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Tecnicamente notevole pur essendo un film pop. Si perde nel secondo atto dove si poteva tagliare più di qualcosa. Dialoghi credibili a parte le scene con Galina, la madre di Vanja.
Ottima la scrittura di questi personaggi “non violenti” che sono praticamente gli uomini fidati dell’oligarca russo, al posto del solito cliché degli scagnozzi dal grilletto facile. Ogni personaggio è a suo modo insopportabile, tranne loro, che sembrano essere gli unici buoni alla fine della fiera.
Si mette in scena…
e se poi si viene a sapere? cosa penseranno di noi? quante scopate perse così… che film immenso
L’onirico che ancora una volta è un mezzo per raccontare le fantasie, i traumi e le emozioni che rimangono nascosti dentro di noi. La violenza è sia la causa che l’effetto, viene restituita a chi pensa, con leggerezza e superficialità, di poter manipolare le persone per tornaconto personale. Inland Empire 7 anni prima. Imperdibile
“”“Protagonista””” piatto dal primo all’ultimo secondo, ritmo frenetico da epilessia, personaggi messi a caso come la giornalista o il padre di Gino, tema del bene e del male trattato in maniera più che superficiale per poi chiudere con la solita cazzatina del volemose bene.
Tecnicamente neanche malvagio e ogni tanto diverte, ma sono più le volte che fa incazzare.
Dreamworks sveglia