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e per scoprire gusti e riflessioni dei miei amichetti
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Film che vidi da bambino e che mi ha segnato come probabilmente mai nessun altro. La scena finale mi fa provare un terrore difficile da spiegare. La caducità della cose, della vita, della nostra civiltà, rappresenta da quella statua della libertà semi-sepolta, mi fa venire meno la terra sotto i piedi.
This review may contain spoilers. I can handle the truth.
Jackie Chan aka “passpartout” che canta fra’ Martino campanaro.
Fogg che mendica e chiede “una mano” e un tizio gli risponde: “non ti serve una mano, ti servono i soldi”.
Fogg che starnutisce e un tizio cade dalle narici della testa della statua della libertà modi muco.
La ciurma che accetta di smontare la nave per costruire un velivolo da catapultare in cielo in cambio di un’operazione chirurgica ai capezzoli del capitano.
Una quantità indefinita di transizioni di rara bruttezza, soprattutto nel passaggio da una città all’altra.
Solo due parole per descrivere questo film: ABSOLUTE CINEMA
Difficile guardarlo in sala e dover trattenere gli applausi che potrebbero partire ogni volta che Berlinguer proferisce parole.
Mai trovato divertente questa comicità. Relazioni amorose basate sulla molestia.
Spettacolo però ogni volta che parte Vianello e celeste nostalgia di Cocciante sul finale.