⋆｡‧˚ʚ on ne meurt d’amour qu’au cinéma ɞ˚‧｡⋆
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Wild at Heart 1990
Carino, ma non emotivamente coinvolgente come tutti gli altri film di Lynch, ad eccezione di un finale strepitoso.
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The Elephant Man 1980
The Elephant Man (1980) è pura poesia, un film multigenerazionale che fino alla fine della storia, ti fa galleggiare in un gran mare di lacrime.
Amo questo Lynch, capace di trasformare in un cimelio prezioso le espressioni umane.
Ogni singola scena va assaporata con tutta la delicatezza e la sensibilità che occorrono per accogliere un prodotto del genere; la scena del teatro, ad esempio, dove Kendall, consapevole dell’avvicinarsi della morte di John, gli fa un omaggio; o la scena della stazione dei…
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Eraserhead 1977
Primo lungometraggio di un Lynch un po’ più giovane, il quale, però, ci mostra perfettamente e con coscienza di causa a cosa serva il cinema degli ultimi anni dell’800 e i primi del ‘900: mostrare con dettaglio ciò che il teatro non poteva fare (cose, volti, pulsioni, desideri). L’obiettivo del cinema è questo, prima ancora che venga arricchito dalla forma teatrale e che trasformi tutti i prodotti in un ammasso di dialoghi vuoti e privi di senso, spesso fin troppo superficiali.…
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Blue Velvet 1986
La mia opinione potrebbe andare un po’ controcorrente rispetto al pensiero di molti, ma Blue Velvet è il film che meglio unisce la perversione, l’inquietudine e il brivido caratteristici del cinema di Lynch.
Con una trama un po’ più regolare e semplicistica (caratteristica che ho personalmente apprezzato), la storia di una cantante dal passato pieno zeppo di violenza fisica e psicologica, e quella di un ragazzo, Jeffrey, che va incontro a qualcosa di molto più grande di lui, si incontrano.…
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