samw0lker

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  • Parasite
  • Apocalypse Now
  • 2001: A Space Odyssey
  • Ponyo

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  • Eileen

    ★★★½

  • Mickey 17

    ★★★★

  • The Tenant

    ★★★★★

  • Rosemary's Baby

    ★★★★★

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  • Beautiful Boy

    Beautiful Boy

    ★★★★½

     Beautiful boy è uno di quei pochi film che ti colpisce direttamente allo stomaco, non ti permette di ragionare e ti avvalla in un mare di lacrime, in un mare di onde d’acqua salata che cerchi di superare ma che ti travolgono nella loro natura terribilmente tragica.
    Penso il più bel film sulla dipendenza da droghe che abbia visto fino ad ora, con una così prorompente componente emotiva che è difficile criticare lacune registiche/tecniche o narrative, che indubbiamente ci sono, ma…

  • Burning

    Burning

    ★★★★½

    un film complesso, affascinante, poetico…
    il controverso triangolo amoroso fra i 3 protagonisti è il fulcro dell’ opera dove lee compie uno splendido lavoro che vacilla continuamente fra il possibile, e il non possibile. fra ciò che esiste e ciò che invece non esiste, partendo da un mandarino immaginario e continuando all ‘interno della mente del giovane protagonista; che non permette a noi spettatori di avere una visione completa sui vari snodi narrativi del film, ma si limita a lasciarci…

Popular reviews

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  • Megalopolis

    Megalopolis

    ★★★★★

    Megalopolis è una grande, immensa ma forse pomposa opera d'arte, al limite della megalomania; il "canto del cigno" di Coppola, dove quest'ultimo, non si fa scrupoli nel mostrare in modo incondizionato la propria visione artistica, sociale e politica del mondo da cui siamo avvolti; un mondo inevitabilmente corrotto dall'incapacità, soprattutto dell'uomo contemporaneo, di scardinare le proprie convinzioni dal passato, di evolverci dalla "New Rome", nonostante il costante cambiamento, il "Megalon", che il futuro ci porge.
    Megalopolis è un film per…

  • Cure

    Cure

    ★★★★★

    una macabra, inquietante e ansiolitica opera del maestro kiyoshi kurosawa.
    Un capolavoro indissolubile tramite cui l’autore propone un importante spunto di riflessione sulla difficolta nel riconoscere la nostra essenza , mascherata da costrutti e ruoli sociali, nonché impieghi lavorativi e mestieri; che ci definiscono come membri di una società ma non come singole persone.
    una leggera e velata critica alla monotonia e all’ alienazione influenti sulla condizione sociale dell’uomo moderno.
    il “killer”, se così si può chiamare, e che conosciamo…

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