Brigitta di Svezia

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Brigitta di Svezia
La principessa Brigitta nel 2013
Principessa di Hohenzollern-Sigmaringen
Stemma
Stemma
In caricadal 25 maggio 1961
(63 anni e 170 giorni)
Nome completosvedese: Birgitta Ingeborg Alice Bernadotte
italiano: Brigitta Ingeborg Alice Bernadette
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliPrincipessa di Svezia
NascitaPalazzo di Haga, Solna, Svezia, 19 gennaio 1937 (87 anni)
DinastiaBernadotte per nascita
Hohenzollern-Sigmaringen per matrimonio
PadreGustavo Adolfo di Svezia
MadreSibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha
ConsorteGiovanni Giorgio di Hohenzollern-Sigmaringen
FigliCarl Christian
Désirée
Hubertus
ReligioneLuteranesimo svedese

Brigitta di Svezia (nome completo in svedese Birgitta Ingeborg Alice[1]; Solna, 19 gennaio 1937) è una principessa svedese.

Divenne principessa di Hohenzollern-Sigmaringen per matrimonio.

Infanzia ed educazione

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La principessa Birgitta nel 1958

Suo padre era il principe Gustavo Adolfo,[1] figlio di Gustavo VI Adolfo e di Margherita di Connaught, e la madre era Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha,[1] figlia di Carlo Edoardo e di Vittoria Adelaide di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg. È sorella maggiore dell'attuale re di Svezia, Carlo XVI Gustavo.

Nel 1947 rimase orfana del padre, quando questi perse la vita in un incidente aereo presso l'aeroporto di Kastrup, in Danimarca, di ritorno da una visita di Stato nei Paesi Bassi.[2]

Fu allevata principalmente dalla tata Ingrid "Nenne" Björnberg (1913-1994), poiché sua madre non aveva abbastanza tempo da dedicare ai figli a causa dei suoi impegni ufficiali.[3] Fino all'età di quattordici anni venne istruita privatamente, poi frequentò la Scuola Francese, dove ottenne margini di libertà più ampi.[3]

Nel 1956 entrò al Gymnastiska Centralinstitutet e si diplomò nel 1958, iniziando in quell'anno a lavorare come insegnante di ginnastica alla Broms skola.[2][3][4] Nello stesso periodo ebbe una relazione con l'hockeista Sven Tumba.[3][4]

Stig Sollander, Beng Eriksson, Brigitta e Sigvard Ericsson nel 1956

Nel novembre 1960 andò con la sorella Désirée negli Stati Uniti d'America, per celebrare il cinquantesimo anniversario della Fondazione Americano-Scandinava in rappresentanza del nonno Gustavo VI Adolfo.[5] È la madrina di battesimo del nipote Carlo Filippo.[6]

Appassionata di golf, fa parte come membro onorario del consiglio della Royal Swedish Golf Society e ospita il The Princess Birgitta Trophy dal 1991, presso il Santa Ponsa Golf Club di Maiorca.[2][6] Altro suo interesse è la moda, al punto che per molti anni possedette un proprio negozio d'abbigliamento, chiamato "Popcorn", situato al centro di Monaco di Baviera.[3]

Nell'ottobre 2008 rappresentò la Svezia in viaggio in Nuova Zelanda.[3] Il 25 dicembre 2022 la SVT ha trasmesso un documentario prodotto dal regista Jens Lind, incentrato, attraverso un'intervista, sulla vita della principessa Brigitta.[7] È una delle fondatrici dell'organizzazione HELP, che si occupa di sostenere i bambini vulnerabili ed è spesso finanziata dai tornei di golf da lei pianificati.[3]

La principessa Brigitta di Svezia con il marito nel giorno del loro matrimonio

Probabilmente Brigitta rifiutò una proposta di nozze da parte dello scià Mohammad Reza Pahlavi.[6] Nel 1960, durante le Olimpiadi di Roma, si innamorò di un italiano, che tuttavia morì assassinato.[8]

Il 15 dicembre 1960[8] si tenne l'annuncio del suo fidanzamento con il principe Giovanni Giorgio di Hohenzollern-Sigmaringen (31 luglio 1932 - 2 marzo 2016), un esperto di belle arti,[6] figlio del principe Federico Vittorio e di Margherita Carola di Sassonia. Si conobbero a un cocktail party nel 1959 a Monaco di Baviera, dove Brigitta soggiornò con Catty Hägglöf, sua amica d'infanzia, per migliorare la conoscenza del tedesco.[2][3][6][8]

Furono sposati con rito civile il 25 maggio 1961,[1] nella Rikssalen del Palazzo Reale di Stoccolma dal sindaco Yngve Kristensson,[9] e con rito religioso il 30 maggio,[1] nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista al castello di Sigmaringen.[6]

In occasione del matrimonio Brigitta chiese di entrare nella Chiesa cattolica, la stessa del marito, ma poiché il suo impegno spirituale venne messo in dubbio la sua conversione non è mai avvenuta.[6] Si separarono nel 1990 e Brigitta prese residenza a Maiorca, in Spagna.[6]

Brigitta e il marito in carrozza nel loro del giorno matrimonio civile

Brigitta di Svezia e Giovanni Giorgio di Hohenzollern-Sigmaringen ebbero due figli e una figlia:[1]

  • S.A.R. Carl Cristian Friedrich Johannes Meinrad Maria Hubertus Edmund, principe di Hohenzollern-Sigmaringen (nato il 5 aprile 1962) ha sposato Nicole Neschitsch, ed hanno un figlio: il Principe Nicolas Johann Georg Maria;
  • S.A.R. Désirée Margherita, principessa di Hohenzollern-Sigmaringen (nata il 27 novembre 1963);
  • S.A.R. Hubertus Gustav Adolf Veit Georg Meinrad Maria Alexander, principe di Hohenzollern-Sigmaringen (nato il 10 giugno del 1966) ha sposato Uta Maria König hanno due figli: il Principe Lennart Carl Christian (nato e morto nel 2001) e la Principessa Vivianne (nata nel 2009,è stata adottata).

Titoli e trattamento

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  • 19 gennaio 1937 - 25 maggio 1961: Sua Altezza Reale, la principessa Brigitta di Svezia
  • 25 maggio 1961 - attuale: Sua Altezza Reale, la principessa Brigitta di Hohenzollern-Sigmaringen
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Gustavo V di Svezia Oscar II di Svezia  
 
Sofia di Nassau  
Gustavo VI Adolfo di Svezia  
Vittoria di Baden Federico I di Baden  
 
Luisa di Prussia  
Gustavo Adolfo di Svezia  
Arturo, duca di Connaught e Strathearn Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Vittoria del Regno Unito  
Margherita di Connaught  
Luisa Margherita di Prussia Federico Carlo di Prussia  
 
Maria Anna di Anhalt  
Brigitta di Svezia  
Leopoldo, duca di Albany Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Vittoria del Regno Unito  
Carlo Edoardo di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Elena di Waldeck e Pyrmont Giorgio Vittorio di Waldeck e Pyrmont  
 
Elena di Nassau  
Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Federico Ferdinando di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg Federico di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg  
 
Adelaide di Schaumburg-Lippe  
Vittoria Adelaide di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg  
Carolina Matilde di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg Federico VIII di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg  
 
Adelaide di Hohenlohe-Langenburg  
 


Carlo XIV Giovanni
Figli
Oscar I
Carlo XV
Oscar II

Gustavo V
Gustavo VI Adolfo
Gustavo Adolfo

Carlo XVI Gustavo

Carlo Filippo

Vittoria

Onorificenze svedesi

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Membro e Commendatore degli Ordini di S. M. (Reale Ordine dei Serafini, LoKavKMO) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di I Classe dell'Ordine famigliare reale di re Gustavo VI Adolfo - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di I Classe dell'Ordine famigliare reale di re Gustavo VI Adolfo
— [14]
Dama dell'Ordine famigliare reale di re Carlo XVI Gustavo - nastrino per uniforme ordinaria
I Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmt) - nastrino per uniforme ordinaria
I Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmt)
— 30 aprile 1996
Medaglia commemorativa delle nozze della Principessa della Corona Victoria e il Principe Daniel (VD:sBMM) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle nozze della Principessa della Corona Victoria e il Principe Daniel (VD:sBMM)
— 19 giugno 2010
II Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmtII) - nastrino per uniforme ordinaria
II Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmtII)
— 15 settembre 2013[17][18]
III Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmtIII) - nastrino per uniforme ordinaria
III Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (CXVIG:sJmtIII)
— 30 aprile 2016[19]

Onorificenze straniere

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Dama di Gran Croce dell'Ordine del Leone d'Oro della Casa di Nassau (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c d e f Darryl Lundy, Genealogia della principessa Brigitta di Svezia, su thepeerage.com, thePeerage.com, 10 maggio 2003. URL consultato il 13 giugno 2010.
  2. ^ a b c d (EN) Moniek Bloks, Princess Birgitta of Sweden – The second Haga Princess, su historyofroyalwomen.com, 19 agosto 2022. URL consultato il 12 luglio 2023.
  3. ^ a b c d e f g h (SV) Birgitta - prinsessa av Hohenzollern och medlem i svenska kungafamiljen, su joberg.blogg.se, 14 dicembre 2007. URL consultato il 13 luglio 2023.
  4. ^ a b (SV) Nationalencyklopedin (abonnemang), su ne.se. URL consultato il 12 luglio 2023.
  5. ^ (EN) Who is Princess Désirée of Sweden?, su royalcentral.co.uk, 2 giugno 2023. URL consultato il 12 luglio 2023.
  6. ^ a b c d e f g h (EN) Scott Mehl, Princess Birgitta of Sweden, Princess of Hohenzollern, su unofficialroyalty.com. URL consultato il 12 luglio 2023.
  7. ^ (SV) Sessan - en kunglig saga, su svtplay.se. URL consultato il 12 luglio 2023.
  8. ^ a b c (SV) Agneta Nisbeth, Prinsessan Birgitta: Min dröm-man blev mördad, su svenskdam.se, 4 gennaio 2017. URL consultato il 14 luglio 2023.
  9. ^ (SV) Per-Erik Lindorm, Ett folk på marsch: 1960-1977, Stoccolma, Bonnier, 1978, p. 35, ISBN 91-0-041950-8.
  10. ^ Noblesse et Royautés Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive., King's sisters attending Victoria's wedding, 19/06/2010, Group photo Archiviato il 10 dicembre 2012 in Archive.is.
  11. ^ Immagine
  12. ^ Immagine
  13. ^ Immagine (JPG), su royalhats.files.wordpress.com. URL consultato il 22 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ Immagine, su theroyalforums.com. URL consultato il 22 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2015).
  15. ^ Immagine
  16. ^ Immagine, su royalhats.files.wordpress.com. URL consultato il 22 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2013).
  17. ^ Giubileo di rubino di Carlo XVI Gustavo
  18. ^ Immagine (PNG), su gfx.bloggar.aftonbladet-cdn.se. URL consultato il 22 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
  19. ^ Daily Mail
  20. ^ Immagini
  21. ^ Immagini
  • (SV) Per-Erik Lindorm, Ett folk på marsch: 1960-1977, Stoccolma, Bonnier, 1978, ISBN 91-0-041950-8.

Altri progetti

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