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3/5 stelle, anche se sarebbe più corretto dire che darei 4 stelle alla prima parte, in cui c’è stato il puro filosofeggiare sul tema della religione, e 2 stelle alla seconda, in cui il film si è trasformato nel classico horror con il tipo pazzo che tiene donne prigioniere in cantina.
Altra pecca del secondo tempo è stata la “fretta” di dover concludere: dare un senso alla follia delle due porte, spiegare la questione dell’unica vera religione (spoiler: il controllo)…
Allora allora.
Bel film, luci, recitazione, musiche, trama, tutto ha fatto il suo, ma non così bello da risaltare o lasciare il segno (o vincere un Oscar, a parer mio).
Ho apprezzato i momenti comici che spezzano e alleggeriscono, ho fatto il tifo per Igor sin dalla sua prima apparizione, ho empatizzato con l’ingiustizia che stava subendo Anora.
Credo che però il mio giudizio sia influenzato da due fattori: in positivo da una recensione che sentii riguardo allo spirito combattivo…
Junta crystal girl 🔮
Trama un po’ zoppicante, al solito il turista che si innamora della ragazza reietta dal paesino, giudicata strega perché riesce dove molti giovani del villaggio non riescono: a scalare una montagna che nelle notti di luna piena irradia con una strana luce blu.
Si capisce che dietro a questa luce blu ci sono dei minerali, ma non si capisce il vero motivo che attrae e ipnotizza la ragazza e i giovani (e solo ragazzi) del paese;…
Periodo postbellico (1918-1924)
Altro kolossal storico, parte del filone Kostümfilme, con Emil Jannings nei panni del Faraone Amenes, Paul Wegener come Samlak, la sua compagna e attrice Lyda Salmonova in Makeda, Theonis interpretata da Dagny Servaes.