svetonio17

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Favorite films

  • Anatomy of a Fall
  • The Mystery of Henri Pick
  • Match Point
  • The Grand Budapest Hotel

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  • Belle

    ★★★★

  • The Return

    ★★★★

  • The Great Ambition

    ★★★

  • A Complete Unknown

    ★★★★★

Recent reviews

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  • Juror #2

    Juror #2

    ★★★★

    fuckin' good actors

  • The Zone of Interest

    The Zone of Interest

    ★★★★

    A partire dai colori della fotografia, fino ad arrivare alla recitazione degli attori, e, in particolare, di Sandra Hüller (il vero Oscar dell'anno), La zona di interesse appare un capolavoro: oscuro, contagioso, razionale. Ogni scelta registica ha un significato preciso. È la vita inquietante e, al contempo, 'normale' di una famiglia che, con la più spietata violenza, si è arricchita, è passata da "pulire nelle case" ad essere "la regina di Auschwitz" (eloquenti a questo proposito le parole della madre della protagonista, che pare in fondo la più tormentata).
    Senza essere retorico è il film di cui il 2024 aveva bisogno.

  • The Holdovers

    The Holdovers

    ★★★★

    Godibile e profondo. Un grandioso gioco di primi piani, che permette di far emergere l'abilità interpretativa degli eccezionali Paul Giamatti e Da'Vine Joy Randolph. Interessante, e aggiungerei dovuta in questo momento storico, la, pur scherzosa, attenzione nei riguardi della storia e della letteratura antica. L'approccio tra insegnante e allievo diventa infatti via via di matrice quasi lucreziana: "come i medici, quando cercano di somministrare ai fanciulli l’amaro assenzio, prima cospargono l’orlo della tazza di biondo e dolce miele" (De rerum…

  • Perfect Days

    Perfect Days

    ★★★★½

    Un Wim Wenders magistral, par l’interprétation profonde du primé Kōji Yakusho, réussit à photographier, avec des excellentes coupes de pièce et un chromatisme doux, la solitude harmonieuse d’un homme dans son quotidien répétitif. Mais c’est précisément la répétivité de la routine qui permet au protagoniste de profiter du plaisir de l’inattendu. La dilatation du temps, à travers une longue pause-photo, semble presque faire vivre au spectateur une inquiétude familière dans un monde où "il y a beaucoup de mondes".