un film che visto in sottofondo o con attenzione si farebbe comunque notare, tanto è magistrale.
contrasti sia di immagini che di suoni, parole vuote e silenzi. Viene restituita, con una bella dose di ironia critica, un’immagine asettica dell’ordine minimalista borghese, proiettato al progresso e al conformismo; contemporaneamente il calore e la genuinità del caos del vecchio (contrapposizione tra le due parti della città) messo in scena con un occhio nostalgico.
Una finestra su cortili radicalmente diversi, affatto complementari, che…
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Mon Oncle 1958
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