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Anche questo grande classico. Dopo aver visto il primo (Il silenzio degli innocenti) non ho impiegato troppo a recuperarmi anche il secondo.
Come si intuisce (dal titolo) è molto più concentrato sul personaggio di Lecter. Rispetto alla storia ambientata dieci anni prima, qui ci si concentra a mio avviso meno sugli aspetti psicologici. Stacce.
La storia è solida anche in questo film. La tensione, componente chiave in qualunque thriller, è ben resa.
Il richiamo alle vicende della famiglia Pazzi l’ho…
E che ve devo di’? Se non l’avete visto (a me mancava) recuperatelo. Siate disposti mentalmente, non è una passeggiata di salute ma ne vale sicuramente la pena.
Andava recuperato, come troppi altri. Ma da qualche parte si dovrà pur cominciare no?
Un bel dramma. È un punto di vista che troppo spesso si tende ad ignorare; la storia raccontata ci fa capire che la realtà è complicata da conoscere e interpretare, sempre.
Umano
Una tipica commedia italiana (ma va’?!). Molti personaggi sono stereotipati ma c’è da dire che i protagonisti funzionano e sono tutt’altro che anonimi. Jerry Calà fa un grandissimo lavoro (interpretando un muto) e Lino Banfi ci si incastra bene bene. Ho avuto più volte difficoltà a capire i dialoghi (sarà l’audio? Il dialetto piemontese? Un mix dei due? Probabile).
Menzione d’onore a quella gran bella donna di Mara Venier (sono quasi sicuro fosse lei ma non ho controllato nei titoli di coda).
Classicone