L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de fac... more L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de facon certaine a Ostie. La marque est ANNISER ou ANNISIR. Une lampe, trouvee a l’Isola Sacra, presente sur l’anse Isis et Sarapis.
10th International Round Table On Polychromy In Ancient Sculpture And Architecture Nov. 10-13, 20... more 10th International Round Table On Polychromy In Ancient Sculpture And Architecture Nov. 10-13, 2020, 14:00 -ca. 19:00 CET – En ligne Sur l'Afrique E. Neri (Paris), N. Kopczinski (Paris), F. Béjaoui (Tunis), F. Baratte (Paris) : Portraits romains dorés de l’odéon de Carthage E. Neri (Paris), L. de Viguerie (Paris), C. Bouvier (Paris), A. Brunelle, (Paris) Fathi Béjaoui (Tunis), F. Baratte (Paris) : The polychromy and wax finishing of an Imperial colossal statue from Thougga in the Bardo colle..
Alle origini del laterizio romano: Nascita e diffusione del mattone cotto nel Mediterraneo tra IV e I secolo a.C., 2019, ISBN 978-88-7140-940-5, págs. 511-514, 2019
This article presents the results of the research carried out in the area of the so-called Insula... more This article presents the results of the research carried out in the area of the so-called Insula Volusiana in Rome, from 2016 to 2021. The work involved the study of mobile artefacts, the realization of new reliefs and research in the archives. All of this has allowed for the creation of a proposal for the diachrony of the structures, divided into four successive phases (from the Hadrianic age to the 5th century AD) and a reading of the complex in its various phases of life in relation to the adjacent portus Tiberinus.
Raccolta di saggi in onore di Clementina Panella divisi in quattro sezioni principali: Questioni ... more Raccolta di saggi in onore di Clementina Panella divisi in quattro sezioni principali: Questioni di metodo; Roma, l’Italia, il Mediterraneo; Cultura materiale, società, economia; Tra passato e futuro: ricerca, tutela e valorizzazione
La ceramica costituisce senza dubbio il materiale più frequentemente rinvenuto negli scavi archeo... more La ceramica costituisce senza dubbio il materiale più frequentemente rinvenuto negli scavi archeologici e quello più utilizzato non solo per la datazione degli strati e delle strutture, ma anche negli studi di storia economica e nella ricostruzione delle correnti commerciali dell’antichità. L’utilizzazione dei reperti ceramici per queste analisi presenta dei problemi teorici e pratici di notevole portata, spesso sottovalutati negli studi archeologici, a cominciare dalla stessa difficoltà di calcolare la reale quantità di oggetti rinvenuti, e i rapporti quantitativi tra le diverse forme e produzioni. Su questi temi esiste un’ampia bibliografia, ma praticamente tutta in lingua inglese e, specialmente, che richiede competenze matematiche e statistiche di cui gli archeologi, per lo più di formazione umanistica, sono generalmente privi. Lo scopo del libro è esporre tali argomenti in modo discorsivo, riducendo al minimo indispensabile l’impiego di un linguaggio tecnico e di formule complesse.
L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de fac... more L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de facon certaine a Ostie. La marque est ANNISER ou ANNISIR. Une lampe, trouvee a l’Isola Sacra, presente sur l’anse Isis et Sarapis.
This paper reports the findings of an archaeometric study performed on 14 architectural earthenwa... more This paper reports the findings of an archaeometric study performed on 14 architectural earthenwares from the archaeological site of S. Omobono, located in the historic center of Rome (Italy). The archaeological site, accidentally discovered in 1937, includes the remains of a sacred area previously occupied by two temples, one of which was converted into the church of S. Omobono, in 1575. The samples, dated between the 7th and the 6th century BC, belong to different sectors of the site. Their petrographic, mineralogical and geochemical characterization was performed by optical microscopy (OM), X-ray powder diffraction (XRPD), X-ray fluorescence (XRF), electron probe micro-analysis (EPMA), and Raman spectroscopy (RS). The compositional data obtained were also subjected to the principal component analysis (PCA) in order to highlight similarities and differences among the samples. By combining geochemical and petrographic data, we were able to identify several different fabrics. Furthe...
L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de fac... more L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de facon certaine a Ostie. La marque est ANNISER ou ANNISIR. Une lampe, trouvee a l’Isola Sacra, presente sur l’anse Isis et Sarapis.
10th International Round Table On Polychromy In Ancient Sculpture And Architecture Nov. 10-13, 20... more 10th International Round Table On Polychromy In Ancient Sculpture And Architecture Nov. 10-13, 2020, 14:00 -ca. 19:00 CET – En ligne Sur l'Afrique E. Neri (Paris), N. Kopczinski (Paris), F. Béjaoui (Tunis), F. Baratte (Paris) : Portraits romains dorés de l’odéon de Carthage E. Neri (Paris), L. de Viguerie (Paris), C. Bouvier (Paris), A. Brunelle, (Paris) Fathi Béjaoui (Tunis), F. Baratte (Paris) : The polychromy and wax finishing of an Imperial colossal statue from Thougga in the Bardo colle..
Alle origini del laterizio romano: Nascita e diffusione del mattone cotto nel Mediterraneo tra IV e I secolo a.C., 2019, ISBN 978-88-7140-940-5, págs. 511-514, 2019
This article presents the results of the research carried out in the area of the so-called Insula... more This article presents the results of the research carried out in the area of the so-called Insula Volusiana in Rome, from 2016 to 2021. The work involved the study of mobile artefacts, the realization of new reliefs and research in the archives. All of this has allowed for the creation of a proposal for the diachrony of the structures, divided into four successive phases (from the Hadrianic age to the 5th century AD) and a reading of the complex in its various phases of life in relation to the adjacent portus Tiberinus.
Raccolta di saggi in onore di Clementina Panella divisi in quattro sezioni principali: Questioni ... more Raccolta di saggi in onore di Clementina Panella divisi in quattro sezioni principali: Questioni di metodo; Roma, l’Italia, il Mediterraneo; Cultura materiale, società, economia; Tra passato e futuro: ricerca, tutela e valorizzazione
La ceramica costituisce senza dubbio il materiale più frequentemente rinvenuto negli scavi archeo... more La ceramica costituisce senza dubbio il materiale più frequentemente rinvenuto negli scavi archeologici e quello più utilizzato non solo per la datazione degli strati e delle strutture, ma anche negli studi di storia economica e nella ricostruzione delle correnti commerciali dell’antichità. L’utilizzazione dei reperti ceramici per queste analisi presenta dei problemi teorici e pratici di notevole portata, spesso sottovalutati negli studi archeologici, a cominciare dalla stessa difficoltà di calcolare la reale quantità di oggetti rinvenuti, e i rapporti quantitativi tra le diverse forme e produzioni. Su questi temi esiste un’ampia bibliografia, ma praticamente tutta in lingua inglese e, specialmente, che richiede competenze matematiche e statistiche di cui gli archeologi, per lo più di formazione umanistica, sono generalmente privi. Lo scopo del libro è esporre tali argomenti in modo discorsivo, riducendo al minimo indispensabile l’impiego di un linguaggio tecnico e di formule complesse.
L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de fac... more L’officine d’Annius Serapiodorus constitue la seule unite de production de lampes attestee de facon certaine a Ostie. La marque est ANNISER ou ANNISIR. Une lampe, trouvee a l’Isola Sacra, presente sur l’anse Isis et Sarapis.
This paper reports the findings of an archaeometric study performed on 14 architectural earthenwa... more This paper reports the findings of an archaeometric study performed on 14 architectural earthenwares from the archaeological site of S. Omobono, located in the historic center of Rome (Italy). The archaeological site, accidentally discovered in 1937, includes the remains of a sacred area previously occupied by two temples, one of which was converted into the church of S. Omobono, in 1575. The samples, dated between the 7th and the 6th century BC, belong to different sectors of the site. Their petrographic, mineralogical and geochemical characterization was performed by optical microscopy (OM), X-ray powder diffraction (XRPD), X-ray fluorescence (XRF), electron probe micro-analysis (EPMA), and Raman spectroscopy (RS). The compositional data obtained were also subjected to the principal component analysis (PCA) in order to highlight similarities and differences among the samples. By combining geochemical and petrographic data, we were able to identify several different fabrics. Furthe...
La ceramica costituisce senza dubbio il materiale più frequentemente rinvenuto negli scavi archeo... more La ceramica costituisce senza dubbio il materiale più frequentemente rinvenuto negli scavi archeologici e quello più utilizzato non solo per la datazione degli strati e delle strutture, ma anche negli studi di storia economica e nella ricostruzione delle correnti commerciali dell’antichità. L’utilizzazione dei reperti ceramici per queste analisi presenta dei problemi teorici e pratici di notevole portata, spesso sottovalutati negli studi archeologici, a cominciare dalla stessa difficoltà di calcolare la reale quantità di oggetti rinvenuti, e i rapporti quantitativi tra le diverse forme e produzioni. Su questi temi esiste un’ampia bibliografia, ma praticamente tutta in lingua inglese e, specialmente, che richiede competenze matematiche e statistiche di cui gli archeologi, per lo più di formazione umanistica, sono generalmente privi. Lo scopo del libro è esporre tali argomenti in modo discorsivo, riducendo al minimo indispensabile l’impiego di un linguaggio tecnico e di formule complesse.
The revival of archaeological investigations in the so-called Insula Volusiana – carried out by “... more The revival of archaeological investigations in the so-called Insula Volusiana – carried out by “Sapienza” Università degli Studi di Roma in collaboration with the Sovrintendenza Capitolina – has shed new light on the remains preserved in the courtyard of Via Petroselli 45, now the headquarters of the SIMU Department of Roma Capitale. The complex, characterised by a road flanked by rooms and structures of various types, mainly in brickwork, preserves ancient and post-antique contexts and phases of a sector of primary importance in the city. Careful research on the historical and photographic archives of the Sovrintendenza Capitolina has provided unpublished information which represents a fundamental tool for analysis and interpretation. Particularly important were the plans drawn up at the time of the discovery, often annotated in the margins by the contractors, and the images relating to the excavations that unexpectedly brought the archaeological complex to light in the 1930s. The work then focused on the examination of the remains present, framed within the general topography of the area – with particular attention to the adjacent sacred area of S. Omobono – and subjected to a direct survey and photogrammetric reconstruction of the elevations. The creation of phase plans, based on an accurate differentiation between the various construction activities and integrated with archive material and period images of the fascist demolitions, has thus made it possible to advance new interpretations of the entire complex, the first results of which are presented here.
L’area sacra di largo Argentina rappresenta uno dei siti più importanti per la conoscenza delle v... more L’area sacra di largo Argentina rappresenta uno dei siti più importanti per la conoscenza delle vicende della Roma antica e postantica. Centinaia di pagine sono state scritte a partire dalle prolisse relazioni di scavo e intere generazioni di topografi hanno dibattuto sulle sue fasi, tuttavia, molti sono ancora i nodi irrisolti. Questo lavoro si prefigge di ordinare e mettere a confronto vecchi dati e nuove acquisizioni per giungere alla composizione di una sequenza stratigrafica più convincente di quella tradizionalmente proposta. Elemento di conoscenza ineguagliabile sino ad ora poco indagato, la rete per lo smaltimento delle acque, di cui l’area restituisce un fitto e complicato intreccio, può rappresentare un valido strumento nello studio diacronico della zona. Un approfondimento sull’analisi della struttura topografica della rete fognaria fornirà, infatti, lo spunto per una riflessione sulla progettazione dei servizi in relazione allo sviluppo monumentale del complesso, mentre la rilettura complessiva del sistema di smaltimento delle acque, trattato in diversi lavori ma mai oggetto di uno studio sistematico, permetterà di chiarire i legami che intercorrono fra le caratteristiche tipologiche degli impianti e le necessità funzionali di un settore della città mai abbandonato ma più volte ridisegnato e rifunzionalizzato.
Un ciclo di nove appuntamenti per far conoscere le epigrafi medievali e per raccontare i vari asp... more Un ciclo di nove appuntamenti per far conoscere le epigrafi medievali e per raccontare i vari aspetti della quotidianità medievale romana
Uploads
Papers by Monica Ceci
L’utilizzazione dei reperti ceramici per queste analisi presenta dei problemi teorici e pratici di notevole portata, spesso sottovalutati negli studi archeologici, a cominciare dalla stessa difficoltà di calcolare la reale quantità di oggetti rinvenuti, e i rapporti quantitativi tra le diverse forme e produzioni. Su questi temi esiste un’ampia bibliografia, ma praticamente tutta in lingua inglese e, specialmente, che richiede competenze matematiche e statistiche di cui gli archeologi, per lo più di formazione umanistica, sono generalmente privi.
Lo scopo del libro è esporre tali argomenti in modo discorsivo, riducendo al minimo indispensabile l’impiego di un linguaggio tecnico e di formule complesse.
within the general topography of the area – with particular attention to the
adjacent sacred area of S. Omobono – and subjected to a direct survey and photogrammetric reconstruction of the elevations. The creation of phase plans, based on an accurate differentiation between the various construction activities and integrated with archive material and period
images of the fascist demolitions, has thus made it possible to advance new interpretations of the entire complex, the first results of which are presented here.
oggetto di uno studio sistematico, permetterà di chiarire i legami che intercorrono fra le caratteristiche tipologiche degli impianti e le necessità funzionali di un settore della città mai abbandonato ma più volte ridisegnato e rifunzionalizzato.