principi di economia politica cap 5
principi di economia politica cap 5
principi di economia politica cap 5
I prezzi sono i più importanti incentivi studiati dagli economisti perché ci permettono di definire
formalmente il costo relativo dei beni.
L’ingrediente finale del problema del consumatore è quanto può acquistare.
L’insieme di bilancio (o budget set) è l’insieme di tutti i possibili “panieri” di beni e servizi che un
consumatore può acquistare con il suo reddito. budget set: tutte possibilità di consumo (reali); puoi anche
spendere meno di quello che hai;
Il vincolo di bilancio (o budget constraint) rappresenta, tra i beni e servizi che il consumatore può
scegliere, quelli che esauriscono interamente il suo budget./ combinazioni che ti permettono di
spendere tutto quello che hai a disposizione.
Poiché il vostro vincolo di bilancio è una linea retta, la sua pendenza è costante. Ciò significa che il
vostro costo opportunità è costante.
Talvolta gli economisti chiamano questa equazione la regola dell’uguale soddisfazione per ogni
dollaro (equal bang for your buck)
In equilibrio, il rapporto tra benefici e prezzi deve essere identico per tutti i beni.
Se non è così, vuol dire che potete acquistare un differente paniere di beni e migliorare la vostra
situazione. Ovvero spostare il consumo verso un bene con maggior beneficio marginale per dollaro
speso.
Per fare una scelta ottima compariamo il beneficio marginale per unità di prezzo per maglione e
jeans.
Beneficio marginale decrescente: più è la quantità, minore è il valore. Si dovrebbe sempre spendere
ogni dollaro addizionale sul bene per il quale il beneficio marginale per dollaro speso è maggiore.
La politica agisce attraverso il sistema fiscale sia sui redditi (irpef e aiuti, esenzioni ecc) sia con imposizione chi
impongono sui beni di consumo, l’iva, le accise su tabacchi e alcolici…
Variazioni di prezzo
Quando il prezzo di un bene cambia in relazione all’altro, deve cambiare anche la pendenza del
vincolo di bilancio.
L’aumento del prezzo di un bene fa ruotare il
vincolo di bilancio verso l’interno.
Una rotazione verso l’interno del vincolo di
bilancio in seguito a un aumento di prezzo.
Riproducendo il grafico di prima, con un
aumento del prezzo dei maglioni, vediamo che il
vincolo di bilancio ruota verso l’interno, facendo
perno sull’intercetta che non cambia. Ciò
avviene perché il reddito del consumatore può
acquistare meno unità di un bene se il prezzo
sale. Anche la pendenza cambia perché, quando
il prezzo di un bene cambia, anche il costo
opportunità cambia
Variazioni di reddito
L’elasticità della domanda rispetto al prezzo misura la variazione % della quantità domandata di un
bene derivante da una variazione % del prezzo del bene.
Formalmente è calcolata come segue:
Elasticità della domanda rispetto al prezzo
A causa della legge della domanda, l’elasticità della domanda rispetto al prezzo sarà generalmente
negativa (spesso, però, si tralascia il segno meno).
Elasticità di prezzo più alte significano che i consumatori sono più sensibili a un cambiamento di
prezzo.
> 1 : la variazione % della quantità domandata è maggiore della variazione % del prezzo. Ogni
incremento di prezzo porterà a ricavi inferiori.
< 1 : la variazione % della quantità domandata è minore della variazione % del prezzo. Ogni
incremento di prezzo porterà a ricavi superiori.
= 1 : la variazione % della quantità domandata è uguale alla variazione % del prezzo. Ogni
incremento di prezzo lascerà i ricavi immutati.
Misure dell’elasticità
I beni con un’elasticità rispetto al prezzo maggiore di 1 hanno una domanda elastica, quando
l’elasticità della domanda rispetto al prezzo è maggiore di 1, la variazione % della quantità
domandata è maggiore della variazione % del prezzo .
Teoricamente, la domanda può essere perfettamente elastica (grafico a), il che significa che la
domanda è molto sensibile alle variazioni di prezzo.
I beni con un’elasticità della domanda rispetto al prezzo uguale a 1 hanno un domanda con
elasticità unitaria (grafico b). Per tali beni, una variazione del prezzo dell’1 per cento influisce sulla
quantità domandata esattamente nella misura dell’1 per cento. In questo caso, un incremento di
prezzo non influenza la spesa totale per il bene.
I beni con un’elasticità della domanda rispetto al prezzo inferiore a 1 hanno una domanda
anelastica. Quanto l’elasticità della domanda rispetto al prezzo è inferiore a 1, la variazione % della
quantità domandata è minore della variazione % del prezzo.
La domanda può anche essere perfettamente inelastica (grafico c), intendendo con ciò che la quantità
domandata non è in alcun modo influenzata dal prezzo.
L’elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo è una misura della variazione % della
quantità domandata di un bene dovuta alla variazione % del prezzo di un altro bene.
Formalmente, è calcolata come segue:
Elasticità incrociata rispetto al prezzo:
Questa misura fornisce l’elasticità della domanda per il bene X rispetto al prezzo del bene Y.
Se l’elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo è negativa, allora i due beni sono
complementari. due beni sono complementari quando la caduta del prezzo di un bene porta a uno spostamento a
destra della curva di domanda per l’altro bene
Se l’elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo è positiva, allora i due beni sono sostituti.
Due beni sono sostituti quando l’aumento del prezzo dell’uno produce uno spostamento a destra della curva di
domanda dell’altro
→ la formula dell’elasticità incrociata rispetto al prezzo è importante perché i mercati sono tutti collegati tra
loro e le famiglie (generalmente i consumatori) hanno un budget unico
((stime, non sempre ci sono connessione sono evidenti di beni complementari/sostituti))
L’elasticità della domanda rispetto al reddito è una misura della variazione % della quantità
domandata di un bene dovuta a una variazione % del reddito del consumatore.
Formalmente, è calcolata come segue:
elasticità rispetto al reddito: