• Il lago delle oche selvatiche (2019, Diao Yinan)
Ero partito per rivedere al cinema Memories of Murder. Arrivato al cinemino la sala era però fottutamente piena (cristo bella cosa però porco due tanto bene quella sera era strafottutamente piena) e quindi niente mi hanno dirottato su questo film cinese di Diao Yinan. Uno perchè figo, due perchè in VOST.
E insomma si è rivelato un gran bel filmone noir.
Zhao è un gangster in fuga che si presenta con…
APOCALYPSE NOW – FINAL CUT (1979-2019, Francis Ford Coppola)
Il capolavoro definitivo, il lavoro di una vita.
Herzog ci conduce in una terra sconosciuta e lontana, alla quale cerchiamo di approdare attraverso l'uso del linguaggio verbale, purtroppo approssimativo e limitato. Fini Straubinger è un'anziana donna, sordocieca dalla giovinezza. Visita i compagni che, come lei, sono condannati alla solitudine e all'emarginazione, facendoci da mediatrice culturale e provando a creare un sottile filo di comunicazione e pietà con essi, mostrandoci la realtà di un mondo completamente diverso dal nostro. Fortissimo documentario capace di inoltrarsi con profondità e tatto nel paese oscuro e silenzioso dei sordociechi.
"Quando lasci andare la mia mano è come se fossimo a mille miglia di distanza".
Eliminando quasi del tutto le scene splatter del genere, il regista si concentra sul malinconico protagonista costretto a sopravvivere alla solitudine all’interno di un condominio, mentre fuori imperversa la classica apocalisse zombie. Pochissimi dialoghi, accenni ironici e malinconici, e infine un grande Denis Lavant in versione zombie. Finale aperto che un po’ delude.
