Coordinate: 39°26′N 16°07′E

San Benedetto Ullano

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San Benedetto Ullano
comune
San Benedetto Ullano – Stemma
San Benedetto Ullano – Bandiera
San Benedetto Ullano – Veduta
San Benedetto Ullano – Veduta
Panoramica di San Benedetto Ullano
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoRosaria Amalia Capparelli (Impegno Comune) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate39°26′N 16°07′E
Altitudine460 m s.l.m.
Superficie19,57 km²
Abitanti1 358[1] (31-3-2024)
Densità69,39 ab./km²
FrazioniMarri, Piano dei Rossi
Comuni confinantiFuscaldo, Lattarico, Montalto Uffugo
Altre informazioni
Cod. postale87040
Prefisso0984
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078112
Cod. catastaleH774
TargaCS
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitanti(IT) sanbenedettesi (AAE) shënbenedhitan
PatronoSan Benedetto Abate
Giorno festivo21 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Benedetto Ullano
San Benedetto Ullano
San Benedetto Ullano – Mappa
San Benedetto Ullano – Mappa
Posizione del comune di San Benedetto Ullano all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale

San Benedetto Ullano (Shën Benedhiti in arbëreshë) è un comune italiano di 1 358 abitanti[1] della provincia di Cosenza, in Calabria.

Situato ai piedi del colle Sant'Elia, all'altitudine media di 460 metri s.l.m., il centro è posto sul fianco orientale della Catena Paolana in posizione dominante la valle del Crati.

Tra gli insediamenti arbëreshë più vicini a Cosenza, fu a lungo la principale comunità albanese di Calabria e dal 1732 fu sede del collegio per la formazione dei propri sacerdoti di rito greco-cattolico, in seguito trasferito nel 1860 a San Demetrio Corone. Fu uno dei centri principali della cultura degli albanesi di Calabria, e nel Risorgimento uno dei centri più attivi di propaganda e azione insurrezionale della regione.

Nelle due frazioni di Marri, a 440 metri s.l.m., anch'essa storica comunità albanese, e Piano dei Rossi, a 450 metri s.l.m., è ancora parlata la lingua albanese.[senza fonte]

Collage di foto su San Benedetto Ullano

Geografia fisica

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Il paese ha origine molto antiche e le prime notizie storiche certe risalgono agli ultimi decenni del XII secolo, quando fu feudo dei duchi normanni di Montalto, che in quegli anni vi fondarono un monastero benedettino, da cui il piccolo borgo prese il nome. La specifica "Ullano" si riferisce, probabilmente, ad un antico luogo abitato che sorgeva nei pressi, dal latino Aulanium. L'antico borgo medioevale ebbe un decisivo impulso demografico ed economico, con conseguente sviluppo urbanistico, nella seconda metà del XV secolo, quando fu ripopolato da profughi albanesi.

Vi sorse nel 1732 il collegio italo-albanese, detto italo-greco corsiniano o ullanense-corsiniano, in onore di papa Clemente XIII che lo istituì per la formazione del clero di rito greco-cattolico.

Il paese fu coinvolto nelle lotte del risorgimento italiano; molti suoi abitanti presero parte attiva ai moti di Cosenza del 1844 e 1848.

Lo stemma e il gonfalone del comune di San Benedetto Ullano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 dicembre 1984.[3]

«Stemma d'argento, al san Benedetto di carnagione, vestito d'azzurro, raggiante d'oro, impugnante con la mano destra la croce potenziata dello stesso, ritto sulla pianura erbosa di verde, accompagnato da due fregi curvilinei di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo d'azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Una gjitonia del centro storico
Chiesa San Benedetto Abate, iconostasi
Chiesa San Benedetto Abate, affresco, l'arrivo degli esuli albanesi in Italia

Contornata dalla natura e da un paesaggio montuoso, il centro storico di San Benedetto Ullano è caratterizzato da ricchi portali settecenteschi con stemmi e numerosi archi e archetti che sono tipici delle gjitonie.

Rilevante è la cappella della nobile famiglia dei Rodotà dei Coronei, nella Chiesa dedicata alla Madre del Buon Consiglio dei primi decenni del 1700, dove la balaustra dell'altare, chiaramente latina, contrasta con l'altare quadrato sormontato da quattro colonne tipicamente di stile bizantino; uno sguardo all'urna cineraria di epoca imperiale romana e ad alcune epigrafi.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[4]

Costumi albanesi di San Benedetto Ullano

Tradizioni e folclore

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La mattina della Domenica delle palme si svolgono processioni commemorative della resurrezione di Lazzaro, cantando le "Kalimere". Degli antichi e complessi riti che si svolgono nel corso della Settimana Santa permane la processione degli "Açiomeri" del Giovedì e Venerdì santo. La festa della Madre del Buon Consiglio si festeggia la prima domenica di maggio e il culto si collega all'esodo degli albanesi in Calabria.

Tra le attività più tradizionali vi sono quelle artigianali, che si distinguono per l'arte della tessitura, finalizzata alla realizzazione di arazzi, di coperte, di borse, caratterizzate da disegni e da temi ispirati alla storia albanese.[5]

Geografia antropica

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La frazione Marri venne fondata nella seconda metà del XV secolo da Arbëreshë che oltrepassarono il fiume Argentino; vi si trova la chiesa di San Salvatore in località Piano dei Rossi, realizzata nei caratteri tipici di recupero delle forme stilistiche bizantine.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Agesilao Milano Partito Comunista Italiano Sindaco
1990 1995 Luigi Mazzucca Democrazia Cristiana Sindaco
1995 1999 Raffaele Greco Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1999 2004 Raffaele Greco Democratici di Sinistra Sindaco
2004 2014 Gianni Carnevale Lista civica Sindaco
2014 in carica Rosaria Amalia Capparelli Impegno Comune Sindaco
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ San Benedetto Ullano, decreto 1984-12-05 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 giugno 2022.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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