Books by Marco Bellardi
Il libro traccia un profilo del percorso letterario di Giuseppe Pontiggia a partire dalla sua for... more Il libro traccia un profilo del percorso letterario di Giuseppe Pontiggia a partire dalla sua formazione nel periodo di fermento culturale legato alla rivista «il verri» di Luciano Anceschi, passando per il successivo distanziamento dalle posizioni del Gruppo 63, con la definizione di uno stile personale di classica misura, fino agli originali esiti dell’ultima produzione.
Il saggio entra nell’analisi dettagliata dei testi per sintetizzare gli elementi principali della narrativa e dello stile pontiggiani con un linguaggio chiaro e accessibile, mostrando il valore umano e letterario di un’esperienza artistica ancora non pienamente accolta nel canone letterario contemporaneo.
Ne emerge così l’immagine di uno scrittore tra i più significativi del secondo Novecento, un vero maestro per chi l’ha conosciuto, un ispiratore per chi lo affronterà domani.
Papers by Marco Bellardi
Journal of Italian Cinema and Media Studies, 2024
The article explores the influence of cinema on Italo Calvino’s writing. Critics and even Calvino... more The article explores the influence of cinema on Italo Calvino’s writing. Critics and even Calvino himself have tended to construe visibility in his works as purely abstract, pictorial and geometric. However, the article shows that the writer’s style includes references to film form and culture. Precise transmediations of cinematic temporality, techniques and characterization are found in his literary production from Il sentiero dei nidi di ragno (The Path to the Spiders’ Nests) (1947) to Palomar (Mr Palomar) (1983). Drawing on narratology and semiotics, the analysis retraces various para-cinematic techniques in Calvino’s literary corpus, pointing to the 1958 short story La signora Paulatim (Mrs Paulatim) as a prime example of full cinematization. Moreover, it points out that the characterization in Marcovaldo (1963) draws on classical slapstick comedies and anticipates some of the features found in the Fantozzi series. Finally, the article frames the contribution of film culture through the concept of ‘cinematic mode in fiction’.
L’articolo analizza il poco noto romanzo 'L’impagliatore di sedie' evidenziando una serie di cara... more L’articolo analizza il poco noto romanzo 'L’impagliatore di sedie' evidenziando una serie di caratteristiche formali e tematiche che legano la scrittura di Ottiero Ottieri alla cinematografia degli anni Cinquanta e Sessanta, con particolare riferimento a Michelangelo Antonioni. Il romanzo mette in luce una crisi nei rapporti interpersonali e dinamiche psicologiche osservabili anche in Antonioni, quali nevrosi, sensazioni di alienazione o di irrealtà, rappresentando anche i cambiamenti epocali apportati dalla crescita industriale nell’Italia del ‘miracolo economico’ e i problemi di una società urbana alle prese con le sfide della modernizzazione. L’opera, inoltre, rivela l’interesse di Ottieri per il cinema e il tentativo di imitarne le tecniche, ed è per questo inquadrata dal punto di vista teorico come esempio di implementazione del ‘modo cinematografico’ in letteratura.
This article examines certain analogies in works by the Swedish film-maker Ingmar Bergman and the... more This article examines certain analogies in works by the Swedish film-maker Ingmar Bergman and the Italian writer Giuseppe Pontiggia. Existential death emerges as a shared theme in the central works of their respective careers, Bergman's Wild Strawberries (1957) and Pontiggia's Il giocatore invisibile (1978), as well as a concern for the power and failure of verbal communication. Furthermore, a series of subsidiary motifs permeates both artists' works, including the revelation of existential failure, the possibility of rebirth, and a conceptual link between language, chess, and the understanding of life.
This article focuses on the imitation of film form in cinematic novels and short stories on the l... more This article focuses on the imitation of film form in cinematic novels and short stories on the level of narrative discourse and introduces the concept of 'para-cinematic narrator'. The author compares the temporality expressed by verbal tenses in literature and the temporality expressed through film semiosis. The connection between film and literary fiction is explored in terms of foreground and background narrative style. It is argued that the articulation of narrative foreground and background-i. e. the "narrative relief" (Weinrich 1971)-in film form tends to favour the foreground style, and that such narrative relief is 'flattened' due to the "monstrative" quality (Gaudreault 2009) of the medium. This flattening is remediated in strongly cinematised fiction and conveyed through the use of verbal tenses. The imitation of montage and specific cinematic techniques is conceived, consequently, as a separate feature that can integrate into this remediated, para-cinematic temporality. Finally, the author recalls the concept of "mode" in genre theory (Fowler 2002), which describes a "distillation" of traits from one genre to another. With the category of cinematic mode the remediation of basic traits from film to literary fiction can be framed in terms of genre-related discourses.
Il saggio si propone di sintetizzare alcuni punti chiave dell’esperienza letteraria di Giuseppe P... more Il saggio si propone di sintetizzare alcuni punti chiave dell’esperienza letteraria di Giuseppe Pontiggia, autore incline a rinnovare le proprie soluzioni artistiche attraverso una sperimentazione delle tecniche e dei generi diretta a un pubblico ampio e articolato. Al fine di tracciare un filo conduttore che colleghi le diverse fasi della sua produzione narrativa, saranno trattati la formazione dell’autore nel contesto sperimentale legato alla rivista «il verri», alcuni aspetti strut- turali che emergono dall’analisi dei testi, fra i quali il modello scacchistico, la funzionalità ellittica del bianco tipografico presente fin dall’esordio, la tendenza verso una configurazione a medaglioni rintracciabile nei tre romanzi a indagine, e che prepara le Vite di uomini non illustri, l’evoluzione della lingua letteraria in direzione di un maturo e compiuto «stile semplice», nonché l’istanza etica che ne conforma l’impegno.
This essay aims to summarise certain key elements of the literary experience of Giuseppe Pontiggi... more This essay aims to summarise certain key elements of the literary experience of Giuseppe Pontiggia (1934-2003), an author inclined to renew his artistic solutions by experimenting with techniques and genres while addressing a wide and varied readership. In order to highlight the thematic thread running through the different moments of his narrative production, the essay will cover the following: the author's early apprenticeship within the periodical «il verri», certain structural aspects arising from the analysis of his writing, including the chess model, the elliptic functionality of typographic blank, already present in his debut writing, a tendency towards a «medallion structure», discernible in his three investigative novels and preparatory to Vite di uomini non illustri, the evolution of his literary language towards a mature and accomplished «simple style», as well as the ethical stance which characterises his work.
Book Reviews by Marco Bellardi
P ierantozzi, Latronico' 1. Alcìde Pierantozzi,Ivan il terribile, Rizzoli, Milano, 2012, pp. 315.... more P ierantozzi, Latronico' 1. Alcìde Pierantozzi,Ivan il terribile, Rizzoli, Milano, 2012, pp. 315.€ 19 Alla fisica dei quanti Werner Heisenberg diede un contributo fondamentale. Per primo colse I'impossibilità di determinare simultaneamente posizione e quantità di moto di una parlicella elementare, essendo sempre I'osservatore coinvolto nell'esperimento in modo da interferire con esso. I1 postulato è mutuabile dalla letteratura, specialmente se riferito all'indagine sull'adolescenza, età fuggevole e renitente alla classificazione quanto altre mai nella vita.
Il romanzo d'esordio di Francesco Pecoraro, La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie, 2013), s... more Il romanzo d'esordio di Francesco Pecoraro, La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie, 2013), sta suscitando un dibattito critico notevole. Qualche settimana fa ne abbiamo pubblicato un brano (qui). In rete si possono leggere, fra le altre cose, gli interventi di Andrea Cortellessa e di Carlo Mazza Galanti. Quelle che seguono sono le recensioni di Marco Bellardi (inedita), di Daniele Giglioli (uscita sul «Corriere della Sera») e di Gabriele Pedullà (uscita, in una versione ridotta, sul «Sole 24ore») (gm)]
L'alcolismo e gli espedienti di vita di un'umanità derelitta, la vodka e il boršč, gli imponenti ... more L'alcolismo e gli espedienti di vita di un'umanità derelitta, la vodka e il boršč, gli imponenti caseggiati della metropoli sovietica in via di trasformazione, i ghebisti, gli "afghani" reduci dal fronte in cerca di nuova occupazione, i commercianti caucasici dai volti ostili e i vietnamiti stipati in sudicie topaie male illuminate, l'arrogante nomenklatura del partito tradita dalle schiere dei nuovi rampanti, le manifestazioni, gli ospedali psichiatrici e gli abusi di potere, gli artisti e gli scrittori dell'underground moscovita, soprattutto, in questo maestoso affresco che comprime gli anni cruciali tra il 1989 e il 1993 nella vicenda emblematica di Petrovič, letterato straccione dominato da un Io tanto ipertro co quanto votato all'emarginazione. Siamo così guidati all'interno della società post-collettivistica travolta dalla perestrojka, e la attraversiamo con un punto di osservazione schiacciato a terra. La prospettiva degli ultimi, se non propriamente, quella archetipica dell'"uomo del sottosuolo".
Blog posts by Marco Bellardi
Interdisciplinary Italy Blog, 2016
On 22nd and 23rd September 2016 Milan hosted a major international conference, Milan, Crossroad o... more On 22nd and 23rd September 2016 Milan hosted a major international conference, Milan, Crossroad of Cultures. As the result of a partnership between the University of Birmingham, the University of Warwick and the University of Milan, 36 speakers discussed the role of Milan as a hub which has attracted professionals and artists, a crossroad of migratory fluxes and a fertile environment for exchanges between the arts. Organised by
Interdisciplinary Italy Blog, 2018
Cinema has influenced modern and contemporary culture in many ways, for example by contributing t... more Cinema has influenced modern and contemporary culture in many ways, for example by contributing to reshaping language, reinforcing or dismantling sexual biases, addressing politics and family order, fostering fashion trends, and triggering new aspirations or frustrations. It has also greatly fascinated writers. More specifically, what impact did film form have on writers throughout the twentieth century? This question has repeatedly been addressed by academics and critics over the years, but the answer has remained ill-defined for a long time before finding a suitable theoretical framework recently, thanks to studies in intermediality. In my doctoral research ('The Cinematic Mode in Twentieth-Century Fiction. A Comparative Approach") I dealt with the influence and re-use of filmic suggestions in terms of remediation (Bolter and Grusin) of medial characteristics and cinematic techniques in novels and short stories. I focused on the general paradigm, not on the imitation of filmmakers' specific styles.
Conference organisation by Marco Bellardi
International conference (UCD - 31 August - 1 September 2023)
è stato uno dei più importanti scrittori italiani del secondo Novecento. Autore di cinque romanzi... more è stato uno dei più importanti scrittori italiani del secondo Novecento. Autore di cinque romanzi, numerosi racconti e raccolte di saggi, ha coniugato una scrittura letteraria improntata alla comunicatività e alla ricerca di uno stile semplice (Testa, 1997) con un vivo dialogo con la tradizione classica greco-latina e del romanzo moderno. Pontiggia è stato uno fra i primi in Italia a riconoscere e promuovere un'idea della tecnica letteraria come strumento di apertura e sviluppo del campo espressivo di un autore. Operava in lui, in opposizione alla tradizione estetica crociana, la lettura del fondamentale The Twentieth Century Novel:
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Il saggio entra nell’analisi dettagliata dei testi per sintetizzare gli elementi principali della narrativa e dello stile pontiggiani con un linguaggio chiaro e accessibile, mostrando il valore umano e letterario di un’esperienza artistica ancora non pienamente accolta nel canone letterario contemporaneo.
Ne emerge così l’immagine di uno scrittore tra i più significativi del secondo Novecento, un vero maestro per chi l’ha conosciuto, un ispiratore per chi lo affronterà domani.
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Il saggio entra nell’analisi dettagliata dei testi per sintetizzare gli elementi principali della narrativa e dello stile pontiggiani con un linguaggio chiaro e accessibile, mostrando il valore umano e letterario di un’esperienza artistica ancora non pienamente accolta nel canone letterario contemporaneo.
Ne emerge così l’immagine di uno scrittore tra i più significativi del secondo Novecento, un vero maestro per chi l’ha conosciuto, un ispiratore per chi lo affronterà domani.