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Favorite films

  • The Good Teacher
  • The Seed of the Sacred Fig
  • The Return
  • A Boat in the Garden

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  • Forbidden City

    ★★★½

  • The Good Teacher

    ★★★★

  • Heretic

    ★★★

  • Diciannove

    ★★★

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  • Forbidden City

    Forbidden City

    ★★★½

    Va innanzitutto sottolineato che il cuore pulsante de La Città Proibita sono le sequenze di combattimento: non solo ben dirette, ma genuinamente creative nell’ideazione ed esecuzione; in ogni film di arti marziali che si rispetti le botte da orbi più intrattenenti sono quelle date con oggetti anonimi e quotidiani: qui abbiamo pesci surgelati, bouquet floreali, stecche da uncinetto, spaghetti, padelle e grattugie trasformati in armi improprie. Le sequenze di combattimento sono girate competentemente, ma soprattutto sono integrate a una regia…

  • The Good Teacher

    The Good Teacher

    ★★★★

    Sembrerà strano, ma per parlare di Silenzio! si inizierà dalla fine, o meglio, da ciò che alla fine appare sullo schermo: «tratto da una storia vera». La storia vera a cui si fa riferimento è quella del regista Teddy Lussi-Modeste, che oltre a essere regista è anche insegnante di francese a Aubrevilliers a Seine-Saint-Denis nella periferia parigina, e che nel 2020 ha subìto una falsa accusa di molestie verso una sua studentessa tredicenne.

    In Silenzio!, Teddy Lussi-Modeste fa un ritratto…

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  • Reading Lolita in Tehran

    Reading Lolita in Tehran

    ★½

    Vedendo Leggere Lolita a Teheran, è lampante quanto il film sia pensato, più che come un’opera di forte valore artistico, come un prodotto espressamente rivolto al grande pubblico. Il film, tuttavia, si dimostra abbastanza superficiale nell’affrontare le tematiche che si pone di voler trattare, dalla questione femminile a quella dei libri, passando per la geopolitica del Medio Oriente. L’approccio adottato da Riklis, poi, non nasconde minimamente la propria posizione filo-occidentale sulle questioni, restringendo il proprio campo d’azione, dunque, a degli…

  • Dry

    Dry

    ★★

    Purtroppo, Siccità è poco più di un instant movie. Non ha l'acume del cinema di genere, e il suo presente immaginario non trova metafore: è scostumato, manifestazione letterale del nostro mondo. Mascherine, decreti e razionamenti, le parole ci colgono preparati, gioco di suggestione di un linguaggio giornalistico.

    L'abbondanza limita i valori di un film altrimenti intelligente: Siccità non è significativo, incide poco e a tratti. Virzì non si prende la responsabilità di un cinismo che usa solo per tratteggiare temi…

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