Anthropological Aspects of a Book on John the Baptist and Jesus (A.Destro – M.Pesce, Il Battista e Gesù. Due movimenti giudaici nel tempo della crisi, Roma, Carocci, 2021), 2021
1.1 In this paper we intend to present and discuss the methodological and theoretical assumptions... more 1.1 In this paper we intend to present and discuss the methodological and theoretical assumptions of our last book "Il Battista e Gesù. Due movimenti giudaici nel tempo della crisi" 1 (The Baptist and Jesus. Two Jewish movements in the time of crisis). The principal aim of the book is to understand, in its entirety, the raisons of the formation and development of Jesus's movement. First point. We are, of course, aware that historical and social sciences are never really able to give a complete and overall explanation of great social phenomena. It is always possible to find further points of view, to put different emphases on certain factors, and to take into consideration specific historical and social mechanisms. However, Human sciences, Social sciences, and History should not renounce to achieve an overall comprehension and interpretation of the birth and development of Jesus's movement. They should not limit themselves to give an interpretation of single aspect of Early Christianity. They have to replace the old theological or confessional interpretation with an overall and complete rational interpretation of the historical phenomenon of Jesus and of his immediate posterity. 2 A second point to highlight, relevant as the first, is the important reference to concreteness, to real and experienced things and events. Relying on the concreteness of human events means paying attention to historical data, actions or reactions of the social agents. It means not looking only at abstract and theorethical principles.
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due gigantesche figure ebraiche che hanno avuto un influsso determinante,
per due millenni, sulle culture che si sono ispirate al cristianesimo.
È da loro, soprattutto, che derivano i grandi miti del giudizio universale
e del regno di Dio e i modelli etici e culturali della necessità di un
mutamento radicale di vita, della giustizia sociale, della riconciliazione e
di molti altri.
Questi due personaggi sono spesso accostati l’uno all’altro, ma è anche
vero che, nell’opinione più diffusa, la figura di Gesù ha oscurato quella del
Battista. Succede addirittura che molte storie del cristianesimo comincino
con Gesù dimenticando l’esistenza di Giovanni. In realtà, l’inizio di tutto
sta in Giovanni e nel suo grande rito collettivo dell’immersione in acqua.
Non si può comprendere Gesù, la sua azione e le sue idee, se prima non si
è capito Giovanni. La sua attività, il suo successo e molte delle sue idee stanno
alla base della vicenda di Gesù. Abbiamo scritto perciò questo libro proprio
per esaminare in modo approfondito il rapporto tra Gesù e il Battista.
Per questo riesame, abbiamo fatto ricorso a schemi interpretativi che ci
vengono dalla storia delle culture e a una visione particolare dei movimenti
creativi che nascono, a volte per periodi abbastanza brevi, nella storia umana.
L’idea dei periodi creativi è nuova ma anche antica. Antica, perché Jacob
Burckhardt aveva parlato di momenti cruciali di accelerazione storica
suscitando ulteriori riflessioni, come ad esempio quella di George Balandier.
Ma l’ipotesi è anche nuova perché l’abbiamo modificata e articolata
facendo ricorso alla dialettica tra istituzioni e bisogni, alle teorie delle crisi
endemiche e alle funzioni determinanti dei giacimenti culturali, presenti
in ogni società o aggregato etnico.
Nei brevi periodi creativi, il successo di un’innovazione che mira a
risolvere situazioni endemiche di crisi provoca per emulazione una serie
di altri tentativi innovativi che convergono o divergono nel progetto di cambiamento radicale della società. Esempi celebri vanno dalla Riforma protestante alla Rivoluzione francese, a molti altri.
Il libro mette in luce sia la somiglianza sia la differenza tra i due leader, Giovanni e Gesù, che furono, ambedue, caratterizzati dalla creatività che si scatena nei brevi periodi innovativi.
Si tratta di una creatività che continuò poi per decenni fra i loro seguaci, i quali diedero vita a una straordinaria efflorescenza di gruppi in tutta l’area mediterranea e mediorientale e mesopotamica. Per questo, abbiamo premesso nel capitolo 1 un breve affresco della estrema diversità, opposizione, e spesso conflittualità dei primi gruppi di seguaci di Gesù, dopo la sua morte fin verso il 150 E.C.
Sia Giovanni che Gesù cercarono di rispondere alla crisi endemica della società giudaica dopo l’occupazione romana. L’originalità delle loro divergenti risposte dipese dai diversi ambienti sociali, umani e territoriali. Gesù prese molto dal Battista, ma il suo contatto con la gente che viveva nella povertà e nella malattia lo sollecitava in modo particolare. Un’ottica socioantropologica ci permette di ricostruire l’originalità e la creatività di ambedue.
Non abbiamo inteso scrivere due nuove biografie di Giovanni e Gesù, né ricostruire in modo completo le loro fisionomie religiose. Abbiamo voluto insistere sul loro approccio ai bisogni fondamentali della popolazione giudaica e sulle soluzioni che a loro parere avrebbero potuto risolvere la crisi che essa attraversava.
Abbiamo letto i Vangeli (e le altre fonti disponibili) con un’attenzione costante alla crisi della società che trapela nelle loro pagine, ai bisogni della gente e alle soluzioni che i due leader proponevano. Ciò ci ha permesso di scoprire tracce molto significative e spesso poco note del rapporto tra Giovanni Battista e Gesù.
Il libro mostra dapprima l’azione critica esercitata dalle scienze storiche moderne sulla visione del modo antiebraica creata dal cristianesimo antico. Si riscopre ad esempio la natura ebraica della Bibbia che il cristianesimo antico aveva negato cristianizzandola.
I capitoli centrali mettono in luce l’impatto della scienza moderna sul sistema teologico cristiano. Sono le concezioni politiche moderne che denunciano la deformazione politica del cristianesimo. Le dichiarazioni dei diritti dell’uomo (emerse grazie all’illuminismo) hanno avuto un impatto trasformatore positivo non solo sulle diverse forme di cristianesimo, ma anche sull’ebraismo e sull’Islam. La sterminata ricerca storica moderna su Gesù, però, non è frutto di un atteggiamento anti-cristiano, ma delle molteplici e diversificate correnti cristiane che assumono volta a volta i diversi fattori culturali della modernità.
In sostanza, ebraicità di Gesù, nascita del cristianesimo antiebraico e impatto critico della modernità sono tre aspetti inscindibili che stanno al cuore dell’interrogazione contemporanea.
Questi processi sono determinati dal fatto che le norme del vivere quotidiano su cui si reggono sia la casa sia l’assemblea pubblica vengono ad avere un peso determinante. Si consolida così una forma sociale prima inesistente, l’ekklêsia, che non può non assumere alcuni comportamenti «istituzionali» della cultura del tempo: riunioni formalizzate, tempi stabiliti, compiti e riti, direttive ed apparati cultuali, gerarchie sociali, onore pubblico maschile. La casa, non essendo più esposta agli effetti sconvolgenti di una leadership, ripristina le eterne logiche della domesticità che ribadiscono la differenza gerarchica tra uomini e donne.
Los autores de este libro llevan a cabo una investigación seria y de carácter interdisciplinar que nos ayudará a entender qué ocurrió realmente en Jerusalén tras la muerte de Jesús y a reflexionar sobre la determinante influencia que ese hecho ha tenido en nuestra historia y en nuestra cultura.
Per rispondere a queste domande, nella prima parte del libro gli autori propongono una teoria critica della memoria e della tradizione; nella seconda, invece, suggeriscono una lettura antropologica e un esame storico dei testi.
L’intento è riscoprire le tracce degli eventi, incorporate ma spesso nascoste nelle testimonianze dei vangeli.
Sulla figura di Gesù, subito dopo la sua morte, vi fu una molteplicità di informazioni trasmesse da gruppi che avevano conoscenze parziali ed erano dislocati in zone diverse della Terra di Israele.
A partire da questo dato, gli autori ricostruiscono la mappa dei luoghi da cui provengono le fonti su cui si basa ciascun vangelo.
Prefazione
Cap. 1.
La conversione di Paolo
Cap. 2
Un culto senza tempio
Cap. 3
Esperienza religiosa e Politica
Cap. 4
Per fede senza le opere della legge (Rom 3,28):
Una teoria paolina al vaglio della filosofia moderna
Conclusione
CONTENTS
Introduction: A Book on Jesus’ Lifestyle ix
Lifestyle as the First Message x
The Historical Reliability of the Gospels xii
The Necessity of Research into the Historical Jesus xiv
1. Jesus on His Landscape: Mental Maps and Real Territories 3
Jesus and His Land 3
Far from the Cities 5
Jesus in Galilee, in Judaea, and outside the Borders 11
Jesus’ Attitude toward Jerusalem 16
2. Jesus on Foot: A Life in Continuous Movement 25
An Identity without Networks 26
Not a Nomad, Not a Traveler, nor Yet a Pilgrim 29
The Code of the Itinerant: Do Not Sow or Reap,
Do Not Toil or Spin 33
Walking and the Time of the Itinerant 35
Solitude and Flight 37
3. Jesus Face to Face: Encounters 41
On an Equal Footing 42
The Encounter with the Baptizer 43
The Followers 48
The Twelve 53
Meetings with Relatives: Closeness and Conflict 57
Friends and Supporters 62
The Women 65
Sinners, Those Possessed by Demons, and the Sick 79
An Array of Adversaries 79
“Rich” and “Poor” among the Addressees of Jesus 71
The Lost Sheep of the House of Israel 72
Jesus’ Preference for Direct Encounters 74
4. Jesus at Table: Eating Together 78
Coming Together to Eat: Building Up Society 78
In the Houses of the Rich 84
Eating along the Way 85
At Table with His Followers 87
At Table with Friends 89
Miracles to Feed the Hungry: The Sign of Abundance 90
Eating Together in the Parables 91
The Symbolic Complexity of Conviviality 94
The Future Banquet 99
5. Jesus Leaves Home and Is Made at Home with Others 102
Without a House of His Own—in the Houses of Others 102
The Variety of Houses: Styles and Relationships 104
A Group without a Place of Its Own 107
The Individual Call 109
The Adult Generation Abandons Home 110
Conflicts among the Members of a Household 116
An Interstitial Strategy 125
6. Jesus and His Body 128
The Place of Corporality 128
Bodies Procreate: Jesus’ Genealogical Position 130
When His Contemporaries Looked at Jesus,
What Did They See? 134
Other Looks, Other Appearances 139
The Body Is Taken Prisoner 141
An Inclusive Subject: The Crowd 143
The Body in Danger 149
The Body of Jesus and the Healings 150
7. Jesus and Emotion: Feelings and Desires 155
How Do We Get to Know the Inner Life of Jesus? 155
The Cultural Meanings of Emotions 155
Jesus’ Compassion 157
Anxiety and Sadness 159
Indignation and Anger 161
The Power of Silence 162
The Problems Involved in Leave Taking 163
Will, Desire, Decision 166
“I have come in order to . . .”: Jesus Expresses
His Desire and His Interior Passion 168
Conclusion: The Concrete Reality of a Radical Life 170
Introduction: A Book on Jesus’ Lifestyle ix
Lifestyle as the First Message x
The Historical Reliability of the Gospels xii
The Necessity of Research into the Historical Jesus xiv
1. Jesus on His Landscape: Mental Maps and Real Territories 3
Jesus and His Land 3
Far from the Cities 5
Jesus in Galilee, in Judaea, and outside the Borders 11
Jesus’ Attitude toward Jerusalem 16
2. Jesus on Foot: A Life in Continuous Movement 25
An Identity without Networks 26
Not a Nomad, Not a Traveler, nor Yet a Pilgrim 29
The Code of the Itinerant: Do Not Sow or Reap,
Do Not Toil or Spin 33
Walking and the Time of the Itinerant 35
Solitude and Flight 37
3. Jesus Face to Face: Encounters 41
On an Equal Footing 42
The Encounter with the Baptizer 43
The Followers 48
The Twelve 53
Meetings with Relatives: Closeness and Conflict 57
Friends and Supporters 62
The Women 65
Sinners, Those Possessed by Demons, and the Sick 79
An Array of Adversaries 79
“Rich” and “Poor” among the Addressees of Jesus 71
The Lost Sheep of the House of Israel 72
Jesus’ Preference for Direct Encounters 74
4. Jesus at Table: Eating Together 78
Coming Together to Eat: Building Up Society 78
In the Houses of the Rich 84
Eating along the Way 85
At Table with His Followers 87
At Table with Friends 89
Miracles to Feed the Hungry: The Sign of Abundance 90
Eating Together in the Parables 91
The Symbolic Complexity of Conviviality 94
The Future Banquet 99
5. Jesus Leaves Home and Is Made at Home with Others 102
Without a House of His Own—in the Houses of Others 102
The Variety of Houses: Styles and Relationships 104
A Group without a Place of Its Own 107
The Individual Call 109
The Adult Generation Abandons Home 110
Conflicts among the Members of a Household 116
An Interstitial Strategy 125
6. Jesus and His Body 128
The Place of Corporality 128
Bodies Procreate: Jesus’ Genealogical Position 130
When His Contemporaries Looked at Jesus,
What Did They See? 134
Other Looks, Other Appearances 139
The Body Is Taken Prisoner 141
An Inclusive Subject: The Crowd 143
The Body in Danger 149
The Body of Jesus and the Healings 150
7. Jesus and Emotion: Feelings and Desires 155
How Do We Get to Know the Inner Life of Jesus? 155
The Cultural Meanings of Emotions 155
Jesus’ Compassion 157
Anxiety and Sadness 159
Indignation and Anger 161
The Power of Silence 162
The Problems Involved in Leave Taking 163
Will, Desire, Decision 166
“I have come in order to . . .”: Jesus Expresses
His Desire and His Interior Passion 168
Conclusion: The Concrete Reality of a Radical Life 170
due gigantesche figure ebraiche che hanno avuto un influsso determinante,
per due millenni, sulle culture che si sono ispirate al cristianesimo.
È da loro, soprattutto, che derivano i grandi miti del giudizio universale
e del regno di Dio e i modelli etici e culturali della necessità di un
mutamento radicale di vita, della giustizia sociale, della riconciliazione e
di molti altri.
Questi due personaggi sono spesso accostati l’uno all’altro, ma è anche
vero che, nell’opinione più diffusa, la figura di Gesù ha oscurato quella del
Battista. Succede addirittura che molte storie del cristianesimo comincino
con Gesù dimenticando l’esistenza di Giovanni. In realtà, l’inizio di tutto
sta in Giovanni e nel suo grande rito collettivo dell’immersione in acqua.
Non si può comprendere Gesù, la sua azione e le sue idee, se prima non si
è capito Giovanni. La sua attività, il suo successo e molte delle sue idee stanno
alla base della vicenda di Gesù. Abbiamo scritto perciò questo libro proprio
per esaminare in modo approfondito il rapporto tra Gesù e il Battista.
Per questo riesame, abbiamo fatto ricorso a schemi interpretativi che ci
vengono dalla storia delle culture e a una visione particolare dei movimenti
creativi che nascono, a volte per periodi abbastanza brevi, nella storia umana.
L’idea dei periodi creativi è nuova ma anche antica. Antica, perché Jacob
Burckhardt aveva parlato di momenti cruciali di accelerazione storica
suscitando ulteriori riflessioni, come ad esempio quella di George Balandier.
Ma l’ipotesi è anche nuova perché l’abbiamo modificata e articolata
facendo ricorso alla dialettica tra istituzioni e bisogni, alle teorie delle crisi
endemiche e alle funzioni determinanti dei giacimenti culturali, presenti
in ogni società o aggregato etnico.
Nei brevi periodi creativi, il successo di un’innovazione che mira a
risolvere situazioni endemiche di crisi provoca per emulazione una serie
di altri tentativi innovativi che convergono o divergono nel progetto di cambiamento radicale della società. Esempi celebri vanno dalla Riforma protestante alla Rivoluzione francese, a molti altri.
Il libro mette in luce sia la somiglianza sia la differenza tra i due leader, Giovanni e Gesù, che furono, ambedue, caratterizzati dalla creatività che si scatena nei brevi periodi innovativi.
Si tratta di una creatività che continuò poi per decenni fra i loro seguaci, i quali diedero vita a una straordinaria efflorescenza di gruppi in tutta l’area mediterranea e mediorientale e mesopotamica. Per questo, abbiamo premesso nel capitolo 1 un breve affresco della estrema diversità, opposizione, e spesso conflittualità dei primi gruppi di seguaci di Gesù, dopo la sua morte fin verso il 150 E.C.
Sia Giovanni che Gesù cercarono di rispondere alla crisi endemica della società giudaica dopo l’occupazione romana. L’originalità delle loro divergenti risposte dipese dai diversi ambienti sociali, umani e territoriali. Gesù prese molto dal Battista, ma il suo contatto con la gente che viveva nella povertà e nella malattia lo sollecitava in modo particolare. Un’ottica socioantropologica ci permette di ricostruire l’originalità e la creatività di ambedue.
Non abbiamo inteso scrivere due nuove biografie di Giovanni e Gesù, né ricostruire in modo completo le loro fisionomie religiose. Abbiamo voluto insistere sul loro approccio ai bisogni fondamentali della popolazione giudaica e sulle soluzioni che a loro parere avrebbero potuto risolvere la crisi che essa attraversava.
Abbiamo letto i Vangeli (e le altre fonti disponibili) con un’attenzione costante alla crisi della società che trapela nelle loro pagine, ai bisogni della gente e alle soluzioni che i due leader proponevano. Ciò ci ha permesso di scoprire tracce molto significative e spesso poco note del rapporto tra Giovanni Battista e Gesù.
Il libro mostra dapprima l’azione critica esercitata dalle scienze storiche moderne sulla visione del modo antiebraica creata dal cristianesimo antico. Si riscopre ad esempio la natura ebraica della Bibbia che il cristianesimo antico aveva negato cristianizzandola.
I capitoli centrali mettono in luce l’impatto della scienza moderna sul sistema teologico cristiano. Sono le concezioni politiche moderne che denunciano la deformazione politica del cristianesimo. Le dichiarazioni dei diritti dell’uomo (emerse grazie all’illuminismo) hanno avuto un impatto trasformatore positivo non solo sulle diverse forme di cristianesimo, ma anche sull’ebraismo e sull’Islam. La sterminata ricerca storica moderna su Gesù, però, non è frutto di un atteggiamento anti-cristiano, ma delle molteplici e diversificate correnti cristiane che assumono volta a volta i diversi fattori culturali della modernità.
In sostanza, ebraicità di Gesù, nascita del cristianesimo antiebraico e impatto critico della modernità sono tre aspetti inscindibili che stanno al cuore dell’interrogazione contemporanea.
Questi processi sono determinati dal fatto che le norme del vivere quotidiano su cui si reggono sia la casa sia l’assemblea pubblica vengono ad avere un peso determinante. Si consolida così una forma sociale prima inesistente, l’ekklêsia, che non può non assumere alcuni comportamenti «istituzionali» della cultura del tempo: riunioni formalizzate, tempi stabiliti, compiti e riti, direttive ed apparati cultuali, gerarchie sociali, onore pubblico maschile. La casa, non essendo più esposta agli effetti sconvolgenti di una leadership, ripristina le eterne logiche della domesticità che ribadiscono la differenza gerarchica tra uomini e donne.
Los autores de este libro llevan a cabo una investigación seria y de carácter interdisciplinar que nos ayudará a entender qué ocurrió realmente en Jerusalén tras la muerte de Jesús y a reflexionar sobre la determinante influencia que ese hecho ha tenido en nuestra historia y en nuestra cultura.
Per rispondere a queste domande, nella prima parte del libro gli autori propongono una teoria critica della memoria e della tradizione; nella seconda, invece, suggeriscono una lettura antropologica e un esame storico dei testi.
L’intento è riscoprire le tracce degli eventi, incorporate ma spesso nascoste nelle testimonianze dei vangeli.
Sulla figura di Gesù, subito dopo la sua morte, vi fu una molteplicità di informazioni trasmesse da gruppi che avevano conoscenze parziali ed erano dislocati in zone diverse della Terra di Israele.
A partire da questo dato, gli autori ricostruiscono la mappa dei luoghi da cui provengono le fonti su cui si basa ciascun vangelo.
Prefazione
Cap. 1.
La conversione di Paolo
Cap. 2
Un culto senza tempio
Cap. 3
Esperienza religiosa e Politica
Cap. 4
Per fede senza le opere della legge (Rom 3,28):
Una teoria paolina al vaglio della filosofia moderna
Conclusione
CONTENTS
Introduction: A Book on Jesus’ Lifestyle ix
Lifestyle as the First Message x
The Historical Reliability of the Gospels xii
The Necessity of Research into the Historical Jesus xiv
1. Jesus on His Landscape: Mental Maps and Real Territories 3
Jesus and His Land 3
Far from the Cities 5
Jesus in Galilee, in Judaea, and outside the Borders 11
Jesus’ Attitude toward Jerusalem 16
2. Jesus on Foot: A Life in Continuous Movement 25
An Identity without Networks 26
Not a Nomad, Not a Traveler, nor Yet a Pilgrim 29
The Code of the Itinerant: Do Not Sow or Reap,
Do Not Toil or Spin 33
Walking and the Time of the Itinerant 35
Solitude and Flight 37
3. Jesus Face to Face: Encounters 41
On an Equal Footing 42
The Encounter with the Baptizer 43
The Followers 48
The Twelve 53
Meetings with Relatives: Closeness and Conflict 57
Friends and Supporters 62
The Women 65
Sinners, Those Possessed by Demons, and the Sick 79
An Array of Adversaries 79
“Rich” and “Poor” among the Addressees of Jesus 71
The Lost Sheep of the House of Israel 72
Jesus’ Preference for Direct Encounters 74
4. Jesus at Table: Eating Together 78
Coming Together to Eat: Building Up Society 78
In the Houses of the Rich 84
Eating along the Way 85
At Table with His Followers 87
At Table with Friends 89
Miracles to Feed the Hungry: The Sign of Abundance 90
Eating Together in the Parables 91
The Symbolic Complexity of Conviviality 94
The Future Banquet 99
5. Jesus Leaves Home and Is Made at Home with Others 102
Without a House of His Own—in the Houses of Others 102
The Variety of Houses: Styles and Relationships 104
A Group without a Place of Its Own 107
The Individual Call 109
The Adult Generation Abandons Home 110
Conflicts among the Members of a Household 116
An Interstitial Strategy 125
6. Jesus and His Body 128
The Place of Corporality 128
Bodies Procreate: Jesus’ Genealogical Position 130
When His Contemporaries Looked at Jesus,
What Did They See? 134
Other Looks, Other Appearances 139
The Body Is Taken Prisoner 141
An Inclusive Subject: The Crowd 143
The Body in Danger 149
The Body of Jesus and the Healings 150
7. Jesus and Emotion: Feelings and Desires 155
How Do We Get to Know the Inner Life of Jesus? 155
The Cultural Meanings of Emotions 155
Jesus’ Compassion 157
Anxiety and Sadness 159
Indignation and Anger 161
The Power of Silence 162
The Problems Involved in Leave Taking 163
Will, Desire, Decision 166
“I have come in order to . . .”: Jesus Expresses
His Desire and His Interior Passion 168
Conclusion: The Concrete Reality of a Radical Life 170
Introduction: A Book on Jesus’ Lifestyle ix
Lifestyle as the First Message x
The Historical Reliability of the Gospels xii
The Necessity of Research into the Historical Jesus xiv
1. Jesus on His Landscape: Mental Maps and Real Territories 3
Jesus and His Land 3
Far from the Cities 5
Jesus in Galilee, in Judaea, and outside the Borders 11
Jesus’ Attitude toward Jerusalem 16
2. Jesus on Foot: A Life in Continuous Movement 25
An Identity without Networks 26
Not a Nomad, Not a Traveler, nor Yet a Pilgrim 29
The Code of the Itinerant: Do Not Sow or Reap,
Do Not Toil or Spin 33
Walking and the Time of the Itinerant 35
Solitude and Flight 37
3. Jesus Face to Face: Encounters 41
On an Equal Footing 42
The Encounter with the Baptizer 43
The Followers 48
The Twelve 53
Meetings with Relatives: Closeness and Conflict 57
Friends and Supporters 62
The Women 65
Sinners, Those Possessed by Demons, and the Sick 79
An Array of Adversaries 79
“Rich” and “Poor” among the Addressees of Jesus 71
The Lost Sheep of the House of Israel 72
Jesus’ Preference for Direct Encounters 74
4. Jesus at Table: Eating Together 78
Coming Together to Eat: Building Up Society 78
In the Houses of the Rich 84
Eating along the Way 85
At Table with His Followers 87
At Table with Friends 89
Miracles to Feed the Hungry: The Sign of Abundance 90
Eating Together in the Parables 91
The Symbolic Complexity of Conviviality 94
The Future Banquet 99
5. Jesus Leaves Home and Is Made at Home with Others 102
Without a House of His Own—in the Houses of Others 102
The Variety of Houses: Styles and Relationships 104
A Group without a Place of Its Own 107
The Individual Call 109
The Adult Generation Abandons Home 110
Conflicts among the Members of a Household 116
An Interstitial Strategy 125
6. Jesus and His Body 128
The Place of Corporality 128
Bodies Procreate: Jesus’ Genealogical Position 130
When His Contemporaries Looked at Jesus,
What Did They See? 134
Other Looks, Other Appearances 139
The Body Is Taken Prisoner 141
An Inclusive Subject: The Crowd 143
The Body in Danger 149
The Body of Jesus and the Healings 150
7. Jesus and Emotion: Feelings and Desires 155
How Do We Get to Know the Inner Life of Jesus? 155
The Cultural Meanings of Emotions 155
Jesus’ Compassion 157
Anxiety and Sadness 159
Indignation and Anger 161
The Power of Silence 162
The Problems Involved in Leave Taking 163
Will, Desire, Decision 166
“I have come in order to . . .”: Jesus Expresses
His Desire and His Interior Passion 168
Conclusion: The Concrete Reality of a Radical Life 170
Esiste quindi una continuità tra antichità classica greco-romana e cristianesimo. Il modello o progetto culturale non è quello che si è svi-luppato dopo la Seconda guerra mondiale che insiste sulla continuità del cristianesimo con il mondo ebraico antico e con il giudaismo.2 Il giudaismo è assunto nella sua versione giudaico-ellenistica: la LXX, Filone e Flavio Giuseppe (di cui Simonetti ci dà una bellissima e utilissima traduzione di alcuni libri delle Antichità giudaiche relativi al periodo delle origini cristiane). Nel progetto culturale in cui nasce Simonetti, il cristianesimo fiorisce all’interno del mondo classico. La predicazione di Gesù è essenzialmente un messaggio di amore universale, lontano da aspirazioni e opposizioni ebraico-nazionalistiche, un regno interiore e spirituale. Si sente una certa somiglianza con la visione di Harnack, e Gaetano Lettieri ha molto insistito sull’aspetto liberale di Simonetti
Esiste quindi una continuità tra antichità classica greco-romana e cristianesimo. Il modello o progetto culturale non è quello che si è svi-luppato dopo la Seconda guerra mondiale che insiste sulla continuità del cristianesimo con il mondo ebraico antico e con il giudaismo.2 Il giudaismo è assunto nella sua versione giudaico-ellenistica: la LXX, Filone e Flavio Giuseppe (di cui Simonetti ci dà una bellissima e utilissima traduzione di alcuni libri delle Antichità giudaiche relativi al periodo delle origini cristiane). Nel progetto culturale in cui nasce Simonetti, il cristianesimo fiorisce all’interno del mondo classico. La predicazione di Gesù è essenzialmente un messaggio di amore universale, lontano da aspirazioni e opposizioni ebraico-nazionalistiche, un regno interiore e spirituale. Si sente una certa somiglianza con la visione di Harnack, e Gaetano Lettieri ha molto insistito sull’aspetto liberale di Simonetti
Nel mondo che ci sta davanti sarà probabilmente continuo il confronto tra persone che si ispirano a Buddha, o a Mohamed o a Gesù o altri personaggi fondanti delle rispettive culture. L’impresa di nuove sintesi sta di fronte a noi. La ricerca sulla figura storica di Gesù ha un ruolo fondamentale in questo contesto e in questa prospettiva.
l’incontro annuale internazionale di studi su Gesù e le origini cristiane (dedicato ai primi 150 anni del
cristianesimo primitivo). E’ il terzo di una serie fortunata iniziata nell’ottobre del 2014. Vi partecipano circa 70 specialisti di studi neotestamentari e antico-‐cristiani
provenienti da tutte le parti del mondo: Italia, Stati Uniti, Canada, Israele, Svizzera, Francia, Germania, Spagna,
Inghilterra ecc. In tre giorni si affrontano,con alto livello
scientifico, alcune delle questioni più rilevanti per la conoscenza di Gesù e delle origini cristiane.
Obiettivo del paper è ripercorrere la storia della nascita e dell’evoluzione degli studi delle materie ebraiche, prestando particolare attenzione alla Ratio Studiorum dei Gesuiti e all’istituzione dei moderni Collegi linguistici, fornendo un quadro preliminare per collegare la riflessione sulla figura storica di Gesù alla nascita di queste discipline. L’ambiente in cui è possibile collocare il Gesù storico nasce e si sviluppa come nuovo fronte di indagine grazie agli studi, alle metodologie e agli interessi che gli studia hebraica sono stati capaci di suscitare e vitalizzare nel corso dell’età moderna.
Cura editoriale del programma | Programme Book Editing: M. Rescio, L. Walt
Jésus,
révolutionnaire politique?
Les raisons de sa mort
Prof. Adriana Destro
et Mauro Pesce,
Université de Bologne
Pier Cesare Bori si poneva questi problemi già più di trenta anni fa. E aveva proposto una strada per il futuro che poi perseguì fino alla sua morte sia da un punto di vista teorico che da un punto di vista pratico (e questa prassi è un aspetto centrale del suo pensiero e della sua vita).
Per Cesare parla ripetutamente dell’urgenza di fare fronte alle profonde mutazioni in corso e soprattutto alla situazione d’ingiustizia cui sono sottomesse intere popolazioni e all’urgenza del rispetto dei diritti umani. Per lui era primario l’aspetto etico e quello di una politica fondata sull’etica.
A. Destro – M. Pesce, Il Battista e Gesù. Due movimenti giudaici nel tempo della crisi, Carocci 2021.
Vermittelte Gegenwart.
Konzeptionen der Gottespräsenz von der Zeit des Zweiten Tempels bis Anfang
des 2. Jahrhunderts n. Chr. (WUNT 367), Tübingen, Mohr, 2016, 365
pp.
Annalai di Storia dell'Esegesi 34/1 (2017) 277-279
the author is Gonzales Salinero NOT m.Pesce!