 90, 1702 40 90, 1702 90 50 e 2106 90 55 o prodotti
lattiero-caseari:

- - - - contenenti amido o fecola o glucosio o maltodestrina, o sciroppo di


glucosio o sciroppo di maltodestrina:

— 182 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Aliquota dei dazi


Codice NC Designazione delle merci
convenzionali (%)

1 2 3

- - - - - non contenenti amido o fecola o aventi tenore, in peso, di queste


materie, inferiore o uguale a 10 %:

2309 90 31 - - - - - - non contenenti prodotti lattiero-caseari o aventi tenore, in peso, di 23 EUR/t (2) (6)
prodotti lattiero-caseari inferiore a 10 %

- - - - - aventi tenore, in peso, di amido o di fecola superiore a 10 %


e inferiore o uguale a 30 %:

2309 90 41 - - - - - - non contenenti prodotti lattiero-caseari o aventi tenore, in peso, di 55 EUR/t (2) (6)
prodotti lattiero-caseari inferiore a 10 %

- - - - - aventi tenore, in peso, di amido o di fecola superiore a 30 %:

2309 90 51 - - - - - - non contenenti prodotti lattiero-caseari o aventi tenore, in peso, di 102 EUR/t (2) (6)
prodotti lattiero-caseari inferiore a 10 %

- - - altri

2309 90 91 - - - - Polpe di barbabietole melassate 12 (6)

2309 90 96 - - - - altre 9,6 (6)

(1) L’Unione europea si impegna ad applicare, eccetto per i prodotti originari della Federazione russa o della Repubblica di Bielorussia
o esportati direttamente o indirettamente da tali paesi, il dazio ad un’aliquota e in maniera tale da far sì che il prezzo all’importazione
di tali cereali dopo il pagamento del dazio non sia superiore al prezzo effettivo d’intervento (o, in caso di modifica dell’attuale
sistema, al prezzo effettivo di sostegno) aumentato del 55 %. Il dazio applicato non deve superare in alcun caso il dazio indicato nella
colonna 3 per quanto riguarda i cereali che rientrano nelle voci:
ex 1001 frumento,
1002 segala,
ex 1005 granturco, ad eccezione dei semi ibridi,
ex 1007 sorgo, ad eccezione degli ibridi destinati alla semina.
(2) Contingenti tariffari OMC. Questi contingenti non sono applicabili ai prodotti originari della Federazione russa e della Repubblica di
Bielorussia o esportati direttamente o indirettamente da tali paesi.
(3) L’ammissione in questa sottovoce è subordinata alle condizioni stabilite nella sezione II, lettera F, delle disposizioni preliminari.
(4) Aliquota del dazio doganale applicabile ai prodotti originari della Federazione russa e della Repubblica di Bielorussia o esportati
direttamente o indirettamente da tali paesi.
(5) Dazio doganale applicabile, eccetto per i prodotti originari della Federazione russa e della Repubblica di Bielorussia o esportati
direttamente o indirettamente da tali paesi, cui si applica un’aliquota di 95 EUR/t.
(6) Dazio doganale applicabile, eccetto per i prodotti originari della Federazione russa e della Repubblica di Bielorussia o esportati
direttamente o indirettamente da tali paesi, cui si applica un dazio ad valorem del 50 %.
(7) L’ammissione in questa sottovoce è subordinata alle condizioni stabilite dalle disposizioni dell’Unione in materia (cfr. articolo 254 del
Regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1).
(8) Dazio doganale applicabile, eccetto per i prodotti originari della Federazione russa e della Repubblica di Bielorussia o esportati
direttamente o indirettamente da tali paesi, cui si applica un dazio ad valorem del 10 % fino al 31 dicembre 2024, del 20 % dal
1o gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 e del 50 % a partire dal 1o gennaio 2026.

24CE2244

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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1662 DELLA COMMISSIONE


dell'11 giugno 2024
che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 relativo all’incremento temporaneo dei
controlli ufficiali e delle misure di emergenza che disciplinano l’ingresso nell’Unione di determinate
merci provenienti da alcuni paesi terzi, e che attua i regolamenti (UE) 2017/625 e (CE) n. 178/2002
del Parlamento europeo e del Consiglio

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi
e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure
nel campo della sicurezza alimentare (1), in particolare l’articolo 53, paragrafo 1, lettera b), punto ii),

visto il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli
ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi,
delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, recante
modifica dei regolamenti (CE) n. 999/2001, (CE) n. 396/2005, (CE) n. 1069/2009, (CE) n. 1107/2009, (UE) n. 1151/2012,
(UE) n. 652/2014, (UE) 2016/429 e (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, dei regolamenti (CE)
n. 1/2005 e (CE) n. 1099/2009 del Consiglio e delle direttive 98/58/CE, 1999/74/CE, 2007/43/CE, 2008/119/CE
e 2008/120/CE del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e
del Consiglio, le direttive 89/608/CEE, 89/662/CEE, 90/425/CEE, 91/496/CEE, 96/23/CE, 96/93/CE e 97/78/CE del
Consiglio e la decisione 92/438/CEE del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali) (2), in particolare l’articolo 47,
paragrafo 2, primo comma, lettera b), e l’articolo 54, paragrafo 4, primo comma, lettere a) e b),

considerando quanto segue:

(1) Il regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 della Commissione (3) stabilisce le norme relative all’incremento
temporaneo dei controlli ufficiali all’ingresso nell’Unione di determinate partite di alimenti e mangimi di origine
non animale, provenienti da alcuni paesi terzi, elencati nell’allegato I di tale regolamento di esecuzione e
all’imposizione di condizioni speciali di ingresso nell’Unione di determinate partite di alimenti e mangimi,
provenienti da alcuni paesi terzi, elencati nell’allegato II del richiamato regolamento di esecuzione, a causa del
rischio di contaminazione da micotossine, tra cui le aflatossine, da residui di antiparassitari, da pentaclorofenolo e
diossine, di contaminazione microbiologica e di contaminazione da coloranti Sudan, da rodammina B e da tossine
vegetali.

(2) L’articolo 12 del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 stabilisce l’obbligo per la Commissione di riesaminare
periodicamente, almeno ogni sei mesi, gli elenchi figuranti negli allegati del medesimo regolamento di esecuzione, al
fine di tenere conto delle nuove informazioni relative ai rischi per la salute umana e alla non conformità alla
legislazione dell’Unione. Dette nuove informazioni comprendono i dati risultanti dalle notifiche ricevute tramite il
sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (di seguito «RASFF») istituito con regolamento (CE)
n. 178/2002, come pure i dati e le informazioni riguardanti le partite e i risultati dei controlli documentali, di
identità e fisici effettuati dagli Stati membri e comunicati alla Commissione.

(1) GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2002/178/oj.


(2) GU L 95 del 7.4.2017, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2017/625/oj.
(3) Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 della Commissione, del 22 ottobre 2019, relativo all’incremento temporaneo dei controlli
ufficiali e delle misure di emergenza che disciplinano l’ingresso nell’Unione di determinate merci provenienti da alcuni paesi terzi, e che
attua i regolamenti (UE) 2017/625 e (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga i regolamenti (CE)
n. 669/2009, (UE) n. 884/2014, (UE) 2015/175, (UE) 2017/186 e (UE) 2018/1660 della Commissione (GU L 277 del 29.10.2019,
pag. 89, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2019/1793/oj).

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(3) Recenti notifiche pervenute tramite il sistema RASFF indicano il sussistere di un grave rischio, diretto o indiretto, per
la salute umana dovuto a determinati alimenti o mangimi. Inoltre i controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri su
determinati alimenti e mangimi di origine non animale nel secondo semestre del 2023 evidenziano la necessità di
modificare gli elenchi figuranti negli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 al fine di tutelare
la salute umana nell’Unione.

(4) Per quanto riguarda le partite di melanzane (Solanum aethiopicum) provenienti dal Burkina Faso, i dati delle notifiche
RASFF e le informazioni relative ai controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri evidenziano la comparsa di nuovi
rischi per la salute umana, dovuti alla possibile contaminazione da residui di antiparassitari. È pertanto necessario
richiedere un livello maggiore di controlli ufficiali all’ingresso di questo prodotto proveniente dal Burkina Faso.
Detto prodotto dovrebbe quindi essere inserito nell’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, con
una frequenza dei controlli di identità e fisici pari al 20 % delle partite che entrano nell’Unione.

(5) Dal gennaio 2019 le noci del Brasile con guscio e i miscugli di noci del Brasile o di frutta secca contenenti noci del
Brasile con guscio provenienti dal Brasile sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio
di contaminazione da aflatossine. Questi prodotti non sono importati nell’Unione da più di tre anni. È pertanto
opportuno sopprimere la relativa voce dall’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(6) Dall’ottobre 2021 le arachidi e i prodotti ottenuti da arachidi provenienti dal Brasile sono soggetti a un livello
maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da residui di antiparassitari. I controlli ufficiali
effettuati dagli Stati membri su questi prodotti indicano un grado di conformità generalmente soddisfacente alle
pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Un livello maggiore di controlli ufficiali non è
pertanto più giustificato per questi prodotti ed è opportuno sopprimere la relativa voce dall’allegato I del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(7) Dal gennaio 2010 i fagioli asparago (Vigna unguiculata ssp. sesquipedalis, Vigna unguiculata ssp. unguiculata)
provenienti dalla Repubblica dominicana sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali e a condizioni
speciali all’ingresso nell’Unione a causa del rischio di contaminazione da residui di antiparassitari. I controlli ufficiali
effettuati dagli Stati membri evidenziano un miglioramento della conformità alle pertinenti prescrizioni previste
dalla legislazione dell’Unione. I risultati dei suddetti controlli dimostrano che l’ingresso di questi prodotti alimentari
nell’Unione non comporta un grave rischio per la salute umana. Di conseguenza, non è più necessario disporre che
ogni partita sia accompagnata da un certificato ufficiale attestante che tutti i risultati del campionamento e delle
analisi dimostrano la conformità al regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio (4). Gli
Stati membri dovrebbero tuttavia continuare a effettuare controlli ufficiali per garantire il mantenimento dell’attuale
livello di conformità. Alla luce del numero di partite negli ultimi anni, la voce relativa ai fagioli asparago (Vigna
unguiculata ssp. sesquipedalis, Vigna unguiculata ssp. unguiculata) provenienti dalla Repubblica dominicana, figurante
nell’allegato II, punto 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, dovrebbe pertanto essere soppressa e
trasferita nell’allegato I del medesimo regolamento di esecuzione, con una frequenza dei controlli di identità e fisici
pari al 30 % delle partite che entrano nell’Unione.

(8) Dal febbraio 2015 le nocciole, i miscugli e i prodotti ottenuti da nocciole provenienti dalla Georgia sono soggetti a
un livello maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da aflatossine. I controlli ufficiali
effettuati dagli Stati membri evidenziano un miglioramento della conformità alle pertinenti prescrizioni previste
dalla legislazione dell’Unione. Pertanto, seppure un livello maggiore di controlli ufficiali sia ancora opportuno, il
livello pari al 30 % delle partite che entrano nell’Unione non è più giustificato per questi prodotti e nell’allegato I del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 la frequenza dei controlli dovrebbe essere ridotta al 20 % delle partite
che entrano nell’Unione.

(9) Dal dicembre 2019 le arachidi e i prodotti ottenuti da arachidi provenienti dalla Gambia sono soggetti a un livello
maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da aflatossine. Questi prodotti non sono
importati nell’Unione da più di tre anni. È pertanto opportuno sopprimere la relativa voce dall’allegato I del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(4) Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui
di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del
Consiglio (GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2005/396/oj).

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(10) Dal dicembre 2019 le arachidi e i prodotti ottenuti da arachidi provenienti dal Ghana sono soggetti a un livello
maggiore di controlli ufficiali e a condizioni speciali all’ingresso nell’Unione a causa del rischio di contaminazione
da aflatossine. Questi prodotti non sono importati nell’Unione da più di tre anni. Gli Stati membri dovrebbero
tuttavia continuare a effettuare controlli per garantire il mantenimento dell’attuale livello di conformità. La voce
relativa alle arachidi e ai prodotti ottenuti da arachidi provenienti dal Ghana, figurante nell’allegato II, punto 1, del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, dovrebbe pertanto essere soppressa e trasferita nell’allegato I del
medesimo regolamento di esecuzione, mantenendo il livello di frequenza dei controlli di identità e fisici al 50 %
delle partite che entrano nell’Unione.

(11) Per quanto riguarda le partite di foglie di betel (Piper betle L.) provenienti dall’India, durante i controlli ufficiali
effettuati dagli Stati membri conformemente agli articoli 5 e 6 del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 è
stato rilevato un elevato tasso di non conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione
riguardo alla contaminazione da Salmonella. Nell’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 è
pertanto opportuno aumentare al 50 % la frequenza dei controlli di identità e fisici da eseguire su tali partite che
entrano nell’Unione.

(12) Per quanto riguarda le partite di frutti della moringa (Moringa oleifera) provenienti dall’India, durante i controlli
ufficiali effettuati dagli Stati membri conformemente agli articoli 5 e 6 del regolamento di esecuzione
(UE) 2019/1793 è stato rilevato un elevato tasso di non conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla
legislazione dell’Unione riguardo alla contaminazione da residui di antiparassitari. Nell’allegato I del regolamento di
esecuzione (UE) 2019/1793 è pertanto opportuno aumentare al 30 % la frequenza dei controlli di identità e fisici da
eseguire su tali partite che entrano nell’Unione.

(13) Dal dicembre 2021 le carrube, i semi di carrube, non sgusciati, né frantumati, né macinati, e le mucillagini e gli
ispessenti di carrube o di semi di carrube, anche modificati, provenienti dall’India sono soggetti a un livello
maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da ossido di etilene. I controlli ufficiali effettuati
dagli Stati membri su questi prodotti indicano un grado di conformità generalmente soddisfacente alle pertinenti
prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Un livello maggiore di controlli ufficiali non è pertanto più
giustificato per questi prodotti ed è opportuno sopprimere la relativa voce dall’allegato I del regolamento di
esecuzione (UE) 2019/1793.

(14) Dal febbraio 2015 la gomma di guar proveniente dall’India è soggetta a un livello maggiore di controlli ufficiali a
causa del rischio di contaminazione da pentaclorofenolo e diossine e dal dicembre 2021 è soggetta a un livello
maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da ossido di etilene. I controlli ufficiali effettuati
dagli Stati membri su questo prodotto indicano un grado di conformità generalmente soddisfacente alle pertinenti
prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Un livello maggiore di controlli ufficiali non è pertanto più
giustificato per questo prodotto ed è opportuno sopprimere la relativa voce dall’allegato I del regolamento di
esecuzione (UE) 2019/1793.

(15) Dal gennaio 2022 le miscele di additivi alimentari contenenti gomma di carrube o gomma di guar, la vaniglia e i
garofani (antofilli, chiodi e steli) provenienti dall’India sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali e a
condizioni speciali all’ingresso nell’Unione a causa del rischio di contaminazione da ossido di etilene. I controlli
ufficiali effettuati dagli Stati membri evidenziano un miglioramento della conformità alle pertinenti prescrizioni
previste dalla legislazione dell’Unione. I risultati dei suddetti controlli dimostrano che l’ingresso di questi prodotti
alimentari nell’Unione non comporta un grave rischio per la salute umana. Di conseguenza, non è più necessario
disporre che ogni partita sia accompagnata da un certificato ufficiale attestante che tutti i risultati del
campionamento e delle analisi dimostrano la conformità al regolamento (CE) n. 396/2005. Gli Stati membri
dovrebbero tuttavia continuare a effettuare controlli per garantire il mantenimento dell’attuale livello di conformità.
Alla luce del numero di partite negli ultimi anni, le voci relative alle miscele di additivi alimentari contenenti gomma
di carrube o gomma di guar, alla vaniglia e ai garofani (antofilli, chiodi e steli) provenienti dall’India, figuranti
nell’allegato II, punto 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, dovrebbero pertanto essere soppresse e
trasferite nell’allegato I del medesimo regolamento di esecuzione, con una frequenza dei controlli di identità e fisici
pari al 20 % delle partite che entrano nell’Unione.

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(16) Dal dicembre 2021 gli spaghetti orientali a cottura istantanea contenenti spezie/condimenti o salse provenienti dalla
Corea del Sud sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da
ossido di etilene. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri su questo prodotto indicano un grado di
conformità generalmente soddisfacente alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Un livello
maggiore di controlli ufficiali non è pertanto più giustificato per questo prodotto ed è opportuno sopprimere la
relativa voce dall’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(17) Dal dicembre 2021 la gotu kola (Centella asiatica) proveniente dallo Sri Lanka è soggetta a un livello maggiore di
controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da residui di antiparassitari. I controlli ufficiali effettuati
dagli Stati membri su questo prodotto indicano il persistere di un elevato tasso di non conformità da quando è stato
stabilito un livello maggiore di controlli ufficiali. Detti controlli dimostrano che l’ingresso di questo prodotto
nell’Unione comporta un grave rischio per la salute umana. È pertanto necessario prevedere, oltre al livello
maggiore di controlli ufficiali, condizioni speciali per l’importazione di gotu kola (Centella asiatica) proveniente dallo
Sri Lanka. In particolare, tutte le partite di gotu kola (Centella asiatica) provenienti dallo Sri Lanka dovrebbero essere
accompagnate da un certificato ufficiale attestante che tutti i risultati del campionamento e delle analisi dimostrano
la conformità alle prescrizioni dell’Unione. Al certificato dovrebbero essere allegati i risultati del campionamento e
delle analisi. La voce relativa alla gotu kola (Centella asiatica) proveniente dallo Sri Lanka, figurante nell’allegato I del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, dovrebbe pertanto essere soppressa e trasferita nell’allegato II, punto 1,
del medesimo regolamento di esecuzione, con una frequenza dei controlli di identità e fisici pari al 50 % delle partite
che entrano nell’Unione.

(18) Dal maggio 2022 le miscele di additivi alimentari contenenti gomma di carrube provenienti dalla Malaysia sono
soggette a un livello maggiore di controlli ufficiali e a condizioni speciali all’ingresso nell’Unione a causa del rischio
di contaminazione da ossido di etilene. I risultati dei suddetti controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri
dimostrano che l’ingresso di questi prodotti alimentari nell’Unione non comporta un grave rischio per la salute
umana. Di conseguenza, non è più necessario disporre che ogni partita sia accompagnata da un certificato ufficiale
attestante che tutti i risultati del campionamento e delle analisi dimostrano la conformità al regolamento (CE)
n. 396/2005. Gli Stati membri dovrebbero tuttavia continuare a effettuare controlli per garantire il mantenimento
dell’attuale livello di conformità. Alla luce del numero di partite negli ultimi anni, la voce relativa alle miscele di
additivi alimentari contenenti gomma di carrube provenienti dalla Malaysia, figurante nell’allegato II, punto 1, del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, dovrebbe pertanto essere soppressa e trasferita nell’allegato I del
medesimo regolamento di esecuzione, con una frequenza dei controlli di identità e fisici pari al 30 % delle partite
che entrano nell’Unione.

(19) Dal maggio 2020 le miscele di spezie provenienti dal Pakistan sono soggette a un livello maggiore di controlli
ufficiali a causa del rischio di contaminazione da aflatossine. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri
evidenziano un miglioramento della conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione.
Pertanto, seppure un livello maggiore di controlli ufficiali sia ancora opportuno, il livello pari al 50 % delle partite
che entrano nell’Unione non è più giustificato per questo prodotto e nell’allegato I del regolamento di esecuzione
(UE) 2019/1793 la frequenza dei controlli dovrebbe essere ridotta al 30 % delle partite che entrano nell’Unione.

(20) Dal gennaio 2019 i peperoni del genere Capsicum (diversi dai peperoni dolci) provenienti dal Pakistan sono soggetti a
un livello maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da residui di antiparassitari. Questo
prodotto non è importato nell’Unione da più di tre anni. È pertanto opportuno sopprimere la relativa voce
dall’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(21) Dal gennaio 2019 le arachidi e i prodotti ottenuti da arachidi provenienti dal Sudan sono soggetti a un livello
maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da aflatossine. Questi prodotti non sono
importati nell’Unione da più di tre anni. È pertanto opportuno sopprimere la relativa voce dall’allegato I del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(22) Dal dicembre 2021 i pompelmi provenienti dalla Turchia sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali a
causa del rischio di contaminazione da residui di antiparassitari. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri
evidenziano un miglioramento della conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione.
Pertanto, seppure un livello maggiore di controlli ufficiali sia ancora opportuno, il livello pari al 30 % delle partite
che entrano nell’Unione non è più giustificato per questo prodotto e nell’allegato I del regolamento di esecuzione
(UE) 2019/1793 la frequenza dei controlli dovrebbe essere ridotta al 20 % delle partite che entrano nell’Unione.

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(23) Dal dicembre 2021 le carrube, i semi di carrube, non sgusciati, né frantumati, né macinati, e le mucillagini e gli
ispessenti di carrube o di semi di carrube, anche modificati, provenienti dalla Turchia sono soggetti a un livello
maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da ossido di etilene. I controlli ufficiali effettuati
dagli Stati membri su questi prodotti indicano un grado di conformità generalmente soddisfacente alle pertinenti
prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Un livello maggiore di controlli ufficiali non è pertanto più
giustificato per questi prodotti ed è opportuno sopprimere la relativa voce dall’allegato I del regolamento di
esecuzione (UE) 2019/1793.

(24) Dal maggio 2022 le miscele di additivi alimentari contenenti gomma di carrube provenienti dalla Turchia sono
soggette a un livello maggiore di controlli ufficiali e a condizioni speciali all’ingresso nell’Unione a causa del rischio
di contaminazione da ossido di etilene. I risultati dei suddetti controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri
dimostrano che l’ingresso di questi prodotti alimentari nell’Unione non comporta un grave rischio per la salute
umana. Di conseguenza, non è più necessario disporre che ogni partita sia accompagnata da un certificato ufficiale
attestante che tutti i risultati del campionamento e delle analisi dimostrano la conformità al regolamento (CE)
n. 396/2005. Gli Stati membri dovrebbero tuttavia continuare a effettuare controlli per garantire il mantenimento
dell’attuale livello di conformità. Alla luce del numero di partite negli ultimi anni, la voce relativa alle miscele di
additivi alimentari contenenti gomma di carrube provenienti dalla Turchia, figurante nell’allegato II, punto 1, del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, dovrebbe pertanto essere soppressa e trasferita nell’allegato I del
medesimo regolamento di esecuzione, con una frequenza dei controlli di identità e fisici pari al 30 % delle partite
che entrano nell’Unione.

(25) Dal gennaio 2013 i peperoni del genere Capsicum (diversi dai peperoni dolci) provenienti dal Vietnam sono soggetti a
un livello maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da residui di antiparassitari. I controlli
ufficiali effettuati dagli Stati membri su questo prodotto indicano il persistere di un elevato tasso di non conformità
da quando è stato stabilito un livello maggiore di controlli ufficiali. Detti controlli dimostrano che l’ingresso di
questo prodotto nell’Unione comporta un grave rischio per la salute umana. È pertanto necessario prevedere, oltre
al livello maggiore di controlli ufficiali, condizioni speciali per l’importazione di peperoni del genere Capsicum
(diversi dai peperoni dolci) provenienti dal Vietnam. In particolare, tutte le partite di peperoni del genere Capsicum
(diversi dai peperoni dolci) provenienti dal Vietnam dovrebbero essere accompagnate da un certificato ufficiale
attestante che tutti i risultati del campionamento e delle analisi dimostrano la conformità alle prescrizioni
dell’Unione. Al certificato dovrebbero essere allegati i risultati del campionamento e delle analisi. La voce relativa ai
peperoni del genere Capsicum (diversi dai peperoni dolci) provenienti dal Vietnam, figurante nell’allegato I del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793, dovrebbe pertanto essere soppressa e trasferita nell’allegato II del
medesimo regolamento di esecuzione, con una frequenza dei controlli di identità e fisici pari al 50 % delle partite
che entrano nell’Unione.

(26) Dal dicembre 2021 gli spaghetti orientali a cottura istantanea contenenti spezie/condimenti o salse provenienti dal
Vietnam sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali a causa del rischio di contaminazione da ossido di
etilene. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri su questo prodotto indicano un grado di conformità
generalmente soddisfacente alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Un livello maggiore di
controlli ufficiali non è pertanto più giustificato per questo prodotto ed è opportuno sopprimere la relativa voce
dall’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(27) Dal dicembre 2019 il pepe del genere Piper, i pimenti del genere Capsicum o del genere Pimenta, essiccati, tritati o
polverizzati, lo zenzero, lo zafferano, la curcuma, il timo, le foglie di alloro, il curry ed altre spezie provenienti
dall’Etiopia sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali e a condizioni speciali all’ingresso nell’Unione a
causa del rischio di contaminazione da aflatossine. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri evidenziano un
miglioramento della conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Pertanto, seppure
un livello maggiore di controlli ufficiali sia ancora opportuno, il livello pari al 50 % delle partite che entrano
nell’Unione non è più giustificato per questi prodotti e nell’allegato II, punto 1, del regolamento di esecuzione
(UE) 2019/1793 la frequenza dei controlli dovrebbe essere ridotta al 30 % delle partite che entrano nell’Unione.

(28) Per quanto riguarda le partite di noci moscate (Myristica fragrans) provenienti dall’Indonesia, durante i controlli
ufficiali effettuati dagli Stati membri conformemente agli articoli 7 e 8 del regolamento di esecuzione
(UE) 2019/1793 è stato rilevato un elevato tasso di non conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla
legislazione dell’Unione riguardo alla contaminazione da aflatossine. Nell’allegato II, punto 1, del regolamento di
esecuzione (UE) 2019/1793 è pertanto opportuno aumentare al 50 % la frequenza dei controlli di identità e fisici da
eseguire su tali partite che entrano nell’Unione.

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(29) Per quanto riguarda le partite di noci moscate, macis, amomi e cardamomi provenienti dall’India, durante i controlli
ufficiali effettuati dagli Stati membri conformemente agli articoli 7 e 8 del regolamento di esecuzione
(UE) 2019/1793 è stato rilevato un elevato tasso di non conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla
legislazione dell’Unione riguardo alla contaminazione da ossido di etilene. Nell’allegato II, punto 1, del regolamento
di esecuzione (UE) 2019/1793 è pertanto opportuno aumentare al 30 % la frequenza dei controlli di identità e fisici
da eseguire su tali partite che entrano nell’Unione.

(30) Dall’agosto 2014 i fichi secchi, i miscugli e i prodotti ottenuti da fichi secchi provenienti dalla Turchia sono soggetti a
un livello maggiore di controlli ufficiali e a condizioni speciali all’ingresso nell’Unione a causa del rischio di
contaminazione da aflatossine. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri evidenziano un miglioramento della
conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Pertanto, seppure un livello maggiore
di controlli ufficiali sia ancora opportuno, il livello pari al 30 % delle partite che entrano nell’Unione non è più
giustificato per questi prodotti e nell’allegato II, punto 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 la
frequenza dei controlli dovrebbe essere ridotta al 20 % delle partite che entrano nell’Unione.

(31) Dall’agosto 2014 i pistacchi, i miscugli e i prodotti ottenuti da pistacchi provenienti dalla Turchia sono soggetti a un
livello maggiore di controlli ufficiali e a condizioni speciali all’ingresso nell’Unione a causa del rischio di
contaminazione da aflatossine. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri evidenziano un miglioramento della
conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione. Pertanto, seppure un livello maggiore
di controlli ufficiali sia ancora opportuno, il livello pari al 50 % delle partite che entrano nell’Unione non è più
giustificato per questi prodotti e nell’allegato II, punto 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 la
frequenza dei controlli dovrebbe essere ridotta al 30 % delle partite che entrano nell’Unione.

(32) Per quanto riguarda le partite di semi di sesamo provenienti dall’Uganda, durante i controlli ufficiali effettuati dagli
Stati membri conformemente agli articoli 7 e 8 del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 è stato rilevato un
elevato tasso di non conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione riguardo alla
contaminazione da Salmonella. Nell’allegato II, punto 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 è pertanto
opportuno aumentare al 30 % la frequenza dei controlli di identità e fisici da eseguire su tali partite che entrano
nell’Unione.

(33) Per quanto riguarda le partite di pitahaya (frutto del drago) provenienti dal Vietnam, durante i controlli ufficiali
effettuati dagli Stati membri conformemente agli articoli 7 e 8 del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 è
stato rilevato un elevato tasso di non conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione
riguardo alla contaminazione da residui di antiparassitari. Nell’allegato II, punto 1, del regolamento di esecuzione
(UE) 2019/1793 è pertanto opportuno aumentare al 30 % la frequenza dei controlli di identità e fisici da eseguire su
tali partite che entrano nell’Unione.

(34) Dal giugno 2023 i pistacchi, i miscugli e i prodotti ottenuti da pistacchi originari degli Stati Uniti e spediti
nell’Unione dalla Turchia sono soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali e a condizioni speciali all’ingresso
nell’Unione a causa del rischio di contaminazione da aflatossine. I controlli ufficiali effettuati dagli Stati membri
evidenziano un miglioramento della conformità alle pertinenti prescrizioni previste dalla legislazione dell’Unione.
Pertanto, seppure un livello maggiore di controlli ufficiali sia ancora opportuno, il livello pari al 50 % delle partite
che entrano nell’Unione non è più giustificato per questi prodotti e nell’allegato II, punto 3, del regolamento di
esecuzione (UE) 2019/1793 la frequenza dei controlli dovrebbe essere ridotta al 30 % delle partite che entrano
nell’Unione.

(35) Al fine di consentire un’identificazione più precisa dei prodotti soggetti a un livello maggiore di controlli ufficiali e a
condizioni speciali, è opportuno specificare la suddivisione TARIC per diversi codici NC nelle voci relative al tahini e
all’halva da semi di sesamo provenienti dalla Siria e ai semi di sesamo provenienti dalla Turchia nell’allegato I del
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 e nelle voci relative alle melanzane (Solanum melongena) provenienti
dalla Repubblica dominicana e ai semi di sesamo provenienti dall’Etiopia, dall’India, dalla Nigeria, dal Sudan e
dall’Uganda nell’allegato II del medesimo regolamento di esecuzione.

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(36) Al fine di garantire la certezza del diritto per l’ingresso nell’Unione di partite che, al momento dell’entrata in vigore
del presente regolamento, erano già state spedite dal paese di origine o da altro paese terzo, se diverso dal paese di
origine, è opportuno prevedere un periodo transitorio per le partite di gotu kola (Centella asiatica) provenienti dallo
Sri Lanka e per le partite di peperoni del genere Capsicum (diversi dai peperoni dolci) provenienti dal Vietnam che
non sono accompagnate né dai risultati del campionamento e delle analisi né da un certificato ufficiale. La
protezione della salute pubblica è garantita in relazione a tali partite poiché questi prodotti sono soggetti a controlli
di identità e fisici con una frequenza pari al 50 % delle partite che entrano nell’Unione.

(37) È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793.

(38) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali,
gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Il regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 è così modificato:


1) l’articolo 14 è sostituito dal seguente:

«Articolo 14

Periodi transitori

Le partite di gotu kola (Centella asiatica) provenienti dallo Sri Lanka e le partite di peperoni del genere Capsicum
(diversi dai peperoni dolci) provenienti dal Vietnam, spedite dal paese di origine o da altro paese terzo, se diverso
dal paese di origine, prima della data di entrata in vigore del regolamento di esecuzione (UE) 2024/1662 della
Commissione (*), possono entrare nell’Unione fino al 2 settembre 2024, senza essere accompagnate né dai risultati
del campionamento e delle analisi né dal certificato ufficiale di cui agli articoli 10 e 11.

_____________
(*) Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1662 della Commissione, dell'11 giugno 2024, che modifica il
regolamento di esecuzione (UE) 2019/1793 relativo all’incremento temporaneo dei controlli ufficiali e delle
misure di emergenza che disciplinano l’ingresso nell’Unione di determinate merci provenienti da alcuni paesi
terzi, e che attua i regolamenti (UE) 2017/625 e (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU
L, 2024/1662, 12.6.2024, ELI: ...).»;

2) gli allegati I e II sono sostituiti dal testo che figura nell’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in


ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, l'11 giugno 2024

Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN

— 190 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

ALLEGATO

«ALLEGATO I

Alimenti e mangimi di origine non animale, provenienti da alcuni paesi terzi, temporaneamente soggetti a
maggiori controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e ai punti di controllo

Frequenza dei
Suddivi-
controlli di
Riga Paese di origine Alimenti e mangimi (uso previsto) Codice NC (1) sione Rischio
identità e fisici
TARIC
(%)

1 Azerbaigian — Nocciole (Corylus sp.) con guä 0802 21 00 Aflatossine 20


(AZ) scio
— Nocciole (Corylus sp.) sguä 0802 22 00
sciate
— Miscugli di frutta a guscio o ex 0813 50 39 70
di frutta secca contenenti
nocciole ex 0813 50 91 70
ex 0813 50 99 70
— Pasta di nocciole ex 2007 10 10 70
ex 2007 10 99 40
ex 2007 99 39 05; 06
ex 2007 99 50 33
ex 2007 99 97 23
— Nocciole altrimenti preparaä ex 2008 19 12 30
te o conservate, compresi i
miscugli ex 2008 19 19 30
ex 2008 19 92 30
ex 2008 19 95 20
ex 2008 19 99 30
ex 2008 97 12 15
ex 2008 97 14 15
ex 2008 97 16 15
ex 2008 97 18 15
ex 2008 97 32 15
ex 2008 97 34 15
ex 2008 97 36 15
ex 2008 97 38 15
ex 2008 97 51 15
ex 2008 97 59 15
ex 2008 97 72 15
ex 2008 97 74 15
ex 2008 97 76 15
ex 2008 97 78 15
ex 2008 97 92 15
ex 2008 97 93 15

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ex 2008 97 94 15
ex 2008 97 96 15
ex 2008 97 97 15
ex 2008 97 98 15
— Farine, semolini e polveri di ex 1106 30 90 40
nocciole

— Olio di nocciole ex 1515 90 99 20


(Alimenti)
2 Bangladesh (BD) Fagioli Lablab (Lablab purpureus) ex 0708 90 00 30 Residui di 20
(Alimenti) antiparassiä
tari (3)
3 Burkina Faso (BF) Melanzane (Solanum aethiopicum) ex 0709 30 00 70 Residui di 20
(Alimenti) antiparassiä
tari (3)
4 Costa d’Avorio Olio di palma 1511 10 90 Coloranti 20
(CI) (Alimenti) Sudan (14)
1511 90 11
ex 1511 90 19 90
1511 90 99
5 Cina (CN) — Arachidi con guscio 1202 41 00 Aflatossine 10
— Arachidi sgusciate 1202 42 00
— Burro di arachidi 2008 11 10
— Arachidi altrimenti preparaä 2008 11 91
te o conservate
2008 11 96
2008 11 98
— Panelli e altri residui solidi, 2305 00 00
anche macinati o agglomeä
rati in forma di pellets, delä
l’estrazione dell’olio di araä
chide
— Farine e polveri di arachidi ex 1208 90 00 20
— Pasta di arachidi ex 2007 10 10 80
(Alimenti e mangimi) ex 2007 10 99 50
ex 2007 99 39 07; 08
Peperoni dolci (Capsicum annuum) ex 0904 22 00 11 Salmonella (4) 10
(Alimenti – tritati o polverizzati)
Tè, anche aromatizzato 0902 Residui di 20
(Alimenti) antiparassiä
tari (3) (5)

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6 Colombia (CO) Granadilla e frutto della passione ex 0810 90 20 40 Residui di 10


(Passiflora ligularis e Passiflora eduä ex 0810 90 20 50 antiparassiä
lis) tari (3)
(Alimenti)
7 Repubblica — Peperoni dolci (Capsicum anä 0709 60 10 Residui di 50
dominicana nuum) antiparassiä
(DO) 0710 80 51 tari (3) (16)
— Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20
(diversi dai peperoni dolci)
(Alimenti – freschi, refrigerati o ex 0710 80 59 20
congelati)
Fagioli asparago (Vigna unguicuä ex 0708 20 00 10 Residui di 30
lata ssp. sesquipedalis, Vigna antiparassiä
unguiculata ssp. unguiculata) ex 0710 22 00 10 tari (3) (12)
(Alimenti – freschi, refrigerati o
congelati)
8 Egitto (EG) — Peperoni dolci (Capsicum anä 0709 60 10 Residui di 30
nuum) 0710 80 51 antiparassiä
tari (3) (6)
— Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20
(diversi dai peperoni dolci)
(Alimenti – freschi, refrigerati o ex 0710 80 59 20
congelati)
Arance 0805 10 Residui di 30
(Alimenti – freschi o essiccati) antiparassiä
tari (3)
Mela cannella (Annona squamosa) ex 0810 90 75 20 Residui di 20
(Alimenti – freschi o refrigerati) antiparassiä
tari (3)
Foglie di vite ex 2008 99 99 11 Residui di 20
(Alimenti) ex 2008 99 99 19 antiparassiä
tari (3)
9 Georgia (GE) — Nocciole (Corylus sp.) con guä 0802 21 00 Aflatossine 20
scio
— Nocciole (Corylus sp.) sguä 0802 22 00
sciate
— Miscugli di frutta a guscio o ex 0813 50 39 70
di frutta secca contenenti
nocciole ex 0813 50 91 70
ex 0813 50 99 70
— Pasta di nocciole ex 2007 10 10 70
ex 2007 10 99 40
ex 2007 99 39 05; 06
ex 2007 99 50 33
ex 2007 99 97 23
— Nocciole altrimenti preparaä ex 2008 19 12 30
te o conservate, compresi i
miscugli ex 2008 19 19 30
ex 2008 19 92 30
ex 2008 19 95 20
ex 2008 19 99 30
ex 2008 97 12 15
ex 2008 97 14 15

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ex 2008 97 16 15
ex 2008 97 18 15
ex 2008 97 32 15
ex 2008 97 34 15
ex 2008 97 36 15
ex 2008 97 38 15
ex 2008 97 51 15
ex 2008 97 59 15
ex 2008 97 72 15
ex 2008 97 74 15
ex 2008 97 76 15
ex 2008 97 78 15
ex 2008 97 92 15
ex 2008 97 93 15
ex 2008 97 94 15
ex 2008 97 96 15
ex 2008 97 97 15
ex 2008 97 98 15
— Farine, semolini e polveri di ex 1106 30 90 40
nocciole

— Olio di nocciole ex 1515 90 99 20


(Alimenti)
10 Ghana (GH) — Arachidi con guscio 1202 41 00 Aflatossine 50
— Arachidi sgusciate 1202 42 00
— Burro di arachidi 2008 11 10
— Arachidi altrimenti preparaä 2008 11 91
te o conservate, compresi i
miscugli 2008 11 96
2008 11 98
ex 2008 19 12 40
ex 2008 19 19 50
ex 2008 19 92 40
ex 2008 19 95 40
ex 2008 19 99 50
— Panelli e altri residui solidi, 2305 00 00
anche macinati o agglomeä
rati in forma di pellets, delä
l’estrazione dell’olio di araä
chide

— 194 —
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— Farine e polveri di arachidi ex 1208 90 00 20


— Pasta di arachidi ex 2007 10 10 80
(Alimenti e mangimi) ex 2007 10 99 50
ex 2007 99 39 07; 08
11 Israele (IL) ( )
15
Basilico (Ocimum basilicum) ex 1211 90 86 20 Residui di 10
(Alimenti) antiparassiä
tari (3)
12 India (IN) Foglie di betel (Piper betle L.) ex 1404 90 00 (11) 10 Salmonella (4) 50
(Alimenti)
Gombi (Okra) ex 0709 99 90 20 Residui di 20
(Alimenti – freschi, refrigerati o ex 0710 80 95 30 antiparassiä
congelati) tari (3) (7) (13)
Frutti della moringa (Moringa ex 0709 99 90 10 Residui di 30
oleifera) ex 0710 80 95 75 antiparassiä
(Alimenti – freschi, refrigerati o tari (3)
congelati)
Riso 1006 Aflatossine e 5
(Alimenti) ocratossina A
Residui di 10
antiparassiä
tari (3)
Fagioli asparago ex 0708 20 00 10 Residui di 30
(Vigna unguiculata ssp. sesquiä antiparassiä
pedalis, Vigna unguiculata ssp. ex 0710 22 00 10 tari (3)
unguiculata)
(Alimenti – ortaggi o legumi
freschi, refrigerati o congelati)
Guaiava (Psidium guajava) ex 0804 50 00 30 Residui di 30
(Alimenti) antiparassiä
tari (3)
Noci moscate (Myristica fragrans) 0908 11 00 Aflatossine 30
(Alimenti – spezie essiccate) 0908 12 00
Peperoni del genere Capsicum 0904 21 10 Aflatossine 10
(dolci o diversi dai peperoni dolci)
(Alimenti – essiccati, grigliati, ex 0904 22 00 11; 19
tritati o polverizzati) ex 0904 21 90 20
ex 2005 99 10 10; 90
ex 2005 99 80 94
— Semi di cumino 0909 31 00 Residui di 20
antiparassiä
— Semi di cumino tritati o polä 0909 32 00 tari (3)
verizzati
(Alimenti)
Miscele di additivi alimentari ex 2106 90 92 Residui di 20
contenenti gomma di carrube o ex 2106 90 98 antiparassiä
gomma di guar ex 3824 99 93 tari (13)
(Alimenti) ex 3824 99 96
Vaniglia 0905 Residui di 20
(Alimenti – spezie essiccate) antiparassiä
tari (13)

— 195 —
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Garofani (antofilli, chiodi e steli) 0907 Residui di 20


(Alimenti – spezie essiccate) antiparassiä
tari (13)
13 Kenya (KE) Fagioli (Vigna spp., Phaseolus spp.) 0708 20 Residui di 10
(Alimenti – freschi o refrigerati) antiparassiä
tari (3)
Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20 Residui di 20
(diversi dai peperoni dolci) ex 0710 80 59 20 antiparassiä
(Alimenti – freschi, refrigerati o tari (3)
congelati)
14 Sri Lanka (LK) Mukunuwenna (Alternanthera sesä ex 0709 99 90 35 Residui di 50
silis) antiparassiä
(Alimenti) tari (3)
Fagioli asparago ex 0708 20 00 10 Residui di 20
(Vigna unguiculata ssp. sesquipedaä ex 0710 22 00 10 antiparassiä
lis, Vigna unguiculata ssp. unguicuä tari (3)
lata)
(Alimenti – ortaggi o legumi
freschi, refrigerati o congelati)
15 Madagascar (MG) Fagioli dall’occhio (Vigna unguiä 0713 35 00 Residui di 30
culata) antiparassiä
(Alimenti) tari (3)
16 Messico (MX) Papaya verde (Carica papaya) 0807 20 00 Residui di 20
(Alimenti – freschi e refrigerati) antiparassiä
tari (3)
17 Malaysia (MY) Frutta del jack (Artocarpus heteroä ex 0810 90 20 20 Residui di 50
phyllus) antiparassiä
(Alimenti – freschi) tari (3)
Miscele di additivi alimentari ex 2106 90 92 Residui di 30
contenenti gomma di carrube ex 2106 90 98 antiparassiä
(Alimenti) ex 3824 99 93 tari (13)
ex 3824 99 96
18 Pakistan (PK) Miscele di spezie 0910 91 10 Aflatossine 30
(Alimenti) 0910 91 90
Riso 1006 Aflatossine e 10
(Alimenti) ocratossina A
Residui di 10
antiparassiä
tari (3)
19 Ruanda (RW) Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20 Residui di 20
(diversi dai peperoni dolci) ex 0710 80 59 20 antiparassiä
(Alimenti – freschi, refrigerati o tari (3)
congelati)
20 Siria (SY) Tahini e halva da semi di sesamo ex 1704 90 99 12; 92 Salmonella (2) 20
(Alimenti) ex 1806 20 95 13; 93
ex 1806 90 50 10
ex 1806 90 60 11; 91
ex 2008 19 19 41
ex 2008 19 99 41

— 196 —
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21 Thailandia (TH) Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20 Residui di 30


(diversi dai peperoni dolci) ex 0710 80 59 20 antiparassiä
(Alimenti – freschi, refrigerati o tari (3) (8)
congelati)
Granadilla e frutto della passione ex 0810 90 20 40 Residui di 10
(Passiflora ligularis e Passiflora eduä ex 0810 90 20 50 antiparassiä
lis) tari (3)
(Alimenti – freschi)
22 Turchia (TR) Limoni (Citrus limon, Citrus limoä 0805 50 10 Residui di 30
num) antiparassiä
(Alimenti – freschi, refrigerati o tari (3)
essiccati)
Pompelmi 0805 40 00 Residui di 20
(Alimenti) antiparassiä
tari (3)
Melagrane ex 0810 90 75 30 Residui di 30
(Alimenti – freschi o refrigerati) antiparassiä
tari (3) (9)
— Peperoni dolci (Capsicum anä 0709 60 10 Residui di 20
nuum) 0710 80 51 antiparassiä
tari (3) (10)
— Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20
(diversi dai peperoni dolci) ex 0710 80 59 20
(Alimenti – freschi, refrigerati o
congelati)
— Semi di cumino 0909 31 00 Alcaloidi pirä 30
rolizidinici
— Semi di cumino tritati o polä 0909 32 00
verizzati
(Alimenti)
Origano secco ex 1211 90 86 40 Alcaloidi pirä 20
(Alimenti) rolizidinici
Semi di sesamo 1207 40 90 Salmonella (2) 20
(Alimenti)
ex 2008 19 19 49
ex 2008 19 99 49
Miscele di additivi alimentari ex 2106 90 92 Residui di 30
contenenti gomma di carrube antiparassiä
(Alimenti) ex 2106 90 98 tari (13)
ex 3824 99 93
ex 3824 99 96
23 Uganda (UG) Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20 Residui di 50
(diversi dai peperoni dolci) ex 0710 80 59 20 antiparassiä
(Alimenti – freschi, refrigerati o tari (3)
congelati)
24 Stati Uniti (US) — Arachidi con guscio 1202 41 00 Aflatossine 20
— Arachidi sgusciate 1202 42 00
— Burro di arachidi 2008 11 10

— 197 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

— Arachidi altrimenti preparaä 2008 11 91


te o conservate 2008 11 96
2008 11 98
— Panelli e altri residui solidi, 2305 00 00
anche macinati o agglomeä
rati in forma di pellets, delä
l’estrazione dell’olio di araä
chide
— Farine e polveri di arachidi ex 1208 90 00 20
— Pasta di arachidi ex 2007 10 10 80
(Alimenti e mangimi) ex 2007 10 99 50
ex 2007 99 39 07; 08
25 Vietnam (VN) Durian (Durio zibethinus) 0810 60 00 Residui di 10
(Alimenti – freschi o refrigerati) antiparassiä
tari (3)
(1) Qualora debbano essere sottoposti a controlli solo determinati prodotti rientranti in un dato codice NC, il codice NC è contrassegnato con “ex”.
(2) Il campionamento e le analisi sono eseguiti conformemente alle procedure di campionamento e ai metodi di analisi di riferimento previsti
nell’allegato III, punto 1, lettera a).
(3) Residui almeno degli antiparassitari elencati nel programma di controllo adottato a norma dell’articolo 29, paragrafo 2, del regolamento (CE)
n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui
prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio (GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1,
ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2005/396/oj) che possono essere analizzati con metodi multiresiduo basati su GC-MS ed LC-MS (antiparassitari da
monitorare solo nei/sui prodotti di origine vegetale).
(4) Il campionamento e le analisi sono eseguiti conformemente alle procedure di campionamento e ai metodi di analisi di riferimento previsti
nell’allegato III, punto 1, lettera b).
(5) Residui di tolfenpyrad.
(6) Residui di dicofol (somma degli isomeri p, p’ e o,p’), dinotefuran, folpet, procloraz (somma di procloraz e dei relativi metaboliti contenenti la
frazione 2,4,6-triclorofenolo, espressa in procloraz), tiofanato-metile e triforina.
(7) Residui di diafentiuron.
(8) Residui di formetanato (somma di formetanato e relativi sali, espressa in (cloridrato di) formetanato), protiofos e triforina.
(9) Residui di procloraz.
(10) Residui di diafentiuron, formetanato (somma di formetanato e relativi sali, espressa in (cloridrato di) formetanato) e metiltiofanato.
(11) Prodotti alimentari contenenti o costituiti da foglie di betel (Piper betle), compresi, tra l’altro, quelli dichiarati nell’ambito del codice NC 1404 90 00.
(12) Residui di amitraz (amitraz e i metaboliti contenenti la frazione 2,4-dimetilanilina, espressi in amitraz), diafentiuron, dicofol (somma degli isomeri p,
p’ e o,p’) e ditiocarbammati (ditiocarbammati espressi in CS2, comprendenti maneb, mancozeb, metiram, propineb, tiram e ziram).
(13) Residui di ossido di etilene (somma di ossido di etilene e 2-cloro-etanolo, espressa in ossido di etilene). Nel caso degli additivi alimentari il livello
massimo di residui (LMR) applicabile è di 0,1 mg/kg (limite di quantificazione, LOQ). Divieto dell’uso dell’ossido di etilene disposto dal regolamento
(UE) n. 231/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012, che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del
regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 83 del 22.3.2012, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2012/
231/oj).
(14) Ai fini del presente allegato i “coloranti Sudan” comprendono le sostanze chimiche seguenti: i) Sudan I (numero CAS 842-07-9); ii) Sudan II
(numero CAS 3118-97-6); iii) Sudan III (numero CAS 85-86-9); iv) Rosso scarlatto o Sudan IV (numero CAS 85-83-6). I residui di coloranti Sudan,
utilizzando un metodo di analisi con un LOQ, devono essere inferiori a 0,5 mg/kg.
(15) Nel seguito inteso come lo Stato d’Israele, ad esclusione dei territori amministrati dallo Stato d’Israele dopo il 5 giugno 1967, ossia le alture del
Golan, la striscia di Gaza, Gerusalemme Est e il resto della Cisgiordania.
(16) Residui di acefato.

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ALLEGATO II

Alimenti e mangimi, provenienti da alcuni paesi terzi, soggetti a condizioni speciali di ingresso nell’Unione a causa del rischio
di contaminazione da micotossine, tra cui le aflatossine, da residui di antiparassitari, di contaminazione microbiologica e di
contaminazione da coloranti Sudan, rodammina B e tossine vegetali

1. ALIMENTI E MANGIMI DI ORIGINE NON ANIMALE DI CUI ALL’ARTICOLO 1, PARAGRAFO 1, LETTERA b), PUNTO i)

Frequenza dei
Suddivi-
controlli di
Riga Paese di origine Alimenti e mangimi (uso previsto) Codice NC (1) sione Rischio
identità e fisici
TARIC
(%)

1 Bangladesh (BD) Prodotti alimentari contenenti o ex 1404 90 00 (8) 10 Salmonella (5) 50


costituiti da foglie di betel (Piper
betle)
(Alimenti)
2 Bolivia (BO) — Arachidi con guscio 1202 41 00 Aflatossine 50
— Arachidi sgusciate 1202 42 00
— Burro di arachidi 2008 11 10
— Arachidi altrimenti prepaä 2008 11 91
rate o conservate, compreä
si i miscugli 2008 11 96
2008 11 98
ex 2008 19 12 40
ex 2008 19 19 50
ex 2008 19 92 40
ex 2008 19 95 40
ex 2008 19 99 50
— Panelli e altri residui solidi, 2305 00 00
anche macinati o agglomeä
rati in forma di pellets, delä
l’estrazione dell’olio di araä
chide
— Farine e polveri di arachidi ex 1208 90 00 20
— Pasta di arachidi ex 2007 10 10 80
(Alimenti e mangimi) ex 2007 10 99 50
ex 2007 99 39 07; 08
3 Brasile (BR) Pepe nero (Piper nigrum) ex 0904 11 00 10 Salmonella (2) 50
(Alimenti – non tritati né
polverizzati)
4 Cina (CN) Gomma di xantano ex 3913 90 00 40 Residui di antiä 20
(Alimenti e mangimi) parassitari (9)
5 Repubblica Melanzane (Solanum melongena) ex 0709 30 00 05 Residui di antiä 50
dominicana (Alimenti – freschi o refrigerati) parassitari (3)
(DO)

— 199 —
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6 Egitto (EG) — Arachidi con guscio 1202 41 00 Aflatossine 30


— Arachidi sgusciate 1202 42 00
— Burro di arachidi 2008 11 10
— Arachidi altrimenti prepaä 2008 11 91
rate o conservate, compreä
si i miscugli 2008 11 96
2008 11 98
ex 2008 19 12 40
ex 2008 19 19 50
ex 2008 19 92 40
ex 2008 19 95 40
ex 2008 19 99 50
— Panelli e altri residui solidi, 2305 00 00
anche macinati o agglomeä
rati in forma di pellets, delä
l’estrazione dell’olio di araä
chide
— Farine e polveri di arachidi ex 1208 90 00 20
— Pasta di arachidi ex 2007 10 10 80
(Alimenti e mangimi) ex 2007 10 99 50
ex 2007 99 39 07; 08
7 Etiopia (ET) — Pepe del genere Piper; piä 0904 Aflatossine 30
menti del genere Capsicum
o del genere Pimenta, essicä
cati, tritati o polverizzati
— Zenzero, zafferano, curcuä 0910
ma, timo, foglie di alloro,
curry ed altre spezie
(Alimenti – spezie essiccate)
Semi di sesamo 1207 40 90 Salmonella (5) 50
(Alimenti)
ex 2008 19 19 49
ex 2008 19 99 49
8 Ghana (GH) Olio di palma 1511 10 90 Coloranti 50
(Alimenti) Sudan (10)
1511 90 11
ex 1511 90 19 90
1511 90 99
9 Indonesia (ID) Noci moscate (Myristica fragrans) 0908 11 00 Aflatossine 50
(Alimenti – spezie essiccate) 0908 12 00

— 200 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

10 India (IN) Foglie di curry (Bergera/Murraya ex 1211 90 86 10 Residui di antiä 50


koenigii) parassitari (3)
(Alimenti – freschi, refrigerati, (12)
congelati o essiccati)
— Arachidi con guscio 1202 41 00 Aflatossine 50
— Arachidi sgusciate 1202 42 00
— Burro di arachidi 2008 11 10
— Arachidi altrimenti prepaä 2008 11 91
rate o conservate, compreä
si i miscugli 2008 11 96
2008 11 98
ex 2008 19 12 40
ex 2008 19 19 50
ex 2008 19 92 40
ex 2008 19 95 40
ex 2008 19 99 50
— Panelli e altri residui solidi, 2305 00 00
anche macinati o agglomeä
rati in forma di pellets, delä
l’estrazione dell’olio di araä
chide
— Farine e polveri di arachidi ex 1208 90 00 20
— Pasta di arachidi ex 2007 10 10 80
(Alimenti e mangimi) ex 2007 10 99 50
ex 2007 99 39 07; 08
Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20 Residui di antiä 30
(diversi dai peperoni dolci) parassitari (3)
(Alimenti – freschi, refrigerati o ex 0710 80 59 20 (4)
congelati)
Semi di sesamo 1207 40 90 Salmonella (5) 30
(Alimenti)
ex 2008 19 19 49
ex 2008 19 99 49
Semi di sesamo 1207 40 90 Residui di antiä 30
(Alimenti e mangimi) parassitari (9)
ex 2008 19 19 49
ex 2008 19 99 49
Pepe del genere Piper; pimenti del 0904 Residui di antiä 20
genere Capsicum o del genere parassitari (9)
Pimenta, essiccati, tritati o polä
verizzati
(Alimenti – spezie essiccate)
Cannella e fiori di cinnamomo 0906 Residui di antiä 20
(Alimenti – spezie essiccate) parassitari (9)

— 201 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Noci moscate, macis, amomi e 0908 Residui di antiä 30


cardamomi parassitari (9)
(Alimenti – spezie essiccate)
Semi di anice, di badiana, di 0909 Residui di antiä 20
finocchio, di coriandolo, di parassitari (9)
cumino o di carvi; bacche di
ginepro
(Alimenti – spezie essiccate)
Zenzero, zafferano, curcuma, 0910 Residui di antiä 20
timo, foglie di alloro, curry ed parassitari (9)
altre spezie
(Alimenti – spezie essiccate)
Preparazioni per salse e salse 2103 Residui di antiä 20
preparate; condimenti composti; parassitari (9)
farina di senape e senape prepaä
rata
(Alimenti)
Carbonato di calcio ex 2106 90 92 55 Residui di antiä 30
(Alimenti e mangimi) ex 2106 90 98 60 parassitari (9)
ex 2530 90 70 10
2836 50 00
Integratori alimentari contenenti ex 1302 Residui di antiä 20
prodotti botanici (13) ex 2106 parassitari (9)
(Alimenti)
11 Iran (IR) — Pistacchi con guscio 0802 51 00 Aflatossine 50
— Pistacchi sgusciati 0802 52 00
— Miscugli di frutta a guscio o ex 0813 50 39 60
di frutta secca contenenti
pistacchi ex 0813 50 91 60

ex 0813 50 99 60
— Pasta di pistacchi ex 2007 10 10 60
ex 2007 10 99 30
ex 2007 99 39 03; 04
ex 2007 99 50 32
ex 2007 99 97 22
— Pistacchi, preparati o conä ex 2008 19 13 20
servati, compresi i miscugli
ex 2008 19 93 20
ex 2008 97 12 19
ex 2008 97 14 19
ex 2008 97 16 19
ex 2008 97 18 19
ex 2008 97 32 19
ex 2008 97 34 19
ex 2008 97 36 19
ex 2008 97 38 19

— 202 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

ex 2008 97 51 19
ex 2008 97 59 19
ex 2008 97 72 19
ex 2008 97 74 19
ex 2008 97 76 19
ex 2008 97 78 19
ex 2008 97 92 19
ex 2008 97 93 19
ex 2008 97 94 19
ex 2008 97 96 19
ex 2008 97 97 19
ex 2008 97 98 19
— Farine, semolini e polveri di ex 1106 30 90 50
pistacchi

(Alimenti)
12 Libano (LB) Rape (Brassica rapa ssp. rapa) ex 2001 90 97 11; 19 Rodammina 50
(Alimenti – preparati o conserä B (14)
vati nell’aceto o nell’acido aceä
tico)
Rape (Brassica rapa ssp. rapa) ex 2005 99 80 93 Rodammina 50
(Alimenti – preparati o conserä B (14)
vati in salamoia o nell’acido
citrico, non congelati)
13 Sri Lanka (LK) Peperoni del genere Capsicum 0904 21 10 Aflatossine 50
(dolci o diversi dai peperoni
dolci) ex 0904 21 90 20
(Alimenti – essiccati, grigliati, ex 0904 22 00 11; 19
tritati o polverizzati)
ex 2005 99 10 10; 90
ex 2005 99 80 94
Gotu kola (Centella asiatica) ex 1211 90 86 60 Residui di antiä 50
(Alimenti) parassitari (3)
14 Nigeria (NG) Semi di sesamo 1207 40 90 Salmonella (5) 50
(Alimenti)
ex 2008 19 19 49
ex 2008 19 99 49
15 Sudan (SD) Semi di sesamo 1207 40 90 Salmonella (5) 50
(Alimenti) ex 2008 19 19 49
ex 2008 19 99 49

— 203 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

16 Turchia (TR) — Fichi secchi 0804 20 90 Aflatossine 20


— Miscugli di frutta a guscio o ex 0813 50 99 50
di frutta secca contenenti
fichi
— Pasta di fichi secchi ex 2007 10 10 50
ex 2007 10 99 20
ex 2007 99 39 01; 02
ex 2007 99 50 31
ex 2007 99 97 21
— Fichi secchi, preparati o ex 2008 97 12 11
conservati, compresi i miä
scugli ex 2008 97 14 11
ex 2008 97 16 11
ex 2008 97 18 11
ex 2008 97 32 11
ex 2008 97 34 11
ex 2008 97 36 11
ex 2008 97 38 11
ex 2008 97 51 11
ex 2008 97 59 11
ex 2008 97 72 11
ex 2008 97 74 11
ex 2008 97 76 11
ex 2008 97 78 11
ex 2008 97 92 11
ex 2008 97 93 11
ex 2008 97 94 11
ex 2008 97 96 11
ex 2008 97 97 11
ex 2008 97 98 11
ex 2008 99 28 10
ex 2008 99 34 10
ex 2008 99 37 10
ex 2008 99 40 10
ex 2008 99 49 60
ex 2008 99 67 95
ex 2008 99 99 60
— Farine, semolini e polveri di ex 1106 30 90 60
fichi secchi

(Alimenti)

— 204 —
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— Pistacchi con guscio 0802 51 00 Aflatossine 30


— Pistacchi sgusciati 0802 52 00
— Miscugli di frutta a guscio o ex 0813 50 39 60
di frutta secca contenenti
pistacchi ex 0813 50 91 60

ex 0813 50 99 60
— Pasta di pistacchi ex 2007 10 10 60
ex 2007 10 99 30
ex 2007 99 39 03; 04
ex 2007 99 50 32
ex 2007 99 97 22
— Pistacchi, altrimenti prepaä ex 2008 19 13 20
rati o conservati, compresi i
miscugli ex 2008 19 93 20
ex 2008 97 12 19
ex 2008 97 14 19
ex 2008 97 16 19
ex 2008 97 18 19
ex 2008 97 32 19
ex 2008 97 34 19
ex 2008 97 36 19
ex 2008 97 38 19
ex 2008 97 51 19
ex 2008 97 59 19
ex 2008 97 72 19
ex 2008 97 74 19
ex 2008 97 76 19
ex 2008 97 78 19
ex 2008 97 92 19
ex 2008 97 93 19
ex 2008 97 94 19
ex 2008 97 96 19
ex 2008 97 97 19
ex 2008 97 98 19
— Farine, semolini e polveri di ex 1106 30 90 50
pistacchi

(Alimenti)
Foglie di vite ex 2008 99 99 11 Residui di antiä 50
(Alimenti) ex 2008 99 99 19 parassitari (3)
(6)

— 205 —
5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Mandarini, compresi i tangerini e 0805 21 Residui di antiä 20


i satsuma; clementine, wilkings e 0805 22 00 parassitari (3)
simili ibridi di agrumi 0805 29 00
(Alimenti – freschi o essiccati)
Arance 0805 10 Residui di antiä 30
(Alimenti – freschi o essiccati) parassitari (3)
Semi di albicocca non trasforä ex 1212 99 95 20 Cianuro 50
mati interi, macinati, moliti,
frantumati, tritati destinati a
essere immessi sul mercato per il
consumatore finale (15) (16)
(Alimenti)
17 Uganda (UG) Semi di sesamo 1207 40 90 Salmonella (5) 30
(Alimenti) ex 2008 19 19 49
ex 2008 19 99 49
18 Stati Uniti (US) Estratto di vaniglia 1302 19 05 Residui di antiä 20
(Alimenti) parassitari (9)
19 Vietnam (VN) Gombi (Okra) ex 0709 99 90 20 Residui di antiä 50
(Alimenti – freschi, refrigerati o ex 0710 80 95 30 parassitari (3)
congelati) (7)
Pitahaya (frutto del drago) ex 0810 90 20 10 Residui di antiä 30
(Alimenti – freschi o refrigerati) parassitari (3)
(7)
Peperoni del genere Capsicum ex 0709 60 99 20 Residui di antiä 50
(diversi dai peperoni dolci) ex 0710 80 59 20 parassitari (3)
(Alimenti – freschi, refrigerati o (11)
congelati)
(1) Qualora debbano essere sottoposti a controlli solo determinati prodotti rientranti in un dato codice NC, il codice NC è contrassegnato con
“ex”.
(2) Il campionamento e le analisi sono eseguiti conformemente alle procedure di campionamento e ai metodi di analisi di riferimento previsti
nell’allegato III, punto 1, lettera b).
(3) Residui almeno degli antiparassitari elencati nel programma di controllo adottato a norma dell’articolo 29, paragrafo 2, del regolamento (CE)
n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui
prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio (GU L 70 del 16.3.2005,
pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2005/396/oj) che possono essere analizzati con metodi multiresiduo basati su GC-MS ed LC-MS
(antiparassitari da monitorare solo nei/sui prodotti di origine vegetale).
(4) Residui di carbofuran.
(5) Il campionamento e le analisi sono eseguiti conformemente alle procedure di campionamento e ai metodi di analisi di riferimento previsti
nell’allegato III, punto 1, lettera a).
(6) Residui di ditiocarbammati (ditiocarbammati espressi in CS2, comprendenti maneb, mancozeb, metiram, propineb, tiram e ziram) e
metrafenone.
(7) Residui di ditiocarbammati (ditiocarbammati espressi in CS2, comprendenti maneb, mancozeb, metiram, propineb, tiram e ziram), fentoato e
quinalfos.
(8) Prodotti alimentari contenenti o costituiti da foglie di betel (Piper betle), compresi, tra l’altro, quelli dichiarati nell’ambito del codice NC 1404 90
00.
(9) Residui di ossido di etilene (somma di ossido di etilene e 2-cloro-etanolo, espressa in ossido di etilene). Nel caso degli additivi alimentari il
valore LMR applicabile è di 0,1 mg/kg (LOQ). Divieto dell’uso dell’ossido di etilene disposto dal regolamento (UE) n. 231/2012 della
Commissione, del 9 marzo 2012, che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE)
n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 83 del 22.3.2012, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2012/231/oj).
(10) Ai fini del presente allegato i “coloranti Sudan” comprendono le sostanze chimiche seguenti: i) Sudan I (numero CAS 842-07-9); ii) Sudan II
(numero CAS 3118-97-6); iii) Sudan III (numero CAS 85-86-9); iv) Rosso scarlatto o Sudan IV (numero CAS 85-83-6). I residui di coloranti
Sudan, utilizzando un metodo di analisi con un LOQ, devono essere inferiori a 0,5 mg/kg.
(11) Residui di ditiocarbammati (ditiocarbammati espressi in CS2, comprendenti maneb, mancozeb, metiram, propineb, tiram e ziram), fentoato e
quinalfos.
(12) Residui di acefato.
(13) Sia i prodotti finiti che le materie prime contenenti prodotti botanici destinate alla produzione di integratori alimentari dichiarati nell’ambito
dei codici NC di cui alla colonna “Codice NC”.

— 206 —
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(14) Ai fini del presente allegato i residui di rodammina B, utilizzando un metodo di analisi con un LOQ, devono essere inferiori a 0,1 mg/kg.
(15) “Prodotti non trasformati” quali definiti nel regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004,
sull’igiene dei prodotti alimentari (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2004/852/oj).
(16) “Immissione sul mercato” e “consumatore finale”, quali definiti nel regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del
28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza
alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2002/178/
oj).

3. ALIMENTI E MANGIMI DI ORIGINE NON ANIMALE DI CUI ALL’ARTICOLO 1, PARAGRAFO 1, LETTERA b), PUNTO iii)

Paese da cui le Suddivi- Rischio Frequenza


Paese di partite sono Alimenti e mangimi (uso sione dei controlli
Riga Codice NC (1)
origine spedite previsto) TARIC di identità e
nell’Unione fisici (%)

1 Stati Turchia (TR) (2) — Pistacchi con guscio 0802 51 00 Aflatossine 30


Uniti
(US) — Pistacchi sgusciati 0802 52 00
— Miscugli di frutta a guä ex 0813 50 39 60
scio o di frutta secca
contenenti pistacchi ex 0813 50 91 60
ex 0813 50 99 60
— Pasta di pistacchi ex 2007 10 10 60
ex 2007 10 99 30
ex 2007 99 39 03; 04
ex 2007 99 50 32
ex 2007 99 97 22
— Pistacchi, altrimenti preä ex 2008 19 13 20
parati o conservati,
compresi i miscugli ex 2008 19 93 20
ex 2008 97 12 19
ex 2008 97 14 19
ex 2008 97 16 19
ex 2008 97 18 19
ex 2008 97 32 19
ex 2008 97 34 19
ex 2008 97 36 19
ex 2008 97 38 19
ex 2008 97 51 19
ex 2008 97 59 19
ex 2008 97 72 19
ex 2008 97 74 19
ex 2008 97 76 19
ex 2008 97 78 19
ex 2008 97 92 19

— 207 —
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ex 2008 97 93 19
ex 2008 97 94 19
ex 2008 97 96 19
ex 2008 97 97 19
ex 2008 97 98 19
— Farine, semolini e polveä ex 1106 30 90 50
ri di pistacchi
(Alimenti)
(1) Qualora debbano essere sottoposti a controlli solo determinati prodotti rientranti in un dato codice NC, il codice NC è contrassegnato con
“ex”.
(2) Conformemente agli articoli 10 e 11, le partite sono accompagnate dai risultati del campionamento e delle analisi eseguiti su tali partite e dal
certificato ufficiale rilasciato dal paese da cui tali partite sono spedite nell’Unione.».

24CE2245

— 208 —
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DECISIONE (UE) 2024/1667 DEL CONSIGLIO

del 30 maggio 2024

relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di 16a riunione del comitato
delle parti della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza
nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito all’adozione di una raccomandazione e di
conclusioni rivolte a cinque Stati parte e relative all’attuazione della convenzione, per quanto
riguarda le questioni attinenti alle istituzioni e all’amministrazione pubblica dell’Unione

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 336, in combinato disposto con
l’articolo 218, paragrafo 9,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1) La convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la
violenza domestica («convenzione») è stata conclusa dall’Unione con decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio (1), per
quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione, e con decisione (UE) 2023/1076 del
Consiglio (2), per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento, nella
misura in cui rientrano nella competenza esclusiva dell’Unione, ed è entrata in vigore per l’Unione il 1o ottobre 2023.

(2) Conformemente all’articolo 66, paragrafo 1, della convenzione, il gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica («GREVIO») è incaricato di vigilare sull’attuazione della convenzione da
parte delle parti. A norma dell’articolo 68, paragrafo 11, della convenzione, spetta al GREVIO adottare propri
rapporti e conclusioni in merito alle misure prese dalla parte interessata per attuare le disposizioni della
convenzione.

(3) Il comitato delle parti della convenzione può adottare raccomandazioni rivolte alla parte interessata, conformemente
all’articolo 68, paragrafo 12, della convenzione. Le raccomandazioni si basano sui rapporti del GREVIO e fanno la
distinzione tra le misure che, ad avviso del comitato delle parti, la parte interessata dovrebbe adottare quanto prima,
con l’obbligo di riferire Partiin merito alle misure prese al riguardo entro un periodo di tre anni, e quelle che, pur
importanti, sono considerate dal comitato delle parti come appartenenti a un livello secondario di immediatezza.
Trascorso il periodo di tre anni, lo Stato parte deve riferire al comitato delle parti in merito alle misure intraprese in
10 settori specifici della convenzione. Sulla base di tali informazioni e di eventuali informazioni supplementari
ottenute da organizzazioni non governative, società civile e istituzioni nazionali per la tutela dei diritti umani, il
comitato delle parti deve adottare conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni elaborate dal segretariato del
comitato.

(4) Si prevede che nella 16a riunione del 31 maggio 2024 il comitato delle parti adotti il seguente progetto di
raccomandazione e i seguenti quattro progetti di conclusioni relativi all’attuazione della convenzione da parte di
cinque Stati parte («progetti di raccomandazione e di conclusioni»):

— raccomandazione sull’attuazione della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la
violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica da parte del Liechtenstein [IC-CP (2024)1-prov];

— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative ad Andorra adottate dal comitato delle parti [IC-CP
(2024)2-prov];

— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative al Belgio adottate dal comitato delle parti [IC-CP
(2024)3-prov];

(1) Decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 1).
(2) Decisione (UE) 2023/1076 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 4).

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative a Malta adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
4-prov]; e

— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative alla Spagna adottate dal comitato delle parti [IC-CP
(2024)5-prov].

(5) L’Unione ha competenza esclusiva per accettare gli obblighi stabiliti nella convenzione per quanto riguarda le sue
istituzioni e la sua pubblica amministrazione, nell’ambito di applicazione dell’articolo 336 del trattato sul
funzionamento dell’Unione europea. Nel suo parere 1/19 (Convenzione di Istanbul) (3), del 6 ottobre 2021, punto
305, la Corte di giustizia ha confermato che una parte significativa degli obblighi della convenzione relativi
all’adozione di misure di prevenzione e di protezione è, in sostanza, vincolante per l’Unione nei confronti del
personale della sua amministrazione e del pubblico che visita i locali e gli edifici delle sue istituzioni, organi
e organismi. Inoltre, al punto 307 dello stesso parere, la Corte ha affermato che l’Unione non dovrebbe limitarsi
a stabilire prescrizioni minime o misure di sostegno, ma dovrebbe garantire essa stessa il pieno rispetto di tali
obblighi.

(6) I progetti di raccomandazione e di conclusioni riguardano l’attuazione delle disposizioni della convenzione che si
applicano anche all’Unione per quanto riguarda le sue istituzioni e la sua pubblica amministrazione. È pertanto
opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato delle parti per quanto riguarda
le questioni attinenti alle istituzioni e all’amministrazione pubblica dell’Unione, giacché gli atti previsti sono tali da
incidere in modo determinante sul contenuto del diritto dell’Unione in quanto potrebbero influire in futuro
sull’interpretazione delle pertinenti disposizioni della convenzione.

(7) Per quanto riguarda il Liechtenstein, il progetto di raccomandazione sull’attuazione della convenzione comprende la
necessità di elaborare una strategia o piano d’azione globale per prevenire e contrastare tutte le forme di violenza
contemplate dalla convenzione (articolo 7 della convenzione), garantire il bilancio di genere e lo stanziamento di
fondi a destinazione specifica per individuare gli importi spesi da tutte le istituzioni competenti nel contrasto alla
violenza nei confronti delle donne e alla violenza domestica (articolo 8 della convenzione), assegnare risorse umane
e finanziarie agli organismi di coordinamento (articolo 10 della convenzione), realizzare indagini sulla popolazione
su ogni forma di violenza contemplata dalla convenzione e promuovere la ricerca sulla situazione delle donne
vittime (articolo 11 della convenzione), garantire una linea telefonica gratuita specifica in tutto il territorio
(articolo 24 della convenzione) e ricorrere a misure di allontanamento di polizia per garantire la protezione delle
vittime (articolo 52 della convenzione). Poiché le raccomandazioni su tali questioni sono in linea con le politiche
e gli obiettivi dell’Unione e non destano preoccupazioni in merito al diritto dell’Unione, la posizione dell’Unione
dovrebbe essere quella di non opporsi all’adozione della raccomandazione rivolta al Liechtenstein.

(8) Per quanto riguarda Andorra, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di
garantire che i pertinenti portatori di interessi ricevano risorse umane e finanziarie sufficienti (articoli 8 e 25 della
convenzione), di assicurare un approccio coordinato e trasversale alla prevenzione e alla lotta contro la violenza nei
confronti delle donne (articolo 7 della convenzione), di promuovere regolari attività di ricerca sulla situazione di
tutte le forme di violenza che rientrano nel campo di applicazione della convenzione (articolo 11 della convenzione)
e di garantire che le vittime abbiano accesso a misure urgenti di allontanamento in linea con la convenzione
(articolo 52 della convenzione). Poiché le conclusioni su tali questioni sono in linea con le politiche e gli obiettivi
dell’Unione e non destano preoccupazioni in merito al diritto dell’Unione, la posizione dell’Unione dovrebbe essere
quella di non opporsi all’adozione delle conclusioni rivolte ad Andorra.

(9) Per quanto riguarda il Belgio, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di
garantire la raccolta di dati sulla violenza nei confronti delle donne (articolo 11 della convenzione) e di garantire che
i servizi di assistenza specialistica ricevano finanziamenti idonei a garantirne la continuità (articoli 8 e 25 della
convenzione). Poiché le conclusioni su tali questioni sono in linea con le politiche e gli obiettivi dell’Unione e non
destano preoccupazioni in merito al diritto dell’Unione, la posizione dell’Unione dovrebbe essere quella di non
opporsi all’adozione delle conclusioni rivolte al Belgio.

(10) Per quanto riguarda Malta, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di rafforzare
la cooperazione con gli attori non governativi, compresi quelli che forniscono servizi di assistenza specialistica, e di
garantirne l’effettiva partecipazione all’elaborazione delle politiche pertinenti (articolo 7 della convenzione), di
garantire la raccolta completa di dati relativi a tutte le forme di violenza contemplate dalla convenzione (articolo 11
della convenzione) e di assicurare che la legislazione sia in linea con la convenzione per quanto riguarda le misure
urgenti di allontanamento e le ordinanze di protezione (articoli 52 e 53 della convenzione). Poiché le conclusioni su
tali questioni sono in linea con le politiche e gli obiettivi dell’Unione e non destano preoccupazioni in merito al
diritto dell’Unione, la posizione dell’Unione dovrebbe essere quella di non opporsi all’adozione delle conclusioni
rivolte a Malta.

(3) ECLI:EU:C:2021:832.

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

(11) Per quanto riguarda la Spagna, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di
armonizzare il livello di assistenza e protezione delle donne vittime in tutto il territorio nazionale e di valutare
l’attuazione delle misure pertinenti (articoli 10 e 25 della convenzione). Poiché le conclusioni su tali questioni sono
in linea con le politiche e gli obiettivi dell’Unione e non destano preoccupazioni in merito al diritto dell’Unione, la
posizione dell’Unione dovrebbe essere quella di non opporsi all’adozione delle conclusioni rivolte alla Spagna,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di 16a riunione del comitato delle parti, istituito a norma
dell’articolo 67 della convenzione, è di non opporsi all’adozione degli atti seguenti:
1) raccomandazione sull’attuazione della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza
nei confronti delle donne e la violenza domestica da parte del Liechtenstein [IC-CP (2024)1-prov];
2) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative ad Andorra adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
2-prov];
3) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative al Belgio adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
3-prov];
4) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative a Malta adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)4-prov];
e
5) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative alla Spagna adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
5-prov].

Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 30 maggio 2024

Per il Consiglio
Il presidente
H. LAHBIB

24CE2246

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DECISIONE (UE) 2024/1668 DEL CONSIGLIO

del 30 maggio 2024

relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di 16a riunione del comitato
delle parti della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza
nei confronti delle donne e la violenza domestica, in merito all’adozione di una raccomandazione e di
conclusioni rivolte a cinque Stati parte e relative all’attuazione della convenzione, per quanto
riguarda le questioni attinenti alla cooperazione giudiziaria in materia penale, all’asilo e al non
respingimento

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 78, paragrafo 2, l’articolo 82, paragrafo 2,
e l’articolo 84, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1) La convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la
violenza domestica («convenzione») è stata conclusa dall’Unione con decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio (1), per
quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione, e con decisione (UE) 2023/1076 del
Consiglio (2), per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento, nella
misura in cui rientrano nella competenza esclusiva dell’Unione, ed è entrata in vigore per l’Unione il 1o ottobre 2023.

(2) Conformemente all’articolo 66, paragrafo 1, della convenzione, il gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica («GREVIO») è incaricato di vigilare sull’attuazione della convenzione da
parte delle parti. A norma dell’articolo 68, paragrafo 11, della convenzione, spetta al GREVIO adottare propri
rapporti e conclusioni in merito alle misure adottate dalla parte interessata per attuare le disposizioni della
convenzione.

(3) Il comitato delle parti della convenzione può adottare raccomandazioni rivolte alla parte interessata, conformemente
all’articolo 68, paragrafo 12, della convenzione. Le raccomandazioni si basano sui rapporti del GREVIO e fanno la
distinzione tra le misure che, ad avviso del comitato delle parti, la parte dovrebbe adottare quanto prima, con
l’obbligo di riferire al comitato delle parti in merito alle misure prese al riguardo entro un periodo di tre anni,
e quelle che, pur importanti, sono considerate dal comitato delle parti come appartenenti a un livello secondario di
immediatezza. Trascorso il periodo di tre anni, lo Stato parte deve riferire al comitato delle parti in merito alle
misure intraprese in 10 settori specifici della convenzione. Sulla base di tali informazioni e di eventuali informazioni
supplementari ottenute da organizzazioni non governative, società civile e istituzioni nazionali per la tutela dei diritti
umani, il comitato delle parti deve adottare conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni elaborate dal
segretariato del comitato.

(4) Si prevede che nella 16a riunione del 31 maggio 2024 il comitato delle parti adotti il progetto di raccomandazione
seguente e i quattro progetti di conclusioni seguenti relativi all’attuazione della convenzione da parte di cinque Stati
parte («progetti di raccomandazione e di conclusioni»):

— raccomandazione sull’attuazione della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la
violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica da parte del Liechtenstein [IC-CP (2024)1-prov];

— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative ad Andorra adottate dal comitato delle parti [IC-CP
(2024)2-prov];

— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative al Belgio adottate dal comitato delle parti [IC-CP
(2024)3-prov];

(1) Decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 1, ELI: https://eur-lex.
europa.eu/eli/dec/2023/1075/oj?locale=it).
(2) Decisione (UE) 2023/1076 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 4,
ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/1076/oj).

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— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative a Malta adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
4-prov]; e

— conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative alla Spagna adottate dal comitato delle parti [IC-CP
(2024)5-prov].

(5) I progetti di raccomandazione e di conclusioni riguardano l’attuazione delle disposizioni della convenzione relative
alla cooperazione giudiziaria in materia penale, come le questioni relative alla protezione e all’assistenza per le
vittime di violenza nei confronti delle donne e di violenza domestica, nonché delle disposizioni della convenzione
relative all’asilo e al non respingimento. È pertanto opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione
in sede di comitato delle parti per quanto riguarda le questioni attinenti alla cooperazione giudiziaria in materia
penale, all’asilo e al non respingimento nella misura in cui rientrano nella competenza esclusiva dell’Unione, in
particolare dalla direttiva (UE) 2024/1385 del Parlamento europeo e del Consiglio (1), dalla direttiva 2012/29/UE del
Parlamento europeo e del Consiglio (2), dal regolamento (UE) 2024/1348 del Parlamento europeo e del
Consiglio (3) e dalla direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (4). e che gli atti previsti sono tali da
incidere in modo determinante sul contenuto del diritto dell’Unione in quanto potrebbero influire in futuro
sull’interpretazione delle pertinenti disposizioni della convenzione.

(6) Per quanto riguarda il Liechtenstein, il progetto di raccomandazione sull’attuazione della convenzione rileva la
necessità di adottare e allineare le pertinenti definizioni alla convenzione (articolo 3 della convenzione), di
adoperarsi per la parità di genere, anche adottando misure idonee, e di affrontare i diritti e le esigenze dei gruppi
esposti o a rischio di discriminazione intersezionale (articolo 4 della convenzione), di elaborare una strategia o piano
d’azione globale per prevenire e combattere ogni forma di violenza contemplata dalla convenzione (articolo 7 della
convenzione), di garantire il finanziamento delle pertinenti organizzazioni della società civile (articolo 8 della
convenzione), di assegnare risorse umane e finanziarie agli organismi di coordinamento (articolo 10 della
convenzione), di armonizzare i sistemi di raccolta dei dati e realizzare a intervalli regolari indagini sulla popolazione
relative a ogni forma di violenza contemplata dalla convenzione (articolo 11 della convenzione), di garantire una
linea telefonica gratuita specifica in tutto il territorio (articolo 24 della convenzione) e di ricorrere a misure di
allontanamento di polizia per garantire la protezione delle vittime (articolo 52 della convenzione). Poiché le
raccomandazioni su tali questioni sono in linea con le politiche e gli obiettivi dell’Unione nel settore della
cooperazione giudiziaria in materia penale e non destano preoccupazioni in merito al diritto dell’Unione, la
posizione dell’Unione dovrebbe essere quella di non opporsi all’adozione della raccomandazione rivolta al
Liechtenstein.

(7) Per quanto riguarda Andorra, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di
garantire che i pertinenti portatori di interessi ricevano risorse umane e finanziarie sufficienti (articoli 8 e 25 della
convenzione), di assicurare un approccio coordinato e trasversale alla prevenzione e alla lotta contro la violenza nei
confronti delle donne (articolo 7 della convenzione), di garantire la raccolta dei dati sulla violenza nei confronti delle
donne (articolo 11 della convenzione), di garantire che le vittime abbiano accesso a misure urgenti di
allontanamento in linea con la convenzione (articolo 52 della convenzione) e di ottemperare alle prescrizioni della
convenzione relativamente allo status in materia di soggiorno delle donne vittime di violenza (articolo 59 della
convenzione). Poiché le conclusioni su tali questioni sono in linea con le politiche e gli obiettivi dell’Unione nei
settori della cooperazione giudiziaria in materia penale, dell’asilo e del non respingimento e non destano
preoccupazioni in merito al diritto dell’Unione, la posizione dell’Unione dovrebbe essere quella di non opporsi
all’adozione delle conclusioni rivolte ad Andorra.

(8) Per quanto riguarda il Belgio, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di
garantire la raccolta dei dati sulla violenza nei confronti delle donne (articolo 11 della convenzione), la necessità di
garantire che i servizi di assistenza specialistica ricevano finanziamenti idonei a garantirne la continuità (articoli 8
e 25 della convenzione) e la necessità di garantire che le questioni relative alla violenza nei confronti delle donne
siano prese in considerazione dalle autorità competenti a decidere in merito ai diritti di custodia e visita (articolo 31
della convenzione). Poiché le conclusioni su tali questioni sono in linea con le politiche e gli obiettivi dell’Unione nel
settore della cooperazione giudiziaria in materia penale e non destano preoccupazioni in merito al diritto
dell’Unione, la posizione dell’Unione dovrebbe essere quella di non opporsi all’adozione delle conclusioni rivolte al
Belgio.

(1) Direttiva (UE) 2024/1385 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 maggio 2024, sulla lotta alla violenza contro le donne
e alla violenza domestica (GU 2024/1385 del 24.5.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1385/oj).
(2) Direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di
diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI del Consiglio (GU L 315, del
14.11.2012, pag. 57).
(3) Regolamento (UE) 2024/1348 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 maggio 2024, che stabilisce una procedura comune di
protezione internazionale nell’Unione e abroga la direttiva 2013/32/UE (GU L, 2024/1348, 22.5.2024, ELI: http://data.europa.
eu/eli/reg/2024/1348/oj).
(4) Direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante norme relative all’accoglienza dei
richiedenti protezione internazionale (OJ L 180, del 29.6.2013, pag. 96).

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(9) Per quanto riguarda Malta, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di rafforzare
la cooperazione con gli attori non governativi, compresi quelli che forniscono servizi di assistenza specialistica, e di
garantirne l’effettiva partecipazione all’elaborazione delle politiche pertinenti (articolo 7 della convenzione), di
garantire la raccolta completa dei dati relativi a ogni forma di violenza oggetto della convenzione (articolo 11 della
convenzione), di adottare alcune misure nel settore dei diritti di custodia e visita per garantire la sicurezza delle
vittime e dei loro figli (articolo 31 della convenzione) e di assicurare che la legislazione sia in linea con la
convenzione per quanto riguarda le misure urgenti di allontanamento e le ordinanze di protezione (articolo 52
e articolo 53 della convenzione). Poiché le conclusioni su tali questioni sono in linea con le politiche e gli obiettivi
dell’Unione nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale e non destano preoccupazioni in merito al
diritto dell’Unione, la posizione dell’Unione dovrebbe essere quella di non opporsi all’adozione delle conclusioni
rivolte a Malta.
(10) Per quanto riguarda la Spagna, il progetto di conclusioni sull’attuazione della convenzione rileva la necessità di
armonizzare il livello di assistenza e protezione delle donne vittime in tutto il territorio nazionale (articoli 7, 10 e 25
della convenzione), di rispondere alle esigenze di protezione delle donne esposte a forme intersezionali di
discriminazione (articolo 4 della convenzione), di sostenere le organizzazioni non governative per i diritti delle
donne, anche finanziariamente (articolo 9 della convenzione) e di garantire il rapido accesso delle donne richiedenti
asilo alla procedura di asilo e a un alloggio sicuro, nonché di garantire l’individuazione delle donne richiedenti asilo
che necessitano di protezione (articoli 60 e 61 della convenzione). Poiché le conclusioni su tali questioni sono in
linea con le politiche e gli obiettivi dell’Unione nei settori della cooperazione giudiziaria in materia penale, dell’asilo
e del non respingimento e non destano preoccupazioni in merito al diritto dell’Unione, la posizione dell’Unione
dovrebbe essere quella di non opporsi all’adozione delle conclusioni rivolte alla Spagna.
(11) A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 21 sulla posizione del Regno Unito e dell’Irlanda rispetto allo spazio di
libertà, sicurezza e giustizia, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione
europea, e fatto salvo l’articolo 4 di tale protocollo, l’Irlanda non partecipa all’adozione della presente decisione, non
è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione
(12) A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 22 sulla posizione della Danimarca, allegato al trattato sull’Unione
europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Danimarca non partecipa all’adozione della presente
decisione, non è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di 16a riunione del comitato delle parti, istituito a norma
dell’articolo 67 della convenzione, è di non opporsi all’adozione degli atti seguenti:
(1) raccomandazione sull’attuazione della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la
violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica da parte del Liechtenstein [IC-CP (2024)1-prov];
(2) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative ad Andorra adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
2-prov];
(3) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative al Belgio adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
3-prov];
(4) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative a Malta adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
4-prov]; e
(5) conclusioni sull’attuazione delle raccomandazioni relative alla Spagna adottate dal comitato delle parti [IC-CP (2024)
5-prov].

Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Fatto a Bruxelles, il 30 maggio 2024

Per il Consiglio
Il presidente
H. LAHBIB

24CE2247

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

DECISIONE (UE) 2024/1669 DEL CONSIGLIO

del 22 aprile 2024

relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di comitato delle parti della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle
donne e la violenza domestica, in merito alle modifiche del regolamento interno del comitato per
quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 78, paragrafo 2, l’articolo 82, paragrafo 2
e l’articolo 84, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1) La convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la
violenza domestica («convenzione») è stata conclusa dall’Unione con decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio (1), per
quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione, e con decisione (UE) 2023/1076 del
Consiglio (2), per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento, ed è
entrata in vigore per l’Unione il 1o ottobre 2023. Ad oggi la convenzione conta 39 parti, tra cui l’Unione e 22 Stati
membri.

(2) Il comitato delle parti («comitato») è un organo del meccanismo di controllo della convenzione. Conformemente
all’articolo 67, paragrafo 3, della convenzione, il comitato ha adottato il proprio regolamento interno. Tale
regolamento interno prevede che ciascuna parte della convenzione disponga di un voto. L’adesione dell’Unione alla
convenzione richiede alcuni adeguamenti del regolamento interno al fine di definire le modalità con cui l’Unione
esercita i propri diritti di voto in qualità di parte della convenzione.

(3) Nell’agosto 2023 il segretariato del comitato ha proposto alcune modifiche del regolamento interno per riflettere
l’impatto dell’adesione dell’Unione sul funzionamento del comitato. Ha chiesto alle parti della convenzione
e all’Unione di presentare suggerimenti redazionali in vista dell’adozione delle modifiche nel 2024. Le modifiche
devono essere discusse e, se possibile, adottate nel corso della 16a riunione del comitato il 31 maggio 2024.

(4) È opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato, in quanto le modifiche del
regolamento interno saranno giuridicamente vincolanti per l’Unione.

(5) Secondo il progetto di modifica proposto dal segretariato del comitato le norme sul quorum per l’adozione delle
decisioni del comitato previste dal regolamento interno sarebbero mantenute ma integrate da alcuni nuovi requisiti.
L’Unione dovrebbe proporre modifiche alternative del regolamento interno per rispecchiare meglio la portata
dell’adesione dell’Unione alla convenzione e tutelare gli interessi dell’Unione, pur mostrando la volontà dell’Unione
di tenere conto delle preoccupazioni delle parti della convenzione che non sono Stati membri dell’Unione.

(6) Per quanto riguarda la regola generale in materia di votazione di cui all’articolo 20 del regolamento interno, il
segretariato del comitato propone di includere una clausola di non addizionalità in base alla quale spetterebbe
all’Unione o ai suoi Stati membri votare su una materia particolare. Il principio di non addizionalità è già
incorporato in altre convenzioni del Consiglio d’Europa alle quali l’Unione ha aderito e dovrebbe essere accettato
anche nel caso di specie. Tuttavia la formulazione della clausola dovrebbe essere adattata per rispecchiare le rispettive
competenze dell’Unione e degli Stati membri.

(1) Decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 1).
(2) Decisione (UE) 2023/1076 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 4).

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

(7) Per quanto riguarda la regola generale in materia di votazione di cui all’articolo 20 del regolamento interno, il
segretariato del comitato propone inoltre di includere il requisito della doppia maggioranza, nel senso che una
decisione sarà adottata a maggioranza dei due terzi dei voti espressi solo se è sostenuta dalla maggioranza semplice
dei voti espressi dalle parti della convenzione che non sono Stati membri dell’Unione. Tale requisito
controbilancerebbe il fatto che l’Unione dispone di una maggioranza semplice in seno al comitato in termini di
voti e risponderebbe quindi alle eventuali preoccupazioni di parti della convenzione che non sono Stati membri
dell’Unione quanto al peso del voto dell’Unione. L’Unione dovrebbe suggerire di modificare il requisito della doppia
maggioranza, al fine di prevedere che esso si applichi solo quando l’Unione partecipa a una votazione e vota con un
numero di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato, e di rispecchiare le
rispettive competenze dell’Unione e degli Stati membri.

(8) Per quanto riguarda le regole specifiche per l’elezione dei membri del gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza
nei confronti delle donne e la violenza domestica («GREVIO»), l’Unione dovrebbe proporre ulteriori modifiche in
aggiunta alla modifica proposta che prevede un voto per l’Unione in aggiunta al singolo voto di ciascuno Stato
membro. Per quanto riguarda più specificamente le decisioni di chiedere il ritiro di uno o più candidati che non
soddisfano i requisiti per diventare membri del GREVIO, il segretariato del comitato propone di applicare il requisito
della doppia maggioranza. Sebbene tali decisioni abbiano carattere eccezionale, l’Unione dovrebbe proporre che la
maggioranza dei due terzi dei voti espressi, necessaria per tali decisioni, includa la maggioranza semplice dei voti
espressi dai rappresentanti delle parti diverse dall’Unione e dai suoi Stati membri solo se l’Unione e i suoi Stati
membri votano con un numero di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato.

(9) Per quanto riguarda le modifiche del regolamento interno che devono essere adottate a maggioranza dei due terzi dei
voti espressi, situazione in cui ciascuna parte della convenzione dispone di un voto, l’Unione dovrebbe proporre che
l’aggiunta del requisito della doppia maggioranza proposto dal segretariato del comitato si applichi solo se l’Unione
e i suoi Stati membri votano con un numero di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del
comitato, fatta salva la precisazione che il principio di non addizionalità non si applica in tal caso.

(10) Per quanto riguarda la disposizione del regolamento interno, il riferimento all’Unione nell’elenco dei partecipanti che
non sono membri del comitato dovrebbe essere soppresso in quanto divenuto obsoleto.

(11) La posizione dell’Unione in sede di comitato dovrebbe pertanto basarsi sull’accluso progetto di modifica del
regolamento interno.

(12) La posizione dell’Unione in sede di comitato non dovrebbe pregiudicare posizioni future sul regolamento interno in
relazione ad altre convenzioni del Consiglio d’Europa o ad accordi dell’Unione con paesi terzi od organizzazioni
internazionali.

(13) A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 21 sulla posizione del Regno Unito e dell’Irlanda rispetto allo spazio di
libertà, sicurezza e giustizia, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione
europea, e fatto salvo l’articolo 4 di tale protocollo, l’Irlanda non partecipa all’adozione della presente decisione, non
è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione.

(14) A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 22 sulla posizione della Danimarca, allegato al trattato sull’Unione
europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Danimarca non partecipa all’adozione della presente
decisione, non è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato delle parti («comitato»), istituito a norma dell’articolo 67
della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la
violenza domestica, in merito all’adozione di modifiche del regolamento interno del comitato si basa sul progetto di
modifiche del regolamento interno allegato alla presente decisione.

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della sua adozione.

Fatto a Lussemburgo, il 22 aprile 2024

Per il Consiglio
Il presidente
J. BORRELL FONTELLES

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ALLEGATO

La posizione da adottare a nome dell'Unione in sede di comitato delle parti, istituito a norma dell'articolo 67 della
convenzione, in merito alle modifiche del regolamento interno del comitato delle parti, nella riunione del comitato delle
parti del 31 maggio 2024.

L'Unione europea ricorda di avere aderito alla convenzione di Istanbul al fine di prevenire e combattere la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica. L'Unione collabora realmente con gli Stati non membri dell'UE nell'ambito di
tutti i trattati internazionali ai quali aderisce a pieno titolo.

L'Unione desidera affermare che il requisito della doppia maggioranza si applica solo quando l'Unione vota con un numero
di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato (articolo 20) o raggiunge tale numero di
voti insieme agli Stati membri dell'Unione europea quando sia l'Unione che i suoi Stati membri hanno diritto di voto
(articoli 21 e 25).

L'Unione europea sottolinea che la sua attuale posizione in merito alle modifiche del regolamento interno del comitato delle
parti lascia impregiudicate le posizioni future sul regolamento interno in relazione ad altre convenzioni del Consiglio
d'Europa o ad accordi dell'Unione con paesi terzi od organizzazioni internazionali.

Articolo 20 — Votazione

Modifica n. 1:

«1. Ciascun membro del comitato dispone di un voto. Se la delegazione di una parte è composta da più di un
rappresentante, solo uno di essi è autorizzato a partecipare alla votazione.

L'Unione europea esercita il suo diritto di voto con un numero di voti pari al numero di quelli dei suoi Stati membri che
sono parti della convenzione e che sono vincolati dall'esercizio della competenza da parte dell'Unione. Gli Stati membri
dell'Unione europea che non sono vincolati dall'esercizio della competenza da parte dell'Unione possono votare
separatamente.

Quando l'Unione europea è autorizzata a esercitare il suo diritto di voto, gli Stati membri che sono parti della
convenzione e che sono vincolati dall'esercizio della competenza da parte dell'Unione nella materia oggetto di voto non
votano. Quando tutti i suoi Stati membri che sono parti della convenzione sono autorizzati a esercitare il loro diritto di
voto, l'Unione europea non vota.»

«2. La votazione richiede un quorum».

Modifica n. 2:

«3. Le decisioni del comitato sono adottate a maggioranza dei due terzi dei voti espressi. Quando l'Unione europea
partecipa a una votazione in conformità del paragrafo 1, commi 2 e 3, la maggioranza dei due terzi comprende la
maggioranza semplice dei voti espressi dalle altre parti se il numero di voti con cui l'Unione esercita il suo diritto di voto
è pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato.»

«4. Le questioni procedurali sono decise a maggioranza dei voti espressi».

«5. Qualora sorga una questione sul carattere procedurale o meno di una questione, essa non è considerata procedurale
a meno che il comitato decida in tal senso a maggioranza dei due terzi dei voti espressi conformemente al paragrafo 3.»

«6. Ai fini del presente articolo, per “voti espressi” si intendono i voti dei membri espressi a favore o contro. Si considera
che i membri astenuti non abbiano espresso alcun voto».

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Articolo 21 — Norme specifiche per l'elezione dei membri del GREVIO


«1. Gli articoli 16, 19 e 20 del presente regolamento non si applicano all'elezione dei membri del GREVIO».
[…]
Modifica n. 3:
«4. La decisione del comitato di chiedere il ritiro di uno o più candidati che non soddisfano i requisiti per l'adesione al
GREVIO di cui agli articoli da 2 a 5 sulla procedura di elezione dei membri del GREVIO richiede una maggioranza di
due terzi dei voti espressi, compresa la maggioranza semplice dei voti espressi dai rappresentanti delle parti diverse
dall'Unione europea e dai suoi Stati membri se il numero di voti attribuiti all'Unione europea e ai suoi Stati membri è
pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato. Ai fini del presente articolo, per “voti
espressi” si intendono i voti dei membri espressi a favore o contro. Si considera che i membri astenuti non abbiano
espresso alcun voto».
[…]
«7. Ciascun membro del comitato dispone di un voto. Se la delegazione di una parte è composta da più di un
rappresentante, solo uno di essi è autorizzato a partecipare alla votazione».

Articolo 25 — Modifiche del regolamento interno


Modifica n. 4:
«Il comitato può modificare il regolamento interno a maggioranza dei due terzi dei voti espressi, compresa la
maggioranza semplice dei voti espressi dai rappresentanti delle parti diverse dall'Unione europea e dai suoi Stati membri
se il numero di voti attribuiti all'Unione europea e ai suoi Stati membri è pari o superiore ai due terzi di tutti i voti
attribuiti ai membri del comitato. Ai fini del presente articolo, non si applica l'articolo 20, paragrafo 1, commi 2 e 3.»

Articolo 2 — Composizione
1. Membri
a. A norma dell'articolo 67, paragrafo 1, della convenzione, i membri del comitato sono i rappresentanti delle parti
della convenzione.
[…]
2. Partecipanti
[…]
b. Possono nominare rappresentanti per partecipare alle riunioni del comitato senza diritto di voto o rimborso spese:
i) gli Stati che hanno firmato ma non ancora ratificato la convenzione;
ii) gli Stati che hanno ratificato la convenzione o vi hanno aderito ma per i quali essa non è ancora entrata in vigore;
iii) gli Stati invitati ad aderire alla convenzione.
[…]

24CE2248

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DECISIONE (UE) 2024/1676 DEL CONSIGLIO


del 24 maggio 2024
relativa alla concessione alla sig.ra Thérèse BLANCHET di un’autorizzazione di accesso alle
informazioni classificate fino al livello TRÈS SECRET UE/EU TOP SECRET compreso

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,


vista la decisione 2013/488/UE del Consiglio, del 23 settembre 2013, sulle norme di sicurezza per proteggere le
informazioni classificate UE (1), in particolare l’allegato I, punto 18, lettera a),
vista la decisione (UE) 2017/262 del Consiglio, del 6 febbraio 2017, relativa alla determinazione per il segretariato generale
del Consiglio, dell’autorità che ha il potere di nomina e dell’autorità abilitata a concludere i contratti di assunzione, e che
abroga la decisione 2013/811/UE (2),
vista la decisione (UE) 2022/1951 del Consiglio, del 13 ottobre 2022, che nomina la segretaria generale del Consiglio
dell’Unione europea per il periodo dal 1o novembre 2022 al 31 ottobre 2027 (3),
considerando quanto segue:
(1) Il 27 marzo 2024 la competente autorità di sicurezza nazionale francese ha fornito una garanzia positiva
relativamente all’accesso, da parte della sig.ra Thérèse BLANCHET, alle informazioni classificate fino al livello TRÈS
SECRET UE/EU TOP SECRET compreso.
(2) A motivo del suo incarico e per esigenze di servizio, occorre autorizzare la sig.ra Thérèse BLANCHET ad accedere
alle informazioni classificate fino al livello TRÈS SECRET UE/EU TOP SECRET compreso in possesso del Consiglio
e del Consiglio europeo,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1
1. Alla sig.ra Thérèse BLANCHET è concessa, per l’esercizio del suo incarico, l’autorizzazione di accesso alle
informazioni classificate fino al livello TRÈS SECRET UE/EU TOP SECRET compreso in possesso del Consiglio e del
Consiglio europeo.
2. L’autorizzazione di cui al paragrafo 1 è valida per la durata dell’incarico per il quale è rilasciata e decade al termine
dell’incarico.

Articolo 2
La presente decisione ha effetto dal giorno della notifica.

Articolo 3
La sig.ra Thérèse BLANCHET è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 24 maggio 2024

Per il Consiglio
Il presidente
J. BROUNS

(1) GU L 274 del 15.10.2013, pag. 1.


(2) GU L 39 del 16.2.2017, pag. 4.
(3) GU L 269 del 17.10.2022, pag. 9.

24CE2249

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DECISIONE (UE) 2024/1680 DEL CONSIGLIO

del 22 aprile 2024

relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di comitato delle parti della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle
donne e la violenza domestica, in merito alle modifiche del regolamento interno del comitato per
quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 336, in combinato disposto con
l’articolo 218, paragrafo 9,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1) La convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la
violenza domestica («convenzione») è stata conclusa dall’Unione con decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio (1), per
quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione, e con decisione (UE) 2023/1076 del
Consiglio (2), per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento, ed è
entrata in vigore per l’Unione il 1o ottobre 2023. Ad oggi la convenzione conta 39 parti, tra cui l’Unione e 22 Stati
membri.

(2) Il comitato delle parti («comitato») è un organo del meccanismo di controllo della convenzione. Conformemente
all’articolo 67, paragrafo 3, della convenzione, il comitato delle parti ha adottato il proprio regolamento interno.
Tale regolamento interno prevede che ciascuna parte della convenzione disponga di un voto. L’adesione dell’Unione
alla convenzione richiede alcuni adeguamenti del regolamento interno al fine di stabilire le modalità con cui l’Unione
esercita i suoi diritti di voto in qualità di parte della convenzione.

(3) Nell’agosto 2023 il segretariato del comitato ha proposto alcune modifiche del regolamento interno per riflettere
l’impatto dell’adesione dell’Unione sul funzionamento del comitato. Ha chiesto alle parti della convenzione
e all’Unione di presentare suggerimenti redazionali in vista dell’adozione delle modifiche nel 2024. Le modifiche
devono essere discusse e, se possibile, adottate nel corso della 16a riunione del comitato il 31 maggio 2024.

(4) È opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato, in quanto le modifiche del
regolamento interno saranno giuridicamente vincolanti per l’Unione.

(5) Secondo il progetto di modifica proposto dal segretariato del comitato, le norme sul quorum per l’adozione delle
decisioni del comitato previste dal regolamento interno sarebbero mantenute ma integrate da alcuni nuovi requisiti.
L’Unione dovrebbe proporre modifiche alternative del regolamento interno per rispecchiare meglio la portata
dell’adesione dell’Unione alla convenzione e tutelare gli interessi dell’Unione, pur mostrando la volontà dell’Unione
di tenere conto delle preoccupazioni delle parti della convenzione che non sono Stati non membri dell’Unione.

(6) Per quanto riguarda la regola generale in materia di votazione di cui all’articolo 20 del regolamento interno, il
segretariato del comitato propone di includere una clausola di non addizionalità in base alla quale spetterebbe
all’Unione o ai suoi Stati membri votare su una materia particolare. Il principio di non addizionalità è già
incorporato in altre convenzioni del Consiglio d’Europa alle quali l’Unione ha aderito e dovrebbe essere accettato
anche nel caso di specie. Tuttavia, la formulazione della clausola dovrebbe essere adattata per rispecchiare le
rispettive competenze dell’Unione e degli Stati membri.

(1) Decisione (UE) 2023/1075 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda le istituzioni e l’amministrazione pubblica dell’Unione (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 1).
(2) Decisione (UE) 2023/1076 del Consiglio, del 1o giugno 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, della
convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento (GU L 143 I del 2.6.2023, pag. 4).

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(7) Per quanto riguarda la regola generale in materia di votazione di cui all’articolo 20 del regolamento interno, il
segretariato del comitato propone inoltre di includere il requisito della doppia maggioranza, nel senso che una
decisione sarà adottata a maggioranza dei due terzi dei voti espressi solo se è sostenuta dalla maggioranza semplice
dei voti espressi dagli Stati parte della convenzione che non sono Stati membri dell’Unione. Tale requisito
controbilancerebbe il fatto che l’Unione dispone di una maggioranza semplice in seno al comitato in termini di voti
e risponderebbe quindi alle eventuali preoccupazioni di parti della convenzione che non sono Stati membri
dell’Unione quanto al peso del voto dell’Unione. L’Unione dovrebbe suggerire di modificare il requisito della doppia
maggioranza, al fine di prevedere che esso si applichi solo quando l’Unione partecipa a una votazione e vota con un
numero di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato, e di rispecchiare le
rispettive competenze dell’Unione e degli Stati membri.
(8) Per quanto riguarda le regole specifiche per l’elezione dei membri del gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza
nei confronti delle donne e la violenza domestica («GREVIO»), l’Unione dovrebbe proporre ulteriori modifiche in
aggiunta alla modifica proposta che prevede un voto per l’Unione in aggiunta al singolo voto di ciascuno Stato
membro. Per quanto riguarda più specificamente le decisioni di chiedere il ritiro di uno o più candidati che non
soddisfano i requisiti per diventare membri del GREVIO, il segretariato del comitato propone di applicare il requisito
della doppia maggioranza. Sebbene tali decisioni abbiano carattere eccezionale, l’Unione dovrebbe proporre che la
maggioranza dei due terzi dei voti espressi, necessaria per tali decisioni, includa la maggioranza semplice dei voti
espressi dai rappresentanti delle parti diverse dall’Unione e dai suoi Stati membri solo se l’Unione e i suoi Stati
membri votano con un numero di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato.
(9) Per quanto riguarda le modifiche del regolamento interno che devono essere adottate a maggioranza dei due terzi dei
voti espressi, situazione in cui ciascuna parte della convenzione dispone di un voto, l’Unione dovrebbe proporre che
l’aggiunta del requisito della doppia maggioranza proposto dal segretariato del comitato si applichi solo se l’Unione
e i suoi Stati membri votano con un numero di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del
comitato, fatta salva la precisazione che il principio di non addizionalità non si applica in tal caso.
(10) Per quanto riguarda la disposizione del regolamento interno, il riferimento all’Unione nell’elenco dei i partecipanti
che non sono membri del comitato dovrebbe essere soppresso in quanto divenuto obsoleto.
(11) La posizione dell’Unione in sede di comitato dovrebbe pertanto basarsi sull’accluso progetto di modifica del
regolamento interno.
(12) La posizione dell’Unione in sede di comitato non dovrebbe pregiudicare posizioni future sul regolamento interno in
relazione ad altre convenzioni del Consiglio d’Europa o ad accordi dell’Unione con paesi terzi od organizzazioni
internazionali,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato delle parti («comitato»), istituito a norma dell’articolo 67
della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la
violenza domestica, in merito all’adozione di modifiche del regolamento interno del comitato si basa sul progetto di
modifiche del regolamento interno allegato alla presente decisione.

Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della sua adozione.

Fatto a Bruxelles, il 22 aprile 2024

Per il Consiglio
Il presidente
J. BORRELL FONTELLES

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ALLEGATO

La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato delle parti, istituito a norma dell’articolo 67 della
convenzione, in merito alle modifiche del regolamento interno del comitato delle parti, nella riunione del comitato delle
parti del 31 maggio 2024.

L’Unione europea ricorda di avere aderito alla convenzione di Istanbul al fine di prevenire e combattere la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica. L’Unione collabora realmente con gli Stati non membri dell’UE nell’ambito di
tutti i trattati internazionali ai quali aderisce a pieno titolo.

L’Unione desidera affermare che il requisito della doppia maggioranza si applica solo quando l’Unione vota con un numero
di voti pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato (articolo 20) o raggiunge tale numero di
voti insieme agli Stati membri dell’Unione europea quando sia l’Unione che i suoi Stati membri hanno diritto di voto
(articoli 21 e 25).

L’Unione europea sottolinea che la sua attuale posizione in merito alle modifiche del regolamento interno del comitato delle
parti lascia impregiudicate le posizioni future sul regolamento interno in relazione ad altre convenzioni del Consiglio
d’Europa o ad accordi dell’Unione con paesi terzi od organizzazioni internazionali.

Articolo 20 — Votazione

Modifica n. 1:

«1. Ciascun membro del comitato dispone di un voto. Se la delegazione di una parte è composta da più di un
rappresentante, solo uno di essi è autorizzato a partecipare alla votazione.

L’Unione europea esercita il suo diritto di voto con un numero di voti pari al numero di quelli dei suoi Stati membri che
sono parti della convenzione e che sono vincolati dall’esercizio della competenza da parte dell’Unione. Gli Stati membri
dell’Unione europea che non sono vincolati dall’esercizio della competenza da parte dell’Unione possono votare
separatamente.

Quando l’Unione europea è autorizzata a esercitare il suo diritto di voto, gli Stati membri che sono parti della
convenzione e che sono vincolati dall’esercizio della competenza da parte dell’Unione nella materia oggetto di voto non
votano. Quando tutti i suoi Stati membri che sono parti della convenzione sono autorizzati a esercitare il loro diritto di
voto, l’Unione europea non vota.»

«2. La votazione richiede un quorum.»

Modifica n. 2:

«3. Le decisioni del comitato sono adottate a maggioranza dei due terzi dei voti espressi. Quando l’Unione europea
partecipa a una votazione in conformità del paragrafo 1, commi 2 e 3, la maggioranza dei due terzi comprende la
maggioranza semplice dei voti espressi dalle altre parti se il numero di voti con cui l’Unione esercita il suo diritto di voto
è pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato.»

«4. Le questioni procedurali sono decise a maggioranza dei voti espressi.»

«5. Qualora sorga una questione sul carattere procedurale o meno di una questione, essa non è considerata procedurale
a meno che il comitato decida in tal senso a maggioranza dei due terzi dei voti espressi conformemente al paragrafo 3.»

«6. Ai fini del presente articolo, per “voti espressi” si intendono i voti dei membri espressi a favore o contro. Si considera
che i membri astenuti non abbiano espresso alcun voto.»

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Articolo 21 — Norme specifiche per l’elezione dei membri del GREVIO


«1. Gli articoli 16, 19 e 20 del presente regolamento non si applicano all’elezione dei membri del GREVIO.»
[…]
Modifica n. 3:
«4. La decisione del comitato di chiedere il ritiro di uno o più candidati che non soddisfano i requisiti per l’adesione al
GREVIO di cui agli articoli da 2 a 5 sulla procedura di elezione dei membri del GREVIO richiede una maggioranza di
due terzi dei voti espressi, compresa la maggioranza semplice dei voti espressi dai rappresentanti delle parti diverse
dall’Unione europea e dai suoi Stati membri se il numero di voti attribuiti all’Unione europea e ai suoi Stati membri è
pari o superiore ai due terzi di tutti i voti attribuiti ai membri del comitato. Ai fini del presente articolo, per “voti
espressi” si intendono i voti dei membri espressi a favore o contro. Si considera che i membri astenuti non abbiano
espresso alcun voto.»
[…]
«7. Ciascun membro del comitato dispone di un voto. Se la delegazione di una parte è composta da più di un
rappresentante, solo uno di essi è autorizzato a partecipare alla votazione.»

Articolo 25 — Modifiche del regolamento interno


Modifica n. 4:
«Il comitato può modificare il regolamento interno a maggioranza dei due terzi dei voti espressi, compresa la
maggioranza semplice dei voti espressi dai rappresentanti delle parti diverse dall’Unione europea e dai suoi Stati membri
se il numero di voti attribuiti all’Unione europea e ai suoi Stati membri è pari o superiore ai due terzi di tutti i voti
attribuiti ai membri del comitato. Ai fini del presente articolo, non si applica l’articolo 20, paragrafo 1, commi 2 e 3.»

Articolo 2 — Composizione
1. Membri
a. A norma dell’articolo 67, paragrafo 1, della convenzione, i membri del comitato sono i rappresentanti delle parti
della convenzione.
[…]
2. Partecipanti
[…]
b. Possono nominare rappresentanti per partecipare alle riunioni del comitato senza diritto di voto o rimborso spese:
i) gli Stati che hanno firmato ma non ancora ratificato la convenzione;
ii) gli Stati che hanno ratificato la convenzione o vi hanno aderito ma per i quali essa non è ancora entrata in vigore;
iii) gli Stati invitati ad aderire alla convenzione.
[…]

24CE2250

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RETTIFICHE

Rettifica della decisione delegata (UE) 2024/872 della Commissione, del 14 marzo 2024, relativa al
rinnovo della constatazione dell’equivalenza provvisoria del regime di solvibilità in vigore negli
Stati Uniti applicabile alle imprese con sede nel territorio di tale paese terzo a quello stabilito dal
titolo I, capo VI, della direttiva 2009/138/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
(Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L, 2024/872, 7 giugno 2024)

La pubblicazione della decisione delegata (UE) 2024/872 è da considerarsi nulla e non avvenuta.

24CE2251

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Rettifica della decisione di esecuzione (UE) 2024/1600 della Commissione, del 5 giugno 2024, che
esclude dal finanziamento dell'Unione europea alcune spese sostenute dagli Stati membri a titolo del
Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
(FEASR)
(Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L, 2024/1600, 7 giugno 2024)

La pubblicazione della decisione di esecuzione (UE) 2024/1600 è da considerarsi nulla e non avvenuta.

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Rettifica della direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 novembre 2014,
relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto
nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri
e dell'Unione europea
(Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 349 del 5 dicembre 2014)

Pagina 15, articolo 10, paragrafo 4,


anziché: «[…] La sospensione non può protrarsi oltre un anno dal momento in cui la decisione relativa a una violazione è
diventata definitiva o dopo che il procedimento si è chiuso in altro modo.»,
leggasi: «[…] La sospensione termina non prima di un anno dopo il momento in cui la decisione relativa a una
violazione è diventata definitiva o dopo che il procedimento si è chiuso in altro modo.».

(Direttiva pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 2ª Serie speciale Unione europea - n. 9 del 2 febbraio 2015)

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5-8-2024 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2a Serie speciale - n. 60

Rettifica del regolamento (UE) 2023/2124 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 ottobre
2023, relativo a talune disposizioni per la pesca nella zona di applicazione dell’accordo relativo alla
Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM)
(Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L, 2023/2124, del 12 ottobre 2023)

Pagina 6, titolo II, capo I, titolo,


anziché: «Lampuga»,
leggasi: «Anguilla».

(Regolamento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 2ª Serie speciale Unione europea - n. 96 del 7 dicembre 2023)

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M ARGHERITA C ARDONA A LBINI , redattore DELIA CHIARA, vice redattore

(WI-GU-2024-GUE-060) Roma, 2024 - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

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MODALITÀ PER LA VENDITA

La «Gazzetta Ufficiale» e tutte le altre pubblicazioni dell’Istituto sono in vendita al pubblico:

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L’Istituto conserva per la vendita le Gazzette degli ultimi 4 anni fino ad esaurimento. Le richieste per
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avendo cura di specificare nell’ordine, oltre al fascicolo di GU richiesto, l’indirizzo di spedizione e di
fatturazione (se diverso) ed indicando i dati fiscali (codice fiscale e partita IVA, se titolari) obbligatori secondo il
DL 223/2007. L’importo della fornitura, maggiorato di un contributo per le spese di spedizione, sarà versato
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G A Z Z E T TA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
CANONI DI ABBONAMENTO (salvo conguaglio)
validi a partire dal 1° GENNAIO 2024
GAZZETTA UFFICIALE – PARTE I (legislativa)
CANONE DI ABBONAMENTO
Tipo A Abbonamento ai fascicoli della Serie Generale, inclusi tutti i supplementi ordinari:
(di cui spese di spedizione € 257,04)* - annuale € 438,00
(di cui spese di spedizione € 128,52) * - semestrale € 239,00
Tipo B Abbonamento ai fascicoli della 1a Serie Speciale destinata agli atti dei giudizi
davanti alla Corte Costituzionale:
(di cui spese di spedizione € 19,29)* - annuale € 68,00
(di cui spese di spedizione € 9,64)* - semestrale € 43,00
Tipo C Abbonamento ai fascicoli della 2a Serie Speciale destinata agli atti della UE:
(di cui spese di spedizione € 41,27)* - annuale € 168,00
(di cui spese di spedizione € 20,63)* - semestrale € 91,00
Tipo D Abbonamento ai fascicoli della 3a Serie Speciale destinata alle leggi e regolamenti regionali:
(di cui spese di spedizione € 15,31)* - annuale € 65,00
(di cui spese di spedizione € 7,65)* - semestrale € 40,00
Tipo E Abbonamento ai fascicoli della 4a serie speciale destinata ai concorsi indetti
dallo Stato e dalle altre pubbliche amministrazioni:
(di cui spese di spedizione € 50,02)* - annuale € 167,00
(di cui spese di spedizione € 25,01)* - semestrale € 90,00
Tipo F Abbonamento ai fascicoli della Serie Generale, inclusi tutti i supplementi ordinari,
ed ai fascicoli delle quattro serie speciali:
(di cui spese di spedizione € 383,93*) - annuale € 819,00
(di cui spese di spedizione € 191,46)* - semestrale € 431,00
N.B.: L’abbonamento alla GURI tipo A ed F comprende gli indici mensili

PREZZI DI VENDITA A FASCICOLI (oltre le spese di spedizione)


Prezzi di vendita: serie generale € 1,00
serie speciali (escluso concorsi), ogni 16 pagine o frazione € 1,00
fascicolo serie speciale, concorsi, prezzo unico € 1,50
supplementi (ordinari e straordinari), ogni 16 pagine o frazione € 1,00
I.V.A. 4% a carico dell’Editore

GAZZETTA UFFICIALE - PARTE II


(di cui spese di spedizione € 40,05)* - annuale € 86,72
(di cui spese di spedizione € 20,95)* - semestrale € 55,46
Prezzo di vendita di un fascicolo, ogni 16 pagine o frazione (oltre le spese di spedizione) € 1,01 (€ 0,83+IVA)

Sulle pubblicazioni della Parte II viene imposta I.V.A. al 22%. Si ricorda che in applicazione della legge 190 del 23 dicembre 2014
articolo 1 comma 629, gli enti dello Stato ivi specificati sono tenuti a versare all’Istituto solo la quota imponibile relativa al canone
di abbonamento sottoscritto. Per ulteriori informazioni contattare la casella di posta elettronica editoria@ipzs.it.

RACCOLTA UFFICIALE DEGLI ATTI NORMATIVI


Abbonamento annuo € 190,00
Abbonamento annuo per regioni, province e comuni – SCONTO 5% € 180,50
Volume separato (oltre le spese di spedizione) € 18,00
I.V.A. 4% a carico dell’Editore
Per l’estero, i prezzi di vendita (in abbonamento ed a fascicoli separati) anche per le annate arretrate, compresi i fascicoli dei supplementi ordinari e straordinari, devono
intendersi raddoppiati. Per il territorio nazionale, i prezzi di vendita dei fascicoli separati, compresi i supplementi ordinari e straordinari, relativi anche ad anni precedenti,
devono intendersi raddoppiati. Per intere annate è raddoppiato il prezzo dell’abbonamento in corso.
Le spese di spedizione relative alle richieste di invio per corrispondenza di singoli fascicoli vengono stabilite di volta in volta in base alle copie richieste.
Eventuali fascicoli non recapitati potranno essere forniti gratuitamente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del fascicolo. Oltre tale periodo questi potranno
essere forniti soltanto a pagamento.

N.B. – La spedizione dei fascicoli inizierà entro 15 giorni dall’attivazione da parte dell’Ufficio Abbonamenti Gazzetta Ufficiale.
RESTANO CONFERMATI GLI SCONTI COMMERCIALI APPLICATI AI SOLI COSTI DI ABBONAMENTO
* tariffe postali di cui alla Legge 27 febbraio 2004, n. 46 (G.U. n. 48/2004) per soggetti iscritti al R.O.C
€ 15,00

*45-410600240805*

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