Può un comunista essere geloso?
Alcune scene le avevo viste durante un corso di sociologia parlando di doppia morale. E' animalesco, delirante e divertente; riflette una società che in alcune cose persiste ancora, anche se magari adesso in forme diverse.
Interessante per la delicatezza con cui tratta dei temi legati al corpo e alla ricerca di intimità. C'è una particolare attenzione ai movimenti delle mani e alla propriocezione dei personaggi. Le scene in cui lei si allena o quelle in cui lui traduce le canzoni mi hanno "toccato", ma il ritmo scostante e il montaggio non sono stati abbastanza per innamorarmi di questo film. In più sembra davvero che il film si concentri anche troppo su come lei affronti (e problemizzi) l'identità di lui.
Succede una cosa talmente telefonata che mi ha fatto storcere non di poco il naso. Non ne voglio parlare.
Sono contento per Miyazaki, alla sua età ha ancora il coraggio di fare uso di acidi.
Da quando è finito il film ho continuato a pensare al termine "magia". Ci penso perché il mondo profondo e simbolico in cui Miyazaki ti porta ha delle regole ben precise, rituali, protocolli e taboo da seguire connessi con una profonda intimità con la religione. Mi continuo a chiedere se sia davvero magia quella che ho visto perché i colori e le animazioni sono…
Non c'è niente che non mi sia piaciuto e ho guardato il film con stupore e amore sin dai primi minuti. È uno di quei film che arriva come una cotta e non ti passa.
Adoro queste scene in cui c'è tanta gente in una stanza a fare comunella, a parlare male di qualcuno e in cui ci si piglia a bicchierate d'acqua in faccia.
Una stella dedicata alle forze dell'ordine che indicano le cose.
