GGG_RTI_2021

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Coordinamento editoriale:
Pier Luigi Dei

Traduzione aggiornamenti:
Luca Verrascina
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XXXIV edIzIone
a Cura del Gruppo GIudICI Gare

edizione settembre 2020


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Il FIduCIarIo nazIonale GGG

Cari amici e colleghi,


quando aprirete questa edizione del Regolamento Tecnico Internazionale,
fisicamente o virtualmente, vi sembrerà di leggere un testo completamente nuovo,
quasi che l’atletica abbia voluto rivoluzionare il suo “testo sacro” per eccellenza.
Nella realtà le cose stanno diversamente e la World Athletics, la cara vecchia IAAF,
ha voluto caratterizzare questo passaggio epocale dando una nuova veste e
riorganizzando il suo libro delle Regole.

Da oggi abbiamo quindi due macro ambiti: le Regole di Competizione (le RC) e
le Regole Tecniche (ovviamente le RT), con le prime a racchiudere gli aspetti
organizzativi e gestionali di una manifestazione di Atletica Leggera, inclusa
l’elencazione delle figure chiave. Le seconde rappresentano invece le “Regole del
gioco”, ovvero i dettami che rendono il gesto atletico comprensibile e valutabile
da parte degli Ufficiali di Gara.

Si tratterà quindi di abituarsi ad avere una sigla insieme al numero della Regola ma
si tratta di una questione meramente formale, visto che il contenuto delle norme
è rimasto in gran misura immutato.

Le principali novità riguardano:


- Precisazioni su ulteriori competenze dei Delegati Tecnici.
- L’Arbitro alle Partenze che svolge il proprio ruolo anche nelle Prove Multiple.
- Abolizione dell’uniformità di colore (davanti-dietro) nelle divise degli atleti.
- Possibilità di prevedere chiodi di lunghezza superiore, nei regolamenti del cross
- Aumento dei casi di Assistenza consentita.
- Validità delle prestazioni del nono atleta ammesso alle prove di finale, quando
altro atleta finalista è ammesso alle stesse sub-judice, a seguito di reclamo.
- Precisazioni per le squalifiche negli ostacoli.

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- Istituita la nuova altezza di 0,838m per le Corse con Siepi riservate agli Uomini
U18.
- Se viene sostituita l’asticella deve essere effettuata una nuova misurazione.
- Modifiche alla tavola di stacco per consentire l’uso di video o altre tecnologie.
- L’angolo della plastilina della tavola di stacco sarà di 90° rispetto agli attuali 45°.
- Per sicurezza, i pannelli mobili della gabbia del martello, possono essere usati
anche nelle gare di lancio del disco.
- Un atleta che non rispetta le norme della Zona di Penalizzazione sarà
squalificato dall’Arbitro e non più dal Giudice Capo della Marcia.

Ricordiamoci tutti che le Regole sono quelle che garantiscono allo sport più
completo del mondo, quello più rappresentato, quello più antico, di essere valutato
in forma imparziale dai Giudici di Gara. Quei Giudici che nella antica Grecia
venivano scelti tra i nobili per il carattere quasi sacrale del loro compito, e che oggi
rappresentano l’obiettività a cui tutte le componenti dell’Atletica anelano, quella
che garantisce che il più forte vince, senza se e senza ma.

Ovviamente ripeto quanto ho già ribadito nelle ultime tre versioni del RTI in
italiano che fortunatamente sono stato chiamato a presentare.

Mi auguro che questo volume non sia solo un libro segreto riservato ai Giudici di
Gara ma che venga sfogliato anche da tutte le altre componenti dell’atletica: tecnici,
dirigenti, atleti e rappresentanti federali perché la conoscenza aiuta a godersi
meglio e senza stress lo spettacolo che più amiamo.

Luca Verrascina

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reGole della
CoMpeTIzIone
e reGole
TeCnICHe
SOMMARIO

TABELLA DI RACCORDO CON LE REGOLE 9

NORME DI INTERPRETAZIONE 14

DEFINIZIONI 19

REGOLE DELLA COMPETIZIONE 27


Sezione I – Norme Generali 28
Sezione II – Ufficiali di Gara 31
Sezione III – Primati Mondiali 70

REGOLE TECNICHE 85
Sezione I – Norme Generali 86
Sezione II – Gare su Pista 118
Sezione III – Concorsi 169
A – Salti in Elevazione 180
B – Salti in Estensione 200
C – Lanci 209
Sezione IV – Competizioni di Prove Multiple 245
Sezione V – Competizioni Indoor 250
Sezione VI – Gare di Marcia 262
Sezione VII – Corse su Strada 270
Sezione VIII – Corse Campestri, in Montagna,Trail 276

INDICE DELLE REGOLE 287

8 SOMMARIO
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TaBella dI raCCordo Con le reGole

libro C – C1.1 – reGole della CoMpeTIzIone


arGoMenTo reGola reGola
preCedenTe nuoVa

SezIone I – norMe GeneralI


Autorizzazione ad organizzare Competizioni 2 1 RC
Regolamenti che disciplinano la conduzione di Competizioni Internazionali 3 2 RC

SezIone II – uFFICIalI dI Gara


Ufficiali di Gara Internazionali 110 3 RC
Delegati Organizzativi 111 4 RC
Delegati Tecnici 112 5 RC
Delegati Medici 113 6 RC
Delegati Anti Doping 114 7 RC
Ufficiali Tecnici Internazionali (ITOs) 115 8 RC
Giudici di Marcia Internazionali (IRWJs) 116 9 RC
Misuratore di Percorso Internazionale 117 10 RC
Giudice di Partenza Internazionale e Giudice Internazionale al Fotofinish 118 11 RC
Giuria d’Appello 119 12 RC
Ufficiali di Gara della Competizione 120 13 RC
Direttore di Gara 121 14 RC
Direttore di Riunione 122 15 RC
Direttore Tecnico 123 16 RC
Direttore per la Presentazione della Competizione 124 17 EC
Arbitri 125 18 RC
Giudici 126 19 RC
Giudici di Controllo (per le Corse e le Gare di Marcia 127 20 RC
Cronometristi, Giudici al Fotofinish e Giudici ai Transponder 128 21 RC

TABELLA DI RACCORDO CON LE REGOLE 9


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arGoMenTo reGola reGola


preCedenTe nuoVa

Coordinatore della Partenza, Giudice di Partenza,


Giudici di Partenza per il Richiamo 129 22 RC
Assistenti dei Giudici di Partenza 130 23 RC
Addetti al Conteggio dei Giri 131 24 RC
Segretario Generale, Centro Informazioni Tecniche (TIC) 132 25 RC
Responsabile dell’Ordine 133 26 RC
Anemometrista 134 27 RC
Giudice alle Misurazioni (scientifiche) 135 28 RC
Giudici addetti alla Camera d’Appello 136 29 RC
Commissario alla Pubblicità 137 30 RC

SezIone III – prIMaTI MondIalI


Primati Mondiali 260 31 RC
Gare per le quali sono riconosciuti i Primati Mondiali 261 32 RC
Gare per le quali sono riconosciuti i Primati Mondiali U20 262 33 RC
Gare per le quali sono riconosciuti i Primati Mondiali Indoor 263 34 RC
Gare per le quali sono riconosciuti i Primati Mondiali U20 Indoor 264 35 RC
Altri Primati 265 36 RC

10 TABELLA DI RACCORDO CON LE REGOLE


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libro C – C2.1 – reGole TeCnICHe


arGoMenTo reGola reGola
preCedenTe nuoVa

SezIone I – norMe GeneralI


Generalità 100 1 RT
Gli Impianti per l’Atletica Leggera 140 2 RT
Categoria per Età e Sesso 141 3 RT
Iscrizioni 142 4 RT
Indumenti, Scarpe e Pettorali degli Atleti 143 5 RT
Assistenza agli Atleti 144 6 RT
Conseguenze della Squalifica 145 7 RT
Reclami e Appelli 146 8 RT
Gare Miste 147 9 RT
Rilevamenti e Misurazioni 148 10 RT
Validità della Prestazione 149 11 RT
Videoregistrazione 150 12 RT
Punteggio 151 13 RT

SezIone II – Gare Su pISTa


Misurazione della Pista 160 14 RT
Blocchi di Partenza 161 15 RT
La Partenza 162 16 RT
La Corsa 163 17 RT
L’Arrivo 164 18 RT
Cronometraggio e Fotofinish 165 19 RT
Turni e batterie, sorteggi e qualificazioni nelle Corse 166 20 RT
Parità 167 21 RT
Corse con Ostacoli 168 22 RT
Corse con Siepi 169 23 RT
Staffette 170 24 RT

TABELLA DI RACCORDO CON LE REGOLE 11


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arGoMenTo reGola reGola


preCedenTe nuoVa

SezIone III – ConCorSI


Condizioni Generali nei Concorsi 180 25 RT
Condizioni Generali Salti in Elevazione 181 26 RT
Salto in Alto 182 27 RT
Salto con l’Asta 183 28 RT
Condizioni Generali Salti in Estensione 184 29 RT
Salto in Lungo 185 30 RT
Salto Triplo 186 31 RT
Condizioni Generali Lanci 187 32 RT
Lancio del Peso 188 33 RT
Lancio del Disco 189 34 RT
Gabbia per il Disco 190 35 RT
Lancio del Martello 191 36 RT
Gabbia per il Martello 192 37 RT
Lancio del Giavellotto 193 38 RT

SezIone IV – CoMpeTIzIonI dI proVe MulTIple


Prove Multiple 200 39 RT

SezIone V – CoMpeTIzIonI al CoperTo Indoor


Applicabilità alle gare al coperto delle Regole per le gare all’aperto 210 40 RT
Lo Stadio al coperto 211 41 RT
La pista rettilinea 212 42 RT
La pista ovale e le corsie 213 43 RT
Partenza e Arrivo sulla pista ovale 214 44 RT
Turni e batterie, sorteggi e qualificazioni nelle Corse 215 45 RT
Indumenti, Scarpe e Pettorali 216 46 RT
Corse ad Ostacoli 217 47 RT

12 TABELLA DI RACCORDO CON LE REGOLE


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arGoMenTo reGola reGola


preCedenTe nuoVa

Corse a Staffetta 218 48 RT


Salto in Alto 219 49 RT
Salto con l’Asta 220 50 RT
Salti in Estensione 221 51 RT
Lancio del Peso 222 52 RT
Prove Multiple 223 53 RT

SezIone VI – Gare dI MarCIa


La Marcia 230 54 RT

SezIone VII – CorSe Su STrada


Corse su Strada 240 55 RT

SezIone VIII – CorSe CaMpeSTrI,


CorSe In MonTaGna e nella naTura TraIl
Corse Campestri 250 56 RT
Corse in Montagna e nella Natura Trail 251 57 RT

Note:
- Il testo sotto la voce “Interpretazione WA” fornisce l’interpretazione della Regola ed una guida
pratica per la sua applicazione.
- Le modifiche (diverse da quelle editoriali) sono evidenziate da una linea a margine e corrispon-
dono agli emendamenti alla Regola approvati dal Consiglio.

TABELLA DI RACCORDO CON LE REGOLE 13


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norMe dI InTerpreTazIone

Le presenti Norme di Interpretazione, stabiliscono i principi di interpretazione, altre


disposizioni generali e definizioni, che si applicano a tutte le Regole ed ai Regolamenti
(emessi prima o dopo l’entrata in vigore di queste Norme di Interpretazione), se non
diversamente stabilito in una specifica Regola o Regolamento.

1. prInCIpI GeneralI dI InTerpreTazIone

1.1 Nel caso di incoerenza tra la Costituzione e qualsiasi altra Regola o


Regolamento, prevale la Costituzione.
1.2 La Costituzione, le Regole ed i Regolamenti saranno pubblicati in Inglese e
Francese ed in ogni altra lingua decisa dall’Amministratore Delegato. Nel caso
di qualsiasi incoerenza tra la versione Inglese ed ogni altra versione, la versione
Inglese prevarrà.
1.3 Le Regole e i Regolamenti devono essere interpretati e applicati in modo da
proteggere e tutelare i loro rispettivi scopi. Nel caso in cui sorga una
questione non prevista dal Regolamento in questione, dovrà essere affrontata
nello stesso modo.
1.4 Nel caso in cui, in qualsiasi momento, sorga una questione su una materia non
prevista o in merito al significato, corretta interpretazione o applicazione di
qualsiasi Regola o Regolamento, il Consiglio può definire la stessa, facendo
riferimento allo scopo o alle finalità delle Regole o dei Regolamenti in
questione.
1.5 In tutte le Regole e Regolamenti, se non diversamente specificato:
1.5.1 le parole che indicano un genere includono gli altri generi;
1.5.2 le parole al singolare includono il plurale, e le parole al plurale
includono il singolare;
1.5.3 i riferimenti a Clausole, Paragrafi, Tabelle e Appendici sono, se non
diversamente indicato, riferimenti a Clausole, Paragrafi, Tabelle
e Appendici a tali Regole o Regolamenti (ove applicabile);

14 NORME DI INTERPRETAZIONE
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1.5.4 qualsiasi riferimento a una clausola in una Regola o Regolamento


include qualsiasi modifica o successive clausole redatte o emesse di
volta in volta;
1.5.5 qualsiasi riferimento all’International Athletics Association Federation
(o IAAF) significa World Athletics (o WA), precedentemente
International Athletics Association Federation (o IAAF);
1.5.6 qualsiasi riferimento alla normativa include ogni modifica o revisione
della normativa emanata in sostituzione di tale normativa e qualsiasi
regolamento, ordinanza del Consiglio o altri atti di volta in volta emessi
o redatti ai sensi di tale normativa;
1.5.7 qualsiasi riferimento a una convenzione include le modifiche, le
integrazioni, i rinnovi o le sostituzioni di tale convenzione di volta
in volta;
1.5.8 un riferimento alla “scrittura” o allo “scrivere” include il fax e l’e-mail;
1.5.9 un riferimento a "può" significa "a discrezione esclusiva di tale persona";
1.5.10 se non diversamente definito, un riferimento a una persona comprende
persone fisiche, organismi aziendali ed organismi non aziendali (con
personalità giuridica separata o meno) e comprende anche i
rappresentanti legali, i successori e i rappresentanti autorizzati di tale
persona;
1.5.11 un riferimento a un "giorno" indica qualsiasi giorno della settimana e
non è limitato ai giorni lavorativi;
1.5.12 ogni riferimento temporale si riferisce all’Ora Solare dell’Europa
Centrale;
1.5.13 titoli e tabelle di contenuti sono solo di riferimento e non pregiudicano
la corretta interpretazione e applicazione delle Regole o dei
Regolamenti in questione;
1.5.14 le tabelle e le appendici formano parte integrante delle Regole o dei
Regolamenti a cui sono connessi/allegati, ma in caso di incoerenza tra
le disposizioni del corpo principale delle Regole e dei Regolamenti e
il contenuto delle tabelle o delle appendici, prevarrà il disposto del
corpo principale delle Regole e dei Regolamenti;

NORME DI INTERPRETAZIONE 15
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1.5.15 se viene fornito un commento, deve essere usato come aiuto per la
corretta interpretazione delle disposizioni su cui si sta dibattendo;
1.5.16 qualsiasi parola che segue i termini “compreso”, “incluso”, “in
particolare”,“come”,“per esempio” o qualsiasi espressione simile, deve
essere interpretata come illustrativa e non deve limitare il senso delle
parole, descrizione, definizione, frase o termine che precede tali termini.

2. dISpoSIzIonI GeneralI

2.1 Poiché le Regole ed i Regolamenti si applicano a livello globale, per quanto


possibile devono essere interpretate e applicate non facendo riferimento a
particolari leggi nazionali o locali, ma piuttosto facendo riferimento ai principi
generali del diritto comuni alla maggior parte, se non a tutti i sistemi giuridici.
Ciò premesso, le Regole e i Regolamenti sono regolati e devono essere
interpretati e applicati in conformità con le leggi del Principato di Monaco
(ad esclusione delle norme sul conflitto di leggi).
2.2 Se una disposizione o una disposizione parziale di qualsiasi Regola o
Regolamento è o diventa non valida, illegale o inapplicabile, dovrà essere
considerata eliminata, ma ciò non pregiudicherà la validità, la legalità e
l’applicabilità del resto delle Regole o dei Regolamenti.
2.3 Laddove una Regola o un Regolamento facciano riferimento a una decisione che
verrà adottata dalla WA, senza specificare ulteriormente l’organo decisionale, tale
decisione sarà presa dal Consiglio o dal delegato da questo prescelto.
2.4 Laddove una Regola o un Regolamento conferisca un potere o imponga un
dovere al titolare di un ufficio, quel potere deve essere esercitato o il dovere
deve essere assolto, dal titolare pro-tempore dell’ufficio, a meno che non
venga delegato a un’altra persona laddove il titolare sia debitamente
autorizzato a delegare tali poteri.
2.5 Qualsiasi deviazione dalle disposizioni delle Regole o dei Regolamenti da parte
di un funzionario o altro rappresentante della WA e/o qualsiasi irregolarità,
omissione o altro difetto nelle procedure seguite da tale funzionario o altro
rappresentante non invalida alcuna conclusione, procedura o decisione a meno

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che non si dimostri che tale conclusione, procedura o decisione siano


inattendibili.
2.6 Notifiche:
2.6.1 Salvo ove altrimenti espressamente specificato, qualsiasi notifica da
inviare ai sensi della Regola o del Regolamento della WA, senza
specificare ulteriormente l’organismo o la persona a cui deve essere
notificata, è ritenuta notificata in modo regolare solo se viene effettuata
per iscritto, in inglese o francese e consegnata per posta elettronica a
notices@worldathletics.org. A scanso di equivoci, questa regola non
trova applicazione in alcun processo o per altri documenti in qualsiasi
controversia o arbitrato o altri procedimenti di risoluzione esterna delle
controversie di qualsiasi tipo.
2.6.2 Qualsiasi notifica che deve essere effettuata in base a una Regola o
Regolamento da una persona (Parte Notificante) sarà considerata
regolarmente effettuata alla parte a cui è destinata (Parte Ricevente) se
è redatta per iscritto, firmata o autorizzata da una persona abilitata dalla
Parte Notificante e consegnata alla Parte Ricevente con uno dei
seguenti mezzi:
2.6.2.1 per posta all’ultimo indirizzo noto della Parte Ricevente;
2.6.2.2 mediante consegna personale, anche tramite corriere,
all’indirizzo fisico pubblico della Parte Ricevente;
2.6.2.3 per posta elettronica, all’indirizzo di posta elettronica
pubblico della Parte Ricevente; o
2.6.2.4 per fax al numero di fax pubblico della Parte Ricevente.
2.7 Scadenze e termini:
2.7.1 Qualsiasi scadenza o termine stabilito in una Regola o in un
Regolamento per l’esecuzione dalla notifica si considera decorrente dal
giorno in cui la notifica è stata eseguita. Qualsiasi scadenza o limite di
tempo stabilito in una Regola o in un Regolamento a decorrere dal
verificarsi di un altro evento o dal compimento di un atto o un fatto si
considera iniziato il giorno successivo al verificarsi dell’evento o al
compimento dell’atto o del fatto.

NORME DI INTERPRETAZIONE 17
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2.7.2 Le festività ufficiali e i giorni non lavorativi sono inclusi nel calcolo delle
scadenze e dei termini, salvo il caso in cui siano l’ultimo giorno della
scadenza o del termine in questione, nel qual caso l’ultimo giorno di
tale scadenza o termine sarà il giorno successivo purché non sia un
giorno festivo o non lavorativo.
2.7.3 Una scadenza o un termine saranno considerati rispettati se la notifica
viene effettuata o altro atto o cosa viene compiuto prima della
mezzanotte, Ora Standard dell’Europa Centrale (CET), nel giorno in cui
si estingue la scadenza o il termine stabilito.
2.8 Disposizioni transitorie:
2.8.1 Regole e Regolamenti entreranno in vigore alla data specificata dal
Consiglio, se non diversamente specificato.
2.8.2 Il Consiglio può modificare, integrare, sostituire o revocare di volta in
volta le Regole ed i Regolamenti, come ritiene opportuno.Tali modifiche
e/o disposizioni supplementari e/o sostitutive entreranno in vigore alla
data specificata dal Consiglio.
2.8.3 Se non diversamente specificato, le Regole e i Regolamenti (comprese
le modifiche e le disposizioni supplementari o sostitutive) si applicano
retroattivamente se hanno carattere procedurale, ma se hanno
carattere sostanziale non si applicano retroattivamente, ma solo alle
questioni che sorgono dopo la loro entrata in vigore. Invece, qualsiasi
questione in sospeso alla data di entrata in vigore delle Regole o dei
Regolamenti e qualsiasi questione che insorga dopo tale data, ma si
riferisca a fatti che si verificano prima di tale data, è regolata dalle
disposizioni sostanziali delle Regole e dei Regolamenti in vigore prima
di tale data, a meno che non si applichi il principio di lex mitior.

3. deFInIzIonI GeneralMenTe applICaBIlI


A meno che non appaia un’intenzione contraria, le parole definite e i termini definiti
utilizzati in queste Norme di Interpretazione e/o in qualsiasi altre Regole e Regolamenti
devono essere indicati da lettere maiuscole e avranno il significato stabilito nelle
Definizioni Generalmente Applicabili o il significato dato loro nella Costituzione.

18 NORME DI INTERPRETAZIONE
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deFInIzIonI

deFInIzIonI GeneralMenTe applICaBIlI

Queste definizioni generalmente applicabili, sono le definizioni di alcuni termini


comunemente usati, che si applicano alla Costituzione ed a tutte le Regole e i
Regolamenti (emessi prima o dopo l’entrata in vigore di queste Norme di
Interpretazione), se non diversamente specificato nella Costituzione o in qualsiasi
Regola o Regolamento specifico.

area
Aree geografiche descritte negli allegati alla Costituzione.

articolo
Un Articolo della Costituzione

associazione di area
L’associazione delle Federazioni Membro e di altri membri in un’Area prestabilita
operante conformemente alla Costituzione ed alle Regole.

atleta
Se non diversamente specificato, qualsiasi Persona iscritta o partecipante ad una
gara o competizione di Atletica Leggera della WA, delle sue Federazioni Membro
o delle Associazioni di Area in virtù del loro accordo, appartenenza, affiliazione,
autorizzazione, accreditamento, iscrizione o partecipazione.

atleta di livello Internazionale


Se non diversamente specificato, un Atleta che è iscritto o partecipa ad una
Competizione Internazionale.

DEFINIZIONI 19
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atletica leggera
Lo sport dell’Atletica Leggera come definito nelle Regole e Regolamenti,
comprendente corse e concorsi in pista, corsa su strada, marcia, corsa campestre,
corsa in montagna e corsa nella natura.

CaS
La Corte (Tribunale) Arbitrale per lo Sport, che è un organo arbitrale indipendente
insediato a Losanna (Svizzera).

CIo
Comitato Olimpico Internazionale che è l’organizzazione internazionale non
governativa e senza fini di lucro responsabile del movimento olimpico, compresi
i Giochi Olimpici, ai sensi della Carta Olimpica.

Cittadino
Persona che ha la Cittadinanza giuridica di una Nazione o, nel caso di un Territorio,
Cittadinanza giuridica del Paese da cui dipende il Territorio ed uno status giuridico
nel Territorio in ossequio alle leggi applicabili.

Codice di Condotta per l’Integrità


Codice di comportamento descritto nell’articolo 75 della Costituzione e
successive modifiche.

Commissione etica
Organo giudiziario indipendente istituito dalla WA ai sensi della Costituzione
precedente e che cessa di esistere, tranne nella misura stabilita dalle Regole per
le materie sotto la sua giurisdizione ai sensi della suddetta Costituzione.

Commissione Verifica elettorale


Gruppo di esperti che controlla le candidature delle persone che chiedono
l’elezione del Congresso come Membro del Consiglio e la corretta gestione di tali
elezioni.

20 DEFINIZIONI
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Competizione
Gara o serie di gare che si svolgono in uno o più giorni

Competizioni Internazionali
Se non diversamente specificato, le seguenti competizioni internazionali:
1.1 a. Competizioni incluse nelle Competizioni Mondiali di Atletica leggera.
b. Il programma di Atletica Leggera dei Giochi Olimpici.
1.2 Il programma di Atletica Leggera dei Giochi di Area, Regionali o di Gruppo
non limitato ai partecipanti di una singola Area, in cui la WA non ha
l’esclusivo controllo.
1.3 Campionati di Atletica Leggera Regionali o di Gruppo non limitati ai
partecipanti di una singola Area.
1.4 Incontri tra squadre di differenti Aree rappresentanti Federazioni Membro
o Aree o loro combinazioni.
1.5 Meeting e Competizioni internazionali ad invito, classificati dalla WA come
parte della struttura globale e approvati dal Consiglio.
1.6 Campionati di Area e altre competizioni tra Aree organizzate da
un’Associazione di Area.
1.7 Il programma di Atletica Leggera dei Giochi di Area, Regionali o di Gruppo
ed i Campionati Regionali o di Gruppo di Atletica Leggera limitati ai
partecipanti di una singola Area.
1.8 Incontri tra squadre rappresentanti due o più Federazioni Membro o
combinazioni tra loro all’interno della stessa Area, ad eccezione delle
competizioni delle categorie U18 e U20.
1.9 Competizioni e Meeting Internazionali ad invito, diversi da quelli di cui al
precedente paragrafo 1.5, dove i premi di partecipazione, in denaro e/o in
natura, superano in totale 50.000 USD o 8.000 USD per ogni singola gara.
1.10 Programmi di Area simili a quelli di cui al precedente paragrafo 1.5.

Competizioni Mondiali di atletica leggera


Le Competizioni Internazionali più importanti del calendario quadriennale ufficiale
della WA, come i Campionati Mondiali WA, i Campionati Mondiali Indoor WA, i

DEFINIZIONI 21
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Campionati Mondiali U20 WA, i Campionati Mondiali Staffette WA, i Campionati


Mondiali Mezza Maratona WA, i Campionati Mondiali di Marcia a Squadre WA, i
Campionati Mondiali di Corsa Campestre WA e la Coppa del Mondo WA ed
ognuno degli eventi previsti nei programmi della WA.

Consiglio
Organo descritto nella Sezione V della Costituzione.

Consiglio direttivo
Organismo descritto nella Parte VII della Costituzione.

Costituzione
se non diversamente specificato, la Costituzione della World Athletics, entrata in
vigore il 1° gennaio 2019, comprese eventuali modifiche apportate di volta in volta.
Altrimenti anche definita Costituzione della WA.

delegato
Se non diversamente indicato, una persona eletta o nominata da una Federazione
Membro per rappresentarla al Congresso.

ex Codice etico
L’ex Codice Etico della WA che contiene i principi di condotta etica e le relative
regole e procedure come revocato e sostituito con il Codice di Condotta per
l’Integrità con effetto dal 3 aprile 2017, salvo nella misura espressamente prevista
dalle Regole a fini transitori.

Federazione Membro
Organo gestionale nazionale per lo sport dell’Atletica Leggera in un Paese o
territorio che è stato ammesso a far parte della WA.

Funzionari
Qualsiasi persona che è eletta o nominata in una posizione in cui rappresenta la

22 DEFINIZIONI
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WA (sia come indipendente o meno), incluso, ma non limitato i Membri del


Consiglio, Membri del Consiglio Direttivo, Membri del Tribunale Disciplinare,
Membri del Consiglio dell’Unità di Integrità, Membri del Comitato per le Nomine
del Consiglio dell’Unità di Integrità, Membri del Comitato per le nomine del
Consiglio Direttivo, Membri del gruppo di Esperti per la Valutazione, Membri delle
Commissioni e Gruppi di Lavoro, Membri di qualsiasi altro organo o gruppo
istituito dalla WA e consulenti e consiglieri di WA, se non diversamente specificato.

Membri
Membri della WA come descritto nell’Articolo 6, altrimenti dette Federazioni
Membro, e come elencato nell’Allegato, aggiornato di volta in volta; la qualifica di
Membro significa essere un Membro della WA.

Membri del Consiglio direttivo


Se non diversamente specificato, i componenti del Consiglio Direttivo eletti e
nominati ai sensi della Costituzione.

Membro del Consiglio


Qualsiasi membro del Consiglio, inclusi il Presidente e i Vice Presidenti, il
Presidente di Area, i singoli membri del Consiglio e il Presidente e gli altri membri
della Commissione degli Atleti, (che sia un membro d’ufficio o altro), se non
diversamente specificato nella Costituzione.

norme per la Valutazione


Le regole della WA che stabiliscono la procedura per il controllo di tutti i
Candidati e dei Funzionari WA in carica (come descritto in tali regole).

organizzazione di Grandi eventi


Qualsiasi organizzazione internazionale multidisciplinare internazionale (ad
esempio il CIO) che funge da organo di governo per qualsiasi Competizione
Internazionale continentale, regionale o altro.

DEFINIZIONI 23
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paese
Area geografica del mondo con un proprio governo, riconosciuto come stato
indipendente dal diritto internazionale e dagli organi governativi internazionali.

persona
Qualsiasi persona fisica (incluso qualsiasi Atleta o Personale di Supporto
dell’Atleta) o un’organizzazione o altra entità.

personale di Supporto all’atleta


Se non diversamente specificato, qualsiasi allenatore, preparatore, manager,
Rappresentante dell’Atleta autorizzato, agente, appartenente allo staff della
squadra, dirigente, personale medico o paramedico, genitore o qualsiasi altra
Persona che tratta, assiste o lavora con un atleta che partecipa o che si sta
preparando per una gara o competizione di Atletica Leggera.

rappresentante dell’atleta
Una persona debitamente autorizzata e registrata come Rappresentante degli
Atleti in conformità alle Regole e Regolamenti per i Rappresentanti degli Atleti.

regola
Un principio, un’istruzione, una direzione, un metodo o una procedura approvati di
volta in volta dal Consiglio nell’ambito dei suoi poteri e responsabilità, che non
devono essere incompatibili con la Costituzione. Un riferimento a “una” Regola
(singolare) indica la Regola alla quale viene fatto riferimento, salvo diversa indicazione.

regolamenti
Tutti i regolamenti approvati di volta in volta dal Consiglio nell’ambito dei suoi
poteri e responsabilità che non siano incompatibili con la Costituzione e le Regole.

regole
Tutte le norme approvate di volta in volta dal Consiglio nell’ambito dei suoi poteri
e responsabilità, compreso il Codice di Condotta per l’Integrità, che non siano

24 DEFINIZIONI
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incompatibili con la Costituzione.

regole antidoping
Le Regole Antidoping che sono entrate in vigore il 1° novembre 2019 e successive
modifiche.

Territorio
Un’Area geografica del mondo che non costituisce un Paese, ma che ha
determinati ambiti d’autogoverno, almeno nel controllo delle attività sportive e
che è così riconosciuto dalla WA.

Tribunale disciplinare
Organo giudiziario istituito per valutare e decidere tutte le violazioni del Codice
di Condotta sull’Integrità, in conformità con le Regole e i Regolamenti, e le altre
questioni stabilite nella Costituzione e nelle Regole o Regolamenti.

unità di Integrità
Organismo descritto nella Sezione X della Costituzione. Ha anche lo stesso
significato di “Unità di integrità dell’Atletica Leggera”.

unità di Integrità dell’atletica leggera


Organismo descritto nella Sezione X della Costituzione. Altrimenti anche definita
“Unità di integrità”.

Wa – World athletics
Associazione delle Federazioni Membro ed autorità internazionale per l’Atletica
Leggera in tutto il mondo, precedentemente nota come International Association
of Athletics Federations (IAAF).

Wada
Agenzia Mondiale Antidoping, un organismo del CIO, costituito come una
fondazione a Losanna da un atto istitutivo sottoscritto nel novembre 1999 e

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indicato in tale accordo come Agenzia Mondiale Antidoping.

Valutazione
Procedura con cui si decide se un Candidato o un Funzionario della WA sia idoneo
a essere, o rimanere in carica, come Funzionario della WA in conformità con la
Costituzione, le Regole e i Regolamenti.

26 DEFINIZIONI
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lIBro C 1
reGole della
CoMpeTIzIone
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SezIone I – norMe GeneralI

1. auTorIzzazIone a orGanIzzare CoMpeTIzIonI (reGola 2)

1.1 La World Athletics (da ora in poi WA) è responsabile della supervisione di
un sistema globale di competizioni, in collaborazione con le Associazioni
d’Area. La WA coordinerà il proprio calendario delle competizioni e quello
delle rispettive Associazioni d’Area al fine di evitare, il più possibile, le
concomitanze delle date.Tutte le Competizioni Internazionali devono essere
autorizzate dalla WA o da un’Associazione d’Area, conformemente alla
presente Regola 1.
Ogni associazione o integrazione dei Meeting Internazionali in un Circuito
o un Campionato deve essere autorizzata dalla WA o dalla competente
Associazione d’Area inclusa la necessaria regolamentazione o le condizioni
contrattuali di tale attività.Tale operazione può anche essere delegata ad un
soggetto terzo.
Nel caso in cui un’Associazione d’Area manchi di organizzare e controllare
correttamente le Competizioni Internazionali, conformemente a queste
Regole, la WA ha titolo ad intervenire e a prendere tutte le misure che
riterrà necessarie.
1.2 Solo la WA ha il diritto di organizzare le competizioni di Atletica Leggera ai
Giochi Olimpici e le competizioni che sono incluse nel Circuito delle
competizioni mondiali di Atletica Leggera.
1.3 La WA organizzerà i Campionati Mondiali di Atletica Leggera negli anni dispari.
1.4 Le Associazioni d’Area hanno il diritto di organizzare i Campionati d’Area
e sono autorizzate ad organizzare altre manifestazioni tra Associazioni
d’Area, che ritengono opportuno.
1.5 Competizioni per le quali è richiesto un Permesso WA:
1.5.1 Un Permesso della WA è richiesto per tutte le Competizioni
Internazionali indicate ai paragrafi 1.2, 1.3, 1.4 e 1.5 della definizione
di Competizione Internazionale.

28 REGOLA 1 RC
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1.5.2 La richiesta per un Permesso deve essere fatta alla all’Amministratore


Delegato dalla Federazione Membro nel cui Paese o Territorio si
svolgerà la Competizione Internazionale oggetto della richiesta.
Questa richiesta va inviata almeno 12 mesi prima della Competizione
o prima di altra data limite fissata dall’Amministratore Delegato.
1.6 Competizioni per le quali è richiesto un Permesso di un’Associazione
d’Area:
1.6.1 Per tutte le Competizioni Internazionali indicate ai paragrafi 1.7, 1.8,
1.9 e 1.10 della definizione di Competizione Internazionale è richiesto
un Permesso da parte di un’Associazione d’Area.
I Permessi per i Meeting Internazionali ad Inviti dove i premi di
partecipazione, in denaro o in natura, sono superiori ad un totale di
USD 250.000 o USD 25.000 per ogni singola gara, non devono
essere autorizzati prima di una consultazione, tra l’Associazione
d’Area e l’Amministratore Delegato, in merito alla data di svolgimento
della manifestazione.
1.6.2 La richiesta per un permesso deve essere fatta all’Associazione d’Area
competente dalla Federazione Membro nel cui Paese o Territorio si
svolgerà la Competizione Internazionale oggetto della richiesta.
Questa richiesta va inviata all’Associazione d’Area almeno 12 mesi
prima della Competizione o prima di altra data limite fissata
dall’Associazione d’Area.
1.7 Competizioni autorizzate da una Federazione Membro:
le Federazioni Membro possono autorizzare competizioni a livello nazionale,
e gli atleti stranieri hanno diritto di partecipare a queste competizioni, in base
ai Requisiti a Gareggiare delle Regole per la Competizione Internazionale. In
caso di partecipazione di atleti stranieri a queste Competizioni, i premi di
partecipazione, in denaro o natura, non devono essere superiori ad un totale
di USD 50.000 o USD 8.000 per ogni singola gara.
Nessun atleta può partecipare a queste competizioni nazionali se non è in
possesso dei requisiti per partecipare secondo le regole della WA, della
Federazione Membro ospitante o della Federazione Membro alla quale è affiliato.

REGOLA 1 RC 29
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2. reGolaMenTI CHe dISCIplInano la ConduzIone


dI CoMpeTIzIonI InTernazIonalI (reGola 3)

2.1 Il Consiglio può predisporre Regolamenti per la conduzione delle


Competizioni Internazionali, tenute ai sensi di queste Regole, e per
regolamentare i rapporti tra gli Atleti, i Rappresentanti degli Atleti, gli
organizzatori dei meeting e le Federazioni Membro. Questi Regolamenti
possono essere emendati o modificati dal Consiglio ogniqualvolta sia
ritenuto opportuno.
2.2 La WA e le Associazioni d’Area possono designare uno o più rappresentanti
ad assistere ad ogni Competizione Internazionale, che richiede un permesso
della WA o di un’Associazione d’Area, al fine di assicurare che le Regole ed
i Regolamenti siano rispettati. Su richiesta della WA o di un’Associazione
d’Area, questi rappresentanti redigeranno un rapporto di conformità entro
30 giorni dalla fine della Competizione Internazionale in oggetto.

30 REGOLA 2 RC
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SezIone II – uFFICIalI dI Gara

3. uFFICIalI dI Gara InTernazIonalI (reGola 110)

3.1 Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di
Competizione Internazionale dovrebbero venire designati, su base
internazionale, i seguenti Ufficiali di Gara:
3.1.1 Delegato/i Organizzativo/i
3.1.2 Delegato/i Tecnico/i
3.1.3 Delegato Medico
3.1.4 Delegato Antidoping
3.1.5 Ufficiali Tecnici Internazionali
3.1.6 Giudici di Marcia Internazionali
3.1.7 Misuratore di Percorso su Strada Internazionale
3.1.8 Giudice di Partenza Internazionale
3.1.9 Giudice Internazionale al Fotofinish
3.1.10 Giuria d’Appello
Il numero di ufficiali designato per ciascuna categoria, come, quando e da chi
saranno designati, è precisato nei relativi Regolamenti Tecnici per le
Competizioni WA (o Associazione di Area).
Per le competizioni indicate ai paragrafi 1.1 e 1.5 della definizione di
Competizione Internazionale, il Consiglio può designare un Commissario
alla Pubblicità. Tali designazioni per le competizioni indicate ai paragrafi 1.3,
1.6 e 1.10 della definizione di Competizione Internazionale, rientrano nelle
competenze della rispettiva Associazione Continentale, mentre rientrano
nella competenza dell’organismo a ciò preposto per le competizioni indicate
ai paragrafo 1.2 della definizione di Competizione Internazionale e delle
Federazioni Membro interessate per le competizioni indicate ai paragrafi
1.4, 1.8 e 1.9 della definizione di Competizione Internazionale.
Nota (i): Gli Ufficiali di Gara Internazionali dovrebbero avere un abbigliamento
che li contraddistingua.

REGOLA 3 RC 31
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Nota (ii): Gli Ufficiali di Gara Internazionali di cui ai paragrafi da 3.1.5 a 3.1.9 di
questa Regola possono essere classificati come Livello WA e Livello Area in
conformità al sistema di valutazione WA.
Le spese di viaggio e di alloggio di ciascun ufficiale internazionale nominato
dalla WA o da una Associazione d’Area, ai sensi di questa Regola o ai sensi
della Regola 2.2 delle Regole della Competizione, devono essere pagate agli
ufficiali internazionali nominati, in conformità ai relativi regolamenti.

4. deleGaTI orGanIzzaTIVI (reGola 111)

I Delegati Organizzativi devono mantenere stretti rapporti con gli Organizzatori


redigendo rapporti periodici al Consiglio (o Associazione di Area o altro organo
competente) e devono occuparsi, secondo necessità, delle questioni relative ai
compiti ed agli impegni finanziari della Federazione Organizzatrice e gli
Organizzatori. Essi collaborano con il/i Delegato/i Tecnico/i.

5. deleGaTI TeCnICI (reGola 112) / Technical DelegaTe

5.1 I Delegati Tecnici, in stretto contatto con gli Organizzatori, i cui componenti
forniranno loro tutto l’aiuto necessario, hanno la responsabilità di garantire
che tutte le disposizioni tecniche siano pienamente conformi alle Regole
Tecniche e con il Track and Field Facilities Manual.
I Delegati Tecnici, designati per manifestazioni diverse dai meeting che si
svolgono in una unica giornata, dovranno:
5.1.1 garantire la presentazione all’organo competente di proposte per il
programma orario delle gare ed i minimi di partecipazione;
5.1.2 approvare l’elenco degli attrezzi da utilizzare e se gli atleti possano
usare i propri attrezzi personali o quelli forniti da un costruttore;
5.1.3 assicurare che i Regolamenti Tecnici applicabili siano inviati a tutte le
Federazioni Membro con sufficiente anticipo prima della competizione;
5.1.4 essere responsabili di tutti gli altri preparativi tecnici necessari per
l’effettuazione delle gare di atletica leggera;

32 REGOLA 3-4-5 RC
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5.1.5 controllare le iscrizioni ed avere il diritto di respingerle per ragioni


tecniche o secondo quanto previsto dalla Regola 8.1 delle Regole
Tecniche (i rifiuti per ragioni diverse da quelle tecniche devono
derivare da disposizioni della WA o dalla competente Associazione
d’Area o di altro organo competente).
5.1.6 determinare le misure di qualificazione per i Concorsi ed i principi
per la predisposizione dei turni per le Corse;
5.1.7 assicurare che la composizione delle serie, batterie, gruppi ed i
sorteggi di tutte le gare siano realizzati in conformità con le Regole
ed ogni altro Regolamento Tecnico applicabile ed approvare le liste
di partenza (start lists);
5.1.8 decidere su tutte le questioni che sorgono prima della competizione
e che non sono previste da queste Regole (o da ogni regolamento
applicabile) o sui preparativi per la competizione, ove sia il caso,
insieme agli Organizzatori;
5.1.9 decidere (quando il caso e se disponibile insieme all’Arbitro(i)
competente e al Direttore di Gara) su qualsiasi questione che sorga
durante la competizione e per la quale non sono previste disposizioni
in queste Regole (o in qualsiasi regolamento applicabile) o sui preparativi
per le competizioni o che potrebbe richiedere una diversione dalle
stesse che consenta alla competizione di continuare in tutto o in parte
o al fine di garantire l’equità a coloro che vi partecipano;
5.1.10 se richiesto, presiedere la Riunione Tecnica e fornire istruzioni agli
ITO; e
5.1.11 garantire la presentazione di rapporti scritti antecedenti la
competizione, sui suoi preparativi e, dopo la sua conclusione, sul suo
svolgimento, incluse proposte per future edizioni.
I Delegati Tecnici nominati per i meeting da svolgersi in una giornata devono
fornire tutto il necessario sostegno e consulenza agli organizzatori e garantire
la presentazione di relazioni scritte sullo svolgimento della competizione.
Informazioni specifiche sono fornite nelle Linee Guida dei Delegati Tecnici
della IAAF che possono essere scaricate dal sito web WA.

REGOLA 5 RC 33
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Interpretazione Wa
La Regola 5 delle Regole della Competizione (e in modo simile la successiva
Regola 6) è stata elaborata per riflettere meglio la pratica corrente in relazione
ai ruoli e ai doveri dei rispettivi Delegati e Ufficiali di Gara Internazionali. Questa
ha lo scopo di rendere più chiari i poteri che i Delegati Tecnici e Medici (o le
persone da loro delegate) hanno in relazione allo svolgimento della competizione,
in particolare in relazione ad eventi imprevisti e, soprattutto, quando sorgono
problemi di assistenza medica agli atleti, in particolare nelle gare fuori dallo stadio.
Tuttavia, tutte le questioni che rientrano nelle responsabilità e nei poteri
dell’Arbitro, ai sensi delle Regole, rimangono tali. Questi miglioramenti alle Regole
non dovrebbero essere visti come una modifica di questa situazione, ma devono
coprire situazioni che non sono espressamente previste.

6. deleGaTI MedICI (reGola 113)

6.1 Il Delegato Medico deve:


6.1.1 avere autorità decisionale su tutti gli argomenti di carattere medico.
6.1.2 garantire che nella sede(i) della competizione, zone di allenamento e
riscaldamento, siano disponibili adeguate attrezzature per le visite
mediche, per il trattamento medico e per le cure di emergenza e che
possa essere fornita assistenza medica nelle sedi di alloggiamento
degli atleti e per quanto previsto e in conformità ai requisiti della
Regola 6.2 delle Regole Tecniche.
6.1.3 effettuare visite e fornire certificati medici in conformità con la Regola
4.4 delle Regole Tecniche; e
6.1.4 avere il potere di ordinare ad un atleta di ritirarsi prima della competizione
o ritirarsi immediatamente da una gara nel corso della stessa.
Nota (i): I poteri di cui alle Regole 6.1.3 e 6.1.4 possono essere trasferiti dal
Delegato Medico (o quando nessun Delegato Medico è nominato o disponibile a
sostituirlo) ad uno o più Medici nominati e così designati dall’Organizzatore che
normalmente dovrebbe essere identificato da un bracciale, giubbotto o altro
similare abbigliamento distintivo. Laddove il Delegato Medico o il Medico non siano

34 REGOLA 5-6 RC
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immediatamente disponibili per l’atleta, gli stessi potranno istruire o dare direttive
ad un dirigente o altra persona affinché agisca per loro conto.
Nota (ii): Ogni atleta non fatto partire o fatto ritirare da una gara di corsa o marcia
in base alla Regola 6.1.4 deve essere registrato nei risultati rispettivamente con
DNS o DNF. Qualsiasi atleta che non rispetta un tale ordine deve essere squalificato
da questa gara.
Nota (iii): Qualsiasi atleta non fatto gareggiare o fatto ritirare da un Concorso ai
sensi della Regola 6.1.4 deve essere indicato nel risultato come DNS se non ha
effettuato alcuna prova. Tuttavia, se ha effettuato qualche prova, le prestazioni di
tali prove resteranno valide e l’atleta classificato di conseguenza nei risultati. A
qualsiasi atleta che non rispetta tale ordine non sarà consentito di continuare a
partecipazione a quella gara.
Nota (iv): Qualsiasi atleta non fatto gareggiare o fatto ritirare da una gara di Prove
Multiple ai sensi della Regola 6.1.4 deve essere indicato nei risultati come DNS se
non ha tentato di iniziare la prima gara.Tuttavia, se ha tentato di iniziare la prima
gara, si applica la Regola 39.10 delle Regole Tecniche. A qualsiasi atleta che non
rispetta tale ordine non sarà consentito di continuare a partecipare a quella gara.

Interpretazione Wa
La salute e la sicurezza di tutti i partecipanti alla competizione rappresentano un obiettivo
prioritario per la WA, per gli altri organi e per gli Organizzatori della manifestazione. Il
poter usufruire delle competenze di una persona rispettata e qualificata nel ruolo di
Delegato Medico è essenziale per svolgere questi compiti chiave, in particolare perché egli
(o le persone autorizzate dallo stesso o dagli Organizzatori), tra le altre mansioni, ha la
responsabilità di ordinare ad un atleta di ritirarsi dalla competizione se ritenuto necessario
per motivi medici. È importante notare che il potere del Delegato Medico (o di un medico
che agisce su sua richiesta o al suo posto) si applica in tutte le gare.
È essenziale che vi sia un sistema di comunicazione affidabile e procedure in atto
tra il Delegato Medico (e coloro che sono autorizzati ad agire per suo conto), i
Delegati Tecnici e il Direttore di Gara in particolare in relazione alle funzioni di cui
alle Regole 6.1.3 e 6.1.4 di cui sopra, poiché hanno un impatto diretto sulle liste di
partenza, sui risultati e sulla gestione della competizione

REGOLA 6 RC 35
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7. deleGaTI anTI-dopInG (reGola 114)

Il Delegato Anti-Doping stabilisce gli opportuni contatti con l’Organizzatore, al fine di


garantire che siano predisposte le attrezzature necessarie per l’effettuazione del
controllo antidoping. Egli è responsabile di tutti gli aspetti collegati al controllo
antidoping.

8. uFFICIalI TeCnICI InTernazIonalI – IToS (reGola 115)

8.1 I Delegati Tecnici nominano un Capo degli Ufficiali Tecnici Internazionali


(ITOs), tra quelli convocati, se non precedentemente nominato dall’organo
competente.
Quando possibile, il Capo degli Ufficiali Tecnici Internazionali (ITO), in
accordo con i Delegati Tecnici, assegna almeno un Ufficiale Tecnico
Internazionale (ITO) ad ogni gara in programma. L’Ufficiale Tecnico
Internazionale (ITO) deve essere l’Arbitro di ciascuna gara a cui è assegnato.
8.2 Nelle competizioni di Corsa Campestre, Corse su Strada, Corse in Montagna
e Trail, gli Ufficiali Tecnici Internazionali (ITO), se nominati, provvederanno, a
dare tutto il necessario supporto agli Organizzatori. Essi devono essere
presenti tutte le volte che gli eventi, a cui sono stati nominati, lo richiedano
nel corso delle fasi preparatorie. Essi devono garantire che la conduzione della
gara sia pienamente conforme alle Regole, ai Regolamenti Tecnici applicabili e
ad eventuali decisioni stabilite dal Delegato/i Tecnico/i. L’Ufficiale Tecnico
Internazionale (ITO) deve essere l’Arbitro di ciascuna gara a cui è assegnato.
Specifiche informazioni sono fornite nelle ITO Guidelines che possono essere
scaricate dal sito web della WA.

9. GIudICI dI MarCIa InTernazIonalI – IrWJS (reGola 116)

I Giudici di Marcia designati per tutte le Competizioni Internazionali, di cui al


paragrafo 1.1 della definizione di Competizione Internazionale, dovranno essere
Giudici di Marcia di Livello Internazionale WA.

36 REGOLA 7-8-9 RC
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Nota: I Giudici di Marcia convocati per le gare indicate ai paragrafi 1.2, 1.3, 1.5, 1.6, 1.7
e 1.10 della definizione di Competizione Internazionale devono essere Giudici di Marcia
di Livello Internazionale WA o di Livello Area.

10. MISuraTorI InTernazIonalI dI perCorSo Su STrada


(reGola 117)

Nelle Competizioni Internazionali deve essere nominato un Misuratore di Percorso


su Strada Internazionale per misurare i percorsi delle Gare su Strada che si
svolgono parzialmente od interamente al di fuori dello stadio.
Il misuratore deve essere compreso nell’Elenco WA/AIMS dei Misuratori di
Percorso Internazionali (Gruppo A o B).
Il percorso deve essere misurato con congruo anticipo rispetto al giorno della gara.
Il Misuratore deve controllare e certificare che il percorso sia conforme alle Regole
IAAF per le Corse su Strada (vedi Regole 55.2, 55.3 e 54.11 delle Regole Tecniche
e relative Note).
Egli garantirà anche la conformità con le Regole 31.20 e 31.21 delle Regole della
Competizione nel caso sia stabilito un Primato Mondiale.
Egli deve collaborare con l’Organizzatore nella preparazione del percorso ed
assistere alla gara per assicurare che il percorso seguito dagli atleti sia lo stesso che
è stato misurato ed approvato. Il Misuratore deve fornire al Delegato Tecnico il
relativo certificato della misurazione del percorso.

11. GIudICe dI parTenza InTernazIonale


e GIudICe InTernazIonale al FoToFInISH (reGola 118)

In tutte le manifestazioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di
Competizione Internazionale tenute in uno stadio, devono essere nominati, dal
Consiglio, dalla Associazione d’Area interessata o da un organismo competente,
un Giudice di Partenza Internazionale ed un Giudice Internazionale al Fotofinish.
Il Giudice di Partenza Internazionale darà la partenza (e svolgerà ogni altro
compito) nelle gare di corsa a lui assegnate dal Delegato/i Tecnico/i e sorveglierà

REGOLA 9-10-11 RC 37
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il controllo ed il funzionamento del Sistema Informativo Partenze. Il Giudice


Internazionale al Fotofinish sovrintenderà a tutte le operazioni relative al
Fotofinish e sarà il Primo Giudice al Fotofinish.
Informazioni specifiche sono fornite nelle “Starting Guidelines” e nelle “Photo Finish
Guidelines”, che possono essere scaricate dal sito web della WA.

Interpretazione Wa
Si noti che mentre il Giudice Internazionale al Fotofinish svolge il ruolo di Primo
Giudice al Fotofinish in quelle manifestazioni a cui è stato designato e gli ITO
fungono da Arbitri, rimane una chiara divisione nelle responsabilità tra il Giudice di
Partenza Internazionale (IS) e gli altri membri del Servizio Partenze. Mentre l’IS
assume tutti i poteri e i doveri dello Starter quando da la partenza ad una qualsiasi
corsa a cui è assegnato, non sostituisce o in nessun altro momento rimpiazza o ha
il potere di scavalcare l’Arbitro alla Partenza.

12. GIurIa d’appello (reGola 119)

Per tutte le competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di
Competizione Internazionale deve essere designata una Giuria d’Appello, che
dovrebbe essere composta, normalmente, da 3, 5, o 7 persone. Uno di questi
membri sarà il Presidente ed un altro il Segretario. Se viene ritenuto necessario, il
Segretario può essere una persona non facente parte della Giuria.
In caso di un Appello che riguardi l’applicazione della Regola 54 delle Regole
Tecniche, almeno uno dei componenti della Giuria d’Appello dovrà essere un
Giudice di Marcia di Livello Internazionale WA (o di Area).
I componenti della Giuria d’Appello non dovranno essere presenti durante una
qualsiasi deliberazione della Giuria concernente un Appello che riguardi,
direttamente o indirettamente, un atleta affiliato alla loro Federazione Membro di
appartenenza. Il Presidente della Giuria d’Appello dovrà chiedere ad ogni
componente che si trovi nella suddetta posizione di ritirarsi, se egli non lo abbia già
fatto. Il Consiglio, o l’organismo competente, dovrà nominare uno o più componenti
di Giuria d’Appello alternativi per sostituire ogni componente che non possa

38 REGOLA 11-12 RC
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partecipare alla discussione e decisione dell’Appello.


La Giuria d’Appello, inoltre, dovrebbe essere designata in modo analogo per le
altre competizioni, quando gli organizzatori lo ritengano utile o necessario ai fini
della corretta conduzione delle competizioni.
La funzione primaria della Giuria d’Appello sarà di occuparsi di tutti i reclami
previsti dalla Regola 8 delle Regole Tecniche e di ogni altra questione che, sorta
durante la competizione, le venga rimessa per la decisione.

13. uFFICIalI dI Gara della CoMpeTIzIone (reGola 120)

Gli Organizzatori di una competizione e/o l’Organismo competente debbono


designare tutti gli Ufficiali di Gara, conformemente alle Regole della Federazione
Membro nel cui Stato si svolge la manifestazione stessa, e, nel caso di competizioni
indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di Competizione internazionale
conformemente alle Regole ed alle procedure dell’organismo competente.
L’elenco che segue comprende gli Ufficiali di Gara che si ritengono necessari per
le principali Competizioni Internazionali. Gli Organizzatori possono variarlo in
conformità alle situazioni locali.

direzione di Gara
- Direttore di Gara (Regola 14 RC)
- Direttore di Riunione ed un adeguato numero di assistenti (Regola 15 RC)
- Direttore Tecnico e un adeguato numero di assistenti (Regola 16 RC)
- Direttore per la Presentazione della Competizione (Regola 17 RC).

ufficiali di Gara
- Arbitro/i alla Camera d’Appello
- Arbitro/i per le Corse in pista
- Arbitro/i per i Concorsi
- Arbitro/i per le Prove Multiple
- Arbitro/i per le gare che si svolgono fuori dello stadio
- Arbitro/i alle Videoregistrazioni

REGOLA 12-13 RC 39
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- Primo Giudice ed un adeguato numero di Giudici per le Corse in pista


(Regola 19 RC)
- Primo Giudice ed un adeguato numero di Giudici per ogni Concorso
(Regola 19 RC)
- Giudice Capo, un adeguato numero di assistenti e cinque Giudici di
Marcia per ogni gara di Marcia nello stadio (Regola 54 RT)
- Giudice Capo, un adeguato numero di assistenti ed otto Giudici di
Marcia per ogni gara di Marcia su Strada (Regola 54 RT)
- Ulteriori Giudici di Marcia, se necessario, compresi Segretari, Operatori
al tabellone, ecc.(Regola 54 RT)
- Capo Servizio per i Controlli ed un adeguato numero di Giudici di
Controllo (Regola 20 RC)
- Capo Cronometrista ed un adeguato numero di Cronometristi
(Regola 21 RC)
- Primo Giudice al Fotofinish ed un numero adeguato di assistenti
(Regole 21 RC e 19 RT)
- Primo Giudice ai Transponder ed un numero adeguato di assistenti
(Regole 21 RC e 19 RT)
- Coordinatore dei Giudici di Partenza ed un adeguato numero di Giudici
di Partenza e di Giudici di Partenza per il Richiamo (Regola 22 RC)
- Assistenti dei Giudici di Partenza (Regola 23 RC)
- Capo Servizio Contagiri ed un adeguato numero di Giudici addetti al
Contagiri (Regola 24 RC)
- Segretario della Competizione ed un adeguato numero di assistenti
(Regola 25 RC)
- Direttore del Centro Informazioni Tecniche (TIC) ed un adeguato
numero di assistenti (Regola 25.5 RC)
- Responsabile dell’Ordine ed un adeguato numero di assistenti
(Regola 26 RC)
- Anemometristi (Regola 27 RC)
- Primo Giudice alle Misurazioni (Scientifiche) ed un adeguato numero di
assistenti (Regola 28 RC)

40 REGOLA 13 RC
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- Primo Giudice alla Camera d’Appello ed un adeguato numero di Giudici


addetti (Regola 29 RC)
- Commissario alla Pubblicità (Regola 30 RC).

ufficiali aggiunti
- Annunciatori
- Statistici
- Medici
- Personale addetto agli Atleti, ai Giudici ed ai Media.

Interpretazione Wa
Gli Arbitri ed i Primi Giudici e Capi Servizio devono indossare un distintivo che li
contraddistingua.
Se giudicato necessario, possono essere designati altri assistenti. Bisogna aver cura
che la Zona di Gara rimanga, quanto più possibile, libero da Ufficiali di Gara e altre
persone.
Il numero di Giudici convocati in una manifestazione dovrebbe essere adeguato ad
assicurare che i compiti richiesti siano eseguiti correttamente ed efficientemente
ed anche ad assicurare un riposo sufficiente se la manifestazione dura per un lungo
periodo di tempo, sia in un solo giorno che in più giorni consecutivi. Ma si deve
anche aver cura di non nominarne troppi in modo che l’area della competizione
non diventi ingombra o ostruita da personale non necessario. Sempre in più
manifestazioni alcuni compiti assegnati ai Giudici in campo vengono “sostituiti”
dalla tecnologia e, a meno che non sia logicamente richiesto un back-up, ciò deve
essere preso in considerazione quando vengono convocati i Giudici.

Una nota sulla sicurezza.


Gli Arbitri e gli Ufficiali di Gara delle gare di Atletica Leggera hanno molte funzioni
importanti, ma nessuna è più importante del loro ruolo rispetto a garantire la
sicurezza di tutti gli interessati. La zona di gara dell’atletica può essere un luogo
pericoloso. Gli attrezzi, pesanti e taglienti, vengono lanciati e rappresentano un
pericolo per chiunque sia sulla loro traiettoria. Gli atleti che corrono in pista o

REGOLA 13 RC 41
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sulle pedane di rincorsa possono ferire se stessi e chiunque altro con cui possono
scontrarsi. Quelli che gareggiano nelle gare di salto spesso atterrano in modo
inaspettato o non voluto. Il tempo ed altre condizioni possono rendere insicura la
competizione di Atletica Leggera, temporaneamente o per periodi più lunghi.
Ci sono stati casi di atleti, Giudici, fotografi ed altri che sono stati feriti (a volte
mortalmente) in incidenti, in o vicino alle zone di gara o di riscaldamento. Molte di
quelle ferite avrebbero potuto essere evitate.
I Giudici devono sempre essere consapevoli dei pericoli che sono inerenti allo
sport. Devono essere sempre vigili e non devono permettersi di essere distratti.
Indipendentemente dal loro ruolo ufficiale, tutti i Giudici hanno la responsabilità di
fare il possibile per rendere più sicura la zona di gara in Atletica Leggera. Tutti i
Giudici dovrebbero pensare alla sicurezza ogni volta e ovunque siano nella zona di
gara e dovrebbero intervenire quando necessario per prevenire un incidente,
quando vedono le condizioni o una situazione che potrebbe causarne uno.
Garantire la sicurezza è della massima importanza, anche oltre il più rigoroso
rispetto delle Regole della Competizione. Nel raro evento di conflittualità, la
preoccupazione per la sicurezza deve prevalere.

14. dIreTTore dI Gara (reGola 121) compeTiTion DirecTor

Il Direttore di Gara pianifica l’organizzazione tecnica di una competizione in


collaborazione con il/i Delegato/i Tecnico/i, quando designato/i, ed assicura che
questa pianificazione sia realizzata risolvendo ogni problema tecnico con il/i
Delegato/i Tecnico/i.
Dirige l’interazione tra i partecipanti alla competizione e, tramite il sistema di
comunicazione, resta in contatto con tutti i Capiservizio.

15. dIreTTore dI rIunIone (reGola 122) meeTing manager

Il Direttore di Riunione é responsabile del regolare svolgimento della competizione.


Egli controlla che tutti gli Ufficiali di Gara siano presenti, nomina sostituti quando
necessario ed ha l’autorità di rimuovere dal servizio qualunque Ufficiale di Gara che

42 REGOLA 13-14-15 RC
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non rispetti le Regole. In collaborazione con il Responsabile dell’Ordine, dispone


che soltanto le persone autorizzate accedano all’interno dell’impianto.
Nota: Per le competizioni con durata superiore alle quattro ore o in più giorni, si
raccomanda che il Direttore di Riunione abbia un adeguato numero di Assistenti.

Interpretazione Wa
Il Direttore(i) di Riunione deve essere responsabile, sotto l’autorità del Direttore di
Gara ed in accordo con le linee di indirizzo e le decisioni dei Delegati Tecnici, di tutto
ciò che accade nel campo di gara. Nello stadio, deve collocarsi in modo da poter
vedere tutto ciò che sta accadendo ed impartire le necessarie disposizioni. Deve
essere in possesso dell’elenco completo di tutti i Giudici nominati e deve poter
comunicare in modo efficiente con gli altri Capiservizio, Arbitri e Primi Giudici.
Nelle manifestazioni che si svolgono in più giorni, in particolare, è possibile che alcuni
Giudici non possano essere in grado di prestar servizio per l’intera competizione. Il
Direttore di Riunione avrà a sua disposizione una riserva di Giudici che utilizzerà
per le eventuali sostituzioni, ove necessario. Anche se sono presenti tutti i Giudici di
una gara, dovrebbe essere il Direttore di Riunione ad assicurarsi che gli stessi svolgano
correttamente i loro compiti e, in caso contrario, essere pronto a sostituiti.
Si assicurerà che i Giudici (e quelli che li assistono) lascino la zona di gara non
appena il loro evento è finito o quando il loro servizio successivo è terminato.

16. dIreTTore TeCnICo (reGola 123) Technical manager

16.1 Il Direttore Tecnico sarà responsabile di assicurare che:


16.1.1 la pista, le pedane di rincorsa, le pedane circolari, gli archi, i settori,
le zone di caduta dei Concorsi e tutte le attrezzature e gli attrezzi
siano conformi alle Regole;
16.1.2 il posizionamento e la rimozione delle attrezzature e degli attrezzi
siano in conformità al piano tecnico-organizzativo della competizione,
come approvato dai Delegati Tecnici;
16.1.3 la configurazione tecnica delle aree della competizione sia conforme
a tale piano;

REGOLA 15-16 RC 43
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16.1.4 il controllo e la marcatura di ogni attrezzo personale consentito per la


competizione sia in conformità alla Regola 32.2 delle Regole Tecniche;
16.1.5 abbia ricevuto o sia a conoscenza dell’esistenza delle certificazioni
necessarie, previste dalla Regola 10.1 delle Regole Tecniche, prima
della competizione.

Interpretazione Wa
Il Direttore Tecnico agisce sotto l’autorità del Direttore di Gara o del Direttore di
Riunione, ma un esperto Direttore Tecnico intraprenderà gran parte del suo ruolo
senza alcuna diretta supervisione. Egli deve essere contattabile in qualsiasi momento.
Se un Arbitro o un Primo Giudice dei Concorsi nota che la pedana, in cui si svolge
(o avrà luogo) una gara, deve essere modificata o migliorata, deve riferirlo al
Direttore di Riunione che chiederà al Direttore Tecnico di predisporre il necessario
intervento. Inoltre, quando un Arbitro constata la necessità di cambiare il luogo di
gara (Regola 25.20 delle Regole Tecniche) agirà allo stesso modo verso il Direttore
di Riunione che richiederà l’intervento del Direttore Tecnico, per eseguire le
richieste dell’Arbitro. Deve essere ricordato che né la forza del vento, né il suo
cambio di direzione sono condizioni sufficienti per cambiare il luogo della gara.
Una volta che il Direttore di Gara, o i Delegati Tecnici per le manifestazioni
internazionali, hanno approvato l’elenco degli attrezzi da utilizzare durante le gare, il
Direttore Tecnico dovrà preparare, ordinare e ricevere i vari attrezzi. In questo ultimo
caso, lui o la sua squadra devono quindi attentamente controllare il peso e le dimensioni
di tutti gli attrezzi personali che sono consentiti e presentati, al fine di rispettare la
conformità con le Regole. Deve anche assicurarsi che la Regola 31.17.4 delle Regole
della Competizione sia rispettata in modo corretto e scrupoloso nel caso di un primato.
In relazione agli attrezzi da lancio, le informazioni per i produttori, come gli intervalli
nelle misure degli attrezzi da fornire agli Organizzatori, sono state rimosse dalle
Regole nel 2017 e trasferite nei documenti relativi al sistema di certificazione WA.
I Direttori Tecnici dovrebbero tuttavia applicare queste linee guida quando si
accettano nuovi attrezzi dai produttori, ma non devono rifiutare gli attrezzi
presentati o usati in gara perché non sono conformi a questi intervalli. A questo
proposito, solo il peso minimo è fondamentale.

44 REGOLA 16 RC
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17. dIreTTore per la preSenTazIone della CoMpeTIzIone


(reGola 124) evenT presenTaTion manager

Il Direttore per la Presentazione della Competizione pianificherà, in stretta


collaborazione con il Direttore di Gara, tutti i preparativi per la presentazione della
competizione unitamente, quando e se possibile, al/ai Delegato/i Organizzativo/i e
al/ai Delegato/i Tecnico/i. Controllerà che il piano venga rispettato ed attuato,
risolvendo eventuali problemi insieme al Direttore di Gara ed al/ai Delegato/i
interessato/i. Dirigerà, anche, i rapporti tra i membri del gruppo per la
presentazione della competizione utilizzando un sistema di comunicazione che gli
consentirà di essere in contatto con ciascuno di loro.
Egli assicurerà che, attraverso gli annunci e la tecnologia disponibile, il pubblico sia
informato circa le notizie riguardanti gli atleti partecipanti ad ogni gara, tra cui le
liste di partenza, i risultati intermedi e finali. I risultati ufficiali (piazzamenti, tempi,
altezze, distanze e punteggi) di ogni gara dovrebbero essere comunicati prima
possibile, non appena ricevuti.
Nelle manifestazioni indicate alla Regola 1.1 della definizione di Competizione
Internazionale, gli Annunciatori di lingua Inglese e Francese sono nominati dal Consiglio.

Interpretazione IaaF
Il Direttore per la Presentazione della Competizione (Event Presentation Manager
EPM) non ha solo la responsabilità di pianificare, guidare e coordinare una
produzione in termini di presentazione di tutte le attività che si svolgono sul campo,
ma anche di integrarle nello spettacolo da presentare agli spettatori all’interno
dello stadio. L’obiettivo finale del suo lavoro è quello di creare una produzione
informativa, divertente, vivace e attraente dello spettacolo che deve essere offerto
agli spettatori. Per riuscire in questo è importante avere una squadra ed una
attrezzatura adeguata per svolgere il lavoro. L’EPM è la persona incaricata di
coordinare le attività degli addetti alla presentazione delle gare che si svolgono
dentro e fuori dal campo e che sono legate a questo ruolo, inclusi, ma non limitati
a, gli annunciatori, gli operatori del video schermo e dei tabelloni, i tecnici audio e
video ed il personale della cerimonia di premiazione.

REGOLA 17 RC 45
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Per quasi tutte le gare è essenziale un annunciatore. Deve collocarsi in modo tale
da essere in grado di seguire la riunione in modo appropriato e preferibilmente
vicino o comunque in immediata comunicazione con il Direttore di Gara o, se
nominato, con il Direttore per la Presentazione della Competizione.

18. arBITrI (reGola 125)

18.1 Uno (o più) Arbitri, quando necessario, debbono venire designati per la
Camera d’Appello, le Corse, i Concorsi, le Prove Multiple e le gare di Corsa
e di Marcia che si svolgono fuori dello stadio. Quando appropriato, dovranno
essere nominati uno o più Arbitri alle Video-registrazioni.
Un Arbitro nominato per sorvegliare le partenze ha la qualifica di Arbitro
alla Partenza.
L’Arbitro alle Video-registrazioni dovrà operare da una Sala di Controllo Video,
dovrebbe consultare e deve essere in comunicazione con gli altri Arbitri.

Interpretazione Wa
Nelle competizioni in cui sono disponibili Giudici sufficienti in modo che sia nominato
più di un Arbitro per le Corse, è fortemente raccomandato che uno di loro sia
nominato come Arbitro alla Partenza. Per maggior chiarezza, l’Arbitro alla Partenza
in tali circostanze dovrebbe esercitare tutti i poteri dell’Arbitro in relazione alla
partenza e non è tenuto a riferirsi o ad agire attraverso ogni altro Arbitro alle Corse.
Tuttavia, se è nominato un solo Arbitro per sorvegliare le Corse in una qualsiasi
competizione, e considerando i poteri che ha, si raccomanda fortemente che
l’Arbitro si posizioni nell’area di partenza, durante ciascuna partenza (almeno per
quelle gare che prevedono l’utilizzo dei blocchi) per essere testimone di qualsiasi
eventuale problema che possa verificarsi e prendere qualsiasi decisione sia
necessaria per risolverlo. Questo sarà più facile quando è in uso un Sistema
Informativo Partenze certificato WA .
In caso contrario, e se l’Arbitro non avrà il tempo di mettersi in linea con il
traguardo dopo la procedura di partenza (come nei 100m, 100/110m ostacoli e
200m), e prevedendo l’eventuale necessità che l’Arbitro debba decidere i

46 REGOLA 17-18 RC
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piazzamenti, una buona soluzione potrebbe essere quella di avere il Coordinatore


delle Partenza (che dovrebbe avere una vasta esperienza come Giudice di Partenza)
nominato anche come Arbitro alla Partenza.

18.2 Gli Arbitri sono responsabili del rispetto delle Regole e dei Regolamenti (e
degli altri regolamenti di ogni singola competizione). Essi decideranno, ove
appropriato e necessario insieme ai Delegati Tecnici, su qualunque reclamo
od obiezione riguardante lo svolgimento della manifestazione e decideranno
in merito a qualunque problema che sorga durante la competizione (inclusa
la Zona di Riscaldamento, la Camera d’Appello e, dopo la gara, prima e
durante la Cerimonia di Premiazione) e per il quale non sia stata prevista
una disposizione in queste Regole (o nei regolamenti specifici).
L’Arbitro non deve operare come un Giudice od un Giudice di Controllo,
ma può compiere ogni azione o prendere una decisione, nel rispetto delle
Regole, basandosi sulla propria osservazione e può annullare una decisione
di un Giudice.
Nota: Ai fini di questa Regola e dei Regolamenti vigenti, incluso il Regolamento sul
Marketing & Pubblicità, la Cerimonia di Premiazione è conclusa quando sono
completate tutte le attività direttamente connesse (fotografie, giri d’onore,
interazione con la folla, ecc.).

Interpretazione Wa
Va notato con attenzione che non è necessario che un Arbitro abbia ricevuto una
segnalazione da un Giudice o da un Giudice ai Controlli al fine di determinare una
squalifica. Può agire in ogni momento con la sua osservazione diretta. La nota
suddetta dovrebbe essere interpretata in modo da includere tutte le questioni che
sono connesse o relative alla Cerimonia di Premiazione e che l’Arbitro di quella
gara è responsabile anche in tali frangenti. Quando le Cerimonie di Premiazione si
svolgono in un luogo diverso o in una sessione diversa, deve essere applicato il
buon senso e, se necessario, se non è presente l’Arbitro originario, può essere
designato un altro Arbitro per gestire la situazione. Vedi anche l’interpretazione
alla Regola 5 delle Regole della Competizione.

REGOLA 18 RC 47
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18.3 Gli Arbitri delle gare di Corsa in pista e delle gare che si svolgono fuori
dallo stadio sono competenti a decidere l’ordine d’arrivo di una gara solo
quando i Giudici, preposti a giudicare uno o più piazzamenti, non siano in
grado di giungere ad una decisione. Essi non avranno alcuna giurisdizione in
merito alle questioni che rientrano nelle competenze del Giudice Capo
delle gare di Marcia.
L’Arbitro ha la competenza di decidere su ogni fatto relativo alle partenze,
se non è d’accordo con le decisioni prese dai Giudici di Partenza, ad
eccezione dei casi riguardanti un’apparente falsa partenza, rilevata da un
Sistema Informativo Partenze certificato dalla WA, a meno che le
informazioni fornite dal Sistema siano palesemente inattendibili.
L’Arbitro per le Prove Multiple avrà competenza in merito allo svolgimento
della gara di Prove Multiple e sulla conduzione delle rispettive gare
individuali facenti parte della stessa (ad eccezione di questioni relative alla
giurisdizione dell’Arbitro alle Partenze, quando è nominato e presente).
18.4 L’Arbitro competente controlla tutti i risultati finali, prende una decisione
riguardo ad eventuali controversie e, in collaborazione con il Primo Giudice
addetto alle Misurazioni (scientifiche), sovrintende alla misurazione dei
Primati. Alla fine di ciascuna gara, i risultati devono essere immediatamente
completati, firmati (o comunque approvati) dall’Arbitro della gara e
trasmessi al Segretario Generale.
18.5 L’Arbitro competente avrà l’autorità di ammonire o escludere dalla
competizione ogni atleta o staffetta responsabile di comportamento
antisportivo o improprio o ai sensi delle Regole 6, 16.5, 17.14, 17.15.4, 25.5,
25.19, 54.7.4, 54.10.8 o 55.8.8 delle Regole Tecniche.
Le ammonizioni possono essere comunicate mostrando all’atleta un
cartellino giallo, le esclusioni mostrando un cartellino rosso. Le ammonizioni
e le esclusioni devono essere riportate sui risultati della relativa gara e
devono essere comunicate al Segretario Generale ed agli altri Arbitri.
L’Arbitro della Camera d’Appello, in caso di questioni disciplinari, ha
giurisdizione dalla Zona di Riscaldamento (Warm-up Area) sino al luogo di

48 REGOLA 18 RC
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svolgimento della gara. In ogni altra circostanza la giurisdizione sarà


dell’Arbitro responsabile della gara in cui l’atleta sta o stava gareggiando.
L’Arbitro competente (ove possibile, previa consultazione con il Direttore
di Gara) può ammonire o allontanare qualsiasi altra persona dalla zona di
gara (o altra area relativa alla competizione inclusa la Zona di Riscaldamento,
la Camera d’Appello e le zone riservate agli allenatori) che sta tenendo un
comportamento antisportivo o improprio o sta fornendo agli atleti una
forma di assistenza che non é permessa dalle Regole.
Nota (i): L’Arbitro può, quando le circostanze lo giustificano, escludere un atleta o
una staffetta senza che sia stato ammonito (vedi anche la Nota alla Regola 6.2
delle Regole Tecniche).
Nota (ii): L’Arbitro delle gare che si svolgono al di fuori dello stadio dovrà, quando
possibile, (p.e. ai sensi delle Regole 6, 54.10 o 55.8 delle Regole Tecniche),
assegnare un’ammonizione prima della squalifica. In caso di contestazioni, sarà
applicata la Regola 8 delle Regole Tecniche.
Nota (iii): Nell’escludere un atleta o una staffetta dalla competizione ai sensi di
questa Regola, se l’Arbitro si rende conto che un cartellino giallo era già stato
assegnato, dovrebbe mostrare un secondo cartellino giallo seguito immediatamente
da un cartellino rosso.
Nota ( iv): Se un cartellino giallo è stato assegnato e l’Arbitro non è a conoscenza
dell’esistenza di un cartellino giallo precedente, una volta che questo è noto, avrà
la stessa conseguenza come se fosse stato assegnato congiuntamente ad un
cartellino rosso. L’Arbitro competente adotterà provvedimenti immediati per
avvisare l’atleta o la staffetta o la propria squadra della sua esclusione.

Interpretazione Wa
I seguenti sono i punti chiave per fornire indicazioni e chiarezza riguardo le modalità
con cui i cartellini vengono mostrati e registrati:
1. I cartellini gialli e rossi possono essere assegnati sia per motivi disciplinari (con
riferimento principalmente alla Regola 18.5 delle Regole della Competizione ed
alla Regola 7.2 delle Regole Tecniche), che per le infrazioni tecniche nel caso in
cui siano abbastanza gravi da essere considerati come comportamenti

REGOLA 18 RC 49
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 50

antisportivi (ad esempio, una grave e chiara ostruzione deliberata in una corsa).
2. Mentre è normale, di solito, aspettarsi che un cartellino giallo venga assegnato
prima di un cartellino rosso, è immaginabile che nei casi di comportamento
antisportivo o improprio particolarmente gravi, possa essere assegnato
immediatamente un cartellino rosso. Va notato che l’atleta ha in ogni caso
l’opportunità di impugnare una simile decisione avanti alla Giuria d’Appello.
3. Ci saranno anche alcuni casi in cui non è funzionale o anche logico che venga
assegnato un cartellino giallo. Ad esempio la nota alla Regola 6.2 delle Regole
Tecniche consente specificamente un cartellino rosso immediato, se giustificato,
nei casi previsti dalla Regola 6.3.1 delle Regole Tecniche, come fare il ritmo nelle
gare, nei casi ivi disciplinati.
4. Una situazione simile potrebbe anche risultare quando un Arbitro emette un
cartellino giallo e l’atleta risponde in modo così inappropriato che appare
giustificato dare immediatamente un cartellino rosso. A tal fine non è essenziale
che ci siano due situazioni con comportamenti inappropriati, completamente
diverse e distinte temporalmente.
5. Come da Nota (iii), nei casi in cui un Arbitro è a conoscenza che l’atleta in
questione ha già ricevuto un cartellino giallo durante la competizione e ha
intenzione di emettere un cartellino rosso, l’Arbitro dovrebbe prima mostrare un
secondo cartellino giallo e poi il cartellino rosso.Tuttavia, il fatto che un Arbitro non
mostri il secondo cartellino giallo, non invaliderà l’emissione del cartellino rosso.
6. Nei casi in cui un Arbitro non sia a conoscenza di un cartellino giallo preesistente,
e mostri solo un cartellino giallo, una volta che il fatto diventa noto, devono essere
prese misure appropriate per squalificare l’atleta il prima possibile. Normalmente
dovrebbe essere l’Arbitro ad avvisare l’atleta direttamente o tramite la sua squadra.
7. Nel caso di gare di Staffetta, i cartellini ricevuti da uno o più membri della squadra
durante qualsiasi turno della gara verranno conteggiate contro la squadra.
Pertanto, se un atleta riceve due cartellini o due atleti diversi ricevono un
cartellino giallo in qualsiasi turno della particolare gara, sarà considerato come
se la squadra avesse ricevuto un cartellino rosso e sarà squalificata. I cartellini
ricevuti nelle gare a staffetta sono applicabili solo alla squadra e mai applicabili a
un singolo atleta.

50 REGOLA 18 RC
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 51

18.6 L’Arbitro può riesaminare una decisione (se presa in prima istanza o in
conseguenza di un reclamo) sulla base di ogni prova a disposizione, a
condizione che una nuova decisione sia ancora applicabile. Di norma, tale
riesame può essere intrapreso prima della Cerimonia di Premiazione della
gara in questione o di qualsiasi decisione presa dalla Giuria d’Appello.

Interpretazione Wa
Questa Regola chiarisce che un Arbitro, come anche la Giuria d’Appello (vedi
Regola 8.9 delle Regole Tecniche), può riconsiderare una decisione e può farlo sia
che questa sia stata una sua autonoma decisione presa, sia una decisione presa a
seguito di una protesta a lui presentata. Questa opzione può essere presa in
considerazione soprattutto quando nuove informazioni probanti vengono
presentate rapidamente e potrebbe evitare la necessità di un ricorso più
complesso o coinvolgente la Giuria di Appello. Ma occorre tener conto dei limiti
pratici di tempo su tale riconsiderazione.

18.7 Qualora, secondo il giudizio dell’Arbitro competente, si verifichino nel corso


di qualsiasi competizione circostanze tali per cui un criterio di giustizia
imponga la ripetizione di una gara o di parte della stessa, egli ha la facoltà
di annullare la gara stessa e disporne la ripetizione o nello stesso giorno o
in altra occasione, come egli deciderà. (Vedi anche Regole 8.4 e 17.2 delle
Regole Tecniche).

Interpretazione Wa
Dovrebbe essere attentamente considerato dagli Arbitri e dalle Giurie d’Appello
che, tranne in circostanze molto particolari, un atleta, che non termina una gara,
non dovrebbe essere ammesso ad un turno successivo o incluso nella ripetizione
di una gara

18.8 Quando un atleta con una disabilità fisica sta gareggiando in una competizione
soggetta a queste Regole, l’Arbitro competente può interpretare o consentire
una variazione di qualsiasi Regola pertinente (diversa dalla Regola 6.3 delle

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Regole Tecniche), per permettere la partecipazione dell’atleta a condizione


che tale variazione non fornisca all’atleta un vantaggio rispetto ad un altro
atleta in gara nello stesso evento. In caso di dubbio o se la decisione è
contestata, la questione è rimessa alla Giuria d’Appello.
Nota: Questa Regola non consente la partecipazione nelle corse a
guide/accompagnatori per gli atleti non vedenti, se non consentito dal regolamento
di una specifica competizione.

Interpretazione Wa
Questa Regola facilita la partecipazione degli atleti deambulanti con disabilità
insieme ad atleti normodotati, in gare di Atletica Leggera.Ad esempio, un amputato
di un braccio non è in grado di rispettare rigorosamente la Regola 16.3 delle Regole
Tecniche durante una partenza dai blocchi, mettendo entrambe le mani a terra.
Questa Regola consente all’Arbitro alla Partenza di interpretare le Regole in modo
tale da consentire all’atleta di posizionare il suo moncone sul terreno o di
posizionare blocchi di legno o simili sul terreno dietro la linea di partenza su cui si
appoggi il braccio amputato, o nel caso di un amputato che non è in grado di
entrare in contatto con il terreno in alcun modo, di adottare una posizione di
partenza senza alcun contatto con il terreno.
Va notato, tuttavia, che questa Regola non consente l’uso di corridori guida in
competizioni con atleti normodotati (a meno che non sia specificamente
consentito dai regolamenti per la particolare competizione), né consente agli Arbitri
di interpretare le Regole in modo tale che gli aspetti rilevanti della Regola 6 delle
Regole Tecniche vengano violati: in particolare l’uso di tecnologie o apparecchi che
darebbero un vantaggio a chi li indossa [vedi Regole 6.3.3 e 6.3.4 delle Regole
Tecniche che riguardano specificamente l’uso di protesi ed altri ausili].
Nei casi in cui gli atleti disabili gareggino nella stessa gara contemporaneamente agli
atleti normodotati e non si conformino alle Regole (o perché le Regole lo
prevedano in modo specifico o l’Arbitro non sia in grado di interpretare le Regole
sufficientemente secondo la Regola 18.8 delle Regole della Competizione),
dovrebbero essere redatti risultati separati per quegli atleti o altrimenti la loro
partecipazione dovrebbe essere chiaramente evidenziata nei risultati (vedi anche

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la Regola 25.3 delle Regole della Competizione). Indipendentemente da ciò è


sempre utile indicare, nelle liste degli iscritti, nei fogli-gara (start list) e nei risultati,
la classificazione IPC per ogni atleta paralimpico che partecipi.

19. GIudICI (reGola 126)

generalità
19.1 Il Primo Giudice per le Corse ed il Primo Giudice di ciascun Concorso
devono coordinare l’operato dei Giudici nelle loro rispettive gare. Essi
assegneranno i compiti nel caso ciò non sia stato fatto preventivamente
dagli Organizzatori.
19.2 I Giudici possono riconsiderare qualsiasi loro precedente decisione, se è stato
fatto un errore, a condizione che la nuova decisione sia ancora applicabile.
In alternativa, se una successiva decisione è stata presa dall’Arbitro o dalla
Giuria di Appello, essi riporteranno tutte le informazioni disponibili
all’Arbitro o alla Giuria d’Appello.

gare di corsa in pista e gare su strada


19.3 I Giudici, che debbono operare tutti sullo steso lato della pista o del
percorso, decidono l’ordine in cui i concorrenti tagliano il traguardo e, ogni
volta in cui essi non possono giungere ad una decisione, demanderanno la
questione all’Arbitro, che deciderà.
Nota: I Giudici dovrebbero essere sistemati ad almeno 5m dalla linea d’arrivo e
lungo il suo prolungamento e dovrebbero disporre di una pedana sopraelevata.

concorsi
19.4 I Giudici debbono giudicare e registrare ciascuna prova e misurare ciascuna
prova valida dei concorrenti in tutti i Concorsi. Nel Salto in Alto e nel Salto
con l’Asta devono essere effettuate precise misurazioni, quando viene
innalzata l’asticella, particolarmente se viene tentato un Primato. Almeno
due Giudici debbono registrare il risultato di tutte le prove, verificando le
loro registrazioni alla fine di ogni turno.

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Il Giudice incaricato deve segnalare la validità o la nullità di una prova


alzando rispettivamente una bandierina bianca o rossa.

Interpretazione Wa
A meno che un Giudice non sia sicuro che si sia verificata una violazione delle
Regole, di solito darà all’atleta il beneficio di qualsiasi dubbio, stabilirà che la prova
è valida ed alzerà una bandierina bianca.Tuttavia, quando viene nominato un Video
Arbitro, con l’accesso alle immagini dei Concorsi, c’è un’opzione in caso di dubbio
per il Giudice in contatto con l’Arbitro ai Concorsi, per ritardare l’innalzamento
di una delle due bandierine fino a quando non ha ricevuto il suggerimento del Video
Arbitro, assicurando sempre che il segno di caduta sia conservato o che la prova
sia misurata nel caso sia valida. In alternativa il Giudice, in caso di reale dubbio,
potrebbe alzare la bandierina rossa, assicurarsi che l’impronta sia conservata o che
la prova sia misurata e quindi chiedere consiglio al Video Arbitro.
Si raccomanda che per ogni Concorso venga utilizzata una sola serie di bandierine
bianche e rosse per ridurre la possibilità di confusione sulla validità delle prove. Si
ritiene che non sia mai necessario utilizzare più di una serie di bandierine in una gara
di salto. Laddove non sia disponibile un tabellone specifico per indicare la lettura del
vento nei Salti in Estensione, per indicare una lettura oltre i limiti dovrebbe essere
utilizzata qualche forma di indicazione diversa da una bandierina rossa.
Nel caso di gare di lancio, con riferimento a:
a. indicazioni di altri Giudici addetti alla pedana circolare al Giudice con le
bandierine che è stato commesso un fallo: si raccomanda che sia usata una forma
di indicazione alternativa alle bandierine come un piccolo cartellino rosso tenuto
nella mano di quel Giudice;
b. la caduta di un attrezzo su o al di fuori della linea di settore: si raccomanda di
utilizzare una forma di indicazione alternativa ad una bandierina, come il braccio
teso di un Giudice verso l’esterno del settore e parallelo al suolo;
c. nel Lancio del Giavellotto, la valutazione che la testa di metallo non ha toccato
il terreno prima di qualsiasi altra parte del giavellotto: è raccomandato che venga
usata una forma di indicazione alternativa alla bandierina, come il premere il
palmo della mano aperta del Giudice verso il terreno.

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20. GIudICI dI ConTrollo per le Gare dI CorSa e MarCIa


(reGola 127)

20.1 I Giudici di Controllo assistono l’Arbitro, senza la facoltà di prendere


decisioni definitive.
20.2 Il Giudice di Controllo viene assegnato dall’Arbitro in una posizione tale da
consentirgli di seguire attentamente le gare e, in caso di scorrettezze o
violazioni delle Regole (ad eccezione della Regola 54.2 delle Regole Tecniche)
da parte di concorrenti o altre persone, deve fare immediatamente rapporto
scritto sull’incidente all’Arbitro.
20.3 Qualsiasi violazione delle Regole dovrebbe essere comunicata all’Arbitro
interessato alzando una bandierina gialla o a mezzo di altro sistema
approvato dal Delegato/i Tecnico/i.
20.4 Per controllare le zone di cambio nelle gare a Staffetta devono venire
designati Giudici di Controllo in numero sufficiente.
Nota (i): Se un Giudice di Controllo rileva che un concorrente ha corso in una corsia
diversa dalla propria o che un cambio di Staffetta è stato effettuato al di fuori della zona
di cambio, egli deve immediatamente porre un segno sulla pista, con materiale adatto, dove
l’infrazione ha avuto luogo o fare un’annotazione simile su carta o per via elettronica.
Nota (ii): I Giudici di Controllo dovranno riferire all’Arbitro ogni violazione delle Regole, anche
nel caso in cui l’atleta (o la squadra nelle Staffette) non completi la gara.

Interpretazione Wa
Il Caposervizio ai Controlli (vedi Regola 13 delle Regole della Competizione) è
l’assistente dell’Arbitro alle Corse e indica il posizionamento di ogni Giudice di
Controllo, coordinandone il lavoro ed i rapporti. I prospetti, scaricabili dal sito
web WA, raccomandano i punti in cui i Giudici di Controllo (sempre in base al loro
numero disponibile) devono essere posizionati per le varie gare di corsa. Resta
inteso che i prospetti descrivono una opzione possibile. Spetta al Direttore di
Riunione, in accordo con l’Arbitro alle Corse, stabilire il numero appropriato di
Giudici di Controllo in base al livello della manifestazione, al numero degli iscritti
ed al numero di Giudici disponibili.

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Indicazione di una violazione


Quando le Corse si svolgono su una pista sintetica, è pratico fornire ai Giudici di
Controllo un nastro adesivo in modo che possano segnare sulla pista il punto in
cui è stata commessa un’infrazione, nonostante le Regole (vedi nota (i) sopra) ora
riconoscano che questo può essere ed è spesso fatto con modalità diverse.
Si noti che la mancata segnalazione di una violazione con una modalità particolare
(o del tutto) non inficia la validità di una squalifica.
È importante che i Giudici di Controllo “riferiscano” tutti i casi in cui credono che
le Regole siano state violate, anche quando l’atleta o la squadra non finisce la gara.
L’integrazione alla Regola 8.4.4 delle Regole Tecniche ha lo scopo di standardizzare
la pratica e di integrare la Nota (ii) alla Regola 20.4 delle Regole della Competizione,
poiché vi sono state interpretazioni diverse in tutto il mondo.
La pratica standard dovrebbe essere quella per cui un atleta/staffetta, che non termina
una gara, deve essere generalmente indicato come DNF piuttosto che DQ, anche nelle
gare ad ostacoli in cui una regola tecnica è stata violata ma l’atleta non raggiunge la linea
del traguardo. La Regola 8.4.4 delle Regole Tecniche è in vigore per coprire la situazione
in cui un atleta o squadra faccia una protesta, viene quindi aggiunto il paragrafo 8.4.4.

21. CronoMeTrISTI, GIudICI al FoToFInISH


e GIudICI aI TranSponder (reGola 128)

21.1 In caso di cronometraggio manuale deve essere disposto in servizio un


numero di Cronometristi adeguato al numero dei concorrenti iscritti ed
uno di loro deve essere designato come Capo Cronometrista. Egli assegnerà
i compiti ai Cronometristi in servizio. Questi ultimi saranno considerati di
riserva, quando sono in funzione un Cronometraggio Completamente
Automatico o un Sistema di Cronometraggio tramite Transponder.
21.2 I Cronometristi, i Giudici al Fotofinish ed ai Transponder operano secondo
quanto stabilito dalla Regola 19 delle Regole Tecniche.
21.3 Quando è prevista l’utilizzazione del Cronometraggio Elettrico Completamente
Automatico con Sistema Fotofinish devono essere nominati un Primo Giudice
al Fotofinish ed un adeguato numero di assistenti.

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21.4 Quando è in funzione un Sistema di Cronometraggio tramite Transponder


devono essere nominati un Primo Giudice ai Transponder ed un adeguato
numero di assistenti.

Interpretazione Wa
Le “Guidelines for Manual Timekeeping” possono essere scaricate dal sito web della WA.

22. CoordInaTore deI GIudICI dI parTenza, GIudICe


dI parTenza e GIudICe dI parTenza per Il rICHIaMo
(reGola 129)

22.1 Il Coordinatore dei Giudici di Partenza deve:


22.1.1 assegnare gli incarichi ai Giudici di Partenza. Comunque, nel caso di
manifestazioni indicate al paragrafo 1.1 della definizione di
Competizione Internazionale e nei Campionati o altre manifestazioni
di Area, i Delegati Tecnici decideranno le partenze da assegnare al
Giudice di Partenza Internazionale;
22.1.2 controllare che siano eseguiti i compiti assegnati ad ogni componente
del gruppo di partenza;
22.1.3 informare il Giudice di Partenza, dopo aver ricevuto conferma dal
Direttore di Gara, che tutto è pronto per iniziare le procedure di
partenza (es. che i Cronometristi, i Giudici e, quando il caso, il Primo
Giudice al Fotofinish, il Primo Giudice ai Transponder e l’operatore
all’Anemometro sono pronti);
22.1.4 fare da collegamento tra il gruppo di cronometraggio (Cronometristi
o eventuale società incaricata) ed i Giudici;
22.1.5 raccogliere tutta la documentazione cartacea prodotta durante le
procedure di partenza, inclusi i tempi di reazione ed eventuali
immagini relative alle false partenze;
22.1.6 assicurarsi che, rispettando ogni indicazione fornita dalle Regole 16.8
o 39.10.3 delle Regole Tecniche, sia eseguita la procedura fissata dalla
Regola 16.9 delle Regole Tecniche.

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Interpretazione Wa
Tutti i componenti del Servizio Partenze devono essere ben informati sulle Regole
e su come dovrebbero essere interpretate. La squadra deve anche aver chiare le
procedure da seguire nell’applicazione delle Regole, in modo che le gare possano
continuare senza indugio. Ciascun componente della squadra, in particolare il
Giudice di Partenza e l’Arbitro alla Partenza, devono comprendere bene i rispettivi
doveri e ruoli.

22.2 Il Giudice di Partenza, la cui primaria responsabilità è di garantire una


partenza giusta ed equa per tutti i concorrenti, avrà l’intero controllo dei
concorrenti sui blocchi di partenza. Quando è in funzione un Sistema
Informativo Partenze, di supporto nelle corse con partenze dai blocchi, deve
essere applicata la Regola 16.6 delle Regole Tecniche.
22.3 Il Giudice di Partenza si posiziona in modo da avere un controllo visivo
totale su tutte le corsie durante le procedure di partenza.
Si raccomanda, in modo particolare per le partenze scalate, che nelle corsie
siano posizionati gli altoparlanti per trasmettere ai concorrenti i comandi,
il segnale di partenza ed ogni segnale di richiamo, in modo che questi
raggiungano tutti i concorrenti in contemporanea.
Nota: Il Giudice di Partenza si deve posizionare in modo che tutti i concorrenti
si trovino in un angolo visuale ristretto. Per le gare con partenza dai blocchi è
necessario che egli si collochi in modo da verificare la corretta posizione al
“Pronti” prima del colpo di pistola o di un’apparecchiatura di partenza (ai fini di
questa Regola tutte le apparecchiature di partenza vengono definite “pistola”).
Quando, nelle gare con partenza scalare, non sono utilizzati gli altoparlanti, il
Giudice di Partenza si deve posizionare in modo che la distanza tra lui ed ogni
concorrente sia approssimativamente la stessa. Quando il Giudice di Partenza
non si può posizionare come indicato, la pistola deve essere posizionata in modo
adeguato ed il colpo sarà avviato dal contatto elettrico.

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Interpretazione Wa
I comandi del Giudice di Partenza devono essere chiari e uditi da tutti gli atleti ma,
a meno che non sia lontano dagli atleti e senza un sistema di altoparlanti, dovrebbe
evitare di urlare mentre dà i comandi.

22.4 Debbono essere assegnati uno o più Giudici di Partenza per il Richiamo al
fine di assistere il Giudice di Partenza.
Nota: Per le gare 200m, 400m, 400m ostacoli, Staffette 4x100m, 4x200m, Staffetta
Mista e 4x400m debbono esserci almeno due Giudici di Partenza per il Richiamo.
22.5 Ogni Giudice di Partenza per il Richiamo si posiziona in modo da poter
vedere bene tutti i concorrenti che gli sono stati assegnati.
22.6 Il Giudice di Partenza e/o ciascun Giudice di Partenza per il Richiamo, dovrà
richiamare o interrompere la gara, se viene commessa una qualunque infrazione
delle Regole. Dopo il richiamo o una partenza interrotta, il Giudice di Partenza
per il Richiamo deve riportare le proprie osservazioni al Giudice di Partenza,
che deciderà se ed a quale atleta/i dovrà essere assegnata una falsa partenza o
la squalifica (vedi anche le Regole 16.7 e 16.10 delle Regole Tecniche).
22.7 Ammonizione e squalifica di cui alle Regole 16.7, 16.8 e 39.10.3 delle Regole
Tecniche possono essere decise soltanto dal Giudice di Partenza (vedi anche
Regola 18.3 delle Regole della Competizione).

Interpretazione Wa
È necessario tenere in considerazione la Regola 18.3 delle Regole della
Competizione nell’interpretazione di questa Regola e della Regola 16 delle Regole
Tecniche, perché in effetti è sia il Giudice di Partenza che l’Arbitro alla Partenza che
possono stabilire se una partenza è corretta. D’altra parte un Giudice di Partenza
per il Richiamo non ha tale potere e mentre può richiamare una partenza, non può
agire unilateralmente da quel momento in poi e deve semplicemente riferire le sue
osservazioni al Giudice di Partenza.
Le “Starting Guidelines” possono essere scaricate dal sito web della WA.

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23. aSSISTenTI del GIudICe dI parTenza (reGola 130)

23.1 Gli Assistenti del Giudice di Partenza debbono controllare che i concorrenti
partecipino alla eliminatoria o alla gara cui sono stati iscritti e che i loro
pettorali siano applicati correttamente.
23.2 Essi debbono sistemare ciascun concorrente nella propria corsia o posizione
di partenza, allineando i concorrenti circa 3 metri dietro la linea di partenza
(in caso di partenza scalare, analogamente, dietro ciascuna linea di partenza).
Quando i concorrenti saranno così disposti, essi dovranno segnalare al
Giudice di Partenza che tutto è pronto. Se viene comandata la ripetizione di
una partenza, gli Assistenti debbono raggruppare di nuovo i concorrenti.
23.3 Gli Assistenti del Giudice di Partenza sono responsabili della disponibilità,
al momento della gara, degli appositi testimoni per i primi frazionisti nelle
gare a Staffetta.
23.4 Quando il Giudice di Partenza ha comandato ai concorrenti di prendere il
loro posto, gli Assistenti del Giudice di Partenza debbono garantire che
siano rispettate le Regole 16.3 e 16.4 delle Regole Tecniche.
23.5 In caso di falsa partenza, gli Assistenti del Giudice di Partenza opereranno
nel rispetto della Regola 16.9 delle Regole Tecniche.

24. addeTTI al ConTeGGIo deI GIrI (reGola 131)

24.1 Gli Addetti al Conteggio dei Giri debbono annotare i giri compiuti da tutti
i concorrenti nelle gare superiori ai 1500m. In modo specifico per le corse
superiori a 5000m e per le gare di Marcia deve essere designato un
adeguato numero di Addetti al Conteggio dei Giri i quali, sotto la direzione
dell’Arbitro, debbono essere provvisti di appositi fogli contagiri sui quali
registreranno il tempo dopo ogni giro (come loro comunicato da un
Cronometrista ufficiale) dei concorrenti di cui essi sono responsabili. Nel
caso si usi quest’ultimo metodo, nessun Addetto al Conteggio dei Giri
dovrebbe effettuare registrazioni per più di quattro concorrenti (sei per le
gare di Marcia). Al posto di un contagiri manuale può essere usato un

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sistema computerizzato che può essere rappresentato da un chip indossato


da ciascun atleta.
24.2 Un Addetto al Conteggio dei Giri sarà responsabile di azionare, sulla linea
d’arrivo, un segnalatore dei giri mancanti. Il segnalatore viene aggiornato ad
ogni giro, nel momento in cui l’atleta in testa alla gara entra nel rettilineo
che conduce alla linea d’arrivo. In aggiunta, saranno fornite indicazioni
manuali, quando necessarie, ai concorrenti che sono stati doppiati o che
sono in procinto di esserlo.
L’ultimo giro deve essere segnalato a ciascun concorrente, di solito, dal
suono di una campana.

Interpretazione Wa
Le “Guidelines for Lap Scoring” possono essere scaricate dal sito web della WA.

25. SeGreTarIo Generale, CenTro


InForMazIonI TeCnICHe – TIC (reGola 132)

25.1 Il Segretario Generale deve raccogliere i risultati completi di ogni gara, che
gli saranno forniti dall’Arbitro, dal Capo Cronometrista, Primo Giudice al
Fotofinish o Primo Giudice ai Transponder e dall’Anemometrista. Egli deve
trasmettere immediatamente questi dati all’Annunciatore, registrare i
risultati e consegnare il foglio dei risultati al Direttore di Gara.
Quando è utilizzato un sistema informatizzato per i risultati, il Giudice
addetto dovrà accertarsi che per ogni Concorso siano registrati i risultati
completi. I risultati delle Corse saranno registrati sotto la direzione del
Primo Giudice al Fotofinish. L’Annunciatore ed il Direttore di Gara avranno
l’accesso ai risultati via computer.
25.2 Nelle gare in cui gli atleti stanno gareggiando con specifiche diverse (come
ad esempio il peso di un attrezzo o l’altezza degli ostacoli) le relative
differenze devono essere chiaramente indicate nei risultati o risultati
separati devono essere predisposti per ciascuna categoria.
25.3 Dove i regolamenti specifici di una competizione, diversa da quelle previste

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al paragrafo 1.1 della definizione di Competizione Internazionale, consentono


la partecipazione simultanea di atleti
25.3.1 in competizione con l’aiuto di un’altra persona, per esempio un
corridore guida; o
25.3.2 utilizzando un ausilio meccanico che non è autorizzato ai sensi della
Regola 6.3.4 delle Regole Tecniche;
i loro risultati dovranno essere elencati separatamente e, ove applicabile,
mostrata la loro speciale classifica.
25.4 Le seguenti abbreviazioni standard e simboli devono essere utilizzate, ove
il caso, nella preparazione delle liste di partenza (start lists) e nei risultati:
DNS – Non partito
DNF – Non arrivato (Corse o Marcia)
NM – Nessuna prova valida registrata
DQ – Squalificato (seguito dal numero della Regola applicata)
“O” – Prova valida nel Salto in Alto e nel Salto con l’Asta
“X” – Prova nulla
“-“ – Prova passata
r – Ritirato dalla gara (Concorsi o Prove Multiple)
Q – Qualificato per posizione nelle gare di Corsa
q – Qualificato per tempo nelle gare di Corsa
Q – Qualificato con misura di qualificazione nei Concorsi
q – Qualificato per prestazione nei Concorsi
qR – Passato al turno successivo per decisione dell’Arbitro
qJ – Passato al turno successivo per decisione della Giuria d’Appello
“>” – Sbloccaggio del ginocchio (gare di Marcia)
“~” – Sospensione (gare di Marcia)
YC – Cartellino Giallo (seguito dal numero della relativa Regola)
YRC – Secondo Cartellino Giallo (seguito dal numero della relativa Regola)
RC – Cartellino Rosso (seguito dal numero della relativa Regola)
Se un atleta è ammonito o squalificato in una gara per una violazione di
qualsiasi Regola, nei risultati ufficiali dovrà essere fatto riferimento alla
Regola che è stata violata.

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Se un atleta viene squalificato da una gara per comportamento antisportivo


o improprio, nei risultati ufficiali si dovranno riportare le ragioni che hanno
dato luogo a tale squalifica.

Interpretazione Wa
Le Regole 25.2-4 delle Regole della Competizione a partire dal 2015 sono strutturate
per standardizzare le procedure e l’uso della terminologia in situazioni normali nelle
liste di partenza e nei risultati. Le Regole 25.2 e 25.3 delle Regole della Competizione
riconoscono la non comune situazione in molte manifestazioni non del più alto livello
(e anche in alcune competizioni di alto livello) dove atleti di diverse età e che hanno
classificazioni paralimpiche sono in gara nelle stesse manifestazioni. Questa Regola
conferma che ciò è accettabile, incluso come mezzo per accettare i requisiti minimi
del numero dei concorrenti, anche ai fini della Regola 31.1 delle Regole della
Competizione oltre a stabilire come dovrebbero essere mostrati i risultati.
Dato che le squalifiche possono essere comminate sia per motivi tecnici che
disciplinari, è molto importante che il motivo di una squalifica venga sempre
indicato nei risultati. Questo è realizzato citando sempre la Regola in base alla quale
gli atleti sono stati ammoniti o squalificati, accanto al simbolo.
L’uso del simbolo “r” è indicato per coprire le situazioni in cui un atleta decide di non
continuare una competizione a causa di un infortunio (o qualsiasi altro motivo in quanto
non è necessario fornirne uno). Più comunemente, ciò potrà trovare applicazione nel
Salto in Alto o nel Salto con l’Asta dove è importante notare le implicazioni per l’ulteriore
svolgimento della competizione, inclusa l’applicazione del tempo per le prove ai sensi della
Regola 25.17 delle Regole Tecniche, poiché ove un ritiro riduca gli atleti rimanenti nella
gara a 1 o 2 o 3 e sarà richiesta l’applicazione di un tempo più lungo per le prove.
È anche rilevante nelle Prove Multiple, poiché può influire sul numero di serie da
predisporre in tutte le rimanenti gare su pista.
Negli altri Concorsi, un metodo alternativo sarebbe quello di registrare tutte le
prove rimanenti come un passaggio ma l’uso di “r” fornisce una chiara indicazione
che l’atleta non intende più gareggiare in quella gara, mentre mostrare i passaggi
lascia comunque la possibilità che l’atleta potrebbe in seguito cambiare idea.
Vedi anche l’interpretazione alla Regola 6 delle Regole della Competizione.

REGOLA 25 RC 63
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25.5 Un Centro Informazioni Tecniche (TIC) andrà istituito per tutte le


competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.6 e 1.7 della definizione di
Competizione Internazionale ed è raccomandato per altre competizioni
che si svolgano in più di un giorno. Compito principale del TIC è quello di
assicurare un’agevole comunicazione tra ogni delegazione, gli organizzatori,
i Delegati Tecnici e la struttura di gestione della competizione, in relazione
a questioni tecniche e di altro genere relative alla competizione.

Interpretazione Wa
Un Centro di Informazioni Tecniche (TIC), gestito in modo efficace, avrà un ruolo
significativo nell’organizzazione di una manifestazione di alto livello. Il Direttore del
TIC dovrebbe avere un’ottima conoscenza delle Regole e, importante allo stesso
tempo, dei Regolamenti specifici della particolare manifestazione.
Le ore di funzionamento del TIC dovrebbero corrispondere alle ore di
competizione, più alcuni periodi di tempo prima e dopo, quando ci sarà necessità
di interazione tra le varie componenti, in particolare tra le delegazioni e gli
organizzatori. È comune, anche se non è così essenziale per eventi più grandi,
avere “distaccamenti” del TIC (a volte chiamati “Sport Information Desk” SID) nelle
principali strutture di alloggio per gli atleti. In questo caso, ci deve essere un
eccellente sistema di comunicazione tra i vari SID ed il TIC.
Considerato che i periodi di funzionamento del TIC e dei SID possono essere
lunghi, sarà necessario che il Direttore del TIC abbia diversi assistenti che lavorino
a turni.
Mentre alcune funzioni del TIC sono trattate nel RTI (vedi per esempio la Regola
25 delle Regole della Competizione e le Regole 8.3 e 8.7 delle Regole Tecniche),
altre saranno esposte nei Regolamenti di ogni competizione e nei documenti
come manuali per le squadre ecc.

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26. reSponSaBIle dell’ordIne (reGola 133)

Il Responsabile dell’Ordine ha il controllo della Zona di Gara e non deve


permettere a qualsiasi persona, al di fuori degli Ufficiali di Gara e dei concorrenti
raggruppati per gareggiare o di altre persone autorizzate con un valido accredito,
di accedere e rimanere sul terreno di gara.

Interpretazione Wa
Il compito del Responsabile dell’Ordine è quello di regolare l’ingresso al campo di
gara durante i preparativi, immediatamente prima e mentre la gara è in corso.
Opera generalmente in conformità con il piano stabilito dal Direttore di Gara e,
relativamente a questioni più immediate, riceve le proprie disposizioni direttamente
dal Direttore di Riunione. Di conseguenza, egli:
a. gestirà il controllo degli accessi nello stadio degli atleti, Giudici e volontari
addetti al campo, personale di servizio, stampa accreditata, fotografi e troupe
televisive. In ogni manifestazione, il numero di tali accreditati sul campo è
concordato in anticipo e tutte queste persone devono indossare una speciale
pettorina;
b. gestirà il controllo del punto in cui gli atleti lasciano lo stadio al termine della
loro gara (di solito per gli eventi più grandi: della Zona Mista e/o dell’Area di
Controllo Post Gara);
c. assicurerà che, in ogni momento, le visuali verso le zone di gara siano più
sgombre possibile a beneficio degli spettatori e della televisione.
È direttamente responsabile verso il Direttore di Riunione che deve essere in
grado di contattarlo in qualsiasi momento, se necessario.
Per assistere il Responsabile dell’Ordine e la sua squadra nel loro lavoro, è normale
che le persone autorizzate ad entrare nello stadio, ad eccezione degli atleti, siano
chiaramente distinguibili mediante una speciale pettorina o la carta di accredito
o una divisa distintiva.

REGOLA 26 RC 65
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27. aneMoMeTrISTa (reGola 134)

L’Anemometrista deve rilevare la velocità del vento nella direzione di corsa nelle
gare alle quali è stato assegnato, deve poi registrare e firmare i dati rilevati e
comunicarli al Segretario Generale.

Interpretazione Wa
Mentre nella pratica può darsi che l’Anemometrista, il Direttore Tecnico o un
Giudice al Fotofinish posizionino effettivamente lo strumento in modo corretto, alla
fine spetta all’Arbitro competente verificare che ciò avvenga ed in conformità con
le Regole (vedi Regole 17.10 e 29.11 delle Regole Tecniche).
Si noti che, in particolare per le Corse, l’anemometro può essere azionato a
distanza. In questi casi è quasi sempre connesso al fotofinish ed al “sistema” dei
risultati, in modo che non sarà richiesto un Anemometrista e le sue funzioni sono
coperte, ad esempio, da qualcuno della squadra del fotofinish.

28. GIudICe alle MISurazIonI (SCIenTIFICHe) (reGola 135)

Ogniqualvolta si utilizzi la Misurazione Elettronica o Video delle distanze devono


essere designati un Primo Giudice alle Misurazioni (scientifiche) ed uno o più
assistenti.
Egli, prima dell’inizio della competizione, deve incontrarsi con il personale tecnico
e prendere conoscenza con l’attrezzatura.
Prima dell’inizio di ogni singola gara egli deve supervisionare la messa in stazione
degli strumenti di misurazione, tenendo conto delle prescrizioni tecniche fornite
dal produttore e dal laboratorio di taratura strumenti.
Per garantire che l’attrezzatura funzioni in modo preciso, dovrà effettuare una serie
di misurazioni di controllo, in collaborazione con i Giudici e sotto la supervisione
dell’Arbitro, prima della gara, usando un nastro metrico d’acciaio calibrato e
verificato al fine di confermare la coincidenza dei risultati conseguiti. Un attestato
di conformità deve essere predisposto e firmato da tutte le persone coinvolte in
questa operazione ed allegato al foglio dei risultati.

66 REGOLA 27-28 RC
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Durante la gara mantiene il controllo delle operazioni. Egli riferisce all’Arbitro,


certificando che tutte le misurazioni sono esatte.
Nota: Una serie di misurazioni di controllo dovrebbero essere effettuate dopo, e se le
circostanze lo giustificano durante la gara, di solito senza riferimento al nastro d’acciaio.

Interpretazione Wa
Quando viene utilizzato un dispositivo di misurazione della distanza elettronico o video,
un Primo Giudice verrà nominato quale Giudice responsabile in un modo simile a
quello individuato per l’uso del fotofinish o dei transponder. Nel caso della misurazione
video, il Primo Giudice alla Misurazione dovrà avere un ruolo più attivo e concreto
durante le gare, rispetto al caso della misurazione elettronica della distanza in campo.
In particolare ciò dovrebbe implicare la garanzia che vi sia in atto un adeguato
sistema di comunicazione tra i Giudici sul campo ed i Giudici che eseguono la
lettura del video per assicurarsi che ogni misurazione sia eseguita correttamente
e che, nel caso dei Salti in Estensione, il segno di atterraggio non sia rastrellato fino
a quando non viene confermata un’immagine.
Sia che si tratti del Primo Giudice alla Misurazione o di un altro Giudice responsabile
di garantire che la lettura del video sia corretta, egli deve prestare particolare attenzione
a garantire che sia la prova corrente, e non una precedente, quella che viene misurata.

29. GIudICI addeTTI alla CaMera d’appello (reGola 136)

29.1 Il Primo Giudice della Camera d’Appello deve:


29.1.1 in accordo con il Direttore di Gara predisporre e pubblicare
l’Orario della Camera d’Appello evidenziando, per ogni gara, almeno
i tempi di entrata per ogni Camera d’Appello in uso ed il momento
in cui gli atleti lasceranno la Camera d’Appello (o l’ultima Camera
d’Appello nel caso ve ne siano due) per raggiungere la zona di gara.
29.1.2 controllare il transito tra la Zona di Riscaldamento (Warm-up Area)
e il campo di gara, per assicurare che gli atleti, dopo essere stati
controllati in Camera d’Appello, siano presenti e pronti nella Zona
di Gara all’orario previsto per le loro gare.

REGOLA 28-29 RC 67
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I Giudici della Camera d’Appello debbono assicurare che i concorrenti portino


l’uniforme ufficiale della nazionale o del proprio Club, approvata dai loro organismi
nazionali, che i pettorali siano indossati correttamente e corrispondano alle liste
di partenza, che le scarpe, il numero e la dimensione dei chiodi, la pubblicità
sull’abbigliamento e sulle borse dei concorrenti siano conformi alle Regole ed agli
specifici Regolamenti della IAAF e che non venga portato nella Zona di Gara
materiale non autorizzato.
I Giudici della Camera d’Appello devono sottoporre all’Arbitro della Camera
d’Appello tutte le questioni ed i problemi sorti nella postazione.

Interpretazione Wa
Una Camera d’Appello ben pianificata ed efficiente è fondamentale per il successo
di una manifestazione. È sempre importante una programmazione per garantire
uno spazio sufficiente nel momento in cui la Camera d’Appello sarà al massimo
della sua capacità, quante Camere d’Appello (e sezioni all’interno di ciascuna) sono
necessarie ed un sistema di comunicazione affidabile con gli altri Giudici per
informare gli atleti quando lasciare l’area di riscaldamento. Altre considerazioni
varieranno a seconda del tipo di manifestazione e del numero di controlli che
verranno decisi nella Camera d’Appello. Ad esempio, nella maggior parte delle
riunioni scolastiche è improbabile che il controllo della pubblicità sulle uniformi sia
un problema, mentre il controllo della lunghezza dei chiodi potrebbe esserlo per
proteggere la superficie della pista. È importante che nel processo di pianificazione
sia stabilito quali controlli saranno effettuati e preferibilmente questi dovrebbero
essere comunicati agli atleti ed alle squadre in anticipo per evitare stress o
confusione immediatamente prima della competizione. I Giudici della Camera
d’Appello devono garantire che gli atleti siano nel corretto turno, gara o gruppo e
che si avviino verso la zona di gara in modo tempestivo, nel rispetto del programma
della Camera d’Appello. Ove possibile, dovrebbe essere stilato il programma
disponibile per gli atleti e le squadre, prima dell’inizio di ogni giornata di gara.

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30. CoMMISSarIo alla puBBlICITà (reGola 137)

Il Commissario alla Pubblicità, quando nominato, supervisiona ed applica le Regole


ed i vigenti Regolamenti in materia di Marketing e Pubblicità e risolve, unitamente
all’Arbitro della Camera d’Appello, tutte le problematiche, eventualmente sorte,
sulla pubblicità.

REGOLA 30 RC 69
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SezIone III – prIMaTI MondIalI

31. prIMaTI MondIalI (reGola 260)

presentazione e ratifica
31.1 Il Primato Mondiale deve essere stato conseguito in una gara “bona fide” che,
prima del giorno stabilito, sia stata debitamente fissata, pubblicizzata ed
autorizzata dalla Federazione Nazionale del Paese o Territorio nel quale si
svolge la gara ed organizzata secondo ed in conformità con le Regole. In una
gara individuale debbono aver partecipato almeno tre atleti “bona fide” ed
almeno due squadre in una gara di Staffetta. Eccetto che per i Concorsi,
disputati nel rispetto della Regola 9 delle Regole Tecniche e per le
competizioni che si svolgono all’esterno dello stadio ai sensi delle Regole 54
e 55 delle Regole Tecniche, nessuna prestazione conseguita da un atleta verrà
riconosciuta se è stata conseguita durante una gara mista.
Nota: I primati delle Corse su Strada solo femminili sono soggetti alle condizioni
previste dalla Regola 32 delle Regole della Competizione..
31.2 La WA riconosce le seguenti categorie di Primati Mondiali:
31.2.1 Primati Mondiali;
31.2.2 Primati Mondiali U20 Junior;
31.2.3 Primati Mondiali Indoor;
31.2.4 Primati Mondiali Indoor U20 Junior.
Nota (i): Ai sensi di queste Regole, a meno che il contesto non richieda diversamente,
i Primati Mondiali si riferiscono a tutte le categorie dei primati previsti da questa
Regola.
Nota (ii): Quali Primati Mondiali previsti dalla Regola 31.2.1 e 31.2.2 delle Regole della
Competizione sono riconosciute le migliori prestazioni ratificate e conseguite in
qualsiasi struttura conforme alla Regola 31.12 o 31.13 delle Regole della
Competizione.
31.3 Un atleta (o atleti nel caso di una gara di staffetta) che stabilisce un Primato
Mondiale deve:

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31.3.1 essere stato ammissibile a gareggiare in base a queste Regole;


31.3.2 essere stato sotto la giurisdizione di una Federazione Membro;
31.3.3 nel caso di una prestazione soggetta alla Regola 31.2.2 o 31.2.4 delle
Regole della Competizione, a meno che la data di nascita dell’atleta
non sia stata preventivamente confermata dall’Amministratore
Delegato, aver confermato la sua data di nascita tramite il suo
passaporto, certificato di nascita o altro similare documento ufficiale,
una copia del quale, se non disponibile da allegare al modulo di
domanda, deve essere fornita dall’atleta o dagli atleti o dalla
Federazione Membro all’Amministratore Delegato senza indugio;
31.3.4 nel caso delle staffette, devono essere tutti ammissibili a
rappresentare una singola Federazione Membro in conformità alle
Regole sull’Idoneità a Rappresentare una Federazione Membro.
31.3.5 sottoporsi, al termine della gara, ad un Controllo Antidoping che sarà
effettuato conformemente alle Regole ed ai Regolamenti Antidoping
attualmente in vigore. I campioni raccolti saranno inviati, per l’analisi,
ad un laboratorio accreditato dalla WADA ed i risultati inviati all’Unità
di Integrità ed inclusi nel dossier di informazioni richieste dalle Regole
e Regolamenti per la ratifica. Se i risultati dei controlli rivelano
un’infrazione alle norme doping, o, in assenza di un tale controllo, la
prestazione non sarà ratificata.
Nota (i): Nel caso di Primato Mondiale di una Staffetta, tutti i componenti
della squadra debbono sottoporsi al controllo;
Nota (ii): Qualora un atleta abbia ammesso che, in epoca precedente al
conseguimento del Primato Mondiale, egli ha usato o tratto vantaggio da
una sostanza o da una tecnica che a quel tempo era proibita, quindi, sentito
il parere della Unità di Integrità Atletica, tale Primato cesserà di essere
riconosciuto dalla WA come Primato Mondiale.
31.4 Quando una prestazione è uguale o migliore di un precedente Primato
Mondiale, la Federazione Membro del Paese dove la prestazione è stata
conseguita deve raccogliere, senza indugio, tutte le informazioni richieste
dalla WA per la ratifica del Primato. Nessuna prestazione sarà considerata

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Primato Mondiale sino a quando non sia stata ratificata dalla WA. La
Federazione Membro dovrebbe informare immediatamente la WA della sua
intenzione di sottoporle la prestazione.
31.5 La prestazione presentata deve essere migliore o uguale al Primato Mondiale
esistente riconosciuto dalla WA per quella gara. Se un Primato Mondiale è
uguagliato, questo avrà la stessa dignità del Primato Mondiale.
31.6 Il modulo ufficiale WA di richiesta deve essere compilato e spedito all’Ufficio
entro 30 giorni. Se la richiesta riguarda un atleta straniero (od una squadra
straniera), un duplicato del modulo deve essere inviato, entro lo stesso
termine, alla Federazione Membro dell’atleta (o della squadra).
Nota:I moduli sono disponibili, su richiesta, presso l’Ufficio WA, oppure possono
essere scaricati dal sito web della WA.
31.7 La Federazione Membro del Paese nel quale la prestazione è stata stabilita
deve inviare, unitamente al modulo ufficiale di richiesta:
31.7.1 il programma stampato della manifestazione (o equivalente elettronico);
31.7.2 i risultati completi della gara, comprese tutte le informazioni richieste
ai sensi di questa Regola;
31.7.3 nel caso di un Primato Mondiale in una gara in pista in cui è stato in
funzione il Cronometraggio Completamente Automatico, le immagini
del Fotofinish e del test sul Punto Zero.
31.7.4 qualsiasi altra informazione richiesta da questa Regola, se tale
informazione è o dovrebbe essere posseduta.
31.8 Possono venire presentate per l’omologazione anche le prestazioni ottenute
nei Turni di Qualificazione, negli spareggi del Salto in Alto e del Salto con
l’Asta e in ogni gara o parte di una gara successivamente annullata dopo il suo
svolgimento, come previsto alla Regola 18.7 delle Regole della Competizione
o alle Regole 8.4.2, 17.2 o 25.20 delle Regole Tecniche, nelle gare di Marcia
in cui è applicata la Regola 54.7.3 delle Regole Tecniche e l’atleta non è
squalificato o nelle singole gare delle Prove Multiple, senza considerare se
l’atleta abbia completato o meno la gara di Prove Multiple.
31.9 Il Presidente e l’Amministratore Delegato della WA sono congiuntamente
autorizzati a ratificare i Primati Mondiali. Se essi hanno qualche dubbio circa

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il fatto che la prestazione debba o meno essere ratificata, la decisione sarà


rimessa al Consiglio, in conformità con le Regole di Governance.
31.10 Una volta che il Primato Mondiale è stato omologato, l’Amministratore
Delegato deve:
31.10.1 informare la Federazione Membro dell’atleta, la Federazione
Membro che ha presentato la richiesta di omologazione per il
Primato Mondiale e l’Associazione d’Area competente.
31.10.2 fornire il Distintivo Ufficiale di Primato Mondiale, da consegnare
come omaggio al detentore del Primato Mondiale.
31.10.3 aggiornare l’Elenco Ufficiale dei Primati Mondiali ogni qualvolta che
un nuovo Primato Mondiale sia stato omologato. Questo Elenco
conterrà le prestazioni che la WA considera essere, dalla data
dell’Elenco, le migliori prestazioni omologate sino ad allora
conseguite da un atleta o da una squadra in ciascuna delle discipline
riconosciute ed elencate nelle Regole 32, 33, 34 e 35 delle Regole
della Competizione.
31.11 Se la prestazione non viene omologata, l’Amministratore Delegato ne
fornirà le motivazioni.

Condizioni specifiche
31.12 Fatta eccezione per le gare su Strada:
31.12.1 La prestazione deve essere conseguita in un impianto di atletica
leggera in possesso di certificazione WA o in una Zona di Gara che
sia conforme alla Regola 2 delle Regole Tecniche o, quando il caso,
alla Regola 11.2 delle Regole Tecniche.
31.12.2 Affinché sia omologata una prestazione su qualsiasi distanza di
200m o più, la pista sulla quale essa è stata conseguita non deve
superare i 402,3m (le 440 yard) e la linea di partenza deve avvenire
in un punto qualsiasi del perimetro. Questa restrizione non è
applicabile alle gare di Corsa con Siepi quando il salto della fossa è
posto al di fuori della normale pista di 400m.
31.12.3 Una prestazione in una gara su pista ovale deve essere conseguita

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in una corsia il cui raggio continuo non superi i 50m, salvo quando
la curva abbia due raggi differenti, nel qual caso il maggiore dei due
archi non dovrebbe essere più di 60° dei 180° dell’intera curva.
31.12.4 Una prestazione in una gara di corsa all’aperto potrà essere
conseguita soltanto su una pista che sia conforme alla Regola 14
delle Regole Tecniche.
31.13 Per i Primati Mondiali Indoor:
31.13.1 La prestazione deve essere conseguita in un impianto di atletica
leggera in possesso di certificazione WA o in una Zona di Gara
conforme a quanto indicato nelle Regole da 41 a 43 delle Regole
Tecniche a seconda dei casi.
31.13.2 Per le gare di 200m ed oltre, la pista ovale non può avere una
lunghezza effettiva di più di 201,2m (220 yards).
31.13.3 La prestazione deve essere conseguita in una pista ovale con una
lunghezza nominale non inferiore a 200m purché la distanza corsa
non preveda tolleranze sulla distanza.
31.13.4 La prestazione in una gara su pista ovale deve essere realizzata in
una corsia in cui il raggio della linea di corsa proiettata sul segmento
costante di curvatura non deve superare i 27m e per gare con più
giri ciascuno dei due rettilinei sarà di almeno 30 metri di lunghezza.
31.14 Per i Primati Mondiali di Corsa e Marcia:
31.14.1 Le prestazioni dovranno essere cronometrate da Cronometristi
ufficiali, da un Sistema di Cronometraggio Completamente
Automatico con Fotofinish (per il quale è stato effettuato un test
di controllo del Punto Zero ai sensi della Regola 19.19 delle Regole
Tecniche) o da un Sistema di Transponder (vedi Regola 19.24 delle
Regole Tecniche) in conformità alle Regole.
31.14.2 Per le corse fino a 800m inclusi (comprese le staffette 4x200m e
4x400m), possono essere omologate solamente le prestazioni
cronometrate da un Sistema di Cronometraggio Completamente
Automatico con Fotofinish, in conformità alle Regole IAAF.
31.14.3 Per le prestazioni conseguite all’aperto fino a 200m inclusi, debbono

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essere fornite informazioni concernenti la velocità del vento,


misurata come stabilito nelle Regole dalla 17.8 alla 17.13 inclusa
delle Regole Tecniche. Se la velocità del vento misurata nella
direzione di corsa raggiunge una velocità di oltre 2 metri al secondo,
la prestazione non verrà omologata.
31.14.4 Nessuna prestazione sarà omologata se il concorrente ha infranto
la Regola 17.3 delle Regole Tecniche, né in caso di una gara
individuale nella quale un atleta ha registrato una falsa partenza
come consentito ai sensi della Regola 39.8.3 delle Regole Tecniche.
31.14.5 Per le prestazioni fino ai 400m inclusi (comprese le staffette 4x200m
e 4x400m) previste dalle Regole 32 e 34 delle Regole della
Competizione, dovranno essere usati blocchi di partenza collegati ad
un Sistema Informativo Partenze certificato WA come descritto dalla
Regola 15.2 delle Regole Tecniche, tale strumentazione dovrà aver
funzionato correttamente fornendo i tempi di reazione ed i risultati
della gara.
31.15 Per i Primati Mondiali delle gare di corsa su distanze multiple conseguiti
nella medesima gara:
31.15.1 Una gara di corsa deve essere stabilita su una sola distanza.
31.15.2 Una corsa basata sulla distanza coperta in un dato tempo può
essere unita ad una corsa su una distanza fissa (es. 1 ora e 20.000m
– vedi Regola 18.3 delle Regole Tecniche).
31.15.3 È consentito ad uno stesso atleta presentare per l’omologazione
più prestazioni nella stessa corsa.
31.15.4 È consentito a più atleti presentare per l’omologazione le
prestazioni nella stessa corsa.
31.15.5 Una prestazione non sarà omologata su una distanza più breve se
l’atleta non completa l’intera distanza della gara.
31.16 Per i Primati Mondiali di Staffetta:
Il tempo conseguito dal primo frazionista di una squadra di staffetta non
può essere proposto per l’omologazione come Primato del Mondo.
31.17 Per i Primati Mondiali dei Concorsi:

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31.17.1 Le prestazioni debbono essere misurate o da tre Giudici ai


Concorsi, usando una barra o un nastro metrico di acciaio,
calibrato e verificato, o mediante uno strumento di misurazione
scientifica, la cui accuratezza sia stata confermata ai sensi della
Regola 10 delle Regole Tecniche.
31.17.2 Nel Salto in Lungo e nel Salto Triplo all’aperto debbono essere
fornite informazioni concernenti la velocità del vento, misurato
come stabilito nella Regola 29.10-12 delle Regole Tecniche. Se la
velocità del vento, misurata nella direzione di corsa, raggiunge una
media di oltre 2 metri al secondo, la prestazione non verrà
omologata.
31.17.3 Nel corso di una stessa gara possono venire accreditati Primati
Mondiali per più di una prestazione, a condizione che ciascun
Primato Mondiale così omologato sia uguale o superiore alla
precedente migliore prestazione in quel momento.
31.17.4 Nelle gare di lancio, gli attrezzi usati devono essere stati controllati
prima della competizione in conformità con la Regola 16 delle
Regole della Competizione. Se l’Arbitro viene a conoscenza,
durante la gara, che un Primato Mondiale è stato eguagliato o
migliorato, dovrà marcare immediatamente l’attrezzo usato e
procedere ad una verifica per accertare se è ancora conforme alle
Regole o se vi è stata qualche modifica nelle caratteristiche.
Normalmente tale attrezzo andrà di nuovo controllato dopo la
gara ai sensi della Regola 16 delle Regole della Competizione.
31.18 Per i Primati Mondiali di Prove Multiple:
Devono essere state rispettate le condizioni di omologazione in ogni
singola gara, come stabilito nella Regola 39.8 delle Regole Tecniche.
In aggiunta per queste gare dove è richiesto che venga misurata la velocità
del vento, la velocità media (basata sulla somma delle velocità del vento,
misurata in ogni singola gara, divisa per il numero di queste gare) non deve
eccedere i 2 metri al secondo.

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31.19 Per i Primati Mondiali di Marcia:


Almeno tre Giudici Internazionali di Marcia di Livello WA o di Area devono
essere in servizio durante la gara e devono firmare il relativo modulo.
31.20 Per i Primati Mondiali nelle gare di Marcia su Strada:
31.20.1 Il percorso deve essere misurato da un Misuratore ufficiale di
livello “A” o “B” WA/AIMS che assicuri che il relativo rapporto di
misurazione ed ogni altra informazione richiesta da questa Regola
sia a disposizione della WA su richiesta.
31.20.2 Il circuito non deve essere più corto di 1km e più lungo di 2km,
possibilmente con partenza e arrivo nello stadio.
31.20.3 Qualsiasi Misuratore di Percorso che ha certificato a suo tempo il
percorso o altro giudice adeguatamente qualificato, designato dal
Misuratore (previa consultazione dell’organismo competente), con
una copia dettagliata della misurazione ufficiale, deve attestare che
il percorso coperto dagli atleti è conforme a quello misurato e
certificato dal Misuratore di Percorso ufficiale.
31.20.4 Il percorso deve essere verificato (per esempio rimisurato) al più
tardi possibile prima della gara o nel giorno della gara o prima
possibile dopo la gara, da un Misuratore di livello “A” diverso da
quelli che hanno effettuato la misurazione originale.
Nota: Se il percorso è stato a suo tempo misurato da almeno due
Misuratori di livello “A” o uno di livello “A” e uno “B”, nessuna verifica
(rimisurazione) prevista da questa Regola 31.20.4 sarà richiesta.
31.20.5 I Primati del Mondo per le gare di Marcia su Strada conseguiti su
distanze intermedie all’interno di una gara, devono soddisfare
completamente le condizioni previste dalla Regola 31 delle Regole
della Competizione. Le distanze intermedie devono essere state
misurate, registrate e successivamente marcate come parte della
misurazione del percorso e devono essere state verificate in
conformità con la precedente Regola 31.20.4.

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31.21 Per i Primati Mondiali nelle gare di Corsa su Strada:


31.21.1 Il percorso deve essere misurato da un Misuratore ufficiale di
livello “A” o “B” WA/AIMS che assicuri che il relativo rapporto di
misurazione ed ogni altra informazione richiesta da questa Regola
sia a disposizione della WA su richiesta.
31.21.2 La partenza e l’arrivo del percorso, misurati in linea d’aria tra di
loro, non devono essere distanti più del 50% della lunghezza della
corsa.
31.21.3 La differenza in discesa tra i livelli della partenza e dell’arrivo non
deve superare 1:1000, 1m per km (0,1%).
31.21.4 Qualsiasi Misuratore di Percorso che ha certificato a suo tempo il
percorso o altro giudice adeguatamente qualificato, designato dal
Misuratore (previa consultazione dell’organismo competente), con
una copia dettagliata della misurazione ufficiale, in anticipo sulla
gara,deve verificare che il percorso sia predisposto in conformità a
quello misurato e certificato dal Misuratore Ufficiale. Egli deve
quindi viaggiare durante la gara sul veicolo di testa o altrimenti
attestare che il percorso coperto dagli atleti è lo stesso.
31.21.5 Il percorso deve essere verificato (per esempio rimisurato) al più
tardi possibile prima della gara o nel giorno della gara o prima
possibile dopo la gara, da un Misuratore di livello “A” diverso da
quelli che hanno effettuato la misurazione originale.
Nota: Se il percorso è stato a suo tempo misurato da almeno due
Misuratori di livello “A” o uno di livello “ A” e uno “B” nessuna verifica
(rimisurazione) prevista da questa Regola 31.21.5 sarà richiesta.
31.21.6 I Primati Mondiali di gare su Strada, conseguiti su distanze
intermedie all’interno di una gara, devono soddisfare
completamente le condizioni previste dalla Regola 31 delle Regole
della Competizione. Le distanze intermedie devono essere state
misurate, registrate e successivamente marcate come parte della
misurazione del percorso e devono essere state verificate in
conformità alla precedente Regola 31.21.5.

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31.21.7 Per le Corse su Strada a Staffetta, la gara deve svolgersi in frazioni


di 5km, 10km, 5km, 10km, 5km, 7.195km. Le frazioni devono essere
state misurate, registrate e successivamente marcate come parte
della misurazione del percorso con una tolleranza di +/-1% della
distanza della frazione e devono essere state verificate in
conformità alla Regola 31.21.5 delle Regole della Competizione.
Nota: Si raccomanda che le singole Federazioni Nazionali e le Associazioni d’Area
adottino regole simili per il riconoscimento dei propri Primati.

32. Gare per le qualI Sono rIConoSCIuTI


I prIMaTI MondIalI (reGola 261)

Cronometraggio Completamente Automatico (C.A.)


Cronometraggio Manuale (T.M.)
Cronometraggio mediante Sistemi a Transponder (T.T.)

uomini
Corse, Prove Multiple e Marcia:
(C.A.): 100m; 200m; 400m; 800m; 110m Ostacoli;
400m Ostacoli; Staffette: 4x100m; 4x200m; 4x400m;
Decathlon.

(C.A.) o (T.M.): 1000m, 1500m; 1 Miglio; 2000m; 3000m; 5000m;


10.000m; 1 Ora; 3000m Siepi;
Staffette: 4x800m; Staffetta su Distanze Miste;
Staffetta 4x1500m;
Marcia su Pista: 20.000m; 30.000m; 50.000m.

(C.A.) o (T.M.) o (T.T.): Corse su Strada: 5km*; 10km; Mezza Maratona;


Maratona; 100km;
Staffetta su Strada (solo sulla distanza della Maratona);
Marcia su Strada: 20km; 50 km.

REGOLA 31-32 RC 79
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Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso; Disco; Martello; Giavellotto.

donne
Corse, Prove Multiple e Marcia:
(C.A.): 100m; 200m; 400m; 800m; 100m Ostacoli;
400m Ostacoli; Staffette: 4x100m; 4x200m;
4x400m; Eptathlon; Decathlon.

(C.A.) o (T.M.): 1000m; 1500m; 1 Miglio; 2000m; 3000m; 5000m;


10.000m; 1 Ora; 3000m Siepi;
Staffette: 4x800m; Staffetta su Distanze Miste;
Staffetta 4x1500m;
Marcia su Pista: 10.000m; 20.000m: 50.000m**.

(C.A.) o (T.M.) o (T.T.): Corse su Strada: 5km*; 10km; Mezza Maratona;


Maratona; 100km;
Staffetta su Strada (solo sulla distanza della Maratona);
Marcia su Strada: 20km; 50km.

Nota (i): Eccetto per le gare di Marcia su Strada, la WA terrà due liste di Primati del
Mondo per le Corse su Strada femminili: un Primato Mondiale per prestazioni ottenute
in gare miste (“miste”) ed un Primato Mondiale per prestazioni ottenute in gare solo
femminili (“solo Donne”).
Nota (ii): Una gara su strada solo femminile può essere organizzata in modo di avere orari
di partenza separati per donne e uomini. Il differenziale di tempo dovrebbe essere scelto
in modo tale da prevenire ogni possibilità di assistenza, sollecitazioni o interferenze, in
particolare sui percorsi che comprendono più di un giro della stessa sezione del percorso.

* Primato iniziale da riconoscere dopo il 1° Gennaio 2018.


** Record iniziale da riconoscere dopo il 1° Gennaio 2019. La prestazione dovrà essere
migliore di 4.20.00.

80 REGOLA 32 RC
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Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso; Disco; Martello; Giavellotto.

universali
Corse, Prove Multiple e Marcia:
(C.A.) solamente: Staffetta 4x400m (mista)

33. Gare per le qualI Sono rIConoSCIuTI


I prIMaTI MondIalI u20 (reGola 262)

Cronometraggio Completamente Automatico (C.A.)


Cronometraggio Manuale (T.M.)
Cronometraggio mediante Sistemi a Transponder (T.T.)

u20 uomini
Corse, Prove Multiple e Marcia:
(C.A.): 100m; 200m; 400m; 800m; 110m Ostacoli;
400m Ostacoli; Staffette: 4x100m; 4x400m;
Decathlon.

(C.A.) o (T.M.): 1000m, 1500m; 1 Miglio; 3000m; 5000m;


10.000m; 3000m Siepi; Marcia su Pista: 10.000m.

(C.A.) o (T.M.) o (T.T.): Marcia su Strada: 10km.

Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso; Disco; Martello; Giavellotto.

REGOLA 32-33 RC 81
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 82

u20 donne
Corse, Prove Multiple e Marcia:
(C.A.): 100m; 200m; 400m; 800m; 100m Ostacoli;
400m Ostacoli; Staffette: 4x100m; 4x400m;
Eptathlon; Decathlon*.

(C.A.) o (T.M.): 1000m, 1500m; 1 Miglio; 3000m; 5000m;


10.000m; 3000m Siepi; Marcia su Pista. 10.000m.

(C.A.) o (T.M.) o (T.T.): Marcia su Strada: 10km.

Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso; Disco; Martello; Giavellotto.

* Primato omologato solo se superiore a 7300 punti.

34. Gare per le qualI Sono rIConoSCIuTI


I prIMaTI MondIalI Indoor (reGola 263)

Cronometraggio Completamente Automatico (C.A.)


Cronometraggio Manuale (T.M.)

uomini
Corse, Prove Multiple e Marcia:
(C.A.): 50m; 60m; 200m; 400m; 800m; 50m Ostacoli;
60m Ostacoli; Staffette: 4x200m; 4x400m; Eptathlon.

(C.A.) o (T.M.): 1000m; 1500m; 1 Miglio; 3000m; 5000m;


Staffetta: 4x800m; Marcia: 5000m.

82 REGOLA 33-34 RC
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Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso.

donne
Corse, Prove Multiple e Marcia:
(C.A.): 50m; 60m; 200m; 400m; 800m; 50m Ostacoli;
60m Ostacoli. Staffette: 4x200m; 4x400m; Pentathlon.

(C.A.) o (T.M.): 1000m; 1500m; 1 Miglio; 3000m; 5000m;


Staffetta: 4x800m; Marcia: 3000m.

Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso.

35. Gare per le qualI Sono rIConoSCIuTI


I prIMaTI MondIalI u20 JunIor Indoor (reGola 264)

Cronometraggio Completamente Automatico (C.A.)


Cronometraggio Manuale (T.M.)

u20 uomini
Corse e Prove Multiple:
(C.A.): 60m; 200m; 400m; 800m; 60m Ostacoli.
Eptathlon.

(C.A.) o (T.M.): 1000m; 1500m; 1 Miglio; 3000m; 5000m;

Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso.

REGOLA 34-35 RC 83
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u20 donne
Corse e Prove Multiple:
(C.A.): 60m; 200m; 400m; 800m; 60m Ostacoli;
Pentathlon.

(C.A.) o (T.M.): 1000m; 1500m; 1 Miglio; 3000m; 5000m;

Salti: Alto; Asta; Lungo; Triplo.


Lanci: Peso.

36. alTrI prIMaTI (reGola 265)

36.1 Primati dei giochi, dei campionati, dei meeting o similari possono essere
previsti dall’organismo competente che controlla la manifestazione o dagli
Organizzatori.
36.2 Il primato dovrebbe riconoscere la migliore prestazione ottenuta in tutte le
edizioni della manifestazione in conformità alle Regole, con l’eccezione che
la lettura della velocità del vento può essere ignorata, se così previsto nello
specifico regolamento della manifestazione.

84 REGOLA 35-36 RC
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lIBro C 2
reGole TeCnICHe
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SezIone I – norMe GeneralI

1. GeneralITà (reGola 100)

Tutte le Competizioni Internazionali, così come stabilite nelle Definizioni


Generalmente Applicabili, debbono essere effettuate secondo le Regole della WA.
In tutte le competizioni, le singole gare potranno svolgersi con modalità diverse
rispetto a quanto statuito dal Regolamento Tecnico Internazionale, ma Regole che
riconoscano maggiori vantaggi agli atleti non potranno essere applicate. Le modalità
di svolgimento della gara saranno decise o autorizzate dall’Organismo competente
che ha il controllo della competizione.
Nel caso manifestazioni a partecipazione di massa che si svolgono al di fuori dello
stadio, queste Regole devono essere integralmente applicate, normalmente, solo a
quegli atleti, se presenti, che sono considerati come partecipanti nella categoria elite
o in altre sezioni definite della gara, come le categorie di età per le quali sono previste
classifiche a premi o rimborsi. Gli Organizzatori della corsa dovrebbero dettagliare
le informazioni fornite agli altri atleti precisando quali altre regole verranno applicate
alla loro partecipazione, in particolare quelle relative alla loro sicurezza.
Nota: si raccomanda alle Federazioni Membro di adottare le Regole per lo svolgimento
delle proprie Competizioni di Atletica Leggera.

Interpretazione Wa
Mentre queste Regole contemplano già alcune variazioni dalle loro applicazioni più
severe, si sottolinea che gli organizzatori delle manifestazioni possono andare
ancora oltre nell’utilizzo di metodi diversi per le gare: unico obbligo è che l’atleta
non riceva più “vantaggi” in tali circostanze. Ad esempio è accettabile ridurre il
numero delle prove in un Concorso o ridurre il tempo concesso ad un atleta per
effettuare la sua prova, ma non aumentarlo.
Per quanto riguarda la partecipazione di massa nelle gare di Corsa e di Marcia, è stabilito
che queste Regole devono essere pienamente applicate solo ad ogni atleta elite
partecipante all’evento o a qualsiasi altra categoria designata dagli Organizzatori quando

86 REGOLA 1 RT
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c’è una ragione logica per farlo, ad esempio nel caso di importanti riconoscimenti o
premi.Tuttavia, gli Organizzatori della gara sono invitati a sottolineare, nelle informazioni
fornite a tutti i partecipanti, le regole e le procedure che verranno applicate alle varie
categorie, specialmente in relazione alle condizioni di sicurezza, in particolare quando
tutta o parte della gara non è chiusa al traffico. Questo potrebbe, ad esempio, consentire
agli atleti (diversi da quelli che gareggiano nella categoria èlite o nelle altre categorie in
cui si applicherebbe la Regola 6.3 delle Regole Tecniche) di usare le cuffie o gli auricolari
quando gareggiano su un percorso chiuso, ma proibirne il loro uso (o almeno
scoraggiarlo) per i corridori più lenti quando il percorso è aperto al traffico.

2. lo STadIo per l’aTleTICa leGGera (reGola 140)

Qualunque superficie uniforme e fissa, che sia conforme alle specifiche contenute
nel Track and Field Facilities Manual, può essere usata per le gare di Atletica Leggera.
Le competizioni all’aperto indicate al paragrafo 1.1 della definizione di Competizione
Internazionale si devono svolgere su impianti in possesso di un Certificato di
approvazione WA Classe 1. Si raccomanda che, quando disponibili, anche le
competizioni all’aperto indicate nei paragrafi da 1.2 a 1.10 della definizione di
Competizione Internazionale si svolgano su questa tipologia di impianti.
In ogni caso, un Certificato WA di Classe 2, deve essere richiesto per tutti gli
impianti che si intendano usare per le competizioni all’aperto previste dai paragrafi
da 1.2 a 1.10 della definizione di Competizione Internazionale.
Nota (i): IlWATrack and Field Facilities Manual, disponibile presso gli Uffici dellaWA o scaricabile
dal sito web della WA, contiene maggiori dettagli e precise specifiche per la progettazione e la
costruzione, inclusi ulteriori disegni per la misurazione e la segnaletica della pista.
Nota (ii): Moduli standard aggiornati per la richiesta del certificato di omologazione
dell’impianto e del Rapporto di Misurazione, così come le Procedure di Certificazione,
sono disponibili presso la WA e scaricabili sul sito web della stessa.
Nota (iii): Per le gare di Corsa e di Marcia su Strada o per le Corse Campestri, Corse in
Montagna e nella Natura (Trail) si vedano le Regole 54.11, 55.2, 55.3, 56.1-5 e 57.1 delle
Regole Tecniche.
Nota (iv): Per le gare indoor, vedi Regola 41 delle Regole Tecniche.

REGOLA 1-2 RT 87
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3.CaTeGorIe per eTà e SeSSo (reGola 141)

categorie per età


3.1 Le competizioni, che si disputano ai sensi delle presenti Regole, devono
essere suddivise in fasce di età in base alle seguenti categorie o secondo
quanto in aggiunta prescritto nei relativi regolamenti delle competizioni o
dall’organismo direttivo competente:
Under 18 – U18 Uomini e Donne: qualsiasi atleta di 16 e 17 anni di età al 31
Dicembre dell’anno della competizione.
Under 20 – U20 Uomini e Donne: qualsiasi atleta di 18 e 19 anni di età al 31
Dicembre dell’anno della competizione.
Master Uomini e Donne: qualsiasi atleta diventa Master il giorno
del suo 35° compleanno.
Nota (i):Tutte le questioni riguardanti le gare dei Masters sono regolate dal Manuale
WA/WMA approvato dalla WA e dalla WMA.
Nota (ii): I requisiti per la partecipazione alle competizioni, inclusa l’età minima
prevista per la partecipazione, devono essere soggetti ai Regolamenti Tecnici
applicabili.
3.2 Un atleta sarà in possesso dei requisiti per gareggiare in una competizione
di una determinata categoria di età, secondo le presenti Regole, se appartiene
alla fascia di età corrispondente alla categoria. L’atleta dovrà essere in grado
di dimostrare la propria età presentando un valido passaporto o altro
elemento di prova previsto dallo specifico Regolamento della competizione.
In difetto di ciò o in caso di rifiuto a presentare la prova, l’atleta non sarà
considerato in possesso dei requisiti per gareggiare.
Nota: Vedi le Regole sull’Ammissibilità per le sanzioni relative alla non-conformità
con questa Regola 3.

Interpretazione Wa
Mentre la Regola 3.1 delle Regole Tecniche definisce le fasce d’età in modo specifico,
sono i regolamenti di ogni manifestazione che determinano a quali fasce d’età si
applicano e se, come previsto dalla Nota (ii), gli atleti più giovani possono partecipare.

88 REGOLA 3 RT
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categorie per sesso


3.3 Le competizioni, in base alle presenti Regole, si suddividono tra le categorie
“maschile”, “femminile” e “universale”. Quando una Competizione Mista si
svolge al di fuori dello stadio o in uno dei limitati casi di cui alla Regola 9
delle Regole Tecniche, i risultati andranno dichiarati o comunque indicati
separatamente per uomini e per donne. Quando si svolge una gara o una
competizione universale, dovrà essere redatta una sola classifica.
3.4 Un atleta potrà partecipare alle competizioni maschili (o universali) se è nato
e, per tutta la vita, è sempre stato riconosciuto di sesso maschile o soddisfa
i Regolamenti applicabili emanati ai sensi della seguente Regola 3.6.1 ed è in
possesso dei requisiti per gareggiare secondo le Regole ed i Regolamenti.
3.5 Un’atleta potrà partecipare alle competizioni femminili (o universali) se è
nata e per tutta la vita è stata riconosciuta di sesso femminile o soddisfa i
Regolamenti applicabili emanati ai sensi della seguente Regola 3.6.2 ed è in
possesso dei requisiti per gareggiare secondo le Regole ed i Regolamenti.
3.6 Il Consiglio approverà i Regolamenti per decidere sul possesso dei requisiti per:
3.6.1 uomini che abbiano effettuato una transizione da femmina a maschio
(Transgender maschile);
3.6.2 femmine che abbiano effettuato una transizione da maschio a
femmina (Transgender femminile); e
3.6.3 la classificazione femminile (atlete con differenze nello sviluppo sessuale)
In difetto di ciò o in caso di rifiuto ad adeguarsi al regolamento, l’atleta non
sarà considerata in possesso dei requisiti per gareggiare.
Nota:Vedi le Regole sull’Ammissibilità a Gareggiare per le sanzioni a seguito del mancato
rispetto di questa Regola 3.

Interpretazione Wa
La manifestazione universale copre eventi in cui uomini e donne partecipano
insieme senza una classifica separata dei risultati così come le gare a staffetta o di
squadra in cui sia uomini che donne sono inclusi nelle medesime squadre.

REGOLA 3 RT 89
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4. ISCrIzIonI (reGola 142)

4.1 Le competizioni che si svolgono secondo le Regole sono riservate agli atleti
ammissibili.
4.2 Il possesso da parte di un atleta dei requisiti per gareggiare fuori dalla propria
nazione è disciplinato dalle Regole sui Requisiti a Gareggiare nelle Competizioni
Internazionali.Tale possesso deve essere riconosciuto, a meno che una riserva
in tal senso non sia stata presentata al/ai Delegato/i Tecnico/i (vedi anche Regola
8.1 delle Regole Tecniche).

iscrizioni contemporanee
4.3 Se un concorrente è iscritto sia ad una gara di Corsa che ad una di Concorso
o a più gare di Concorso che si svolgono contemporaneamente, l’Arbitro
responsabile può autorizzare l’atleta, per un solo turno alla volta, o per
ciascun tentativo nel Salto in Alto e nel Salto con l’Asta, ad effettuare la sua
prova in un ordine diverso da quello stabilito per sorteggio prima dell’inizio
della gara. Tuttavia, se un atleta, successivamente, non è presente per una
specifica prova, ciò deve essere considerato come un “passo”, una volta che
è trascorso il tempo concesso per la prova.
Nota: Nei Concorsi, l’Arbitro non deve consentire ad un atleta di effettuare una
prova in un ordine diverso durante il turno finale, ma può consentirlo durante uno
qualsiasi dei turni precedenti. Nelle Prove Multiple una variazione può essere
consentita in qualunque turno di prove.

Interpretazione Wa
La Nota chiarisce che non è permesso consentire ad un atleta di effettuare la sua
prova in un altro ordine nel turno di prove finale (indipendentemente dal numero
dei turni di prove) a causa della concomitanza con un’altra gara. Se un atleta non
è presente nel turno finale e non ha precedentemente indicato che lui passerà,
verrà fatto trascorrere il tempo concesso per la sua prova e, se non farà ritorno
prima che scada, questa sarà quindi registrata come un “passo” (vedi anche la
Regola 25.18 delle Regole Tecniche in cui un cambio di ordine non verrà

90 REGOLA 4 RT
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normalmente effettuato quando viene concessa una prova sostitutiva, in ogni


turno di prove).
Mentre le Regole 4.3 e 26.2 delle Regole Tecniche prevedono che un atleta non
possa tentare la seconda o la terza prova a qualsiasi altezza specifica nei Salti in
Elevazione, se è stato considerato che abbia passato una prova precedente a
quell’altezza, si suggerisce che nelle competizioni di livello minore, come
competizioni per bambini e scolastiche, le Regole della competizione possono
essere adattate in modo da consentire, in questi casi, ad un atleta di scegliere di
effettuare la seconda o la terza prova.

mancata partecipazione
4.4 In tutte le competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione
di Competizione Internazionale un concorrente deve essere escluso dalla
partecipazione a tutte le gare successive (comprese quelle in cui partecipa
contemporaneamente) della stessa competizione, staffette comprese, se:
4.4.1 è stata data conferma definitiva che l’atleta intende prendere parte ad
una gara, ma poi non vi prende parte;
Nota: Dovrebbe essere reso noto in anticipo un termine fisso per la
conferma definitiva dei partecipanti.
4.4.2 un atleta ha acquisito, in un qualsiasi Turno di Qualificazione, il diritto
all’ulteriore partecipazione in una gara, ma, successivamente, non
gareggia;
4.4.3 un atleta gareggia senza impegno reale (buona fede). L’Arbitro
interessato deciderà in merito e di ciò deve essere fatta menzione nei
risultati ufficiali.
Nota: La fattispecie prevista da questa Regola 4.4.3 non si applica alle
gare individuali delle Prove Multiple.
Tuttavia un certificato medico, rilasciato sulla base di una visita dell’atleta da parte
del Delegato Medico designato ai sensi della Regola 6 delle Regole della
Competizione, o, se non designato alcun Delegato Medico, da un Medico
designato dagli Organizzatori, può essere considerata motivazione accettabile
per stabilire che un atleta non è idoneo a gareggiare, dopo la chiusura delle

REGOLA 4 RT 91
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conferme o dopo aver gareggiato in un turno precedente, ma idoneo a gareggiare


in ulteriori gare (ad eccezione delle gare individuali delle Prove Multiple) in
programma il giorno successivo della competizione. Altre giustificazioni (ad
esempio fattori indipendenti dai comportamenti personali dell’atleta, come
problemi sopraggiunti nel servizio di trasporto ufficiale) possono, dopo la
conferma, essere ugualmente accettate dal/i Delegato/i Tecnico/i.

Interpretazione Wa
L’Arbitro competente, una volta a conoscenza di tale situazione e quando convinto che
l’atleta che ha abbandonato la gara non stesse gareggiando in buona fede, deve indicarlo
nei risultati ufficiali come “DNF 4.4.3 RT”. Nei procedimenti in cui l’Arbitro prende
una tale decisione o la Giuria d’Appello l’analizza a seguito di qualsiasi protesta
conseguente, possono essere prese in considerazione le ragioni del ritiro o della
mancata partecipazione proposte da o per conto dell’atleta. La norma definisce il
procedimento che dovrebbe essere seguito esplicitamente nel caso di ragioni mediche.

mancata presentazione nella camera d’appello


4.5 Soggetto sempre a qualsiasi sanzione aggiuntiva ai sensi della Regola 4.4 delle
Regole Tecniche, e salvo quanto indicato successivamente, un atleta sarà
escluso dalla partecipazione a qualsiasi gara per la quale non sia stato presente
nella Camera d’Appello, nell’orario specifico come pubblicato nel Programma
della Camera d’Appello (vedi la Regola sui Giudici della Camera d’Appello
delle Regole della Competizione). Sarà evidenziato nei risultati come DNS.
L’Arbitro competente deciderà su questo (compreso se l’atleta può
gareggiare sotto reclamo se una decisione non può essere presa
immediatamente) e il riferimento corrispondente deve essere riportato nei
risultati ufficiali.
Argomentazioni scusanti (ad es. fattori indipendenti dalle azioni proprie
dell’atleta, come i problemi con il sistema di trasporto ufficiale o un errore nel
Programma della Camera d’Appello pubblicato) possono, dopo opportuna
verifica, essere accettate come valide dall’Arbitro e l’atleta può quindi essere
ammesso a gareggiare.

92 REGOLA 4 RT
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5. InduMenTI, SCarpe e peTToralI (reGola 143)

indumenti
5.1 In tutte le gare i concorrenti debbono usare indumenti puliti, confezionati ed
indossati in modo irreprensibile. Gli indumenti debbono venire confezionati
con tessuto non trasparente, anche quando bagnato. I concorrenti non
debbono indossare indumenti che possano impedire il controllo dei Giudici.
In tutte le competizioni, indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.6 e 1.7 della definizione
di Competizione Internazionale e quando rappresentano la propria Federazione
Membro, ai sensi dei paragrafi 1.4 e 1.8 della definizione di Competizione
Internazionale, i concorrenti debbono partecipare indossando l’uniforme ufficiale
della loro Federazione Membro. A questo fine, la Cerimonia di Premiazione ed
ogni giro d’onore sono considerati parte della competizione.
Nota: la Regola 5.1 delle Regole Tecniche deve essere interpretata ampiamente nel
senso di ciò che “potrebbe impedire la vista dei Giudici”, compresi gli atleti che
portano i loro capelli in modo particolare.

scarpe
5.2 I concorrenti possono gareggiare a piedi nudi oppure con uno o ambedue i
piedi calzati. Lo scopo delle scarpe di gara è di dare protezione e stabilità ai
piedi ed una solida presa sul terreno.
Esse non debbono dare ai concorrenti qualsiasi ingiusto aiuto o vantaggio.
Qualsiasi tipo di scarpa usato deve essere ragionevolmente accessibile a tutti
nello spirito dell’universalità dell’atletica.
Per soddisfare tale requisito, per ogni scarpa introdotta per la prima volta
dopo il 31 Gennaio 2020 sarà applicata anche la seguente norma transitoria
(Nota ii). Ogni scarpa introdotta per la prima volta il 9 Agosto 2021 o
successivamente non può essere utilizzata nelle competizioni a meno che e
fino a quando non sarà disponibile nel Sistema di Disponibilità delle Scarpe
per Atletica come indicato nella Nota ii (a) qui di seguito. Qualsiasi scarpa che
non soddisfa questo requisito è considerata un prototipo e non può essere
utilizzata in competizione.

REGOLA 5 RT 93
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5.2.1 Una scarpa che soddisfa i criteri stabiliti nella presente Regola 5 può
essere personalizzata per adattarsi alle caratteristiche del piede di
un particolare atleta. Tuttavia, scarpe specifiche fatte su misura (ad
esempio pezzi unici nel loro genere) per adattarsi alle caratteristiche
del piede di un atleta o con altri requisiti non sono ammesse.
5.2.2 Ove WA abbia motivo di ritenere che un tipo di scarpa o una
specifica tecnologia possano non essere conformi alla lettera o allo
spirito delle Regole, può sottoporre la scarpa o la tecnologia ad un
esame dettagliato ed in attesa dell’esito dell’esame, può vietare l’uso
di tali scarpe o tecnologie in competizione.
Nota (i): Almeno quattro mesi prima di una Competizione Internazionale in cui un
atleta propone di indossare una scarpa che non è mai stata utilizzata in precedenti
Competizioni Internazionali, l’atleta (o i suoi rappresentanti) devono sottoporre a
WA le specifiche (ovvero taglia, dimensioni, spessore della suola,struttura, ecc.) della
nuova scarpa; confermare se la nuova scarpa è stata comunque personalizzata; e
fornire informazioni sulla disponibilità della nuova scarpa sul mercato al dettaglio
(ovvero in negozio o online). Dopo aver esaminato queste informazioni WA può
richiedere che campioni della scarpa vengano inviati dal produttore per ulteriori
esami. Se la scarpa è richiesta per ulteriore indagine, WA farà ogni ragionevole
sforzo per completare l’esame prima possibile (possibilmente entro 30 giorni dal
ricevimento della scarpa da parte di WA).
Nota (ii): Periodo di transizione dal 31 gennaio 2020 all’8 agosto 2021. La presente
nota è stata inserita per tener conto del fatto che il 15 luglio 2020 è stato istituito
dal Consiglio un Gruppo di Lavoro sulle Scarpe per l’Atletica Leggera che entro la fine
dell’anno 2020, in collaborazione con i produttori, rivedrà integralmente questa Regola
5 nel modo in cui si applicherà alle scarpe. Le seguenti note da (a) a (e) aiuteranno
a guidare tutte le parti interessate nell’applicazione pratica di questa Regola 5
relativamente alle scarpe (da strada o con i chiodi) fino all’8 agosto 2021 compreso:
(a) Qualsiasi nuova scarpa (da strada o con i chiodi) introdotta dopo il 31 gennaio
2020 che, al 15 luglio 2020 è già stata accettata dalla WA come conforme
ai requisiti della Regola 5.13, può essere immediatamente utilizzata nelle
Competizioni Internazionali (“Scarpa Omologata”). A partire dal 15 luglio

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2020, anche la Scarpa Omologata deve ugualmente essere disponibile


(Sistema Disponibilità Scarpe per Atletica), prima di una Competizione
Internazionale, per la distribuzione a qualsiasi atleta élite non ingaggiato con
contratto (ovvero privo di rapporto contrattuale con il produttore). Il Gruppo
di Lavoro sulle Scarpe per l’Atletica Leggera svilupperà e finalizzerà la
procedura (comprese le scadenze), i criteri (ovvero nel caso in cui all’atleta
venga assegnato un posto per partecipare ad una Competizione della Serie
Mondiale di Atletica Leggera o ai Giochi Olimpici - noto rispettivamente come
“atleta non qualificato” e “piazzamento universale” - o meno), numero di paia
di scarpe richieste (inclusi marca del modello, dimensioni, ecc.), metodo di
distribuzione e risorse (inclusi i costi) richieste per l’amministrazione del
Sistema di Disponibilità delle Scarpe per Atletica.
(b) A partire dal 15 luglio 2020, quando un atleta élite ha intenzione di indossare
una nuova scarpa (da strada o con i chiodi) in una Competizione
Internazionale, l’atleta (o il suo rappresentante) deve sottoporre alla WA le
specifiche (ovvero taglia, dimensioni, spessore delle suola, struttura, ecc.) di quella
nuova scarpa; confermare se la nuova scarpa deve essere personalizzata in
qualche modo. Dopo aver esaminato queste informazioni, la WA può richiedere
che il produttore invii dei campioni della scarpa per un ulteriore esame. Se la
scarpa viene richiesta per ulteriori accertamenti, la WA farà ogni ragionevole
sforzo per completare il suo esame non appena possibile (se possibile, entro
30 giorni dal ricevimento della scarpa da parte della WA). La scarpa deve
essere omologata dalla WA come conforme ai requisiti della Regola 5.13 prima
di essere utilizzata nella Competizione Internazionale.
(c) A partire dal 15 luglio 2020, quando un atleta élite ha intenzione di indossare
una nuova scarpa (da strada o con i chiodi) in una Competizione
Internazionale ed è stata approvata in conformità al precedente paragrafo
(b), l’atleta (o il suo rappresentante) deve inviare alla WA le informazioni che
confermano che il produttore metterà a disposizione la nuova scarpa per il
Sistema di Disponibilità delle Scarpe per l’Atletica insieme alle informazioni
di supporto riguardanti il numero di paia di scarpe (inclusi il modello della
marca, le misure, ecc.).

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(d) Fatto salvo il rispetto dei precedenti paragrafi (b) e (c), qualsiasi nuova scarpa
(da strada o con i chiodi) introdotta a partire dal 15 luglio 2020 può essere
utilizzata in una Competizione Internazionale dopo che è stata resa
disponibile tramite il Sistema di Disponibilità delle Scarpe per l’Atletica prima
della Competizione Internazionale in cui l’atleta élite propone di indossare
la nuova scarpa.
(e) Qualsiasi scarpa che non soddisfi i requisiti di cui sopra è considerata un
prototipo e non può essere utilizzata in gara. A scanso di equivoci, durante il
periodo transitorio descritto nella presente nota si applicano i paragrafi
introduttivi della Regole 5.2 e le Regole 5.2.1, 5.3, 5.4, 5.6 e 5.13.

numero dei chiodi


5.3 La suola della scarpa (compresa la parte sotto il tallone dell’atleta) può essere
confezionata in modo da prevedere l’uso di un massimo di 11 chiodi. Può
essere usato un numero qualunque di chiodi sino al massimo di 11, ma il
numero di alloggiamenti per chiodi non deve essere superiore ad 11.

Dimensione dei chiodi


5.4 La parte di chiodo che sporge dalla suola o dal tacco non deve superare i
9mm, con l’eccezione del Salto in Alto e del Lancio del Giavellotto per i quali
non deve superare i 12mm. Il chiodo deve essere costruito in maniera che,
per almeno la metà della sua lunghezza più vicina alla punta, si possa inserire
in una sezione quadrata di 4mm.
Se il costruttore o i responsabili dell’impianto richiedono un minimo inferiore
o non consentono l’uso di determinate forme di chiodi, questo sarà applicato.
Nota (i): La superficie deve essere idonea ad accettare i chiodi previsti da questa regola.
Nota (ii): Per le competizioni di corsa campestre, gli specifici regolamenti o i Delegati
Tecnici possono consentire un incremento nella lunghezza dei chiodi delle scarpe
in base alla superficie.

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suola
5.5 La suola della scarpa (compresa la parte sotto il tallone dell’atleta) può avere
scanalature, sporgenze, tacche o protuberanze a condizione che siano fabbricate
con lo stesso materiale o in materiale simile a quello della suola stessa. Lo
spessore massimo della suola della scarpa è stabilito dalla Regola 5.13.
Nota (i): Lo spessore della suola deve essere misurato quando la scarpa non è
indossata, al centro dell’avampiede dell’atleta ed al centro del tacco dell’atleta, come
distanza tra il punto superiore della parte interna ed il punto inferiore della parte
esterna a contatto con il suolo, tenendo conto delle specifiche sopra menzionate e
anche comprendendo ogni sorta o forma di soletta amovibile o altro apparecchio
o inserto.Vedi la seguente figura (a):

regola 5 rT a – Misurazione dello spessore della suola

Nota (ii): il centro dell’avampiede dell’atleta è il punto centrale della scarpa al 75%
della sua lunghezza interna. Il centro del tacco dell’atleta è il punto centrale della
scarpa al 12% della sua lunghezza interna. Vedere la seguente figura (b). Per un
campione standard unisex, taglia 42 (EUR), il centro dell’avampiede dell’atleta sarà
il punto centrale della scarpa a circa 203mm dalla parte posteriore interna della
scarpa ed il centro del tacco dell’atleta sarà il punto centrale della scarpa a circa
32mm dalla parte posteriore interna della scarpa.

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regola 5 rT b – localizzazione per la misurazione


del punto centrale dell’avampiede e del tacco

Nota (iii): gli spessori massimi delle suola di cui alla Regola 5 si basano sullo spessore
delle suola di un campione standard unisex taglia 42 (EUR).WA ammette che una
scarpa con dimensioni superiori a quelle del campione standard potrebbe contenere
una suola leggermente più spessa di quella della scarpa standard di un campione
della stessa marca e modello, il cui incremento marginale nello spessore della suola
è attribuibile solo alle maggiori dimensioni della scarpa. Tali incrementi marginali
saranno ignorati ai fini della conferma di conformità con queste regole.

solette o altre aggiunte alle scarpe


5.6 I concorrenti non possono usare alcun dispositivo, interno o esterno alle
scarpe, che abbia l’effetto di aumentare lo spessore della suola oltre il
massimo consentito, o che possa dare a chi le calza un qualsiasi vantaggio, che
non avrebbe ottenuto dal tipo di scarpa descritto nei paragrafi precedenti.

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Interpretazione Wa
Si prega di fare riferimento alle ulteriori norme sulle scarpe di cui alle successive
Regole 5.12 (Non-Conformità) e 5.13 (Moratoria).

pettorali
5.7 Ogni concorrente, durante la competizione, deve essere fornito di due
pettorali, da porsi in modo visibile sul petto e sulla schiena, ad eccezione
delle gare di Salto per le quali un pettorale può essere posizionato solo sul
petto o sulla schiena. Sia i nomi degli atleti che ogni altra identificazione
appropriata sarà consentita in luogo dei numeri su alcuni o tutti i pettorali.
Se sono utilizzati i numeri, questi debbono corrispondere ai numeri assegnati
agli atleti nella lista di partenza o nel programma. Se durante la gara viene
indossata la tuta, i pettorali debbono essere posti sulla tuta allo stesso modo.
5.8 Nessun atleta deve essere autorizzato a partecipare in qualsiasi competizione
senza visualizzazione del pettorale(i) e/o di altra identificazione appropriata.
5.9 I pettorali devono essere indossati come previsto e non possono essere tagliati,
piegati o nascosti in alcun modo. Nelle gare di corsa o marcia di 10.000m e
oltre, i pettorali possono avere fori per permettere la circolazione dell’aria, ma
i fori non devono essere fatti sulle lettere ed i numeri che vi sono riportati.
5.10 Quando viene utilizzata una apparecchiatura per il Fotofinish, gli Organizzatori
possono esigere che i concorrenti indossino numeri suppletivi autoadesivi sui
lati dei loro calzoncini o del body inferiore.
5.11 Se un atleta non rispetta qualsiasi parte di questa Regola e:
5.11.1 si rifiuta di rispettare le indicazioni dell’Arbitro competente; o
5.11.2 partecipa alla competizione,
sarà squalificato.

Interpretazione Wa
La Regola 5.11 delle Regole Tecniche prescrive la sanzione se qualsiasi aspetto della
Regola 5 delle Regole Tecniche non è rispettato. Ci si attende, tuttavia che, ove
possibile, i Giudici competenti chiedano e sollecitino l’atleta ad adeguarsi e ad
informarlo delle conseguenze, se non lo fa. Ma dove un atleta non segue un aspetto

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della Regola durante la competizione e non è possibile per il Giudice chiedergli di


adeguarsi, gli atleti devono essere consapevoli che può seguire la squalifica.
È responsabilità degli Assistenti del Giudice di Partenza e dei Giudici ai Controlli
(per le gare in pista e fuori dallo stadio) e dei Giudici (per le gare in campo) vigilare
su questi aspetti e segnalare ogni apparente violazione all’ Arbitro competente.

non conformità
5.12 Se l’Arbitro ha il ragionevole dubbio che una scarpa indossata da un atleta in
una gara possa non essere conforme alla lettera o allo spirito delle Regole, può
richiedere e l’atleta deve consegnare immediatamente la scarpa all’Arbitro a
conclusione dell’evento per ulteriori indagini da parte della WA.Tuttavia, dove
sia già stato stabilito che una scarpa non è conforme con la lettera o lo spirito
delle Regole, l’Arbitro competente dovrà agire immediatamente in conformità
con la precedente Regola 5.11.

Interpretazione Wa
Quando le scarpe sono state consegnate all’Arbitro ai sensi di questa Regola 5.12
e l’atleta intende successivamente gareggiare nei turni successivi dello stesso evento
o in altri eventi durante la stessa competizione, l’Arbitro dovrà assicurarsi che le
scarpe siano disponibili per l’atleta per essere utilizzate in ciascuna di queste
successive gare. Come, quando e in quali condizioni la scarpa venga messa a
disposizione dell’atleta durante la competizione sarà a discrezione degli Arbitri.

moratoria
5.13 Fino a nuovo avviso, se non diversamente stabilito per iscritto da WA,
qualsiasi scarpa utilizzata in gara:
5.13.1 (eccetto dove si applica la Regola 5.13.2) non deve contenere più di
una piastra rigida o lama in fibra di carbonio o altro materiale con
proprietà simili o che produca effetti simili, indipendentemente dal
fatto che quella piastra si sviluppi per l’intera lunghezza della scarpa
o solo per una parte della lunghezza della stessa scarpa; e

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5.13.2 può contenere una piastra rigida aggiuntiva o altro meccanismo solo
quando utilizzato esclusivamente per fissare i chiodi sulla parte
inferiore esterna della scarpa; e
5.13.3 deve avere una suola con uno spessore massimo come indicato nella
tabella seguente:

Suola della Scarpa – Tabella dello Spessore

gara spessore massimo della suola Ulteriore requisito della regola


(come da regola 5.5,
note (i), (ii), (iii) e Figure (a) e (b)
regola 5.5 e regola 5.13.3).
Concorsi 20 mm Si applica a tutti i Lanci ed ai Salti in
(eccetto Salto Triplo) elevazione ed in estensione escluso il
Salto Triplo. Per tutti i Concorsi, la suola al
centro dell’avampiede dell’atleta non deve
essere più alta della suola al centro del
tallone dell’atleta
Salto Triplo 25 mm La suola al centro dell’avampiede
dell’atleta non deve essere più alta della
suola al centro del tallone dell’atleta.
Corse 20 mm Per le Staffette la Regola si applica alla
(compresi gli ostacoli) distanza della sezione percorsa da ciascun
fino agli 800m esclusi atleta
Corse dagli 800m ed oltre 25 mm Per le Staffette la Regola si applica alla
(comprese le corse distanza della sezione percorsa ciascun
con siepi) atleta. Per le gare di Marcia lo spessore
massimo della suola è lo stesso di quello
per le Corse su Strada
Corsa Campestre 25 mm
Gare su Strada 40 mm
(Corsa e Marcia)
Gare ai sensi della Regola 57 Qualsiasi spessore
delle Regole Tecniche

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Nota (i): L’unica piastra rigida o lama di cui alla precedente Regola 5.13.1 può
trovarsi in più di una parte ma tali parti devono essere posizionate in sequenza, su
un piano, non in parallelo (cioè non impilate l’una sull’altra) e non devono sovrapporsi.
Nota (ii): Per aiutare gli atleti ad adattarsi dalle loro attuali scarpe che non soddisfino
le altezze dello spessore della suola indicate nella tabella della Regola 5.13.3 la
data di entrata in vigore della presente Regola è il 1* Dicembre 2020.

6. aSSISTenza aGlI aTleTI (reGola 144)

esame medico e assistenza


6.1 Un esame/trattamento medico e/o fisioterapico può essere prestato, sia
nell’area della competizione da personale medico predisposto dagli
Organizzatori ed identificato con bracciali, divisa od altro mezzo identificativo,
sia in una identificata area esterna alla competizione da parte di personale
medico accreditato delle squadre partecipanti con autorizzazione del Delegato
Medico o del Delegato/i Tecnico/i, specificatamente per questo scopo. In
nessuno di questi casi il loro intervento potrà ritardare l’andamento della gara
o una prova degli atleti nell’ordine stabilito. È considerata assistenza questa
presenza o aiuto da parte di qualsiasi altra persona, immediatamente prima
della gara, una volta che gli atleti hanno lasciato la Camera d’Appello o durante
la gara stessa.
Nota: La zona di gara, che normalmente è delimitata da una barriera fisica, si
definisce per questo scopo come l’area in cui la competizione si svolge e il cui
accesso è limitato, ai sensi delle Regole e dei Regolamenti, agli atleti partecipanti
ed al personale autorizzato.
6.2 Ogni atleta, che dà o riceve assistenza all’interno della zona della
competizione durante una gara (incluso quanto previsto dalle Regole 17.14,
17.15, 54.10 e 55.8 delle Regole Tecniche), deve essere ammonito dall’Arbitro
ed avvertito che, in caso di seconda ammonizione, sarà squalificato.
Nota: Nei casi previsti dalla Regola 6.3.1 delle Regole Tecniche, la squalifica può
essere comminata senza ammonizioni.

102 REGOLA 5-6 RT


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assistenza non consentita


6.3 Ai fini di questa Regola, i seguenti esempi devono essere considerati come
assistenza, pertanto non permessi:
6.3.1 Andatura fatta in corsa da persone non partecipanti alla corsa stessa
o da corridori o marciatori doppiati o in procinto di essere doppiati
o con qualsiasi altro espediente (diversi da quelli consentiti dalla
Regola 6.4.4 delle Regole Tecniche.
6.3.2 Possesso o l’uso nel luogo di gara di registratori video, radio, cd, radio
trasmittenti, telefoni mobili o espedienti simili.
6.3.3 Eccetto che per le scarpe conformi alla Regola 5 delle Regole
Tecniche, l’uso di qualsiasi espediente tecnico o applicazione che
consenta all’utilizzatore un vantaggio che non avrebbe ottenuto
usando l’equipaggiamento previsto o permesso dalle Regole.
6.3.4 L’uso di qualsiasi aiuto meccanico, a meno che l’atleta possa attestare,
con ogni probabilità, che l’uso di un aiuto non gli avrebbe fornito un
vantaggio competitivo complessivo nei confronti di un atleta che non
utilizza tale aiuto
6.3.5 Fornire consigli o altre forme di supporto da parte di qualsiasi
addetto non coinvolto nella competizione o che, in quel momento,
ricopra uno specifico ruolo (per esempio consigli tecnici, indicare il
punto di stacco in una gara di Salti in Estensione se non per
evidenziare un fallo,distacchi di tempo o distanza in una corsa, ecc.).
6.3.6 Ricevere un aiuto fisico da un altro atleta (diverso dal recuperare la
posizione eretta) che aiuti a progredire nella corsa.

assistenza consentita
6.4 Ai fini di questa Regola, il seguente comportamento non deve essere
considerato come assistenza, e pertanto permesso:
6.4.1 Comunicazioni tra gli atleti ed i loro allenatori non posizionati nella
zona di svolgimento della gara.
Al fine di facilitare queste comunicazioni e non disturbare lo
svolgimento della gara, dovrà essere riservata, agli allenatori degli atleti,

REGOLA 6 RT 103
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una postazione sulle tribune, adiacente alla Zona di Gara dove si sta
svolgendo il Concorso.
Nota: Diversamente, gli allenatori e le altre persone, nel rispetto delle Regole
54.10 e 55.8 delle Regole Tecniche, possono comunicare con il loro atleta(i).
6.4.2 Trattamento medico e/o fisioterapico, necessario a far sì che un atleta
partecipi o continui a partecipare ad una gara una volta nell’area della
competizione ai sensi della Regola 6.1 delle Regole Tecniche.
6.4.3 Qualsiasi forma di protezione personale (ad esempio, bendaggio,
nastro, cintura, sostegno, refrigeratori da polso, sostegni alla
respirazione, ecc.) per scopi medici. L’Arbitro, congiuntamente con il
Delegato Medico, ha il diritto di verificare ogni caso qualora l’Arbitro
ritenga questo controllo necessario (vedi anche Regole 32.4 e 32.5
delle Regole Tecniche).
6.4.4 Dispositivi per il controllo del ritmo cardiaco o della velocità o
sensori di andatura o strumenti simili portati o indossati
personalmente dagli atleti durante una gara, a patto che tale
dispositivo non sia usato per comunicare con altre persone.
6.4.5 Visione, da parte degli atleti partecipanti ai Concorsi, di immagini di
precedenti prove, registrate per loro da parte di persone non
collocate nella zona di gara (vedi Nota alla Regola 6.1 delle Regole
Tecniche). Il dispositivo di visualizzazione o le relative immagini non
devono essere portate nella zona di gara.
6.4.6 Cappelli, guanti, scarpe, articoli di abbigliamento forniti agli atleti nelle
postazioni ufficiali o quando altrimenti approvati dall’Arbitro
competente.
6.4.7 Ricevere supporto fisico da un Ufficiale di Gara o altra persona
designata dagli Organizzatori per recuperare la posizione eretta o
per ricevere assistenza medica.
6.4.8 Luci elettroniche o apparecchi simili indicanti i tempi progressivi
durante una corsa, incluso il relativo record.

104 REGOLA 6 RT
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Interpretazione Wa
La Regola 6 delle Regole Tecniche è stata oggetto di un costante cambiamento
negli ultimi anni per riflettere sul modo in cui viene condotta l’Atletica Leggera, per
rispettare il ruolo degli allenatori, per gestire l’innovazione e i nuovi prodotti, ecc.
La WA continuerà ad adeguarsi ai nuovi prodotti e tendenze non appena diventino
di uso comune durante le gare e nelle manifestazioni.
Le modifiche a queste Regole sono progettate per facilitare il più possibile la
partecipazione degli atleti alla competizione e ridurre le conflittualità non
necessarie tra atleti/allenatori e Giudici. Ciascuna di queste Regole dovrebbe essere
interpretata con questa ottica pur garantendo sempre che la competizione sia
condotta equamente per tutti.
La Regola 6.3.5 delle Regole Tecniche tuttavia chiarisce che i Giudici non
dovrebbero assistere qualsiasi atleta oltre ciò che è previsto dal loro ruolo,
portando quale esempio particolare come i Giudici non debbano fornire dettagli
sulla posizione di battuta nelle gare di salto, tranne che allo scopo di indicare il
punto di “impatto” di un nullo di pedana nei Salti in Estensione.

7. ConSeGuenze della SqualIFICa (reGola 145)

squalifica derivante da una violazione di una regola Tecnica (diversa dalla regola
18.5 delle regole della competizione e dalla regola 16.5 delle regole Tecniche)
7.1 Se un atleta è squalificato in una gara per aver infranto una Regola Tecnica
(eccetto quindi le squalifiche ai sensi della Regola 18.5 delle Regole della
Competizione e della Regola 16.5 delle Regole Tecniche), ogni prestazione
realizzata fino a quel momento nello stesso turno di quella gara non sarà
valida.Tuttavia, le prestazioni realizzate in un precedente turno di quella gara
rimarranno valide. Una squalifica in una gara non deve impedire all’atleta di
prendere parte ad altre gare della competizione.

squalifica derivante dall’esclusione prevista dalla regola 18.5 delle regole della
competizione (ai sensi della regola 16.5 delle regole Tecniche)
7.2 Se un atleta è escluso dalla competizione ai sensi della Regola 18.5 delle

REGOLA 6-7 RT 105


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Regole della Competizione, dovrà essere squalificato in quella gara. Se l’atleta


riceve una seconda ammonizione in un’altra gara, dovrà essere squalificato
solo in questa seconda gara.
Ogni prestazione realizzata fino a quel momento nello stesso turno di quella
gara non sarà, pertanto, valida. Tuttavia, le prestazioni conseguite in un
precedente turno di quella gara, o in altre precedenti gare o in precedenti
gare singole di Prove Multiple, rimarranno valide.
Tale squalifica deve impedire ad un atleta di prendere parte ad altre gare della
competizione (incluse gare individuali di Prove Multiple, altre gare in cui sta
partecipando contemporaneamente e le staffette).
7.3 Se una Staffetta è esclusa dalla gara ai sensi della Regola 18.5 delle Regole della
Competizione, deve essere squalificata da quella manifestazione. Le prestazioni
conseguite in un precedente turno di quella gara rimarranno valide.Tale squalifica
non deve impedire ad alcun atleta o staffetta di quella squadra di partecipare a
tutte le altre gare di quella manifestazione (incluse le gare individuali delle Prove
Multiple, altre gare in cui partecipa contemporaneamente e le staffette).
7.4 Se la violazione è considerata “grave”, il Direttore di Gara ne riferirà
all’organismo dirigente relativo per eventuali ulteriori azioni disciplinari.

8. reClaMI e appellI (reGola 146)

8.1 I reclami concernenti il diritto di un atleta a partecipare ad una competizione


debbono essere presentati prima dell’inizio della competizione stessa al/ai
Delegato/i Tecnico/i. Una volta che il Delegato/i Tecnico/i ha preso una
decisione è possibile ricorrere alla Giuria d’Appello. Se la questione non
può essere definita in modo soddisfacente prima della competizione, l’atleta
deve essere ammesso a gareggiare “sub judice” e la questione deve essere
demandata all’organismo competente.
8.2 I reclami riguardanti il risultato o lo svolgimento di una gara debbono essere
presentati entro 30 minuti dall’annuncio ufficiale del risultato di quella gara.
Gli Organizzatori della competizione sono tenuti a garantire che venga
registrata l’ora di annuncio di tutti i risultati.

106 REGOLA 7-8 RT


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8.3 Qualsiasi reclamo deve essere fatto verbalmente all’Arbitro da un atleta, da


qualcuno che agisca in suo nome o da un rappresentante ufficiale di una
squadra. Tale persona o squadra potrà presentare reclamo solo se sta
partecipando allo stesso turno della gara a cui si riferisce il ricorso (o
successivo appello) o sta gareggiando in una competizione in cui sono
assegnati punteggi alla squadra. Al fine di pervenire ad una giusta decisione,
l’Arbitro dovrebbe prendere in considerazione qualsiasi elemento a sua
disposizione che egli ritenga necessario, compresi fotografie o filmati ripresi
da una videoregistrazione ufficiale o da altra prova video, eventualmente
utilizzabile. L’Arbitro può decidere sul reclamo o rimettere la decisione alla
Giuria d’Appello. Se l’Arbitro prende una decisione, vi sarà diritto di appello
alla Giuria. Quando l’Arbitro non è raggiungibile o disponibile, il reclamo
andrà a lui presentato attraverso il Centro Informazioni Tecniche (TIC).
8.4 In una gara in pista:
8.4.1 un atleta può presentare immediatamente un ricorso orale contro
l’assegnazione di una falsa partenza e l’Arbitro alle Corse, se ha dubbi
al riguardo, può consentire ad un atleta di gareggiare “sub judice”, al
fine di salvaguardare i diritti di tutti gli interessati.
Non sarà consentito gareggiare “sub Judice”, se la falsa partenza è
stata indicata da un Sistema Informativo Partenze certificato WA, a
meno che, per una qualunque ragione, l’Arbitro ritenga che,
palesemente, le informazioni fornite da questo Sistema siano inesatte.
8.4.2 un reclamo può essere fondato sul mancato richiamo di una falsa
partenza da parte del Giudice di Partenza o, ai sensi della Regola 16.5
delle Regole Tecniche, sulla mancata interruzione della procedura di
partenza. Il reclamo può essere presentato solamente da un atleta, o
da qualcuno che agisca in suo nome, che ha terminato la gara. Se il
reclamo è accolto, ogni atleta responsabile di una falsa partenza o il
cui comportamento avrebbe dovuto portare all’interruzione della
partenza, e che è stato oggetto di ammonizione o di squalifica, ai sensi
delle Regole 16.5, 16.7, 16.8 o 39.8.3 delle Regole Tecniche, sarà
ammonito o squalificato. Sia che possa o non possa esserci una

REGOLA 8 RT 107
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ammonizione o squalifica, l’Arbitro avrà l’autorità di dichiarare la gara


o parte di essa nulla e di disporne la sua ripetizione, o di parte di
questa, se, nella sua opinione, lo richieda un criterio di giustizia.
Nota: il diritto di reclamo ed appello previsto dalla Regola 8.4.2 delle Regole
Tecniche sussiste a prescindere dalla circostanza che sia in uso o meno un
Sistema Informativo Partenze.
8.4.3 Se una protesta o un appello si fonda sul fatto che un atleta è stato
erroneamente escluso da una gara a causa di una falsa partenza, e
viene reintegrato dopo la conclusione della stessa, allora l’atleta
dovrebbe avere la possibilità di gareggiare da solo per la registrazione
di un tempo e, conseguentemente e quando possibile, essere
ammesso al turno successivo. Nessun atleta dovrebbe essere
ammesso al turno successivo senza aver gareggiato in tutti i turni,
salvo che l’Arbitro o la Giuria d’Appello decidano diversamente, in
base alle specifiche circostanze del caso, per esempio la brevità
dell’intervallo prima del turno successivo o la lunghezza della corsa.
Nota: Questa Regola può essere applicata anche dall’Arbitro o dalla Giuria
d’Appello in altre circostanze in cui si ritiene appropriato (vedi Regola 17.2
delle Regole Tecniche).
8.4.4 Quando un reclamo viene fatto da o per conto di un atleta o di una
squadra che non ha terminato una corsa, l’Arbitro deve prima
accertare se l’atleta o la squadra era o avrebbe dovuto essere
squalificato per violazione delle Regole non correlate alla questione
oggetto del reclamo. In tal caso il reclamo dovrà essere archiviato.

Interpretazione Wa
Quando l’Arbitro alla Partenza decide un reclamo orale immediatamente fatto da un
atleta ritenuto responsabile di una falsa partenza, deve prendere in considerazione
tutti i dati disponibili e, nel caso di una ragionevole possibilità che la protesta dell’atleta
sia valida, dovrebbe consentire all’atleta di gareggiare sotto reclamo. Dopo la gara,
l’Arbitro dovrà prendere una decisione definitiva; una decisione che potrà essere
oggetto di ricorso alla Giuria d’Appello. Ma per essere chiari, l’Arbitro non dovrebbe

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permettere ad un atleta di gareggiare sotto reclamo se la falsa partenza è stata rilevata


da un Sistema Informativo Partenze che sembra funzionare correttamente o nei casi
in cui è molto chiaro, dall’osservazione visiva, che l’atleta ha commesso una falsa
partenza e non vi è alcun motivo valido per accogliere il reclamo.
Queste regole non si applicano solo quando un Giudice di Partenza non è riuscito
a richiamare una falsa partenza, ma anche quando Il Giudice di Partenza non ha
correttamente “interrotto” una partenza. In entrambi i casi l’Arbitro deve
considerare tutti i fattori coinvolti nel caso specifico e deve decidere se la gara (o
parte di essa) deve essere ripetuta.
Facendo due esempi di situazioni estreme, non sarà logico o necessario ripetere
una gara di Maratona nel caso in cui un atleta che ha terminato la gara, sia
riconosciuto responsabile di una falsa partenza non richiamata. Ma non sarà
probabilmente lo stesso caso in una gara di velocità in cui un atleta è stato
responsabile di una falsa partenza non richiamata, in quanto ciò potrebbe aver
influito sulla partenza e sulla successiva gara degli altri atleti.
D’altra parte, se per esempio, in un turno preliminare, o forse anche di più in una
corsa di una competizione di Prove Multiple, è evidente che solo uno o alcuni atleti
sono stati svantaggiati dal mancato richiamo di una falsa partenza o da una partenza
non interrotta, l’Arbitro può decidere che solo a quegli atleti venga data
l’opportunità di correre di nuovo, e in tal caso a quali condizioni.
La Regola 8.4.3 delle Regole Tecniche riguarda la situazione in cui ad un atleta viene
erroneamente data una falsa partenza con conseguente esclusione dalla gara.

8.5 In una gara di Concorso, se un atleta presenta immediatamente un reclamo


orale in merito ad un tentativo giudicato nullo, l’Arbitro della gara, se ha un
qualsiasi dubbio, può disporre che il tentativo sia misurato e il risultato
registrato al fine di salvaguardare i diritti di tutti gli interessati.
Se la prova oggetto di reclamo accade:
8.5.1 durante le prime tre prove in una gara di salti in estensione e lanci in
cui gareggiano più di otto atleti, e l’atleta accederebbe a qualsiasi
turno successivo solo se il reclamo o il successivo appello fosse
accolto; o

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8.5.2 durante una gara di salti in elevazione, e l’atleta accederebbe all’altezza


successiva solo se il reclamo o il successivo appello fosse accolto,
l’Arbitro può, se è in dubbio, consentire all’atleta di proseguire la gara “sub
judice”, al fine di salvaguardare i diritti di tutti gli interessati.

Interpretazione Wa
Nei casi in cui l’Arbitro è sicuro che la decisione dei Giudici sia corretta, in
particolare basandosi sulla propria osservazione o sul consiglio ricevuto dall’Arbitro
alle Videoregistrazioni, l’atleta non dovrebbe poter continuare a gareggiare.
Ma quando si valuta se ordinare la misurazione di una prova che è oggetto di una
protesta orale immediata, l’Arbitro dovrebbe:
a. non farlo nei casi in cui vi è stata una chiara violazione delle Regole, ad esempio nel
Salto in Lungo un chiaro segno fatto sulla plastilina dall’atleta in questione o in una
gara di lancio in cui l’attrezzo è chiaramente atterrato al di fuori del settore;
b. farlo sempre (e immediatamente in modo da non ritardare la gara) nei casi in
cui vi siano dubbi.
Il buon funzionamento di questa Regola significa che il Giudice con il picchetto o
il prisma dovrebbe sempre segnare il punto di atterraggio (eccetto nelle gare di
lancio dove l’attrezzo è chiaramente al di fuori del settore) anche quando vede
una bandierina rossa.A parte la possibilità che l’atleta possa fare una protesta orale
immediata, è anche possibile che il Giudice con le bandierine abbia erroneamente
o accidentalmente sollevato quella sbagliata.

8.6. La prestazione dell’atleta sulla quale è pendente un reclamo ed ogni altra sua
prestazione realizzata nella fase di gara svolta “sub judice” saranno valide solo
nel caso il reclamo venga accolto dall’Arbitro o l’appello venga presentato e
successivamente accolto dalla Giuria d’Appello.
Nei Concorsi, dove, a seguito di un atleta che gareggia “sotto reclamo”, un
altro atleta è autorizzato a continuare la gara, quando altrimenti non gli
sarebbe stato concesso, le prestazioni di quell’atleta e gli eventuali risultati
rimarranno validi indipendentemente dal fatto che l’immediata protesta orale
dell’atleta “sotto reclamo” abbia esito positivo.

110 REGOLA 8 RT
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Interpretazione Wa
La Regola 8.6 delle Regole Tecniche si applica a tutte le gare, non solo ai Concorsi.

8.7 Un reclamo alla Giuria d’Appello deve essere fatto, per iscritto, entro 30 minuti:
8.7.1 dall’annuncio ufficiale del risultato corretto dalla decisione presa
dall’Arbitro;
8.7.2 dal responso negativo dato a coloro che hanno presentato il reclamo,
quando non c’è alcuna modifica del risultato.
Deve essere per iscritto, firmato dall’atleta, da qualcuno che agisca per suo
conto o da un rappresentante ufficiale della squadra e deve essere
accompagnato da un deposito di 100 dollari USA o equivalente, che verrà
trattenuto se il reclamo non è accettato. Tale atleta o squadra può fare
appello solo se sta partecipando allo stesso turno della gara a cui si riferisce
l’appello o sta gareggiando in una competizione in cui sono assegnati
punteggi alla squadra.
Nota: L’Arbitro competente deve, dopo la sua decisione, immediatamente comunicare
al TIC l’orario della sua decisione. Se l’Arbitro non è in grado di comunicare oralmente
la sua decisione alla squadra/atleta interessati, l’orario ufficiale dell’annuncio sarà
quello della affissione al TIC del risultato corretto o della decisione.
8.8 La Giuria d’Appello consulterà tutte le persone interessate compreso
l’Arbitro competente (eccetto quando la sua decisione verrà pienamente
confermata dalla Giuria d’Appello).
Se la Giuria d’Appello ha dei dubbi, possono essere prese in considerazione
altre documentazioni disponibili. Se tale documentazione, inclusa ogni prova
anche video utilizzabile, non è risolutiva, sarà rispettata la decisione
dell’Arbitro o del Giudice Capo delle gare di Marcia.
8.9 La Giuria d’Appello può, comunque, riconsiderare le decisioni se vengono
presentate nuove conclusive prove e sempre che la nuova decisione sia
ancora applicabile. Di norma, tale riesame può essere intrapreso prima della
Cerimonia di Premiazione della relativa gara, a meno che l’organo
competente stabilisca diversamente in particolari circostanze.

REGOLA 8 RT 111
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Interpretazione Wa
In determinate circostanze i Giudici (Regola 19.2 delle Regole della Competizione),
l’Arbitro (Regola 18.6 delle Regole della Competizione) e la Giuria d’Appello
(Regola 8.9 delle Regole Tecniche) possono riconsiderare una loro decisione, se
ancora applicabile ed è pratico farlo.

8.10. Le decisioni relative a questioni non previste dalle Regole saranno


successivamente comunicate dal Presidente della Giuria d’Appello
all’Amministratore Delegato WA.
8.11 La decisione della Giuria d’Appello o dell’Arbitro in assenza di una Giuria
d’Appello, o se nessun appello viene presentato, sarà definitiva. Non ci sarà
possibilità di ulteriore diritto di appello, incluso l’appello al CAS (Corte
Arbitrale dello Sport).

9. Gare MISTe (reGola 147)

9.1 Gare universali come le staffette o altre gare a squadre in cui gli uomini e le
donne gareggiano insieme o gare in cui gli uomini e le donne gareggiano per
una unica classifica sono consentite in conformità ai regolamenti applicabili
dell’organismo competente.
9.2 Diversamente da quanto previsto alla precedente Regola 9.1, in tutte le altre
competizioni che si svolgono completamente nello stadio non saranno,
normalmente, permesse gare miste tra uomini e donne.
Comunque, possono essere permesse le seguenti, in tutte le competizioni, ad
eccezione di quelle tenute in conformità ai paragrafi da 1.1 a 1.3 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale. In caso di competizioni tenute ai
sensi dei paragrafi 1.4, 1.5 e da 1.7 a 1.10 della definizione di Competizione
internazionale, gare miste possono essere sempre permesse nei Concorsi e
nelle gare previste alla Regola 9.2.1 delle Regole Tecniche, se specificatamente
permesse dalle Associazioni d’Area interessate
9.2.1 gare miste di corsa di 5000m o superiori in competizioni che si
svolgono nello stadio, ma è consentito solo quando vi sia in gara un

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insufficiente numero di atleti di uno o entrambi i sessi tale da


giustificare lo svolgimento di gare separate. Il sesso di ciascun atleta
deve essere indicato nel risultato.Tali gare non possono, in ogni caso,
essere condotte in modo tale da permettere agli atleti di un sesso di
fare l’andatura o fornire assistenza agli atleti dell’altro sesso.
9.2.2 i Concorsi per uomini e donne possono essere condotti
contemporaneamente in una o più pedane. Devono essere usati fogli
gara separati ed i risultati ufficializzati per ciascun sesso. Ogni turno di
prove di queste gare può essere condotto o con la chiamata di tutti gli
atleti di un sesso ed a seguire dagli altri o alternandoli.Ai fini della Regola
25.17 delle Regole Tecniche, tutti gli atleti devono essere considerati
come se fossero dello stesso sesso. Ove i Salti in Elevazione sono
condotti su una unica pedana di gara, le Regole da 26 a 28 delle Regole
Tecniche devono essere rigorosamente applicate compreso che l’asticella
deve continuare ad essere alzata conformemente ad un unico elenco di
incrementi comunicato in precedenza per l’intera competizione.

Interpretazione Wa
L’intento della Regola 9.2.1 delle Regole Tecniche è quello di facilitare la gestione
delle gare di 5000m e oltre, quando siamo in presenza di un limitato numero di
atleti di uno o entrambi i sessi nel caso di gare più lunghe (ad esempio una gara di
marcia su pista di 10.000m o oltre), dove i vincoli di orario rendono difficile
programmare gare separate. L’intento della Regola non è quello di fornire
l’opportunità alle donne di gareggiare insieme agli uomini per ottenere prestazioni
in condizioni potenzialmente migliori.
Per essere chiari, la gara mista nei Concorsi e nelle gare di 5000m ed oltre, è:
a. ammessa in tutte le competizioni nazionali, fatte salve le regole della competente
federazione (non è richiesto alcun permesso supplementare dall’Associazione
di Area);
b. consentita nelle competizioni tenute ai sensi dei paragrafi 1.9 e 1.10 della
definizione di Competizione Internazionale se espressamente autorizzata
dall’Associazione di Area competente;

REGOLA 9 RT 113
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c. non é consentita in una competizione tenuta ai sensi dei paragrafi da 1.1 a 1.8
della definizione di Competizione internazionale, a meno che, nel caso dei
Concorsi, lo preveda il regolamento della manifestazione.
Ci sono anche restrizioni sul riconoscimento dei Primati Mondiali nelle gare miste: vedi
Regole 31.1 (con riferimento alle gare su pista di 5000m ed oltre) e 32 (con riferimento
alle gare femminili su strada) delle Regole della Competizione. La Regola 32 Nota(ii)
delle Regole della Competizione fornisce una guida sul modo in cui una corsa solo
femminile può essere effettuata (consentendo di stabilire un primato solo femminile) in
una situazione in cui sia gli uomini che le donne siano o potrebbero essere in gara.
(Vedi anche Regole 25.2 e 25.3 delle Regole della Competizione).

10. rIleVazIonI e MISurazIonI (reGola 148)

10.1. L’esattezza delle marcature e delle installazioni per gli impianti di atletica ai
sensi delle Regole 2 e 11.2 delle Regole Tecniche devono essere verificate da
un professionista debitamente qualificato che deve rilasciare le relative
certificazioni, unitamente ai dettagli di ogni misurazione effettuata,
all’organismo competente e/o al proprietario o al gestore dell’impianto. Egli
dovrà avere pieno accesso a tutti i piani e disegni dello stadio ed all’ultimo
rapporto di misurazione, per poter effettuare questa verifica.
10.2 Nelle gare di atletica leggera delle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2,
1.3 e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale tutte le misurazioni
debbono essere effettuate con un nastro o una sbarra d’acciaio o con uno
strumento scientifico di misurazione. Barre d’acciaio, nastri e dispositivi
scientifici di misurazione devono essere costruiti e calibrati nel rispetto degli
standard internazionali. La precisione degli apparecchi di misurazione, utilizzati
in gara, dovrà essere verificata secondo gli standards di misurazione da
organismi nazionali accreditati.
Per le altre competizioni, ad eccezione di quelle indicate ai paragrafi 1.1, 1.2,
1.3 e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale, possono essere
utilizzate bindelle in fibra di vetro.
Nota: Per l’omologazione dei Primati vedi Regola 31.17.1 delle Regole della Competizione.

114 REGOLA 9-10 RT


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11. ValIdITà delle preSTazIonI (reGola 149)

11.1 Nessuna prestazione conseguita da un atleta sarà valida, se non viene


conseguita durante una competizione ufficiale organizzata in conformità alle
Regole IAAF.
11.2. Le prestazioni conseguite in gare svolte al di fuori delle strutture atletiche
tradizionali (come quelle tenute nelle piazze cittadine, in altre strutture
sportive, su spiagge, ecc.) o su installazioni provvisorie costruite all’interno
di uno stadio saranno valide e riconosciute ufficialmente se le stesse
rispetteranno tutte le seguenti condizioni:
11.2.1 l’organismo relativo ha provveduto ad autorizzare la gara a norma
delle Regole da 2 a 3 delle Regole della Competizione;
11.2.2 un adeguato gruppo di Giudici Nazionali è stato designato per la
gestione della gara;
11.2.3 quando il caso, siano usate attrezzature ed attrezzi conformi con le
Regole; e
11.2.4 la gara sia condotta in un’area di competizione o struttura che sia
conforme alle Regole e per la quale sia stata effettuata, prima della
gara e quando possibile il giorno della gara, una verifica in conformità
alla Regola 10 delle Regole Tecniche.
Nota: I moduli standard correnti che devono essere usati per i rapporti sulla
conformità dell’area di competizione o struttura dove si svolge l’evento sono
disponibili presso l’Ufficio WA, o possono essere scaricati dal sito web della WA.

Interpretazione Wa
Quando una competizione descritta alla Regola 11.2 delle Regole Tecniche ha una
durata maggiore di un giorno, la rilevazione dovrebbe essere fatta il primo giorno
di gare. In entrambi i casi, se il rilevatore può ricevere garanzie che non vi sarà
alcuna alterazione delle strutture oggetto dell’indagine, la rilevazione può essere
completata fino a due giorni prima del primo giorno di gare.

REGOLA 11 RT 115
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11.3 Le prestazioni realizzate in conformità con queste Regole, nei Turni di


Qualificazione, negli spareggi del Salto in Alto e del Salto con l’Asta, in ogni
gara o parte di una gara successivamente annullata come previsto dalla Regola
18.7 delle Regole della Competizione o dalle Regole 8.4.2, 17.2 o 25.20 delle
Regole Tecniche, nelle gare di Marcia in cui viene applicata la Regola 54.7.3
delle Regole Tecniche e l’atleta non viene squalificato o nelle singole gare
delle Prove Multiple, indipendentemente dal fatto che l’atleta abbia
completato o meno l’intera competizione di Prove Multiple, saranno
normalmente considerate valide per scopi quali statistiche, primati, classifiche
e per il conseguimento dei minimi di iscrizione.

Interpretazione Wa
La WA ha stabilito eccezionalmente che, al solo scopo di determinare se un atleta
ha raggiunto il minimo di iscrizione per una competizione di Prove Multiple:
“Le condizioni devono essere rispettate in ciascuna delle singole gare, tranne in
quelle in cui viene misurata la velocità del vento, ove deve essere soddisfatta almeno
una delle seguenti condizioni:
a. La velocità in ogni singola gara non deve essere superiore ai 4 metri al secondo.
b. La velocità media (basata sulla somma algebrica delle velocità del vento, misurate
per ogni singola gara, divisa per il numero di tali gare) non deve essere superiore
ai 2 metri al secondo.”

12. VIdeoreGISTrazIone (reGola 150)

Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2 e 1.3 della definizione di


Competizione Internazionale e, ogniqualvolta sia possibile anche nelle altre
competizioni, una videoregistrazione ufficiale di tutte le gare deve essere attivata
a supporto dei Delegati Tecnici. Essa dovrebbe essere sufficiente a supportare il
ruolo dell’Arbitro alle Videoregistrazioni quando nominato ed in altre situazioni
per dimostrare la regolarità delle prestazioni ed ogni violazione delle Regole.
Specifiche informazioni sono fornite nel “Video Recording and Video Referee
Guidelines” che può essere scaricato dal sito web WA.

116 REGOLA 11-12 RT


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Interpretazione Wa
Il compito di un Arbitro alle Videoregistrazioni, in qualsiasi manifestazione, sarà
significativamente quello di effettuare la supervisione pratica di molti aspetti delle
gare per le quali sono disponibili sufficienti sistemi di raccolta e riproduzione video.
L’Arbitro alle Videoregistrazioni sarà generalmente in grado di agire proattivamente in
relazione alle gare di corsa (ad esempio la partenza, correre all’interno della linea di
corsia in curva, spinte ed ostruzioni, uscita dalla corsia in anticipo, cambi nelle Staffette).
Potrà svolgere un ruolo simile anche per alcuni o tutti i Concorsi se il numero di
telecamere ed attrezzature è sufficiente, ma di solito opererà in modo più reattivo
quando sul campo l’Arbitro richiede un ulteriore esame o revisione di un fatto specifico.
Nel caso delle Corse in pista, l’Arbitro alle Videoregistrazioni osserverà le gare su
uno o più schermi nella sala video e quindi sulla base della propria osservazione o
su rapporto di un Arbitro o del Caposervizio ai Controlli nella zona di gara,
esaminerà uno o più problemi particolari guardando qualsiasi filmato riprodotto
che potrebbe essere disponibile. Se è chiaro, come risultato dell’esame, che c’è
stata una violazione delle Regole, dovrebbe prendere la decisione appropriata e
trasmetterla all’Arbitro alle Corse ed al Primo Giudice al Fotofinish. Allo stesso
modo se un Giudice di Controllo o l’Arbitro alle Corse segnalano una potenziale
violazione, dovrebbe essere controllata dall’Arbitro alle Videoregistrazioni e fornito
il consiglio appropriato e la decisione presa.
Inoltre, i filmati ufficiali funzioneranno come nel passato per fornire assistenza
nell’affrontare le proteste e gli appelli.
Sta diventando comune per le aziende con esperienza fornire un valido servizio per
le competizioni piuttosto che per gli Organizzatori organizzarne uno proprio.
Tuttavia, è possibile utilizzare entrambe le opzioni.

13. punTeGGIo (reGola 151)

In un incontro dove il risultato finale è determinato dalla assegnazione di punti, il


sistema di assegnazione deve essere concordato prima dell’inizio dell’incontro da
tutte le Federazioni Membro o squadre gareggianti a meno che non sia previsto dai
regolamenti applicabili.

REGOLA 12-13 RT 117


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SezIone II – Gare Su pISTa

Le Regole 17.2, 17.6 (ad eccezione di quanto previsto dalle Regole 54.12 e 55.9),
17.14, 18.2, 19 e 21.1 delle Regole Tecniche si applicano anche alle Sezioni VI,VII,VIII
delle Regole Tecniche.

14. MISurazIone della pISTa (reGola 160)

14.1 La lunghezza di una pista standard è di 400 metri. Essa è formata da due
rettilinei paralleli e da due curve di raggio uguale. L’interno della pista sarà
bordato da un cordolo di materiale adatto, che dovrebbe essere di colore
bianco con un’altezza da 50mm a 65mm ed una larghezza da 50mm a 250mm.
Il cordolo nei due rettilinei può essere omesso, sostituito da una linea bianca
della larghezza di 50mm.
Se una sezione del cordolo su una curva deve essere temporaneamente
rimossa per le gare di Concorso, al suo posto, sul terreno al di sotto di essa,
deve essere segnata una linea bianca di 50mm di larghezza con coni di plastica
o bandierine, altezza minima 0,15m, posti sulla linea bianca così che il bordo
della base del cono e dell’asta della bandierina coincida con il bordo della
linea bianca più vicina alla pista, e piazzati ad intervalli non superiori a 4m
(2m per la parte curva di diversione verso la fossa delle siepi). Le bandierine
devono essere posizionate con un angolo di 60° rispetto al terreno
all’esterno della pista. Ciò (inclusa anche l’opzione di un cordolo temporaneo
si applica anche alla sezione curva della pista nella gara delle siepi laddove i
concorrenti deviano dalla pista principale per portarsi alla fossa, alla metà
esterna della pista in caso di partenza ai sensi della Regola 17.5.2 delle Regole
Tecniche e facoltativamente anche ai rettilinei, in quest’ultimo caso, ad
intervalli non superiori a 10m.
Nota: tutti i punti sulla linea interna della prima corsia in cui la pista effettua una
deviazione passando da una curva ad un tratto dritto o da un tratto dritto ad una
curva devono essere segnati sulla linea bianca da un misuratore con un marchio

118 REGOLA 14 RT
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di un colore distintivo di 50mm x 50mm, e su tali punti deve essere posto un cono
durante una corsa.
14.2 La misurazione sarà fatta a 0,30m entro il bordo interno della pista o, dove
non esiste cordolo su una curva (o nella zona di abbandono della pista per
andare verso la fossa delle siepi), a 0,20m dalla linea delimitante l’interno
della pista.

regola 14 rT – Misurazione della pista


(veduta dall’interno)

14.3 La distanza di ogni gara deve essere misurata dal bordo della linea di partenza
più lontana dall’arrivo, al bordo della linea di arrivo più vicina alla partenza.
14.4. In tutte le gare di corsa sino a 400m inclusi, ciascun concorrente deve avere
una corsia separata della larghezza di 1,22m (± 0.01m), inclusa la linea bianca
sulla destra, delimitata da linee bianche di 50mm di larghezza. Tutte le corsie
devono essere della stessa larghezza. La corsia interna deve essere misurata
come stabilito nella precedente Regola 14.2 mentre le restanti corsie devono
essere misurate a 0,20m dai margini esterni delle linee che delimitano
all’interno le corsie stesse.
Nota: Per tutte le piste costruite prima del 1 Gennaio 2004 le corsie potranno avere
un’ampiezza massima di 1.25m. Tuttavia, quando una pista è completamente
ristrutturata, la larghezza della corsia dovrà essere conforme a questa Regola.

REGOLA 14 RT 119
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14.5 Nelle Competizioni Internazionali, indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale, la pista dovrebbe avere minimo
8 corsie.
14.6 La tolleranza massima per la pendenza laterale della pista verso il bordo
interno non dovrebbe superare l’1:100 (1%) a meno che non sussistano
circostanze particolari che giustificano una deroga concessa dalla WA e per
la pendenza complessiva in discesa nella direzione di corsa non deve superare
l’1:1000 (0,1%).
14.7 Informazioni tecniche complete sulla costruzione, preparazione e segnatura
di una pista sono contenute nel WA Track and Field Facilities Manual. Questa
Regola dà i principi generali che devono essere seguiti.

Interpretazione Wa
La rimozione temporanea di una sezione del cordolo dovrebbe essere ridotta al
minimo sufficiente per consentire ai Concorsi di svolgersi in modo equo ed efficiente.
I colori da utilizzare per contrassegnare la corsa sono indicati nel “Track Marking
Plan” incluso nel “WA Track and Field Facilities Manual”.

15. BloCCHI dI parTenza (reGola 161)

15.1 I blocchi di partenza debbono essere usati per tutte le gare sino ai 400m
inclusi (compresa la prima frazione della 4x200m, della Staffetta Mista e della
4x400m) e non debbono essere usati per nessuna altra gara di corsa. Quando
sono in posizione sulla pista, nessuna parte dei blocchi di partenza può
oltrepassare la linea di partenza o protendersi in un’altra corsia, fa eccezione
la parte posteriore del telaio che può estendersi oltre la linea di corsia
esterna, purché non vi sia ostacolo a qualsiasi altro atleta.
15.2 I blocchi di partenza debbono essere conformi alle seguenti caratteristiche
generali:
15.2.1 I blocchi di partenza debbono consistere in due piastre contro le
quali vengono premuti i piedi dell’atleta in posizione di partenza e
debbono essere montate su di una intelaiatura rigida. Debbono

120 REGOLA 14-15 RT


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essere costruiti interamente con materiali rigidi e non debbono


fornire all’atleta vantaggi illeciti. Il telaio non dovrà in alcun modo
ostacolare i piedi dell’atleta quando abbandonano i blocchi.
15.2.2 Le piastre debbono essere inclinate, per adattarsi alla posizione di
partenza dell’atleta, e possono essere piatte o leggermente concave.
La loro superficie deve essere predisposta per ospitare i chiodi delle
scarpe dell’atleta o usando scanalature o fessure nella superficie
stessa, oppure ricoprendola con materiale adatto che permetta l’uso
di scarpe chiodate.
15.2.3 La posizione delle piastre sull’intelaiatura può essere regolabile, ma
non dovrà permettere movimenti durante la partenza vera e propria.
In ogni caso le piastre debbono essere regolabili avanti o indietro in
relazione reciproca. I congegni regolabili debbono essere assicurati da
solidi morsetti o meccanismi di bloccaggio che possano essere
facilmente e velocemente azionati dall’atleta.
15.2.4 debbono essere fissati alla pista da un certo numero di punte o chiodi,
sistemati in modo tale da causare il minor danno possibile alla pista.
La loro sistemazione deve essere tale da consentire che possano
essere rimossi facilmente e rapidamente. Il numero, lo spessore e la
lunghezza delle punte o chiodi sono subordinati al tipo di materiale
di cui è fatta la pista. Il fissaggio deve essere tale da non permettere
movimenti durante la partenza vera e propria;
15.2.5 quando un atleta usa blocchi di partenza di sua proprietà, essi
debbono essere conformi con queste Regole ma in ogni caso
possono essere di qualsiasi foggia e grandezza, purché non
costituiscano intralcio per gli altri atleti;
15.3 Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2. 1.3 e 1.6 della definizione di
Competizione Internazionale e per qualsiasi risultato sottoposto a ratifica
quale Record del Mondo, ai sensi delle Regole 32 o 34 delle Regole della
Competizione, i blocchi di partenza debbono essere collegati ad un Sistema
Informativo Partenze, certificato WA. L’uso di questo sistema è fortemente
raccomandato per tutte le altre manifestazioni.

REGOLA 15 RT 121
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Nota: In aggiunta, un sistema di richiamo automatico, conforme alle Regole, può


essere usato.
15.4 Nelle competizioni indicate ai paragrafi da 1.1 a 1.6 della definizione di
Competizione Internazionale, i concorrenti debbono usare unicamente
blocchi di partenza forniti dagli Organizzatori della competizione. Negli altri
incontri su piste in materiale coerente gli Organizzatori possono pretendere
che vengano usati soltanto blocchi di partenza forniti da loro stessi.

Interpretazione Wa
Questa Regola dovrebbe anche essere interpretata in modo tale che:
a. nessuna parte del telaio o dei poggiapiedi può sovrapporsi a una linea di partenza;
b. solo il telaio (ma nessuna parte del poggiapiedi) può estendersi nella corsia
esterna a condizione che non crei ostruzione. Questo riflette, in pratica, la lunga
consuetudine degli atleti all’inizio delle gare in curva che pongono i loro blocchi
ad angolo per tenere la linea più diretta dopo la partenza.
L’uso di luci, solo da parte di atleti sordi o con problemi di udito, è consentito per
la partenza delle Corse e non è considerata assistenza. Dovrebbe essere comunque
obbligo dell’atleta o della sua squadra, provvedere al finanziamento ed alla fornitura
di tali apparecchiature e alla loro compatibilità con il sistema di partenza in uso, a
meno che in una particolare manifestazione vi sia uno specifico partner tecnico che
possa fornirle.

16. la parTenza (reGola 162)

16.1 La partenza di una corsa deve essere indicata da una linea bianca larga 50mm.
In tutte le corse che non si disputano in corsia, la linea di partenza deve
essere curva così che tutti i concorrenti partano alla stessa distanza
dall’arrivo. Le posizioni di partenza per tutte le distanze devono essere
numerate da sinistra a destra in direzione della corsa.
Nota (i): Nel caso di partenza di gare al di fuori dello stadio la linea di partenza
dovrà essere al massimo di 0,30m di larghezza e possibilmente di un qualsiasi
colore contrastante distintamente con la superficie della zona di partenza.

122 REGOLA 15-16 RT


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Nota (ii): la linea di partenza dei 1500m, o qualsiasi altra linea di partenza curva,
può essere estesa all’esterno della corsia nella misura in cui lo consente la stessa
superficie sintetica.

Interpretazione Wa
È da prevedere che, al fine di completare in modo efficiente le procedure di
partenza e nelle manifestazioni più grandi per avviare in modo appropriato i
concorrenti alla corsa, gli atleti, una volta riuniti, dovrebbero stare in piedi e di
fronte nella direzione della corsa.

16.2 In tutte le Competizioni Internazionali, ad eccezione di quanto indicato nella


nota sottostante, i comandi del Giudice di Partenza devono essere formulati
nella propria lingua, in Inglese o in Francese.
16.2.1 Nelle Corse fino a 400m inclusi (come pure per la 4x200m, la
Staffetta Mista prevista dalla Regola 24.1 delle Regole Tecniche e la
4x400m) i comandi debbono essere: “Ai vostri posti” e “Pronti”.
16.2.2 Nelle Corse oltre i 400m (eccetto la 4x200m, la Staffetta Mista e la
4x400m), i comandi debbono essere: “Ai vostri posti”.
16.2.3 Quando, in qualsiasi corsa ai sensi della Regola 16.5 delle Regole
Tecniche, il Giudice di Partenza non è convinto che tutto sia pronto
per iniziare le procedure di partenza dopo che gli atleti sono ai loro
posti o lui stesso interrompe la partenza per altre ragioni, il comando
sarà “Al tempo”.(Stand Up).
Tutte le gare di corsa normalmente debbono essere fatte partire dalla
detonazione della pistola del Giudice di Partenza, rivolta verso l’alto.
Nota: Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 e 1.9 della
definizione di Competizione Internazionale, i comandi del Giudice di Partenza
saranno dati solo in Inglese.

Interpretazione Wa
Il Giudice di Partenza non deve iniziare le procedure di avvio prima che sia sicuro
che la squadra di cronometraggio sia pronta così come i Giudici al traguardo e,

REGOLA 16 RT 123
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nelle gare fino a 200m inclusi, l’Anemometrista. Le modalità di comunicazione tra


la partenza e l’area di arrivo ed il team di cronometraggio variano in base al livello
della competizione. Negli eventi organizzati ai sensi dei paragrafi da 1.1 a 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale ed in molte altre riunioni di alto livello,
vi è sempre una società di servizi responsabile per i tempi elettronici ed il Sistema
Informativo Partenze. In questo caso, ci saranno tecnici responsabili della
comunicazione. In altre competizioni viene utilizzata una varietà di sistemi di
comunicazione: radio, telefoni o usando bandierine o luci lampeggianti.

16.3 Nelle gare fino a 400m compresi (incluse le prime frazioni della 4x200m, della
Staffetta Mista e della 4x400m) è obbligatoria la partenza a terra e l’uso dei
blocchi di partenza. Dopo il comando “Ai vostri posti” il concorrente deve
avvicinarsi alla linea di partenza ed assumere una posizione completamente
all’interno della corsia che gli è stata assegnata e dietro alla linea di partenza. Un
atleta, quando è in posizione di partenza, non deve toccare la linea di partenza,
né il terreno al di là della stessa, con le mani o con i piedi. Entrambe le mani ed
almeno un ginocchio devono essere a contatto con il terreno ed entrambi i piedi
in contatto con i blocchi di partenza. Al comando “Pronti” il concorrente deve
alzarsi immediatamente, sino alla sua posizione finale di partenza, mantenendo il
contatto delle mani con il terreno e dei piedi con le piastre dei blocchi di partenza.
Dopo che il Giudice di Partenza ha accertato che tutti i concorrenti sono fermi
nella posizione di “Pronti”, sarà sparato il colpo di pistola.

Interpretazione Wa
In tutte le Corse con partenza dai blocchi, non appena gli atleti siano fermi sui loro
blocchi, il Giudice di Partenza alzerà il braccio con il quale tiene la pistola, poi
pronuncerà il “Pronti”. Quindi aspetterà che tutti gli atleti siano immobili e poi
sparerà il colpo di pistola.
Il Giudice di Partenza non deve alzare il braccio troppo presto, specialmente se è
impiegato il cronometraggio manuale. Si consiglia di alzare il braccio solo quando
sta per dare il comando “Pronti”.
Non esiste una regola che consenta di stabilire il tempo che intercorre tra il

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comando “Ai vostri posti” e “Pronti” da una parte e dall’altra tra il comando
“Pronti” ed il colpo di pistola. Il Giudice di Partenza lascerà partire gli atleti una
volta che sono tutti immobili nella corretta posizione di partenza. Il che significa che,
per certe partenze, si potrebbe avere il colpo di pistola sparato abbastanza
rapidamente, ma dall’altra parte, si potrebbe anche dover aspettare più a lungo per
assicurarsi che siano tutti immobili nella loro posizione di partenza.

16.4 Nelle Corse oltre i 400m (eccetto la 4x200m, la Staffetta Mista e la 4x400m),
tutte le partenze avverranno da una posizione eretta. Dopo il comando “Ai vostri
posti” il concorrente dovrà avvicinarsi alla linea di partenza ed assumere una
posizione di partenza dietro alla stessa (completamente all’interno della sua corsia
nelle corse con partenza in corsia). Un concorrente non deve toccare qualsiasi
parte del terreno con una mano o con entrambe e/o la linea di partenza o il
terreno di fronte ad essa con il suo piede, quando è in posizione di partenza.
Dopo che il Giudice di Partenza ha accertato che tutti i concorrenti sono fermi
e nella corretta posizione di partenza, sarà sparato il colpo di pistola.
16.5 Al comando “Ai vostri posti” o “Pronti”, a seconda del caso, tutti i concorrenti
debbono immediatamente e senza indugio assumere la loro completa e finale
posizione di partenza. Se, per qualsiasi ragione, il Giudice di Partenza non è
convinto che tutto sia pronto per dare la partenza, dopo che i concorrenti
sono ai loro posti, dovrà ordinare ai concorrenti di alzarsi e gli Assistenti del
Giudice di Partenza li sistemeranno di nuovo (vedi anche la Regola 23 delle
Regole della Competizione).
Nel caso in cui un atleta, a giudizio del Giudice di Partenza,
16.5.1 dopo il comando “Ai vostri posti” o “Pronti”, e prima dello sparo della
pistola, non esegue la procedura di partenza, per esempio alzando
una mano e/o alzandosi in piedi o sedendosi in posizione eretta in
caso di partenza dai blocchi, senza una valida ragione (tale ragione
deve essere valutata dall’Arbitro competente); o
16.5.2 non esegue i comandi “Ai vostri posti” o “Pronti” nelle modalità previste,
o non si colloca nella posizione finale di partenza immediatamente e
senza indugio; o

REGOLA 16 RT 125
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16.5.3 dopo il comando “Ai vostri posti” o “Pronti” disturba gli altri atleti in
gara con rumori, movimenti o in altro modo,
il Giudice di Partenza interromperà la procedura di partenza.
L’Arbitro può ammonire l’atleta per condotta impropria (squalificare nel caso
di seconda infrazione della Regola durante la stessa competizione), in base alla
Regola 18.5 delle Regole della Competizione e alla Regola 7.2 delle Regole
Tecniche. Non andrà mostrato alcun cartellino verde. Tuttavia quando una
ragione estranea è considerata la causa della mancata partenza, o l’Arbitro
non è d’accordo con la decisione dei Giudici di Partenza,un cartellino verde
deve essere mostrato a tutti gli atleti per indicare che nessun atleta ha
commesso una falsa partenza.

Interpretazione Wa
La suddivisione delle Regole sulla partenza tra le questioni disciplinari (in base alla
Regola 16.5 delle Regole Tecniche) e le false partenze (Regole 16.7 e 16.8 delle
Regole Tecniche) assicura che l’intero settore non venga penalizzato per le azioni
di un singolo atleta. È importante, al fine di mantenere l’integrità sulle intenzioni di
questa divisione, che i Giudici di Partenza e gli Arbitri siano diligenti nell’applicazione
della Regola 16.5 delle Regole Tecniche così come nel rilevare le false partenze.
Tale comportamento, sia intenzionale o non intenzionale, forse causato dal
nervosismo, dovrebbe far sì che la Regola 16.5 delle Regole Tecniche sia applicata
anche se il Giudice di Partenza ritiene che non sia intenzionale e la sola applicazione
della Regola 16.2.3 delle Regole Tecniche potrebbe essere appropriata.
Al contrario, ci saranno casi in cui un atleta ha diritto a richiedere un ritardo della
partenza per motivi legittimi. È quindi vitale che l’Arbitro alla Partenza (in
particolare) presti attenzione all’ambiente ed alle condizioni che circondano la
partenza, soprattutto in relazione ai fattori di cui il Giudice di Partenza potrebbe
non essere consapevole perché si sta concentrando sulla sua preparazione per
dare la partenza e indossa le cuffie.
In tutti questi casi, il Giudice di Partenza e l’Arbitro devono agire in modo
ragionevole e funzionale ed indicare in modo chiaro le loro decisioni. Se
appropriato, le ragioni delle decisioni possono essere annunciate agli atleti in gara

126 REGOLA 16 RT
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e, se possibile o auspicabile, anche agli annunciatori, alla televisione, ecc, attraverso


la rete di comunicazione.
Un cartellino verde non deve essere mostrato in nessun caso, quando è mostrata
una carta gialla o rossa.

Falsa partenza
16.6 Quando è in uso un Sistema Informativo Partenze certificato WA, il Giudice
di Partenza e/o il Giudice di Partenza per il Richiamo dovranno indossare le
cuffie per sentire chiaramente il segnale acustico emesso quando il Sistema
indica una possibile falsa partenza (vale a dire quando il tempo di reazione è
inferiore a 0,100 secondi). Appena il Giudice di Partenza e/o il Giudice di
Partenza per il Richiamo sente il segnale acustico, e se il colpo di pistola è
stato sparato, ci dovrà essere un richiamo ed il Giudice di Partenza dovrà
esaminare immediatamente i tempi di reazione e ogni altra informazione resa
disponibile dal Sistema Informativo Partenze, al fine di confermare quale
atleta/i, se presente/i, è/sono responsabile del richiamo.
Nota: Quando è in uso un Sistema Informativo Partenze certificato WA, le risultanze
di questa apparecchiatura devono essere utilizzate come una risorsa dagli Ufficiali
di Gara competenti, al fine di prendere una corretta decisione.
16.7 Un atleta, dopo aver assunto la completa e finale posizione di partenza, non
potrà iniziare la sua partenza fino a quando non viene sparato il colpo di
pistola. Se, a giudizio del Giudice di Partenza (incluso quanto previsto dalla
Regola 22.6 delle Regole della Competizione) inizia in anticipo la sua partenza,
ciò sarà una falsa partenza.
L’inizio della partenza è definito:
16.7.1 nel caso di una partenza accovacciata, come qualsiasi movimento di
un atleta che include o ha come conseguenza la perdita di contatto
di uno o entrambi i piedi con le piastre dei blocchi di partenza o la
perdita di contatto di una o entrambe le mani con il terreno; e
16.7.2 nel caso di una partenza in piedi, come qualsiasi movimento che
provoca la perdita di contatto con il terreno di uno o entrambi i
piedi.

REGOLA 16 RT 127
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Se il Giudice di Partenza stabilisce che un atleta, prima di avvertire il suono


della pistola, ha iniziato un movimento che non è stato interrotto ed è
proseguito nell’avvio della sua partenza, sarà assegnata una falsa partenza.
Nota (i): Qualsiasi altro movimento di un atleta non deve essere considerato quale
inizio della sua partenza. Queste situazioni possono essere sanzionate, ove il caso,
con ammonizione disciplinare o squalifica.
Nota (ii): In considerazione del fatto che gli atleti che iniziano le gare in posizione
eretta sono più inclini ad uno sbilanciamento, quando tale movimento è ritenuto
accidentale, dovrà essere fornito il comando “al tempo”. Un atleta che finisca oltre
la linea di partenza a causa di un urto o di una spinta, non dovrebbe essere
penalizzato. L’atleta che abbia causato questa infrazione può essere oggetto di
ammonizione o squalifica disciplinare.

Interpretazione Wa
Generalmente non dovrebbe essere attribuita una falsa partenza se l’atleta non ha
perso il contatto con il terreno o con le piastre dei blocchi.Ad esempio, se un atleta
muove i suoi fianchi in alto, ma poi li muove verso il basso senza che le mani o i piedi
perdano contatto con il terreno o con le piastre dei blocchi in qualsiasi momento,
non dovrebbe essere considerata una falsa partenza. Potrebbe essere un motivo
per ammonire l’atleta (o squalificarlo se c’è stata una precedente ammonizione) per
condotta impropria ai sensi della Regola 16.5 delle Regole Tecniche.
Tuttavia, nel caso di “partenza progressiva” in cui il Giudice di Partenza (o il Giudice
di Partenza per il Richiamo) è dell’opinione che un atleta abbia effettivamente
anticipato la partenza con qualche movimento continuo anche se non ha mosso le
mani o i piedi prima del colpo di pistola, la corsa dovrebbe essere richiamata.
Questo può essere fatto dal Giudice di Partenza o dal Giudice di Partenza per il
Richiamo, ma sarà il Giudice di Partenza a trovarsi nella migliore posizione per
giudicare un caso, poiché solo lui conoscerà la posizione del suo dito sul grilletto
della pistola quando l’atleta ha iniziato il suo movimento. In questi casi, dove il
Giudice di Partenza è sicuro che il movimento dell’atleta è iniziato prima del colpo
di pistola, dovrebbe essere assegnata una falsa partenza.
In conformità con la Nota(ii) i Giudici di Partenza e gli Arbitri dovrebbero evitare di

128 REGOLA 16 RT
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essere troppo zelanti nell’applicazione della Regola 16.7 delle Regole Tecniche in
quelle gare con partenza da una posizione eretta. Tali casi sono rari e di solito si
verificano involontariamente in quanto è più facile sbilanciarsi in una partenza con due
appoggi. Se non è intenzionale, lo stesso potrebbe essere indebitamente penalizzato.
Se un tale movimento fosse considerato accidentale, i Giudici di Partenza e gli Arbitri
sono stimolati a considerare tale partenza come “instabile” prima di richiamarla e
procedere secondo la Regola 16.2.3 delle Regole Tecniche. Tuttavia ripetere le
procedure durante la stessa gara può autorizzare il Giudice di Partenza e/o l’Arbitro
a considerare l’applicazione o di una falsa partenza o di un provvedimento
disciplinare, come potrebbe essere più idoneo applicare nella situazione.

16.8 Eccetto che nelle Prove Multiple ogni atleta responsabile di una falsa partenza
sarà squalificato dal Giudice di Partenza.
Per le Prove Multiple vedi Regola 39.8.3 delle Regole Tecniche.
Nota: In pratica, quando uno o più atleti compiono una falsa partenza, gli altri atleti
sono portati a seguirli e, in senso letterale, anche ognuno di questi commette falsa
partenza. Il Giudice di Partenza dovrebbe ammonire o squalificare solo quell’atleta
o quegli atleti che, a suo parere, sia stato il responsabile della falsa partenza. Questo
potrebbe portare all’ammonizione o squalifica di più di un atleta. Se la falsa
partenza non è da attribuirsi ad alcun atleta, non verrà assegnata alcuna
ammonizione e un cartellino verde sarà mostrato a tutti gli atleti.
16.9 In caso di falsa partenza, gli Assistenti del Giudice di Partenza si comporteranno
come segue:
eccetto che nelle Prove Multiple, ogni atleta responsabile di falsa partenza
deve essere squalificato e un cartellino rosso e nero (diviso diagonalmente)
deve essergli mostrato frontalmente.
Nelle Prove Multiple, ogni atleta responsabile di falsa partenza deve essere
ammonito e un cartellino giallo e nero (diviso diagonalmente) deve essergli
mostrato frontalmente. Allo stesso tempo, tutti gli altri atleti, partecipanti a
quella serie o batteria, devono essere ammoniti con un cartellino giallo e
nero mostrato a ciascuno di loro, da uno o più Assistenti del Giudice di
Partenza, al fine di notificare che chiunque commetta una ulteriore falsa

REGOLA 16 RT 129
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partenza sarà squalificato. In caso di ulteriore falsa partenza, gli atleti


responsabili di falsa partenza saranno squalificati ed il cartellino rosso e nero
sarà mostrato a ciascuno di loro.
Se sono utilizzati gli indicatori di corsia predisposti, ogni volta che un
cartellino è mostrato all’atleta responsabile della falsa partenza, la
segnalazione corrispondente dovrebbe essere riportata sull’indicatore/i della
corsia corrispondente.

Interpretazione Wa
Si raccomanda che le dimensioni dei cartellini bicolori divisi diagonalmente siano
nel formato A5 e che siano in doppia facciata. Si noti che le indicazioni
corrispondenti sugli indicatori di corsia possono rimanere gialle e rosse come in
precedenza, al fine di evitare spese inutili nella modifica delle attrezzature esistenti.

16.10 Il Giudice di Partenza o qualsiasi Giudice di Partenza per il Richiamo che sia
certo che la partenza non sia stata imparziale, deve richiamare i concorrenti
con un altro colpo di pistola.

Interpretazione Wa
Il riferimento ad una partenza corretta non si riferisce solo ai casi di falsa partenza.
Questa Regola dovrebbe anche essere interpretata come applicabile ad altre
situazioni come quando scivolano i blocchi di partenza, un oggetto estraneo
ostacola uno o più atleti durante una partenza ecc.

17. la CorSa (reGola 163)

17.1 Nelle corse che comprendono almeno una curva, la direzione di corsa e
marcia è con la mano sinistra verso l’interno. Le corsie saranno numerate in
modo che la corsia interna a mano sinistra abbia il numero 1.

130 REGOLA 16-17 RT


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Interpretazione Wa
Questa Regola consente, dove le condizioni lo permettono e la pista è
correttamente verificata, che le gare in rettilineo possano essere condotte nella
direzione opposta, cioè con la mano destra all’interno.

Danneggiamenti
17.2 Se un atleta è spintonato o ostruito durante una gara, così da impedire
l’avanzamento:
17.2.1 se il danneggiamento è considerato non intenzionale o è stato
altrimenti causato da un atleta, l’Arbitro può, se è del parere che
l’atleta (o la sua squadra) è stato/a gravemente danneggiato/a, ai sensi
della Regola 18.7 delle Regole della Competizione o della Regola 8.4
delle Regole Tecniche, far ripetere la gara (per uno, alcuni o tutti gli
atleti) o consentire all’atleta interessato o alla squadra interessati di
gareggiare in un turno successivo della gara stessa;
17.2.2 se un altro atleta viene ritenuto dall’Arbitro responsabile del
danneggiamento o dell’ostruzione, tale atleta (o la sua squadra) sarà
squalificato da quella gara. L’Arbitro può, se è del parere che un atleta
è stato seriamente danneggiato, ai sensi della Regola 18.7 delle Regole
della Competizione o della Regola 8.4 delle Regole Tecniche, ordinare
che la gara sia ripetuta (per uno, alcuni o tutti gli atleti) escludendo
qualsiasi atleta squalificato o consentire all’atleta in questione (o
squadra) (diverso da qualsiasi atleta o squadra squalificato) di
gareggiare in un successivo turno della gara stessa.
Nota: nei casi considerati abbastanza gravi, possono essere applicate le
Regole 18.5 delle Regole della Competizione e 7.2 delle Regole Tecniche.
In entrambi i casi relativi alle precedenti Regole 17.2.1 e 17.2.2, tale atleta
(o squadra) dovrebbe normalmente aver concluso la gara con impegno in
buona fede.

REGOLA 17 RT 131
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infrazione di corsia
17.3 In tutte le corse:
17.3.1 disputate in corsia, ciascun concorrente deve rimanere nella corsia
assegnatagli dalla partenza al termine. Questa Regola deve essere
applicata ad ogni frazione di una gara di corsa in corsia.
17.3.2 (o parte di gara) non disputate in corsia, quando un atleta corre in
una curva, nella metà esterna della pista in applicazione della Regola
17.5.2 delle Regole Tecniche o nella parte curva della zona di
abbandono della pista per andare verso la fossa delle siepi, non dovrà
camminare o correre sulla o all’interno della linea (o cordolo) che
marca la parte percorribile della pista (l’interno della pista, la metà
esterna della pista o la parte curva della zona di abbandono della
pista per andare verso la fossa delle siepi).
Ad eccezione di quanto previsto dalla Regola 17.4 delle Regole Tecniche, se
un Arbitro è convinto, su rapporto di un Giudice, di un Giudice di Controllo
od in altro modo, che un concorrente ha infranto questa Regola, questi, o nel
caso di Staffetta la sua squadra, deve essere squalificato.
17.4 Un atleta, o nel caso di Staffetta la sua squadra, non deve essere squalificato se:
17.4.1 è spinto o costretto da un’altra persona a camminare o correre fuori
dalla propria corsia o sulla o all’interno della linea (o cordolo) che
marca la parte percorribile della pista;
17.4.2 cammina o corre fuori dalla propria corsia in rettilineo o in qualsiasi
parte diritta della zona di abbandono della pista per andare verso la
fossa delle siepi, senza trarne vantaggio materiale o corre fuori dalla
linea esterna della propria corsia in curva,
senza trarne vantaggio materiale e senza che altri concorrenti vengano urtati
o danneggiati così da impedirne l’avanzamento. Se ottiene un concreto
vantaggio, l’atleta (o la sua squadra) deve essere squalificato.
Nota: Un vantaggio materiale comprende il migliorare la propria posizione con ogni
mezzo, compreso l’abbandono di una posizione “chiusa” durante una corsa facendo
passi o correndo oltre il cordolo interno della pista.

132 REGOLA 17 RT
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Interpretazione Wa
Questa specifica Nota considera fuorilegge l’azione di un atleta che cerca di
migliorare la propria posizione in gara passando all’interno della pista
(intenzionalmente o dopo essere stato pressato o spinto da un altro atleta) per
uscire da una posizione chiusa, correndo all’interno finché non è libera. Mentre
normalmente correre all’interno della corsia 1 in rettilineo (per distinguere la
stessa azione in curva) non comporterebbe la squalifica obbligatoria, l’Arbitro ora
ha il potere di squalificare a sua discrezione, se questo si verifica e l’atleta ne trae
vantaggio, anche se la ragione iniziale è l’essere stato spinto o spintonato. In questi
casi l’atleta dovrebbe prendere misure immediate per tornare in pista senza cercare
o guadagnare alcun vantaggio.

17.5 Nelle competizioni indicate al paragrafo 1.1 della definizione di Competizione


Internazionale e quando possibile nelle altre competizioni:
17.5.1 la gara degli 800m deve disputarsi in corsia fino alla linea del bordo
più vicino della tangente, dove i concorrenti sono autorizzati ad
abbandonare la propria corsia.
Questa linea (linea di rientro) deve essere indicata da una linea ad
arco sulla pista segnata dopo la prima curva, larga 50mm, che
attraversi tutte le corsie tranne la prima.
Per aiutare i concorrenti ad identificare la linea di rientro, dei piccoli
coni, prismi o altri segnalatori adatti, preferibilmente di colore diverso
da quello della linea di rientro e delle corsie, devono essere sistemati
immediatamente prima dell’intersezione di ciascuna corsia con la
linea di rientro.
Nota: Nelle competizioni di cui ai paragrafi 1.4 e 1.8 della definizione di
Competizione Internazionale le squadre partecipanti possono accordarsi
per non fare uso delle corsie.
17.5.2 quando vi sono più di 12 concorrenti in una corsa sui 1000m, 2000m,
3000m (facoltativamente nei 3000 siepi con fossa interna), 5000m o
10.000m, essi possono essere divisi in due gruppi con un gruppo,
comprendente circa due terzi dei concorrenti, sulla normale linea di

REGOLA 17 RT 133
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partenza curva, e l’altro gruppo su una linea di partenza curva


separata, tracciata attraverso la metà esterna della pista. L’altro
gruppo dovrà correre nella metà esterna della pista sino alla fine della
prima curva della gara, che sarà indicata da coni, bandiere o altri
segnalatori temporanei, come descritto nella Regola 14.1 delle Regole
Tecniche.
La linea di partenza curva separata sarà tracciata in modo che tutti i
concorrenti percorrano la stessa distanza.
La linea di rientro per gli 800m indica il punto ove gli atleti dei gruppi
esterni sui 2000m e sui 10.000m possono riunirsi ai concorrenti che
hanno utilizzato le partenze normali.
Per le partenze in gruppi dei 1000m, 3000m (facoltativamente nei
3000 siepi con fossa interna) e 5000m, la pista sarà segnata all’inizio
del rettilineo di arrivo, per indicare agli atleti, partenti nel gruppo
esterno, dove potranno ricongiungersi con i concorrenti che
utilizzano la partenza normale. Questo segno di 50mm x 50mm,
immediatamente prima del quale sarà sistemato un cono o una
bandiera sino a quando i due gruppi si siano congiunti, sarà tracciato
sulla linea tra le corsie 4 e 5 (corsie 3 e 4 per una pista a 6 corsie).
17.5.3 se un atleta non rispetta questa Regola, o la sua squadra nel caso di
una staffetta, sarà squalificato.

Interpretazione Wa
I segnalatori utilizzati sulla linea di rientro per gli 800m e utilizzabili per le Staffette
devono essere 50 mm × 50 mm e di altezza non superiore a 0,15m.
Per chiarezza nel rispetto della Regola 25.4 delle Regole della Competizione, un
atleta sarà squalificato:
a. se calpesta o si trova all’interno della linea indicata nella Regola 17.3 delle Regole
Tecniche
b. se lascia la corsia prima della linea di rientro o del segnalatore indicato alla
Regola 17.5 delle Regole Tecniche.

134 REGOLA 17 RT
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abbandono della pista


17.6 Un atleta che abbia volontariamente abbandonato la pista, eccetto quanto
previsto alla Regola 24.6.3 delle Regole Tecniche, non può essere autorizzato
a continuare la gara e deve essere registrato come ritirato. Qualora l’atleta
tenti di rientrare in gara, sarà squalificato dall’Arbitro.

segnali
17.7 I concorrenti, ad eccezione di quanto previsto dalla Regola 24.4 delle Regole
Tecniche, eccettuato il caso di Corse a Staffetta disputate in parte o
interamente in corsia, non possono fare segni o porre oggetti sopra o lungo
la pista che possano servire loro di riferimento e aiuto. I Giudici inviteranno
l’atleta interessato ad adattare o rimuovere eventuali segnali o oggetti non
conformi a questa Regola. Nel caso non lo faccia, i Giudici provvederanno a
rimuoverli.
Nota: I casi più gravi possono essere ulteriormente gestiti in conformità alle Regole
18.5 delle Regole della Competizione e 7.2 delle Regole Tecniche.

misurazione del vento


17.8 L’anemometro deve essere fabbricato e calibrato in conformità con gli
standard internazionali. La precisione dello strumento di misurazione
utilizzato in competizione dovrà essere verificata da un’autorità nazionale
competente.
17.9 In tutte le Competizioni Internazionali, indicate ai paragrafi da 1.1 a 1.8 della
definizione di Competizione Internazionale e per ogni prestazione
sottoposta a ratifica come Record Mondiale, devono essere usati
anemometri non meccanici.
Un anemometro meccanico deve avere un’appropriata protezione per
ridurre l’impatto d’ogni componente trasversale di vento. Quando sono
usati apparecchi a tubo, la lunghezza, su ogni lato della misurazione, deve
essere almeno due volte il diametro del tubo.
17.10 L’Arbitro alle Corse in pista garantirà che l’anemometro sia posto sul
rettilineo d’arrivo adiacente alla prima corsia e a 50m dalla linea d’arrivo. Il

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piano di misurazione sarà posizionato ad un’altezza di 1,22m +0,05m e a


non più di 2m dalla pista.
17.11 L’anemometro può essere fatto partire e fermare automaticamente e/o a
distanza, e l’informazione inviata direttamente al sistema informatico della
manifestazione.
17.12 I periodi nei quali deve essere rilevata la velocità del vento, dalla
fiammata/fumo della pistola del Giudice di Partenza sono i seguenti:
100 metri 10 secondi
100 metri con Ostacoli 13 secondi
110 metri con Ostacoli 13 secondi
Nella corsa dei 200m la velocità del vento verrà normalmente misurata per
un periodo di 10 secondi, cominciando da quando il primo concorrente
entra in rettilineo.
17.13 L’anemometro sarà letto in metri al secondo, arrotondato al successivo
decimo di metro per secondo, salvo che il secondo decimale sia pari a zero,
in senso positivo (ciò significa che una lettura di +2.03 metri per secondo
sarà registrata come +2.1, mentre una lettura di -2.03 metri per secondo
sarà registrata come -2.0). Gli strumenti che forniscono letture digitali
espresse in decimo di metro per secondo, devono essere costruiti in modo
da essere conformi a questa Regola.

indicazione dei tempi intermedi


17.14 I tempi intermedi ed i tempi ufficiosi dei vincitori possono venire annunciati
ufficialmente e/o esposti su appositi tabelloni. Comunque, tali tempi non
debbono venire altrimenti comunicati agli atleti da persone che si trovino
all’interno della zona di gara, senza il preventivo consenso dell’Arbitro
responsabile che può autorizzare o nominare non più di una persona per
enunciare i tempi in ciascuno di non più di due punti di rilevamento
concordati.
Gli atleti che ricevono tempi intermedi, comunicati in violazione a questa
Regola, saranno considerati come fruitori di assistenza e saranno soggetti
alle disposizioni previste dalla Regola 6.2 delle Regole Tecniche.

136 REGOLA 17 RT
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Nota: La zona di gara, che normalmente è delimitata da una barriera fisica, si


definisce per questo scopo come l’area in cui la competizione si svolge e il cui
accesso è limitato, ai sensi delle Regole e dei regolamenti, agli atleti partecipanti
ed al personale autorizzato.

Distribuzione di acqua potabile/spugnaggi


17.15 Specifiche per la Distribuzione di acqua potabile/spugnaggi, come segue:
17.15.1 Nelle gare su pista di 5000m ed oltre, gli Organizzatori possono
fornire acqua e spugne agli atleti in relazione alle condizioni
atmosferiche.
17.15.2 Nelle gare su pista superiori ai 10.000m, devono essere previste
postazioni per rifornimenti, distribuzione di acqua potabile e
spugnaggi. I rifornimenti possono essere forniti dagli Organizzatori
o dall’atleta e devono essere posizionati in modo che siano
facilmente accessibili, o possano essere messi in mano all’atleta da
personale autorizzato. I rifornimenti forniti dagli atleti devono essere
tenuti sotto controllo dal personale designato dagli Organizzatori
dal momento in cui i rifornimenti stessi sono consegnati dagli atleti
o dai loro rappresentanti. Questi addetti dovranno assicurare che i
rifornimenti non siano alterati o manomessi in alcun modo.
17.15.3 Un atleta può, in qualsiasi momento, trasportare acqua o rifornimenti
a mano o attaccati al suo corpo la cui provvista è stata effettuata fin
dalla partenza o raccolti o ricevuti in una postazione ufficiale.
17.15.4 Un atleta che riceve o raccoglie un rifornimento o acqua al di fuori
di una postazione ufficiale, salvo quando disposto per ragioni
mediche da o sotto il controllo degli Ufficiali di Gara, o prende il
rifornimento di un altro atleta dovrebbe, per questa prima
infrazione, ricevere una ammonizione da parte dell’Arbitro
normalmente mostrando un cartellino giallo. Per una seconda
infrazione l’Arbitro deve squalificare l’atleta, normalmente
mostrando un cartellino rosso. L’atleta dovrà quindi abbandonare
immediatamente la pista.

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Nota: Un atleta può ricevere o passare ad un altro atleta un rifornimento,


acqua o spugne a condizione che lo possegga fin dalla partenza o l’abbia
preso o ricevuto in una postazione ufficiale. Tuttavia ogni aiuto
continuativo da un atleta ad uno o più atleti può essere considerato come
assistenza ed un’ammonizione e/o squalifica può essere applicata.

18. l’arrIVo (reGola 164)

18.1 L’arrivo di una corsa deve essere indicato da una linea bianca larga 50mm.
Nota: Nel caso di una gara che termina al di fuori dello stadio la linea di arrivo dovrà
essere al massimo di 0,30m di larghezza e possibilmente di un qualsiasi colore
contrastante distintamente con la superficie della zona di arrivo.
18.2 I concorrenti devono essere classificati nell’ordine in cui qualunque parte del
loro corpo (cioè il torso, da non confondersi con testa, collo, braccia, gambe,
mani e piedi) raggiunga il piano verticale del bordo più vicino della linea
d’arrivo, come sopra definito.
18.3 In qualsiasi gara decisa sulla base della distanza percorsa in un periodo di tempo
fissato, il Giudice di Partenza deve sparare il colpo di pistola esattamente un
minuto prima della fine della gara per avvertire i concorrenti ed i Giudici che
la gara sta per terminare. Il Giudice di Partenza deve essere diretto dal Capo
Cronometrista, ed esattamente al tempo fissato dopo la partenza, deve
segnalare la fine della gara con un nuovo colpo di pistola. Al momento in cui il
colpo di pistola viene sparato per segnalare la fine della gara, i Giudici incaricati
devono segnalare il punto dove ciascun concorrente ha toccato la pista per
l’ultima volta prima o simultaneamente con lo sparo della pistola.
La distanza ottenuta deve essere misurata al metro immediatamente inferiore
a questo punto.Almeno un Giudice deve essere assegnato a ciascun concorrente
prima della partenza della gara, allo scopo di segnare la distanza ottenuta.

Interpretazione Wa
Le linee guida per lo svolgimento della gara di un’Ora di Corsa devono essere
scaricate dal sito web della WA.

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19. CronoMeTraGGIo e FoToFInISH (reGola 165)

19.1 Vengono ufficialmente riconosciuti tre metodi di cronometraggio:


19.1.1 il Cronometraggio Manuale;
19.1.2 il Cronometraggio Completamente Automatico, tramite Fotofinish;
19.1.3 un Sistema di rilevamento dei tempi con Transponder, solo per le
competizioni indicate alle Regole 54 (gare non completamente svolte
nello stadio), 55, 56 e 57 delle sole Regole Tecniche.
19.2 Ai sensi delle precedenti Regole 19.1.1 e 19.1.2, il tempo deve essere preso
al momento in cui una qualsiasi parte del corpo del concorrente (il torso con
esclusione della testa, del collo, delle braccia, delle gambe, delle mani o dei
piedi) raggiunge il piano perpendicolare al bordo più vicino della linea d’arrivo.
19.3 Devono venire registrati i tempi di tutti i concorrenti. In aggiunta, devono
essere registrati, quando possibile, i tempi sul giro nelle corse di 800m ed
oltre e i tempi ad ogni 1000m nelle corse di 3000m ed oltre.

cronometraggio manuale
19.4 I Cronometristi devono essere allineati con la linea d’arrivo e, quando
possibile, all’esterno della pista. Ogniqualvolta ciò sia possibile, essi
dovrebbero essere sistemati ad almeno 5m dalla corsia esterna della pista.
Affinché tutti possano avere una buona visuale della linea d’arrivo, essi
dovrebbero disporre di una pedana sopraelevata.
19.5 I Cronometristi devono usare orologi elettronici con visualizzatore digitale,
azionati manualmente. Tutti questi strumenti di cronometraggio saranno
genericamente indicati come “cronometri” ai fini di tutte le Regole della IAAF.
19.6 I tempi dei giri e dei passaggi intermedi, come previsto dalla Regola 19.3 delle
Regole Tecniche, devono essere registrati da personale designato tra il gruppo
dei Cronometristi, utilizzando cronometri capaci di prendere più di un tempo,
o da più Cronometristi o dai transponders.
19.7 Il tempo deve essere preso dal fumo della vampa o dal lampo della pistola.
19.8 Tre Cronometristi ufficiali (uno dei quali sarà il Capo Cronometrista) e uno
o due Cronometristi sostituti debbono rilevare il tempo del vincitore di

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ciascuna gara e qualsiasi prestazione ai fini di un primato. Per le Prove Multiple


si veda la Regola 39.8.2 delle Regole Tecniche. I tempi registrati dai
cronometri dei Cronometristi sostituti non vengono presi in considerazione
salvo che uno o più cronometri dei Cronometristi ufficiali sbaglino nel
rilevare il tempo; in questo caso saranno chiamati in causa i Cronometristi
sostituti, preventivamente stabiliti, in modo che, in tutte le corse, tre
cronometri abbiano registrato il tempo del vincitore.
19.9 Ciascun Cronometrista deve operare autonomamente e, senza mostrare il
proprio cronometro o discutere con qualsiasi altra persona, riportare il
proprio tempo sul modulo ufficiale e, dopo averlo firmato, consegnarlo al
Capo Cronometrista, il quale può controllare i cronometri per verificare i
tempi registrati.
19.10 Per tutte le gare di corsa cronometrate manualmente, i tempi saranno letti
e registrati come segue:
19.10.1 Per le gare corse in pista i tempi andranno arrotondati e registrati
al decimo di secondo intero immediatamente superiore, salvo che
il tempo sia al decimo di secondo esatto, ad esempio 10.11 sarà
registrato come 10.2.
19.10.2 Per le gare disputate interamente o parzialmente all’esterno dello
stadio, salvo che il tempo sia al secondo esatto, i tempi andranno
arrotondati al secondo intero immediatamente superiore, per cui,
ad esempio, il tempo di 2:09’44”3 sarà registrato come 2:09’45”.
19.11 Nel caso che, dopo gli arrotondamenti effettuati ai sensi della Regola
precedente, due dei tre Cronometristi concordino ed il terzo sia
discordante, il tempo rilevato dai primi due sarà il tempo ufficiale. Se tutti
e tre i cronometristi sono discordanti, il tempo intermedio sarà quello
ufficiale. Nel caso siano disponibili solo due tempi e quelli siano fra loro
discordanti, sarà ufficiale il tempo peggiore.
19.12 Il Capo Cronometrista deve poi decidere il tempo ufficiale di ogni
concorrente, applicando le norme delle suddette Regole, e provvedere a
comunicarli ufficialmente al Segretario della Competizione per la
pubblicazione.

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cronometraggio completamente automatico con Fotofinish

il sistema
19.13 Un Cronometraggio Completamente Automatico, con Fotofinish, deve
essere stato testato ed avere un certificato di precisione rilasciato entro i
quattro anni precedenti la competizione, che attesti che:
19.13.1 Il Sistema deve registrare l’arrivo attraverso una camera collimata
con la linea di arrivo producendo un’immagine composita.
a) Nelle competizioni indicate al paragrafo 1.1 della definizione di
Competizione Internazionale questa immagine deve essere
composta da almeno 1000 fotogrammi per secondo.
b) Nelle altre competizioni, questa immagine deve essere
composta da almeno 100 fotogrammi per secondo.
In ogni caso, l’immagine deve essere sincronizzata con una scala di
tempi graduata uniformemente in 0.01 secondi.
19.13.2 Il Sistema deve essere avviato automaticamente dal segnale del
Giudice di Partenza in modo che il ritardo totale tra la detonazione
della bocca della canna o la sua equivalente indicazione visiva e
l’avvio del sistema di cronometraggio sia costante ed uguale o
inferiore a 0.001 secondi.
19.14 Al fine di confermare che la camera è correttamente allineata e per facilitare
la lettura dell’immagine del Fotofinish, l’intersezione delle linee di corsia
con la linea d’arrivo deve essere colorata in nero con un disegno adatto.Tale
disegno deve essere unicamente limitato all’intersezione, per non più di
20mm al di là, e non esteso oltre, del primo bordo della linea d’arrivo.
Contrassegni neri simili possono essere posizionati su ciascun lato
dell’intersezione tra la rispettiva linea di corsia e la linea di arrivo, per
facilitare ulteriormente la lettura.
19.15 I piazzamenti degli atleti vengono accertati dall’immagine a mezzo di un cursore
che garantisce la perpendicolarità tra la scala dei tempi e la linea di lettura.
19.16 Il Sistema deve automaticamente registrare i tempi finali degli atleti e deve
essere in grado di produrre un’immagine stampata che mostri il tempo di

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ogni atleta. Inoltre, il Sistema deve fornire una rappresentazione tabellare che
indichi il tempo o altro risultato di ogni atleta. Successive modifiche dei valori
determinati automaticamente e dei valori inseriti manualmente (come ora di
inizio e termine), devono essere indicati automaticamente dal Sistema nella
scala dei tempi dell’immagine stampata e nella rappresentazione tabellare.
19.17 Un sistema di cronometraggio che operi automaticamente all’arrivo, ma
non alla partenza, deve essere considerato come un dispositivo che rileva
Tempi Manuali a condizione che il sistema sia stato avviato in conformità con
la Regola 19.7 delle Regole Tecniche o con una precisione equivalente. La
pellicola può essere usata come valido supporto per determinare i
piazzamenti ed adattare gli intervalli di tempo tra i concorrenti.
Nota: Se il dispositivo di cronometraggio non è fatto partire dal segnale del Giudice di
Partenza, la lettura della pellicola deve rilevare automaticamente questa circostanza.
19.18 Un sistema che operi automaticamente alla partenza ma non all’arrivo, deve
essere considerato come un dispositivo che non rileva né Tempi Manuali, né
Tempi Completamente Automatici e quindi non può essere utilizzato per
ottenere tempi ufficiali.

operazioni
19.19 Il Primo Giudice al Fotofinish è responsabile del funzionamento del Sistema.
Prima dell’inizio della competizione, incontra il personale tecnico addetto e
familiarizza con la strumentazione, verificando tutte le impostazioni applicabili.
In collaborazione con l’Arbitro alle Corse e il Giudice di Partenza effettuerà
un controllo del “Punto Zero” prima dell’inizio di ogni sessione di gara per
assicurarsi che l’apparecchiatura venga avviata automaticamente dal segnale
del Giudice di Partenza entro il limite previsto dalla Reg. 19.13.2 delle
Regole Tecniche (uguale o inferiore a 0.001 secondi).
Egli deve supervisionare il controllo del materiale e il corretto allineamento
della(e) camera(e).
19.20 Dovrebbero esserci almeno due apparecchi Fotofinish in funzione, uno su
ciascun lato della pista. Preferibilmente, questi due sistemi di cronometraggio
dovrebbero essere tecnicamente indipendenti, cioè con sorgenti di

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alimentazione e di registrazione diverse e con separate attrezzature e cavi


di trasmissione del segnale del Giudice di Partenza.
Nota: Quando sono in funzione due o più apparecchi Fotofinish, prima dell’inizio
della competizione, uno di tali apparecchi dovrebbe essere designato dal
Delegato/i Tecnico (o dal Giudice Internazionale al Fotofinish, se nominato) come
Fotofinish ufficiale. I tempi e le immagini degli altri apparecchi non dovrebbero
essere presi in considerazione, salvo che non ci sia ragione di dubitare della
precisione dell’apparecchio ufficiale o ci sia la necessità di utilizzare le foto
supplementari per chiarire incertezze nell’ordine di arrivo (ad esempio, atleti
totalmente o parzialmente coperti nella foto della camera ufficiale).
19.21 Unitamente ai suoi assistenti (in numero adeguato), il Primo Giudice al
Fotofinish determina i piazzamenti dei concorrenti e, di conseguenza, i
rispettivi tempi ufficiali. Egli deve assicurare il corretto inserimento o
trasmissione dei risultati nel sistema di gestione dati e trasmetterli al
Segretario della Competizione.

Interpretazione Wa
Nei principali eventi in cui è disponibile la tecnologia, l’immagine del fotofinish viene
spesso fornita immediatamente sul maxischermo o pubblicata su Internet. È
diventata pratica comune dare l’opportunità, agli atleti o a persone che agiscono
per loro conto, di guardare l’immagine, quando stanno prendendo in considerazione
l’idea di fare un reclamo o un appello, per evitare di perdere inutilmente tempo tra
reclami e appelli.

19.22 I tempi del Sistema Fotofinish sono considerati ufficiali salvo che, per
qualsiasi ragione, il Primo Giudice al Fotofinish decida che essi sono
manifestamente inesatti. In tal caso, i tempi manuali rilevati dai
Cronometristi manuali di riserva, possibilmente corretti in base ai distacchi
rilevati dal Fotofinish, diventano ufficiali. Cronometristi manuali di riserva
devono essere previsti quando esiste qualsiasi possibilità di mancato
funzionamento dell’apparecchiatura di cronometraggio.

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19.23 I tempi devono essere letti dall’immagine del Fotofinish come segue:
19.23.1 per tutte le gare fino a 10.000m compresi, salvo che il tempo non
sia esattamente 0.01 di secondo, il tempo deve essere convertito
e registrato al successivo 0.01 di secondo, ad esempio 26’17”533
sarà registrato come 26’17”54.
19.23.2 per tutte le gare in pista superiori ai 10.000m, tutti i tempi che non
finiscono con due zeri devono essere convertiti e registrati al 0.1
di secondo immediatamente superiore per cui, ad esempio il
tempo di 59’26”322 sarà registrato 59’26”4.
19.23.3 per tutte le gare disputate interamente o parzialmente all’esterno dello
stadio, tutti i tempi che non finiscono con tre zeri devono essere
convertiti e registrati al secondo immediatamente superiore per cui,
ad esempio il tempo di 2:09’44”322 sarà registrato come 2:09’45”.

sistemi di Transponders
19.24 L’uso di Sistemi di Cronometraggio con Trasponder, conforme alle Regole
IAAF, è consentito nelle competizioni alle Regole 54 (corse non tenute
interamente in uno stadio), 55, 56 e 57 delle Regole Tecniche alle seguenti
condizioni:
19.24.1 nessun equipaggiamento usato alla partenza, lungo il percorso ed
all’arrivo deve costituire un significativo ostacolo o barriera
all’azione dell’atleta;
19.24.2 il peso del chip e del relativo alloggiamento trasportato o indossato
dall’atleta non deve essere significativo;
19.24.3 il Sistema deve essere avviato dalla pistola del Giudice di Partenza
o sincronizzato con il segnale di partenza;
19.24.4 il Sistema non deve richiedere l’intervento dell’atleta durante la
competizione, all’arrivo e in nessuna fase del rilevamento del
risultato;
19.24.5 per tutte le corse, tutti i tempi letti che non finiscono con lo zero
saranno convertiti e registrati al secondo intero superiore, per
esempio 2:09’44”3 sarà registrato come 2:09’45”.

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Nota: Il tempo ufficiale sarà il tempo rilevato tra il colpo di pistola alla
partenza (o segnale sincronizzato di partenza) e l’arrivo dell’atleta sul
traguardo.Tuttavia, il tempo rilevato tra il passaggio dell’atleta sulla linea
di partenza e la linea di arrivo può essere comunicato allo stesso, ma
non potrà essere considerato come tempo ufficiale.
19.24.6 quando l’ordine d’arrivo e i tempi possono essere considerati
ufficiali, le Regole 18.2 e 19.2 delle Regole Tecniche possono, ove
richiesto, essere applicate.
Nota: Per la determinazione dell’ordine di arrivo e l’identificazione degli
atleti si raccomanda che siano in servizio i Giudici e/o un sistema di
video registrazione.

Interpretazione Wa
È importante che quando si utilizza la rilevazione del tempo mediante i transponder
siano messi in atto dagli Organizzatori sistemi appropriati di back-up, soprattutto
nel rispetto della Regola 19.24.6 delle Regole Tecniche. L’utilizzo di cronometristi
di back-up, e ancora più importante, di Giudici al Fotofinish per giudicare sugli arrivi
ravvicinati (che potrebbero non essere differenziati da quelli dei transponder) è
fortemente raccomandato.

19.25 Il Primo Giudice ai Transponder sarà responsabile del funzionamento del


Sistema. Prima dell’inizio della competizione, incontrerà il personale tecnico
coinvolto e acquisirà dimestichezza con l’attrezzatura, verificando tutte le
impostazioni applicabili. Egli supervisionerà il collaudo dell’attrezzatura e
garantirà che il passaggio del transponder sulla linea di arrivo sia registrato
come tempo di arrivo dell’atleta. Insieme all’Arbitro garantirà che trovi
applicazione, quando necessario, il dettato della Regola 19.24.6 delle Regole
Tecniche.

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20. TurnI e BaTTerIe, SorTeGGI


e qualIFICazIonI nelle CorSe (reGola 166)

Turni e Batterie
20.1 I Turni di Qualificazione debbono essere effettuati nelle Corse in cui il numero
dei concorrenti è troppo elevato per permettere che la gara si svolga in modo
soddisfacente in un singolo turno (finale). Quando vengono effettuati Turni di
Qualificazione, tutti i concorrenti debbono partecipare e qualificarsi attraverso
i suddetti turni a meno che l’organismo competente, per una o più gare,
autorizzi l’inserimento di un ulteriore turno/i preliminare di qualificazione, nella
stessa competizione o in una o più competizioni precedenti, per determinare
alcuni o tutti gli atleti che avranno il diritto a partecipare e in quale turno della
competizione. Tale procedura e qualunque altro mezzo (ad esempio, il
raggiungimento dei minimi di ingresso durante un periodo determinato,
mediante un certo posizionamento in una competizione o in una specifica
classifica) per il quale un atleta ha diritto a partecipare e in quale turno della
competizione, dovranno essere stabiliti nei regolamenti di ogni manifestazione.
Nota:Vedi anche la Regola 8.4.3 delle Regole Tecniche.
20.2 I Turni di Qualificazione nelle Corse devono essere composti come segue
dai Delegati Tecnici designati. Se nessun Delegato/i Tecnico/i è stato nominato,
il compito sarà svolto dagli Organizzatori:
20.2.1 Il Regolamento di ciascuna competizione dovrà prevedere tabelle
che, in assenza di circostanze straordinarie, saranno utilizzate per
determinare il numero dei turni, il numero delle batterie in ciascun
turno e la procedura di qualificazione, vale a dire coloro che avanzano
per piazzamento (P) e per tempo (T). Queste informazioni devono
ugualmente essere fornite per tutte le qualificazioni preliminari.
Nota: Le tabelle che possono essere utilizzate in assenza di qualsiasi
disposizione prevista negli specifici regolamenti o di altra decisione degli
Organizzatori, sono pubblicate sul sito internet della WA.
20.2.2 Quando possibile, gli atleti della stessa Federazione Membro o squadra
e gli atleti con le migliori prestazioni devono essere piazzati in batterie

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differenti in tutti i Turni di Qualificazione della competizione. In


applicazione di questa Regola, dopo il primo turno, lo scambio richiesto
di atleti tra batterie dovrebbe essere fatto, nei limiti del possibile, tra
atleti del medesimo “gruppo di corsie” nel rispetto della Regola 20.4.2
delle Regole Tecniche.
20.2.3 Quando si compongono le batterie, dovrebbero essere prese in
considerazione quante più informazioni possibili in merito alle prestazioni
di tutti i concorrenti e le batterie formate in modo che, normalmente,
gli atleti con le migliori prestazioni possano pervenire alla finale.

Interpretazione Wa
I Turni di Qualificazione dovrebbero determinare, nel miglior modo possibile, gli atleti
che prenderanno parte al turno successivo ed eventualmente alla finale. Questo
include, l’evitare, ove possibile, il confronto diretto tra i migliori atleti (individuati
generalmente dalle prestazioni nel periodo di qualificazione ma anche tenendo conto
di argomenti quali le rilevanti prestazioni nella recente carriera) nelle stesse batterie,
e l’applicazione anche agli atleti della stessa Federazione Membro o squadra.
Per le maggiori manifestazioni, normalmente, le basi delle prestazioni dovrebbero
essere i migliori tempi raggiunti da ciascun atleta in condizioni valide (anche con la
lettura del vento per gli eventi ove è rilevante) durante il periodo predeterminato.
Questo periodo può essere specificato nei Regolamenti Tecnici o nei documenti
che stabiliscono le condizioni ed i minimi di iscrizione per la competizione. Dove
non ci sono tali specifiche, si dovrebbe utilizzare la Migliore Prestazione Stagionale
(Season Best) a meno che il Delegato(i) Tecnico o gli Organizzatori decidano che per
una, alcune o tutte le gare le circostanze giustifichino un periodo alternativo o altri
criteri applicabili.
Fattori come le prestazioni realizzate durante l’allenamento o i test, anche se
sembrano realizzate durante una competizione o opinioni su ciò che un atleta
potrebbe “valere” ma non ha mai raggiunto, non dovrebbero essere prese in
considerazione nel predisporre la graduatoria.
I requisiti della Regola in relazione agli “atleti meglio preparati” richiedono alcune
deviazioni dal rigoroso protocollo sopra delineato. Per esempio, un atleta che

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normalmente dovrebbe essere collocato in una posizione elevata potrebbe non avere
alcuna prestazione o solo una prestazione valida scarsa, nel periodo predeterminato
(per infortunio, malattia, inammissibilità o nel caso delle manifestazioni indoor solo
risultati esterni). Mentre normalmente andrebbe collocato più in basso o in fondo alla
graduatoria, un adeguamento dovrebbe essere preso in considerazione dal/dai
Delegato/i Tecnico/i. Dovrebbero essere applicati principi simili per evitare uno
scontro in un Turno di Qualificazione tra gli atleti considerati favoriti, se i risultati del
turno precedente impongono rigorosamente che siano nella stessa batteria. Allo
stesso tempo qualsiasi adeguamento dovrebbe essere fatto anche per assicurare il più
possibile che gli atleti della stessa nazione o squadra siano in batterie diverse.
In tutti questi casi, gli aggiustamenti della graduatoria dovrebbero essere effettuati
dopo l’assegnazione iniziale alle batterie ma prima che venga effettuato un qualsiasi
sorteggio per le corsie. Dopo aver apportato queste modifiche, è necessario
effettuare un controllo finale per garantire che le batterie siano le più eque possibili.
Nell’applicare questi principi dovrebbero essere fatti scambi di atleti:
a. nel primo turno, tra atleti con una prestazione simile nella lista delle migliori
prestazioni valide durante il periodo predeterminato; e
b. nei turni successivi, tra gli atleti appartenenti allo stesso “gruppo di corsie” ai
sensi della Regola 20.4.2 delle Regole Tecniche.
Seguire questi principi è più importante nelle competizioni in cui il numero di turni
di alcune gare è stato ridotto, rendendo una graduatoria accurata e ben ponderata,
fondamentale per ottenere un risultato sia giusto che atleticamente accattivante.
Per le competizioni di livello inferiore, i Delegati Tecnici o gli Organizzatori possono
prendere in considerazione l’uso di principi diversi per ottenere un risultato finale simile.

Distribuzione e composizione delle Batterie


20.3 Specifiche per la Distribuzione e Composizione delle Batterie, come segue:
20.3.1 Per il primo turno, gli atleti saranno considerati sulla base di una
graduatoria determinata dalla lista delle prestazioni valide realizzate
durante un determinato periodo.
20.3.2 Dopo il primo turno:
a. per le gare dai 100m ai 400m compresi e per le staffette sino alla

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4x400m compresa, la suddivisione degli atleti sarà basata sui


piazzamenti e sui tempi conseguiti in ciascun turno di gara precedente.
A tal fine, i concorrenti verranno classificati nel seguente modo:
- il vincitore di batteria più veloce
- il secondo vincitore di batteria più veloce
- il terzo vincitore di batteria più veloce, etc.
- il piazzato al secondo posto più veloce
- il secondo più veloce tra i piazzati al secondo posto
- il terzo più veloce tra i piazzati al secondo posto, e così via
concludendo con
- il più veloce dei qualificati in base al tempo
- il secondo più veloce dei qualificati in base al tempo
- il terzo più veloce dei qualificati in base al tempo, etc.;
b. per le altre gare di corsa le liste originali delle prestazioni
continueranno ad essere usate per la suddivisione degli atleti,
modificandole solamente in base ai miglioramenti di prestazioni
ottenute durante il o i turni precedenti.
20.3.3 In ogni caso, i concorrenti saranno quindi suddivisi nelle batterie con
una distribuzione a zig-zag nell’ambito della suddetta classificazione
per cui, ad esempio, nel caso di tre batterie, gli atleti saranno suddivisi
nel seguente modo:
Batteria A 1 6 7 12 13 18 19 24
Batteria B 2 5 8 11 14 17 20 23
Batteria C 3 4 9 10 15 16 21 22
20.3.4 In ogni caso, l’ordine di gara delle batterie sarà sempre sorteggiato
dopo che ne è stata definita la composizione.

Interpretazione Wa
Al primo turno, al fine di ridurre il numero delle batterie richieste, è accettabile e
normale utilizzare, nelle gare fino a 400m compresi, altre corsie disponibili (ad
esempio una nona corsia su un rettilineo o un ovale) e avere più di un atleta per
corsia alla partenza di una gara di 800 metri.

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Il sorteggio casuale per determinare l’ordine in cui le batterie si svolgono, si basa


su criteri di imparzialità. Nelle gare di media e lunga distanza, gli atleti che corrono
nell’ultima batteria conosceranno le prestazioni che devono realizzare per
qualificarsi per tempo. Anche con le gare più brevi c’è un aspetto di imparzialità in
quanto le condizioni meteorologiche possono cambiare (pioggia che cade
improvvisamente o un’alterazione nella forza del vento o nella direzione). L’equità
impone che l’ordine sia determinato dal caso.

sorteggio delle corsie


20.4 Per le gare dai 100m agli 800m compresi e per le staffette fino alla 4x400m
compresa, quando sono previsti diversi turni di una singola gara di corsa, le
corsie verranno sorteggiate nel seguente modo:
20.4.1 per il primo turno ed ogni ulteriore turno preliminare come previsto dalla
Regola 20.1 delle Regole Tecniche, l’ordine di corsia avverrà per sorteggio;
20.4.2 dopo il primo turno, i concorrenti saranno classificati dopo ciascun
turno di gara conformemente alla procedura stabilita dalla Regola
20.3.2(a) o, nel caso degli 800m, dalla Regola 20.3.2(b) delle Regole
Tecniche.
Verranno quindi effettuati tre sorteggi per le corsie :
a. uno per i quattro atleti o squadre meglio classificati per determinare
l’assegnazione delle corsie 3, 4, 5 e 6;
b. uno per gli atleti o squadre quinte e seste classificate, per
l’assegnazione delle corsie 7 e 8;
c. uno per gli atleti o squadre settime ed ottave classificate, per
l’assegnazione delle corsie 1 e 2.
Nota: Quando vi sono meno o più di 8 corsie il suddetto metodo dovrebbe
essere applicato con le necessarie modifiche.
Nota (i): Nelle competizioni indicate ai paragrafi da 1.4 a 1.10 della definizione di
Competizione Internazionale, i metri 800 possono essere effettuati con uno o due
atleti in ciascuna corsia o raggruppati e disposti su di una linea arcuata. Nelle
competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di Competizione
Internazionale, questo dovrebbe venire, normalmente, applicato solo nel primo turno,

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a meno che per parità o decisione dell’Arbitro o della Giuria d’Appello, in una corsa
di un turno successivo ci siano più atleti di quanto previsto.
Nota (ii): In qualsiasi turno dei metri 800, compresa la finale, quando per qualsiasi
ragione vi siano più atleti in gara che corsie disponibili, il Delegato(i) Tecnico(i)
determinerà in quali corsie andranno sorteggiati più atleti.
Nota (iii): Quando vi sono più corsie che atleti, la corsia/e interna dovrebbe rimanere
sempre libera.

Interpretazione Wa
Per quanto riguarda la Nota (ii), non vi è alcuna norma specifica su come i Delegati
Tecnici dovrebbero agire in quanto le situazioni che possono presentarsi variano
notevolmente. Tuttavia, questo problema riguarda solo la prima curva della gara e
non è importante quanto l’assegnazione delle corsie in una gara più breve. Si
consiglia ai Delegati Tecnici di posizionare l’atleta o gli atleti aggiuntivi nella(e)
corsia(e) in cui il “raddoppio” causerà il minimo inconveniente, di solito le corsie
esterne in modo che gli atleti non corrano insieme su una curva più stretta.
Per quanto riguarda la nota (iii), dove uno stadio ha più di otto corsie disponibili, i
Delegati Tecnici (o se nessuno è nominato, gli Organizzatori) dovrebbero decidere
in anticipo quali corsie saranno utilizzate a tale scopo. Ad esempio, nel caso di una
pista ovale a nove corsie, la corsia 1 non verrebbe utilizzata nel caso in cui
prendessero parte a una gara meno di nove atleti. Di conseguenza, ai fini della Regola
20.4 delle Regole Tecniche, la corsia 2 è considerata come la corsia 1 e così via.

20.5 Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di
Competizione Internazionale, per le gare di corsa superiori agli 800m, per le
staffette superiori alla 4x400m e per qualunque gara che si svolga in un solo
turno (finale diretta), l’ordine di corsia e/o le posizioni di partenza saranno
determinate per sorteggio.
20.6 Qualora si decida di effettuare una serie di corse in una gara piuttosto che
turni e finali, i regolamenti della manifestazione dovranno stabilire tutte le
norme pertinenti, incluse le modalità di composizione e il sorteggio ed il
metodo con cui saranno determinati i risultati finali.

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20.7 Un concorrente non deve essere autorizzato a gareggiare in una batteria o


corsia diversa da quella alla quale è stato assegnato, salvo il caso di
circostanze che, a giudizio del Delegato/i Tecnico o dell’Arbitro, giustifichino
una variazione.

progressione della gara


20.8 In tutti i Turni di Qualificazione, per quanto possibile, le tabelle dovranno
prevedere che almeno il primo ed il secondo di ogni batteria siano qualificati
per il turno successivo e si raccomanda che, se possibile, vengano qualificati
almeno tre concorrenti di ogni batteria.
Ad eccezione di quando si applica la Regola 21 delle Regole Tecniche, gli
atleti possono essere qualificati in base al piazzamento o al tempo secondo
la Regola 20.2 delle Regole Tecniche, allo specifico Regolamento della
competizione o come stabilito dai Delegati Tecnici. Quando gli atleti sono
qualificati in base ai loro tempi, deve essere usato un solo sistema di
cronometraggio.
Nota: Nelle corse oltre gli 800m, dove sono previsti turni di qualificazione, si
consiglia di qualificare per tempo solo un numero limitato di atleti.

Interpretazione Wa
Laddove le tabelle sono prescritte dai regolamenti di una manifestazione, è
normale che sia stato incorporato il principio di cui alla Regola 20.8 delle Regole
Tecniche. In caso contrario, i Delegati Tecnici o gli Organizzatori dovrebbero
seguire lo stesso principio al momento di stabilire la tabella delle progressioni da
utilizzare.
Ci saranno comunque occasioni in cui la Regola 21 delle Regole Tecniche può
causare una variazione nell’applicazione, in particolare laddove vi sia una parità
per l’ultima posizione qualificante basata sul piazzamento. In questi casi, potrebbe
essere necessario qualificare un atleta in meno per tempo. Nelle circostanze in cui
vi sono sufficienti corsie aggiuntive disponibili, o nel caso degli 800m (dove una
corsia all’inizio può essere utilizzata per più di un atleta) o per una gara senza
corsie, i Delegati Tecnici possono decidere di far avanzare un atleta(i) in più.

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A causa di quanto disposto dalla Regola 20.8 delle Regole Tecniche, che per la
qualificazione basata sul tempo può essere applicato un solo sistema di
rilevamento, è importante che i sistemi di cronometraggio abbiano disponibili un
back-up per i turni preliminari, nel caso in cui il sistema primario (di solito il
fotofinish) venga meno. Nel caso in cui solo diversi sistemi di cronometraggio
sono disponibili per due o più batterie, i Delegati Tecnici in collaborazione con
l’Arbitro alle Corse dovrebbero stabilire, nelle circostanze della particolare
competizione, il metodo più equo per determinare quegli atleti che devono
progredire al turno successivo. Dove sono disponibili altre corsie, si raccomanda
di considerare prima questa opzione.

meeting di una giornata


20.9 Nelle competizioni previste ai paragrafi 1.5, 1.9 e 1.10 della definizione di
Competizione Internazionale gli atleti possono essere suddivisi, classificati
e/o assegnate loro le corsie conformemente al regolamento specifico della
competizione o ad ogni altro metodo stabilito dagli Organizzatori,
preferibilmente comunicato in anticipo agli atleti ed ai loro rappresentanti.

Interpretazione Wa
Nei meeting di un giorno, se c’è solo un turno di “finale” ma con più di una corsa,
le Corse devono essere organizzate in base al relativo regolamento della
manifestazione o della serie di manifestazioni di cui fa parte. Se non ce ne sono,
allora è normale che le assegnazioni degli atleti nelle varie “corse” siano stabilite
dagli Organizzatori o, se richiesto, dal Delegato/i Tecnico nominato.
Considerazioni simili, in tali meeting, si applicano al metodo di redazione della
classifica finale degli atleti. In alcune manifestazioni le “corse” diverse dalla gara
principale sono considerate come gare separate e non sono considerate per la
classifica generale, ma in altre i risultati di più di una gara vengono “combinati” per
redigere la classifica generale. È altamente raccomandabile assicurarsi che le norme
che si applicheranno per la manifestazione vengano anche comunicate in anticipo
ai partecipanti in quanto potrebbero influire sui premi e su altre considerazioni.

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intervalli minimi tra turni


20.10 Fra l’ultima eliminatoria di ogni turno e la prima del turno successivo o la
finale, debbono essere concessi, quando possibile, i seguenti intervalli minimi:
- fino a 200m inclusi 45 minuti
- oltre i 200m e fino a 1000m inclusi 90 minuti
- oltre i 1000m non nello stesso giorno

21. parITà (reGola 167)

21.1 Se i Giudici o i Giudici al Fotofinish non sono in grado di classificare gli atleti per
una qualsiasi posizione nei casi previsti dalle Regole 18.2, 19.17, 19.21 o 19.24
delle Regole Tecniche (ove applicabile), verrà determinata la parità e tale rimarrà.

parità per la posizione di classifica in conformità alla regola 20.3.2 delle regole Tecniche
21.2 Se c’è una parità per qualsiasi posizione di classifica ai sensi della Regola 20.3.2
delle Regole Tecniche, il Primo Giudice al Photofinish prenderà in
considerazione i tempi effettivi registrati dagli atleti al 0.001 secondi e se
sono uguali, sarà stabilita una parità e la migliore posizione di classifica sarà
determinata per sorteggio.

parità per l’ultima posizione di qualificazione in base al piazzamento


21.3 Se dopo l’applicazione della Regola 21.1 delle Regole Tecniche, vi è una parità
per un’ultima posizione di qualificazione in base al piazzamento, se vi sono
corsie o posizioni disponibili (inclusa la condivisione della corsia nella corsa
degli 800m), gli atleti in parità saranno collocati nel successivo turno. Se ciò
non è possibile, dovranno essere stabiliti i sorteggi per determinare quale
atleta/i deve essere collocato nel turno successivo.
21.4 Dove la qualificazione per il turno successivo è basata sul piazzamento e sul
tempo (esempio: i primi tre di ciascuna delle due batterie, più i successivi due
migliori tempi), e vi è una parità per l’ultima posizione di qualificazione in base
al piazzamento, qualificando al turno successivo gli atleti in parità, dovrà essere
conseguentemente ridotto il numero degli atleti qualificati in base al tempo.

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parità per l’ultima posizione di qualificazione in base al tempo


21.5 Se vi è una parità per un’ultima posizione di qualificazione in base al tempo,
il Primo Giudice al Photofinish prenderà in considerazione i tempi effettivi
registrati dagli atleti a 0.001 secondi e, se sono uguali, sarà stabilita una parità.
Se vi sono corsie o posizioni disponibili (inclusa la condivisione della corsia
nella corsa degli 800m), gli atleti in parità saranno collocati nel successivo
turno. Se ciò non è possibile dovranno essere stabiliti i sorteggi per
determinare quale atleta/i deve essere collocato nel turno successivo.

22. CorSe Con oSTaColI (reGola 168)

22.1 Le distanze standard sono le seguenti:


Uomini, U20 Uomini e U18 Uomini: 110 m, 400 m
Donne, U20 Donne e U18 Donne: 100 m, 400 m

Vi debbono essere 10 passaggi di ostacoli per ogni corsia, sistemati come


indicato nella seguente tavola:

Uomini, U20 Uomini e U18 Uomini


Gara Distanza dalla partenza Distanza tra gli ostacoli Distanza dall’ultimo
al primo ostacolo ostacolo all’arrivo
110 m 13,72 m 9,14 m 14,02 m
400 m 45,00 m 35,00 m 40,00 m

Donne, U20 Donne e U18 Donne


Gara Distanza dalla partenza Distanza tra gli ostacoli Distanza dall’ultimo
al primo ostacolo ostacolo all’arrivo
100 m 13,00 m 8,50 m 10,50 m
400 m 45,00 m 35,00 m 40,00 m

REGOLA 21-22 RT 155


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regola 22 rT – esempio di un ostacolo

Ciascun ostacolo deve essere posto sulla pista in modo che le sue basi siano
sul lato da cui arriva il concorrente. L’ostacolo sarà sistemato in modo tale
che il piano verticale dalla parte della barra più vicina al concorrente
all’attacco coincida con il segno sulla pista più vicino all’atleta.
22.2 Gli ostacoli debbono essere costruiti in metallo o qualsiasi altro materiale
adatto, con la sbarra superiore in legno o altro materiale idoneo, non di
metallo. Essi debbono essere composti da due basi e due ritti che sostengono
un telaio rettangolare, rinforzato da una o più barre trasversali; i ritti sono
fissati all’estremità di ciascuna base.
L’ostacolo deve essere costruito in modo tale che per abbatterlo sia
necessaria una forza almeno uguale al peso di 3,6kg, applicata orizzontalmente
al centro del bordo superiore della barra superiore.
L’ostacolo può essere regolabile in altezza per ogni gara; i contrappesi devono
essere regolabili in modo che a ciascuna altezza sia necessaria una forza di
almeno 3,6kg e non superiore a 4kg per abbattere l’ostacolo.
La massima flessione in senso orizzontale della sbarra superiore di un ostacolo
(inclusa ogni flessione dei ritti), quando soggetta ad una forza applicata
centralmente pari ad un peso di 10kg, non dovrà essere superiore a 35mm.

156 REGOLA 22 RT
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22.3 Misure – Le altezze normali degli ostacoli sono:


Uomini U20Uomini U18Uomini Donne/U20 U18Donne
110h/100h 1,067 m 0,991 m 0,914 m 0,838 m 0,762 m
400h 0,914 m 0,914 m 0,838 m 0,762 m 0,762 m

Nota: A causa delle differenze di fabbricazione, sono accettati per i 110hs U20
Junior anche gli ostacoli di 1 metro.
In ogni caso, per ovviare ad imprecisioni nella costruzione, deve essere
concessa una tolleranza di 3mm, sopra o sotto l’altezza normale.
La larghezza deve essere compresa tra 1.18m e 1.20m. La lunghezza massima
della base deve essere di 0,70m. Il peso totale di ogni ostacolo non deve
essere inferiore a 10kg.
22.4 La sbarra superiore deve essere larga 70mm (± 5mm). Lo spessore di tale
sbarra deve essere fra 10mm e 25mm ed i bordi superiori dovrebbero essere
arrotondati. La sbarra deve essere fissata solidamente alle estremità.
22.5 La sbarra superiore deve essere dipinta a strisce bianche e nere, o in altri colori
forti ben contrastanti (ed anche in contrasto con la superficie circostante), in
modo tale che le strisce più chiare siano all’esterno e siano larghe almeno
0,225m. Deve essere colorata in modo da essere visibile a tutti gli atleti
22.6 Tutte le gare debbono essere disputate in corsia e ciascun concorrente deve
passare ogni ostacolo mantenendosi sempre nella propria corsia. In caso
contrario, si applicherà la squalifica, eccetto quanto previsto alla Regola 17.4
delle Regole Tecniche.
In aggiunta, un atleta sarà squalificato se:
22.6.1 nel momento del passaggio, il suo piede o la gamba è a fianco
dell’ostacolo (su l’uno o l’altro lato) al di sotto del piano orizzontale
della parte superiore di ciascun ostacolo; o
22.6.2 abbatte o sposta qualsiasi ostacolo con la mano, il corpo o la parte
superiore della gamba avanzante; o
22.6.3 abbatte direttamente o indirettamente o sposta un ostacolo nella sua
o in un’altra corsia in modo tale da ostruire qualsiasi altro atleta(i) in
gara e/o violando anche un’altra regola.

REGOLA 22 RT 157
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Nota: A patto che questa Regola venga rispettata e che l’ostacolo non sia spostato
o che la sua altezza non sia abbassata in qualsiasi modo, compresa l’inclinazione
in ogni direzione, un atleta può superare l’ostacolo in qualsiasi modo.

Interpretazione Wa
L’obbligo di passare ogni ostacolo non dovrebbe essere letto come richiesta
all’atleta di passare ogni ostacolo nella propria corsia, sempre previsto nelle
intenzioni delle Regole 17.3 e 17.4 delle Regole Tecniche. Ma se un atleta abbatte
o sposta un ostacolo in un’altra corsia e quindi blocca l’avanzamento di un altro
atleta dovrebbe essere squalificato.
Le situazioni in cui un atleta abbatte o sposta un ostacolo in un’altra corsia
dovrebbero essere interpretate in modo logico. Ad esempio, un atleta che abbatte
o sposta un ostacolo nella corsia di un atleta che ha già superato quell’ostacolo, non
deve essere necessariamente squalificato a meno che non violi le Regole, ad
esempio, calpestando una corsia interna in curva o avendo il piede o la gamba,
nell’istante del superamento, a fianco all’ostacolo (su entrambi i lati), sotto il piano
orizzontale della parte superiore di ogni ostacolo. L’intenzione di questa Regola è
di chiarire che un atleta, che nel compiere tale azione ostacola un altro atleta,
dovrebbe essere considerato per la squalifica.
Gli Arbitri ed i Giudici di Controllo devono comunque essere vigili e assicurarsi che
ogni atleta abbia mantenuto la propria corsia. Inoltre è comune nelle corse ad
ostacoli che gli atleti allunghino le braccia ampiamente, mentre superano l’ostacolo,
colpendo o ostacolando l’atleta nella corsia adiacente. Questo può essere meglio
notato dai Giudici di Controllo in piedi o con una videocamera posizionata di fronte
agli atleti. A questo proposito si può applicare la Regola 17.2 delle Regole Tecniche.
La Regola 22.6.1 delle Regole Tecniche si applica sia alla gamba “di attacco” che a
quella “di riporto” dell’atleta.
“Abbattere” un ostacolo non comporta di per sé la squalifica. Il precedente
riferimento nella Regola all’abbattimento deliberato di un ostacolo è stato rimosso.
Nella Regola 22.6.2, è sostituito da altri fattori oggettivi che devono essere
considerati dall’Arbitro. L’esempio più ovvio è quando l’atleta usa la sua mano ma
potrebbe anche essere ad esempio il suo petto se “correva attraverso” l’ostacolo.

158 REGOLA 22 RT
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Va notato che il riferimento alla “parte superiore della gamba di attacco” indica
qualsiasi parte della parte anteriore della gamba di attacco, non solo la parte sopra
il ginocchio.
In relazione alla Nota, questa sarà principalmente rilevante per le competizioni di
livello inferiore ma è comunque applicabile a tutti. In sostanza consente all’ atleta,
spesso a colui che è caduto o ha perso il passo, di mettere, per esempio, le mani
sull’ostacolo e “scavalcarlo”.

22.7 Salvo quanto previsto dalle precedenti Regole 22.6.1 e 22.6.2, l’abbattimento
di ostacoli non comporta la squalifica né impedisce che venga stabilito un
Primato.

23. CorSe Con SIepI (reGola 169)

23.1 Le distanze abituali sono 2000 metri e 3000 metri.


23.2 Nella gara dei 3000m vi debbono essere 28 salti di ostacoli e 7 salti di fossa.
La distanza tra la partenza e l’inizio del primo giro non comprenderà alcun
salto, gli ostacoli non saranno pertanto sistemati sino a quando gli atleti non
abbiano iniziato il primo giro completo.
23.3 Nella gara delle siepi, vi saranno 5 salti per ciascun giro completo, dei quali
la fossa sarà il quarto. I salti dovrebbero essere distribuiti in modo
equidistante fra di loro, per cui la distanza fra ciascun ostacolo sarà all’incirca
pari ad un quinto della lunghezza nominale del giro
Nota: un adeguamento delle distanze tra gli ostacoli potrebbe essere necessario per
garantire che le distanze di sicurezza tra ostacolo/linea di partenza ed il successivo
ostacolo vengano mantenute prima e dopo la linea di arrivo come indicato nel WA
Track and Field Facilities Manual.
23.4 Nella gara dei 2000m vi debbono essere 18 salti di ostacoli e 5 salti di fossa.
Il primo salto è la terza barriera di un giro. I precedenti ostacoli devono
essere rimossi fino a che gli atleti non siano passati per la prima volta.
Nota: Nella gara dei 2000m, se la fossa con l’acqua è all’interno della pista, la linea
di arrivo deve essere passata due volte prima del primo giro con 5 ostacoli.

REGOLA 22-23 RT 159


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23.5 Gli ostacoli debbono essere alti 0,914m +0,003m per le gare degli Uomini
Senior e U20, alti 0,838m +0,003m per le gare degli Uomini U18 e 0,762m
+0,003m per le gare delle Donne, ed essere larghi al minimo 3,94m.
La sezione della sbarra superiore degli ostacoli, compreso quello della fossa,
deve essere quadrata con il lato di 0,127m.
Il peso di ogni ostacolo deve essere compreso fra gli 80kg e i 100kg. Ciascun
ostacolo deve avere su ogni lato una base di lunghezza compresa fra 1,20m
e 1,40m (vedi figura 23a RT).

regola 23 rT a – esempio di ostacolo per la gara delle siepi

L’ostacolo nella fossa con acqua deve essere largo 3,66m (+/-0,02m) e deve
essere fissato fermamente all’interno o al muro di cemento della fossa in
modo tale che solo un minimo movimento orizzontale sia possibile.
La sbarra superiore deve essere in legno o altro materiale idoneo e dovrebbe
essere pitturata a strisce bianche e nere, o in altri colori forti ben contrastanti
(ed anche in contrasto con la superficie circostante), in modo tale che le
strisce più chiare siano all’esterno e siano larghe almeno 0,225m e sarà
colorata in modo da essere visibile a tutti gli atleti vedenti.
L’ostacolo deve essere posizionato sulla pista in modo che almeno 0,30m
della sbarra superiore, misurati dal bordo interno della pista, siano all’interno
del campo.
Nota: Si raccomanda che il primo ostacolo da affrontare in gara sia largo almeno
5 metri.

160 REGOLA 23 RT
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23.6 La fossa con l’acqua, compreso l’ostacolo, deve essere lunga 3,66m (+/-0,02m)
e larga 3,66m (+/-0,02m).
Il fondo della fossa con acqua deve avere una superficie sintetica, o un tappeto,
di sufficiente spessore da assicurare un atterraggio senza pericoli e
permettere ai chiodi di fare una presa soddisfacente.
La profondità dell’acqua immediatamente sotto l’ostacolo deve essere di
0,50m +0,05m per uno spazio di circa 1,20m. Da questo punto, il fondo deve
avere un’inclinazione uniforme di 12,4° +1° e salire verso la pista sino alla fine
della fossa.
All’inizio della gara l’acqua della fossa deve essere al livello della pista con un
margine di 20mm.
Nota. Le fosse, conformi alle specifiche 2018/19, rimangono accettabili.

regola 23 rT b – Fossa con acqua

REGOLA 23 RT 161
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23.7 Ogni concorrente deve saltare o guadare l’acqua e valicare ogni ostacolo. La
non osservanza di questa regola comporta la squalifica.
Un atleta, in aggiunta, deve essere squalificato se:
23.7.1 passa ad un lato, o all’altro della fossa d’acqua;
23.7.2 il suo piede o una gamba, al momento del passaggio, a fianco
dell’ostacolo (su entrambi i lati), è al di sotto del piano orizzontale
della parte superiore di ciascun ostacolo.
A condizione che questa Regola sia rispettata, un concorrente può superare
ciascun ostacolo in qualunque modo.

24. STaFFeTTe (reGola 170)

24.1 Le distanze standard saranno: 4x100m, 4x200m, 100m-200m-300m-400m


(Staffetta Mista), 4x400m, 4x800m, 1200m-400m-800m-1600m (Staffetta su
Distanze Miste), 4x1500m.
Nota: la Staffetta Mista può essere corsa in un ordine diverso, nel qual caso devono
essere fatti gli opportuni adattamenti per l’applicazione delle Regole 24.14, 24.18,
24.19 e 24.20 delle Regole Tecniche.
24.2 Attraverso la pista debbono essere tracciate delle linee larghe 50mm per
segnare l’inizio di ogni frazione (linea di cambio)
24.3 Nelle Staffette 4x100m e 4x200m e per il primo e secondo cambio della
Staffetta Mista, ciascuna zona di cambio deve avere una lunghezza di 30m, la
di cui la linea mediana è a 20m dall’inizio della zona. Per il terzo cambio della
Staffetta Mista e della Staffetta 4x400m ed oltre ciascuna zona di cambio deve
essere lunga 20 metri e al centro vi sarà una linea che funge da mediana. Le
zone di cambio iniziano e finiscono ai bordi delle linee delle zone di cambio
che vengono affrontate prima dagli atleti durante la gara e, cioè, più vicine alla
partenza nella direzione di corsa.
Per ogni cambio effettuato in corsia, un Giudice designato deve garantire che
gli atleti siano correttamente collocati nella loro zona di cambio. Il Giudice
designato deve anche garantire che sia rispettata la Regola 24.4 delle Regole
Tecniche.

162 REGOLA 23-24 RT


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Interpretazione Wa
I Giudici di Controllo devono assicurarsi che ogni atleta di ogni squadra assuma la
propria posizione nelle corsie o nelle posizioni corrette. Gli Assistenti del Giudice di
Partenza saranno responsabili del posizionamento dei primi frazionisti e garantiranno
che ciascuno di loro sia fornito di testimone. Possono essere inoltre assegnati per
assistere in tutte le zone di cambio che insistono sulla linea di partenza. Il
Caposervizio ai Controlli ed i Giudici di Controllo, messi a sua disposizione per ogni
zona di cambio, saranno responsabili del posizionamento degli atleti successivi.
Quando tutti gli atleti sono posizionati correttamente, il Caposervizio ai Controlli
della zona dovrebbe avvisare gli altri Giudici competenti con i mezzi di comunicazione
concordati: normalmente via radio per le competizioni più importanti.
Devono inoltre assicurarsi che per tutte le zone di cambio i piedi degli atleti in
attesa siano completamente all’interno della zona prima che inizino il loro
movimento di ricevimento del testimone. Questo movimento non può iniziare in
nessun punto al di fuori della zona.

24.4 Quando tutta o la prima frazione di una gara di Staffetta si effettua interamente
in corsia, un concorrente può fare un segno di riferimento sulla pista, all’interno
della propria corsia, usando nastro adesivo, delle dimensioni massime di 0.05m
x 0,40m, di colore diverso, che non si confonda con altre marcature permanenti
della pista. Non possono essere usati altri segni di riferimento.
I Giudici disporranno che l’atleta in questione adatti o rimuova ogni segnale
non conforme a questa Regola. Se non lo farà, gli stessi saranno rimossi dai
Giudici.
Nota: I casi più gravi possono essere trattati ai sensi delle Regole 18.5 delle Regole
della Competizione e 7.2 delle Regole Tecniche.
24.5 Il testimone per la staffetta deve essere un tubo vuoto, liscio, di sezione
circolare fatto di legno, metallo o qualsiasi altro materiale rigido, in un solo
pezzo, la cui lunghezza non deve essere maggiore di 0,30m e né inferiore a
0,28m. Il diametro all’esterno sarà di 40mm (+/-2mm) e non deve pesare
meno di 50gr. Il testimone dovrebbe essere colorato in modo da risultare
facilmente visibile durante la corsa.

REGOLA 24 RT 163
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24.6 Specifiche del testimone e linee guida per l’interazione:


24.6.1 Un testimone deve essere utilizzato per tutte le gare di Staffetta tenute
nello stadio e deve essere portato a mano per tutta la gara.Almeno per
le competizioni condotte ai sensi dei paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale, ogni testimone dovrà
essere numerato e di un diverso colore e può includere un
transponder.
Nota: Se possibile, l’assegnazione del colore a ciascuna corsia o per posizione
nell’ordine di partenza dovrebbe essere indicata sulla lista di partenza.
24.6.2 Agli atleti non è consentito indossare guanti o mettere materiale
(diverso da quello permesso dalla Regola 6.4.3 delle Regole Tecniche
o sostanze sulle mani al fine di avere una presa migliore.
24.6.3 Se il testimone cade, deve essere raccolto dall’atleta al quale è caduto.
Per recuperarlo, egli può uscire dalla propria corsia, a condizione che,
così facendo, non diminuisca la distanza da percorrere. In aggiunta,
ove il testimone sia caduto in una certa direzione andando
lateralmente o in avanti in direzione della corsa (incluso oltre la linea
di arrivo), l’atleta a cui è caduto, dopo averlo recuperato, deve
ritornare almeno all’ultimo punto in cui era nella sua mano, prima di
continuare la corsa.
A condizione che siano adottate queste procedure, ove applicabili, e
che nessun altro atleta sia stato ostacolato, la caduta del testimone
non causerà la squalifica.
A parte ciò, se un atleta non si attiene a questa Regola, la sua squadra sarà
squalificata.
24.7 Il testimone deve essere passato entro la zona di cambio. Il passaggio inizia
quando esso è toccato una prima volta dal frazionista ricevente ed è
completato soltanto quando è in possesso esclusivo della mano dell’atleta
ricevente. All’interno della zona di cambio, è determinante, unicamente, la
posizione del testimone. Il passaggio del testimone al di fuori della zona di
cambio deve risultare nelle motivazioni della squalifica.

164 REGOLA 24 RT
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Interpretazione Wa
Nel determinare la posizione del testimone, è l’intero testimone che deve essere
considerato.
I Giudici di Controllo devono essere diligenti nell’osservare ogni contatto con il
testimone da parte degli atleti riceventi, prima che il testimone entri nella zona di cambio.
Se l’atleta ricevente tocca il testimone prima che il testimone sia all’interno della zona,
la squadra sarà soggetta a squalifica. Devono anche assicurarsi che il testimone sia in
possesso esclusivo dell’atleta ricevente prima che questo “lasci” la zona di cambio.

24.8 Fino al momento in cui il testimone è in possesso esclusivo dell’atleta


ricevente, la Regola 17.3 delle Regole Tecniche si applicherà solo all’atleta in
arrivo. Successivamente sarà applicabile solo all’atleta ricevente.
In aggiunta, gli atleti, prima di ricevere e/o dopo aver trasmesso il testimone,
dovrebbero rimanere nella propria corsia o mantenere la posizione fino a che
la pista risulti chiaramente sgombra per non ostacolare gli altri atleti. Le Regole
17.3 e 17.4 delle Regole Tecniche non si applicano a questi atleti. Se però un
atleta ostacola un componente di un’altra squadra, incluso il correre fuori dalla
sua posizione o corsia, sarà applicata la Regola 17.2 delle Regole Tecniche..
24.9 Se durante la corsa un atleta prende o raccoglie il testimone di un’altra
squadra, la sua squadra sarà squalificata. L’altra squadra non dovrebbe essere
penalizzata se non ne ha tratto vantaggio.
24.10 Ogni componente di una squadra di staffetta può correre una sola frazione.
Solo quattro atleti tra quelli iscritti alla competizione, sia per questa gara sia
per qualsiasi altra gara, possono essere usati per la composizione della
staffetta per ciascun turno.
Comunque, quando una squadra ha preso parte ad un turno di gara, fino ad
un totale di quattro atleti in più possono essere utilizzati come sostituti
nella composizione della squadra per i turni successivi.
Se una squadra non rispetta questa Regola, sarà squalificata.
24.11 La composizione di una squadra e l’ordine nel quale gareggiano i componenti
della staffetta deve essere ufficialmente comunicato entro un’ora dalla prima
pubblicazione dell’orario di chiamata della prima batteria di ogni turno della

REGOLA 24 RT 165
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competizione (ora in cui gli atleti devono essere presenti in Camera


d’Appello). Successive variazioni possono essere fatte solo per motivi medici
verificati da un medico ufficiale nominato dagli Organizzatori fino all’orario
dell’ultima chiamata della batteria nella quale la squadra interessata deve
gareggiare (momento in cui gli atleti sono chiamati per lasciare la Camera
d’Appello).
La squadra dovrà gareggiare come denominata e nell’ordine dichiarato. Se
una squadra non rispetta questa Regola, sarà squalificata.
24.12 La gara 4x100m sarà corsa interamente in corsia.
24.13 La gara 4x200m potrà essere corsa in uno qualsiasi dei seguenti modi:
24.13.1 ove possibile, interamente in corsia (quattro curve in corsia);
24.13.2 in corsia per le prime due frazioni, come pure parte della terza
frazione, fino al bordo più vicino della linea di rientro descritta alla
Regola 17.5 delle Regole Tecniche, dove gli atleti possono
abbandonare le rispettive corsie (tre curve in corsia);
24.13.3 in corsia per la prima frazione fino al bordo più vicino della linea di
rientro descritta alla Regola 17.5 delle Regole Tecniche, dove gli atleti
possono abbandonare le rispettive corsie (una curva in corsia).
Nota: Quando sono in gara non più di quattro squadre e l’opzione 1 non è
possibile, è consigliabile che venga usata l’opzione 2.
24.14 La Staffetta Mista dovrebbe essere corsa in corsia per le prime due frazioni
come pure parte della terza frazione, fino al bordo più vicino della linea di
rientro descritta alla Regola 17.5 delle Regole Tecniche, dove gli atleti
possono abbandonare le rispettive corsie (due curve in corsia).
24.15 La gara 4x400m potrà essere corsa nell’uno o nell’altro dei seguenti modi:
24.15.1 in corsia per la prima frazione, come pure parte della seconda
frazione, fino al bordo più vicino della linea di rientro descritta alla
Regola 17.5 delle Regole Tecniche, dove gli atleti possono
abbandonare le rispettive corsie (tre curve in corsia);
24.15.2 in corsia per la prima frazione, fino al bordo più vicino della linea di
rientro descritta alla Regola 17.5 delle Regole Tecniche, dove gli atleti
possono abbandonare le rispettive corsie (una curva in corsia).

166 REGOLA 24 RT
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Nota: Quando sono in gara non più di quattro squadre, è raccomandato l’uso
della precedente Regola 24.15.2.
24.16 La gara 4x800m potrà essere corsa nell’uno o nell’altro dei seguenti modi:
24.16.1 in corsia per la prima frazione, fino al bordo più vicino della linea di
rientro descritta alla Regola 17.5 delle Regole Tecniche, dove gli atleti
possono abbandonare le rispettive corsie (una curva in corsia);
24.16.2 senza l’uso delle corsie.
24.17 Se un atleta non rispetta le seguenti Regole 24.13, 24.14, 24.15 o 2416.1
delle Regole Tecniche la sua squadra sarà squalificata.
24.18 La Staffetta su Distanze Miste e la gara 4x1500m sarà corsa senza l’uso delle
corsie.
24.19 In tutte le zone di cambio, agli atleti non è permesso iniziare a correre al di
fuori delle loro zona di cambio e partiranno all’interno della zona. Se un
atleta non si attiene a questa Regola, la sua squadra sarà squalificata.
24.20 Nella Staffetta Mista, i concorrenti della frazione finale, e nella gara 4x400m,
i concorrenti della terza e quarta frazione (o la seconda frazione, ai sensi
della Regola 24.15.2 delle Regole Tecniche), si disporranno, sotto la
direzione di un Giudice appositamente designato, nella loro posizione
d’attesa (dall’interno all’esterno) nello stesso ordine che i rispettivi
compagni di squadra hanno all’ingresso dell’ultima curva. Una volta che i
concorrenti in arrivo hanno superato questo punto, i concorrenti in attesa
manterranno il loro ordine e non cambieranno le posizioni all’inizio della
zona di cambio. Un atleta che non rispetta questa Regola provoca la
squalifica della sua squadra.
Nota: Nella gara di Staffetta 4x200m (se questa gara non è corsa interamente
in corsia) in cui la frazione precedente non è corsa in corsia, gli atleti dovranno
allinearsi nell’ordine iniziale di partenza (dall’interno verso l’esterno).
24.21 In tutte le altre gare per le quali non si usano le corsie, incluso, quando
applicabile, nella 4x200m, nella Staffetta Mista e nella 4x400m, i concorrenti
in attesa possono assumere sulla pista una posizione interna mentre
arrivano i rispettivi compagni di squadra, a condizione che essi non
sgomitino od ostacolino un altro concorrente in modo da impedirgli

REGOLA 24 RT 167
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l’azione. Nella 4x200m, nella Staffetta Mista e nella 4x400m, gli atleti in attesa
dovranno mantenere l’ordine in conformità con la Regola 24.20 delle Regole
Tecniche. Se un atleta non si attiene a questa Regola, la sua squadra sarà
squalificata.
24.22 Nel caso di gare di Staffetta non coperte da questa Regola, i pertinenti
Regolamenti della Competizione dovrebbero specificare eventuali Regole
particolari che dovrebbero essere applicate ed il metodo con cui la Staffetta
dovrebbe essere condotta.

Interpretazione Wa
I Caposervizio ai Controlli devono rimanere nella zona a cui lui o i loro Giudici di
Controllo sono stati assegnati. Una volta che gli atleti sono posizionati
correttamente nelle proprie corsie e la gara è iniziata, i Caposervizio ai Controlli
della zona ed i Giudici di Controllo assegnati sono responsabili di segnalare
eventuali violazioni di queste Regole e qualsiasi altra violazione, in particolare quelle
previste dalla Regola 17 delle Regole Tecniche.

168 REGOLA 24 RT
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SezIone III – ConCorSI

25. CondIzIonI GeneralI – ConCorSI (reGola 180)

prove di riscaldamento in pedana


25.1 Sul terreno di gara e prima dell’inizio della competizione, ogni concorrente
può effettuare salti e lanci di prova. Nelle gare di lancio queste prove devono
essere effettuate nell’ordine di sorteggio e sotto il controllo dei Giudici.

Interpretazione Wa
Mentre nel passato le Regole specificavano che ci dovrebbero essere due prove di
riscaldamento per ogni atleta nelle gare di lancio, attualmente non esiste una tale
specifica. La Regola 25.1 delle Regole Tecniche dovrebbe essere interpretata nel
senso di consentire qualsiasi numero di prove di riscaldamento che possono essere
effettuate nel tempo a disposizione. Nel contempo, per le manifestazioni importanti,
due prove rimangono una prassi standard: questo è considerato come il minimo e
nel caso di disponibilità di tempo e se alcuni o tutti gli atleti richiedono ulteriori
prove di riscaldamento, queste possono essere permesse.

25.2 Una volta che la gara è cominciata agli atleti non è permesso, per prova, usare:
25.2.1 la pedana o la zona di stacco;
25.2.2 le aste;
25.2.3 gli attrezzi;
25.2.4 le pedane circolari per i lanci o il terreno all’interno del settore, con
o senza attrezzi.

Interpretazione Wa
L’applicazione di queste Regole non dovrebbe impedire ad un atleta di toccare,
preparare o fasciare l’asta o il suo attrezzo prescelto in preparazione per la sua prova,
a condizione che non metta in pericolo, ritardi o ostruisca un altro atleta o altra
persona. È particolarmente importante che i Giudici interpretino ragionevolmente

REGOLA 25 RT 169
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questa Regola in modo da garantire che la competizione proceda in modo efficiente


e l’atleta sia in grado, se decide così, di fare la sua prova immediatamente appena
inizia il suo tempo.

segnali
25.3 Specifiche dei Segnali, come segue:
25.3.1 In tutti i Concorsi dove è usata una pedana di rincorsa, è consentito
porre dei segnali a fianco della stessa, ad eccezione del Salto in Alto
dove i segnali possono essere posti all’interno della pedana di
rincorsa. Un atleta può usare uno o due segnali (forniti o approvati
dagli Organizzatori) nelle sue rincorse e nei suoi stacchi. Se questi
segnali non vengono forniti, egli può usare nastro adesivo, ma non
gesso o sostanze similari né qualsiasi cosa che possa lasciare segni
indelebili.
25.3.2 Per i lanci effettuati da una pedana circolare, un atleta può usare solo
un segnale. Questo segnale può essere posto esclusivamente sul
terreno, nella zona immediatamente dietro o adiacente alla pedana,
ma non su alcuna linea o nel settore di lancio. Deve essere
provvisorio, posizionato solo per la durata di ciascuna prova di ogni
atleta e non dovrà ostacolare la vista dei Giudici. Nessun segnale
personale può essere disposto all’interno o a lato della zona di caduta.

Nota: Ogni segnale deve essere composto da un solo unico pezzo.


25.3.3 Nel Salto con l’Asta, gli Organizzatori dovrebbero porre degli
indicatori di distanza adeguati e sicuri a fianco alla pedana di rincorsa
ogni 0,5m tra i punti 2,5m e 5m dalla linea dello “zero” e ad ogni
1,0m tra i punti 5m e 18m.
25.3.4 I Giudici disporranno che l’atleta in questione adatti o rimuova ogni
segnale non conforme a questa Regola. Nel caso non lo faccia, gli
stessi verranno rimossi dai Giudici.
Nota: I casi più gravi possono essere ulteriormente trattati ai sensi delle
Regole 18.5 delle Regole della Competizione e 7.2 delle Regole Tecniche

170 REGOLA 25 RT
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Interpretazione Wa
Se il terreno è bagnato, il nastro adesivo può essere fissato a terra mediante puntine
di diversi colori.
Il requisito, per ogni segnale, di essere un pezzo unico, dovrebbe essere interpretato
in modo ragionevole dall’Arbitro. Ad esempio, dovrebbe essere consentito se il
produttore ha usato due pezzi collegati per fare una singola struttura che è
destinata ad essere usata in quel modo. In modo simile, dovrebbe essere anche
accettabile, se un atleta sceglie di piazzare entrambi i suoi segnali nello stesso posto
o se, nel caso del Salto in Alto, un atleta divide il nastro ricevuto in uno o più pezzi
per fare in modo che un singolo segnale, di una forma diversa, risulti più chiaro.
La Regola 25.3.3 delle Regole Tecniche è progettata per assistere gli atleti ed i loro
allenatori nel determinare i loro punti di stacco e l’avanzamento sulla pista. Non
c’è alcun concetto fisso su come dovrebbero essere costruiti o apparire, con gli
Organizzatori e gli Arbitri che hanno la discrezione nell’interpretazione di ciò che
è accettabile ed equo in base alle intenzioni della Regola, in ogni particolare
situazione di competizione.

indicatori di primati e maniche a vento


25.4 Specifiche per gli Indicatori di Primato e Maniche a Vento, come segue:
25.4.1 Una bandierina specifica o un altro segnale possono essere previsti
anche per indicare l’attuale Primato Mondiale e, quando opportuno,
l’attuale Primato di Area, Nazionale o del Meeting.
25.4.2 In tutte le gare di salto, Lancio del Disco e Lancio del Giavellotto
dovrebbe essere posta in pedana, in una posizione appropriata, una
o più maniche a vento per indicare all’atleta la direzione
approssimativa e la forza del vento.

ordine di competizione e prove


25.5 I concorrenti gareggeranno secondo un ordine estratto a sorte, a meno che
non si applichi la Regola 25.6 delle Regole Tecniche.
Se un atleta qualsiasi, di propria iniziativa, effettua una prova in un ordine
diverso da quello determinato in precedenza, si applicheranno le Regole 18.5

REGOLA 25 RT 171
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delle Regole della Competizione e 7.2 delle Regole Tecniche. Nel caso di una
ammonizione, il risultato della prova (valida o fallita) sarà mantenuto. Se c’è
un Turno di Qualificazione, per la finale, sarà effettuato un nuovo sorteggio.
25.6 Ad eccezione del Salto in Alto e del Salto con l’Asta, a nessun concorrente
è concesso di avere più di una prova registrata in ciascun turno della gara.
In tutti i Concorsi, ad eccezione del Salto in Alto e del Salto con l’Asta,
quando vi sono più di otto concorrenti, a ciascun concorrente saranno
concesse tre prove e agli otto concorrenti con le migliori misure valide
saranno concesse ulteriori tre prove, a meno che gli specifici regolamenti
non dispongano diversamente.
Quando due o più atleti sono appaiati all’ultimo posto utile per una
qualificazione con le medesime misure, troverà applicazione la Regola 25.22
delle Regole Tecniche. Se anche questo determina una parità, agli atleti sarà
riconosciuta ogni prova addizionale, prevista dagli specifici regolamenti.
Quando gli atleti in gara sono otto o meno, a ciascuno di loro saranno
concesse sei prove, a meno che gli specifici regolamenti non dispongano
diversamente. I concorrenti che non effettuano alcuna prova valida, durante
le prime tre prove, gareggeranno, nelle prove successive, prima degli atleti
che hanno realizzato prove valide e secondo l’originale ordine di sorteggio.
In entrambi i casi:
25.6.1 qualsiasi successiva prova sarà effettuata nell’ordine inverso della
classifica risultante dopo le prime tre prove, a meno che gli specifici
regolamenti non dispongano diversamente;
25.6.2 allorché l’ordine è stato cambiato ed esiste una parità per qualsiasi
posizione, gli atleti in parità dovranno gareggiare nello stesso ordine
previsto dal sorteggio iniziale.
Nota (i): Per i Salti in Elevazione vedi Regola 26.2 delle Regole Tecniche.
Nota (ii): Se uno o più atleti proseguono la gara “sub judice” per decisione
dell’Arbitro, come previsto dalla Regola 8.5 delle Regole Tecniche, questi dovranno
gareggiare nei turni successivi prima degli altri atleti in gara e, se più di uno, secondo
l’ordine originale di sorteggio.
Nota (iii): l regolamenti dell’organismo competente possono specificare il numero

172 REGOLA 25 RT
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delle prove (purché non più di sei) ed il numero degli atleti che possono accedere
ad ogni turno addizionale, dopo la terza prova.
Nota (iv): i regolamenti del’Organismo competente possono specificare che l’ordine
di gara possa essere nuovamente modificato dopo ogni ulteriore turno di prove
dopo la terza prova.

registrazione delle prove


25.7 Eccetto nel Salto in Alto e nel Salto con l’Asta, una prova valida deve essere
indicata dalla misura conseguita.
Per le abbreviazioni ed i simboli standard da utilizzare in tutti gli altri casi si
veda la Regola 25.4 delle Regole della Competizione.

completamento delle prove


25.8 Il Giudice non dovrà alzare la bandierina bianca, per indicare una prova valida,
fino a che la prova non è stata completata. Il Giudice può riconsiderare una
decisione se crede di aver sollevato la bandierina sbagliata.
Il completamento di una prova valida sarà determinato come segue:
25.8.1 nel caso dei Salti Verticali, una volta che il Giudice ha determinato
che non ci sia stata infrazione secondo le Regole 27.2, 28.2 o 28.4
delle Regole Tecniche;
25.8.2 nel caso dei Salti Orizzontali, una volta che l’atleta lascia l’area di
atterraggio in conformità con la Regola 30.2 delle Regole Tecniche;
25.8.3 nel caso dei lanci, una volta che l’atleta lascia la pedana o la pista in
conformità con la Regola 32.17 delle Regole Tecniche.

Turno di Qualificazione
25.9 Nelle gare di Concorso, ogni qualvolta il numero dei concorrenti è troppo
elevato per consentire che la gara sia svolta in modo soddisfacente in un solo
turno (finale diretta), deve disputarsi un Turno di Qualificazione. Quando vengono
effettuati Turni di Qualificazione, tutti i concorrenti debbono partecipare e
qualificarsi attraverso i suddetti turni, a meno che l’organismo competente, per
una o più gare, autorizzi l’inserimento di un ulteriore turno/i di qualificazione,

REGOLA 25 RT 173
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nella stessa competizione o in una o più competizioni precedenti, per


determinare alcuni o tutti gli atleti che avranno il diritto a partecipare ed in quale
turno della competizione.Tale procedura e qualunque altro mezzo (ad esempio,
il raggiungimento dei minimi di ingresso durante un periodo determinato,
mediante un certo posizionamento in una competizione o in una specifica
classifica) per il quale un atleta ha diritto a partecipare ed in quale turno della
competizione, dovranno essere stabiliti nei regolamenti di ogni manifestazione.
Le prestazioni conseguite in un Turno di Qualificazione o in un ulteriore
turno/i preliminare di qualificazione non saranno considerate parte della finale.
25.10 I concorrenti devono essere normalmente divisi in due o più gruppi in modo
tale che i gruppi siano approssimativamente dello stesso valore, e ogni volta
che è possibile i rappresentanti di ciascuna Federazione Membro o squadra
saranno sistemati in gruppi differenti. Salvo che non vi sia la possibilità di far
gareggiare, contemporaneamente e nelle medesime condizioni, tutti i gruppi,
ciascun gruppo deve iniziare i suoi salti o lanci di riscaldamento subito dopo
che il gruppo precedente ha terminato.
25.11 Si raccomanda che, nelle competizioni di durata superiore a tre giorni di
gara, venga previsto un giorno di riposo tra i Turni di Qualificazione e le
finali dei salti in elevazione.
25.12 Le condizioni di qualificazione, la misura di qualificazione ed il numero dei
finalisti deve essere deciso dal/i Delegato /i Tecnico/i. Se nessun Delegato/i
Tecnico/i è/sono stato/stati nominato/i questo compito sarà svolto dagli
Organizzatori. Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale, alle finali parteciperanno almeno
12 atleti, salvo diversamente disposto nel regolamento della competizione.
25.13 In un Turno di Qualificazione, eccettuati i Salti in Elevazione, ciascun
concorrente ha diritto ad un massimo di tre prove.Allorché un concorrente
ha raggiunto la misura di qualificazione, non può continuare a gareggiare nel
Turno di Qualificazione.
25.14 In un Turno di Qualificazione del Salto in Alto e del Salto con l’Asta, i
concorrenti non eliminati per tre falli consecutivi, continueranno a gareggiare,
conformemente alla Regola 26.2 delle Regole Tecniche (includendo il “passo”

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in una prova), sino alla fine dell’ultimo tentativo all’altezza fissata quale misura
di qualificazione, salvo che il numero degli atleti per la finale sia già stato
raggiunto, come indicato dalla Regola 25.12 delle Regole Tecniche. Una volta
che è determinato che un atleta sarà in finale, lo stesso non proseguirà il
Turno di Qualificazione.
25.15 Se nessun atleta, o un numero inferiore di atleti rispetto a quello fissato,
raggiunge la misura di qualificazione prefissata, il gruppo dei finalisti sarà
aumentato sino a quel numero, aggiungendo concorrenti in base alle loro
prestazioni nel Turno di Qualificazione.
Nel caso di parità all’ultima posizione di qualificazione, quando due atleti
hanno la stessa miglior misura in classifica generale, troveranno applicazione
le Regole 25.22 o 26.8 delle Regole Tecniche. Se anche così la parità
permane, gli atleti in parità verranno ammessi alla finale.
25.16 Quando un Turno di Qualificazione del Salto in Alto o del Salto con l’Asta
si effettua in due gruppi contemporaneamente, si raccomanda che l’asticella
sia alzata a ciascuna altezza nello stesso tempo per ciascun gruppo.

Interpretazione Wa
Quando si predispongono i gruppi di qualificazione per il Salto in Alto ed il Salto
con l’Asta, è importante che siano osservati i contenuti delle Regole 25.10 e 25.16
delle Regole Tecniche. I Delegati Tecnici e gli ITO/Arbitro devono seguire da vicino
l’andamento dei Turni di Qualificazione del Salto in Alto e del Salto con l’Asta per
assicurarsi che, da un lato, gli atleti debbano saltare, purché non vengano eliminati
ai sensi della Regola 26.2 delle Regole Tecniche fino a che non sia stato raggiunto
il limite di qualificazione (a meno che non sia stato raggiunto il numero di atleti
per la finale come previsto alla Regola 25.12 delle Regole Tecniche) e, dall’altro lato,
qualsiasi parità tra gli atleti nella classifica generale dei due gruppi sia risolta ai
sensi della Regola 26.8 delle Regole Tecniche. È inoltre necessario attenersi
scrupolosamente all’applicazione della Regola 25.14 delle Regole Tecniche per
garantire che gli atleti non continuino inutilmente nella gara una volta che è certo
che saranno in finale, indipendentemente da ciò che potrebbe accadere all’altro
atleta che continua a gareggiare nel Turno di Qualificazione.

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Tempo concesso per le prove


25.17 Il Giudice responsabile deve segnalare al concorrente che tutto è pronto
per l’inizio della prova ed il periodo di tempo concesso per quella prova avrà
inizio da quel momento.
Per il Salto con l’Asta il tempo inizia quando i ritti sono stati sistemati
secondo quanto precedentemente richiesto dall’atleta. Non sarà concesso
altro tempo per ulteriori sistemazioni.
Se il tempo concesso finisce dopo che l’atleta ha incominciato la prova,
questa non deve essere interrotta.
Se, una volta iniziato a scorrere il tempo per la prova, un atleta decide
successivamente di non tentare quella prova, sarà considerato fallo una volta
trascorso il periodo concesso per quel tentativo.
Non devono venire superati i seguenti tempi. Se il tempo è superato, a meno
che non venga presa una decisione in virtù della Regola 25.18 delle Regole
Tecniche, la prova sarà registrata come un fallo.

gare individuali
Alto Asta Altre
Più di tre atleti (o per il primo tentativo
1 1 1
in assoluto di ciascun atleta)
2 o 3 atleti 1.5 2 1
1 atleta 3 5 -
Prove consecutive 2 3 2

prove multiple
Alto Asta Altre
Più di tre atleti (o per il primo tentativo
1 1 1
in assoluto di ciascun atleta)
2 o 3 atleti 1.5 2 1
1 atleta 2 3 -
Prove consecutive 2 3 2

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Nota (i): Dovrebbe essere visibile al concorrente un orologio che indichi il tempo
concesso rimasto ancora disponibile per il tentativo. In aggiunta, un giudice
solleverà e terrà sollevata una bandierina gialla o indicherà in altro modo gli ultimi
15 secondi del tempo concesso.
Nota (ii): Nel Salto in Alto e nel Salto con l’Asta ogni variazione del tempo concesso,
per l’esecuzione della prova, eccetto il tempo concesso per salti consecutivi, non
sarà applicato fino a che l’asticella non è alzata alla nuova altezza. Negli altri
Concorsi, ad eccezione del tempo specificato per le prove consecutive, il limite di
tempo permesso non cambierà.
Nota (iii): Quando si determina il numero degli atleti rimasti in gara, si devono includere
anche quegli atleti che potrebbero partecipare allo spareggio per il primo posto.
Nota (iv): Quando, nel Salto in Alto e con l’Asta, rimane un solo atleta (che ha
vinto la gara) e sta tentando il Record del Mondo o altro record direttamente
connesso alla manifestazione, il tempo limite dovrà essere incrementato di un
minuto rispetto a quanto previsto sopra.

Interpretazione Wa
Mentre i Giudici dovrebbero sempre usare un sistema che notifica o chiama l’atleta
successivo che deve iniziare la propria prova più quello che deve seguire, questo è
essenziale quando il tempo concesso ad un atleta per sostenere la propria prova
è di 1 minuto. Devono inoltre assicurarsi che l’area di gara sia completamente
pronta per la prova successiva prima di chiamare l’atleta e quindi avviare l’orologio.
In particolare, i Giudici e l’Arbitro devono essere pienamente consapevoli
dell’attuale contesto di gara, compresa la gestione del Direttore per la
Presentazione dell’Evento (Event Presentation) al momento di decidere quando
avviare l’orologio o dichiarare il “tempo scaduto” e notificare un fallo.
Particolari circostanze che dovrebbero essere prese in considerazione, sono la
disponibilità della pista per la prova di un atleta nel Salto in Alto e nel Lancio del
Giavellotto (quando i Concorsi si svolgono simultaneamente nella stessa area di
gara) e la distanza per gli atleti che camminano verso e attraverso la gabbia per
raggiungere la pedana nel Lancio del Disco e nel Lancio del Martello.
Per essere chiari, il limite di tempo non cambierà nel turno finale di qualsiasi

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Concorso in estensione, una volta che rimangono solo 2 o 3 atleti ad effettuare le


loro prove. Il limite di tempo di un minuto si applica solo quando un Concorso in
estensione ha solo 2 o 3 atleti iscritti (ad eccezione della prima prova di ogni atleta).

prove sostitutive
25.18 Se, per qualsiasi ragione indipendente dalla sua volontà, un atleta é stato
ostacolato durante la prova ed impossibilitato ad effettuarla, o la prova non
può essere registrata correttamente, l’Arbitro ha la facoltà di concedergli
una prova sostitutiva o ristabilire il tempo parzialmente o interamente.
Nessuna variazione dell’ordine sarà consentita. Sarà concesso un
ragionevole lasso di tempo per ogni prova sostitutiva, a seconda delle
particolari circostanze del caso. Nei casi in cui la gara sia proseguita prima
che sia stata concessa la prova sostitutiva, questa dovrebbe essere effettuata
prima che venga eseguita qualsiasi altra successiva prova.

Interpretazione Wa
Ci sono diverse situazioni in cui può essere appropriato concedere una prova
sostitutiva ad un atleta, incluso quando, a causa di un errore procedurale o tecnico,
una prova non viene misurata e non è possibile effettuare una nuova misurazione
in modo accurato. Mentre questo dovrebbe essere evitato da una buona
organizzazione e da un backup, con l’utilizzo della tecnologia, sempre più spesso è
necessario prevedere procedure sostitutive quando le cose vanno male. Poiché
non è consentito alcun cambiamento nell’ordine di gara (a meno che il problema
non sia stato immediatamente scoperto e la competizione sia continuata), l’Arbitro
deve decidere quanto tempo dovrebbe essere consentito per la prova sostitutiva
tenendo conto delle circostanze specifiche di ciascun caso.

assenza durante la gara


25.19 Un concorrente non può lasciare l’immediata area della gara durante la
competizione, salvo abbia il permesso e sia accompagnato da un Giudice. Se
possibile, dovrebbe essere data prima una ammonizione, ma per ulteriori
simili comportamenti o nei casi più gravi l’atleta può essere squalificato.

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cambio di orario e luogo di gara


25.20 Il Delegato/i Tecnico o l’Arbitro responsabile hanno facoltà di cambiare il
luogo o l’orario di svolgimento di qualsiasi concorso, se ritengono che le
condizioni lo giustifichino. Qualsiasi cambiamento deve avvenire solo dopo
che tutti i tentativi di un turno di prove sono stati completati.
Nota: La forza del vento ed i suoi cambiamenti di direzione non sono elementi
sufficienti per cambiare l’orario o il luogo della gara.

Interpretazione Wa
La frase “turno di prove” invece di “turno” è progettata per garantire la chiara
differenza tra un “turno di prove” all’interno di un Concorso e un “turno della
manifestazione” (cioè un turno di qualificazione o uno di finale).
Se le condizioni rendono impossibile completare un turno di prove, prima che
avvenga il cambiamento del luogo o dell’orario, il Delegato Tecnico (attraverso
l’Arbitro) o l’Arbitro dovrebbe normalmente annullare quelle prove già completate
in quel turno di prove e ricominciare la gara dall’inizio di quel turno di prove.Vedi
anche la Regola 11.3 delle Regole Tecniche.

risultati
25.21 Ciascun concorrente sarà accreditato del migliore di tutti i suoi risultati,
compresi, nel caso del Salto in Alto e del Salto con l’Asta, quelli conseguiti
nel risolvere la parità per il primo posto.

parità
25.22 Nei Concorsi, ad eccezione del Salto in Alto e del Salto con l’Asta, la seconda
migliore prestazione degli atleti aventi la stessa migliore misura risolverà la
parità. Se la parità permane si ricorre alla terza migliore prestazione e cosi via.
Se anche dopo l’applicazione di questa Regola 25.22 gli atleti continuano ad
essere in parità, agli atleti verrà assegnata la medesima posizione in classifica.
Eccetto che nei Salti in Elevazione, nel caso di una parità per qualsiasi
piazzamento, incluso il primo posto, la parità sarà confermata.
Nota: Per i Salti in Elevazione vedi Regole 26.8 e 26.9 delle Regole Tecniche.

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a – SalTI In eleVazIone

26. CondIzIonI GeneralI – SalTI In eleVazIone (reGola 181)

26.1 Prima dell’inizio della gara, l’Arbitro o il Primo Giudice deve annunciare ai
concorrenti l’altezza iniziale e le diverse altezze alle quali sarà posta l’asticella
alla fine di ogni turno, fino a quando non rimanga in gara un solo concorrente
che abbia vinto la gara o vi sia parità per il primo posto.
Per le Prove Multiple, vedi Regola 39.8.4 delle Regole Tecniche.

prove
26.2 Un concorrente può cominciare a saltare a qualunque altezza
precedentemente annunciata dall’Arbitro o dal Primo Giudice e può saltare
a sua discrezione a qualsiasi altezza successiva. Tre falli consecutivi,
indipendentemente dall’altezza in cui ciascun fallo è avvenuto, escludono da
ulteriori tentativi, salvo nel caso di una parità per il primo posto.
L’effetto di questa Regola è che un concorrente può passare il suo secondo
o terzo tentativo ad una certa altezza (dopo aver fallito una prima o una
seconda volta) e tentare invece una successiva altezza.
Se un concorrente passa una prova ad una certa altezza, non può fare nessun
susseguente tentativo a quell’altezza, tranne che nel caso di spareggio per il
primo posto.
Nel caso del Salto in Alto e del Salto con l’Asta, se un atleta non è presente
quando tutti gli altri atleti presenti hanno terminato la gara, l’Arbitro riterrà
che tale atleta(i) ha abbandonato la gara, una volta che il periodo per
un’ulteriore prova è trascorso.
26.3 Anche dopo che tutti gli altri concorrenti hanno fallito i tre salti consecutivi,
un concorrente è autorizzato a saltare fino a che abbia egli stesso perduto il
diritto di gareggiare ancora.
26.4 Salvo che non sia rimasto in gara un solo concorrente ed egli abbia vinto
la gara:

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26.4.1 l’asticella non deve mai essere alzata di meno di 2cm nel Salto in Alto
e di meno di 5cm nel Salto con l’Asta dopo ogni turno;
26.4.2 l’incremento nell’alzare l’asticella non deve mai essere aumentato.
Le suddette Regole 26.4.1 e 26.4.2 non si applicano una volta che tutti gli atleti,
ancora in gara, si accordano per alzare l’asticella direttamente ad una misura che
rappresenti il Primato del Mondo (o altro primato connesso alla manifestazione).
Una volta che il concorrente ha vinto la gara, l’altezza o le altezze alle quali
viene posta l’asticella verranno decise dal concorrente, interpellato dal Primo
Giudice o dall’Arbitro responsabile.
Nota: Questa Regola non è applicabile nelle Prove Multiple.

misurazioni delle altezze


26.5 In tutte le gare di salto in elevazione, le misurazioni devono essere fatte, in
centimetri interi, perpendicolarmente dal terreno alla parte più bassa del lato
superiore dell’asticella.
26.6 Ogni misurazione di una nuova altezza deve venire eseguita prima che i
concorrenti tentino quell’altezza. Una nuova misurazione dovrebbe essere
fatta se l’asticella è stata sostituita. In tutti i casi di Primato, i Giudici debbono
inoltre ricontrollare la misura prima di ogni successivo tentativo di Primato
se l’asticella è stata toccata dopo l’ultima misurazione.

l’asticella
26.7 L’asticella deve essere in fibra vetrosa, o altro materiale adatto, ma non di
metallo, di sezione circolare, salvo le parti terminali. Essa dovrà essere
colorata in modo da essere visibile a tutti gli atleti vedenti.
La lunghezza totale deve essere di 4,00m (+/-0,02m) nel Salto in Alto e di
4,50m (+/-0,02m) nel Salto con l’Asta. Il peso massimo deve essere di 2kg nel
Salto in Alto e di 2,25kg nel Salto con l’Asta. Il diametro della parte circolare
dell’asticella deve essere di 30mm (+/-1mm).
L’asticella è formata da tre parti, l’asticella cilindrica ed i due terminali,
ciascuno largo 30mm/35mm e lungo 0,15m/0,20m, al fine di poterla
appoggiare sui supporti dei ritti.

REGOLA 26 RT 181
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Questi terminali devono avere una sezione circolare o semicircolare con una
ben definita superficie piatta sulla quale l’asticella possa poggiare sui supporti
dei ritti.
Questa superficie piatta non deve essere più alta del centro della sezione
verticale dell’asticella. I terminali devono essere duri e lisci. Essi non devono
essere di o ricoperti con gomma o con altro materiale che abbia l’effetto di
aumentare l’attrito tra loro ed i supporti.
L’asticella deve essere diritta e, quando in posizione, deve flettere al massimo
20mm nel Salto in Alto e 30mm nel Salto con l’Asta.
Metodo di controllo dell’elasticità: appendere un peso di 3kg al centro
dell’asticella posta sui ritti. Può flettere al massimo 70mm nel Salto in Alto e
0,11m nel Salto con l’Asta.

regola 26 rT – Forme alternative di terminale per asticella

piazzamenti
26.8 Nel caso di due o più atleti con la stessa misura finale, la parità verrà risolta
come segue:
26.8.1 Verrà assegnato il miglior piazzamento al concorrente con il minor
numero di salti all’ultima misura superata.
26.8.2 Se la parità persiste a seguito dell’applicazione della precedente
Regola 26.8.1, verrà assegnato il miglior piazzamento al concorrente
che ha il minor numero di falli durante l’intera gara sino all’ultima
altezza superata compresa.

182 REGOLA 26 RT
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26.8.3 Se la parità persiste a seguito dell’applicazione della precedente


Regola 26.8.2, verrà assegnata la medesima posizione in classifica, a
meno che non si tratti del primo posto.
26.8.4 Se concerne il primo posto, uno spareggio tra questi atleti sarà
effettuato secondo la Regola 26.9 delle Regole Tecniche, a meno che
non si decida diversamente, sia in anticipo, in osservanza delle
disposizioni regolamentari applicabili alla competizione, o durante la
competizione stessa, ma prima dell’inizio della gara, su decisione del
Delegato Tecnico o dell’Arbitro, se il Delegato Tecnico non è stato
nominato. Se lo spareggio non viene effettuato, incluso il caso in cui
gli atleti, in ogni fase, decidano di non saltare ulteriormente, la parità
per il primo posto sarà confermata.
Nota: Questa Regola 26.8.4 non si applica ad una competizione di Prove
Multiple.

Interpretazione Wa
Esistono diverse situazioni in cui uno spareggio può non avere luogo:
a. non prevedendolo anticipatamente nel regolamento della competizione;
b. per decisione, durante la gara, da parte del Delegato Tecnico (o dell’Arbitro se
non vi sono Delegati Tecnici);
né per decisione degli atleti di non continuare più a saltare prima o in qualsiasi
momento dello spareggio.
Sebbene qualsiasi decisione da parte del Delegato Tecnico o dell’Arbitro di non
procedere a spareggio dovrebbe essere presa prima dell’inizio della gara stessa,
potrebbero esserci circostanze in cui ciò non è possibile, come nel caso in cui le
condizioni del luogo di gara rendano impossibile o indesiderabile iniziare o
continuare uno spareggio. Nella gestione di questa situazione, l’Arbitro potrebbe
usare i propri poteri previsti dalle Regole 18 delle Regole della Competizione o 25
delle Regole Tecniche. Si sottolinea che gli atleti possono prendere la decisione di
non saltare oltre, prima o in qualsiasi momento durante lo spareggio.

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spareggio
26.9 Specifiche per lo Spareggio, come segue:
26.9.1 Gli atleti interessati devono saltare ad ogni altezza finché si giunge ad
una decisione o finché tutti gli atleti decidano di non saltare
ulteriormente.
26.9.2 Ogni atleta avrà un salto a ciascuna altezza.
26.9.3 Lo spareggio inizierà alla successiva altezza determinata in conformità
con la Regola 26.1 delle Regole Tecniche dopo l’ultima altezza
superata dagli atleti interessati.
26.9.4 Se non si addiviene ad una decisione l’asticella sarà alzata, se più di un
atleta ha superato l’altezza, o abbassata, se tutti falliscono, di 2cm per
il Salto in Alto e 5cm per il Salto con l’Asta.
26.9.5 Se un atleta non salta ad una altezza, egli automaticamente rinuncia
ad ogni diritto su un piazzamento superiore. Se rimane in gara solo
un altro atleta, questi sarà dichiarato vincitore indipendentemente
dal fatto che tenti o meno di saltare a quell’altezza.

Salto in alto – esempio

Altezze annunciate dal Primo Giudice all’inizio della gara: 1.75 – 1.80 – 1.84 – 1.88
– 1.91 – 1.94 – 1.97 – 1.99 etc.

Atleta Altezze Falli Spareggio Classifica


1,75 1,80 1,84 1,88 1,91 1,94 1,97 1,91 1,89 1,91
A O XO O XO X- XX 2 X O X 2
B - XO - XO - - XXX 2 X O O 1
C - O XO XO - XXX 2 X X 3
D - XO XO XO XXX 3 4

A, B, C e D hanno tutti superato 1,88m.


A questo punto andranno prese in considerazione le Regole 26.8 e 26.9 delle Regole
Tecniche; i Giudici considereranno il numero totale delle prove nulle effettuate dai

184 REGOLA 26 RT
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concorrenti sino all’ultima altezza dell’asticella superata; nell’esempio 1,88m.


D ha più prove nulle che A, B e C e perciò verrà classificato al quarto posto. A, B,
C sono ancora in parità per quanto concerne il primo posto; essi avranno
un’ulteriore prova a 1,91m, che è l’altezza successiva dopo l’ultima altezza superata
dagli atleti in questione.
Poiché tutti i concorrenti falliscono, l’asticella viene abbassata a 1,89m per un altro
salto di spareggio. Solo il concorrente C fallisce la prova a 1,89m; gli altri due atleti
effettueranno un terzo salto di spareggio a 1,91m. Solo B supera l’asticella e
pertanto sarà dichiarato vincitore.

Interpretazione Wa
Quando un atleta decide unilateralmente di ritirarsi da uno spareggio, l’altro atleta
(se ne rimane uno solo) verrà dichiarato vincitore in conformità con la Regola
26.9.5 delle Regole Tecniche. Non è necessario per quell’atleta tentare l’altezza
prevista. Quando più di un atleta rimane nello spareggio, lo spareggio continuerà
con quegli atleti e l’atleta che si è ritirato verrà inserito in base al suo effettivo
posto finale, avendo lui rinunciato a qualsiasi diritto ad una posizione superiore,
inclusa la prima.

Forze estranee
26.10 Quando è evidente che l’asticella è stata abbattuta da una forza non
associata all’azione dell’atleta (per esempio un colpo di vento):
26.10.1 la prova è da considerarsi valida se questo abbattimento avviene
dopo che l’atleta ha superato l’asticella senza toccarla;
26.10.2 si concederà all’atleta un altro tentativo se questo abbattimento
avviene per altre circostanze.

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27. SalTo In alTo (reGola 182)

gara
27.1 Un atleta deve staccare con un piede.
27.2 Un concorrente commette fallo se:
27.2.1 dopo il salto, l’asticella non rimane sui supporti a causa dell’azione
del concorrente durante il salto;
27.2.2 tocca il terreno, compresa la zona di caduta al di là del piano verticale
dei ritti determinato dal bordo più vicino dell’asticella, sia all’interno che
al di fuori di essi, con qualsiasi parte del suo corpo, senza aver prima
superato l’asticella.Tuttavia, se, mentre salta, un atleta tocca con il suo
piede la zona di caduta e a giudizio del Giudice, non ne trae vantaggio,
il salto non deve essere considerato, per questa ragione, nullo.
Nota: Per facilitare l’applicazione della Regola, una linea bianca larga
50mm deve essere disegnata (solitamente con nastro adesivo o materiale
simile) per tre metri all’esterno di ogni ritto, il bordo più vicino della linea
posizionato lungo il piano verticale sul bordo più vicino all’asticella.
27.2.3 quando, correndo senza saltare, tocca l’asticella o la sezione verticale
dei ritti.

pedana di rincorsa e Zona di stacco


27.3 La larghezza minima della pedana di rincorsa deve essere di 16m e la
lunghezza minima 15m ad eccezione delle manifestazioni indicate ai paragrafi
1.1, 1.2, 1.3, 1.5 e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale dove
la lunghezza minima deve essere minimo di 25m.
27.4 La massima inclinazione verso il basso della pedana e della zona di stacco,
negli ultimi 15 metri, non deve eccedere 1:167 (0,6%) lungo ogni raggio
dell’area semicircolare dal centro dei ritti e con un raggio minimo come
specificato nella precedente Regola 27.3. La zona di caduta deve essere posta
in modo tale che l’approccio dell’atleta sia nella direzione dell’inclinazione.
Nota: Le pedane di rincorsa e le zone di stacco, conformi alle specifiche 2018-19,
rimangono accettabili.

186 REGOLA 27 RT
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27.5 La zona di stacco deve essere livellata e l’eventuale inclinazione deve essere in
accordo alla precedente Regola 27.4 ed al WA Track and Field Facilities Manual.

attrezzature
27.6 Possono essere usati ritti o sostegni di qualsiasi tipo, purché siano rigidi.
Essi devono avere dei supporti per l’asticella, solidamente fissati ad essi.
I ritti debbono essere sufficientemente alti da superare di almeno 0,10m
l’altezza massima alla quale può essere elevata l’asticella.
La distanza fra i ritti non deve essere minore di 4,00m o maggiore di 4,04m.
27.7 I ritti o i sostegni non devono essere spostati durante la gara, a meno che
l’Arbitro non consideri inutilizzabile sia la zona di stacco che la zona di caduta.
In questo caso il cambio deve essere fatto solo dopo il completamento del turno.
27.8 I supporti per l’asticella debbono essere piani e rettangolari, larghi 40mm e
lunghi 60mm. Debbono essere fissati saldamente sui ritti, fermi durante il
salto e ciascuno di essi deve fronteggiare il ritto opposto. Le estremità
dell’asticella debbono appoggiarvisi in modo che, se toccate dal concorrente,
essa possa liberamente cadere a terra, tanto in avanti quanto indietro. La
superficie del supporto deve essere liscia.
I supporti non possono essere di, o ricoperti con gomma o altro materiale
che abbia l’effetto di aumentare l’attrito fra le due superfici dell’asticella e
dei supporti, né possono avere alcun tipo di molle.
I supporti devono essere della stessa altezza sopra la zona di stacco
immediatamente sotto ciascun terminale dell’asticella.

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regola 27 rT – Salto in alto: ritti e asticella

27.9 Vi deve essere uno spazio di almeno 10mm fra le estremità dell’asticella ed i ritti.

Zona di caduta
27.10 Per le competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale la zona di caduta deve essere
non più piccola di 6m (lunghezza) x 4m (larghezza) x 0.7m (altezza) dietro
il piano verticale dell’asticella.
Nota: I ritti e la zona di caduta debbono essere costruiti in modo che, una volta
posizionati, ci sia tra loro uno spazio di almeno 0,1m per evitare la caduta
dell’asticella a causa dell’urto della zona di caduta con i ritti.

Interpretazione Wa
Per le altre competizioni, la zona di caduta dovrebbe misurare non meno di 5m di
lunghezza x 3m di larghezza x 0,7m di altezza.
giuria
Per una gara di Salto in Alto, si raccomanda di assegnare i Giudici disponibili come
segue:
a. Il Primo Giudice controllerà l’intera gara e verificherà le misurazioni. Deve

188 REGOLA 27 RT
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essere dotato di due bandierine: bianca per indicare se la prova è valida e rossa
se si tratta di un fallo. Deve posizionarsi in modo da gestire due aspetti in
particolare:
i. Frequentemente accade che l’asticella, che è stata toccata da un atleta, tremi
sui supporti. Il Primo Giudice, a
seconda dello stato dell’asticella, deve decidere quando la vibrazione della
stessa deve essere fermata e alzata la bandierina appropriata – in particolare
le situazioni speciali di cui alla Regola 26.10 delle Regole Tecniche; e
ii. Poiché l’atleta non può toccare l’asticella, è importante tenere d’occhio la
sezione verticale dei ritti oltre al terreno in linea con il piano verticale del
più vicino bordo dell’asticella e la posizione dei piedi dell’atleta nella
situazione in cui, al momento di decidere di non completare una prova, corre
di fianco o va “sotto” l’asticella.
b. Due Giudici, uno su ciascun lato della zona di caduta e leggermente arretrati in
modo da raccogliere l’asticella quando cade e assistere il Primo Giudice
nell’applicazione delle Regole di cui sopra.
c. Un Giudice – Segretario che compila il foglio dei risultati e chiama ogni atleta
(e quello che deve seguire).
d. Un Giudice responsabile del tabellone (prova-numero-risultato).
e. Un Giudice responsabile dell’orologio segnatempo che indica agli atleti che
hanno un certo tempo per effettuare la prova.
f. Un Giudice responsabile degli atleti.
Nota (i): Questa è l’impostazione tradizionale di una Giuria. Nelle principali manifestazioni,
dove sono disponibili un sistema dati ed i tabelloni elettronici, è certamente richiesto del
personale specializzato. Per essere chiari, in questi casi, il progresso e le registrazioni di
un Concorso sono gestiti sia dal Segretario, che dal sistema dati.
Nota (ii): I Giudici e le attrezzature devono essere posizionati in modo tale da non
ostacolare la rincorsa dell’atleta né impedire la visuale degli spettatori.
Nota (iii): Uno spazio deve essere riservato ad una manica a vento per indicare la
direzione e la forza del vento.

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28. SalTo Con l’aSTa (reGola 183)

gara
28.1 I concorrenti possono far spostare i ritti solo nella direzione della zona di
caduta così che il bordo dell’asticella più vicino all’atleta possa essere
posizionato in qualunque punto da quello direttamente sopra la fine della
cassetta di imbucata e fino a non più di 80cm verso la zona di caduta.
Prima dell’inizio della gara, il concorrente deve comunicare all’Ufficiale di
Gara responsabile quale posizione dei ritti egli desidera per il suo primo
tentativo e tale posizione deve essere registrata.
Se il concorrente desidera effettuare successivamente qualsiasi cambiamento,
dovrebbe informare l’Ufficiale di Gara responsabile, prima che i ritti siano
stati sistemati conformemente alle sue istruzioni iniziali. In mancanza di tale
comunicazione, si darà inizio al tempo limite che gli spetta.
Nota: Una linea larga 10mm di colore distinguibile deve essere tracciata ad angolo
retto, rispetto all’asse della pedana, all’altezza del bordo interno della parte
superiore della tavola di arresto della cassetta (“linea dello zero”). Una linea simile,
fino a 50mm di larghezza, deve comparire sulla superficie della zona di caduta ed
essere prolungata sino all’altezza del bordo esterno dei ritti. Il bordo della linea più
vicino all’atleta coincide con l’estremità posteriore della cassetta.
28.2 Un concorrente commette fallo se:
28.2.1 dopo il salto l’asticella non rimane su entrambi i pioli a causa
dell’azione del concorrente durante il salto;
28.2.2 tocca il terreno, compresa la zona di caduta, al di là del piano verticale
della parte superiore della tavola di arresto, con qualsiasi parte del
suo corpo o con l’asta, senza aver prima superato l’asticella;
28.2.3 dopo aver abbandonato il terreno, porta la propria mano inferiore al di
sopra di quella superiore o sposta quella superiore più in alto sull’asta.
28.2.4 durante il salto fissa o rimette con le proprie mani l’asticella sui
supporti.
Nota (i): Non è fallo se l’atleta corre all’esterno delle linee bianche che delimitano
la corsia di rincorsa in qualsiasi punto.

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Nota (ii): Non è fallo se l’asta tocca i materassi di caduta, nel corso di una prova
dopo essere stata correttamente imbucata nella cassetta.

Interpretazione Wa
Nell’applicare e interpretare la Regola 28.2 delle Regole Tecniche si deve considerare
quanto segue:
a. l’asticella deve essere abbattuta a causa dell’azione dell’atleta “mentre salta”.
Quindi, se l’atleta dopo aver correttamente recuperato la sua asta (nel modo
da non infrangere la Regola 28.4 delle Regole Tecniche) colpisce con l’asta
l’asticella o i ritti in modo tale da far cadere l’asticella, questo non dovrebbe
essere considerato un fallo poiché non è stato a causa dell’azione dell’atleta
mentre saltava, a meno che, l’asticella non si muovesse e, di conseguenza, il
Giudice non avesse ancora alzata la bandierina bianca;
b. tenere conto del contenuto della Nota (ii) in quanto vi saranno molte occasioni
in cui l’asta in flessione toccherà la zona di caduta oltre la linea dello zero;
c. essere consapevoli della possibilità che l’atleta possa effettivamente sollevarsi in modo
tale che il suo corpo o la piegatura dell’asta penetrino nel piano verticale attraverso
la linea dello zero, ma poi ritorni in pedana senza abbattere l’asticella. A condizione
che abbia tempo per il suo tentativo e non abbia toccato il terreno oltre la linea dello
zero, potrà continuare con la prova. Questo vale anche nei casi in cui l’atleta durante
il tempo per la sua prova stia, per qualsiasi motivo, posizionando l’asta nella cassetta
o comunque attraverso il piano verticale della linea dello zero e l’asta tocchi il terreno
oltre la linea dello zero. Questo andrà considerato come fallo;
d. i Giudici devono prestare particolare attenzione per scoprire che non si sia
verificata qualsiasi azione non permessa ai sensi della Regola 28.2.4 delle Regole
Tecniche. Non solo significa che il Giudice competente deve tenere d’occhio il
salto in tutta la sua completezza, ma deve stabilire che tale azione, il toccare
mentre perfeziona il salto, non sia meramente incidentale. In generale per essere
applicata la Regola 28.2.4 delle Regole Tecniche, ci dovrebbe essere qualche
azione volontaria da parte dell’atleta per stabilizzare o sorreggere l’asticella;
e. esiste una pratica comune secondo cui gli atleti tornano alla cassetta di imbucata
dopo una prova (sia che si tratti di una prova valida o di un fallo) e posizionano

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l’asta nella cassetta per controllare la loro posizione di stacco.A condizione che
ciò avvenga dopo che la prova è stata completata in conformità con la Regola
25.8 delle Regole Tecniche e prima che inizi il tempo per la prova del’atleta
successivo e non ritardi altrimenti lo svolgimento della gara, ciò è consentito.

28.3 Al fine di ottenere una migliore presa, i concorrenti sono autorizzati a


spalmare le mani o l’asta con qualsiasi sostanza. È consentito l’uso dei guanti.

Interpretazione Wa
Pur non essendovi alcun divieto di indossare i guanti o di uso di sostanze sui guanti,
questa pratica dovrebbe essere controllata dagli Arbitri quando è causa di problemi
e dà luogo a una possibile problematica di indebita assistenza.

28.4 Dopo il rilascio, a nessuno è consentito di toccare l’asta, a meno che essa non
cada allontanandosi dall’asticella o dai ritti. Se, tuttavia, essa viene toccata e
l’Arbitro è dell’opinione che, senza l’intervento, l’asticella avrebbe potuto
essere abbattuta, il salto è da considerarsi fallito.

Interpretazione Wa
Questa è una delle poche Regole in cui il comportamento di un Giudice può
provocare un fallo. È importante quindi che i Giudici ai ritti siano diligenti nel
garantire di non toccare o prendere l’asta a meno che non stia chiaramente
cadendo lontano dall’asticella e/o dai supporti.

28.5 Se, nell’eseguire un tentativo, l’asta si spezza, ciò non deve essere considerato
un fallo ed all’atleta deve essere concessa una prova sostitutiva.

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pedana di rincorsa
28.6 La lunghezza minima prevista per la pedana di rincorsa, misurata dalla linea
dello “zero”, deve essere di 40m e, dove le condizioni lo permettono, di
45m. La pedana di rincorsa deve avere una larghezza minima di 1,22m (+/-
0,01m) e deve essere delimitata da linee bianche larghe 50mm.
Nota: Per tutte le piste costruite prima dell’1.1.2004 la pedana di rincorsa può
avere una larghezza massima di 1,25m. Tuttavia, quando una pista è
completamente ristrutturata, la larghezza della pedana deve essere conforme a
questa Regola.
28.7 La tolleranza massima per l’inclinazione laterale della pedana di rincorsa
dovrebbe essere di 1:100 (1%) a meno che non sussistano circostanze
eccezionali che giustificano la concessione di una deroga da parte della WA
e, negli ultimi 40m di pedana, l’inclinazione complessiva in discesa, in
direzione della rincorsa, non deve superare 1:1000 (0,1%).

attrezzature
28.8 Nel Salto con l’Asta lo stacco avviene da una cassetta di imbucata.
Essa deve essere costruita con materiale adatto, con i bordi superiori
arrotondati o morbidi, affondata a livello del terreno.
Deve essere lunga 1,00m, misurata lungo l’interno del fondo della cassetta,
larga 0,60m nella parte anteriore e si deve restringere fino ad una larghezza
di 0,15m alla base della tavola d’arresto. La lunghezza della cassetta a livello
della pedana di rincorsa e la profondità della tavola d’arresto sono
determinate dall’angolo di 105° formato tra la base e la tavola d’arresto.
(Tolleranze nelle dimensioni e negli angoli: +/- 0,01m e -0°/+1°)

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regola 28 rT figura a – Salto con l’asta: cassetta di imbucata


(vista dall’alto e laterale)

La base della cassetta deve inclinarsi dal livello del terreno, nella parte
anteriore, fino ad una profondità di 0,20m sotto il livello del terreno, nel
punto in cui si incontra la tavola di arresto. La cassetta deve essere costruita
in modo che le tavole laterali siano inclinate verso l’esterno e l’estremità più
vicina alla tavola di arresto abbia un angolo di 120° rispetto alla base.
Nota: Un atleta può posizionare un’imbottitura attorno alla cassetta per una
protezione aggiuntiva durante ogni sua prova. Il posizionamento di tale
equipaggiamento deve essere effettuato entro il termine stabilito per la prova
dell’atleta e lo stesso sarà rimosso dall’atleta immediatamente dopo che la sua
prova è stata completata.. Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.5
e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale questa protezione deve
essere fornita dagli organizzatori.

194 REGOLA 28 RT
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28.9 Può essere usato qualunque tipo di ritti o di sostegni, a condizione che siano
rigidi. Si raccomanda che la struttura metallica della base dei ritti e la parte
inferiore dei ritti soprastanti la zona di caduta siano coperte con imbottitura
di materiale adatto, al fine di garantire protezione agli atleti e alle aste.
28.10 L’asticella deve appoggiare su pioli orizzontali in modo che, se toccata dall’atleta
o dalla sua asta, possa cadere facilmente nella direzione della zona di caduta.
I pioli non devono avere tacche o dentellature di alcun tipo, devono essere
di spessore uniforme per tutta la loro lunghezza ed il loro diametro non sarà
superiore a 13mm.
Essi non devono sporgere più di 55mm dai supporti, che dovranno essere
lisci. I pioli verticali di sostegno devono anche essere lisci e costruiti in modo
che l’asticella non possa restare sulla sommità di questi e si estenderanno
35mm-40mm al di sopra dei pioli.

regola 28 rT figura b – Salto con l’asta: supporti per l’asticella


(vista dalla zona di caduta e dall’alto)

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La distanza fra i pioli non sarà inferiore a 4,28m né superiore a 4,37m. I pioli
non possono essere di o ricoperti con gomma o con altro materiale che
abbia l’effetto di aumentare l’attrito tra loro e la superficie dell’asticella, né
possono avere alcun tipo di molle. I pioli dovrebbero sostenere l’asticella al
centro dei terminali. I supporti dell’asticella devono trovarsi alla stessa altezza
sopra le superfici che sostengono le strutture metalliche delle basi dei ritti.
Nota: Per diminuire le possibilità che un concorrente si ferisca cadendo sulla base
dei ritti, i pioli che sostengono l’asticella possono essere posti su bracci di
estensione, fissati ai ritti in modo permanente, per consentire che i ritti stessi siano
posti più lontano lateralmente, senza aumentare la lunghezza dell’asticella (vedi
Regola 28 RT figura b).

aste
28.11 I concorrenti possono usare aste proprie. Nessun concorrente può essere
autorizzato ad usare aste altrui, se non con il consenso del proprietario.
L’asta può essere di qualsiasi materiale o combinazioni di materiali e di
qualsiasi lunghezza e diametro, ma la sua superficie deve essere liscia.
L’asta può avere strati di nastro all’impugnatura (per proteggere le mani) e
di nastro e/o altro materiale adatto all’imbucata (per proteggere l’asta).
Tutto il nastro adesivo all’estremità dell’impugnatura deve essere uniforme,
eccetto una accidentale sovrapposizione, e non deve provocare una
modifica improvvisa del diametro, come la comparsa di un “anello” sull’asta.

Interpretazione Wa
È consentito solo un avvolgimento “normale” ai sensi della Regola all’estremità
dell’impugnatura: anelli, nodi e simili non sono consentiti. Non vi è alcuna limitazione
sul’estensione verso l’alto o verso il basso, ma deve risultare idoneo per lo scopo
per cui è destinato: proteggere la mano. Non vi è tuttavia alcuna restrizione
all’estremità inferiore dell’asta e in generale qualsiasi forma di nastratura o
protezione é lì consentita, a condizione che non dia alcun vantaggio all’atleta.

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Zona di caduta
28.12 Nelle manifestazioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale, la zona di caduta non deve
essere più piccola delle seguenti dimensioni: lunghezza 6m (dietro la “linea
dello zero” ed escluse le parti anteriori) – larghezza 6m – altezza 0,80m. Le
parti anteriori devono essere lunghe almeno 2m.
I fianchi della zona di caduta vicini alla cassetta di imbucata saranno posti a
0,10m/0,15m circa dalla cassetta ed avranno un’inclinazione laterale opposta
alla cassetta con un angolo di circa 45° (vedi Regola 28 RT figura c).

regola 28 rT figura c – Salto con l’asta: zona di caduta


(vista dall’alto e di fianco)

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Interpretazione Wa
Per le altre competizioni, la zona di caduta dovrebbe misurare non meno di 5m
di lunghezza (esclusi i sacconi anteriori) x 5m di larghezza x 0,8m di altezza.
giuria
Per una gara di Salto con l’Asta, si raccomanda di assegnare i Giudici disponibili
come segue:
a. Il Primo Giudice controllerà l’intera gara e verificherà le misurazioni. Deve
essere dotato di due bandierine: bianca per indicare se la prova è valida e rossa
se si tratta di un fallo. Deve posizionarsi in modo da gestire due aspetti in
particolare:
i. Frequentemente accade che l’asticella, che è stata toccata da un atleta, tremi
sui supporti. Il Primo Giudice, a seconda dello stato dell’asticella, deve
decidere quando la vibrazione della stessa deve essere fermata e alzata la
bandierina appropriata – in particolare le situazioni speciali di cui alle Regole
26.10 e 28.4 delle Regole Tecniche; e
ii. Deve posizionarsi in modo tale da essere in grado di verificare che l’atleta,
prima di sollevarsi, non tocchi il terreno oltre il piano verticale determinato
dal bordo superiore della cassetta d’imbucata.
b. Due Giudici, uno su entrambi i lati, in linea con il bordo superiore della cassetta
d’imbucata, in grado di ripristinare l’asticella quando cade e assistere il Primo
Giudice nell’applicazione delle Regole di cui sopra. Sono anche responsabili del
corretto posizionamento dei ritti come comunicato dal Segretario secondo i
desideri dell’atleta.
c. Un Giudice – Segretario che annoti le posizioni dei ritti richieste dagli atleti,
compila il foglio dei risultati e chiama la posizione dei ritti e quindi ogni atleta
(e quello che deve seguire).
d. Un Giudice responsabile del tabellone (prova-numero-risultato).
e. Un Giudice responsabile dell’orologio segnatempo che indica agli atleti che
hanno un certo tempo per effettuare la prova.
f. Un Giudice responsabile degli atleti.
Nota (i): Questa è l’impostazione tradizionale di una Giuria. Nelle principali manifestazioni,
dove sono disponibili un sistema dati ed i tabelloni elettronici, è certamente richiesto del

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personale specializzato. Per essere chiari, in questi casi, il progresso e le registrazioni di


un Concorso sono gestiti sia dal Segretario, che dal sistema dati.
Nota (ii): I Giudici e le attrezzature devono essere posizionati in modo tale da non
ostacolare la rincorsa dell’atleta nè impedire la visuale degli spettatori.
Nota (iii) Uno spazio deve essere riservato ad una manica a vento per indicare la
direzione e la forza del vento.

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B – SalTI In eSTenSIone

29. CondIzIonI GeneralI – SalTI In eSTenSIone (reGola 184)

pedana di rincorsa
29.1 La lunghezza minima prevista per la pedana di rincorsa, misurata dalla relativa
linea di stacco fino alla fine della pedana stessa deve essere di 40m e, dove le
condizioni lo consentono, di 45m.
La pedana deve avere una larghezza di 1,22m (+/-0,01m) e deve essere
delimitata da linee bianche larghe 50mm.
Nota: Per tutte le piste costruite prima dell’1 Gennaio 2004 la pedana di rincorsa può
avere una larghezza massima di 1,25 m.Tuttavia, quando una pista è completamente
ristrutturata, la larghezza della pedana deve essere conforme a questa Regola.
29.2 La tolleranza massima per l’inclinazione laterale della pedana di rincorsa
dovrebbe essere 1:100 (1%) a meno che non sussistano circostanze
eccezionali che giustificano la concessione di una deroga da parte della WA
e, negli ultimi 40m di pedana, l’inclinazione complessiva in discesa, in direzione
della rincorsa, non deve superare 1:1000 (0,1%).

Tavola di stacco
29.3 Il limite di stacco deve essere indicato da una tavola affondata a livello con la
pedana di rincorsa e la superficie della zona di caduta. Il bordo della tavola,
vicino alla zona di caduta, è chiamato “linea di stacco”. Immediatamente al di
là della linea di stacco deve essere posta l’asse per la plastilina allo scopo di
assistere i Giudici.
Nota: Quando, nella preparazione della pedana di rincorsa e/o della tavola di stacco,
è prevista una predisposizione per il posizionamento dell’asse per la plastilina
indicatrice e tale asse non è utilizzata, questa rientranza deve essere riempita da
una tavola di chiusura a filo con l’asse di battuta.
29.4 La tavola di stacco deve essere rettangolare, di legno o di altro materiale
rigido adatto, sul quale i chiodi delle scarpe di un atleta possano fare presa e

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non scivolare, e deve essere lunga 1,22m (+/-0,01m), larga 0,20m +/- 0,002m
e profonda non più di 0,10m. Essa deve essere dipinta in bianco.
Al fine di garantire che la linea di stacco sia chiaramente distinguibile e in
contrasto con la tavola di stacco, il terreno immediatamente oltre la linea di
stacco deve essere di colore diverso dal bianco.
29.5 L’uso di video o altra tecnologia, per aiutare i Giudici nell’applicazione della
Regola 30.1 delle Regole Tecniche, è fortemente raccomandata a tutti i livelli
di competizione. Tuttavia, se la tecnologia non è disponibile, un’asse per la
plastilina indicatrice può ancora essere utilizzata.
L’asse per la plastilina indicatrice consiste in una tavola rigida, fatta di legno o di
altro materiale adatto, larga 0,10m +/- 0,002m e lunga 1,22m.(+/-0,01m). Essa
deve essere dipinta con un colore diverso dalla tavola di stacco. Quando possibile,
la plastilina dovrebbe essere di un ulteriore altro colore. L’asse è sistemata in una
nicchia o incavo della pedana dalla parte della tavola di stacco più vicina alla zona
di caduta. La superficie sarà più alta della tavola di stacco di 7mm (+/-1mm).
I bordi saranno tagliati in modo che l’incavo che ne deriva, una volta riempito
di plastilina, con la superficie della plastilina più vicina alla linea di stacco, sarà
ad un angolo di 90° (vedi Regola 29 RT figura a).

regola 29 rT figura a
Tavola di stacco e asse indicatore per la plastilina

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Una volta messo in sito, l’insieme deve essere sufficientemente rigido da


resistere all’impatto del piede dell’atleta.
La superficie dell’asse al di sotto della plastilina deve essere di un materiale
nel quale i chiodi delle scarpe degli atleti possano far presa e non scivolare.
La plastilina può venire levigata per mezzo di un rullo o di un raschietto
opportunamente modellato allo scopo di togliere le impronte lasciate dai
piedi dei concorrenti.
(Le Regole da 29.3 a 29.5, emendate a Giugno 2019, andranno in vigore dal 1°
Novembre 2020. Al momento ci si deve riferire alla precedente Regola 184.3)

Zona di caduta
29.6 La zona di caduta deve avere una larghezza minima di 2,75m e massima di 3m.
Essa deve essere, se possibile, collocata in modo che la linea mediana della pedana
di rincorsa, se prolungata, coincida con la linea mediana della zona di caduta.
Nota: Quando l’asse della pedana di rincorsa non coincide con la linea mediana
della zona di caduta, un nastro o due, se necessario, debbono essere messi lungo la
zona di caduta, in modo da realizzare quanto sopra (vedi Regola 29 RT figura b).

regola 29 rT figura b
zona di caduta per Salto in lungo e Salto Triplo

Interpretazione Wa
Dove sono costruite nuove strutture nelle quali è previsto che gareggeranno gli
atleti con handicap visivo, almeno una zona di caduta dovrebbe essere costruita con

202 REGOLA 29 RT
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una larghezza maggiore (3,50m invece dei 3,00m massimo previsto dalle Regole)
come raccomandato da IPC.

29.7 La zona di caduta deve essere riempita di sabbia fine ed umida, la cui
superficie sia a livello della tavola di stacco.

misurazione delle distanze


29.8 In tutti i salti in estensione, le distanze debbono essere registrate al
centimetro intero immediatamente inferiore, se la distanza misurata non è già
essa un centimetro intero.
29.9 La misurazione di ciascun salto sarà fatta immediatamente dopo ogni prova
valida (o dopo un immediato reclamo verbale fatto in base alla Regola 8.5 delle
Regole Tecniche) dal segno più vicino alla linea di stacco o al suo prolungamento,
lasciato da qualsiasi parte del corpo dell’atleta o qualsiasi cosa unita al corpo, nel
momento in cui ha lasciato il segno nella zona di caduta. La misurazione deve
essere fatta perpendicolarmente alla linea di stacco o al suo prolungamento.

Interpretazione Wa
Finché non è stata commessa alcuna irregolarità, ogni prova deve essere misurata
qualunque sia la distanza raggiunta, anche perché le misurazioni delle prove possono
diventare decisive nel determinare l’ordine inverso dei salti o se un atleta sarà
ammesso ai turni successivi.
Tranne nei casi in cui si applica la Regola 8.5 delle Regole Tecniche, nella pratica
quando un’irregolarità è stata commessa, nessuna prova dovrebbe essere misurata.
I Giudici dovrebbero usare con attenzione la loro discrezione nell’applicare qualsiasi
procedura alternativa e di solito solo in casi speciali.
A meno che non si utilizzi la misurazione video, per ogni prova valida un picchetto
(di solito in metallo) dovrebbe essere collocato in posizione verticale al posto
dell’impronta, lasciata dall’atleta nella zona di caduta, più vicina alla linea di stacco,
Un nastro graduato è passato attraverso il cappio del picchetto, alla fine del nastro
metallico, in modo che lo “zero” sia sull’impronta. Il nastro dovrebbe essere tirato
orizzontalmente facendo attenzione a non posizionarlo su alcun rialzo del terreno.

REGOLA 29 RT 203
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misurazione del vento


29.10 L’anemometro deve essere conforme a quanto indicato alle Regole 17.8 e
17.9 delle Regole Tecniche. Esso deve operare come descritto nelle Regole
17.11 e 29.12 delle Regole Tecniche ed essere letto secondo le modalità
della Regola 17.13 delle Regole Tecniche.
29.11 L’Arbitro competente delle gare di Concorso garantirà che l’anemometro
sia posizionato a 20m dalla linea di stacco. Il piano di misurazione deve
essere posto ad un’altezza di 1,22m +0,05ed a non più di 2m dalla pista o
dalla pedana di rincorsa.
29.12 La velocità del vento viene misurata per un periodo di 5 secondi dal momento
in cui il concorrente supera un segnale posto lungo la pedana di rincorsa, a 40m
dalla linea di stacco nel Salto in Lungo ed a 35m dalla linea di stacco nel Salto
Triplo. Se il concorrente percorre meno di 40m o 35m, secondo i casi, la
velocità del vento sarà misurata dal momento in cui egli inizia la sua rincorsa.

30. SalTo In lunGo (reGola 185)

gara
30.1 Un concorrente commette fallo se:
30.1.1 stacca, infrange il piano verticale della linea di stacco con qualsiasi
parte del suo piede/scarpa, sia correndovi sopra senza saltare che
nell’azione di salto; o
(La Regola da 30.1.1, emendata a Giugno 2019, sarà in vigore dal 1°
Novembre 2021. Al momento ci si deve riferire alla precedente
Regola 185.1)
30.1.2 al di fuori di una delle due estremità della tavola di stacco, sia davanti
che dietro il prolungamento della linea di stacco; o
30.1.3 usa una qualsiasi forma di salto mortale, sia nella fase di rincorsa che
di salto; o
30.1.4 dopo aver staccato, ma prima del suo primo contatto con la zona di
caduta, tocca la pedana di rincorsa o il terreno oltre la pedana stessa
o all’esterno della zona di caduta; o

204 REGOLA 29-30 RT


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30.1.5 nel corso dell’atterraggio (incluso ogni sbilanciamento), tocca il bordo


della zona di caduta o il terreno all’esterno della stessa in un punto
più vicino alla linea di stacco della più vicina impronta lasciata dal salto
nella zona di caduta; o
30.1.6 lascia la zona di caduta in modo diverso da quello descritto alla
Regola 30.2 delle Regole Tecniche.
30.2 Il primo contatto del piede dell’atleta con il bordo o il terreno al di fuori
della zona di caduta, quando abbandona la zona di caduta, deve essere oltre
la linea di atterraggio della più vicina impronta lasciata nella sabbia dalla linea
di stacco iniziale (può considerarsi tale ogni segno più vicino alla linea di
stacco rispetto all’impronta iniziale, che venga lasciato nello sbilanciarsi,
completamente all’interno della zona di caduta, o nel camminare indietro
verso la linea di stacco).
Nota: Questo primo contatto è considerato uscita.
30.3 Non deve essere considerato fallo se un atleta:
30.3.1 corre all’esterno delle linee bianche che delimitano la corsia di
rincorsa in qualsiasi punto; o
30.3.2 salvo quanto previsto dalla Regola 30.1.2 delle Regole Tecniche, stacca
prima di raggiungere la tavola di stacco; o
30.3.3 in base alla Regola 30.1.2 delle Regole Tecniche, con una parte della
sua scarpa/piede tocca il terreno all’esterno dei due lati della tavola
di stacco, ma prima della linea di stacco; o
30.3.4 nel corso dell’atterraggio, tocca con qualsiasi parte del suo corpo, o
con qualsiasi cosa unita allo stesso in quel momento, il bordo o il
terreno all’esterno della zona di caduta, a meno che contravvenga
alla Regola 30.1.4 o 30.1.5 delle Regole Tecniche; o
30.3.5 torna indietro camminando sulla zona di caduta dopo aver lasciato la
stessa nel modo descritto dalla Regola 30.2 delle Regole Tecniche.

linea di stacco
30.4 La distanza tra la linea di stacco e la fine della zona di caduta deve essere di
almeno 10m e, quando possibile, 11m.

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30.5 La linea di stacco deve essere sistemata ad una distanza compresa tra uno e
tre metri dall’inizio della zona di caduta.

Interpretazione IaaF
giuria
Per una gara di Salto in Lungo o Salto Triplo, si raccomanda di assegnare i Giudici
disponibili come segue:
a. Il Primo Giudice controllerà l’intera gara.
b. Un Giudice che controlla se lo stacco è stato effettuato correttamente e misura
la prova. Deve essere dotato di due bandierine: una bianca per indicare se la prova
è valida ed una rossa se si tratta di un fallo. Quando il salto è stato misurato, si
consiglia che il Giudice si posizioni di fronte alla tavola di stacco, con la bandierina
rossa, mentre la zona di caduta è livellata e, se del caso, viene sostituita la plastilina
della tavola di stacco. Un cono può essere usato al suo posto o in aggiunta (in
alcune manifestazioni questa posizione è assunta dal Primo Giudice della gara).
c. Un Giudice al punto di caduta che determini la posizione dell’impronta, lasciata
nella zona di caduta, più vicina alla linea di stacco, inserisca il picchetto/prisma
e quindi, se si utilizza un nastro, tenga il nastro sullo zero. Quando si sta
utilizzando la misurazione video, normalmente non sarà richiesto alcun Giudice
in caduta per questo scopo. Quando un sistema ottico di misurazione viene
utilizzato, sono necessari due Giudici nella zona: uno per piantare il picchetto
nella sabbia, l’altro per leggere il risultato sull’apparato ottico.
d. Un Giudice – Segretario che compila il foglio dei risultati e chiama ogni atleta
(e quello che deve seguire).
e. Un Giudice responsabile del tabellone (prova-numero-risultato).
f. Un Giudice responsabile dell’anemometro posizionato in un punto a 20 metri
dalla linea dell’asse di battuta.
g. Uno o più Giudici o assistenti incaricati di livellare la zona di caduta dopo ogni prova.
h. Un Giudice o un assistente incaricato di sostituire la plastilina.
i. Un Giudice responsabile dell’orologio segnatempo che indica agli atleti che
hanno un certo tempo per effettuare la prova.
j. Un Giudice responsabile degli atleti.

206 REGOLA 30 RT
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Nota (i): Questa è l’impostazione tradizionale di una Giuria. Nelle principali manifestazioni,
dove sono disponibili un sistema dati ed i tabelloni elettronici, è certamente richiesto del
personale specializzato. Per essere chiari, in questi casi, il progresso e le registrazioni di un
Concorso sono gestiti sia dal Segretario che dal sistemai dati.
Nota (ii): I Giudici e le attrezzature devono essere posizionati in modo tale da non
ostacolare la rincorsa dell’atleta né impedire la visuale degli spettatori.
Nota (iii) Uno spazio deve essere riservato ad una manica a vento per indicare la
direzione e la forza del vento.

31. SalTo TrIplo (reGola 186)

Le Regole 29 e 30 delle Regole Tecniche devono applicarsi anche al Salto Triplo, con
le seguenti variazioni:

gara
31.1 Il Salto Triplo consiste di un balzo, un passo ed un salto eseguiti nell’ordine.
31.2 Il balzo deve essere compiuto in modo che il concorrente tocchi il terreno
con lo stesso piede con il quale ha staccato; nel passo deve prendere terra
con l’altro piede, dal quale successivamente il salto viene portato a termine.
Non sarà considerato un fallo se, mentre salta, il concorrente tocca il terreno
con la gamba “inerte”.
Nota: La Regola 30.1.4 delle Regole Tecniche non si applica nelle fasi tra il balzo
ed il passo.

Interpretazione Wa
Va notato che non è un fallo (solo per questo motivo) se l’atleta:
a. tocca le linee bianche o il terreno all’esterno tra la linea di stacco e la zona di
caduta; o
b. atterra nella zona di caduta nella fase di passo senza sua responsabilità (cioè se
il Giudice ha erroneamente indicato la tavola di stacco): in tale caso l’Arbitro
dovrebbe offrire normalmente all’atleta una prova sostitutiva.
È, tuttavia, un fallo se l’atterraggio del salto non è all’interno della zona di caduta.

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linea di stacco
31.3 La distanza fra la tavola di stacco e la fine della zona di caduta deve essere di
almeno 21 metri.
31.4 Per le Competizioni Internazionali dovrebbe esserci una diversa asse di
battuta per gli uomini e le donne. La tavola di stacco deve essere posta a non
meno di 13m per gli uomini e non meno di 11m per le donne dal bordo più
vicino alla zona di caduta. Per qualunque altra competizione, questa distanza
sarà appropriata al livello dei concorrenti.
31.5 Tra la tavola di stacco e la zona di caduta ci deve essere, per le fasi del passo
e dei balzi, una zona di stacco con una larghezza minima di 1,22m (+/- 0,01m)
che consenta un appoggio stabile ed uniforme.
Nota: Per tutte le piste costruite prima dell’1.1.2004 la pedana di rincorsa può
avere una larghezza massima di 1,25m. Tuttavia, quando una pista è
completamente ristrutturata, la larghezza della pedana deve essere conforme a
questa Regola.

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C – lanCI

32. CondIzIonI GeneralI – lanCI (reGola 187)

attrezzi Ufficiali
32.1 In tutte le Competizioni Internazionali, gli attrezzi usati devono essere
conformi alle specifiche vigenti della WA. Possono essere usati solo gli attrezzi
certificati WA. La tabella che segue indica il peso degli attrezzi che devono
essere usati da ogni gruppo di età:

attrezzi donne donne uomini uomini uomini


U18 U20/Senior U18 U20 Senior
Peso 3,000 kg 4,000 kg 5,000 kg 6,000 kg 7,260 kg
Disco 1,000 kg 1,000 kg 1,500 kg 1,750 kg 2,000 kg
Martello 3,000 kg 4,000 kg 5,000 kg 6,000 kg 7,260 kg
Giavellotto 500 g 600 g 700 g 800 g 800 g

Nota: I modelli aggiornati per la certificazione e il rinnovo degli attrezzi, così come
la Procedura di Certificazione, sono ottenibili, su richiesta, dagli Uffici della WA o
possono essere scaricati dal sito della WA.
32.2 Eccetto quanto previsto sotto, tutti gli attrezzi devono essere forniti dagli
Organizzatori. Il Delegato/i Tecnico può, sulla base dei regolamenti specifici di
ciascuna competizione, permettere agli atleti di usare attrezzi personali o altri
messi a disposizione da un fornitore, a patto che questi attrezzi siano certificati
secondo le norme WA, controllati e marcati dagli Organizzatori prima della
gara ed utilizzabili da tutti gli atleti. Questi attrezzi non saranno accettati se
gli stessi sono già nella lista di quelli messi a disposizione dagli Organizzatori.
A meno che il Delegato Tecnico decida diversamente, non più di due attrezzi
possono essere presentati da qualsiasi atleta per ogni gara di lancio in cui gareggia.
Nota: Gli attrezzi “certificati WA” possono includere modelli precedenti che avevano
in precedenza un certificato, ma non sono più in produzione.

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Interpretazione Wa
Sta diventando sempre più normale, per gli organizzatori, fornire una gamma minore
di attrezzi rispetto al passato (in gran parte a causa del costo di acquisto). Ciò
aumenta la responsabilità dei Direttori Tecnici e dei loro assistenti nel controllare
da vicino tutti gli attrezzi personali presentati nella competizione, per garantire che
siano conformi alle Regole e che siano inclusi nell’elenco IAAF degli attrezzi
certificati. Gli attrezzi che attualmente non hanno, ma in precedenza hanno avuto un
certificato IAAF, possono essere accettati nella competizione se rispettano le Regole.

32.3 Nessuna modifica può essere apportata agli attrezzi durante la competizione.

assistenza
32.4 I seguenti comportamenti si considerano assistenza e quindi non sono
consentiti:
32.4.1 L’unione con nastro adesivo di due o più dita insieme. Se viene usato
nastro adesivo sulle mani e sulle dita, questo deve essere utilizzato in
modo continuo e a condizione che il risultato sia di non aver due o più
dita legate assieme in modo che non possano muoversi singolarmente.
Tale copertura deve essere mostrata al Primo Giudice prima dell’inizio
della gara.
32.4.2 L’uso di alcun espediente di qualsiasi natura, compreso l’uso di pesi
attaccati al corpo, che in qualsiasi modo aiuti un concorrente mentre
effettua un lancio.
32.4.3 L’uso di guanti, ad eccezione della gara di Lancio del Martello. In questo
caso, i guanti debbono essere lisci sul dorso e sul palmo e le punte
delle dita, ad eccezione del pollice, debbono rimanere scoperte.
32.4.4 Spruzzare o spargere una qualsiasi sostanza sulla pedana o sulle suola
delle scarpe da parte di un atleta o rendere più ruvida la superficie
della stessa.
Nota: Se i Giudici se ne rendono conto, inviteranno qualsiasi atleta che non rispetti
questa Regola a correggere la situazione. Nel caso l’atleta non lo faccia, tale prova(e)
sarà considerata fallo. Se una prova è completata prima che venga riscontrata la

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mancata osservanza, l’Arbitro deciderà quali azioni vadano intraprese. In tutti i casi
considerati abbastanza rilevanti, potranno trovare applicazione anche le Regole
18.5 delle Regole della Competizione e 7.2 delle Regole Tecniche.
32.5 I seguenti comportamenti non sono considerati assistenza e pertanto sono
consentiti:
32.5.1 L’uso da parte di un atleta, al fine di ottenere una migliore presa, sulle sue
mani o, nel caso del Lancio del Martello, sui suoi guanti di una sostanza
adatta. Un lanciatore del peso può usare tali sostanze sul proprio collo.
32.5.2 L’utilizzo, da parte di un atleta nel Lancio del Peso e del Disco, di
gesso o sostanze simili sull’attrezzo.
Tutte le sostanze usate sulle mani, sui guanti e sugli attrezzi devono essere
facilmente rimovibili dagli attrezzi con un panno umido e non lasciare alcun
residuo. Se ciò non è eseguito, sarà applicata la nota alla Regola 32.4 delle
Regole Tecniche.
32.5.3 L’uso di nastro adesivo sulle mani o sulle dita, che non sia in contrasto
con la Regola 32.4.1 delle Regole Tecniche.

la pedana circolare
32.6 La pedana circolare è costituita da una fascia di ferro, acciaio o altro materiale
adatto, la cui parte superiore deve essere a livello con il terreno circostante.
Deve avere uno spessore di almeno 6mm ed essere dipinta in bianco. Il suolo
esterno della pedana può essere in calcestruzzo, materiale sintetico, legno o
altro materiale adatto.
La parte interna della pedana può essere costruita in calcestruzzo, asfalto o
in qualsiasi altro materiale solido e non scivoloso. La superficie di questa
parte interna generalmente deve essere livellata e posta a 20mm (+/-6mm)
al di sotto del bordo superiore del cerchio della pedana.
Nel Lancio del Peso può essere accettata una pedana portatile che soddisfi
le suddette specifiche.
32.7 Il diametro interno della pedana deve misurare 2,135m (+/-0,005m) nelle
gare di Lancio del Peso e Lancio del Martello e 2,50m (+/-0,005m) nella gara
di Lancio del Disco.

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Il martello può essere lanciato da una pedana costruita per il disco, a patto
che il diametro della stessa sia ridotto da 2,50m a 2,135m mediante
l’installazione al suo interno di un anello riduttore circolare.
Nota: L’anello riduttore circolare dovrebbe preferibilmente essere di colore diverso
dal bianco, così da rendere chiaramente visibili le linee bianche previste dalla
successiva Regola 32.8 delle Regole Tecniche.

regola 32 rT figura a – pianta della pedana del lancio del peso

32.8 Una linea bianca larga 50mm deve essere tracciata dal bordo superiore del
cerchio metallico per una lunghezza di almeno 0,75m da ciascun lato
all’esterno della pedana. Essa può essere dipinta o costruita in legno o altro
materiale adatto. Il margine posteriore della linea bianca forma il
prolungamento di una linea, idealmente passante per il centro della pedana,
tracciata ad angolo retto con la linea mediana del settore di lancio.

212 REGOLA 32 RT
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regola 32 rT figura b – pianta della pedana del lancio del disco

regola 32 rT figura c – pianta della pedana del lancio del Martello

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regola 32 rT figura d – pianta delle pedane concentriche


per il lancio del disco e del Martello

la pedana di rincorsa per il giavellotto


32.9 La lunghezza minima della pedana di rincorsa deve essere 30m, eccetto
nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 e 1.6 della definizione
di Competizione Internazionale, dove la lunghezza minima deve essere
33,5m. Quando le condizioni lo consentono, la lunghezza minima dovrebbe
essere 36,50m.
Essa deve essere delimitata da due linee parallele larghe 50mm e distanti 4m
fra loro.
Il lancio deve essere eseguito da dietro un arco di circonferenza tracciato con
un raggio di 8m. L’arco deve consistere in una striscia dipinta o fatta di legno
(o di altro materiale adatto e non corrodibile tipo plastica) larga almeno
70mm.Tale striscia deve essere dipinta in bianco e posta a livello del terreno.
Due linee debbono essere tracciate dalle estremità dell’arco ad angolo retto
con le linee parallele che delimitano la pedana di rincorsa. Dette linee
debbono essere lunghe almeno 0,75m e larghe almeno 70mm. La tolleranza

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massima per l’inclinazione laterale della pedana di rincorsa dovrebbe essere


1:100 (1%) a meno che non sussistano circostanze speciali che giustificano la
concessione di una deroga da parte della WA e negli ultimi 20m di pedana
l’inclinazione complessiva in discesa, in direzione della rincorsa, non deve
superare 1:1000 (0,1%).

regola 32 rT figura e – pedana di rincorsa e settore di caduta


per il lancio del Giavellotto (non in scala)

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il settore di caduta
32.10 Il settore di caduta deve essere in cenere, prato o altro materiale adatto sul
quale l’attrezzo possa lasciare un’impronta.
32.11 La tolleranza massima per l’inclinazione del terreno del settore di caduta in
direzione del lancio non deve eccedere 1:1000 (0,1%).
32.12 Marcature del settore di caduta:
32.12.1 Ad eccezione del Lancio del Giavellotto, il settore di caduta deve
essere marcato con linee bianche larghe 50mm tracciate, con un
angolo di 34,92°, in modo che il margine interno di tali linee, se
prolungate, passi per il centro della pedana.
Nota: Il settore di 34,92° può essere tracciato accuratamente, verificando
che la distanza fra due punti sulle linee laterali, poste a 20m dal centro,
siano distanti fra loro 12m +/-0,05m (20mx0,60m). Di conseguenza,
per ogni metro dal centro della pedana, la distanza attraverso il settore
deve essere di 0,60m.
32.12.2 Nel Lancio del Giavellotto il settore di caduta deve essere marcato
con linee bianche larghe 50mm, tracciate in modo che il margine
interno di tali linee, se prolungate, passi attraverso le due
intersezioni dell’arco con le due linee parallele delimitanti la pedana
di rincorsa (vedi Regola 32 RT figura e). In tal modo il settore avrà
un angolo di 28,96°.

Interpretazione Wa
Il settore di caduta deve avere una superficie uniforme abbastanza soffice da garantire
che il punto di impatto iniziale dell’attrezzo possa essere chiaramente individuato
dai Giudici. La superficie di caduta non dovrebbe consentire il rimbalzo all’indietro
dell’attrezzo, generando così il rischio che il punto di misurazione venga cancellato.

prove
32.13 Nel Lancio del Peso, del Disco e del Martello gli attrezzi devono essere
lanciati da una pedana circolare mentre nel Lancio del Giavellotto da una
pedana di rincorsa.

216 REGOLA 32 RT
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Nel caso di lancio da una pedana circolare, il concorrente deve cominciare


la sua prova da una posizione di immobilità all’interno della pedana. Ad un
concorrente è permesso toccare l’interno del bordo di ferro della pedana.
Nel Lancio del Peso è anche permesso toccare l’interno del fermapiedi
descritto alla Regola 33.2 delle Regole Tecniche.

Interpretazione Wa
Non ci sono restrizioni su come, o da quale direzione, un atleta può entrare in
pedana. Il requisito rilevante è che, una volta dentro, deve adottare una posizione
di immobilità prima di iniziare la sua prova.

32.14 Un lancio è nullo se nel corso della prova, un concorrente:


32.14.1 si libera del peso o del giavellotto in modo diverso da quanto
consentito dalle Regole 33.1 e 38.1 delle Regole Tecniche;
32.14.2 dopo che è entrato in pedana ed ha cominciato ad eseguire un
lancio, tocca con qualsiasi parte del suo corpo, il terreno al di fuori
della pedana o la parte superiore del cerchio metallico (o lo spigolo
del bordo interno);
Nota: Tuttavia, non sarà considerato un fallo se tocca, durante qualsiasi
rotazione preliminare e senza ricevere alcuna propulsione, un qualsiasi
punto completamente dietro la linea bianca tracciata all’esterno della
pedana e passante, teoricamente, attraverso il centro della stessa.
32.14.3 nel Lancio del Peso tocca con qualsiasi parte del suo corpo una
qualsiasi parte del fermapiedi diversa dal suo lato interno (salvo il
suo spigolo superiore che è considerato appartenere alla parte
superiore);
32.14.4 nel Lancio del Giavellotto tocca con qualsiasi parte del suo corpo
le linee demarcanti la pedana o il terreno al di fuori di essa.
Nota: Non è considerato fallo se il disco o qualsiasi parte del martello tocca la
gabbia dopo il lancio, quindi atterra nel settore di caduta al di fuori della gabbia,
a condizione che non sia stata infranta alcuna altra Regola.

REGOLA 32 RT 217
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Interpretazione Wa
È stato chiarito che i bordi interni superiori del cerchio e del fermapiede sono
considerati parte della sommità rispettivamente del cerchio e del fermapiede. Ciò
significa che se un atleta tocca il bordo superiore del cerchio o del fermapiede,
verrà considerato fallo.
L’aggiunta della Nota alla Regola 32.14.2 delle Regole Tecniche si applica alle
tecniche di rotazione utilizzate dagli atleti del Getto del Peso, Lancio del Disco o
del Martello. Va interpretato che qualsiasi tocco “incidentale” della sommità del
cerchio o del terreno all’esterno della metà posteriore del cerchio, durante la prima
rotazione, non dovrebbe di per sé essere considerato un fallo. Tuttavia è evidente
che qualsiasi tecnica che ottiene in tal modo un vantaggio attraverso la spinta o la
propulsione costituirebbe un fallo.

32.15 A condizione che, nel corso della prova, le Regole relative a ciascuna gara
di lancio non siano state infrante, un concorrente può interrompere una
prova già iniziata, può mettere a terra l’attrezzo, tanto all’interno che
all’esterno della pedana (sia circolare che di rincorsa) e uscire dalla pedana
circolare o di rincorsa.
Nota: Tutti i movimenti consentiti da questo paragrafo devono essere effettuati
nel tempo massimo per l’esecuzione di una prova indicato nella Regola 25.17
delle Regole Tecniche.

Interpretazione Wa
In queste circostanze, non vi è alcuna restrizione su come, o da quale direzione, un
atleta possa lasciare la pedana circolare o di rincorsa se decide di farlo. Il requisito
rilevante è che nessun’altra Regola sia o sia già stata violata.

32.16 Deve essere considerato fallo se il peso, il disco, la testa del martello o la
testa del giavellotto, nel contatto con il terreno al momento dell’atterraggio,
tocca la linea del settore o il terreno o ogni altro oggetto (diverso dalla
gabbia, come previsto dalla Nota alla Regola 32.14 delle Regole Tecniche)
all’esterno di essa.

218 REGOLA 32 RT
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Interpretazione Wa
Va notato che, ai fini di questa Regola, la posizione del filo o della maniglia del
martello non è rilevante. Ad esempio, il filo potrebbe atterrare o trovarsi sopra o
all’esterno della linea di settore e non sarebbe rilevante, a condizione che la testa
sia atterrata correttamente. Lo stesso vale per quanto riguarda la determinazione
del punto dal quale viene effettuata la misurazione ai sensi della Regola 32.20.1
delle Regole Tecniche.

32.17 È fallo se l’atleta lascia la pedana circolare o di rincorsa prima che l’attrezzo
abbia toccato il terreno, o
32.17.1 per i lanci effettuati da una pedana circolare, se quando l’atleta lascia
la stessa, il primo contatto con la parte superiore del cerchio metallico
o il terreno all’esterno della pedana non è completamente dietro la
linea bianca tracciata all’esterno della pedana e che passa idealmente
per il centro della pedana stessa.
Nota: Il primo contatto con la parte superiore del cerchio metallico o il
terreno all’esterno della pedana è considerato uscita.
32.17.2 nel caso del Lancio del Giavellotto, se quando il concorrente lascia
la pedana di rincorsa, il primo contatto con le linee parallele o con
il terreno all’esterno della pedana non è completamente dietro la
linea bianca dell’arco e le linee agli estremi dell’arco stesso tracciate
ad angolo retto con le linee parallele.
Una volta che l’attrezzo ha toccato il terreno, l’atleta sarà inoltre
considerato correttamente uscito dalla pedana, se tocca o supera
una linea (verniciata, o teorica ed indicata dai segnalatori al lato
della pedana) disegnata attraverso la pedana, quattro metri dietro
la linea finale dell’arco di lancio. È da considerarsi correttamente
uscito dalla pedana l’atleta che, nel momento in cui l’attrezzo tocca
il terreno, si trova dietro questa linea e all’interno della pedana.

REGOLA 32 RT 219
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Interpretazione Wa
La seconda e la terza frase della Regola 32.17.2 delle Regole Tecniche sono
progettate per accelerare il processo di valutazione e non per creare un ulteriore
metodo per dichiarare un fallo dell’atleta. Lo scopo dei “4 metri” è unicamente
quello di consentire al Giudice di alzare la bandierina bianca ed iniziare a misurare
la prova una volta che l’atleta indietreggia oltre questo punto (nello stesso modo
in cui lo farebbe se avesse lasciato la pedana correttamente con altre modalità).
L’unico requisito è che non ci siano altri motivi per determinare un fallo e che
l’attrezzo abbia toccato il terreno prima che la bandierina bianca sia sollevata.
Necessariamente se, per qualsiasi motivo, l’atleta non entra mai nella zona dei “4
metri” nell’effettuazione della prova, la bandierina può essere sollevata una volta
che l’attrezzo è atterrato.

32.18 Dopo ogni lancio, gli attrezzi, debbono essere sempre riportati presso la
pedana e mai rilanciati.

misurazione della distanza


32.19 Le distanze, in tutte le gare di lancio, debbono essere registrate al
centimetro intero immediatamente inferiore se la distanza misurata non è
già essa un centimetro intero.
32.20 La misurazione di ciascun lancio deve essere fatta immediatamente dopo
ciascuna prova valida (o dopo un immediato reclamo verbale fatto in base
alla Regola 8.5 delle Regole Tecniche) dalla più vicina impronta fatta nel
contatto con il terreno quando tocca per la prima volta:
32.20.1 il peso, il disco e la testa del martello, al bordo interno del cerchio
metallico della pedana lungo una linea che passa per il centro della
pedana; o
32.20.2 la testa del giavellotto, al bordo interno dell’arco della pedana,
seguendo la linea retta che va dal suddetto punto al centro del
cerchio da cui l’arco parte.

220 REGOLA 32 RT
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Interpretazione Wa
Finché non è stata commessa alcuna irregolarità, ogni prova deve essere misurata
qualunque sia la distanza raggiunta, anche perché le misurazioni delle prove possono
diventare decisive nel determinare l’ordine inverso dei salti o se un atleta sarà
ammesso ai turni successivi.
Tranne nei casi in cui si applica la Regola 146.5, nella pratica quando un’irregolarità
è stata commessa, nessuna prova dovrebbe essere misurata. I Giudici dovrebbero
usare con attenzione la loro discrezione nell’applicare qualsiasi procedura
alternativa e di solito solo in casi speciali.
A meno che non si utilizzi la misurazione video, per ogni prova valida un picchetto
(di solito in metallo) dovrebbe essere collocato in posizione verticale al posto
dell’impronta, lasciata dall’attrezzo nella zona di caduta, più vicina all’arco. Il nastro
graduato andrà fatto passare attraverso il cappio del picchetto, alla fine del nastro
metallico, in modo che lo “zero” sia sull’impronta. Il nastro dovrebbe essere tirato
orizzontalmente, facendo attenzione a non posizionarlo su alcun rialzo del terreno.

33. lanCIo del peSo (reGola 188)

gara
33.1 ll peso deve essere lanciato dalla spalla con una sola mano. Nel momento in
cui il concorrente prende posizione in pedana per iniziare un lancio, il peso
deve toccare o essere in stretta prossimità del collo o del mento e la mano
non deve essere abbassata da questa posizione durante l’azione di lancio. Il
peso non deve essere portato dietro la linea delle spalle.
Nota: Le tecniche di lancio a ruota (ad esempio con una qualsiasi forma di salto
mortale), dove le braccia passano sopra la testa, non sono consentite (cartwheeling).

Fermapiedi
33.2 Il fermapiedi deve essere pitturato in bianco e costruito in legno o altro
materiale adatto a forma di arco, in modo che la superficie interna sia in linea
con il margine interno della pedana e sia perpendicolare alla superficie della
pedana. Deve essere sistemato in modo che il suo centro coincida con la

REGOLA 32-33 RT 221


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mediana del settore di caduta (vedi figura Regola 33 RT) e deve essere costruito
in modo da poter essere fissato saldamente al terreno che lo circonda.

regola 33 rT – pianta del fermapiedi


(vista dall’alto e laterale)

Nota: I fermapiedi che rispondono alle specifiche WA 1983/84 restano accettabili.


33.3 ll fermapiedi deve misurare da 0,112m a 0,30m di larghezza, con una corda
(dell’arco) di 1,21m.(+/-0,01m) per un arco dello stesso raggio ed alto 0,10m
(+/-0,008m), in relazione al livello della parte interna della pedana adiacente
al fermapiedi.

peso
33.4 Il peso deve essere di ferro pieno, ottone o qualsiasi altro metallo non più
tenero dell’ottone, oppure un involucro di uno di tali metalli riempito con
piombo o altro materiale compatto. Esso deve essere di forma sferica e la sua
finitura superficiale deve essere liscia.

222 REGOLA 33 RT
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Informazione per i produttori: per essere considerata liscia, l’altezza media


della superficie deve essere inferiore a 1,6 micron, ad esempio una ruvidità
numero N7 o meno.
33.5 Il peso deve essere conforme alle seguenti specifiche:

Peso minimo per essere accettato in gara e per l’omologazione di un Primato:


3,000 kg 4,000 kg 5,000 kg 6,000 kg 7,260 kg
Diametro:
Minimo 85 mm 95 mm 100 mm 105 mm 110 mm
Massimo 110 mm 110 mm 120 mm 125 mm 130 mm

Interpretazione Wa
giuria
Per una gara di Getto del Peso, si raccomanda di assegnare i Giudici disponibili
come segue:
a. Il Primo Giudice controllerà l’intera gara.
b. Due Giudici verificano se il lancio è stato eseguito correttamente e misurano
la prova. Uno deve essere dotato di due bandierine: bianca per indicare se la
prova è valida e rossa se si tratta di un fallo. Quando il lancio è stato misurato,
si consiglia al Giudice di collocarsi nella pedana circolare tenendo la bandierina
rossa, mentre l’attrezzo viene riportato e la zona di caduta viene sistemata. In
alternativa, un cono può essere posizionato nella pedana circolare (in alcune
competizioni questa posizione è assunta dal Primo Giudice della gara).
Quando non è in uso l’ EDM, il secondo Giudice deve tirare e tenere premuto
il nastro di misurazione in modo tale che passi attraverso il centro della
pedana circolare.
c. Un Giudice, immediatamente dopo il lancio, pone un segnale per indicare il
punto da cui deve essere misurata la prova.
d. Un Giudice posiziona il picchetto/prisma nel punto in cui è stato posizionato il
segnale, assicurando che il nastro sia sul punto dello zero.
e. Un Giudice incaricato di recuperare gli attrezzi e riportarli nel contenitore o
posizionarli nello scivolo di ritorno.

REGOLA 33 RT 223
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 224

f. Un Giudice – Segretario che compila il foglio dei risultati e chiama ogni atleta
(e quello che deve seguire).
g. Un Giudice responsabile del tabellone (prova-numero-risultato).
h. Un Giudice responsabile dell’orologio segnatempo che indica agli atleti che
hanno un certo tempo per effettuare la prova.
i. Un Giudice responsabile degli atleti.
j. Un Giudice responsabile del contenitore degli attrezzi.
Nota (i): Questa è l’impostazione tradizionale di una Giuria. Nelle principali
manifestazioni, dove sono disponibili un sistema dati ed i tabelloni elettronici, è
certamente richiesto del personale specializzato. Per essere chiari, in questi casi,
il progresso e le registrazioni di un Concorso sono gestiti sia dal Segretario, che
dal sistema dati.
Nota (ii): I Giudici e le attrezzature devono essere posizionati in modo tale da non
ostacolare la rincorsa dell’atleta né impedire la visuale degli spettatori.

34. lanCIo del dISCo (reGola 189)

Disco
34.1 Il corpo del disco deve essere solido e costruito in legno o altro materiale
adatto, con un anello metallico il cui bordo deve essere di forma circolare. La
sezione trasversale del bordo deve essere arrotondata in modo perfettamente
circolare ed avere un raggio di circa 6 millimetri. Vi possono essere delle
piastre circolari fissate al centro delle facce del disco. In alternativa, il disco può
essere costruito senza piastre metalliche, purché l’area equivalente sia piana
e le misure ed il peso totale dell’attrezzo corrispondano alle prescrizioni.
Le due facce del disco debbono essere identiche fra di loro e non debbono
avere tacche, sporgenze o spigoli. Le facce debbono essere rastremate in
linea retta dall’inizio della curva del bordo fino ad un punto posto su una
circonferenza di raggio di 25-28,5mm dal centro del disco.
Il profilo del disco deve essere disegnato come segue. Dall’inizio della curva
del cerchio lo spessore del disco aumenta regolarmente sino ad un massimo
di spessore D. Questo valore massimo è raggiunto ad una distanza di 25mm

224 REGOLA 33-34 RT


117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 225

a 28,5mm dall’asse Y del disco. Da questo punto sino all’asse Y lo spessore


del disco deve essere costante. Il lato superiore e quello inferiore del disco
devono essere identici, il disco deve essere simmetrico rispetto alla rotazione
intorno all’asse Y.
Il disco, compresa la superficie del bordo, non deve avere rugosità e la sua
rifinitura deve essere liscia (vedi figura Regola 34 RT) ed uniforme in tutte le
sue parti.

regola 34 rT – disco

34.2 Il disco deve essere conforme alle seguenti specifiche:

Peso minimo per essere accettato in gara e per l’omologazione di un Primato:


1,000 kg 1,500 kg 1,750 kg 2,000 kg
Diametro esterno del cerchio metallico:
Minimo 180 mm 200 mm 210 mm 219 mm
Massimo 182 mm 202 mm 212 mm 221 mm
Diametro delle piastre metalliche o della zona piatta centrale:
Minimo 50 mm 50 mm 50 mm 50 mm
Massimo 57 mm 57 mm 57 mm 57 mm

REGOLA 34 RT 225
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 226

Spessore delle piastre metalliche o della zona piatta centrale:


Minimo 37 mm 38 mm 41 mm 44 mm
Massimo 39 mm 40 mm 43 mm 46 mm
Spessore del cerchio metallico (a 6mm dal bordo):
Minimo 12 mm 12 mm 12 mm 12 mm
Massimo 13 mm 13 mm 13 mm 13 mm

Interpretazione Wa
giuria
Per una gara di Lancio del Disco si raccomanda di assegnare i Giudici disponibili
come segue:
a. Il Primo Giudice controllerà l’intera gara.
b. Due Giudici verificano se il lancio è stato eseguito correttamente e misurano
la prova. Uno deve essere dotato di due bandierine: bianca per indicare se la
prova è valida e rossa se si tratta di un fallo. Quando il lancio è stato misurato,
si consiglia al Giudice di collocarsi nella pedana circolare tenendo la bandierina
rossa, mentre l’attrezzo viene riportato e la zona di caduta viene sistemata. In
alternativa, un cono può essere posizionato nella pedana circolare (in alcune
competizioni questa posizione è assunta dal Primo Giudice della gara).
Quando non è in uso l’EDM, il secondo Giudice deve tirare e tenere premuto il nastro
di misurazione in modo tale che passi attraverso il centro della pedana circolare.
c. Un Giudice, immediatamente dopo il lancio, pone un segnale per indicare il
punto da cui deve essere misurata la prova. Se l’attrezzo atterra al di fuori del
settore, questo Giudice o quello con il picchetto/prisma (quello che é più vicino
alla linea) dovrebbe indicarlo tenendo il suo braccio disteso. Nessuna indicazione
è richiesta per una prova valida.
d. Un Giudice posiziona il picchetto/prisma nel punto in cui è stato posizionato il
segnale, assicurando che il nastro sia sul punto dello zero.
e. Uno o più Giudici o assistenti incaricati di recuperare gli attrezzi e riportarli nel
contenitore o posizionarli nel dispositivo di ritorno. Quando viene utilizzato un
nastro per la misurazione, uno di questi Giudici o assistenti deve assicurarsi che
il nastro sia teso per garantire una misurazione corretta.

226 REGOLA 34 RT
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 227

f. Un Giudice – Segretario che compila il foglio dei risultati e chiama ogni atleta
(e quello che deve seguire).
g. Un Giudice responsabile del tabellone (prova-numero-risultato).
h. Un Giudice responsabile dell’orologio segnatempo che indica agli atleti che
hanno un certo tempo per effettuare la prova.
i. Un Giudice responsabile degli atleti.
J. Un Giudice responsabile del contenitore degli attrezzi.
Nota (i): Questa è l’impostazione tradizionale di una Giuria. Nelle principali
manifestazioni, dove sono disponibili un sistema dati ed i tabelloni elettronici, è
certamente richiesto del personale specializzato. Per essere chiari, in questi casi, il
progresso e le registrazioni di un Concorso sono gestiti sia dal Segretario, che dal
sistema dati.
Nota (ii): I Giudici e le attrezzature devono essere posizionati in modo tale da non
ostacolare la rincorsa dell’atleta nè impedire la visuale degli spettatori.
Nota (iii) Uno spazio deve essere riservato ad una manica a vento per indicare la
direzione e la forza del vento

35. GaBBIa per Il dISCo (reGola 190)

35.1 Tutti i lanci del disco debbono essere effettuati da una gabbia che assicuri
l’incolumità degli spettatori, degli Ufficiali di Gara e dei concorrenti. La gabbia
descritta in questa Regola è progettata per essere usata quando la gara si
svolge all’interno dello stadio con altre gare in contemporaneo svolgimento
o quando la gara si svolge all’esterno dello stadio ma con la presenza di
spettatori tutto intorno. Negli altri casi, specialmente nei campi di allenamento,
può essere ritenuta completamente soddisfacente una costruzione molto più
semplice. Si possono ottenere informazioni, dietro richiesta, dalle Federazioni
Membro o dall’Ufficio della WA.
Nota (i): La gabbia per il Lancio del Martello descritta nella Regola 37 delle Regole
Tecniche può essere usata anche per il Lancio del Disco, o inserendo una corona circolare
avente i diametri di 2,135m e 2,50m, oppure usando la versione allungata della gabbia
con una seconda pedana per il disco costruita davanti a quella del martello.

REGOLA 34-35 RT 227


117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 228

Nota (ii): I pannelli mobili della gabbia del martello possono essere utilizzati quando
la gabbia viene usata per il lancio del disco al fine di limitare le zone di pericolo.
35.2 La gabbia dovrebbe essere progettata, costruita e conservata in modo che sia
in grado di bloccare un disco di 2kg che si muove ad una velocità sino a 25
metri al secondo. La struttura deve essere costruita in modo che non vi sia
pericolo che il disco, quando viene bloccato, rimbalzi al di fuori dei
componenti fissi della rete verso l’atleta o sopra la sommità della gabbia.
Purché siano soddisfatti tutti i requisiti richiesti da questa regola, può essere
usata una gabbia di qualsiasi forma e costruzione.
35.3 La gabbia dovrebbe avere una pianta a forma di U come mostrato nella figura
Regola 35 RT. La larghezza dell’apertura dovrebbe essere di 6m, posta a 7m
davanti al centro della pedana di lancio. I punti estremi dell’apertura (larga
6m) dovranno essere i bordi interni della rete della gabbia. L’altezza dei
pannelli di rete o della rete drappeggiata dovrebbe essere di almeno 4m nel
punto più basso e dovrebbe essere almeno 6m per gli ultimi 3m prima
dell’apertura della gabbia su ogni lato. (dal 1 Gennaio 2020)
Nel progettare la gabbia dovrebbero essere prese precauzioni per evitare
che il disco possa aprirsi la strada fra le giunture della gabbia o nella rete o
al disotto dei pannelli o della rete drappeggiata.
Nota (i): I pannelli e la rete nella parte posteriore della gabbia devono essere
almeno a tre metri dal centro della pedana.
Nota (ii): Costruzioni innovative che assicurino lo stesso o un migliore grado di
protezione e non aumentino il pericolo nelle zone interessate possono essere
certificate dalla WA.
Nota (iii): I lati della gabbia, particolarmente lungo la pista, possono essere allungati
e/o dotati di (un) pannello(i) mobile e/o innalzati per aumentare la sicurezza
quando gli atleti sopraggiungono in pista durante la gara di disco.

Interpretazione Wa
La rete deve essere fissata in modo che la larghezza dell’apertura sia la stessa ad
ogni altezza della rete. Questo vale anche per i pannelli quando sono messi in una
posizione ai sensi della Regola 37.4 Nota(ii) delle Regole Tecniche.

228 REGOLA 35 RT
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 229

35.4 La rete per la gabbia può essere fatta di qualsiasi materiale idoneo, corda di
fibra naturale o sintetica, oppure, in alternativa, di cavo d’acciaio di media o
alta elasticità. La larghezza massima delle maglie deve essere di 45mm per la
rete in corda e di 50mm per il cavo in acciaio
Nota: Ulteriori specifiche e procedure di controlli di sicurezza sono indicati nel WA
Track and Field Facilities Manual.
35.5 La massima area di pericolo per il Lancio del Disco, da questa gabbia, è
approssimativamente di 69° quando nella stessa gara è usata sia da chi lancia
con la mano destra che da chi lancia con la mano sinistra (considerando che
il disco è rilasciato da un cerchio circoscritto di raggio 1,5m). La posizione e
l’angolazione della gabbia all’interno dello stadio sono, perciò, determinanti
ai fini della sicurezza durante l’uso.
Nota: Il metodo usato per determinare la zona a rischio è illustrato nella figura
Regola 35 RT.

regola 35 rT – Gabbia per il solo lancio del disco

REGOLA 35 RT 229
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 230

36. lanCIo del MarTello (reGola 191)

gara
36.1 Il concorrente può, quando si trova nella sua posizione di partenza, prima
delle oscillazioni o rotazioni preliminari, posare la testa del martello sul
terreno all’interno o all’esterno della pedana.
36.2 Il lancio non è da considerarsi nullo se la testa del martello tocca il terreno
all’interno o all’esterno della pedana o la parte superiore del cerchio
metallico. L’atleta può fermarsi ed iniziare di nuovo il lancio, a condizione che
non siano state infrante altre Regole.
36.3 Non deve essere considerato fallo se il martello si rompe durante il lancio
o mentre è in aria, purché sia stato effettuato in conformità a questa Regola.
Se il concorrente, a causa di quanto sopra, perde l’equilibrio e viola una
qualunque disposizione di questa Regola ciò non deve essere considerato
come lancio nullo. In entrambi i casi all’atleta deve essere concessa una prova
sostitutiva.

martello
36.4 Il martello è formato di tre parti: una testa metallica, un cavo ed una
impugnatura.
36.5 La testa può essere di ferro pieno, ottone o altro metallo non più tenero
dell’ottone, oppure un involucro di uno di tali metalli, riempito con piombo
o altro materiale solido.
Il centro di gravità della testa deve essere a non più di 6mm dal centro della
sfera, per esempio: deve essere possibile mantenere in equilibrio la sfera,
priva di maniglia e impugnatura, su di un foro circolare orizzontale, con i
bordi affilati, di 12mm di diametro (vedi Regola 36 RT figura a). Se viene usato
un materiale riempitivo, esso deve essere inserito in modo che sia immobile
e soddisfi il requisito del centro di gravità.

230 REGOLA 36 RT
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regola 36 rT figura a – Strumentazione suggerita per il


controllo del centro di gravità di un martello

36.6 Il cavo è costituito da un filo d’acciaio di diametro non inferiore a 3mm in un


pezzo unico e diritto, e deve essere tale che non possa allungarsi
sensibilmente durante l’esecuzione del lancio.
Il cavo può essere attorcigliato ad una od ambedue le estremità, al fine di
costituire un sistema di aggancio. Il cavo è agganciato alla testa per mezzo di
un perno, che può essere semplice o a cuscinetto a sfera.
36.7 La maniglia deve essere solida e rigida, fatta di un solo pezzo, senza giunti
mobili di qualsiasi natura. La totale deformazione della maniglia sottoposta ad
una tensione di carico di 3.8kN dovrà non superare i 3mm. Essa deve essere
attaccata con un anello al filo in modo tale che non possa ruotare entro
l’avvolgimento del filo, così da incrementare la lunghezza globale del martello.
La maniglia deve essere agganciata al cavo per mezzo di un avvolgimento.
Non può essere usato un perno.
La maniglia deve avere un disegno simmetrico e un’impugnatura curva o
diritta e/o un gancio. La forza minima di rottura della maniglia deve essere di
8kN (800kgf).

REGOLA 36 RT 231
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regola 36 rT figura b – Maniglia del martello

Nota: Altri disegni che rispettano queste specifiche sono accettabili.


36.8 Il martello deve essere conforme alle seguenti specifiche:

Peso minimo per essere accettato in gara e per l’omologazione di un Primato:


3,000 kg 4,000 kg 5,000 kg 6,000 kg 7,260 kg
Lunghezza globale del martello misurata dall’interno dell’impugnatura
Massimo 1195 mm 1195 mm 1200 mm 1215 mm 1215 mm
Diametro della testa
Minimo 85 mm 95 m 100 mm 105 mm 110 mm
Massimo 100 mm 110 mm 120 mm 125 mm 130 mm
Nota: il peso totale dell’attrezzo comprende la testa del martello, il cavo e la maniglia.

232 REGOLA 36 RT
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 233

Interpretazione Wa
giuria
Per una gara di Lancio del Martello, si raccomanda di assegnare i Giudici disponibili
come segue:
a. Il Primo Giudice controllerà l’intera gara.
b. Due Giudici verificano se il lancio è stato eseguito correttamente e misurano
la prova. Uno deve essere dotato di due bandierine: bianca per indicare se la
prova è valida e rossa se si tratta di un fallo. Quando il lancio è stato misurato,
si consiglia al Giudice di collocarsi all’ingresso della gabbia con la bandierina
rossa, mentre l’attrezzo viene riportato e la zona di caduta viene sistemata. In
alternativa, in questo punto, può essere posizionato un cono (in alcune
competizioni questa posizione è assunta dal Primo Giudice della gara).
Quando non è in uso l’EDM, il secondo Giudice deve tirate e tenere premuto
il nastro di misurazione in modo tale che passi attraverso il centro della pedana
circolare.
c. Giudice, immediatamente dopo il lancio, pone un segnale per indicare il punto
da cui deve essere misurata la prova. Se l’attrezzo atterra al di fuori del settore,
questo Giudice o quello con il picchetto/prisma (quello che è più vicino alla
linea) dovrebbe indicarlo tenendo il suo braccio disteso. Nessuna indicazione è
richiesta per una prova valida.
d. Un Giudice posiziona il picchetto/prisma nel punto in cui è stato posizionato il
segnale, assicurando che il nastro sia sul punto dello zero.
e. Uno o più Giudici o assistenti incaricati di recuperare gli attrezzi e riportarli nel
contenitore o posizionarli nel dispositivo di ritorno. Quando viene utilizzato un
nastro per la misurazione, uno di questi Giudici o assistenti deve assicurarsi che
il nastro sia teso per garantire una misurazione corretta.
f. Un Giudice – Segretario che compila il foglio dei risultati e chiama ogni atleta
(e quello che deve seguire).
g. Un Giudice responsabile del tabellone (prova-numero-risultato).
h. Un Giudice responsabile dell’orologio segnatempo che indica agli atleti che
hanno un certo tempo per effettuare la prova.
i. Un Giudice responsabile degli atleti.

REGOLA 36 RT 233
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 234

j. Un Giudice responsabile del contenitore degli attrezzi.


Nota (i): Questa è l’impostazione tradizionale di una Giuria. Nelle principali
manifestazioni, dove sono disponibili un sistema dati ed i tabelloni elettronici, è
certamente richiesto del personale specializzato. Per essere chiari in questi casi,
il progresso e le registrazioni di un Concorso sono gestiti sia dal Segretario, che
dal sistema dati.
Nota (ii): I Giudici e le attrezzature devono essere posizionati in modo tale da non
ostacolare la rincorsa dell’atleta né impedire la visuale degli spettatori.

37. GaBBIa per Il MarTello (reGola 192)

37.1 Tutti i lanci del martello debbono essere effettuati da una gabbia che assicuri
l’incolumità degli spettatori, degli Ufficiali di Gara e dei concorrenti. La gabbia
descritta in questa Regola è progettata per essere usata quando la gara si
svolge nello stadio con altre gare in contemporaneo svolgimento o quando
la gara si svolge all’esterno dello stadio con la presenza di spettatori tutto
intorno. Negli altri casi, specialmente nei campi di allenamento, può essere
ritenuta completamente soddisfacente una costruzione molto più semplice.
Si possono ottenere informazioni, dietro richiesta, dalle Federazioni Membro
o dall’Ufficio della WA.
37.2 La gabbia dovrebbe essere progettata, costruita e conservata in modo che sia
in grado di bloccare la testa di un martello dì 7,260kg che si muove ad una
velocità sino a 32 metri al secondo. La struttura deve essere costruita in
modo che non vi sia pericolo che il martello, quando viene bloccato, rimbalzi
o ricada all’indietro verso l’atleta od oltre la sommità della rete. Purché siano
soddisfatti tutti i requisiti richiesti da questa Regola, può essere usata una
gabbia di qualsiasi forma e costruzione.
37.3 La gabbia dovrebbe avere una pianta a forma di U, come mostrato nella
Regola 37 RT figura a. La larghezza dell’apertura dovrebbe essere di 6m, posta
a 7m. davanti al centro della pedana di lancio. I punti estremi dell’apertura
(larga 6m) dovranno essere i bordi interni della rete della gabbia. L’altezza dei

234 REGOLA 36-37 RT


117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 235

pannelli di rete o della rete drappeggiata, nel punto più basso, deve essere di
almeno 7m per i pannelli e la drappeggiatura nella parte posteriore della
gabbia ed almeno 10m per gli ultimi pannelli di 2,80m, che arrivano fino ai
pannelli mobili dell’apertura.
Nel progettare la gabbia dovrebbero essere prese precauzioni per evitare
che il martello possa aprirsi la strada fra le giunture della gabbia o nella rete
o al di sotto dei pannelli o della rete drappeggiata.
Nota: La struttura dei pannelli di rete posteriori deve essere ad un minimo di 3,5m
dal centro della pedana.
37.4 Due pannelli mobili, larghi 2m, debbono essere posti sul davanti della gabbia
e ogni volta soltanto uno di essi viene utilizzato. L’altezza minima dei pannelli
mobili deve essere di 10m.
Note (i): Il pannello di sinistra è usato per chi lancia con la mano destra ed il
pannello di destra per chi lancia con la mano sinistra. In previsione della necessità
di operare gli spostamenti dei pannelli durante la gara, quando vi siano lanciatori
che usano la destra ed altri la sinistra, è essenziale che detti spostamenti richiedano
poca fatica e possano essere effettuati in breve tempo.
Nota (ii): La posizione finale dei due pannelli è evidenziata nella piantina anche se,
in gara, solo un pannello sarà chiuso di volta in volta.
Nota (iii): Durante il lancio, il pannello deve trovarsi esattamente nella posizione indicata.
Nel progettare i pannelli mobili bisogna pertanto predisporre dispositivi di fissaggio
nelle posizioni prescritte. Si raccomanda di contrassegnare (temporaneamente o
permanentemente) le posizioni operative dei pannelli sul terreno.
Nota (iv): La costruzione di questi pannelli ed il loro buon utilizzo sono subordinati
al disegno dell’intera gabbia e possono pertanto essere scorrevoli, muniti di cardini
verticali od orizzontali, oppure essere smontabili. Il solo requisito fisso è che il
pannello, in posizione d’uso, sia pienamente in grado di bloccare un martello che
lo colpisca e che non vi sia pericolo che il martello possa aprirsi la strada fra i
pannelli fissi e quelli mobili.
Nota (v): Costruzioni innovative che assicurino lo stesso grado di protezione e non
aumentino il pericolo nelle zone interessate possono essere certificate dalla WA.

REGOLA 37 RT 235
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 236

regola 37 rT figura a – Gabbia per il lancio


del Martello e del disco con pedane concentriche
(configurazione Lancio del Martello)

37.5 La rete per la gabbia può essere fatta di qualsiasi materiale idoneo, corda di fibra
naturale o sintetica, oppure, in alternativa, di cavo d’acciaio di media o alta elasticità.
La larghezza massima delle maglie è 50mm per il cavo e 45mm per la corda.
Nota: Ulteriori specifiche per la rete e per i controlli di sicurezza sono contenute
nel WA Track and Field Facilities Manual.
37.6 Qualora si desideri usare la stessa gabbia anche per il Lancio del Disco,
l’impianto può essere adattato in due diversi modi. Il modo più semplice è di
installare una corona circolare avente i diametri di 2,135m e 2,50m, ma ciò
implica l’uso della stessa superficie, sia per il Lancio del Martello che per il
Lancio del Disco. La gabbia del martello può essere usata per il Lancio del

236 REGOLA 37 RT
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 237

Disco fissando i pannelli mobili all’apertura della gabbia.


Nel caso di due diverse pedane per il Lancio del Martello e del Disco nella
stessa gabbia, queste debbono essere poste una dietro l’altra, con i centri distanti
2,37m sulla linea di mezzeria del settore di lancio e con la pedana del martello
costruita dietro a quella del disco. In questo caso i due pannelli mobili devono
essere usati per il Lancio del Disco al fine di prolungare i lati della gabbia.
Nota: I pannelli e la rete nella parte posteriore della gabbia devono essere almeno a 3,50m
dal centro delle pedane concentriche o dalla pedana del martello in caso di pedane circolari
separate (o 3,00m per gabbie con pedane separate costruite prima del 2004, ai sensi
della vecchia Regola con la pedana del disco dietro (vedi Regola 37.4 delle Regole Tecniche).

regola 37 rT figura b – Gabbia per il lancio


del Martello e del disco con pedane concentriche
(configurazione Lancio del Disco)

REGOLA 37 RT 237
117x165_Manuale Tecnico FIDAL 2020_mara_CORR_Layout 1 04/12/20 15:29 Pagina 238

regola 37 rT figura c – Gabbia per il lancio


del Martello e del disco con pedane separate

37.7 La massima area di pericolo per il Lancio del Martello, da questa gabbia, è
approssimativamente di 53° quando nella gara la stessa gabbia è usata sia da
chi lancia con la mano destra che da chi lancia con la mano sinistra (calcolato
considerando che il martello è rilasciato da un cerchio circoscritto di 2,407m
di raggio). La posizione e l’angolatura della gabbia nella Zona di Gara sono
perciò determinanti ai fini della sicurezza durante l’uso.
Nota: Il metodo usato per determinare la zona a rischio è illustrato alla Regola 37
RT figura a.

238 REGOLA 37 RT
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38. lanCIo del GIaVelloTTo (reGola 193)

gara
38.1 Il giavellotto deve essere tenuto per l’impugnatura, con una sola mano.
Deve essere lanciato al di sopra della spalla o della parte superiore del
braccio che lancia e non deve essere lanciato a fionda e neppure roteando.
Non sono ammessi stili non ortodossi.
38.2 Un lancio sarà valido solo se la testa metallica tocca il terreno prima di ogni
altra parte del giavellotto.
38.3 Il concorrente, in nessun momento durante il lancio e finché il giavellotto
non è stato scagliato in aria, può fare un giro completo su se stesso, così che
il suo dorso si venga a trovare in direzione dell’arco di lancio.

Interpretazione Wa
I riferimenti nelle precedenti Regole alla “punta” del giavellotto sono stati rimossi
e sono sostituiti da un riferimento generico alla testa.Va riconosciuto che la forma
della testa varia notevolmente, rendendo difficile definire separatamente la punta.
Questo significa che i Giudici che stabiliscono se il giavellotto è atterrato
correttamente ai sensi della Regola 32.16 delle Regole Tecniche e della precedente
Regola 38.2 e il punto di riferimento per la misurazione prevista alla Regola 32.20.2
delle Regole Tecniche ora hanno un’area più ampia per la loro valutazione. Ma il
principio rimanere come prima e ci deve essere qualche angolo in fase di
atterraggio, anche piccolo, perché il lancio sia valido. Gli atterraggi piatti o “di coda”
devono ancora essere valutati con bandierina rossa.

38.4 Se il giavellotto si rompe durante il lancio o mentre è in aria, il lancio non sarà
considerato come un lancio nullo, purché sia stato effettuato in conformità
a questa Regola. Se il concorrente, a causa di quanto sopra, perde l’equilibrio
e contravviene a qualunque disposizione di questa Regola, ciò non deve
essere considerato un lancio nullo. In entrambi i casi al concorrente sarà
concessa una prova sostitutiva.

REGOLA 38 RT 239
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giavellotto
38.5 Il giavellotto è composto di tre parti: un fusto, una testa ed una impugnatura
di corda.
38.6 Il fusto deve essere solido o cavo (vuoto) e deve essere costruito interamente
in metallo o in altro materiale omogeneo adatto, così da costituire un corpo
unico fisso e integrato. La superficie del fusto non avrà incavi o piccole
protuberanze, spirali scanalate o in rilievo, forti rugosità o granulosità e la rifinitura
sarà liscia (Regola 33.4 delle Regole Tecniche) ed uniforme su tutta la superficie.
38.7 Al fusto dovrà essere fissata una testa metallica terminante in una punta
acuminata. La testa deve essere costruita completamente di metallo. Può
contenere una punta rinforzata di altra lega metallica fissata alla fine della testa,
a condizione che la testa sia liscia ed uniforme su tutta la superficie (Regola
38.4 delle Regole Tecniche). L’angolo della punta non deve superare i 40°.
38.8 L’impugnatura di corda, che deve coprire il centro di gravità, non deve
superare il diametro del fusto per più di 8mm. Può avere una superficie
regolare con un disegno anti-scivolo, ma senza cinghie, tacche o dentellature
di qualsiasi natura. L’impugnatura deve essere di spessore uniforme.
38.9 La sezione trasversale deve essere perfettamente circolare da un capo
all’altro (vedi Nota (i)).
Il diametro massimo del fusto deve trovarsi immediatamente davanti
all’impugnatura. La porzione centrale del fusto, compresa la parte sotto
l’impugnatura, può essere cilindrica o leggermente assottigliata verso la coda, ma
in nessun caso la riduzione del diametro, dal punto immediatamente davanti
all’impugnatura e subito dietro l’impugnatura stessa, può superare 0,25mm.
Dall’impugnatura, il giavellotto deve gradualmente assottigliarsi in avanti verso la
punta e all’indietro verso la coda. Il profilo longitudinale, dall’impugnatura alla
punta anteriore ed alla coda, deve essere diritto o leggermente convesso (vedi
Nota (ii)) e non debbono esservi brusche modificazioni nel diametro complessivo
per tutta la lunghezza del giavellotto, ad eccezione del punto immediatamente
dietro la testa e davanti e dietro l’impugnatura. Dal punto dietro la testa la
riduzione del diametro non può superare 2,5mm e questa eccezione al requisito
del profilo longitudinale non può estendersi per più di 0,3m dietro la testa.

240 REGOLA 38 RT
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Nota (i): Mentre tutta la sezione trasversale dovrebbe essere circolare, è ammessa
una differenza massima del 2% tra il diametro maggiore e quello minore in ogni
sezione trasversale. Il valore medio di questi due diametri, in ogni sezione
nominata, deve soddisfare le specifiche fornite per un giavellotto di diametro
circolare nelle seguenti tabelle.
Nota (ii): La forma del profilo longitudinale del giavellotto può essere verificata,
facilmente e velocemente, usando una barra diritta di metallo lunga almeno
500mm e due calibri dello spessore di 0,20mm e 1,25mm. Per le sezioni
leggermente convesse del profilo, la barra diritta aderirà, se tenuta fermamente
pressata a piccoli tratti del giavellotto. Per le sezioni diritte del profilo, con la barra
tenuta fermamente pressata, deve essere impossibile inserire il calibro di 0,20mm
tra il giavellotto e la barra diritta in un qualunque punto per tutta la lunghezza di
contatto. Questo non vale per il punto immediatamente dietro la giuntura fra la
testa ed il fusto, nel qual punto deve essere impossibile inserire il calibro di 1,25mm.
38.10 Il giavellotto deve essere conforme alle seguenti prescrizioni:

Peso minimo per essere accettato in gara e per l’omologazione di un Primato:


(compresa l’impugnatura di corda)
500 g 600 g 700 g 800 g
Lunghezza completa (L0):
Minimo 2000 mm 2200 mm 2300 mm 2600 mm
Massimo 2100 mm 2300 mm 2400 mm 2700 mm
Distanza tra la punta della testa metallica ed il centro di gravità (L1):
Minimo 780 mm 800 mm 860 mm 900 mm
Massimo 880 mm 920 mm 1000 mm 1060 mm
Distanza tra la coda ed il centro di gravità (L2):
Minimo 1120 mm 1280 mm 1300 mm 1540 mm
Massimo 1320 mm 1500 mm 1540 mm 1800 mm
Lunghezza della testa metallica (L3):
Minimo 220 mm 250 mm 250 mm 250 mm
Massimo 270 mm 330 mm 330 mm 330 mm

REGOLA 38 RT 241
Larghezza dell’impugnatura di corda (L4):
Minimo 135 mm 140 mm 150 mm 150 mm
Massimo 145 mm 150 mm 160 mm 160 mm
Diametro della maggiore sezione del fusto (davanti all’impugnatura – D0):
Minimo 20 mm 20 mm 23 mm 25 mm
Massimo 24 mm 25 mm 28 mm 30 mm

38.11 Il giavellotto non deve avere parti mobili o altri congegni che durante il
lancio possano alterare il suo centro di gravità o le caratteristiche del lancio.
38.12 L’assottigliamento del giavellotto verso la punta della testa di metallo sarà
tale che l’angolo non deve essere maggiore di 40°. Il diametro nel punto a
0,15m dalla punta, non deve essere superiore all’80% del diametro massimo
del fusto. Nel punto a metà tra il centro di gravità e la punta della testa di
metallo, il diametro non supererà il 90% del diametro massimo del fusto.
38.13 L’assottigliamento del fusto all’indietro verso la coda sarà tale che il
diametro, nel punto a metà tra il centro di gravità e la coda, non sia inferiore
al 90% del diametro massimo del fusto. Nel punto a 0,15m dalla coda, il
diametro non sarà inferiore al 40% del diametro massimo del fusto. Il
diametro del fusto alla fine della coda non sarà inferiore a 3,5mm..

Figura 38 RT - Giavellotto internazionale

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lunghezza diametro
Massimo Minimo
L0 Totale D0 Parte anteriore impugnatura
L1 Dalla punta al CdiG D1 Parte posteriore impugnatura D0 D0-0,25mm
1/2L1 Metà di L1 D2 150mm dalla punta 0.8 D0 -
L2 Dalla coda al CdiG D3 Alla fine della testa - -
1/2L2 Metà di L2 D4 Subito dietro la testa - D3-2,5mm
L3 Testa D5 Punto medio tra la testa e CdG 0.9 D0 -
L4 Impugnatura D6 Sull’impugnatura D0+8mm -
D7 Punto medio tra la coda e CdG - 0.9 D0
D8 150mm dalla coda - 0.4 D0
C di G Centro di Gravità D9 Alla coda - 3,5mm
Nota:Tutte le misurazioni del diametro devono essere al massimo di 0,1mm.

Interpretazione IaaF
giuria
Per una gara di Lancio del Giavellotto, si raccomanda di assegnare i Giudici disponibili
come segue:
a. Il Primo Giudice controllerà l’intera gara.
b. Due Giudici verificano se il lancio è stato eseguito correttamente e misurano
la prova. Uno deve essere dotato di due bandierine: bianca per indicare se la
prova è valida e rossa se si tratta di un fallo. Quando il lancio è stato misurato,
si consiglia al Giudice di collocarsi sulla pedana di rincorsa con la bandierina
rossa, mentre l’attrezzo viene riportato e la zona di caduta viene sistemata. In
alternativa, un cono può essere posizionato sulla pedana (in alcune competizioni
questa posizione è assunta dal Primo Giudice della gara).
c. Quando non è in uso l’EDM, il secondo Giudice deve tirare e tenere premuto
il nastro di misurazione in modo tale che passi attraverso il punto segnato sulla
pista a 8m.
d. Uno o due Giudici, immediatamente dopo il lancio, pongono un segnale nel
punto da cui deve essere misurata la prova. Se l’attrezzo atterra al di fuori del
settore, questo Giudice o quello con il picchetto/prisma (quello che è più vicino

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alla linea) dovrebbe indicarlo tenendo il suo braccio disteso. È inoltre necessaria
un’indicazione appropriata se questi Giudici stabiliscono che l’attrezzo non è
atterrato “di testa”. Si raccomanda che sia utilizzata, a questo scopo, qualche
forma di segnalazione diversa dalle bandierine. Nessuna indicazione è richiesta
per una prova valida.
e. Un Giudice posiziona il picchetto/prisma nel punto in cui è stato posizionato il
segnale assicurando che il nastro sia sul punto dello zero.
f. Uno o più Giudici o assistenti incaricati di recuperare gli attrezzi e riportarli nel
contenitore o posizionarli nel dispositivo di ritorno. Quando viene utilizzato un
nastro per la misurazione, uno di questi Giudici o assistenti deve assicurarsi che
il nastro sia teso per garantire una misurazione corretta.
g. Un Giudice – Segretario che compila il foglio dei risultati e chiama ogni atleta
(e quello che deve seguire).
h. Un Giudice responsabile del tabellone (prova-numero-risultato).
i. Un Giudice responsabile dell’orologio segnatempo che indica agli atleti che
hanno un certo tempo per effettuare la prova.
j. Un Giudice responsabile degli atleti.
k. Un Giudice responsabile del contenitore degli attrezzi.
Nota (i): Questa è l’impostazione tradizionale di una Giuria. Nelle principali
manifestazioni, dove sono disponibili un sistema dati ed i tabelloni elettronici, è
certamente richiesto del personale specializzato. Per essere chiari, in questi casi, il
progresso e le registrazioni di un Concorso sono gestiti sia dal Segretario, che dal
sistema dati.
Nota (ii): I Giudici e le attrezzature devono essere posizionati in modo tale da non
ostacolare la rincorsa dell’atleta nè impedire la visuale degli spettatori.
Nota (iii): Uno spazio deve essere riservato ad una manica a vento per indicare la
direzione e la forza del vento.

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SezIone IV – CoMpeTIzIonI dI proVe MulTIple

39. proVe MulTIple (reGola 200)

Uomini: U18, U20 e senior (pentathlon e Decathlon)


39.1 Il Pentathlon è composto di cinque gare, da effettuarsi in un solo giorno, nel
seguente ordine:
Salto in Lungo, Lancio del Giavellotto, 200m, Lancio del Disco e 1500m.
39.2 Il Decathlon Uomini è composto di dieci gare che debbono essere effettuate
in due periodi consecutivi di 24 ore nel seguente ordine:
Primo giorno: 100m, Salto in Lungo, Lancio del Peso, Salto in Alto e 400m;
Secondo giorno: 110hs, Lancio del Disco, Salto con l’Asta, Lancio del
Giavellotto e 1500m.

Donne: U20 e senior (eptathlon e Decathlon)


39.3 L’Eptathlon è composto da sette gare che debbono essere effettuate in due
periodi consecutivi di 24 ore nel seguente ordine:
Primo giorno: 100hs, Salto in Alto, Lancio del Peso e 200m;
Secondo giorno: Salto in Lungo, Lancio del Giavellotto e 800m.
39.4 Il Decathlon Donne è composto da dieci gare che debbono essere effettuate
in due periodi consecutivi di 24 ore nell’ordine descritto alla precedente
Regola 39.2 o nel seguente ordine:
Primo giorno: 100m, Lancio del Disco, Salto con l’Asta, Lancio del
Giavellotto e 400m;
Secondo giorno: 100hs, Salto in Lungo, Lancio del Peso, Salto in Alto e 1500m.

Donne: U18 (eptathlon)


39.5 L’Eptathlon U18 Donne consiste in sette gare, che debbono essere effettuate
in due periodi consecutivi di 24 ore nel seguente ordine:
Primo giorno: 100hs, Salto in Alto, Lancio del Peso e 200m;
Secondo giorno: Salto in Lungo, Lancio del Giavellotto e 800m.

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generalità
39.6 A discrezione dell’Arbitro per le Prove Multiple, deve esservi, quando
possibile, un intervallo di almeno 30 minuti tra la fine di una gara e l’inizio
della gara successiva, per ciascun atleta. Se possibile, tra la fine dell’ultima gara
del primo giorno e l’inizio della prima gara del secondo giorno dovrebbe
esservi un intervallo di almeno 10 ore.

Interpretazione IaaF
Il periodo minimo di 30 minuti deve essere calcolato come il tempo effettivo tra
la fine dell’ultima corsa o prova di qualsiasi atleta nella gara precedente e la
partenza della prima corsa o prova della gara successiva. È quindi possibile e non
raro che gli atleti passino direttamente dalla conclusione di una gara al
riscaldamento per la successiva, in modo che nel calcolo dei 30 minuti vi il
trasferimento da una zona all’altra e il riscaldamento. Non sono consentite
variazioni nel numero dei giorni durante i quali si svolge la competizione di Prove
Multiple, ad eccezione di casi speciali (ad esempio condizioni meteorologiche
eccezionali).Tali decisioni sono di competenza dei Delegati Tecnici e/o degli Arbitri
nelle circostanze particolari di ciascun caso. Tuttavia se, per qualsiasi motivo, la
competizione si svolge per un periodo più lungo rispetto a quanto previsto dalle
Regole 39 o 53 delle Regole Tecniche, non è possibile ratificare un primato di
Prove Multiple (numero totale dei punti).

39.7 In ciascuna gara, ad eccezione dell’ultima, le serie ed i gruppi verranno formati


dal/dai Delegato/i Tecnico/i o dall’Arbitro delle Prove Multiple, se possibile, al
fine di consentire agli atleti con prestazioni simili (in un periodo di tempo
predeterminato), in ciascuna gara individuale, di poter gareggiare nella stessa
serie o nello stesso gruppo. Ogni serie o gruppo deve preferibilmente essere
composto da 5 o più atleti, e, comunque, mai meno di tre.
Quando ciò non è possibile a causa dell’orario delle gare, le serie ed i gruppi
per le gare da effettuare saranno predisposti man mano che gli atleti si
rendono liberi dalla gara precedente.
Nell’ultima gara di una Prova Multipla, le serie dovrebbero essere formate in

246 REGOLA 39 RT
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modo che un gruppo comprenda i concorrenti che occupano le prime


posizioni in classifica dopo la penultima gara.
Il/i Delegato/i Tecnico/i o l’Arbitro delle Prove Multiple ha la facoltà di
modificare qualsiasi gruppo se, a suo giudizio, lo ritiene necessario.
39.8 Per ogni gara della competizione debbono essere applicate le rispettive
Regole, con le seguenti eccezioni:
39.8.1 nel Salto in Lungo ed in ogni gara di lancio, a ciascun concorrente
sono concesse soltanto tre prove;
39.8.2 nel caso non sia utilizzato un Cronometraggio Completamente
Automatico con Fotofinish, il tempo di ogni atleta deve essere
rilevato da almeno tre Cronometristi;
39.8.3 nelle gare di Corsa, sarà permessa solo una falsa partenza per ogni
gara senza la squalifica dell’atleta/i che ha/hanno fatto la falsa partenza.
Qualsiasi atleta, che effettui un’ulteriore falsa partenza nella gara, sarà
squalificato dal Giudice di Partenza (si veda inoltre la Regola 16.9
delle Regole Tecniche).
39.8.4 nei Salti in Elevazione, ciascun incremento dell’asticella deve essere,
per tutta la gara, uniformemente di 3cm nel Salto in Alto e di 10cm
nel Salto con l’Asta.
39.8.5 le posizioni/corsie di partenza per l’ultima gara di una Competizione
di Prove Multiple possono essere stabilite dal Delegato(i) Tecnico o
dall’Arbitro alle Prove Multiple come ritengono preferibile. In tutte le
altre gare devono essere estratti a sorte.
39.9 Può essere usato un solo sistema di cronometraggio durante ogni singola
gara. Ai fini del conseguimento di un Primato, tuttavia, debbono essere
utilizzati i tempi ottenuti da un Cronometraggio Completamente Automatico
con Fotofinish indipendentemente dal fatto che tali tempi fossero disponibili
per gli altri concorrenti della gara.

Interpretazione IaaF
A tale scopo sono riconosciuti due sistemi di cronometraggio: quelli di cui alla
Regola 19.1.1 e 19.1.2 delle Regole Tecniche.

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Se, ad esempio, si verifica un malfunzionamento del fotofinish per alcune ma non


per tutte le batterie, sarà impossibile confrontare direttamente i punteggi nei due
sistemi con lo stesso tempo: uno manuale e l’altro con tempo automatico.
Dal momento che, ai sensi della precedente Regola 39.9, un solo sistema di
cronometraggio può essere applicato durante ogni singola gara di una competizione,
i punti di tutti gli atleti andrebbero determinati in base ai tempi manuali utilizzando
la tabella specifica.
Va chiarito, se in altre gare tutti gli atleti hanno i tempi del fotofinish, i tempi
elettronici possono essere utilizzati per quelle gare.

39.10 Un atleta, che si astenga dal tentare di partire o dal tentare almeno una
prova in una delle gare, non deve essere autorizzato a partecipare alla gara
successiva e si deve considerare che abbia abbandonato la competizione. Egli
non deve, pertanto, figurare nella classifica finale.
Un concorrente che decida di ritirarsi da una competizione di Prove
Multiple dovrà immediatamente informare l’Arbitro per le Prove Multiple
della sua decisione.
39.11 Dopo la conclusione di ogni gara, a tutti i concorrenti debbono esser
comunicati i punteggi (determinati in base alle vigenti Tabelle per le Prove
Multiple della WA), ottenuti separatamente per ogni gara e il singolo
punteggio complessivo.
Gli atleti saranno classificati sulla base del punteggio complessivo ottenuto.

Interpretazione Wa
Le stesse tabelle di punteggio vengono utilizzate per ogni competizione anche se
per le fasce di età più giovani differiscono, per le specifiche degli ostacoli o degli
attrezzi da lancio, da quelle utilizzate per la competizione senior.
Il punteggio per qualsiasi prestazione in una gara di Corsa o in un Concorso può
essere rilevato nella tabella appropriata. In molte gare, non tutti i possibili tempi o
le distanze sono elencati nella tabella. In questi casi, deve essere utilizzato il
punteggio relativo alla prestazione inferiore più vicina.
Esempio: per il Lancio del Giavellotto femminile non è indicato alcun punteggio

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per una distanza di 45,82m. La distanza inferiore più vicina elencata nella tabella è
45.78m per cui il punteggio sarà di 779 punti.

39.12 Quando si decide di utilizzare il metodo Gundersen (o simile) per la


partenza dell’ultima gara di una Competizione di Prove Multiple, i relativi
regolamenti della manifestazione dovrebbero specificare eventuali regole
particolari da applicare ed il metodo con cui le corse dovrebbero essere
fatte partire e condotte.

parità
39.13 Se due o più atleti raggiungono lo stesso numero di punti per qualunque
posizione in classifica, saranno considerati in parità.

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SezIone V – CoMpeTIzIonI Indoor

40. applICaBIlITà alle Gare al CoperTo delle reGole


per le Gare all’aperTo (reGola 210)

Le Regole dalla Sezione I alla Sezione IV per le competizioni all’aperto (outdoor), ad


eccezione di quanto stabilito nelle seguenti Regole di questa Sezione V e
dell’obbligo della misurazione del vento di cui alle Regole 17 e 29 delle Regole
Tecniche, si applicano anche alle competizioni al coperto (indoor).

41. lo STadIo per le Gare al CoperTo (reGola 211)

41.1 Lo stadio sarà completamente chiuso tutto intorno e coperto. Sarà dotato
di illuminazione, riscaldamento e ventilazione, tali da fornire condizioni di
gara soddisfacenti.
41.2 L’impianto comprenderà una pista ovale, una pista rettilinea per le gare di
corsa e corse ad ostacoli, pedane di rincorsa e zone di caduta per il Salto in
Lungo e Triplo. Oltre a ciò, dovrebbe essere predisposta una pedana circolare
con relativo settore di caduta per il Lancio del Peso, sia essa fissa o mobile.
Tutto l’impianto (pista e pedane) dovrebbe essere conforme alle specifiche
contenute nel WA Track and Field Facilities Manual.
41.3 Tutte le piste, le pedane di rincorsa e le superfici delle zone di stacco saranno
ricoperte con materiale sintetico che dovrebbe preferibilmente essere tale
da consentire scarpette da gara con chiodi da 6mm.
La Direzione dell’impianto può chiedere spessori diversi e, in tal caso,
informerà gli atleti della lunghezza dei chiodi consentita (vedi la Regola 5.4
delle Regole Tecniche).
Le Competizioni Indoor, indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione
di Competizione Internazionale devono essere tenute su impianti che
posseggono un Certificato di Approvazione WA. Si raccomanda che, quando

250 REGOLA 40-41 RT


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tali impianti siano disponibili, anche le gare indicate ai paragrafi 1.4, 1.5, 1.7,
1.8, 1.9 e 1.10 della definizione di Competizione internazionale siano tenute
in questi impianti.
41.4 Le basi su cui la superficie sintetica delle piste, delle pedane e delle zone di
stacco sono collocate dovranno essere solide (es. calcestruzzo) o, se di
costruzione sospesa (quali pannelli di legno montati sui travetti), senza alcuna
specifica sezione elastica, per quanto tecnicamente possibile, dovrà avere una
resilienza uniforme dappertutto (resilienza: grandezza indicativa della fragilità
di un materiale). Questo dovrà essere verificato per le zone di stacco dei
salti prima di ciascuna gara.
Nota (i): Per “sezione elastica” si intende qualsiasi sezione concepita o costruita
deliberatamente per dare al concorrente un aiuto supplementare.
Nota (ii): Il WA Track and Field Facilities Manual, che è disponibile presso l’Ufficio
WA o può essere scaricato dal sito web della WA, contiene maggiori dettagli e
precise specifiche per la progettazione e la costruzione di un impianto indoor, inclusi
diagrammi per la misurazione e la segnatura della pista.
Nota (iii): Moduli standard aggiornati da utilizzare per la certificazione e la
misurazione di piste, pedane ed attrezzature sono disponibili presso la WA, o
possono essere scaricati dal sito della stessa WA.

Interpretazione Wa
La mancanza di un’adeguata illuminazione è un problema comune nelle manifestazioni
indoor. Uno stadio coperto deve avere un’illuminazione che consenta un corretto e
serio svolgimento delle gare e, se c’è copertura televisiva, il livello dell’illuminazione
richiesto potrebbe essere più alto. La zona/e di arrivo può richiedere un’illuminazione
supplementare per il Cronometraggio Elettronico.

42. la pISTa reTTIlInea (reGola 212)

[Vedi le Regole per le competizioni all’aperto e il WA Track and Field Facilities Manual]

REGOLA 41-42 RT 251


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43. la pISTa oVale e le CorSIe (reGola 213)

43.1 La lunghezza nominale dovrebbe essere preferibilmente di 200m. Deve essere


formata da due rettilinei e da due curve, che possono essere inclinate e di
raggio uguale.
L’interno della pista deve essere delimitato o da un cordolo in materiale
adatto, alto e largo approssimativamente 50mm, o da una linea bianca di
50mm di larghezza. Il bordo esterno di questo cordolo o di questa linea fa
parte della prima corsia. Il bordo interno del cordolo o della linea deve essere
orizzontale per tutta la lunghezza della pista con una pendenza massima di
1:1000 (0,1%). Il cordolo dei due rettilinei può essere omesso e sostituito con
una linea bianca larga 50mm.
Nota:Tutte le misurazioni andranno rilevate come indicato nella Regola 14.2 delle
Regole Tecniche.

corsie
43.2 La pista dovrebbe avere un minimo di 4 ed un massimo di 6 corsie.
La larghezza nominale delle corsie deve essere compresa tra 0,90m e 1,10m
inclusa la linea di demarcazione sulla destra.Tutte le corsie saranno della stessa
larghezza con una tolleranza di +/-0,01m rispetto alla larghezza nominale
prescelta. Le corsie devono essere separate da linee bianche larghe 50mm.

sopraelevazione
43.3 L’angolo di inclinazione, in tutte le corsie in curva e, separatamente, nel
rettilineo, dovrebbe essere lo stesso in ogni sezione trasversale della pista. Il
rettilineo dovrà essere piatto o con una inclinazione laterale massima di 1:100
(1%) verso l’interno.
Al fine di facilitare il passaggio dal rettilineo alla curva sopraelevata, tale
passaggio può essere predisposto con una transizione liscia e graduale che
si può estendere fino a 5m in rettilineo. In aggiunta, ci può anche essere una
transizione verticale.

252 REGOLA 43 RT
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marcatura delle curve


43.4 Nei casi in cui il bordo interno della pista è delimitato da una linea bianca,
esso deve essere delimitato anche da bandierine o coni sulle curve e
facoltativamente nei rettilinei. I coni saranno alti almeno 0,20m. Le bandierine
saranno di circa 0,25mx0,20m di lato, alte almeno 0,45m e poste ad un angolo
di 60° rispetto alla superficie della pista.
Le bandierine ed i coni dovrebbero essere posti sulla pista in modo che il
bordo della base del cono o della bandierina coincida con il bordo della linea
bianca più vicino alla pista. I coni o le bandierine saranno posti ad intervalli
non superiori a 1,5m nelle curve e, se usati, a 10m nei rettilinei.
Nota: Per tutte le competizioni indoor, direttamente sotto il controllo della WA, si
raccomanda fortemente l’uso di un cordolo interno.

Interpretazione Wa
Una pista ovale può essere più lunga di 200 metri, ma i primati per le gare da 200m e
oltre non saranno ratificati. Per organizzare gare di alto livello, sarà utile avere una pista
a 6 corsie. La larghezza ideale delle corsie di una pista ovale dovrebbe essere di 1 metro.
Quando si posizionano le bandierine o i coni, si deve tener conto che la linea bianca
sul bordo interno della corsia 1 non appartiene al corridore designato in quella
corsia. Per le competizioni indoor, i coni sono preferiti e consigliati.

44. parTenza e arrIVo Sulla pISTa oVale (reGola 214)

44.1 Informazioni tecniche sulla costruzione e segnatura di una pista indoor di


200m sono dettagliate nel WA Track and Field Facilities Manual. I principi base
che devono essere adottati sono di seguito esposti.

requisiti di base
44.2 La partenza e l’arrivo di una gara di corsa debbono essere indicati da linee
bianche di 50mm di larghezza, poste, per le parti rettilinee della pista, ad
angolo retto con le linee delle corsie e, per le parti curve della pista, lungo
una linea radiale.

REGOLA 43-44 RT 253


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44.3 I requisiti per la linea d’arrivo sono che, ogni qualvolta ciò sia possibile,
dovrebbe esserci una sola linea d’arrivo per tutte le diverse lunghezze di gara.
La linea d’arrivo deve essere su una parte rettilinea della pista e la maggior
parte possibile, di tale rettilineo, dovrebbe essere prima dell’arrivo.
44.4 Requisito essenziale per tutte le linee di partenza, siano esse diritte, a scalare
o curve, è che la distanza per ogni singolo atleta, che segua il percorso più
breve che gli sia consentito, sia esattamente la stessa.
44.5 Le linee di partenza (e le linee delle zone di cambio per le gare di Staffetta),
per quanto possibile, non dovrebbero essere nella parte più elevata della
sopraelevazione.

svolgimento delle gare di corsa


44.6 Specifiche per lo Svolgimento delle Corse, come segue:
44.6.1 Le gare fino a 300m comprese saranno corse interamente in corsia.
44.6.2 Le gare oltre i 300m ed inferiori agli 800m partiranno e
continueranno in corsia sino alla linea di rientro segnata al termine
della seconda curva.
44.6.3 Per la partenza delle corse di 800m, ciascun atleta può avere una
propria corsia, o massimo due atleti potranno essere inseriti nella
stessa corsia, o si può ricorrere ad una partenza in linea, come da
Regola 17.5.2 delle Regole Tecniche usando, preferibilmente, le corsie
1 e 4 come punto di partenza. In questi casi, gli atleti possono lasciare
la propria corsia, o quelli che gareggiano nel gruppo esterno possono
unirsi al gruppo interno, solo dopo la linea di rientro segnata alla fine
della prima curva o, se la corsa si svolge con due curve in corsia, alla
fine della seconda curva. Può essere usata anche una singola linea di
partenza curva.
44.6.4 Le gare superiori agli 800m saranno corse senza usare le corsie,
ricorrendo ad una linea di partenza ad arco o a partenze per gruppi.
Se viene utilizzata una partenza per gruppi, la linea di rientro sarà sia
al termine della prima che della seconda curva.

254 REGOLA 44 RT
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Se un atleta non rispetta questa Regola, sarà squalificato.


La linea di rientro deve essere indicata da una linea ad arco segnata dopo ogni
curva, larga 50mm, che attraversi tutte le corsie tranne la prima. Piccoli coni,
prismi o altri segnalatori adatti, 50mmx50mm e non più alti di 0,15m,
preferibilmente di colore diverso rispetto alle linee di rientro e delle corsie,
devono essere posizionati, per aiutare gli atleti ad individuare la linea di
rientro, immediatamente prima dell’intersezione delle linee delle corsie con
la linea di rientro stessa.
Nota (i): Nelle competizioni diverse da quelle indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e
1.6 della definizione di Competizione Internazionale, le squadre partecipanti
possono accordarsi per non usare le corsie nella gara degli 800m.
Nota (ii): Su una pista con meno di 6 corsie, può essere usata una partenza in
gruppo, per permettere la partecipazione di 6 atleti.

linea di partenza e di arrivo per la pista di lunghezza nominale di 200m


44.7 La linea di partenza nella prima corsia dovrebbe trovarsi sul rettilineo
principale. La sua posizione sarà determinata in modo tale che lo scalare di
partenza più avanzato nella corsia esterna (gare dei 400m) sia in una
posizione nella quale l’angolo della sopraelevazione della curva non risulti
superiore a 12 gradi.
La linea di arrivo per tutte le gare di corsa, disputate sulla pista ovale, è il
prolungamento della linea di partenza nella prima corsia, tracciato attraverso
tutta la pista ad angolo retto con le linee che delimitano le corsie.

Interpretazione Wa
I colori da utilizzare per tracciare la pista sono indicati nel “Track Marking Plan”
incluso nel WA Field Facilities Manual.

REGOLA 44 RT 255
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45. TurnI e BaTTerIe, SorTeGGI e qualIFICazIonI


nelle CorSe (reGola 215)

45.1 La distribuzione e la composizione dei turni sarà fatta ai sensi della Regola
20.3 delle Regole Tecniche.
45.2 Per tutti i turni di tutte le gare, corse interamente o parzialmente in corsia
sulla pista circolare, quando ci sono turni successivi, devono essere effettuati
quindi tre sorteggi:
45.2.1 uno per le due corsie esterne tra i due atleti o squadre meglio classificati;
45.2.2 un altro per le due corsie successive tra gli atleti o squadre classificati
terzi e quarti;
45.2.3 un altro per le rimanenti corsie interne tra i rimanenti atleti o squadre.
45.3 Per tutte le altre gare l’assegnazione delle corsie verrà fatta per sorteggio,
come indicato dalle Regole 20.4.1, 20.4,2 e 20.5 delle Regole Tecniche.

Interpretazione Wa
Laddove la pista ha una diversa configurazione di corsie, le tabelle da utilizzare
dovrebbero essere adattate nello specifico Regolamento Tecnico della manifestazione
o, in alternativa, dai Delegati Tecnici o dagli Organizzatori.

46. InduMenTI, SCarpe e peTToralI (reGola 216)

La parte di ciascun chiodo che sporge dalla suola e/o dal tacco non deve superare
la lunghezza di 6mm (o essere conforme a quanto richiesto dagli Organizzatori e
in ogni caso sempre conforme alle prescrizioni della Regola 5.4 delle Regole
Tecniche).

256 REGOLA 45-46 RT


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47. CorSe ad oSTaColI (reGola 217)

47.1 Le distanze standard su pista rettilinea saranno di 50m o 60m.


47.2 Posizionamento degli ostacoli per le gare:

U18 U20 U18 U20


Uomini Uomini Uomini Donne Donne
Altezza ostacoli 0,914 m 0,991 m 1,067 m 0,762 m 0,838 m
Distanza gara 50m / 60m
Numero ostacoli 4/5
Dalla partenza al 1° ostacolo 13,72 m 13,00 m
Distanza tra gli ostacoli 9,14 m 8,50 m
Dall’ultimo ostacolo all’arrivo 8,86 m / 9,72 m 11,50 m / 13,00 m

48. CorSe a STaFFeTTa (reGola 218)

svolgimento delle corse


48.1 Nella 4x200m tutta la prima frazione e la prima curva della seconda frazione,
fino al bordo più vicino della linea di tangente descritta nella Regola 44.6
delle Regole Tecniche, debbono essere corse in corsia. Ogni zona di cambio
sarà lunga 20m e il secondo, terzo e quarto atleta dovranno partire all’interno
della zona stessa.
48.2 La Staffetta 4x400m sarà corsa conformemente alla Regola 44.6.2 delle
Regole Tecniche.
48.3 La Staffetta 4x800m sarà corsa conformemente alla Regola 44.6.3 delle
Regole Tecniche.
48.4 I concorrenti della terza e quarta frazione della 4x200m, e della seconda, terza
e quarta frazione delle 4x400m e 4x800m, si disporranno, sotto la direzione di
un Giudice appositamente designato, nella loro posizione d’attesa (dall’interno
all’esterno) nello stesso ordine che i rispettivi compagni di squadra hanno
quando entrano nell’ultima curva. Una volta che i concorrenti in arrivo hanno
superato questo punto, i concorrenti in attesa manterranno il loro ordine e non

REGOLA 47-48 RT 257


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cambieranno le posizioni all’inizio della zona di cambio. Un atleta che non


rispetta questa Regola provoca la squalifica della sua squadra.
Nota: A causa delle corsie più strette, le gare a Staffetta indoor sono più soggette a collisioni
o a ostruzioni involontarie. Si raccomanda, perciò, che, quando possibile, ci sia una corsia
vuota tra una squadra e l’altra.

49. SalTo In alTo (reGola 219)

pedana di rincorsa e Zona di stacco


49.1 Se viene usato un assito mobile, tutti i riferimenti al livello della zona di stacco,
contenuti nelle Regole, debbono essere intesi con riferimento al livello della
superficie dell’assito.
49.2 Un atleta può iniziare la sua rincorsa sulla sopraelevazione della pista ovale
a condizione che negli ultimi 15m della sua rincorsa la pedana sia in accordo
con le Regole 27.3, 27.4 e 27.5 delle Regole Tecniche.

50.SalTo Con l’aSTa (reGola 220)

pedana di rincorsa
L’atleta può iniziare la sua rincorsa sulla sopraelevazione della pista ovale, a
condizione che negli ultimi 40m della sua rincorsa la pedana sia in accordo con le
Regole 28.6 e 28.7 delle Regole Tecniche.

51. SalTI In eSTenSIone (reGola 221)

pedana di rincorsa
L’atleta può iniziare la sua rincorsa sulla sopraelevazione della pista ovale, a
condizione che negli ultimi 40m della sua rincorsa la pedana sia in accordo con le
Regole 29.1 e 29.2 delle Regole Tecniche.

258 REGOLA 48-49-50-51 RT


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52. lanCIo del peSo (reGola 222)

settore di caduta
52.1 Il settore di caduta deve essere costruito con un qualunque materiale adatto
sul quale il peso lasci un’impronta, ma tale da ridurre al minimo qualunque
rimbalzo.
52.2 Ove sia necessario assicurare la sicurezza degli spettatori, giudici ed atleti, il
settore di caduta deve essere circondato, alla sua estremità e sui due lati, da
una barriera d’arresto e/o da un reticolato protettivo, posizionato se
necessario vicino alla pedana. La minima altezza raccomandata del reticolato
dovrebbe essere di 4m e dare sufficienti garanzie di poter arrestare un peso,
tanto in volo che mentre rimbalza sulla superficie di caduta.
52.3 L’area circoscritta dalla barriera d’arresto, in considerazione dello spazio
ristretto all’interno di uno stadio al coperto, può non essere abbastanza larga
da contenere un intero settore di 34.92°. In simili casi, si debbono applicare
le seguenti condizioni:
52.3.1 La barriera d’arresto, all’estremità, deve essere posta ad almeno
0,50m al di là dell’attuale Primato del Mondo maschile e femminile del
Lancio del Peso;
52.3.2 Le linee di settore su entrambi i lati debbono essere simmetriche
rispetto alla linea mediana del settore di 34.92°;
52.3.3 Le linee di settore laterali possono essere tracciate sia radialmente
dal centro della pedana circolare del Lancio del Peso, allo stesso
modo delle linee di un settore di 34.92°, oppure possono essere
parallele tra loro e la linea mediana del settore di 34.92°. Quando le
linee di settore sono tracciate parallele, la distanza minima tra le due
linee laterali deve essere di 9m.

Interpretazione Wa
La barriera di arresto/rete di protezione su entrambi i lati dovrebbe essere estesa
verso la pedana circolare in modo che inizi entro 8m da essa e, per la lunghezza di
questa estensione, la rete dovrebbe avere un’altezza di almeno 5m.

REGOLA 52 RT 259
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costruzione del peso


52.4 In relazione al tipo di zona di caduta (vedi Regola 52.1 delle Regole Tecniche),
il peso può essere di metallo pieno, di metallo ricoperto o, in alternativa, di
plastica o gomma ricoperta, con un adeguato riempimento. Nella stessa gara
non possono essere usati entrambi i tipi di peso.

peso di metallo o di metallo ricoperto


52.5 Questi attrezzi debbono essere esattamente conformi al disposto delle
Regole 33.4 e 33.5 delle Regole Tecniche relative al Lancio del Peso all’aperto.

peso di plastica o gomma ricoperto


52.6 Il peso deve avere un involucro di plastica o gomma riempito con materiale
adatto, tale da non arrecare danno nella caduta al pavimento di una normale
palestra. Deve essere di forma sferica e la sua superficie deve essere liscia.
Informazione per i produttori: per essere considerata liscia, l’altezza media
della superficie deve essere inferiore a 1,6 micron, ad esempio una ruvidità
numero 7 o meno.
52.7 Il peso deve essere conforme alle seguenti caratteristiche:

Peso minimo per essere accettato in gara e per l’omologazione di un Primato:


3,000 kg 4,000 kg 5,000 kg 6,000 kg 7,260 kg
Diametro
Minimo 85 mm 95 mm 100 mm 105 mm 110 mm
Massimo 120 mm 130 mm 135 mm 140 mm 145 mm

260 REGOLA 52 RT
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53. proVe MulTIple (reGola 223)

Uomini: U18, U20 e senior (pentathlon)


53.1 Il Pentathlon consiste di cinque gare che si svolgeranno in un giorno nel
seguente ordine:
60m hs; Salto in Lungo; Lancio del Peso, Salto in Alto, 1000m.

Uomini: U18, U20 e senior (eptathlon)


53.2 L’Eptathlon consiste di sette gare che si svolgeranno in due periodi
consecutivi di 24 ore nel seguente ordine:
Primo giorno: 60m; Salto in Lungo; Lancio del Peso; Salto in Alto
Secondo giorno: 60m hs; Salto con l’Asta; 1000m.

Donne: U18, U20 e senior (pentathlon)


53.3 Il Pentathlon consiste di cinque gare che si svolgeranno in una sola giornata
nel seguente ordine:
60m hs; Salto in Alto; Lancio del Peso; Salto in Lungo; 800m.

Turni e gruppi
53.5 Le serie ed i gruppi devono essere formati, preferibilmente, da 4 o più atleti
e mai da meno di tre.

REGOLA 53 RT 261
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SezIone VI - Gare dI MarCIa

54. la MarCIa (reGola 230)

Distanze
54.1 Le distanze ufficiali sono:
al coperto indoor: 3000m, 5000m;
all’aperto outdoor: 5000m, 10km, 10.000m, 20km, 20.000m, 50km, 50.000m.

Definizione di marcia
54.2 La Marcia è una progressione di passi eseguiti in modo tale che l’atleta
mantenga il contatto con il terreno, senza che si verifichi una perdita di
contatto visibile (all’occhio umano). La gamba avanzante deve essere tesa
(cioè non piegata al ginocchio) dal momento del primo contatto con il
terreno sino alla posizione verticale.

il giudizio
54.3 Specifiche del Giudizio, come segue:
54.3.1 I Giudici di Marcia designati in servizio nomineranno un Giudice
Capo, se nessuno è stato nominato preventivamente.
54.3.2 Tutti i Giudici di Marcia operano secondo la capacità individuale ed i loro
giudizi devono essere basati sull’osservazione fatta con l’occhio umano.
54.3.3 Nelle competizioni indicate al paragrafo 1.1 della definizione di
Competizione Internazionale tutti i Giudici di Marcia impiegati devono
appartenere al Ruolo Internazionale WA dei Giudici di Marcia. Nelle
competizioni indicate ai paragrafi 1.2, 1.3, 1.5, 1.6, 1.7 e 1.10 della
definizione di Competizione Internazionale tutti i Giudici di Marcia
impiegati devono appartenere al Ruolo dei Giudici Internazionali di
Marcia di Area o della WA.
54.3.4 Per le gare su Strada dovrebbero essere normalmente impiegati da
sei a nove Giudici di Marcia compreso il Giudice Capo.

262 REGOLA 54 RT
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54.3.5 Per le gare su Pista dovrebbero essere normalmente impiegati sei


Giudici di Marcia, compreso il Giudice Capo.
54.3.6 Nelle competizioni indicate al paragrafo 1.1 della definizione di
Competizione Internazionale non può operare più di un Giudice
appartenente a una qualsiasi Federazione Membro (escluso il
Giudice Capo).
Nota: L’appartenenza di ciascun Giudice ad una Federazione Membro è
quella propriamente dichiarata negli elenchi vigenti dei Giudici Internazionali
di Marcia di Area o della WA.

giudice capo
54.4 Specifiche del Giudice Capo, come segue:
54.4.1 Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3, 1.4 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale il Giudice Capo ha il
potere di squalificare un atleta negli ultimi 100m di percorso, quando
il suo modo di marciare manca chiaramente di rispettare la Regola
54.2 delle Regole Tecniche, senza alcun riguardo al numero dei
precedenti Cartellini Rossi che il Giudice Capo abbia ricevuto per
quell’atleta. Ad un atleta, che viene squalificato dal Giudice Capo in
queste circostanze, sarà concesso di portare a termine la gara. La
squalifica sarà notificata dal Giudice Capo o da un’Assistente del
Giudice Capo mostrando all’atleta una Paletta Rossa non appena ciò
sarà possibile dopo che l’atleta stesso abbia terminato la gara.
54.4.2 Il Giudice Capo opererà come il supervisore ufficiale della competizione
e agirà come un Giudice solo nella particolare situazione specificata alla
precedente Regola 54.4.1. Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1,
1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale possono
essere nominati due o più Assistenti del Giudice Capo. Gli Assistenti
del Giudice Capo devono operare solamente per la notifica delle
squalifiche e non devono operare come Giudici di Marcia.
54.4.3 Per tutte le competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della
definizione di Competizione internazionale e, quando possibile, per le

REGOLA 54 RT 263
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altre manifestazioni, devono essere nominati un Giudice addetto al


Tabellone delle Ammonizioni ed un Segretario del Giudice Capo.

paletta gialla
54.5 Quando un giudice non è completamente convinto che l’atleta osservi
interamente la Regola 54.2 delle Regole Tecniche deve, quando possibile,
mostrare all’atleta una Paletta Gialla con il simbolo dell’infrazione su ogni lato.
Tuttavia, ad essi non può essere mostrata una seconda Paletta Gialla da parte
dello stesso Giudice per la stessa infrazione. Dopo aver mostrato una Paletta
Gialla ad un atleta, il Giudice informerà il Giudice Capo di questo suo
provvedimento al termine della gara.

cartellini rossi
54.6 Quando un Giudice osserva che un atleta non rispetta la Regola 54.2 delle
Regole Tecniche di cui sopra, ponendo in essere una visibile perdita di
contatto e/o uno sbloccaggio del ginocchio durante una qualsiasi parte della
gara, dovrà segnalarlo trasmettendo un Cartellino Rosso al Giudice Capo.

squalifica
54.7 Specifiche della Squalifica, come segue:
54.7.1 Eccetto quanto previsto nella Regola 54.7.3 delle Regole Tecniche,
quando, relativamente allo stesso atleta, tre Cartellini Rossi vengono
inviati al Giudice Capo da tre Giudici diversi, l’atleta è squalificato e
gli sarà data notifica della sua squalifica dal Giudice Capo o
dall’Assistente del Giudice Capo mostrandogli una Paletta Rossa. La
mancanza della notifica della squalifica non può essere motivo di
reinserimento dell’atleta squalificato.
54.7.2 Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 o 1.5 della
definizione di Competizione internazionale, in nessuna circostanza i
Cartellini Rossi di due Giudici appartenenti alla stessa Federazione
Membro potranno essere ritenuti validi per sanzionare la squalifica di
un atleta.

264 REGOLA 54 RT
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Nota: L’appartenenza di ciascun Giudice ad una Federazione Membro è


quella propriamente dichiarata negli elenchi vigenti dei Giudici
Internazionali di Marcia di Area o della WA.
54.7.3 Una Zona di Penalizzazione (Penalty Zone) deve essere utilizzata per
qualsiasi gara in cui è prevista dai regolamenti di quella competizione
e può essere utilizzata per altre gare in base a quanto stabilito
dall’Organo competente o dagli Organizzatori. In tali casi ad un atleta
sarà richiesto di entrare nella Zona di Penalizzazione e rimanervi per
il periodo previsto, una volta che ha ricevuto tre Cartellini Rossi ed
è stato avvisato dal Giudice Capo o da qualcuno da lui delegato.
Il periodo previsto nella Zona di Penalizzazione sarà il seguente:

Gare fino a, incluso Tempo


5.000m - 5km 0,5 min
10.000m - 10km 1 min
20.000m - 20km 2 min
30.000m - 30km 3 min
40.000m - 40km 4 min
50.000m - 50km 5 min

Un atleta che non entra nella Zona di Penalizzazione quando richiesto,


o non vi rimane per il periodo previsto, sarà squalificato dall’Arbitro.
54.7.4 Se, ai sensi della Regola 54.7.3 delle Regole Tecniche, un atleta riceve
un terzo Cartellino Rosso e non è più possibile indirizzarlo nella
Zona di Penalizzazione prima della fine della gara, l’Arbitro sommerà
il tempo, che gli sarebbe stato imposto nella Zona di Penalizzazione,
al suo tempo di arrivo e, di conseguenza, adeguerà opportunamente
l’ordine di arrivo.
54.7.5 Se, dopo il rientro in gara alla scadenza del tempo previsto, ai sensi
della Regola 54.7.3 delle Regole Tecniche, l’atleta riceve un ulteriore
Cartellino Rosso da un Giudice diverso dai tre che lo avevano
precedentemente inviato, egli sarà squalificato.

REGOLA 54 RT 265
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54.7.6 Nelle gare su Pista, un atleta squalificato dovrà immediatamente lasciare


la pista e, nelle gare su Strada, dovrà, immediatamente dopo esser stato
squalificato, togliersi i pettorali che indossa e lasciare il percorso.
Ogni atleta squalificato che si astiene dal lasciare il percorso o la pista
o dall’adeguarsi alle indicazioni fornite ai sensi della Regola 54.7.3
delle Regole Tecniche per l’ingresso e la permanenza per il periodo
richiesto nella Zona di Penalizzazione, può essere passibile di ulteriori
provvedimenti disciplinari, in accordo con le Regole 18.5 delle Regole
della Competizione e 7.2 delle Regole Tecniche.
54.7.7 Uno o più Tabelloni delle Ammonizioni devono essere piazzati sul
percorso e vicino alla linea di arrivo per tenere gli atleti informati
circa il numero dei Cartellini Rossi che sono stati inviati al Giudice
Capo per ciascun atleta. Il simbolo di ciascuna infrazione deve anche
essere indicato sul Tabellone delle Ammonizioni.
54.7.8 Per tutte le competizioni indicate al paragrafo 1.1 della definizione di
Competizione Internazionale i Giudici devono usare dei sistemi
portatili computerizzati, con capacità di trasmissione, allo scopo di
comunicare tutti i Cartellini Rossi al Segretario ed ai Tabelloni delle
Ammonizioni. In tutte le altre competizioni, nelle quali questo sistema
non è usato, il Giudice Capo, immediatamente dopo la fine della gara,
riporterà all’Arbitro l’elenco di tutti gli atleti squalificati secondo
quanto previsto dalle Regole 54.4.1, 54.7.1 o 54.7.3 delle Regole
Tecniche, indicando l’identificativo del pettorale, l’ora della notifica
ed i motivi dell’infrazione; lo stesso sarà fatto per tutti quegli atleti
che avranno ricevuto anche un solo Cartellino Rosso.

partenza
54.8 Le gare devono essere fatte partire con un colpo di pistola, cannone, corno
o altro dispositivo. Debbono essere usati i consueti comandi per le gare di
distanza maggiore di 400m (Regola 16.2.2 delle Regole Tecniche). Nelle gare
in cui vi è un grande numero di partecipanti deve essere dato un segnale
cinque minuti, tre minuti e un minuto prima della partenza della gara.

266 REGOLA 54 RT
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Al comando “Ai vostri posti”, gli atleti devono accedere alla linea di partenza
secondo le modalità stabilite dagli organizzatori.
Il Giudice di Partenza si assicurerà che nessun atleta tocchi con il suo piede
(o qualsiasi parte del proprio corpo) la linea di partenza o il terreno davanti
ad essa, e quindi darà inizio alla corsa.

sicurezza
54.9 Gli Organizzatori delle gare di Marcia devono garantire la sicurezza di tutti i
concorrenti e dei Giudici. Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3
e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale gli Organizzatori
devono assicurare che le strade utilizzate per la gara siano chiuse al traffico
motorizzato in tutte le direzioni.

postazioni di distribuzione di acqua potabile/spugnaggio e di rifornimento nelle


gare su strada
54.10 Specifiche delle Postazioni di distribuzione di acqua potabile/spugnaggio e di
rifornimento nelle gare su Strada, come segue:
54.10.1 Acqua ed altre bevande saranno messe a disposizione alla partenza
ed all’arrivo di tutte le gare.
54.10.2 In tutte le gare di 5km ed oltre e fino a 10km inclusi, devono essere
predisposti punti di spugnaggio e di distribuzione di sola acqua potabile
ad intervalli idonei, se le condizioni atmosferiche lo richiedono.
Nota: Punti di diffusione di acqua nebulizzata potranno anche essere
predisposti, quando ritenuto appropriato in determinate condizioni
organizzative e/o climatiche.
54.10.3 Per tutte le gare, più lunghe di 10km, devono essere predisposti
punti di rifornimento ogni giro. In aggiunta, punti di spugnaggio e di
distribuzione di sola acqua potabile devono essere predisposti
approssimativamente a metà strada fra i punti di rifornimento e
più frequentemente se le condizioni atmosferiche lo richiedono.
54.10.4 I rifornimenti, che possono essere preparati sia dagli Organizzatori
che direttamente dall’atleta stesso, devono essere posizionati nei

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punti predisposti, in modo da essere facilmente accessibili agli atleti,


o consegnati agli stessi da personale autorizzato. I rifornimenti
forniti dagli atleti saranno tenuti sotto controllo dagli ufficiali
designati dagli Organizzatori, a partire dal momento in cui i
rifornimenti stessi sono consegnati dagli atleti o dai loro
rappresentanti. Questi ufficiali dovranno garantire che i
rifornimenti non siano alterati o manomessi in qualsiasi modo.
54.10.5 Le persone autorizzate non potranno entrare nel percorso od
ostacolare qualsiasi atleta. Esse potranno consegnare il ristoro
all’atleta da dietro il tavolo o da una posizione che non sia a più di
un metro ai lati dello stesso, ma non davanti.
54.10.6 Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale un massimo di due incaricati
per Federazione Membro può stazionare contemporaneamente dietro
il tavolo. Per nessuna ragione un incaricato o personale autorizzato può
muoversi al fianco dell’atleta mentre questi si sta rifornendo o sta
prendendo acqua.
Nota: Nelle competizioni in cui una Federazione Membro può essere
rappresentata da più di tre atleti, i Regolamenti Tecnici possono
consentire ulteriori incaricati ai tavoli di rifornimento.
54.10.7 Un atleta può, in qualsiasi momento, trasportare acqua o
rifornimenti a mano o attaccati al suo corpo, la cui provvista è stata
effettuata fin dall’inizio o raccolti o ricevuti in una postazione
ufficiale.
54.10.8 Un atleta, che riceve o si rifornisce o prende acqua in un punto
diverso da quelli ufficiali, salvo i casi previsti da ragioni mediche o
sotto il controllo degli Ufficiali di Gara, o prende il rifornimento di
un altro atleta, dovrebbe essere normalmente ammonito
dall’Arbitro, per questa prima infrazione, mostrandogli un cartellino
giallo. Per la seconda infrazione, l’Arbitro deve squalificare l’atleta,
di norma mostrandogli un cartellino rosso. L’atleta deve quindi
lasciare immediatamente il percorso.

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Nota: Un atleta può ricevere o passare ad un altro atleta un rifornimento, acqua


o spugne a condizione che li possegga fin dalla partenza o li abbia presi o ricevuti
in una postazione ufficiale. Tuttavia ogni aiuto continuativo da un atleta a uno o
più atleti può essere considerato come assistenza ed un’ammonizione e/o
squalifica può essere irrogata.

Interpretazione Wa
In generale, laddove è logico e conforme alla pratica, vi è uniformità nelle disposizioni
delle Regole 54, 55 e 56 delle Regole Tecniche relative alle gare al di fuori dello stadio.
Si noti tuttavia che la suddetta Regola 54.10.5 elle Regole Tecniche è intenzionalmente
diversa dalla Regola 55.8.5 delle Regole Tecniche in quanto nelle gare di marcia non
è consentito ai rappresentanti delle squadre stazionare di fronte ai tavoli.

percorsi su strada
54.11 Specifiche dei Percorsi su Strada, come segue:
54.11.1 circuito non deve essere più lungo di 2km e non più corto di 1km.
Per le gare che iniziano e finiscono nello stadio, il circuito dovrebbe
essere situato il più vicino possibile allo stadio.
54.11.2 I percorsi stradali devono essere misurati come previsto dalla
Regola 55.3 delle Regole Tecniche.

svolgimento della gara


54.12 Un atleta può lasciare il percorso segnato con il permesso e sotto il
controllo di un Giudice, a condizione che, in conseguenza di questo, non
percorra una distanza inferiore a quella stabilita.
54.13 Se l’Arbitro si convince, per mezzo di un rapporto di un Giudice o di un
Giudice ai Controlli o in qualsiasi altra maniera, che un atleta ha
abbandonato il percorso segnalato ed in relazione a ciò ha percorso una
distanza inferiore a quella stabilita, dovrà squalificarlo.

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SezIone VII – CorSe Su STrada

55. CorSe Su STrada (reGola 240)

Distanze
55.1 Le distanze standard sono: 5km, 10km, 15km, 20km, Mezza Maratona, 25km,
30km, Maratona (km 42,195), 100km e Staffetta su Strada.
Nota: Si raccomanda che la corsa a Staffetta su Strada si svolga sulla distanza della
Maratona, idealmente in un circuito di 5km, con frazioni di 5km, 10km, 5km, 10km, 5km
e 7,195km. Si raccomanda che, per una corsa a Staffetta su Strada U20 Junior, la
distanza sia quella della Mezza Maratona con frazioni di 5km, 5km, 5km e 6,098km.

percorso
55.2 Le gare debbono svolgersi su un percorso stradale. Qualora il traffico o
circostanze simili lo rendano impossibile, il percorso, debitamente segnato,
può essere tracciato su una banchina per ciclisti o su un marciapiede lungo
la strada, ma non su terreno soffice, come su strisce erbose o simili. La
partenza e l’arrivo possono avvenire all’interno di un impianto per atletica.
Nota (i): Si raccomanda che, per le Corse su Strada organizzate su distanze
standard, i punti di partenza e di arrivo, misurati in linea d’aria, non siano distanti
tra di loro più del 50% della distanza della corsa. Per l’omologazione dei Primati, si
veda la Regola 32.21.2 delle Regole della Competizione.
Nota (ii): È da considerarsi accettabile che la partenza, l’arrivo e altri settori della
gara avvengano su erba o su altra superficie non asfaltata.Tali settori devono essere
ridotti al minimo.
55.3 Il percorso deve essere misurato lungo il tragitto più breve possibile che un
concorrente possa percorrere nella parte di strada riservata alla gara.
Nelle manifestazioni indicate ai paragrafi 1.1 e, quando possibile, anche 1.2,
1.3 e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale la linea di
misurazione dovrebbe essere tracciata sul percorso con un colore che si
distingua e che non consenta la confusione con altre marcature.

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La lunghezza del percorso non deve essere inferiore alla distanza ufficiale della
gara. Nelle competizioni indicate ai paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione
di Competizione Internazionale il margine di errore nella misurazione non
deve superare lo 0,1% (ad esempio: 42m per la corsa di Maratona) e la
lunghezza del percorso dovrebbe essere verificata in precedenza da un
Misuratore di Percorso ufficialmente riconosciuto dalla WA.
Nota (i): Si consiglia, per la misurazione, l’uso del “Metodo della Bicicletta Calibrata”.
Nota (ii): Per evitare il rischio che un percorso possa venire trovato più corto della
distanza ufficiale della gara in occasione di successive misurazioni, si consiglia di
inserire, al momento di tracciare il percorso, un “fattore di prevenzione d’errore”. Per
una misurazione a mezzo di una bicicletta calibrata, questo fattore dovrebbe essere
dello 0,1%, il che significa che ciascun chilometro del percorso avrà una “lunghezza
misurata” di 1001 metri.
Nota (iii): Se si ritiene che nel giorno della gara alcuni tratti del percorso saranno
delimitati con l’uso di attrezzature mobili, quali coni, transenne, ecc., il loro
posizionamento deve essere deciso non più tardi del giorno di misurazione e la
documentazione di tali decisioni deve essere inclusa nel verbale di misurazione.
Nota (iv): Si raccomanda che, per le Corse su Strada organizzate su distanze
standard, la differenza in discesa tra i livelli della partenza e dell’arrivo non superi
1:1000, vale a dire 1 metro per km (0,1%). Per l’omologazione dei Primati, si veda
la Regola 32.21.3 delle Regole della Competizione.
Nota (v): Un certificato di misurazione di un percorso è valido per 5 anni, dopo i quali
il percorso andrà rimisurato anche se non vi sono evidenti modifiche allo stesso.
55.4 Le distanze in chilometri sul percorso devono essere visibili a tutti i
concorrenti.
55.5 Nelle corse di Staffette su Strada, per segnare l’inizio di ogni distanza di
frazione (linea di cambio) devono essere tracciate linee larghe 50mm
attraverso il percorso. Linee simili saranno tracciate 10m, prima e dopo tali
linee di frazione, per delimitare la zona di cambio.
Tutte le procedure di cambio, che se non diversamente specificato dagli
organizzatori comportano un contatto fisico tra gli atleti in entrata e in uscita,
debbono essere completate entro questa zona.

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partenza
55.6 Le gare debbono essere fatte partire con un colpo di pistola, cannone, corno
o altro dispositivo. Debbono essere usati i consueti comandi per le gare più
lunghe di 400m (Regola 16.2.2 delle Regole Tecniche). Nelle gare in cui vi è
un grande numero di partecipanti, deve esser dato un segnale cinque minuti,
tre minuti e un minuto prima della partenza della gara.
Al comando “Ai vostri posti”, gli atleti devono accedere alla linea di partenza
secondo le modalità stabilite dagli organizzatori.
Il Giudice di Partenza si assicurerà che nessun atleta tocchi con il suo piede
(o qualsiasi parte del proprio corpo) la linea di partenza o il terreno davanti
ad essa, e quindi darà inizio alla corsa.

Interpretazione Wa
Come per quanto riguarda le Corse su pista a media e lunga distanza, è importante
sottolineare che i Giudici di Partenza e gli Arbitri devono evitare di essere
eccessivamente zelanti nell’applicazione delle Regole sulla falsa partenza alle gare
organizzate al di fuori dello stadio. Richiamare le partenze nelle corse su strada e
altre gare esterne può essere difficile e in molte corse poco pratico, in ogni caso.
Tuttavia, laddove vi sia una violazione chiara e volontaria, l’Arbitro non dovrebbe
esitare a prendere in considerazione azioni appropriate nei confronti di una
persona, durante o dopo la gara.Tuttavia, in eventi importanti, in cui il meccanismo
di partenza non funziona correttamente ed è chiaro o possibile che il sistema di
cronometraggio potrebbe non essere avviato, un richiamo potrebbe essere la
soluzione migliore.

sicurezza
55.7 Gli Organizzatori di Corse su Strada devono garantire la sicurezza di tutti i
concorrenti e degli Ufficiali di Gara. Nelle competizioni, indicate ai paragrafi
1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della definizione di Competizione Internazionale, gli
Organizzatori dovranno garantire che le strade, utilizzate per la competizione,
siano chiuse al traffico motorizzato in entrambi i sensi.

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postazioni di distribuzione di acqua potabile/spugnaggio e di rifornimento.


55.8 Specifiche delle Postazioni di distribuzione di acqua potabile/spugnaggio e di
rifornimento, come segue:
55.8.1 Acqua ed altre bevande adatte saranno messe a disposizione alla
partenza ed all’arrivo di tutte le gare.
55.8.2 Per tutte le gare, punti di distribuzione di acqua devono essere
disponibili a opportuni intervalli di circa 5km. Per le gare di lunghezza
superiore a 10km, rifornimenti diversi dall’acqua possono essere resi
disponibili in questi punti.
Nota (i): Dove le condizioni lo giustificano, tenendo conto del tipo di
competizione, delle condizioni meteorologiche e delle condizioni fisiche
della maggior parte dei concorrenti, acqua e/o rifornimenti possono essere
collocati a intervalli più regolari lungo il percorso.
Nota (ii) : Punti di diffusione di acqua nebulizzata potranno anche essere
predisposti, quando ritenuto appropriato in determinate condizioni
organizzative e/o climatiche.
55.8.3 I rifornimenti possono includere bevande energetiche, integratori,
prodotti alimentari o qualsiasi altro prodotto diverso dall’acqua. Gli
Organizzatori determineranno quali rifornimenti saranno forniti in
base alle effettive condizioni.
55.8.4 I rifornimenti saranno normalmente forniti dagli Organizzatori, ma
potrà essere permesso agli atleti fornire i propri rifornimenti, nel qual
caso l’atleta deve indicare in quali postazioni devono essere messi a
sua disposizione. I rifornimenti forniti dagli atleti saranno tenuti sotto
controllo di ufficiali designati dagli Organizzatori, a partire dal
momento in cui i rifornimenti stessi sono consegnati dagli atleti o dai
loro rappresentanti. Questi ufficiali dovranno garantire che i
rifornimenti non vengano alterati o manomessi in qualsiasi modo.
55,8.5 Gli Organizzatori devono determinare, con barriere, tabelloni o
marcature sul terreno, la zona in cui possono essere ricevuti o raccolti i
rifornimenti. Non dovrebbe essere direttamente sulla linea del percorso
misurato. I rifornimenti devono essere collocati in modo che siano

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facilmente accessibili agli atleti o possano essere consegnati da persone


autorizzate.Tali persone dovranno rimanere all’interno dell’area designata
e non accedere al percorso né ostacolare qualsiasi atleta. Per nessuna
ragione, un incaricato o personale autorizzato può muoversi al fianco di
un atleta, mentre questi si sta rifornendo o sta prendendo acqua.
55.8.6 Nelle competizioni tenute ai sensi dei paragrafi 1.1, 1.2, 1.3 e 1.6 della
definizione di Competizione Internazionale un massimo di due incaricati
per Federazione Membro può stazionare contemporaneamente dietro
l’area stabilita per loro.
Nota: Nelle competizioni in cui una Federazione Membro può essere
rappresentata da più di tre atleti, i Regolamenti Tecnici possono consentire
ulteriori incaricati ai tavoli di rifornimento.
55.8.7 Un atleta può, in qualsiasi momento, trasportare acqua o rifornimenti
a mano o attaccati al suo corpo, la cui provvista è stata effettuata fin
dall’inizio o raccolti o ricevuti in una postazione ufficiale.
55.8.8 Un atleta, che riceve o si rifornisce o prende acqua in un posto diverso
da quelli ufficiali, salvo i casi previsti da ragioni mediche o sotto il controllo
degli Ufficiali di Gara, o prende il rifornimento di un altro atleta, dovrebbe
essere normalmente ammonito dall’Arbitro, per questa prima infrazione,
mostrandogli un cartellino giallo. Per una seconda infrazione l’Arbitro
deve squalificare l’atleta, di norma mostrandogli un cartellino rosso.
L’atleta deve quindi poi lasciare immediatamente il percorso.
Nota: Un atleta può ricevere o passare ad un altro atleta un rifornimento,
acqua o spugne a condizione che li possegga fin dalla partenza o li abbia
presi o ricevuti in una postazione ufficiale.Tuttavia ogni aiuto continuativo
da un atleta a uno o più atleti può essere considerato come assistenza ed
un’ammonizione e/o squalifica può essere irrogata.

svolgimento della gara


55.9 Un atleta può abbandonare il percorso segnato con il permesso e sotto il
controllo di un Giudice, purché il suo allontanarsi dal percorso non accorci
la distanza da percorrere.

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55.10 Se l’Arbitro è convinto, dal rapporto di un Giudice o di un Giudice ai


Controlli o in qualche altra maniera, che un atleta ha abbandonato il
percorso, percorrendo una distanza più breve, deve squalificarlo.
55.11 I Giudici ai Controlli dovrebbero essere piazzati ad intervalli regolari e in
ogni punto fondamentale. Altri Giudici ai Controlli dovrebbero muoversi
lungo il percorso, durante la corsa.

Interpretazione Wa
È chiaro che, seguendo la pratica di dare un primo avvertimento quando si applica
quanto previsto dalla Regola 55 delle Regole Tecniche e laddove applicabili, dalle
Regole 6.2 e 6.3 delle Regole Tecniche, ci potranno essere difficoltà di ordine
pratico ma, laddove si presenti l’opportunità, l’Arbitro dovrebbe farlo. Un’opzione
potrebbe essere quella che i Giudici di Controllo o alle postazioni di ristoro siano
designati come Assistenti degli Arbitri e che siano in comunicazione con l’Arbitro
e a vicenda garantiscano l’efficace coordinamento delle ammonizioni e delle
squalifiche. Ma rimane la possibilità, secondo la Nota alla Regola 6.2 delle Regole
Tecniche, che in alcune circostanze la squalifica possa e debba essere comminata
senza un’ammonizione.
Quando non è in uso un Sistema di Cronometraggio mediante Transponder o se
si desidera un ulteriore sistema di registrazione back-up, si consiglia di utilizzare un
sistema di canalizzazione come quello descritto per le gare di cross nel commento
alla Regola 56 delle Regole Tecniche.

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SezIone VIII - CorSe CaMpeSTrI, CorSe In MonTaGna


e CorSe nella naTura Trail rUnning

A causa delle circostanze estremamente variabili in cui la Corsa Campestre, la


Corsa in Montagna e la Corsa nella Natura (Trail Running) sono praticate nel mondo
e delle difficoltà per una normativa internazionale standardizzata di queste gare,
deve essere accettato che le differenze, tra gare disputatesi con successo o meno,
spesso dipendono dalle caratteristiche naturali del luogo di svolgimento e dall’abilità
del tracciatore del percorso. Le seguenti Regole, comunque, devono intendersi
come guida ed incentivo per aiutare le Federazioni Membro a sviluppare la Corsa
Campestre, la Corsa in Montagna e la Corsa nella Natura.

56. CorSe CaMpeSTrI – CroSS CounTry (reGola 250)

Distanze
56.1 Le distanze dei Campionati Mondiali della WA di Corsa Campestre
dovrebbero essere approssimativamente:
Uomini 10 km Donne 10 km
U20 Uomini 8 km U20 Donne 6 km

Le distanze raccomandate per le gare U18 dovrebbero essere


approssimativamente:
U18 Uomini 6 km U18 Donne 4 km

Si raccomanda che distanze simili siano adottate per le altre Competizioni


Internazionali e Nazionali.

percorso
56.2 Specifiche per il Percorso della Corsa Campestre, come segue:
56.2.1 Il percorso deve essere tracciato su di un’area aperta e boschiva,
coperta il più possibile da prato, con ostacoli naturali che possono

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essere usati dal tracciatore del percorso per ottenere una gara
competitiva e interessante.
56.2.2 La zona dove è tracciato il percorso deve essere grande abbastanza
da contenere non solo il percorso, ma anche tutte le attrezzature
necessarie.
56.3 Per i Campionati e le gare internazionali e, dovunque sia possibile, per tutte le gare:
56.3.1 Deve essere tracciato un circuito, con un giro che misuri da 1500m
a 2000m. Se necessario, può essere aggiunto un piccolo giro per
aggiustare le distanze richieste nelle varie gare; in questi casi il giro più
piccolo deve essere corso nelle prime fasi della gara. Si raccomanda
che ogni giro lungo abbia un pendio (salita) totale di almeno 10m;
56.3.2 Devono essere usati, se possibile, ostacoli naturali preesistenti.
Comunque, dovrebbero essere evitati ostacoli molto alti, come fosse
profonde, salite/discese pericolose, sottoboschi fitti ed, in generale,
ogni ostacolo che possa costituire una difficoltà in contrasto con i
caratteri della competizione. È preferibile che non vengano usati
ostacoli artificiali, ma, se questo è inevitabile, essi dovrebbero essere
costruiti a somiglianza degli ostacoli naturali che si incontrano in
aperta campagna.
Nelle gare dove c’è un gran numero di concorrenti devono essere
evitati per i primi 300m spazi ristretti o altri ostacoli che possano
impedire ai concorrenti una libera corsa;
56.3.3 deve essere evitato o ridotto al minimo l’attraversamento di strade
o di ogni genere di pavimentazione. Quando è impossibile evitare ciò
in una o due zone del percorso, le zone interessate devono essere
coperte da prato, terra o stuoia;
56.3.4 ad eccezione dell’arrivo e della partenza, il percorso non deve
presentare altre lunghe zone rettilinee. Un percorso naturale e misto
con curve dolci e brevi rettilinei è il più adatto.
56.4 Specifiche per la Segnatura del percorso, come segue:
56.4.1 Il percorso deve essere chiaramente marcato con nastro su entrambi
i lati. Si raccomanda che lungo un lato del percorso sia predisposto

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per gli Organizzatori, Ufficiali e Media (obbligatorio per i Campionati)


un corridoio largo 1m, transennato, esternamente al percorso. Le
zone critiche devono essere recintate; in particolare le zone di
partenza (inclusa la Camera d’Appello e la Zona di Riscaldamento) e
la zona di arrivo (compresa la Zona Mista). Solo le persone
accreditate possono accedere a queste aree.
56.4.2 Al pubblico dovrebbe essere consentito di attraversare il percorso
solo in punti di attraversamento bene organizzati, controllati da addetti.
56.4.3 Si raccomanda che, tranne le zone di partenza e di arrivo, il percorso
sia largo 5m, incluse le zone con ostacoli.
56.5 Per le Staffette Campestri, linee di 50mm di larghezza delimitanti l’intervallo
di 20m devono essere tracciate sul percorso per indicare la zona di cambio.
La procedura di cambio, che, salvo diverse disposizioni degli Organizzatori,
consisterà in un contatto fisico tra l’atleta in arrivo e quello in attesa, dovrà
svolgersi in questa zona.

partenza
56.6 Le corse debbono essere fatte partire con un colpo di pistola cannone, corno
o altro dispositivo. Debbono essere usati i comandi per le gare superiori a
400m (Regola 16.2.2 delle Regole Tecniche).
Nelle gare nelle quali vi è un gran numero di partecipanti, dovrebbero essere
dati successivi avvertimenti cinque, tre ed un minuto prima della partenza.
Ove possibile, dovrebbero essere predisposte postazioni di partenza (boxes)
per le corse a squadre dove i componenti di ogni singola squadra si
allineeranno uno dietro l’altro, al momento della partenza della gara. Nelle
altre gare, gli atleti devono essere allineati secondo le modalità stabilite dagli
organizzatori.
Al comando “Ai vostri posti” il Giudice di Partenza si assicurerà che nessun
atleta tocchi con il suo piede (o qualsiasi parte del proprio corpo) la linea di
partenza o il terreno davanti ad essa, e quindi darà inizio alla corsa.

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sicurezza
56.7 Gli Organizzatori delle Corse Campestri devono garantire la sicurezza dei
concorrenti e degli Ufficiali di Gara.

postazioni di distribuzione di acqua potabile/spugnaggio e di rifornimento


56.8 Alla partenza ed all’arrivo di tutte le gare saranno messe a disposizione acqua
ed altri rifornimenti adatti. Per tutte le gare devono essere predisposti ogni
giro, se le condizioni atmosferiche lo richiedono, punti di spugnaggio e di
distribuzione di acqua.
Nota: Se le condizioni lo giustificano, tenendo in considerazione le caratteristiche
della gara, le condizioni meteorologiche e le condizioni fisiche della maggioranza dei
concorrenti, acqua e spugne potranno essere messe a disposizione ad intervalli più
regolari, lungo il percorso.

svolgimento della gara


56.9 Se l’Arbitro è convinto, dal rapporto di un Giudice o di un Giudice ai
Controlli o in qualche altra maniera, che un atleta ha abbandonato il percorso
percorrendo una distanza più breve, deve squalificarlo.

Interpretazione Wa
La zona di arrivo deve essere sufficientemente larga da consentire a diversi atleti
di correre in parallelo e abbastanza lunga da separarli all’arrivo.
A meno che sia utilizzato un Sistema di Cronometraggio a mezzo Transponder
insieme ad un sistema di back-up (come una registrazione video) per controllare gli
ordini di arrivo, le corsie di arrivo (“imbuti”) dovrebbero essere posizionate da 8 a
10 metri dopo il traguardo, con una larghezza massima di 0,70-0,80m. Una volta
dentro il corridoio, gli atleti non devono essere in grado di sorpassarsi a vicenda. Gli
imbuti dovrebbero essere lunghi 35-40m nei quali gli atleti saranno diretti mentre
attraversano il traguardo.Alla fine di ogni imbuto, i Giudici annoteranno i numeri/nomi
degli atleti e, se del caso, recupereranno i loro chip del cronometraggio a transponder.
Gli imbuti devono avere delle corde mobili all’imboccatura da cui entrano gli atleti,
in modo che quando una corsia è piena, la corda successiva possa essere trascinata

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dietro l’ultimo atleta, per consentire al successivo corridore di entrare nella nuova
corsia di arrivo, e così via.
Giudici e Cronometristi saranno inoltre posizionati su entrambi i lati del traguardo
e si raccomanda che, per seguire ogni reclamo relativo all’ordine di arrivo, un
Giudice con attrezzatura di registrazione video (se possibile con un cronometro
in vista) deve essere assegnato e piazzato pochi metri dopo il traguardo per
registrare l’ordine in cui gli atleti attraversano la linea.

57. CorSe In MonTaGna e nella naTura


Trail rUnning (reGole 251-252)

parte prima: regole Generali

percorso
57.1 Regole Generali per il Percorso, come segue:
57.1.1 La disciplina delle Corse in Montagna e nella Natura (Trail Running) si
svolge su percorsi naturali (sabbia, strade sterrate, sentieri forestali,
sentieri pedonali, sentieri innevati ecc.) e in diversi ambienti
(montagne, foreste, pianure, deserti ecc.). Le gare si svolgono
principalmente su superfici fuoristrada, sebbene siano accettabili tratti
di superfici pavimentate (ad esempio asfalto, cemento, macadam, ecc.)
per raggiungere o collegare i tratti del percorso, ma dovrebbero
essere ridotti al minimo. Preferibilmente andranno utilizzati tratti e
sentieri esistenti.
57.1.2 Solo per le Corse in Montagna, esistono speciali eccezioni quando le
gare si svolgono su una superficie asfaltata, ma sono accettabili solo
quando sul percorso ci sono significative variazioni di altitudine.
57.1.3 Il percorso deve essere contrassegnato in modo tale da non
richiedere competenze di orientamento da parte degli atleti.
57.1.4 Il Trail Running (Corse nella Natura) non ha limiti di distanza o
dislivello positivo o negativo ed il percorso deve rappresentare la
logica scoperta di un territorio.

280 REGOLA 56-57 RT


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57.1.5 Le Corse in Montagna sono tradizionalmente divise in gare “in salita” e


“salita e discesa”. L’incremento o decremento medio dell’ altitudine può
variare da circa 50 - 250 metri per chilometro e la distanza fino a 42,2 km.

partenza
57.2 Le Corse in Montagna e nella Natura (Trail Running) hanno solitamente
partenze di massa. I concorrenti possono anche partire separati per genere
o categorie di età.

sicurezza, ambiente
57.3 I Comitati Organizzatori devono garantire la sicurezza dei concorrenti e degli
Ufficiali di Gara. Dovrebbero essere rispettate specifiche condizioni come
quelle relative all’alta quota, alle condizioni meteorologiche variabili e alle
infrastrutture disponibili. L’Organizzatore dell’evento è responsabile della
cura dell’ambiente nella pianificazione del percorso, durante e dopo la
competizione.

equipaggiamento
57.4 Le Corse in Montagna e nella Natura (Trail Running) non implicano l’uso di una
particolare tecnica, alpina o altro, né l’uso di attrezzature specifiche, come quelle
per l’alpinismo. L’uso di bastoncini da trekking potrebbe essere consentito a
discrezione dell’Organizzatore. L’ Organizzatore può raccomandare o imporre
un’attrezzatura obbligatoria a causa delle condizioni che si prevede di
incontrare durante la gara, che consentano all’atleta di evitare una situazione
di pericolo o, in caso di incidente, per dare l’allarme e attendere in sicurezza
l’arrivo dei soccorsi.

organizzazione della corsa


57.5 L’Organizzatore dovrà, prima della gara, pubblicare gli specifici Regolamenti
della Corsa, includendo almeno:
57.5.1 I riferimenti dell’Organizzatore responsabile (nome, dettagli dei contatti)
57.5.2 Programma dell’evento

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57.5.3 Informazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche della corsa:


distanza totale, totale salita/discesa, descrizione delle principali
difficoltà del percorso
57.5.4 Una mappa dettagliata del percorso
57.5.5 Un profilo dettagliato del percorso
57.5.6 Criteri di segnalazione del percorso
57.5.7 Posizione dei posti di controllo e delle postazioni mediche/di
soccorso (ove previste)
57.5.8 Attrezzatura consentita, raccomandata o obbligatoria (ove prevista)
57.5.9 Norme di sicurezza da seguire
57.5.10 Norme di penalizzazione e squalifica
57.5.11 Tempo massimo e cancelli di esclusione (ove previsti)

parte seconda: regole Tecniche Internazionali

ambito di applicazione
57.6 Sebbene sia fortemente raccomandata per tutti i campionati internazionali,
l’applicazione delle seguenti regole tecniche è obbligatoria solo nei Campionati
del Mondo. Per tutte le manifestazioni di Corsa in Montagna e nella Natura (Trail
Running) diverse dai Campionati del Mondo, le regole specifiche della
manifestazione e/o le regole nazionali hanno la precedenza. Se una competizione
di Corsa in Montagna e nella Natura (Trail Running) si svolge secondo le “Regole
Tecniche Internazionali”, deve essere specificato nel regolamento della
manifestazione. In tutti gli altri casi, se un Arbitro è nominato da una Federazione
Membro, un’Associazione di Area o dall’organismo competente, questa persona
deve garantire il rispetto delle regole generali dell’Atletica Leggera, ma non deve
applicare le seguenti Regole Tecniche Internazionali.

partenza
57.7 Debbono essere usati i comandi per le gare superiori ai 400m (Regola 16.2.2 delle
Regole Tecniche). Nelle gare in cui vi è un gran numero di partecipanti, deve essere

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dato un segnale cinque minuti, tre minuti ed un minuto prima della partenza della
gara. Si può anche dare un conto alla rovescia di 10 secondi alla partenza.

svolgimento della gara


57.8 Se l’Arbitro è convinto, dal rapporto di un Giudice o di un Giudice ai
Controlli o in qualche altra maniera, che un atleta:
57.8.1 ha abbandonato il percorso segnato, accorciando così la distanza da
percorrere;
57.8.2 riceve qualsiasi forma di assistenza come fare l’andatura, o si rifornisce
al di fuori delle postazioni ufficiali;
57.8.3 non rispetta nessuno degli specifici regolamenti di gara;
sarà squalificato o riceverà la penalizzazione prevista dagli specifici regolamenti
della gara.

Disposizioni specifiche per il Trail running (corse nella natura)


57.9 Specifiche per il Trail Running (Corse nella Natura) , come segue:
57.9.1 I tratti delle superfici pavimentate non devono superare il 25% del
percorso totale.
57.9.2 Le gare sono classificate in base al “km-sforzo”; la misura del km-sforzo
è la somma della distanza espressa in chilometri e un centesimo
dell’incremento verticale espresso in metri, arrotondato al numero
intero più vicino (ad esempio, il km-sforzo di una corsa di 65km e
3500m di salita è: 65 + 3500/100 = 100); di conseguenza le gare saranno
classificate come segue:
categoria km-sforzo
XXS 0 - 24
XS 25 - 44
S 45 - 74
M 75 - 114
L 115 - 154
XL 155 - 209
XXL 210 +

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57.9.3 Le gare dei Campionati del Mondo si baseranno sulle categorie Corte
(S) e Lunghe (L):
a. nella gara Corta la distanza deve essere compresa tra 35 e 45km
ed il dislivello minimo in salita di 1.500m o più;
b. nella gara Lunga la distanza deve essere compresa tra 75 e 85km.
57.9.4 Le competizioni devono basarsi sul principio di autosufficienza, vale a
dire che gli atleti dovranno essere autonomi tra le postazioni di
soccorso in merito alle attrezzature, comunicazioni, alimenti e bevande.
57.9.5 Un telo termico di sopravvivenza (dimensione minima 140x200cm),
un fischietto e un telefono cellulare sono gli elementi minimi che gli
atleti devono portare in ogni momento. Tuttavia, il Comitato
Organizzatore può imporre ulteriori elementi obbligatori a causa
delle condizioni che si potrebbero incontrare durante la gara.
57.9.6 Le postazioni di soccorso nelle competizioni ufficiali devono essere
sufficientemente distanziate in modo da rispettare il “principio di
autosufficienza”. Il numero totale massimo delle postazioni di
soccorso, escluse quelle di partenza e di arrivo, compresi i punti di
distribuzione di acqua, non deve superare i km-sforzo della gara divisi
per 15, arrotondati al numero intero inferiore (esempio di una corsa
con un km-sforzo di 58: 58/15 = 3,86, significa che non sono
consentite più di 3 postazioni di soccorso, con esclusione della
partenza e dell’arrivo).
Nota (i): in un massimo della metà delle postazioni di soccorso suddette,
arrotondate alla cifra intera inferiore, può essere fornito cibo, bevande e
assistenza personale (ad esempio il numero massimo totale delle
postazioni di soccorso 3, 3/2 = 1,5: numero massimo di postazioni di
soccorso in cui è possibile fornire cibo e assistenza personale 1); nelle
restanti postazioni di soccorso possono essere fornite solo bevande, ma
nessun cibo o assistenza personale.
Nota (ii): la configurazione delle postazioni di soccorso, dove è consentita
l’assistenza personale, deve essere strutturata in modo tale da consentire a
ciascun Paese di disporre di un tavolo individuale o di uno spazio assegnato,

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identificato con la bandiera del Paese (o Territorio) e dove il loro personale


ufficiale fornirà assistenza agli atleti.I tavoli devono essere posizionati in ordine
alfabetico e ciascuna squadra può avere un massimo di 2 dirigenti per tavolo.
Nota (iii): l’assistenza agli atleti può essere fornita solo nelle postazioni di
soccorso complete (cibo e bevande) come sopra definite
57.9.7 Una posizione finale di parità è ammissibile quando è chiaramente
evidente l’intenzione dagli atleti.

Disposizioni specifiche per le corse in montagna


57.10 Le Corse in Montagna sono classificate come segue:
57.10.1 “Classiche in Salita”
57.10.2 “Classiche in Salita e Discesa”
57.10.3 “Verticale”
57.10.4 “Lunga distanza”
57.10.5 “Staffette”
57.11 In tutte le tipologie diverse dal Verticale, l’inclinazione media dovrebbe
essere compresa tra 5% (o 50m per km) e 25% (o 250m per km). La
pendenza media preferibile è di circa il 10%-15% a condizione che il
percorso rimanga percorribile. Questi limiti non si applicano alla tipologia
Verticale, dove l’inclinazione non deve essere inferiore al 25%.
57.12 Le gare dei Campionati del Mondo si basano sulle seguenti categorie e
distanze:
57.12.1 “Classica in Salita”: da 5 a 6km per Juniores (uomini e donne); da
10 a 12km per Seniores (uomini e donne);
57.12.2 “Classica in Salita e Discesa”: da 5 a 6 km per Juniores (uomini e
donne); da 10 a 12km per Seniores (uomini e donne);
57.12.3 “Verticale”: dovrebbe avere almeno 1000m di dislivello verticale
positivo ed essere misurato in modo certificato con una
precisione di +/- 10m.
57.12.4 “Lunga distanza”: la distanza di gara non deve superare i 42,2km e
la caratteristica del percorso può essere principalmente in salita o
salita e discesa. Il totale complessivo della salita in una gara

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dovrebbe superare i 2000m. Il tempo del vincitore uomini


dovrebbe essere compreso tra le due e le quattro ore e le superfici
pavimentate dovrebbero essere meno del 20% della distanza.
57.12.5 “Staffette”: sono possibili qualsiasi percorso o combinazione di
squadre, incluso gruppi misti per genere/età, purchè siano definiti
e comunicati in anticipo. La distanza e l’incremento in salita di ogni
singolo tratto dovrebbe rispettare i parametri della categoria
“Classica”.
Nota: Le gare Classica in Salita e Classica in Salita e Discesa si
alternano tradizionalmente a ogni edizione dei Campionati del Mondo
57.13 Acqua e altri adeguati rifornimenti devono essere disponibili alla partenza
ed all’arrivo di tutte le gare. Dovrebbero essere previste ulteriori postazioni
di distribuzione di acqua/spugnaggi in luoghi adatti lungo il percorso.

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IndICe
delle reGole
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IndICe delle reGole della CoMpeTIzIone (rC)


e TeCnICHe - anno 2020
a
abbandono della pista o del percorso 17.6; 55.9-10
Campestre 56.9
abbreviazioni (Liste di partenza, Risultati) 25.4 rC
acqua (Distribuzione di) e spugnaggi 17.15; 54.10; 55.8
56.8; 57.9
alto (Salto in)
Asticella (specifiche) 26.7; 27.9
Controllo dell’elasticità dell’asticella 26.7
Falli 27.2
Forze estranee 26.10
Indoor 49
Misurazione delle altezze 26.5-6
Numero di prove 26.2-4
Parità 26.8
Pedana di rincorsa
Inclinazione 27.4
Indoor 49
Lunghezza - Larghezza 27.3
Progressione 26.4
Progressione nelle Prove Multiple 26.4 Nota; 39.8.4
Ritti 27.6-7
Supporti dell’asticella 27.8
Terminali dell’asticella 26.7
Zona di caduta 27.10
Zona di stacco 27.5
ammonizione e Squalifica disciplinare
Arbitro 18 RC

288 INDICE DELLE REGOLE


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Assistenza 6.2
anemometro
Anemometro ultrasuoni/meccanico 17.9
Automatico 17.11
Certificazione 17.8
Corse
Durata della misurazione 17.12
Posizione 17.10
Lettura dei valori 17.13
Salti in Estensione
Durata della misurazione 29.12
Posizione 29.11
anemometrista (compiti) 27 rC
annunciatore
Nomina 13 RC; 17 RC
Uso della lingua 17 RC
appello vedi reclami e appelli
arbitro
Camera d’Appello 18.2 RC; 18.5 RC; 29 RC
Concorsi (compiti) 18.2-8 RC
Corse (compiti) 18 RC; 17.2
Gare fuori dallo Stadio 18.1 RC; 18.3 RC; 18.5 RC
Marcia 18.1-3 RC
Prove Multiple 18.1 RC; 18-3 RC
Reclami (compiti) 8.3-6
arrivo
Classifica dei concorrenti 18.2
Distanze percorse in un tempo fissato 18.3
Linea 18.1-2
asse di battuta vedi Tavola di Stacco
asse indicatrice per la plastilina (specifiche) 29.5
assenza durante un Concorso 25.19

INDICE DELLE REGOLE 289


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assistenti del Giudice di partenza 23 rC; 16.5; 16.9


assistenza
Concorsi
Bendaggi, cinture, protezioni 6.4.3
Gare di lancio 32.4-5
Guanti 6.4.3; 32.4.3
Manica a vento 25.4.2
Uso di nastro adesivo 32.4.1; 32.5.3
Uso di sostanze 32.4.4; 32.5.1-2
Corsa Campestre 56.8
Corse
Distribuzione di acqua e spugnaggi 17.15
Fare l’andatura 6.3.1
Tempi intermedi 6.4.8; 17.14
Corse in Montagna e nella Natura Trail 57.13
Corse su Strada 55.8
Generale
Abbigliamento 6.4.6
Aiuto meccanico 6.3.4
Applicazioni 6.3.3
Aiuto fisico da altro atleta 6.3.6
Comunicazioni con allenatori 6.4.1
Consigli 6.3.5
Dispositivi elettronici personali 6.4.4
Espedienti tecnici e applicazioni 6.3.3
Medica 6.1; 6.4.2
Protezioni personali 6.4.3
Scarpe 5.2; 5.5-6
Strumenti tecnologici-Telefoni cellulari 6.3.2
Supporto fisico 6.4.7
Marcia 54.10.7-8

290 INDICE DELLE REGOLE


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asta (Salto con l’) 28


Asta
Caduta verso l’asticella 28.4
Copertura con nastro 28.11
Costruzione 28.11
Rottura durante un tentativo 28.5
Asticella
Caratteristiche 26.7
Spostamento ritti 28.1
Supporti 28.10
Cassetta 28.8
Falli 28.2
Indicatori di distanza 25.3.3
Indoor 50
Misurazione delle altezze 26.5-6
Numero di prove 26.2-4
Pedana di rincorsa
Inclinazione 28.7
Larghezza - Lunghezza 28.6
Progressione 26.4
Progressione nelle Prove Multiple 39.8.4
Protezione dagli infortuni 6.4.3; 28.10 Nota
Ritti 28.9
Uso di sostanze 28.3
Zona di caduta 28.12
asticelle 26.7
attrezzi ufficiali 32.1-3

INDICE DELLE REGOLE 291


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B
Bandiera Bianca 19.4 rC
Bandiera Gialla
Concorsi (tempo a disposizione) 25.17 Nota (i)
Giudice ai Controlli 20.3 RC
Bandiera rossa 19.4 rC
Batterie vedi anche Sorteggio 20.1-8
Composizione
All’aperto - Outdoor 20.3
Distribuzione a zig-zag 20.3.3
Al coperto - Indoor 45
Intervallo nel caso di turni successivi 20.10
Meeting di una giornata 20.9
Tabelle 20.2.1
Bendaggio 6.4.3
Bevande
Corsa Campestre 56.8
Corsa in Montagna 57.13
Corsa nella natura – Trail 57.9.6
Corsa su Strada 55.8
Marcia 54.10
Bicicletta calibrata
Metodo misurazione Corse su Strada 55.3 Nota (i) e (ii)
Blocchi di partenza
Contatto dei piedi 16.3
Costruzione 15.2
Posizione e Restrizioni d’uso 15.1
Sistema Informativo Partenze 15.3; 16.6 (Nota)
Tempi di reazione 16.6
Buona fede vedi anche Squalifiche 31.1 rC; 4.4.3

292 INDICE DELLE REGOLE


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C
Camera d’appello
Arbitro - Compiti 18.1-2 RC; 18.5 RC
Giudici - Compiti 29 RC
Mancata presentazione 4.5
Cambio del luogo/orario di gara 25.20
Campana 24.2 rC
Cartellino Giallo 18.5 rC
Cartellino rosso 18.5 rC
Marcia 54.4.1; 54.6-7
Cartellino Verde 16.5; 16.8 nota
Categorie per età degli atleti
Età minima 3.1 Nota (ii)
Master 3.1 Nota (i)
U18 – U20 3.1
Categorie di sesso degli atleti 3.3-6
Universali 3.3; 9.1
Centro Informazioni Tecniche (TIC) 25.5 rC
Certificazione
Attrezzi 32.1-3
Impianti 2
Marcia su Strada 54.11.1
Percorsi Corse su Strada 55.3
Chiodi vedi Scarpe
Contagiri
Addetti al conteggio dei giri (compiti) 24 RC
Aggiornamento e uso segnalatore 24.2 RC
Controllo vedi Giudici di Controllo
“Controstarter” vedi Giudice di partenza per il richiamo
Coordinatore dei Giudici di partenza 22.1 rC
Cordolo
Indoor 43.1; 43.4 Nota

INDICE DELLE REGOLE 293


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Misurazione della pista 14.1-2


Sostituito da coni 14.1
Corsa Campestre 56
Caratteristiche del percorso 56.2-3
Distanze 56.1
Partenza 56.6
Percorso 56.2-4
Postazioni acqua e rifornimenti 56.8
Rilevazione tempi mediante Transponder 19.24-25
Segnatura del percorso 56.4-5
Sicurezza 56.7
Staffetta 56.5
Svolgimento della gara 56.9
Corsa in Montagna 57; 57.10
Equipaggiamento 57.4
Organizzazione della Corsa 57.5
Partenza 57.2; 57.7
Percorso 57.1
Postazioni acqua e rifornimenti 57.13
Regole Tecniche 57.6
Sicurezza 57.3
Svolgimento della gara 57.8
Tipologia di corse 57.10-12
Corse nella natura – Trail running 57; 57.9
Equipaggiamento 57.4
Organizzazione della Corsa 57.5
Partenza 57.2; 57.7
Percorso 57.1; 57.9
Postazioni di assistenza 57.9.6
Regole Tecniche 57.6
Sicurezza 57.3
Svolgimento della gara 57.8

294 INDICE DELLE REGOLE


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Tipologia di corse 571.4; 57.9


Corsa su Strada 55
Distanze standard 55.1; 55.2 Nota (i)
Misurazione del percorso 55.3
Partenza 55.6
Postazioni acqua e rifornimenti 55.8
Primati 31.21 RC
Rilevazione tempi con Transponder 19.24-25
Sicurezza 55.7
Svolgimento della gara 55.9-11
Corsa su periodo di tempo prefissato 18.3
Corsie
Infrazioni 17.3-5
Larghezza 14.4; 42
Numero delle corsie 14.5
Cronometraggio Manuale 19.4-12
Cronometraggio (metodi) 19.1
Cronometristi (compiti) 21 rC; 19.4-12; 19.22
Capo Cronometrista 21.1 RC; 19.8-9; 19.12
Cronometri (definizione) 19.5
Lettura e registrazione dei tempi 19.10-11
Primati del Mondo 31.14.1 RC
Prove Multiple 39.8.2
Rapporti con i Giudici di Partenza 22.1.3 RC

INDICE DELLE REGOLE 295


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d
danneggiamenti
Corse 17.2
Staffette 24.8; 24.21
decathlon 39.2; 39.4
delegato antidoping 3.1.4 rC; 7 rC
delegato Medico 3.1.3 rC; 6 rC; 6.1
Sostituzione 6.1 RC Nota (i)
delegato organizzativo 3.1.1 rC; 4 rC
delegato Tecnico 5 rC
Cambio orario/luogo 25.20
Fotofinish 19.20 (Nota)
Prove Multiple 39.7
Reclami (corse e concorsi) 8.1
Spareggio nei Salti in Elevazione 26.8.4
Turni di Qualificazione 20.2; 25.12
direttore di Gara 14 rC; 7.4
direttore di riunione 15 rC
direttore per la presentazione della Competizione 17 rC
direttore Tecnico 16 rC
direzione di corsa 17.1
disco (Lancio del)
Area di pericolo 35.5
Assistenza 32.4-5
Caratteristiche dell’attrezzo 34
Condizioni generali 32
Falli 32.14.2; 32.15-17
Gabbia 35
Misurazione della prova 32.19-20
Pedana circolare 32.6-8; 32.13
Uscita dalla pedana 32.17.1
Settore di caduta 32.10-12

296 INDICE DELLE REGOLE


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distribuzione di acqua/spugnaggi e rifornimenti


Corsa Campestre 56.8
Corsa in Montagna 57.13
Corsa su Strada 55.8
Corse 17.15
Marcia 54.10
Trail 57.9.6

e
eptathlon 39.3; 39.5; 53.2
esame/trattamento medico 6.1; 6.4.2
event presentation Manager
vedi direttore per la presentazione della Competizione

F
Falli
Lanci
Disco 32.14.2; 32.16-17
Giavellotto 32.14.1; 32.14.4; 32.16;
32.17.2; 38.1-3
Martello 32.14.2; 32.16-17
Peso 32.14.1-3; 32.16; 32.17.1
Per mancata partecipazione 4.4
Per mancata presentazione in Camera d’Appello 4.5
Salti
Alto 26.2; 27.1-2
Asta 26.2; 28.2; 28.4
Lungo 30.1
Triplo 30.1; 31.1-2
Falsa partenza vedi partenza

INDICE DELLE REGOLE 297


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Fermapiedi 33.2-3
Fossa delle Siepi
Dimensione 23.6
Squalifica e stile consentito 23.7
Fotofinish
Allineamento della camera 19.14
Controllo del “Punto Zero” 19.19
Giudice Internazionale al Fotofinish 3 RC; 11 RC; 19.20 Nota
Giudici al Fotofinish 21 RC; 19.21-23
Lettura e registrazione dei tempi
Corse fino a 10.000m 19.23.1
Corse oltre i 10.000m 19.23.2
Corse fuori dallo stadio 19.23.3
Numeri cosciali 5.10
Numero di apparecchi 19.20
Precisione e certificazione 19.14-18
Primo Giudice al Fotofinish
Compiti 21.3 RC; 19.19; 19.21
Risoluzione delle parità 21
“Punto Zero” in caso di Record 31.7.3 RC; 31.14.1 RC
Requisiti del Sistema 19.13-18; 19.20
Tempi ufficiali 19.22

G
Gabbia
Disco 35
Martello 37
Uso gabbia ambivalente 37.6
Gare Miste 31.1 rC; 9
Giavellotto (Lancio del)
Assistenza 32.4-5

298 INDICE DELLE REGOLE


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Caratteristiche dell’attrezzo 38.5-13


Falli 32.14.1; 32.14.4;
32.16-17; 38.1-4
Lancio valido 38.2
Misurazione della distanza 32.19-20
Pedana di rincorsa 32.9
Uscita dalla pedana 32.17.2
Settore di caduta 32.10-12
Giudice alle Misurazioni 28 rC
Giudici di Controllo 20 rC; 55.11
Giudice di partenza 22.2-3 rC; 22.6-7 rC;
16.3-5; 18.3
Giudice di partenza Internazionale 3 rC; 11 rC
Giudice di partenza per il richiamo 22.4-6 rC
Giudice Internazionale al Fotofinish 3 rC; 11 rC;
19.20 nota
Giudice Internazionale di Marcia (IrWJ) 3 rC; 9 rC
Giudici
Compiti 19 RC
Riconsiderare una decisione 19.2 RC
Giuria d’appello
Compiti 3 RC; 8.1; 8.6-11
Componenti e Segretario 12 RC
Guanti
Asta 28.3
Lanci 32.4.3

I
Indumenti
Controllo in Camera d’Appello 29 RC
Prescrizioni 5.1

INDICE DELLE REGOLE 299


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Intervalli minimi tra turni delle corse 20.10


IrWJ vedi Giudice Internazionale di Marcia
Iscrizioni
Ammissibilità a gareggiare 4.1-2
Iscrizioni contemporanee 4.3
ITo (ufficiale Tecnico Internazionale) 3 rC; 8 rC
Campestre, Strada, Montagna e Trail 8.2 RC

l
lanci di prova 25.1-2
lanci (condizioni generali) 32
linea di arrivo 18.1-2
linea di rientro
Dimensioni 17.5
Gare indoor 44.6
In caso di partenze sfalsate 17.5.2
Per gli 800m e le staffette 17.5.1; 24.13-16
Uso dei coni indicatori 17.5; 43.4
lungo (Salto in)
Asse di stacco 29.3-4
Asse indicatrice per la plastilina 29.5
Falli 30.1-3
Indoor 51
Linea di stacco 30.4-5
Misurazione delle distanze 29.8-9
Misurazione del vento 29.10-12
Pedana di rincorsa 29.1-2
Videomisurazioni 29.5
Zona di caduta 29.6-7
Uscita dalla zona di caduta 30.1.6; 30.2
luogo di gara (cambio del) 25.20

300 INDICE DELLE REGOLE


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M
Mancata partecipazione 4.4
Marcia 54
Cartellino Rosso 54.6-7
Definizione di Marcia 54.2
Distribuzione di acqua e rifornimenti 54.10
Giudice Capo 54.4
Giudizio 54.3
Paletta Gialla 54.5
Partenza 54.8
Percorso su strada 54.11
Rilevazione tempi mediante Transponder 19.24
Sicurezza 54.9
Squalifica 54.7
Zona di penalizzazione (Penalty Zone) 54.7.3-5
Martello (Lancio del)
Area di pericolo 37.7
Assistenza 32.4-5
Caratteristiche dell’attrezzo 36.4-8
Condizioni generali 32
Falli 32.14.2; 32.16-17; 36.2-3
Gabbia 37
Guanti 32.4.3
Misurazione delle distanze 32.19-20
Pedana circolare 32.6.8
Uscita dalla pedana 32.17.1
Settore di caduta 32.10-12
Master (definizione) 3.1
Misuratore di percorso Internazionale 3 rC; 10 rC
Compiti 54.11; 55.2-3
Misurazione della pista 14
Certificazione 2

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Inclinazione 14.6
Misurazione di percorsi su strada 31.20-21 rC
Misurazioni 10; 26.5-6; 29.8-9; 32.19-20

n
nastro adesivo 24.4; 25.3.1; 27.2.2
nullo (Prova nulla) vedi Falli

o
orario di gara (cambio del) 25.20
ordine di gara (concorsi)
Ordine iniziale 25.5
Ordine per le ultime tre prove 25.6
Ordine nelle qualificazioni 25.5
orologi 19.5; 25.17 nota (i)
ostacoli
Contrappesi 22.2
Costruzione 22.2; 22.5
Dimensioni 22.3
Distanze e specifiche 22.1
Indoor 47
Mantenimento della propria corsia 22.6
Posizione sulla pista 22.1
Primati 22.7
Squalifica 22.6-7

p
paletta gialla - Marcia 54.5
paletta rossa - Marcia 54.4.1; 54.7.1

302 INDICE DELLE REGOLE


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parità
Corse 21
Lanci 25.22
Prove Multiple 39.13
Salti in Elevazione 26.1; 26.8-9
Salti in Estensione 25.22
partecipazione di massa 1
partenza 16.7-8
Comandi - Lingua 16.2
Corsa Campestre 56.6
Corsa in Montagna e nella Natura 57.2
Corsa su Strada 55.6
Falsa partenza 22.2 RC; 23.5 RC; 16.6-10
Inizio della partenza (definizione) 16.7.1-2
Interruzione 22.6 RC; 16.5
Linea di partenza 16.1
Marcia 54.8
Partenza sfalsata 17.5.2
Reclami 8.4
Ritardo nel rispondere ai comandi 16.5.2
Tempo di reazione 16.6
pentathlon 39.1; 53.1; 53.3
peso (Lancio del)
Assistenza 32.4-5
Caratteristiche dell’attrezzo 33.4-5
Condizioni generali 32
Falli 34.14.1-3; 34.16-17
Fermapiedi 33.2-3
Indoor 52
Lancio valido 33.1
Misurazione delle distanze 34.19-20
Pedana circolare 32.6-8

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Settore di caduta 32.10-12


Tecniche a capovolta (cartwheeling) 33.1 (Nota)
Uscita dalla pedana 32.17.1
pettorali 5.7-11
Da indossare come previsto 5.9
Numeri addizionali 5.10
Perforazione 5.9
premiazione (cerimonia) 5.1
primati - altri 36 rC
primati (del Mondo) 31-35 rC
Concorsi 31.17 RC
Corsa su Strada 31.12 RC; 31,21 RC
Corse su Pista 31.12 RC; 31.14 RC
Indoor 31.13 RC; 34-35 RC
Marcia 31.14 RC; 31.19-20 RC
Prove Multiple 31.18 RC
Staffette 31.3.4 RC; 31.16 RC
U20 31.3.3 RC; 33 RC; 35 RC
protesta orale vedi anche reclamo orale) 8.4
prove Multiple 39
Arbitro 18.3 RC; 39.6-7; 39.10
Astensione da un tentativo o partenza 39.10
Composizione dei gruppi o serie 39.7
Condizioni per i record 31.8 RC; 31.18 RC
Cronometraggio 39.8.2; 39.9
Decathlon (ordine gare)
Donne 39.4
Uomini 39.2
Eptathlon (ordine gare)
Indoor 53.2
All’aperto 39.3; 39.5
Falsa partenza 16.8; 39.8.3

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Indoor 53
Intervallo tra le gare 39.6
Metodo Gundersen 39.12
Numero delle prove 39.8.1
Parità nella classifica finale 39.13
Pentathlon (ordine gare)
Indoor 53.1; 53.3
All’aperto 39.1
Progressioni Salti in Elevazione 39.8.4
Punteggio 39.11
Tempi di esecuzione di una prova 25.17
prove di riscaldamento in pedana 25.1-2
prove registrate (concorsi) 25.6-7
Prove sostitutive 25.18
Tempo concesso per le prove 25.17
Termine della prova 25.8
pubblicità
Commissario alla Pubblicità 30 RC
Controllo nella Camera d’Appello 29 RC
punteggio 13
punto zero
Immagine in caso di primati 31.7.3 RC; 31.14.1 RC
Operazioni di verifica 19.19

q
qualificazioni nei Concorsi 25.9-16
Limiti 25.12-15

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r
rapporto scritto
Delegato Tecnico 5 RC
Giudice ai Controlli 20 RC
reclami e appelli
Deposito cauzionale 8.7
Diritto ad appellare 8.4; 8.11
Diritto dell’atleta a partecipare 8.1
Giuria d’Appello 12 RC; 8.1; 8.7-11
Partecipazione “Sub Judice” 8.1; 8.4.1; 8.5
Procedure 8.2-6
Reclamo orale 8.4
Termini8.2; 8.7
recorder (Marcia) 54.4.3; 54.7.8
responsabile dell’ordine (compiti) 26 RC
rifornimenti vedi anche distribuzione di acqua/spugnaggi
Corsa Campestre 56.8
Corsa su Strada 55.8
Marcia 54.10
Montagna 57.5
risultati
Annuncio 17 RC
Concorsi 25.21
Corse 19.12; 19.21
Foglio dei risultati - Firma 18.4 RC
Gestione dei risultati 25.1-4 RC; 19.21
ritti
Alto 27.6-7; 27.9-10 Nota
Asta 28.1 Nota; 28.9-10 Nota

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S
Salti di prova 25.1-2
Salti in elevazione 26; 27; 28
Salti in estensione
Misurazioni: uso di video 29.5
Scarpe
Costruzione 5.2; 5.5-6
Dimensione dei chiodi
All’aperto e cross 5.4
Indoor 46
Numero dei chiodi 5.3
Segnalatore dei giri mancanti 24.2 rC
Segnali
Concorsi 25.3
Indicatori di corsia 16.9
Indicatori di Primato 25.4.1
Staffette 17.7; 24.4
Segretario Generale 18.4 rC; 25.1-4 rC
Servizio Medico ufficiale 6.1; 6.4.2
Siepi (Corse con)
Distanze 23.1-4
Infrazioni 23.7
Specifiche
Fossa 23.2-7
Ostacoli 23.2-5
Posizionamento sulla pista 23.5
Sopraelevazione
Angolo di inclinazione 43.3
Gare di Corsa 44.6
Linea di partenza e d’arrivo 44.7
Rincorsa Salti in Estensione 51
Rincorsa Salto con l’Asta 50

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Rincorsa Salto in Alto 49.2


Sorteggio
Concorsi 25.5-6
Corse
Indoor 45.1-3
All’aperto 20.2-6
Prove Multiple 39.7
Spugnaggio 17.15
Corsa Campestre 56.8
Corsa su Strada 55.8
Marcia 54.10
Montagna 57.13
Squalifica dalla competizione
Assistenza 6.2
Comportamento antisportivo/improprio 18.5 RC; 7.2; 16.5
Conseguenze 7
Corsa Campestre 56.9
Corsa in Montagna e nella Natura 57.8
Corsa su Strada 55.8.8; 55.10
Corse
Buona fede 4.4.3
Corse con siepi 23.7
Danneggiamenti 17.2
Falsa partenza 23.5 RC; 16.7
Invasione di corsia 17.3
Ostacoli 22.6-7
Partenza richiamata 22.6 RC
Staffette 7.3; 24.6-11; 24.19-21
Mancata partecipazione nei risultati 4.4.3
Marcia 54.7; 54.10.8; 54.13
Prove Multiple 39.8.3
Risultati 25.4 RC

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Stadio Indoor 211


Staffette
Componenti di una squadra 24.10-11
Indoor 48
Infrazioni 24.6-11; 24.19-21
Primati 31.3.4 RC; 31.16 RC
Segni di riferimento 24.4
Testimoni 24.5-7
Zona di cambio 20.4 RC
All’aperto 24.3; 24.7; 24.19-20
Al coperto 44.5; 48.1; 48.4
Su strada 55.5
Staffetta su Strada
Distanze 55.1 Nota (i)
Primati 31.21.7 RC
Zona cambio 55.5
Strutture temporanee 11.2
Sub Judice (Partecipazione) 18.1; 18.4.1; 18.5

T
Tabellone delle ammonizioni 54.4.3; 54.7.7
Addetto (Recorder) 54.4.3
Tangente (linea) vedi linea di rientro
Tavola di Stacco 29.3-5
Tecniche a capovolta (cartwheeling) vedi lancio del peso
Tempi di reazione 16.6
Tempi intermedi (enunciazione dei) 17.14
Tempi ufficiali
Cronometraggio manuale 19.4-12
Fotofinish 19.13-23
Gare no-stadia 19.24

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Transponder 19.24-25
Termine della corsa 18.2
Testimone
Colore 24.6.1
Dimensioni 24.5
Disponibili alla partenza 23.3 RC
Posizione all’interno della zona di cambio 24.7
Responsabilità degli Assistenti del G.Partenza 23 RC
Specifiche 24.6
Trail running vedi Corse nella natura
Transponder (sistema di cronometraggio) 19.24
Giudice addetto 21 RC; 19.25
In caso di primati 31.14.1 RC
Triplo (Salto)
Asse indicatrice per la plastilina 29.5
Gamba inerte 31.2
Indoor 51
Linea di stacco 31.3-5
Misurazione 29.8-9
Misurazione del vento 29.10-12
Pedana di rincorsa 29.1-2
Sequenza dei salti 31.1-2
Tavola di stacco 29.3-4
Zona di caduta 29.6-7
Uscita dalla zona di caduta 30.1.6; 30.2
Turni di qualificazioni (nei Concorsi) 25.9-16

u
ufficiali di Gara 13 rC

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V
Validità delle prestazioni 11
Primati 31.8 RC
Videoregistrazione 8; 12; 29.5
Visita medica 6.1; 6.4.2

z
zig-zag (distribuzione a) 20.3.3
zone di cambio 20.4 rC; 24.3; 24.7;
24.19-21
44.5; 48.1; 48.4; 55.5

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ORGANISMI UFFICIALI

WA World Athletics
http://www.worldathletics.org

EA European Athletics
http://www.european-athletics.org

ALTRE ORGANIZZAZIONI

AIMS Association of International Marathons


and Distance Races
http://www.aimsworldrunning.org

IAU International Association of Ultrarunners


http://www.iau-ultramarathon.org

IPA International Paralympic Association


http://www.paralympic.org/athletics

ITRA International Trail Running Association


http://www.i-tra.org

WMA World Masters Athletics


http://www.world-masters-athletics.org

EMA European Masters Athletics


http://www.evaa.ch

WMRA World Mountain Running Association


http://www.wmra.info

FIDAL SERVIZI http://www.fidalservizi.it

312 ORGANISMI UFFICIALI / ALTRE ORGANIZZAZIONI


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annoTazIonI
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editore:
Federazione Italiana di Atletica Leggera

progetto grafico:
Monica Macchiaioli per FIDAL Servizi s.r.l.

Impaginazione e stampa:
Digitalia Lab s.r.l. - Roma

Finito di stampare nel mese di dicembre 2020

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