L'idea di base è pure interessante, con le tre linee narrative che si accavallano e intrecciano, ma è tutto troppo pretenzioso dal punto di vista narrativo e banale nella realizzazione (la regia delle sequenze ambientate nel XVI secolo sembrano quelle di un film del pomeriggio di Serie B). Il finale, poi, è il trionfo del kitsch.
Dura la vita quando non c'è un film di Kon da scopiazzare, caro Darren.