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Quando Tarantino mette in scena la storia, quella vera, proprio non mi va giù. Non c'è un minimo realismo, è solo trainare le emozioni dello spettatore. Qui non ci sono evidenti errori come in Django Unchained, ma l'insensatezza di fondo rimane. Com'è possibile che, nel 1944, quando la Germania non aveva ancora preoccupazioni serie e dominava l'Europa, Hitler e tutto l'alto comando nazista, che avevano evitato e/o scoperto svariati attentati di ogni tipo, si facciano incastrare come nulla in un…
In piena guerra fredda, il giovane aviatore Pete "Maverick" Mitchell viene reclutato nella squadriglia dei Top Gun, la punta di diamante dell'aereounautica militare americana. Qui si mette subito in gioco, e sta a lui guadagnarsi il rispetto dei compagni e l'attenzione dell'istruttrice di volo dell'accademia, Charlie, una giovane ragazza, bella e intelligente, da cui è subito attratto Maverick. Al contempo pare che i nemici dell'Unione Sovietica siano pronti a qualche manovra aerea potenzialmente letale per gli Stati Uniti, perciò dovranno entrare in azione i Top Gun. Riusciranno quindi i migliori aviatori d'America a sconfiggere i temerari aviatori sovietici?
Fuga dell’esercito inglese da Dunkirk per mettersi in salvo, il terrore dei nazisti alle calcagna è uno stato d'animo immanente. Non si vede nemmeno un nazista, la loro presenza s’intuisce dai ripetuti spari, ma son più che sufficienti a terrorizzare i nemici. Riuscire a scappare significherebbe salvare l’intero esercito britannico: il resto, è storia.
In una distopia in cui dalle tensioni della guerra fredda scoppia la terza guerra mondiale, il presidente degli USA, vittima di un attacco terroristico sovietico a bordo di un aereo, precipita con la sua navicella di salvataggio nell’isola di Manhattan, ormai divenuta un carcere a cielo aperto per l’elevato incremento di criminali. Riuscirà il criminale, ex eroe di guerra, Jena Plissken a salvare il presidente? Sarà il capolavoro cinematografico di Carpenter, ritmato da splendide musiche 80’s, a darci la risposta.