Ritorno al futuro + Yesterday.

Pieno pieno pieno di Easter egg. Applausi per COMPRO ORZO. Per la citazione di Natale Al Cesso. Per le sorprese continue. Wow.

Saul Goodman e Doc Brown combattono i russi facendo un “Mamma! ho Perso L’Aereo” per adulti.

Veltroni potrebbe sul serio essere il migliore documentarista italiano.
Una lezione di giornalismo, perchè mostra i fatti senza commento, un semplicissimo montaggio, dagli albori della tv italiana ad oggi. Ma in ogni clip uno stile diverso, di conduzione, di narrazione, mostra com'è cambiata la tv e il giornalismo televisivo, e il modo di raccontare la notizia.

Stray - The Movie

Poteva essere un 3 stelle pieno. Niente di originale, certo, ma pieno di cose interessanti. Ma le sequenze con l'AI sono imperdonabili, il finale è solo orribile. Dio benedica, salvi e protegga Edoardo Bennato.

Meraviglioso, potente, speravo solo che ad un certo punto si trasformasse in scimmia e cantasse un pezzo di Robbie Williams. Ma mi accontento.

Il secondo migliore biopic musicale dell'anno.

Non mi è chiaro come sia possibile convertire una folla incazzata in adorante nel giro di un singolo assolo di armonica. Comunque: molto bello anche per il 2% degli spettatori che effettivamente conoscano più di una canzone di Dylan. Molto deluso dal fatto che Dylan non fosse rappresentato come una scimmia.

Attendo il sequel ambientato a roma, intitolato «tra le stelle e la stanza » in cui chalamet interpreta De Gregori.

Difetti del film, pochissimi: protagonisti troppo boni, una scena che sembrava muccino, nemmeno una canzone di Robbie Williams.

Due o tre versioni diverse di Get Back, una dietro l’altra. Una invadentissima Ono, un inaspettato Fabrizio Bracconieri nel ruolo di quello che regge il testo a John Lennon. L’agente che fa la figura del fesso. In imax altro pianeta.

Non c’è davvero Bracconieri,
è uno che gli somiglia tanto

Non guardatelo se avete 29 anni.
Non guardatelo.
Cazzo.

Lin Manuel Miranda è il più grande regista di cinema e teatro musicale di questa generazione.

C'è The Truman Show e Pixels, c'è Lego Movie e Ready Player One, c'è la realtà di ogni giorno e quella virtuale che si confondono. Una geniale scelta lessicale per cui il protagonista, una persona normalissima, un tizio normale, si chiama Guy, il suo amico si chiama Buddy, la banca si chiama Bank, l'edicola si chiama Facts. Leggete tutte le insegne dei negozi e vi scompiscerete dal ridere. Il resto è popcorn movie colorato e purissimo, con fotografia da videogioco senza mancare di ironia pungente alla deadpool. Voglio Free Guy 2.

Scientificamente pensato per essere brutto.