Books by roberto pinto
Recentemente sono usciti numerosi romanzi in cui l'arte, in particolare quella contemporanea, riv... more Recentemente sono usciti numerosi romanzi in cui l'arte, in particolare quella contemporanea, riveste un ruolo importante e molti scrittori considerano i fenomeni artistici un espressione culturale particolarmente adatta a mostrare la complessità e la problematicità della società attuale.
La coincidenza tra opera e il proprio vissuto, il problema dell'autorialità e dell'identità, l'attenzione ai conflitti e alle dinamiche culturali e politiche, sollevati da opere d'arte e dalla loro esposizione — accanto alla dipendenza dalle dinamiche del mercato così come dai fenomeni dell'ipertrofia e del gigantismo che troviamo diffuse nell'arte degli ultimi anni — incarnano, agli occhi degli scrittori, delle perfette metafore del nostro mondo.
Nei romanzi sono stati descritti opere e artisti; e il mondo dell'arte è stato scelto come un luogo particolarmente interessante in cui ambientare le proprie storie. Inoltre gli scrittori, aspetto nient'affatto trascurabile, hanno contribuito a inventare arte e immagini.
L'attenzione prestata dalla letteratura, accanto alla predisposizione da parte degli scrittori di leggere e reinterpretare l'arte in chiave personale, mi è sembrato un presupposto molto interessante attraverso il quale scrivere un saggio incentrato su alcuni esempi di rapporti che si sono recentemente intrecciati tra le due arti sorelle. Lo sguardo della letteratura mi sembra particolarmente significativo anche al fine di comprende più a fondo il modo in cui viene percepita l'arte contemporanea dal mondo della cultura, a interrogarmi su cosa gli intellettuali, la cultura e la società abbiano davvero colto o recepito dell'arte contemporanea, delle sue funzioni e delle sue priorità, delle sue strategie comunicative e del modo in cui gli argomenti vengono affrontati e raccontati. Attraverso i romanzi credo si possa capire qualcosa in più del ruolo che l'arte continua a ricoprire nella nostra società delle immagini al di là di ciò che pensano artisti, critici, storici dell'arte e tutti coloro che si occupano professionalmente di tale argomento.
L'arte è fatta di minuzie, di nessi tra le cose, di giochi metalinguistici, di allusioni e di emozioni, di ricordi e di impressioni. È la sua storia e il racconto che ne facciamo professionalmente, ma l'arte è anche fatta dalle persone che la pensano, la costruiscono, ne parlano e vivono per essa. [...] Un altro dei principali obiettivi del mio lavoro è stato affrontare quel fertile campo di sperimentazione rappresentato dagli scambi e dalle aree comuni che si creano tra le due discipline, quelle interferenze e ibridazioni che hanno permesso dei passaggi di ruolo tra artista e scrittore, come avviene nel Museo dell'Innocenza di Orhan Pamuk (2008) o, in modo meno evidente ma non meno significativo, in alcune collaborazioni, come quelle tra Sophie Calle e Paul Auster o sempre tra l'artista francese ed Enrique Vila-Matas
__Roberto Pinto (isbn 9788874901722)
Mostra - Vedere l'invisibile
Lucrezio nell'arte contemporanea. Bologna, Biblioteca Universitaria ... more Mostra - Vedere l'invisibile
Lucrezio nell'arte contemporanea. Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna - Museo di Palazzo Poggi 21 novembre 2017 - 14 gennaio 2018
La mostra, ospitata nei locali della Biblioteca Universitaria di Bologna e di Palazzo Poggi, si concentra sulla ricezione di Lucrezio nell’arte e nell'immaginario contemporanei.
Il De rerum natura espone i principi della filosofia di Epicuro ricorrendo a immagini e metafore che hanno ispirato importanti innovazioni nella cultura visiva, spesso sfuggite all’attenzione degli studiosi. Proprio nel nostro tempo alcune tematiche del De rerum natura – la mortalità della natura, la fragilità della conoscenza e lo spaesamento dell’individuo nel cosmo – sono diventate centrali e non sorprende dunque che siano numerose e originali le voci che hanno tentato di tradurle visivamente.
La visione contemporanea del De rerum natura è declinata attraverso i mezzi espressivi più diversi: il disegno, la pittura, le tecniche di incisione, la scultura, l’arte povera, i video, i film, la musica e la danza.
Il percorso espositivo esamina i diversi modi in cui artisti e scrittori hanno reagito alla lettura del poema. Oltre ad edizioni illustrate e libri d'artista, sono esposte opere e installazioni di contemporanei (Baj, Cavaliere, Paolini, Kaufmann), nonché carte d’archivio di alcuni poeti che hanno tradotto Lucrezio nel ’900.
La mostra è il frutto di una intensa attività di ricerca che ha coinvolto latinisti, storici dell’arte, storici della scienza e storici del libro, offrendo così l’occasione di affrontare un progetto interdisciplinare attorno a un tema nuovo e di comune interesse.
"Roberto Daolio. Aggregati per differenze (1978-2010)"
Con saggi di: Davide Da Pieve, Lara De Le... more "Roberto Daolio. Aggregati per differenze (1978-2010)"
Con saggi di: Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto, Caterina Sinigaglia.
isbn 9788874901760
nuove geografie artistiche by roberto pinto
Papers by roberto pinto
Con questo saggio si intende analizzare l'ultima edizione della Biennale di Venezia. Curata da Ok... more Con questo saggio si intende analizzare l'ultima edizione della Biennale di Venezia. Curata da Okwui Enwezor, la scorsa edizione della mostra veneziana si presenta come uno statement politico del curatore nigeriano, già a partire dalla sala centrale del Padiglione Italia dove, per tutta la durata della mostra, viene letto interamente Il Capitale di Karl Marx. Nel testo si prende in analisi il punto di vista postcoloniale del curatore anche attraverso un breve excursus sulle sue mostre precedenti [Documenta X e Biennale di Johannesburg], al fine di capire come si sia evoluto il suo punto di vista critico e come si siano intrecciati tematiche politiche e sviluppi mercantili dell'arte stessa. Per completare il quadro di riferimento si è cercato anche di sintetizzare il dibattito critico che tale esposizione ha suscitato. This essay sets out to analyze the last edition of Venice Biennial. The show, curated by Okwui Enwezor, was presented as a political statement by the Nigerian curator, starting from the central room in the Italia Pavilion where, for the whole duration of the exposition, was performed a live reading of the Karl Marx's entire book, Capital: Critique of Political Economy. This article focuses on examining the postcolonial curator's point of view also through a brief digression on his previous shows-like Documenta X and Johannesburg Biennial-with the aim of understanding the evolution of his critical point of view and how they intersect political aspect and trading component. To complete the analysis, the article shortly emphasizes on critical debate concerning this edition of Venice Biennial. Prima di iniziare a parlare dell'ultima edizione della Biennale di Venezia, credo sia importante riepilogare, almeno per punti, la storia di questa manifestazione artistica, anche al fine di capire il contesto in cui si collocano le scelte del Direttore Okwui Enwezor. Con la denominazione Esposizione Internazionale d'Arte, la Biennale apre la sua prima edizione nel 1895, con oltre 200.000 spettatori. Il giovanissimo Stato italiano voleva in questo modo ribadire l'unità culturale italiana tramite una
The estimation of the production cost per unit of a product during its design phase can be extrem... more The estimation of the production cost per unit of a product during its design phase can be extremely difficult, especially if information about previous similar products is missing. On the other hand, most of the costs that will be sustained during the production activity are implicitly determined mainly in the design phase, depending on the choice of characteristics and performance of the new product. Hence, the earlier the information about costs becomes available, the better the trade-off between costs and product performances can be managed. These considerations have led to the development of different design rules and techniques, such as Design to Cost, which
Mostra - Vedere l'invisibile Lucrezio nell'arte contemporanea. Bologna, Bibliotec... more Mostra - Vedere l'invisibile Lucrezio nell'arte contemporanea. Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna - Museo di Palazzo Poggi 21 novembre 2017 - 14 gennaio 2018 La mostra, ospitata nei locali della Biblioteca Universitaria di Bologna e di Palazzo Poggi, si concentra sulla ricezione di Lucrezio nell’arte e nell'immaginario contemporanei. Il De rerum natura espone i principi della filosofia di Epicuro ricorrendo a immagini e metafore che hanno ispirato importanti innovazioni nella cultura visiva, spesso sfuggite all’attenzione degli studiosi. Proprio nel nostro tempo alcune tematiche del De rerum natura – la mortalità della natura, la fragilità della conoscenza e lo spaesamento dell’individuo nel cosmo – sono diventate centrali e non sorprende dunque che siano numerose e originali le voci che hanno tentato di tradurle visivamente. La visione contemporanea del De rerum natura è declinata attraverso i mezzi espressivi più diversi: il disegno, la pittura, le tecniche di incisione, la scultura, l’arte povera, i video, i film, la musica e la danza. Il percorso espositivo esamina i diversi modi in cui artisti e scrittori hanno reagito alla lettura del poema. Oltre ad edizioni illustrate e libri d'artista, sono esposte opere e installazioni di contemporanei (Baj, Cavaliere, Paolini, Kaufmann), nonché carte d’archivio di alcuni poeti che hanno tradotto Lucrezio nel ’900. La mostra è il frutto di una intensa attività di ricerca che ha coinvolto latinisti, storici dell’arte, storici della scienza e storici del libro, offrendo così l’occasione di affrontare un progetto interdisciplinare attorno a un tema nuovo e di comune interesse.
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La coincidenza tra opera e il proprio vissuto, il problema dell'autorialità e dell'identità, l'attenzione ai conflitti e alle dinamiche culturali e politiche, sollevati da opere d'arte e dalla loro esposizione — accanto alla dipendenza dalle dinamiche del mercato così come dai fenomeni dell'ipertrofia e del gigantismo che troviamo diffuse nell'arte degli ultimi anni — incarnano, agli occhi degli scrittori, delle perfette metafore del nostro mondo.
Nei romanzi sono stati descritti opere e artisti; e il mondo dell'arte è stato scelto come un luogo particolarmente interessante in cui ambientare le proprie storie. Inoltre gli scrittori, aspetto nient'affatto trascurabile, hanno contribuito a inventare arte e immagini.
L'attenzione prestata dalla letteratura, accanto alla predisposizione da parte degli scrittori di leggere e reinterpretare l'arte in chiave personale, mi è sembrato un presupposto molto interessante attraverso il quale scrivere un saggio incentrato su alcuni esempi di rapporti che si sono recentemente intrecciati tra le due arti sorelle. Lo sguardo della letteratura mi sembra particolarmente significativo anche al fine di comprende più a fondo il modo in cui viene percepita l'arte contemporanea dal mondo della cultura, a interrogarmi su cosa gli intellettuali, la cultura e la società abbiano davvero colto o recepito dell'arte contemporanea, delle sue funzioni e delle sue priorità, delle sue strategie comunicative e del modo in cui gli argomenti vengono affrontati e raccontati. Attraverso i romanzi credo si possa capire qualcosa in più del ruolo che l'arte continua a ricoprire nella nostra società delle immagini al di là di ciò che pensano artisti, critici, storici dell'arte e tutti coloro che si occupano professionalmente di tale argomento.
L'arte è fatta di minuzie, di nessi tra le cose, di giochi metalinguistici, di allusioni e di emozioni, di ricordi e di impressioni. È la sua storia e il racconto che ne facciamo professionalmente, ma l'arte è anche fatta dalle persone che la pensano, la costruiscono, ne parlano e vivono per essa. [...] Un altro dei principali obiettivi del mio lavoro è stato affrontare quel fertile campo di sperimentazione rappresentato dagli scambi e dalle aree comuni che si creano tra le due discipline, quelle interferenze e ibridazioni che hanno permesso dei passaggi di ruolo tra artista e scrittore, come avviene nel Museo dell'Innocenza di Orhan Pamuk (2008) o, in modo meno evidente ma non meno significativo, in alcune collaborazioni, come quelle tra Sophie Calle e Paul Auster o sempre tra l'artista francese ed Enrique Vila-Matas
__Roberto Pinto (isbn 9788874901722)
Lucrezio nell'arte contemporanea. Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna - Museo di Palazzo Poggi 21 novembre 2017 - 14 gennaio 2018
La mostra, ospitata nei locali della Biblioteca Universitaria di Bologna e di Palazzo Poggi, si concentra sulla ricezione di Lucrezio nell’arte e nell'immaginario contemporanei.
Il De rerum natura espone i principi della filosofia di Epicuro ricorrendo a immagini e metafore che hanno ispirato importanti innovazioni nella cultura visiva, spesso sfuggite all’attenzione degli studiosi. Proprio nel nostro tempo alcune tematiche del De rerum natura – la mortalità della natura, la fragilità della conoscenza e lo spaesamento dell’individuo nel cosmo – sono diventate centrali e non sorprende dunque che siano numerose e originali le voci che hanno tentato di tradurle visivamente.
La visione contemporanea del De rerum natura è declinata attraverso i mezzi espressivi più diversi: il disegno, la pittura, le tecniche di incisione, la scultura, l’arte povera, i video, i film, la musica e la danza.
Il percorso espositivo esamina i diversi modi in cui artisti e scrittori hanno reagito alla lettura del poema. Oltre ad edizioni illustrate e libri d'artista, sono esposte opere e installazioni di contemporanei (Baj, Cavaliere, Paolini, Kaufmann), nonché carte d’archivio di alcuni poeti che hanno tradotto Lucrezio nel ’900.
La mostra è il frutto di una intensa attività di ricerca che ha coinvolto latinisti, storici dell’arte, storici della scienza e storici del libro, offrendo così l’occasione di affrontare un progetto interdisciplinare attorno a un tema nuovo e di comune interesse.
Con saggi di: Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto, Caterina Sinigaglia.
isbn 9788874901760
nuove geografie artistiche by roberto pinto
Papers by roberto pinto
La coincidenza tra opera e il proprio vissuto, il problema dell'autorialità e dell'identità, l'attenzione ai conflitti e alle dinamiche culturali e politiche, sollevati da opere d'arte e dalla loro esposizione — accanto alla dipendenza dalle dinamiche del mercato così come dai fenomeni dell'ipertrofia e del gigantismo che troviamo diffuse nell'arte degli ultimi anni — incarnano, agli occhi degli scrittori, delle perfette metafore del nostro mondo.
Nei romanzi sono stati descritti opere e artisti; e il mondo dell'arte è stato scelto come un luogo particolarmente interessante in cui ambientare le proprie storie. Inoltre gli scrittori, aspetto nient'affatto trascurabile, hanno contribuito a inventare arte e immagini.
L'attenzione prestata dalla letteratura, accanto alla predisposizione da parte degli scrittori di leggere e reinterpretare l'arte in chiave personale, mi è sembrato un presupposto molto interessante attraverso il quale scrivere un saggio incentrato su alcuni esempi di rapporti che si sono recentemente intrecciati tra le due arti sorelle. Lo sguardo della letteratura mi sembra particolarmente significativo anche al fine di comprende più a fondo il modo in cui viene percepita l'arte contemporanea dal mondo della cultura, a interrogarmi su cosa gli intellettuali, la cultura e la società abbiano davvero colto o recepito dell'arte contemporanea, delle sue funzioni e delle sue priorità, delle sue strategie comunicative e del modo in cui gli argomenti vengono affrontati e raccontati. Attraverso i romanzi credo si possa capire qualcosa in più del ruolo che l'arte continua a ricoprire nella nostra società delle immagini al di là di ciò che pensano artisti, critici, storici dell'arte e tutti coloro che si occupano professionalmente di tale argomento.
L'arte è fatta di minuzie, di nessi tra le cose, di giochi metalinguistici, di allusioni e di emozioni, di ricordi e di impressioni. È la sua storia e il racconto che ne facciamo professionalmente, ma l'arte è anche fatta dalle persone che la pensano, la costruiscono, ne parlano e vivono per essa. [...] Un altro dei principali obiettivi del mio lavoro è stato affrontare quel fertile campo di sperimentazione rappresentato dagli scambi e dalle aree comuni che si creano tra le due discipline, quelle interferenze e ibridazioni che hanno permesso dei passaggi di ruolo tra artista e scrittore, come avviene nel Museo dell'Innocenza di Orhan Pamuk (2008) o, in modo meno evidente ma non meno significativo, in alcune collaborazioni, come quelle tra Sophie Calle e Paul Auster o sempre tra l'artista francese ed Enrique Vila-Matas
__Roberto Pinto (isbn 9788874901722)
Lucrezio nell'arte contemporanea. Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna - Museo di Palazzo Poggi 21 novembre 2017 - 14 gennaio 2018
La mostra, ospitata nei locali della Biblioteca Universitaria di Bologna e di Palazzo Poggi, si concentra sulla ricezione di Lucrezio nell’arte e nell'immaginario contemporanei.
Il De rerum natura espone i principi della filosofia di Epicuro ricorrendo a immagini e metafore che hanno ispirato importanti innovazioni nella cultura visiva, spesso sfuggite all’attenzione degli studiosi. Proprio nel nostro tempo alcune tematiche del De rerum natura – la mortalità della natura, la fragilità della conoscenza e lo spaesamento dell’individuo nel cosmo – sono diventate centrali e non sorprende dunque che siano numerose e originali le voci che hanno tentato di tradurle visivamente.
La visione contemporanea del De rerum natura è declinata attraverso i mezzi espressivi più diversi: il disegno, la pittura, le tecniche di incisione, la scultura, l’arte povera, i video, i film, la musica e la danza.
Il percorso espositivo esamina i diversi modi in cui artisti e scrittori hanno reagito alla lettura del poema. Oltre ad edizioni illustrate e libri d'artista, sono esposte opere e installazioni di contemporanei (Baj, Cavaliere, Paolini, Kaufmann), nonché carte d’archivio di alcuni poeti che hanno tradotto Lucrezio nel ’900.
La mostra è il frutto di una intensa attività di ricerca che ha coinvolto latinisti, storici dell’arte, storici della scienza e storici del libro, offrendo così l’occasione di affrontare un progetto interdisciplinare attorno a un tema nuovo e di comune interesse.
Con saggi di: Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto, Caterina Sinigaglia.
isbn 9788874901760