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Ragazza cattolica che resta in cinta misteriosamente ..boh non capisco perché inventarsi storie, bastava fare un docufilm su Emanuela Orlandi parlando delle Monache Ischitane che facevano scolare i corpi delle consorelle giù nelle segrete io non capisco sti stelle e strisce
"ma cooome, ti dorme sul sòfa, poi vuole pure riparare..e tu che fai? Rifiuti? Ma che donna è questa? BOTTANA È"
In un mondo globalizzato e appiattito, grazie a questa frizzante commedia capisci veramente il divario tra l'arretratezza (e purezza) della provincia del sud Italia e la multiculturale Swinging London degli anni 60. La trama è debole, ma l'interpretazione della Vitti e le gag la consacrano come mattatrice, solo la sua interpretazione vale tutto il film.. ringraziate di essere italiani per poterne godere pienamente, perché per un anglofono (le recensioni estere confermano) oltre a acconciature e abiti iconici rimane ben poco.
Un ragazzo gay di 22 anni scrisse a Scola “Grazie al suo film, sono riuscito a parlare del mio orientamento con mio padre, andammo al cinema e gli dissi “io sono come quel Gabriele”.. questo per il regista rimase la maggior gratifica;
Nel 1977 di omosessualità non si parlava, erano gli anni della rivoluzione dei costumi certo, ma questo argomento rimaneva ancora un tabù;
Nessun regista ebbe il coraggio di esporsi: volevi rappresentare un gay? Bene, allora piume di struzzo…