Gabrielle (Léa Seydoux) decide di sottoporsi ad un processo di purificazione per cui le emozioni vengono smussate per avere più autocontrollo.
Questo è il tipo di cinema che mi smuove e mi commuove. L'analisi della natura umana e dell'accettazione del proprio essere sono da sempre concetti che mi hanno da un lato affascinato e dall'altro atterrito. Bertrand Bonello sfida questa condizione agendo sul DNA, creando un assurdo metodo per "disumanizzare" l'individuo intervenendo sulle emozioni. Questo processo di "purificazione" però deve…