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o It Is so hard to swallow to me... accettare la crescita e il passaggio del tempo
Il dialogo iniziale esprime chiaramente l'illusione capitalista della scelta, della libertà che il sistema liberale si propone di garantire al proletario, al consumatore. Il protagonista è libero, non è un impiegato ma un socio, non percepisce un salario ma una parcella. È libertà o la deresponsabilizzazione del capitalista nei confronti dei suoi dipendenti? Il protagonista è libero di decidere se affittare un mezzo di trasporto dall'azienda o ne ha la necessità materiale?
Profondamente coinvolgente a livello emotivo, profondamente drammatico e reale
Boh bellissimo il multilayering di signiicati: riflessione esistenzilista/assurdista il mio livello di interpretazione preferito. Nulla ha senso, cos'è il mondo se non la possibilità di collezionare il maggior numero di esperienze possibili, dove poter trangugiare tutta la meraviglia e dove dar libero sfogo alla curiosità e alla cupidigia. Ma allora se tutto è privo di significato, perchè andare avanti, perchè non mettere fine alla propria esistenza? Che senso ha impadronirsi avidamente e consumare con foga tutto? Qualche valore, ualche caposaldo dovrà pur esistere? Ma non universale!