Gmezzetti Tesi I
Gmezzetti Tesi I
Gmezzetti Tesi I
FACOLT DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE Corso di Laurea in Mediazione Linguistica per le Istituzioni, le Imprese e il Commercio Tesi di Laurea in Letteratura Inglese
LA GLOBALIZZAZIONE CULTURALE E
INDICE
2.1 Cultura, lingua e globalizzazione ..........................................................................36 2.2 The Nullities: Nonplaces, Nonthings, Nonpeople, Nonservices............................51 CAPITOLO TERZO: NAOMI KLEIN E LA CONTESTAZIONE: NO LOGO. ..........70
3.1 Nota biografica......................................................................................................70 3.2 Naomi Klein d voce al dissenso: No Logo, il manifesto no global .....................87
BIBLIOGRAFIA ..........................................................................................................120
SITOGRAFIA ...............................................................................................................122
-1-
Figura 1.
La Terra vista dallApollo 17 in viaggio verso la Luna. Tratto da G. Gozzini, Globalizzazione, Firenze, Giunti editore, 2007, p. 139.
p. 6
Figura 2.
Marshall McLuhan. Tratto da G. Gozzini, Globalizzazione, Firenze, Giunti editore, 2007, p. 17.
p. 10
Figura 3.
Jasper Johns, Tre bandiere, 1958. Tratto da AA. VV. La Storia dellArte vol. 16, Milano, Mondadori, 2006, p. 659
p. 15
Figura 4.
Duane Hanson, Supermarket Lady, 1969. Tratto da AA. VV. La Storia dellArte vol. 16, Milano, Mondadori, 2006, p. 744
p. 16
Figura 5.
Coca-Cola in un negozio Pakistano. Tratto da G. Gozzini, Globalizzazione, Firenze, Giunti editore, 2007, p. 118.
p. 37
Figura 6.
Walt Disney. Tratto da AA. VV. La Storia dellArte vol. 19, Milano, Mondadori, 2006, p. 151
p. 64
Figura 7.
Naomi Klein. Tratto da N. Klein, No Logo: Taking Aim at the Brand Bullies, New York, Picador, 2002, copertina
p. 70
Figura 8.
Andy Warhol, Cento barattoli di minestra Campbell, 1962. Tratto da AA. VV. La Storia dellArte vol. 16, Milano, Mondadori, 2006, p. 665.
p. 100
-2-
Figura 9.
Seattle, Novembre 1999, dimostranti contro il WTO tratto da G. Gozzini, Globalizzazione, Firenze, Giunti editore, 2007, p. 11
p. 117
-3-
Lubiquit dello scintillante logo rosso e bianco della Coca-Cola, gli archi dorati di Mc
Manhattan quanto i russi di Mosca, luniversalit dei canoni del cinema hollywoodiano, ma soprattutto la capacit di mass-media e Internet (non a caso anche detto World Wide Web) di unire lumanit davanti alle immagini dellattacco al World Trade Center e la
come il petrolio sono solo alcuni esempi che ben rappresentano la parola dordine
Cosa si intende per globalizzazione? Negli ultimi anni stata prodotta una mole
-4-
trasforma vari ambiti del nostro vivere quotidiano, dalla politica alleconomia, dalla
cultura alla tecnologia. Per tale motivo gli studiosi che si interessano di questo
Una prima fonte attribuisce alla parola globalizzazione origini francesi, ovvero la intende come derivata da global:
Paesi.
Unaltra fonte sostiene che la parola derivi, invece, dallinglese globe che significa globo, nellaccezione di globo terrestre. Pi precisamente il termine globalization
G. Devoto, G. C. Oli, Il dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 2000, voce
globalizzazione, p. 869.
-5-
Possono essere fatte delle considerazioni interessanti inerenti anche alla radice global. LOxford English Dictionary3 ne d la seguente definizione:
2 3
AA. VV., Dizionario del cittadino europeo, Varese, Mondatori, 2003, voce globalizzazione, p. 128. The Oxford English Dictionary, Second Edition, Clarendon Press, 1989, voce global, p. 582.
-6-
fenomeno, la globalizzazione, che si presenta come una forza che tenta di accentrare e
uniformare le diversit.
dei mercati che oltrepassa i limiti dello Stato-Nazione, grazie allavanzamento delle
o economicizzazione del mondo: [] The world is on sale at your local mall, sostiene incisivamente George Ritzer.4
G. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, Thousand Oaks, Pine Forge Press, 2007, p. 1.
-7-
punto ultimo della mercificazione del mondo, o in altre parole della sua
5
economicizzazione.
Lo International Monetary Fund (Fondo Monetario Internazionale - FMI) ritiene che il termine globalizzazione sia entrato nelluso comune a partire dagli anni Ottanta6,
5 6
S. Latouche, Decolonizzare limmaginario , Editrice Missionaria Italiana, 2004, Bologna, p. 85. www.imf.org , IMF Staff, Brief 00/01 - Globalization: Threat or Opportunity?, Washington, IMF, 2002,
-8-
The term globalization has acquired considerable emotive force. Some view
development and also inevitable and irreversible. [] The term has come
into common usage since the 1980s, reflecting technological advances that
the same market forces that have operated for centuries at all levels of human
riconoscendo e legittimando tutte le sue componenti. A tal proposito lOxford English Dictionary riporta unulteriore sfumatura di
-9-
Villaggio Globale. Questo ossimoro fu coniato negli anni Sessanta dal sociologo Marshall McLuhan 7 per identificare altre fondamentali caratteristiche non trascurabili
interpretazione.
Vietnam, svoltasi proprio in quegli anni, vissuta da tutto il mondo simultaneamente, non
-10-
solo in termini fisici, a causa delle numerose vittime di guerra, ma anche virtuali, in ragione delluso di mass media come la televisione:
global village.
LOxford
conclude:
Hence
globalism,
internationalism,
globalization, the act of globalizing, globalize; to render global9: quindi tutto diventa
Tale concetto viene ripreso anche da George Ritzer che, per sottolineare la complessit
8 9
The Oxford English Dictionary, voce global, pp. 582-583. The Oxford English Dictionary, voce global, pp. 582-583.
-11-
flussi di capitali, di informazioni, di immagini, che a loro volta hanno comportato una
Ritzer parla anche di coscienza globale condivisa, una versione aggiornata dellideale cosmopolita settecentesco11. Tale coscienza si esplica ad esempio nelle questioni
universalmente sentite del rispetto dei diritti umani, dellinquinamento globale, etc. Il
10 11
-12-
Jameson, pur avendo inizialmente categorizzato tale fenomeno come unclassified topics12, ha formulato una interpretazione che integra quella di Ritzer:
[] globalization reflects the sense of an immense enlargement of world
modernity.[] I thus propose to define globalization as an untotalizable totality which intensifies binary relations between its parts..13
particolare: [] The twofold process of the particularization of the universal and the universalization of the particular.14
Non solo il villaggio particolare viene plasmato da entit pi grandi e reso conforme
12
F. Jameson, M. Miyoshi, The Cultures of Globalization, Durham and London, Duke University Press, Jameson, Miyoshi, The Cultures of Globalization, p. xii. Jameson, Miyoshi, The Cultures of Globalization, p. xii.
2004, p. xi.
13 14
-13-
affonda le proprie radici nel rapporto sinergico che intercorre tra queste dimensioni.
ognuna delle quali si sofferma sullanalisi di una specifica prospettiva del fenomeno,
locali, ora sulla capacit delle tradizioni autoctone di interagire con processi
-14-
universale e particolare.
culturali ed economiche che erodono le diversit in nome di una sempre pi compatta uniformit; ci si infatti riferiti a Americanization, McDonaldization e Grobalization 16.
15 16
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 11. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 10-29.
-15-
proliferazione delle carte di credito (Visa, MasterCard) ideate negli anni Cinquanta negli U.S.A e diventate un fenomeno mondiale17.
17
-16-
discapito di unabitudine al risparmio, alimentando le cosiddette cathedrals of consumption18, altra invenzione americana successiva alla seconda guerra mondiale: i
fast-food, i centri commerciali, i casin stile Las Vegas, i luoghi di divertimento simili a
Disneyland o Disneyworld sono stati esportati nel resto del mondo con il risultato che
gli individui di vari Paesi consumano gli stessi prodotti in scenari che somigliano molto,
codici e convenzioni culturali tipiche dellimmaginario indigeno. Da una parte, infatti, gli ultimi successi del botteghino o i pi recenti format televisivi vengono assimilati
18
-17-
abitudini degli individui, dovute ad una sempre pi massiccia colonizzazione dellAmerican way of life19:
A great Indian filmmaker once described the ways in which the gestures and
the allure of his teenage son were modified by watching American television:
20
one supposes that his ideas and values were also modified,
Daltra parte questa forma di imperialismo culturale trasforma gli elementi strutturali
I cinesi, in tal senso, hanno lamentato una scarsa aderenza alla cultura e alla storia nazionali di film quali Crouching Tiger, Hidden Dragon diretto dal regista taiwanese
Ang Lee. Questi fu accusato di aver ceduto alle preferenze del pubblico dOltreoceano e
19 20 21
Jameson, Miyoshi, The Cultures of Globalization, p. 69. Jameson, Miyoshi, The Cultures of Globalization, p. 58. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 28.
-18-
seguito, accolto a braccia aperte dallindustria cinematografica americana per dirigere un altro successo: Brokeback Mountain22.
I modelli statunitensi esportati nel resto del mondo sono oggetto di attrazione poich
American roots and reconstructed in many different ways, in many other places.23
Limposizione del prototipo americano si verifica anche in altri ambiti, basti pensare alla propagazione di brands quali Nike, Levis, Hard Rock Caf, allutilizzo di capi
dabbigliamento come t-shirt e jeans, a generi musicali tipo il rock, la pop music, lhip
hop, oppure al fenomeno MTV; un crescente numero di persone accetta non solo la marca, spesso adorata come un feticcio24, ma si riconosce nel corpus di valori e nello
22 23 24
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 29. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 29. J. Beynon, D. Dunkerley, Globalization. The Reader, London, The Athlone Press, 2000, p. 23.
-19-
governo Clinton ha dichiarato che gli U.S.A. devono imporsi come potenza guida delle
nazioni del mondo attraverso il controllo dellinformazione, della cultura, della politica
tempi sui mari. [] E essenziale per gli interessi economici e politici degli
Stati Uniti, vegliare affinch, se il mondo adotta una lingua sia linglese,
queste siano americane, []. Se si elaborano dei valori comuni, siano valori
nei quali gli americani si riconoscono. [] Ci che buono per gli Stati Uniti buono per tutta lumanit.26
25
D. Rothkopf, In Praise of Cultural Imperialism, Foreign Policy, n. 107, Washington DC, 2007, pp. 38D. Rothkopf, In Praise of Cultural Imperialism, Foreign Policy, n. 107, Washington DC, 2007, pp. 38-
-20-
Uniti fondano la loro economia sui principi del libero mercato applicati a livello
assorbono linfa dalla continua e necessaria espansione verso altri Paesi, che garantisce
partire dal crollo del muro di Berlino, che ha decretato lunificazione dei blocchi
contrapposti e la definitiva morte del comunismo, inteso come alternativa e limite alle forze liberoscambiste.27
hanno imposto le loro leggi economiche, inducendo il resto del mondo ad adeguarvisi
(comprese ex U.R.S.S. e lemergente Cina). Il motore del profitto il consumo di beni alimentato da strategie di marketing volte ad affermare la riconoscibilit di simboli e
27
-21-
The United States much avowed desire to see democracy grow throughout
the world, as well as of its military adventures, are closely related to the
become capitalistic, and they are more likely to be open to the incursion of
28
mediante luso del pugno di ferro, ogni qual volta sorgano resistenze allisomorfismo,
come in Iraq e Afghanistan, teatri degli attuali conflitti militari. Gli Stati Uniti si
28
-22-
standardizzato, allacquisizione di modelli e valori, per poter mantenere in vita la grande macchina capitalista e godere di un unico grande mercato globale.29
Un ulteriore principio secondo cui opera la globalizzazione stato indicato dal sociologo americano George Ritzer con il termine McDonaldization30, un metodo
razionale fondato sulla standardizzazione, trasferibile dalla logica gestionale dei fast
restaurant are coming to dominate more and more sectors of American society as well as the rest of the world. 31
Questo processo, che agisce non solo nella ristorazione ma anche nelleducazione, nella
politica e nelleconomia, nasce come estensione delle teorie di Max Weber (1864-1920) sulla razionalizzazione e la burocratizzazione elaborate allepoca del taylorismo 32 e del
29 30 31 32
Tale teoria stata elaborata da George Ritzer in The Globalization of Nothing 2, p. 23. G. Ritzer, The McDonaldization of Society, Thousand Oaks, Pine Forge Press, 1993, passim. Ritzer, The McDonaldization of Society, p. 1. Dal nome dellingegnere F. W. Taylor (1856-1915) che ne fu il teorico, il taylorismo pu essere
definito come lorganizzazione scientifica del lavoro, basata sullo studio dei fattori da cui dipende il rendimento del binomio uomo-macchina e particolarmente sullo studio dei movimenti e dei tempi necessari per ottenere ununit di prodotto. Tratto da Devoto, Oli, Il Dizionario della Lingua Italiana, p. 1997.
-23-
non ha libera scelta riguardo a come pervenire ad un fine; egli dovr, piuttosto, attenersi
struttura che pu gestire con maggior successo, ordine ed efficienza moli enormi di
un organigramma.
Max Weber individua quattro principi peculiari che costituiscono il paradigma della razionalizzazione: efficienza, prevedibilit, calcolabilit e controllo. 34
33
Dal nome dellamericano H. Ford (1863-1947), che per primo introdusse la catena di montaggio nella
sua industria di automobile a Detroit, si definisce fordismo lattuazione pratica, in campo industriale, dei principi del taylorismo, con lintroduzione della catena di montaggio. Tratto da Devoto, Oli, Il dizionario della Lingua Italiana, p, 793.
34
. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 24. Ritzer, The McDonaldization of Society, passim.
-24-
consente di svolgere il lavoro in modo efficace: il cliente ottiene il cibo che ha richiesto
velocemente.
luogo allaltro. Ogni reparto, ufficio, sezione del sistema conosce bene le proprie
responsabilit; allo stesso modo ogni impiegato sa con precisione i compiti degli altri.
della quantit rispetto alla qualit. Nel modello proposto dal fast food il cliente richiede
cibo conveniente; nulla importa invece se i materiali o la cura riposta nella produzione
sono qualitativamente scadenti. Agli impiegati richiesto unicamente di portare a termine il compito loro assegnato. Tale principio risponde al nome di calcolabilit.
sugli individui attraverso la progressiva sostituzione dei rapporti umani con una nonhuman technology35; gli esseri umani sono ridotti ad automi o, addirittura,
35
-25-
one another well, if at all. Their interaction is not only superficial but
E evidente che, paradossalmente, la razionalizzazione a lungo termine comporta una irrationality of rationalization37 perch manca qualsiasi forma di interazione profonda
tra persone, in nome di assiomi stabiliti da unentit superiore, astratta ed impalpabile. La teoria di Weber tradotta con lespressione ritzeriana38 McDonaldization per descrivere levoluzione di un modus operandi caratteristico del periodo compreso tra
XIX e XX secolo che, in epoca odierna, ha un sommo, ma non unico, esempio nella
famosa catena americana di ristorazione. Larticolazione tracciata da Weber e Ritzer rinchiude luomo in una iron cage39, lo riduce ad un ingranaggio inerme allinterno
della macchina produttiva. Essa sovrasta e disciplina molti aspetti della societ in
36 37 38
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 25 Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 25. George Ritzer ha rielaborato le teorie di Max Weber adattandole ai fenomeni che caratterizzano lepoca
-26-
una via di fuga dalla burocratizzazione della vita quotidiana, in alcuni casi esso
soccombe, infatti, alle logiche della razionalit formale e della spersonalizzazione: chi
vacanze su una nave da crociera Club Med o in un villaggio turistico, non conoscer
nulla di nuovo e caratteristico del luogo che ha scelto di visitare. Ne avr, invece, una
Med that offer a large number of activities, and where one can stay in
40
-27-
nonch al guadagno. Essa porta anche allAmericanizzazione poich dagli Stati Uniti si
Many nations throughout the world and innumerable subsystems within each are undergoing the process of McDonaldization. 41
multinazionali e delle Nazioni pi influenti nel panorama mondiale viene, di recente, associata anche al termine Grobalization.42 E questo un neologismo coniato dal sociologo George Ritzer, il quale ha unito in ununica parola il verbo to grow e il sostantivo globalization nellintento di conferire un nome ad uno dei volti della
globalizzazione: quello imperniato sulla massificazione dei consumi e dei codici socio-
culturali al fine di ottenere potere, ricchezza, nonch profitti crescenti, in particolare per
41 42 43
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 25. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 19. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 16.
-28-
La grobalizzazione indica un processo costituito dallinterazione delle due forze descritte in precedenza, ovvero, McDonaldization e Americanization, razionalizzazione
e capitalismo.
[] Grobalization involves a variety of subprocesses - Americanization and
44
Allinterno di un grobalized world i gruppi sociali e gli individui non hanno il potere
centralizzati ispirati al prototipo dello stato federale come lUnione Europea e gli stessi
Stati Uniti; si impegna nella diffusione della democrazia in quanto migliore forma di
governo possibile, impone le leggi del capitalismo per mezzo di organismi tipo il FMI,
44
-29-
Grobalization tends to overpower the local and limits its ability to act and react.45
inesorabile anonimato, unassenza forzata dellidentit che Ritzer, significativamente, denomina Nothing 47. La globalizzazione, che gi abbiamo tentato di definire come untotalizable totality 48 e
centripete. Al contrario anche un processo di localizzazione del globale. Il vocabolo grobalization deve, pertanto, essere letto in relazione al termine glocal 49, un altro neologismo nato dalla fusione tra i sostantivi global e localization, preso in prestito dal
gergo del marketing giapponese ad opera del padre degli studi sulla globalizzazione,
45 46 47 48 49
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 21. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 18. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, passim. Jameson, Miyoshi, The Cultures of Globalization, p. xii. Beynon, Dunkerley, Globalization. The Reader, p. 20. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 13.
-30-
integrazione tra locale e globale partendo dalla convinzione secondo cui il capitalismo
trae vantaggio dalla diversificazione del mercato, dalla reattivit positiva delle singole
diversity and both Coca-cola and Sony use the term global localization to
describe the process whereby their products are embedded and then promoted within the local culture.50
se con esso si intende la capacit delle culture locali di rielaborare gli stimoli della
convenzioni; in questo senso gli individui e i gruppi sociali sono delle forze attive e creative. La glocalizzazione traducibile in un processo di ibridazione, incrocio,
50
-31-
E evidente la contrapposizione che si instaura tra luniformit apportata dallimperialismo culturale sottesa al termine grobal e linteresse nel mantenimento delleterogeneit e dei localismi insita nel concetto di glocal .
Cultural hybridization is [] defined as a process of recontestualization and
meaning re-attribution: foreign cultural imports are assigned fresh meanings within the receiving culture.51
locale e globale. Un altro concetto correlato alla glocalizzazione la cosiddetta creolizzazione52. Il termine creolo deriva dallo spagnolo criollo, a sua volta derivato da criadillo
(nativo del luogo). In origine, tra i secoli XVI e XVIII, era riferito ai bianchi nati nelle
colonie da genitori spagnoli; con il tempo la parola ha finito per comprendere ogni
51 52
Beynon, Dunkerley, Globalization. The Reader, p. 27. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 14.
-32-
The term creole generally refers to people of mixed race, but it has been
Tale atteggiamento sincretico si traduce, ad esempio, nellassimilazione delle percussioni della musica africana o del suono del sitar nel pop occidentale, nella
diffusione del pub in stile irlandese, del gusto etnico nellambito della moda, ma anche
nelladattamento dei simboli del mondo occidentale alle pratiche di altri Paesi:
Hong Kong consumers have accepted the basic elements of the fast food
the Japanese consumer, McDonalds did lead to many significant changes in,
for example, table manners. Eating sandwiches with bare hands is a problem
for the Japanese, and the solution is that sandwiches are often served cut into
small pieces and with toothpicks for eating the pieces without using ones
54
bare hands.
53 54
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 12. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 152.
-33-
dellinedito:
Postmodern thinkers focus much more on the local and its non rational,
La dialettica intercorrente tra locale e globale non produce solo rielaborazioni positive
che cercano di armonizzare le due istanze. Al contrario, nelle sue forme pi estreme la
ostili a qualsiasi interferenza esterna che possa alterare lidentit di un popolo o di una nazione.56
In ultimo da notare come il concetto di locale non possa essere confuso con quello di glocal poich: it is increasingly difficult to find anything in the world untouched by globalization57. Soprattutto risulta evidente lincontestabile interdipendenza tra grobalization e glocalization: il primo fenomeno si autoestinguerebbe se privato del
55 56 57
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 18. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 20. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 31.
-34-
non fossero operative le forze della crescita economica dellepoca contemporanea. La stessa globalizzazione si ridurrebbe ad un nonsense se non la si concepisse come fenomeno complesso incardinato sul complicato rapporto tra glocal e grobal.
-35-
loggetto che alimenta la speculazione scientifica di molti tra gli studiosi della
globalizzazione.
periodi storici, alle condizioni ambientali; linsieme delle credenze dei valori e dei
-36-
concezione e rappresentazione del mondo58: Culture is understood [] as the beliefs values, and lifestyles of ordinary people in their everyday existence 59.
I corsi e ricorsi storici hanno mostrato un continuo contatto tra le culture che non solo
pi deboli, fornendo ad esse le proprie tecniche e le proprie ideologie, permeandole e decretando, nei casi pi estremi, la loro scomparsa 60.
58
Beynon, Dunkerley, Globalization. The Reader, passim. P.L. Berger, S. Huntington, Many
Globalizations, New York, Oxford University Press, 2002, p. 2-3. J. Friedman, Cultural Identity and Global Process, Thousand Oaks, Sage Publications, 2000, p. 25.
59 60
Berger, Huntington, Many Globalizations, p. 2-3. Friedman, Cultural Identity and Global Process, p. 25.
-37-
percepito, dalle altre culture, come una forzatura o un pericolo per lautenticit. Ci che
in origin and content. [] It is the biggest game going and it will likely stay
61
impero economico, tanto che lo storico cileno Claudio Veliz parla di An Hellenistic phase of Anglo-American civilization.62 Come i greci, al fine di mantenere la propria
identit sui domini coloniali in Asia, diffusero il loro credo religioso, le proprie
61 62
-38-
modalit di gestione economica e sopratutto la propria lingua63, cos gli Stati Uniti
capitalismo economico fortemente legato ai dettami di unetica protestante e mediante la diffusione planetaria dei consumi di massa e della propria lingua64. Il linguaggio un fattore cruciale nella propagazione della global culture. Infatti se il principale veicolo per laffermazione dellEllenismo era la koin (il greco volgare in cui, non a caso, fu scritto il Nuovo Testamento)65 e se il latino si profilato per secoli
stesso modo, oggi, linglese lo strumento di comunicazione comune che permette alla
modernit:
63 64
Friedman, Cultural Identity and Global Process, p. 28-29. P.L. Berger, S. Huntington, Many Globalizations, p. 325-354. Friedman, Cultural Identity and Global Berger, Huntington, Many Globalizations, p. 3.
Process, p. 28-29.
65
-39-
Today the English language, in its American, rather than British form, is the
Koine of the emerging global culture. Regardless of the nature of the future
66
La prima forma di anglicizzazione si verificata con lImpero Britannico, quello sul quale il sole non tramontava mai.67 Le colonie dellAmerica settentrionale contribuirono
a far s che leconomia pi potente del secolo scorso, gli U.S.A., fosse e rimanesse di
lingua inglese. Al termine del XIX secolo, infatti, gli Stati Uniti erano diventati la pi
grande potenza industriale del mondo e il tramonto dellImpero Britannico li rese arbitri degli affari internazionali in quanto potevano contare sul vasto melting-pot multiculturale anglofono.68
agli scambi commerciali e soprattutto per mezzo di Internet, Hollywood e della cultura
66 67 68
-40-
comunicare, tanto che questa lingua franca stata ribattezzata globish (global English).69
che gli anglofoni (americani, canadesi, britannici, australiani, ma non solo) sono, in linea generale, monoglotti. 70 Listruzione universale basata su testi e metodi occidentali,
dellinglese:
The rules of natural time and space in this world are suspended: in quite
cultures. This is only reinforced linguistically, as a few find a need to speak a language other than English.71
69 70 71
www.Repubblica.it/diario/2008 www.Repubblica.it/diario/2008
-41-
Le lingue straniere non sono una parte di rilievo nel curriculum delle scuole americane e in Gran Bretagna il loro insegnamento stato ridotto.72 Lomogeneizzazione linguistica
avvertita persino nel danese, nel norvegese e nel fiammingo, che godono di protezione
inarrestabile il declino di dialetti antichissimi e caratteristici tipo il gaelico, il francese creolo del Sud degli Stati Uniti, il siciliano e il sardo in Italia.73
lindebolimento del legame naturale tra lingua e territorio, che si ripercuote sulla
natural link between language and nations, languages and National literature.74
72 73 74
-42-
from the beliefs and values propagated through the American mass
myself in this job, I need more space in this relationship, you have the right to your opinion.75
altre culture di gettare uno sguardo su temi quali uguaglianza, diritti, democrazia,
75
-43-
awareness of environmental issues, human rights and gender equality through discourses that were adopted straight from the West and then localized. 76
Se da una parte linglese la lingua unica del business, il veicolo universale di una
nuova visione del mondo, di differenti schemi letterari e culturali ,,insomma, il collante del villaggio globale, dallaltra diventa oggetto di indigenizzazione e localizzazione.77
Linglese parlato come prima lingua da circa trecento milioni di persone ed un quinto della popolazione mondiale possiede un ottimo livello di competenza linguistica78 .
conto delle esigenze del linguaggio locale e provocando cambiamenti nella grammatica e nella pronuncia.79
76 77 78 79
Berger, Huntington, Many Globalizations, p 60. Jameson, Miyoshi, The Cultures of Globalization, p. 40. www.askoxford.com . Consultato il 03 Ottobre 2007. www.askoxford.com
-44-
Mentre, un tempo, il mondo anglofono era percepito come una gerarchia al cui vertice
sedeva la Gran Bretagna e ai cui piedi si trovavano le colonie, ora esso percepito,
piuttosto, come una famiglia di variet. La consapevolezza che linglese si sia evoluto in
diverse tipologie affini risale addirittura agli inizi del XIX secolo; nel 1808 John Jamieson pubblic il testo Ethimological Dictionary of the Scottish Language nel quale
si riconosceva una differenza tra the Scottish variety of English e the English of England80. Nel 1848 comparve il Dictionary of Americanisms nato dalla
appartenenti alla variet di inglese dei Carabi, dellAsia e dellAfrica. Tra gli anni 80 e
90 si registrato un aumento delle informazioni disponibili sulle tipologie regionali della lingua inglese. Cinque furono i dizionari pi importanti a tal proposito: The Australian National Dictionary (1988), Dictionary of South African English on
80
www.askoxford.com
-45-
Historical Principles (1996), Dictionary of Caribbean Usage (1996), The Canadian Oxford Dictionary (1997) e Dictionary of New Zealand English (1998).
lIndian English e il West Indian English al cui interno ha assunto particolare rilievo il Jamaican Creole. 81
agisce direttamente e indirettamente sugli stili di vita degli individui in quanto concerne
uno spostamento di beni materiali e idee dallOccidente verso il resto del mondo:
Cultural globalization is the movement of goods from the West to the rest of the world.82
Il sociologo americano Peter L. Berger ha formulato tre distinti processi da cui si irradia
la globalizzazione della cultura, ognuno dei quali legato agli altri e interagisce con le
In primo luogo Berger menziona, ispirato dal summit economico mondiale che ogni
81 82
-46-
comporta la formazione di una rete globale di giovani e ambiziosi international yuppies84 che sperano, un giorno, di poter entrare a far parte delllite di manager e
politici alla guida del governo globale. Essi si distinguono per lottima padronanza
della lingua inglese e per una certa omologazione riguardo le convenzioni e le formalit
profession [] whose members speak fluent English and dress alike and act
alike, at work and at play and up to the point think alike and hope that one
85
In alcuni contesti, tuttavia, oltre alla ricerca di ununiformit a certi canoni che
83 84 85
Berger, Huntington, Many Globalizations, passim. Berger, S. Huntington, p.4. Berger, Huntington, Many Globalizations, p.4-6.
-47-
Merchant implies that a business person is also a scholar who has mastered the essence of traditional Chinese culture86. Allo stesso modo interessante la sintesi ricercata dai
tecnici informatici indiani tra professione e stile di vita legato a valori dellInduismo:
[] Despite a multitude of business schools and training courses to teach
Il secondo livello attraverso cui viene veicolata lodierna global culture , secondo
femminismo, ambientalismo, multiculturalismo tanto quanto politiche e stili di vita che rispecchiano queste ideologie.88
86 87 88
Berger, Huntington, Many Globalizations, p. 24. Berger, Huntington, Many Globalizations, p. 94. Berger, Huntington, Many Globalizations, p. 4.
-48-
La posizione predominante degli Stati Uniti nella Davos Culture e nella Faculty Club
Culture fuori da ogni dubbio perch The most important globalizers are Americans89. Berger definisce i globalizers americani parochial cosmopolitans 90:
bench abituati a viaggiare di paese in paese, rimangono sempre in una sorta di guscio
In ultimo, il conduttore pi significativo delle istanze della globalizzazione la Popular Culture91: essa si propaga cavalcando londa dei consumi di massa che generata, a sua volta, dalle happiness factories delle multinazionali. Gli individui
consumano beni materiali in seguito al bisogno indotto dai mass media che
non sempre si manifesta uno stravolgimento delle abitudini tradizionali, come dimostra
89 90 91
Berger, Huntington, Many Globalizations, p. 6. Berger, Huntington, Many Globalizations, p. 354. Berger, Huntington, Many Globalizations, passim.
-49-
il rifiuto della logica del fast food da parte delle famiglie indiane. Queste non ripongono
volentieri la loro fiducia nella razionalizzazione del cibo che va contro la loro etica
like India. The idea of a beef patty on a bun is not one that appeals to the
and nonvegetarian) to make sure that all the utensils were kept separate. Still
others have subjected employees to long questionnaires about the care taken to keep meat products away from the vegetarian kitchens.92
La globalizzazione, ancora una volta, si manifesta come un fenomeno non semplice, che
modalit con cui i destinatari di tale cultura si appropriano di essa, metabolizzandola nel
92
-50-
Possedere una carta di credito con cui poter comprare una borsa di Gucci o una vacanza
nei parchi a tema piuttosto che una cena da McDonalds indossando un nuovo paio di
simbolo della libert di scelta nella societ del benessere. Indossare jeans Levis o sneakers Adidas pu conferire ad ogni adolescente lillusione di avere, finalmente,
In realt, secondo George Ritzer, lera dei consumi nasconde dietro migliaia di prodotti e le cathedrals of consumption un inesorabile vuoto, definito con il termine Nothing93. Il nulla associato allassenza di caratteri speciali, ad unidea di
genericit, controllo, anonimato che risucchia ogni aspetto della societ contemporanea:
93
-51-
Spazio, tempo, oggetti e persino relazioni umane vengono stravolti e privati di qualsiasi
tradizionale dalle proprie radici, che affondano in una particolare realt territoriale e in unepoca specifica, comportando anche linaridimento delle relazioni interpersonali.95
contenuti. Il prezzo da pagare ricade sulle spalle delle identit locali, sinonimi di unicit
una
categoria
basata sullautenticit,
sulla
molteplicit delle
manifestazioni delle culture e delle societ e sulla differenziazione dei contenuti, dove
relazioni umane:
94 95 96
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 36, 42. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 42-57. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 38-216.
-52-
all others.
confronto tra sistemi contrapposti eppure interdipendenti; da una parte la proliferazione dellideale consumistico crea un complesso di Nullities98 collegate al concetto di
Nonservices:
We can identify several broad types of phenomena. [] Those phenomena-
Nonservices. To give concrete examples of each, people around the world are
spending more time in Nonplaces (the shopping mall, the Las Vegas casino)
97 98
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 38-42. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 59-136.
-53-
(the counter people at Burger King, telemarketers) and Nonservices (those produced by ATMs, Amazon.com).99
Daltra parte, Ritzer propone Places, Things, Services, People come categorie
distintivi.
Lidea del Nonluogo stata elaborata traendo spunto dalla geografia culturale e concerne una distinzione tra space e place. A tal riguardo Edward Relph in Place and Placelessness100, uno dei suoi libri pi importanti, sviluppa una serie di
Placelessness.
Mentre i Luoghi sono le sorgenti da cui la comunit trae la propria identit in quanto
Placelessness sono ambienti in cui si nota la perdita del complesso dei dati
99
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 59. E. Relph, Place and Placelessness, London, Pion, 1976 pp.141-143, citato in Ritzer, The Globalization
100
-54-
To Relph Places are loaded with distinctive substance: Places are full
with meanings, with real objects, and with ongoing activities . They are
places. Relph sees a dangerous and powerful long-term trend away from place and in the direction of Placelessness.101
I Nonplaces, quindi, hanno poco o nulla a che vedere con legami storici o identit,
Piuttosto essi possono essere affiancati a termini che si riferiscono ad una particolare area semantica come: fleeting, similitude, anonimity, lacking in history.102 Essi descrivono degli spaces of flows 103, spazi che non possono essere definiti luoghi veri
101
E. Relph, Place and Placelessness, London, Pion, 1976 pp.141-143 citato in Ritzer, The Globalization Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 60-61. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 60-61.
-55-
Centri residenziali costruiti in base ad un progetto centralizzato, come dimostra lesempio paradigmatico di Levittown104 in epoca postbellica, i fast food, i centri commerciali non sono space of places 105 perch si fondano sulla ripetizione di
Le villette a schiera o i complessi residenziali sono del tutto diversi rispetto ad una casa
costruita personalmente dal proprietario: questultima sar unica nel suo genere e terr
conto del paesaggio in cui stata eretta, rispecchier il suo possessore nonch lepoca in
McDonalds e Burger King, al contrario, sono ambienti in cui lo scopo non intrecciare
relazioni umane tra clienti e camerieri o passare del tempo libero: essi esistono per distribuire cibo standardizzato nel pieno rispetto dei principi della razionalizzazione106.
sua volta, ad impedire qualsiasi forma di permanenza: sedie scomode, colori mal
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 62. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 62. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, passim.
-56-
sopportabili dallocchio umano, camerieri automatizzati, vere e proprie barriere architettoniche che consentono esclusivamente di usufruire del take-away:
are designed to keep people out of the restaurant and to prevent informal
from developing it. Then there are the famous chairs that are designed to be
so uncomfortable that people want to leave soon after they sit down. The
bright colors grew ever more off-putting the longer people remain in the
restaurant. Or there is the Spartan, even antiseptic, environment, that is hardly conducive to staying long enough to create a great good place107
Ogni singolo particolare della catena minuziosamente previsto e descritto nei manuali:
il cibo, la disposizione dei tavoli, il comportamento degli impiegati, tutto controllato da ispettori specializzati affinch ogni fast food sia ligio alle linee guida imposte dalla sede centrale.108
107 108
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p.66. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 66.
-57-
rinuncia delle preziose relazioni che si instaurano tra professori e studenti. E il caso dei corsi universitari offerti da Internet109 che tentano di sostituirsi al classico contesto
accademico, il quale trova nelle strutture tangibili e nel personale specializzato gli
computer prende il posto, quindi, delle classi degli atenei in cui si sviluppa un senso di
Even though students are likely to stay four or five years, they are more
college during the time that they are there. Furthermore they are more likely
to retain that identity and therefore to return for class reunions, be involved in
110
Non meno importante il legame che unisce complesso architettonico e tempo; molte
sono, infatti, le universit la cui identit scaturisce dalla sintesi tra storia, posizione
109 110
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 53-55. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 54.
-58-
a quelli tradizionali perch rispecchiano unepoca agitata da flussi di informazione e da un continuo dinamismo che troppo spesso si trasformano in rootlessness.111
certe coordinate storiche e geografiche e risulta privata sia della presenza umana che
della necessaria e viva influenza reciproca tra gli individui che ne fanno parte.
As the Internet site, it is by definition a place of flows- information, students,
and professors logging on and off, and so on- and highly unlikely to become
a locale in which such flows slow down and even stop for a time. Educational
sites on the Internet are likely to appear and disappear with great rapidity.[]
their specific Internet addresses. They have no historical ties, unless it is to the general era of the arrival of the personal computer and the Internet. 112
evidenza gli aspetti dellassenza, del vuoto e del nulla: Such settings can be thought of
111 112
-59-
as nowhere.113 I Nonplaces sono i siti privilegiati in cui ogni consumatore pu trovare le cosiddette Nonthings.114 Esse sono prodotte ricalcando il ricorrente
montaggio che le rende anonime, monotone e rispondenti alle norme della massificazione tipiche di un sistema direzionale centralizzato:115
substance. Since generic products are centrally conceived and produced over
and over in the same way thousands, millions, or even billions of times, anyone of these products can be said to be lacking in distinctive substance. 116
alle borse Gucci, alla lingerie firmata Victorias Secret o Ralph Lauren, ai maglioni Benetton o al Big-Mac117. Ognuno di questi oggetti accomunato dai particolari
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 62. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 74-78. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 74. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 74-75. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 75.
-60-
inflazionata fantasia stampata, cos come ogni Big-Mac ha peso, forma e sapore identici.118 The Big-Mac is a product from nowhere119, sostiene Ritzer. E strano a
dirsi,sebbene lhamburger abbia raggiunto lapice del successo negli U.S.A., esso
McDonalds ha ceduto alloblio la sua identit geografica poich viene venduto in ben 130 Paesi nel mondo allinterno di altrettanti Nonplaces.120 Ci che distingue un
prodotto tipico o un manufatto artigianale (Things) dalle reliquie del consumo di massa
ripieno del Big-Mac perch questultimo una semplice unit inserita in una serie di
from. In fact, it is part of a global flow of frozen beef patties that is hard, if
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 75. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 75. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 76.
-61-
food chains to set it up in this way so that they are free to use beef from anywhere, from everywhere, from nowhere.121
Una prova aggiuntiva della svalutazione cui sottoposto il legame tra prodotto e creatore stata documentata da Eric Schlosser nel film Fast Food Nation122. Il regista mostra come la domanda crescente di hamburger abbia provocato la McDonaldizzazione
del lavoro nei mattatoi, la quale, a sua volta, riduce ogni azione atta alla trasformazione
For eight and a half hours, a worker called sticker does nothing but stand in
a river of blood, being drenched in blood slitting the neck of a steer every ten
seconds or so, severing its carotid artery, he uses a long knife and must hit
exactly the right spot to kill the animal humanely. He hits that spots again
123
and again.
Non solo si perde il senso della qualit della materia prima di cui si compone un bene,
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 76. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 77-78. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 78.
-62-
massificazione del mercato: dai souvenir prodotti in serie in Paesi lontani dalla localit turistica interessata ai capi di abbigliamento che indossiamo abitualmente.124 In uno scenario che riporta la memoria al celeberrimo film Tempi Moderni di Charlie Chaplin, lo stesso essere umano pu diventare una Nonperson 125, ovvero una persona
che, inserita nel contesto sociale, non agisce n trattata come tale, ma in ragione del
A nonperson is a person, but one who does not act as if he or she is a person,
does not interact with others as a person, and perhaps, more important is not treated by others as a person.126
Un membro del cast di Disneyworld o un tassista who is treated by passengers as if he or she is not present127 sono esempi di Nonpeople. A coloro che vestono i panni di
124 125
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 70-79. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, pp. 79-81. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 79. E. Goffman, Presentation of the Self in everyday life, Garden City, Anchor Books, NY, 1959, citato in
126 127
-63-
costume pi volte al giorno: "It is easy to replace any given individual worker, and in fact, several different people, might don the same costume on the same day129. Essere un membro del cast implica la pratica di dehumanized relationships130: nulla di pi
128
E. Goffman, Presentation of the Self in everyday life, Garden City, Anchor Books, NY, 1959, citato in E. Goffman, Presentation of the Self in everyday life, Garden City, Anchor Books, NY, 1959, citato in Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 82.
-64-
Allopposto, Ritzer riporta come emblema di Person la figura del barman131, che
battute prestabilite. La categoria dei Nonservices132, infine, chiude la catena di Nullities che Ritzer
dei cambiamenti sociali che essa comporta. Nonservices e Nonpeople sono, infatti,
collegati e inscindibili: It is Nonpeople who are more likely to provide Nonservices, [] and are more likely to be offered in Nonplaces and to involve Nonthings. 133 Gli shopping malls si ergono sul principio del fai-da-te, che a sua volta un
loro. Chi si discosta dai dettami del regolamento e cerca di comportarsi come Person
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 82. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 83. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 83.
-65-
scoraggiato e richiamato severamente dallamministrazione perch it is too time consuming and labor-intensive134 con le varie tipologie di Nothing discusse da Ritzer
Un certo collegamento
allinterno del centro commerciale Savmart (a thinly disguised send up for Walmart)136, uno spazio che dipinto nel film come un esempio di Nothing. Savmart
lanello di una catena costruita sulla base del progetto creato dallufficio centrale. Il
vestiario sono chiaramente anonimi. Il comportamento avulso dalla sfera delle relazioni
umane rasenta una patologica forma di atarassia: il loro unico dovere portare a termine
la propria mansione.
134 135
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 87. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 90. One Hour Photo un film girato nel 2002 dal regista Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 90.
Eric Romanek
136
-66-
che nasconde un torbido passato di abusi subiti dal padre, viene riempita unicamente
dalle immagini delle foto che mostrano Persone ritratte assieme alla famiglia o agli
amici per le quali il protagonista sente nascere una forma ossessiva di affezione e
interesse nei confronti di questi spesso invisibili clienti. Tali sentimenti spingono il
timido e riservato Sy ad aprirsi verso i propri clienti ignorando la iron-cage in cui costretto, cercando di trasformare il Nothing in Something. Centrale la scena onirica in
cui il protagonista d sfogo al suo disagio: Sy sogna se stesso in piedi, in mezzo ad uno
dei lunghi corridoi, sovrastato da scaffali vuoti. Il sangue rosso che comincia a sgorgare
dai suoi occhi segna un contrasto tagliente con i colori freddi dello sfondo. Sebbene il
magistrale Robin Williams, secondo Ritzer esso pu essere letto in seconda analisi
anche
come
monito
riguardo
alla
possibilit
di
non
cedere
alle
forze
una personalit.
-67-
Il nocciolo del cambiamento che da tempo interessa la nostra societ , per Ritzer, lassunzione del consumismo come valore culturale137. Gli individui cercano nella
cultura del consumo il significato della propria esistenza che, un tempo, veniva
individuato nel lavoro, nella famiglia, nella comunit o nella religione. Il mutamento dei
valori che guidano la societ da imputare alla simbiosi che interessa fenomeni come
capitalismo e americanizzazione: vaste campagne pubblicitarie, spot comparativi, product placement sono la linfa di cui si nutre il capitalismo per poter sostenere i ritmi
di una produzione crescente che abbisogna di una domanda in costante ascesa; domanda
Brands e Logos si profilano come termini chiave delle strategie comunicative adottate
137
-68-
successful brand leads and is closely related to increased sales and profits.
There is no objective reality. There are no facts. There are no best products.
All that exists in the world of marketing are perceptions in the minds of
139
e dalla molteplicit.
138 139
Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 175. Ritzer, The Globalization of Nothing 2, p. 178.
-69-
Colei che per prima ha tentato di gettare luce sul lato oscuro della globalizzazione stata la giornalista canadese Naomi Klein. Lautrice di No logo: Taking Aim at the Brand Bullies 140, attraverso una scrupolosa documentazione, ha catturato lattenzione di
circa sei milioni di lettori dellintero pianeta affrontando argomenti quali lubiquit del
140
N. Klein, No Logo: Taking Aim at the Brand Bullies, N.Y, Picador, 2002.
-70-
maggiore spazio alla libert degli individui, non pi concepiti come esseri umani, ma
primariamente come consumatori alla merc di un Logo. Il prezzo che la societ deve pagare per il proprio benessere molto alto. Dietro gran parte dei brands di fama
mondiale si nasconde infatti la pi totale assenza di tutela dei diritti umani, cos come lo
sfruttamento della manodopera nei Paesi in via di sviluppo, al fine di mantenere i costi
di produzione a livelli minimi e poter investire moli ingenti di denaro in massicce campagne pubblicitarie141:
The sweatshops Klein visited in Cavite, the largest free-trade zone in the
Philippines, have rules against talking and smiling. There is forced overtime,
but no job security. [] Toilettes are padlocked except during two 15-minute
breaks per day- seamstresses sewing clothes for western high-streets chains
told Klein that they have to urinate in plastic bags under their machines.
Women like Carmelita Alonso, who sewed clothes for the Gap and Liz
141
-71-
Claiborne, had a two hour commute home, and died after being denied time off for pneumonia.142
power and influence over price and marketing, they do not also have the power to demand and enforce ethical labour standards from such suppliers. 143
Il best seller della giornalista canadese, definito il Das Kapital of the growing anticorporate movement144, rappresenta una delle tappe pi importanti nella maturazione
intellettuale e politica di Naomi Klein. Nata nel 1970 a Montreal, la Klein visse
nel sociale e nella critica al mondo di celluloide dellera dei consumi. Dallet di sei
142 143
www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 3. www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 3. Consultato www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 1.
il 31 Settembre 2007.
144
-72-
luminose di Burger King; McDonalds o Texaco, che ammirava dai finestrini posteriori
climb up and touch it; it would be touching something from another dimension, from the world of TV.145
Barbie o di un paio di jeans griffati; era orgogliosa di lavorare da Esprit nel week-end e
adorava cucire piccoli alligatori sulle proprie t-shirts, cosicch sembrassero firmate La Coste.146
erano dovuti, per gran parte, al rapporto conflittuale ed oppressivo con lambiente
familiare. Naomi crebbe, volente o nolente, circondata dalla politica: i nonni furono
sostenitori del marxismo nellAmerica degli anni Trenta e Quaranta e il nonno paterno, animatore alla Disney, fu licenziato e segnato sulle blacklists del Presidente McCarthy
per aver organizzato il primo sciopero allinterno dellazienda. I genitori, molti anni pi
145 146
www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 1. www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 1.
-73-
Vietnam. Bonnie Klein, la madre di Naomi, era una delle esponenti principali del movimento femminista e nel 1980 gir il film This is not a Love Story, un chiaro
manifesto contro la pornografia che venne accolto con enormi polemiche dallopinione
pubblica. Proprio la madre fu la causa scatenante della repulsione della scrittrice verso
temi sociali e politici, nonch grande fonte di imbarazzo nei confronti dei suoi coetanei:
My mother was really involved in the anti-pornography movement, and,
when I was at school I found very oppressive to have a very public feminist
story came out, there was a lot of backlash against my mother. The headline
in the Toronto Globe and Mail was Bourgeois Feminist Fascist, and she
was made Hustler magazines asshole of the month; they took my mothers
head and put it on the back of a donkey. It was not cool in 1980 to be making
147
147
-74-
Infine Naomi Klein riconosce linfluenza che gli anni Ottanta hanno avuto sulla sua infanzia; erano, infatti, quelli della diffusione del pop e dei rampanti yuppies: We had no culture growing up, we had Cindy Lauper.148
La svolta giunse nellet della ragione, quando Naomi si liber dalla dipendenza per i
I know the only way I escaped the mall [] the only way I got consumerism
and vanity into a sane place, was just by becoming interested in other things.
Its that simple. Saying that youre a bad person buying this or wanting this
only turns people off. Klein was all set to go to the university of Toronto to
study English and philosophy when her mother had a very severe stroke. She took care of her. Thats what stopped me from being such a brat. 149
Quando torn agli studi, un anno dopo, un evento tragico segn inevitabilmente il
risveglio della sua sensibilit politica: il massacro alluniversit di Montreal nel 1989,
quando uno squilibrato trucid a colpi di pistola quattordici donne, accusate di essere
148 149
www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 5. www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 6.
-75-
femministe. Il fatto scosse lintero Canada, terra pacifica, con una bassissima
percentuale di crimini ed omicidi, cos come la stessa Naomi Klein che da quel momento in poi si riscopr femminista convinta.150
Fu proprio allinterno del contesto accademico che pot sperimentare sulla propria pelle
cosa significhi essere attaccata per le proprie opinioni. Durante uno dei momenti pi
duri dellIntifada, nonostante le sue origini ebraiche, la Klein scrisse un articolo sul
giornale degli studenti intitolato Victim to Victimizer, nel quale sosteneva che Israele
avrebbe dovuto lasciare la Palestina non solo per i Palestinesi, ma anche per il popolo
Israeliano e soprattutto per le donne. Tale presa di posizione le cost due pacchi bomba
recapitati rispettivamente alla sua abitazione e presso la redazione del giornale. Inoltre.
dopo luscita dellarticolo, lunione ebraica degli studenti si riun, per decidere il da
farsi e Naomi Klein volle recarsi allincontro; poich nessuno la conosceva pass
inosservata, tanto che una studentessa le confess: If I ever meet Naomi Klein, Im going to kill her.151 In quel momento la futura giornalista di successo ebbe il coraggio
di rivelarsi alla folla ammutolita: aveva diciannove anni e questo episodio la rese pi
150 151
www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 6. www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 6.
-76-
Lo stesso attivismo, che tanto aveva rifiutato in passato, era diventato una componente
essenziale della sua vita e le aveva permesso di perpetuare una tradizione lunga due
riflessione critica: questo era il percorso che Naomi Klein aveva deciso di intraprendere.
pensiero e raggiungere, allo stesso tempo, un numero ampio di persone; fu cos che, prima della laurea, ottenne un posto come stagista presso il Globe and Mail152, un prestigioso quotidiano di Toronto. Agli inizi degli anni Novanta lasci lo stage per dedicarsi al progetto della rivista alternativa di politica This Magazine, di cui lei stessa
152
-77-
political movement in any way- in that there was not a left. We had to kind of
invent it as we went along. [] The only thing leftwing voices were saying
was stop the cuts, stop the world we want to get off. It was very negative and
regressive, it wasnt imaginative, it didnt have its own sense of itself in any
154
way.
La totale paralisi della sinistra, che si traduceva in una conseguente sfiducia da parte dei
giovani, venne esacerbata dalla svendita, ad opera delle grandi multinazionali, di quegli
stessi valori di cui si era fatta portavoce e per i quali anche Naomi Klein si batteva
alternativo,
gli
ideali
tipici
del
progresso
dellanticonservatorismo,
153 154
www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 6. www.coomondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 6.
-78-
politica e della cultura per vendere di pi e meglio, riempiendo la strade con manifesti
[] All these ideas that I had thought were the left- feminism and diversity
and gay and lesbian rights- were suddenly very chic. On the one hand you are
totally politically disempowered, and on the other all the imagery is pseudo-
This imagery was a mask for capitalism. [] So Nike signs up black star
such as Michael Giordan and Tiger Woods.[] Its anti-racism without the politics; 50 years of civil rights history reduces to an anodyne slogan.155
Quando Naomi Klein nel 1995 torn alluniversit per ottenere la laurea avvert con
chiarezza che latmosfera era profondamente mutata. Lincontro con gruppi di giovani
radicali laveva messa a contatto con unaltra generazione, cresciuta dando per scontato lassunto secondo il quale le corporations sono molto pi potenti dei governi, il cui
155
-79-
operato, sostanzialmente, non varia in base agli schieramenti che si susseguono sullo scranno del potere156. I nuovi giovani attivisti costruivano il loro dissenso sullo studio e
something []. The young activists I know have grounded their political
They are way more sophisticated than we were because they have had to be. Because capitalism is way more sophisticated now157.
molte dimostrazioni. Tra queste celebre rimane quella tenutasi a Praga, nel corso della quale la giornalista fu addirittura relatrice di un counter-summit di accusa al fondo
156 157
www.commondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 7. www.commondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 7.
-80-
aveva fatto pensare ad una rinascita della politica, ad un barlume nel probabile futuro della New Left che si spingeva oltre le stereotipate teorie comuniste o socialiste,
Le campagne contro la Nike e il debito mondiale nonch quelle di protesta verso le Free Trade Zones negli Stati Uniti trovavano il proprio denominatore comune nel rifiuto per la cosiddetta deregulation, ovvero, la totale assenza di controlli sul mercato, che, a sua
Tatcher. Ci che premeva ai nuovi contestatori era lottare contro una politica economica
158 159
www.commondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 8. www.commondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 9.
-81-
scapito della stragrande maggioranza della popolazione del pianeta sia a livello
agribusiness, or world debt, or the Free Trade Area of the Americas- share a
belief that the disparate problems with which they are wrestling all derive
from global deregulation, an agenda that is concentrating power and wealth into fewer and fewer hands.160
Uno degli aspetti che affascin ulteriormente Naomi Klein era leducazione popolare su
cui il movimento faceva perno: lezioni di massa che potevano contare sulla
delleconomia internazionale, le relazioni intercorrenti tra FMI, WTO e la World Bank ed i vertici de the iron triangle of corporate rules161, giovani ventenni curiosi di
ascoltare anche fino ad otto ore consecutive chi decodificava per loro la
160 161
www.commondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 9. www.commondreams.org , Hand-To-Brand-Combat: A Profile of Naomi Klein, 2000, p. 8.
-82-
accessible way in. When the WTO was created in Uruguay in 1995 there
campaigns are the bridge: they are the first baby-step to developing an
162
movimento che non termina entro dei confini geografici, ma che unisce voci di
Lesperienza diretta nella lotta al lato grigio della globalizzazione port Naomi a comporre No Logo, pubblicato per la prima volta nel 2000, dopo un lungo periodo di
accurate ricerche (dal 1995 al 1999), nellintento di donare ai lettori una summa della
162
-83-
commercio. Il libro divenne presto un best seller; tradotto in 23 lingue, ribattezzato dal New York Times a movement Bible 163, vinse il First Book Award messo in palio dal The Guardian Magazine, nel 2001 vinse il Canadian National Book Award e il French Prix Mdiations.164 La popolarit della giornalista canadese era in costante ascesa tanto
da venir classificata undicesima nella Global Intellectuals Poll, una lista delle donne pi importanti del momento compilata da Prospect Magazine in collaborazione con il Foreign Policy Magazine. Limpegno di Naomi Klein continu imperterrito. Nel 2002 pubblic Fences and Windows: Dispatches from the Front Lines of the Globalization Debate, una raccolta
degli articoli e dei discorsi della giornalista che trattano problematiche quali Ogm,
resistenza al capitalismo globale, vengono creati spunti di riflessione sulle proteste che
163 164
-84-
Nel 2004 Klein vinse il James Aronson Award for Social Justice Journalism grazie ad un report sulla guerra in Iraq scritto per Harper Magazine. Nello stesso anno, insieme al marito Avi Lewis, produsse il documentario The Take che ottenne enorme plauso alla
Biennale di Venezia e vinse il Best Documentary Jury Prize presso lAmerican Film
Insitutes Film Festival a Los Angeles. Lopera prende in esame la situazione degli
Menem che diede inizio ad una serie di privatizzazioni aprendo le porte agli investitori
argentina cominci a perdere valore, tutte le compagnie estere prelevaronoi loro capitali
165
www.bookbrowse.com
-85-
autogestito. Tre anni dopo, nel 2007, usc nelle librerie The Shock Doctrine: The Rise of Disaster Capitalism. Con questo ennesimo best seller, Naomi Klein smonta il mito pacifico e
dalla violenza intenzionale della guerra, del terrorismo, della tortura, pu trasformare la
dopo luragano Katrina ha cancellato case popolari e gli ospedali pubblici di New
Orleans; londa dello tsunami in Sri Lanka ha allontanato dalle coste migliaia di
pescatori liberando le spiagge per nuovi villaggi turistici. Di pari passo con lattivit di scrittrice prosegue anche quella di giornalista per The Nation e The Guardian. Inoltre Klein Miliband Fellow alla London School of Economics, possiede una laurea ad honorem in Civil Laws rilasciatale dalla University
-86-
Giornalista attivista, come lei stessa si definisce166, Naomi Klein non condanna in toto
spazio per tutti, nel rispetto dei diritti umani e delle diversit culturali.
La frenesia che scandisce il ritmo del vivere quotidiano ci rende, spesso, ciechi,
pubblicit e sponsor che troneggiano sui muri delle citt, sugli schermi cinematografici,
nei campionati sportivi e, addirittura, nelle scuole e nelle universit. Comprare una
Coca-Cola o una Pepsi diventa, cos, poco pi che un atto meccanico volto alla
soddisfazione di un bisogno primario: la sete. Allo stesso modo mangiare dei Chicken
McNuggets alla mensa universitaria un modo come un altro per placare lappetito
166
-87-
vincente per essere accettati dal gruppo. Lultima campagna pubblicitaria della Shell167
pu farci credere che il petrolio sia la chiave per salvare il pianeta o che letica dellazienda imponga un profondo rispetto per la biodiversit168.
Se, per, ci si ferma un istante a pensare, a scavare sotto la superficie patinata e luccicante di un manifesto o la dinamicit di uno swoosh, si scoprir una realt diversa e
distante dalle massime positive e dai mantra rassicuranti che le aziende ci propinano.
individuo della loro propria identit. Naomi Klein, in No Logo e nel corso di quattro anni (1995-1999), ha raccolto un
americani. Ha scritto con lintento di creare del terreno fertile per una profonda e diffusa
indignazione che alimenti la forza del movimento anticorporativo, nato nelle universit
167 168
www.shell.com, Shell Ecomarathon. Consultato il 23 Gennaio 2008 www.static.shell.com , Principi generali di comportamento Shell, passim. Consultato il 23 Gennaio
2008.
-88-
This book is hinged on a simple hypothesis: that as more people discover the
brand-name secrets of the global logo web, their outrage will fuel the next big
recognition.
La giornalista riporta sulle pagine le ragioni del dissenso verso linvasione degli spazi
Four years ago when I started to write this book, my hypothesis was mostly
169
-89-
and had begun to notice that many of the students I was meeting were
preoccupied with the inroads private corporations were making into their
public schools. They were angry that ads were creeping into cafeterias,
common rooms, even washrooms: they were angry [] that academic studies
were starting to look more and more like market research. [] They had
serious ethical concerns about the practices of some of the corporations that
their schools were becoming entangled with, in countries like Burma, Indonesia, Nigeria.170
Le stesse istanze sono state ritrovate dalla giornalista nei gruppi di ambientalisti e nelle
campagne sociali che hanno dato luogo a proteste contro la Shell dopo limpiccagione dello scrittore ed attivista nigeriano Ken Saro-Wiwa171, nonch a processi-scandalo come il celebre McLibel172: due ambientalisti inglesi hanno trasformato unaccusa di
170 171
Klein, No Logo, p. xx. Ken Saro-Wiwa stato, fin dagli anni Ottanta, portavoce delle rivendicazioni delle popolazioni del
Delta del Niger, specialmente della propria etnia Ogoni. Nel 1990 promuove il Movement for the Survival of the Ogoni People contro i danni ecologici e morali provocati a questo popolo e allambiente dalla Shell.
172
Il processo per calunnia stato intentato dalla McDonalds contro i due attivisti di London
Greenpeace Helen Steel e David Morris, rei di aver distribuito volantini in cui si dichiarava che la compagnia vendeva cibo insalubre, maltrattava gli animali e sfruttava i lavoratori.
-90-
calunnia da parte di McDonalds nei loro confronti in un caso mondiale che rivelava allopinione pubblica i segreti della catena leader di fast-food. 173
Il bersaglio comune di studenti, ambientalisti, gruppi di cittadini era in ogni caso il marchio di unazienda. Lo stesso titolo del libro: No Logo: Taking Aim at the Brand Bullies, si offre chiaramente come un monito collegato allenunciazione di una
scrittrice sostiene che esso non deve essere inteso n come uno slogan de gridare nei
altro genere:
The title No Logo is not meant to be read as a literal slogan (as in No More
173 174
-91-
intenzioni di Klein: il rifiuto del Logo espresso tramite una critica documentata e spietata nei confronti dalla prepotenza delle strategie di branding delle multinazionali.
La struttura interna del testo si compone di quattro grandi sezioni intitolate rispettivamente: No Space, No Choice, No Jobs, No Logo, che, modellandosi sul
capitolazione della cultura di fronte alle esigenze del branding, illustrando cause ed
effetti non solo di ci che concerne loccupazione quasi coatta di interi quartieri urbani e
suburbani ad opera di striscioni, pitture murali e altre trovate pubblicitarie nate dallinventiva del pubblicitario the philosopher king of commercial culture175, ma
anche dellassenza di garanzie per i lavoratori che sfocia nella violazione dei diritti
umani e dello sforzo per la conservazione delle singole culture. Dalla trasformazione
ironica e sarcastica dei manifesti murali affissi dalle grandi societ al tentativo di creare
175
N. Klein, No Logo, p. 7.
-92-
una coscienza civile globale, fino al riconoscimento dei limiti intimamente inseriti nella
unico nel suo genere. No Logo un saggio che mette in discussione la rete globale di logo e prodotti
situate per lo pi nel Sud Est asiatico e in America Meridionale, ovvero delle zone
franche per le aziende che, qui, si spogliano del peso dei costi di produzione, dati i
prezzi stracciati della manodopera, per potersi tuffare liberamente nella vendita del marchio e dello stile di vita. 176 Ancor pi significativamente, tale global web of logos and products177 si adagia, secondo la scrittrice, sullambigua retorica del villaggio
176 177
-93-
business, and global teens share, to borrow a phrase from Levis web site, A world-wide style culture. 178
In realt quella di una comunit unita in nome dei logo e creatrice di una cultura di
stile mondialerisulta essere una pura utopia costruita su misura dalle multinazionali:
solutions for a Small Planet campaign that most eloquently captures the equalizing promise of the logo-linked globe.179
del villaggio globale, quella di un mondo spaccato in due dal divario economico e uniformato a forza da unesigua gamma di scelte culturali.180 Un villaggio globale in cui
esistono ghetti firmati, dove la manodopera della periferia del globo assembla
This is a village where some multinationals far from levelling the global
playing field with job and technology for all, are in the process of mining the
-94-
planet, poorest back country for unimaginable profits. [] IBM claims that
its technology spans the globe. [] On the outskirt of Manila, for instance, I
met a seventeen year old girl who assembles CD ROM drivers for IBM. []
We make computers she told me, but we dont know how to operate
181
computers.
Dopotutto, ci nullaltro se non il perpetrarsi di una storia che ebbe origine con il
colonialismo e che stabil per lOccidente il ruolo principale, mentre al Terzo Mondo
dOltreoceano:
these global divisions since the earliest days of colonialism. The Third world
182
as they say has always existed for the comfort of the first.
delle condizioni dei lavoratori nella fabbriche del Sud-Est Asiatico a cui contrappone la
181 182
-95-
aziende. Contro questa si scaglia la critica animata quanto tagliente di Naomi Klein, la
quale contrappone a questo imperativo lespressione No Logo, che suona come una
risposta secca e decisa allinvasivit dei marchi delle multinazionali. La stessa negazione che apre lopera: No Logo e che pu essere letta come aspro giudizio di biasimo contro limmoralit delloperato del capitalismo globale184
ripetuta, sebbene con altre accezioni, nei titoli delle quattro sezioni di cui si compone il
scolpite sui grattacieli, sui palazzi, nelle scuole e nei bagni delle universit; il
infine la crudelt con cui gli operai delle fabbriche di fornitura delle imprese occidentali
183 184
-96-
Applicato ad uno sfondo cos poco vivibile, anche il Logo appare privo di credibilit.
Una negazione dei principi che esso rappresenta comporta inevitabilmente il crollo della
La giornalista descrive, perci, uno spaccato della realt contingente, dimostrando un continuo legame con le Nullities teorizzate da Ritzer, a loro volta collegate alla forza
difficilmente sostenibile.
dalla pubblicit:
Think of the brand as the core meaning of the modern corporation and of the advertisement as one vehicle used to convey that meaning to the world. 185
Di conseguenza il Logo pu essere definito come il simbolo che limpresa sceglie per rappresentare se stessa e i valori di cui si fa portavoce.186 Cos come esiste una
185
N. Klein, No Logo, p. 7.
-97-
differenza tra brand e Logo, allo stesso modo si pu tracciare una linea di
branding:
Though the words are often interchangeably, branding and advertising are not
the same process. Advertising any given product is only one part of
187
Limportanza del marchio nasce storicamente nella seconda met del XIX secolo con
lavvento della produzione di massa e delle fabbriche. La comparsa sul mercato di merci
concretizz nel conferimento di nomi propri a prodotti generici fino a quel momento
prelevati direttamente dai barili o forniti dai commercianti al dettaglio, unica interfaccia
186 187
-98-
When goods began to be produced in factories, not only were entirely new
products being introduced but old products -even basic staples- were
appearing in strikingly
different from more straightforward salesmanship was that the market was
now being flooded with uniform mass-produced products that were virtually
necessity of the machine age- within a context of manufactured sameness, image-based difference had to be manufactured along with the product. 188
tra acquirente e negoziante. Ecco che attorno al 1880 comparvero le zuppe Campbell, i
sottaceti Heinz e prodotti che mostravano i volti sorridenti di Dr. Brown, Aunt Jemima
o Uncle Ben.
188
N. Klein, No Logo, p. 6.
-99-
marchio, il quale attraverso unimmagine poteva evocare un sentimento, incarnare un concetto: Entire Corporations could themselves embody a meaning of their own. 189 E
per questo che il famoso pubblicitario Bruce Barton trasform la General Motors in una metafora della famiglia americana.190 Dai sentimenti allincarnazione dellessenza vera
e propria il passo fu breve, in quanto negli anni Quaranta il marchio non era solo un
189 190
-100-
simbolo bens limpresa poteva incentrare su esso una forte identit o coscienza aziendale.191
fase della produzione, al fine di concentrarsi sullimpatto visivo e sugli effetti che
often called- gradually took the agencies away from individual products and
their attributes and toward a psychological/ anthropological examination of what brands mean to the culture and to peoples lives.192
Il periodo di maggiore forza del marchio copre un lasso temporale che dagli anni
Ottanta arriva fino ad oggi, attraversando un picco massimo durante gli anni Novanta,
191 192
-101-
advertising: Consumers are like roaches, you spry them and spray them and they get immune after a while.193
Lassuefazione verso il marchio doveva essere scongiurata con continue trovate e con
unincipiente e pervasiva intrusione del marchio che monopolizzasse territori sempre pi vasti dello spazio culturale.194 Aziende come Benetton, Calvin Klein, Nike o
have with sports and fitness. With Starbucks, we see how coffee has woven
itself into the fabric of peoples lives, and thats our opportunity for
emotional leverage. A great brand raises the bar- it adds a greater sense of
purpose to the experience, whether its the challenge to do your best in sports
193 194
-102-
and fitness or the affirmation that the cup of coffee youre drinking really matters.195
concerti alle gare sportive, assorbendo spunti iconografici e istanze culturali affinch la
pubblicit fosse difficilmente scomponibile dalla vita reale. Perci non si cercavano pi
bambini che recitassero in uno spot televisivo della Coca-Cola, ma studenti universitari che svolgessero durante una lezione un brainstorming per la campagna della bevanda
personaggi dei media, registi cinematografici e sportivi di grande fama si sono convertiti al gioco del branding, dando vita ad una vera e propria partnership commerciale. 196 Nei casi pi estremi le grandi multinazionali non si sono accontentate
di finanziare concerti o programmi televisivi, ma si sono gettate nella produzione. In questo modo non sono pi considerate semplicemente sponsor, ma vengono
195 196
-103-
lo Heineken Jammin Festival, o il Blind Date Concert della Molson Beer in cui non importante chi canta, quanto chi rende possibile le esibizioni197.
Allo stesso modo i grandi marchi hanno creato propri canali televisivi in cui non devono
rendere conto alla struttura ospitante delle proprie scelte e necessit oppure si sono
cimentate nel campo delleditoria, diffondendo riviste autogestite: ad esempio Colors di Benetton198.
Mettersi in proprio solo uno dei tanti modi che le imprese conoscono per mettersi in
vista. Il pi classico quello di inserire i propri consigli per gli acquisti allinterno di
pull their ads when they are criticized.[] For example, S.C. Johnson & Co.
197 198
-104-
the advertised product while De Beers diamonds demands that their ads be
199
La contaminazione della carta stampata o dei media in generale, intesi come supporti
della cultura, genera un rapporto non sempre limpido tra etica professionale e profitti
politiche di deregolamentazione e privatizzazione che negli ultimi trentanni hanno letteralmente ghigliottinato il settore pubblico e culturale.200
La perdita di innocenza da parte della nostra cultura, secondo Naomi Klein, solo una
finzione romantica. Sebbene siano esistiti intellettuali che hanno cercato di mantenere la
propria arte lontano dalle bassezze e dai compromessi del mondo materiale, non
considerandola come semplice attivit a fini di lucro, la storia ci insegna che i prodotti
199 200
-105-
tossed from the wealthy statesman such as Gaius Cilnius Maecenas, who set
up the poet Horace in a writing estate in 33 B.C., and from rulers like Francis
1 and the Medici family, whose love of the arts bolstered the status of
201
Non deve quindi scandalizzare che per le Olimpiadi di Nagano del 1998 i cronisti della
CBS indossassero divise con il logo della Nike, nonostante poco tempo prima la
giornalista Roberta Baskin avesse denunciato le condizioni di sfruttamento di alcuni operai della catena in Vietnam.202
Lespansione spaziale delle multinazionali prosegue invadendo scuole ed universit, infatti, il target dei giovani quello pi fruttuoso per le mire del branding, potendo
contare sul numero consistente di studenti e della malleabilit delle menti inesperte: As
clothing retailer Elise Decoteau said of her teen shoppers, They run in packs. If you sell to one you sell to everyone in their class and everyone in their school.203 Larma nelle mani dei brand manager fu linserimento nella giungla giovanile di una nuova figura
-106-
professionale : il cool hunter.204 Essi avrebbero spiato i gruppi pi in vista per carpire
videotape and return to clients like Reebok, Absolut Vodka and Levis with such bold pronouncements as Monk is cool.205
della cultura hip-hop da parte dei grandi marchi, soprattutto ad opera di Tommy Hilfiger
e Nike, che hanno fatto propria la frase di Christian Lacroix: Its terribile to say, very often the most exciting outfits are from the poorest people.206
I capi di abbigliamento cos come gli atteggiamenti della giovent urbana di colore sono
stati presi a prestito da questi marchi per creare delle linee alla moda che vendano ai
giovani bianchi in base al loro fanatismo per lo stile dei neri e ai neri in relazione
-107-
allammirazione per il benessere bianco, che avrebbero raggiunto, anche solo psicologicamente, con lacquisto di un maglione .207
Nike has even succeeded in branding the basketball courts where it goes bro-
basketball courts. In tonier parts of the city, that kind of thing would be called
an ad and the space would come at a price, but on this side of the tracks, Nike
208
zona off-limits per le multinazionali, con il tempo, per mezzo di contratti sostanziosi e
finanziamenti alle cattedre, esse sono riuscite ad entrare e a colonizzare anche i pochi
spazi liberi, luoghi di confronto e di scambio culturale. Nel momento in cui le scuole si
207 208
-108-
informatica, Internet. Molti istituti pubblici, in particolare quelli della aree pi povere,
hanno visto nelle aziende e nelle sponsorizzazioni la sola via duscita allarretratezza
tecnologica:
In the process school boards are draining money out of programs like music
and physical education to finance this high-tech dream- and here too they are
Tuttavia nel momento in cui catene di fast food, produttori di articoli sportivi e societ
del settore informatico mettono a disposizione il loro aiuto, essi portano con s i loro
209
-109-
Not only is the programming mandatory viewing for students, but teachers
from the stations but they can use the much coveted audiovisual equipment for other lessons, and, in some cases receive free computers.210
denigrazione, anche quando gli studenti chiedono di rescindere eventuali accordi con
aziende complici di regimi dittatoriali, ottenendo come risultato la perdita dei fondi
proposti:
The fact is that campus expression is often stifled when it conflicts with the
210
N. Klein, No Logo, p. 89
-110-
because
Coca-Cola
did
business
with
the
since-ousted
Nigerian
Ben pi allarmanti sono le ingerenze delle aziende nella ricerca universitaria, soprattutto
universitaria sono stati perseguiti legalmente e licenziati per aver reso noti risultati che
danneggiavano limmagine e il prestigio del nome dellindustria farmaceutica, in quanto segreti commerciali.212
di sopire ogni voce dissenziente e allo stesso tempo di inculcare nelle menti delle varie
its products and practices to each [] as if the entire world were a single
211 212
-111-
entity it sells the same things in the same way everywhere Ancient differences in national tastes or modes of doing business disappear.213
dovunque un melting-pot di sapori, finiscono comunque per creare un pianeta unico e privo di specificit locali, tanto che si parla di mono-multiculturalism.214
non auspica la diversit, Al contrario giacch essa si oppone agli usi e costumi nazionali e ai marchi locali, governata da gruppi di interesse sempre pi ristretti.215
Fusioni e sinergie che si decidono nei Consigli di Amministrazione delle varie aziende
sono indice di una progressiva chiusura alla libert di scelta. Questa avviene su pi
fronti: non solo su quello strutturale, a causa degli accorpamenti tra aziende, ma anche
intentano cause per diffamazione e violazione dei diritti del marchio su chiunque
-112-
interferisca in modo indesiderato sui loro prodotti e infine a livello locale, a causa della scomparsa delle piccole aziende indipendenti.216
su tutto ci che si discosta dalla filosofia aziendale e la chiusura dei piccoli negozi: tutto questo contribuisce alla creazione di Non-Luoghi.217 Accanto ad essi figurano le NonPeople, ovvero lenorme massa di operai costretti a lavorare per pochi centesimi di
dollaro, senza mai dormire, in impianti produttivi fantasma nelle zone franche del Sud
Est asiatico (come Cavite visitato dalla stessa Naomi Klein) o dellAmerica
Meridionale. Sotto il controllo dei militari, gli operai sono privati della possibilit di
interagire gli uni con gli altri durante la produzione, stipati in porcili adibiti a dormitori, umili ingranaggi, silenziosi e senza diritti, al servizio delle multinazionali.218
N. Klein, No Logo, p. 130. N. Klein, No Logo, p. 130. N. Klein, No Logo, pp. 197-229.
-113-
enclave by only a thick wall. The structure is actually a converted farm, and
some rooms, the workers tell me, are really pigpens with roofs slapped on
219
them.
Accanto agli operai sfruttati, possono essere considerati Non People anche il trentenne
che, sebbene laureato, lavora da McDonalds o il quindicenne impiegato part-time da Burger King ed i migliaia di giovani a contratto dellindustria culturale.220
Se i poveri lavoratori delle zone franche non possono ribellarsi in quanto preclusa loro
ogni forma di organizzazione sindacale, in Occidente, dalle Universit alle strade, dagli
Stati Uniti allEuropa si sono generati vari gruppi di protesta contro lassenza di
pubblicitarie.
Naomi Klein cita due movimenti in particolare: il primo fa riferimento al Culture Jamming221, allinterferenza culturale e si fonda sulla manipolazione creativa di
manifesti pubblicitari, rei di veicolare messaggi distorti e ipocriti. Tale pratica affonda
le proprie radici negli anni Trenta, in seguito alla Grande Depressione, allorquando il
N. Klein, No Logo, p. 208. N. Klein, No Logo, pp. 197-229. N. Klein, No Logo, pp. 279-309.
-114-
che attaccava gli annunci non tanto per le immagini false che proponevano, ma in quanto manifestazione pubblica di un sistema economico difettoso222. Ci che anima oggi i culture jammer la necessit di interagire e rielaborare un messaggio di solito a
bridging the spectrum of the culture jamming is the beliefs that the free
speech is meaningless if the commercial cacophony has risen to the point that
223
no one can hear you. [] People resent the destruction of culture and its
assieme a molti altri, usato allinterno di un movimento politico molto vasto che si
N. Klein, No Logo, pp. 302-308. N. Klein, No Logo, p. 284. N. Klein, No Logo, p. 287.
-115-
Un altro movimento di protesta quello che nasce dalla conservazione della cultura della strada, messa a repentaglio dalle mire espansionistiche del branding cos come dalla confusione e dal traffico quotidiano. Il suo slogan Reclaim the Streets225. Esso
si oppone alla privatizzazione delle strade che sono, invece, un bene collettivo. Lo
dimensioni internazionali, delle strade, che vuole restituirle alla gente sottraendole
The privatization of the public space in the form of car continues the erosion
commodity.
Con il tempo Reclaim The Streets diventata unorganizzazione che conta migliaia di
simpatizzanti e ha trovato sostegno tra i gruppi di ecologisti estremisti e gli amanti della
musica elettronica. Le rivendicazioni di cui si fanno portavoce hanno portato il movimento fino ai G8 pi recenti, al fianco dei no-global. Accanto a queste strategie di
225 226
-116-
protesta globale Klein parla anche di iniziative prese a livello locale da alcune universit
statunitensi al fine di boicottare le multinazionali invischiate in rapporti poco chiari con regimi dittatoriali e per cercare di annullare i contratti con esse stipulati.227
liberi cittadini della libert di espressione e saltando a pi pari intere pagine della
227
-117-
Nelle conclusioni della sua opera Naomi Klein traccia un bilancio dellattivismo contro
Torri Gemelle, i temi base della protesta hanno subito un cambiamento. Nel volgere di
brevissimo tempo, i giovani universitari che allinizio si erano scagliati contro luna o
Internazionale.
sempre tenuti in contatto, rappresenta uno dei vettori principali della globalizzazione:
Internet. La rete ha permesso di comunicare, scambiare idee e notizie tra cittadini che
Naomi Klein conclude sostenendo che, gli stessi simboli dei nemici, ovvero i loro
marchi, i loro grattacieli, nonch i tavoli delle trattative, non sono mai stati i veri
-118-
obiettivi finali della rivolta e del dissenso. Essi sono piuttosto delle metafore, delle porte
attuale.
For years, we in this movement have fed off our opponents symbols-their
brands, their office tower, their photo opportunity summits. We have used
them as rallying cries, as focal points, as popular education tools. But these
symbols were never the real targets; they were the levers, the handles. The symbols were only ever doorways. Its time to walk through them.228
Lesortazione finale della giornalista a sfondare le porte del sistema Its time to walk
partecipe attivismo.
228
-119-
BIBLIOGRAFIA
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Editrice
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1993 Ritzer G., The Globalization of Nothing 2, Thousand Oaks, Pine Forge Press,
2007
-121-
SITOGRAFIA
contenente oltre dieci milioni di articoli ripresi dalle testate giornalistiche di tutto il
Portale a cura di Giovanni Salmeri. Ospita altri siti, gestiti autonomamente dai rispettivi
responsabili, inerenti alle tematiche politiche, filosofiche ed economiche. www.accademiadellacrusca.it .Consultato il 31 Ottobre 2007
Sito istituzionale dell'Accademia della Crusca. In esso presente una sezione che
Sito dedicato a linguisti, studenti e docenti di lingua Inglese. Offre notizie e supporti
-122-
dell'ideale progressista negli USA. Il sito propone un'ampia scelta di articoli e notizie
difficilmente reperibili nel sistema mediatico tradizionale, gestito dalle multinazionali. www.bookbrowse.com. Consultato il 20 Aprile 2007. Sito contenente le rassegne
Portale del quotidiano italiano Corriere della Sera. E' stato utile consultare l'archivio
degli speciali sulla tematica del G8. www.ecologiasociale.org .Consultato il 10 Ottobre 2007
della globalizzazione attraverso l'analisi dei risultati conseguiti nei diversi summit
organizzati dai rappresentanti degli otto Paesi pi industrializzati del mondo. www.guardian.co.uk .Consultato il 1 Settembre 2007
-123-
Portale della testata giornalistica inglese The Guardian, fondata nel 1821. All'interno
possibile consultare un archivio contenente articoli sul tema della globalizzazione. www.harpercollins.co.uk .Consultato il 23 Agosto 2007 Sito della casa editrice Harper Collins che ha pubblicato l'edizione inglese di No Logo. www.imf.org .Consultato il 20 Novembre 2007
pubblicazioni su tematiche politiche economiche e sociali. www.larivistadelmanifesto.it .Consultato il 10 Marzo 2007 Versione on-line dell'omonima rivista di dibattito politico e teorico, a livello italiano e
culturale. Il direttore responsabile del periodico Lucio Magri. www.learntoquestion.com .Consultato il 25 Febbraio 2008
Sito creato nel 1999 dagli studenti della Boston Latin School (Massacchussets).
In esso si affrontano tematiche quali: razzismo, discriminazione e identit culturali. www.mcspotlight.org .Consultato il 26 Maggio 2007
-124-
Sito ufficiale della giornalista e scrittrice Naomi Klein. www.polity.co.uk .Consultato il 5 Settembre 2007
Sito gestito dalla casa editrice inglese Polity Press, fondata nel 1984, operante nel
campo delle scienze sociali e degli studi umanistici. All'interno possibile consultare
brani tratti dai volumi pubblicati. www.repubblica.it .Consultato il 3 Dicembre 2007 Portale del quotidiano italiano La Repubblica. Ai fini dell'elaborato stato utile consultare l'archivio del supplemento culturale e di attualit Diario. www.shell.org. Consultato il 23 gennaio 2008. Sito ufficiale dellomonima compagnia
petrolifera, contiene, oltre alle varie promozioni commerciali, anche il codice etico e
Sito contenente recensioni di libri, interviste e tematiche culturali, gestito dallo scrittore
-125-
Informatica. Nel sito sono presenti ricerche e articoli di stampo filosofico. Inoltre
Sito ufficiale dell'Universit del Nebraska, all'interno del quale possibile consultare la versione on-line de The International Third World Studies Journal and Review. www.worldsocialism.org .Consultato il 10 Agosto 2007
Sito del movimento socialista mondiale contenente recensioni di libri e interviste che
vertono sull'impegno anticapitalista. www.yesmagazine.org .Consultato il 2 Giugno 2007 Versione on-line della rivista alternativa Yes!, pubblicata dal Positive Future Network,
-126-
www.zmag.org .Consultato il 5 Settembre 2007 Sito del mensile indipendente Zmag, impegnato nella critica alla vita politica,
-127-