Books by Antonino Facella
3. M.C. Parra, A. Facella (ed.), Kaulonía, Caulonia, Stilida (e oltre), III. Indagini topografiche nel territorio, Pisa 2011 (series Studi, 20, XII + 531 pp., ill. b.w. and col., 10 plates, CD-ROM enclosed with 86 plates and 5 charts) Questa pubblicazione è stata realizzata con un contributo di fondi di ricerca PRIN -© Scuola Norm... more Questa pubblicazione è stata realizzata con un contributo di fondi di ricerca PRIN -© Scuola Normale Superiore Pisa ----
Papers by Antonino Facella
Pallas, 2019
Cet article presente les resultats des prospections archeologiques realisees par l’Ecole Normale ... more Cet article presente les resultats des prospections archeologiques realisees par l’Ecole Normale Superieure de Pise dans la Commune de Contessa Entellina (Sicile occidentale), pour la periode du vie au iiie siecle av. J.-C., montrant ainsi la contribution decisive qui est offerte par les prospections systematiques et intensives a la discussion de questions liees a l’exploitation des terres, a la production agricole et aux dynamiques territoriales. Dans ce cas, l’evolution du peuplement et de la culture materielle indiquent: 1) un habitat disperse tres repandu, varie et hierarchise deja a la fin de l’epoque archaique, signe d’une exploitation intensive des ressources du territoire dans un cadre economique relativement complexe; 2) une diminution du peuplement rural a l’epoque classique, due non seulement a une decroissance demographique, mais peut-etre aussi a des modifications dans les modalites d’implantation et a des evenements politico-territoriaux; 3) un nouveau developpement de l’habitat disperse (principalement fermes monofamiliales) a partir du regne de Timoleon, avec de significatives differences entre les chorai d’Entella et de Monte Adranone.
La terza campagna di ricognizioni archeologiche di superficie nel territorio dell'antica Locri Ep... more La terza campagna di ricognizioni archeologiche di superficie nel territorio dell'antica Locri Epizefiri, organizzata dall'équipe del Laboratorio SAET della Scuola Normale Superiore di Pisa (diretto dal prof. Andrea Giardina) sotto il coordinamento del prof. Gianfranco Adornato, si è svolta dal 15 settembre al 6 ottobre 2019, e ha visto la partecipazione di un totale di 13 persone, tra personale del Laboratorio, assegnisti di ricerca, contrattisti, borsisti, dottorandi e allievi della Scuola Normale di Pisa, cui si è aggiunto per una giornata il dott. Domenico Carrà, geologo dell'équipe di ricerca. Nel complesso, sono stati percorsi in maniera sistematica e intensiva, da due squadre di ricercatori posti a una distanza di 5-10 m l'uno dall'altro, circa 2,6 kmq, nei territori dei Comuni di Antonimina, Ardore, Cànolo, Grotteria, Locri, Portigliola e Sant'Ilario dello Ionio (figg. 1-3). In particolare, le indagini di questa campagna hanno proseguito l'indagine in settori del territorio locrese già toccati dalle ricognizioni, come quello lungo la sponda sinistra della fiumara di Condojanni, nel comune di Sant'Ilario dello Ionio, e l'area di Moschetta a NordEst della città antica e a monte del 'dromo'. A questi settori è stato aggiunto un ampio quadrante a Sud del Condojanni, nel territorio comunale di Ardore (fig. 1,1). Le ricognizioni hanno interessato un tratto di pianura costiera attraversato in sen-Nell'ambito di un lavoro d'équipe, concepito e realizzato in stretta collaborazione, il par. 2.1 del presente contributo è di A. Corretti e A. Facella, i parr. 2.2-2.4 sono di A. Facella, il par. 2.5 è di A. Corretti, il par. 2.6 di C. Michelini, il par. 2.7 di M.A. Vaggioli e il par. 2.8 di A. Corretti; le immagini da Google Earth rielaborate e le carte di fase sono di A. Corretti; le tavole dei materiali ceramici sono di A. Corretti, C. Michelini e M.A. Vaggioli. Fotografie dell'équipe del Survey, proprietà SAET-SNS.
La pubblicazione di questo fascicolo della Rassegna archeologica coincide con il concludersi dell... more La pubblicazione di questo fascicolo della Rassegna archeologica coincide con il concludersi della Direzione di Andrea Giardina, che ha cessato il suo servizio attivo presso la Scuola Normale Superiore. Sotto la sua guida le attività del Laboratorio di Storia, Archeologia, Epigrafia e Tradizione dell'Antico hanno abbracciato, in un dialogo costante e proficuo, discipline diverse, fra le quali, per la prima volta, la Tradizione dell'Antico. L'interazione fra i diversi ambiti disciplinari ha così prodotto l'effetto, ideato e voluto, di ampliare il ventaglio tematico delle ricerche condotte presso il Laboratorio, oltre che il loro orizzonte cronologico e culturale. Agli studi storico-epigrafici in ambito greco, si sono affiancati quelli relativi al mondo romano e alla sua ricezione in età contemporanea; all'indagine dei materiali archeologici si è unita una riflessione storico-artistica, che non ha trascurato aspetti collezionistici e museografici. La varietà dei progetti, tutti guidati dalla prospettiva comune di una comprensione autentica della realtà complessa e multiforme del mondo antico, ha offerto a docenti, personale tecnico, collaboratori e studenti l'opportunità di un confronto vivace e continuo e di una costante crescita scientifica. Tutto questo in quel clima di collaborazione e gentilezza che è stato il tratto distintivo dell'intera direzione di Andrea Giardina, e di cui tutti noi non possiamo che essere profondamente grati. Nella consueta rassegna annuale delle attività compiute dal Laboratorio nell'ambito dell'archeologia della Sicilia e della Magna Grecia, un ruolo di primo piano spetta a Locri Epizefiri. Gianfranco Adornato traccia un primo bilancio delle attività del progetto nel suo complesso, mentre l'équipe del SAET si sofferma sui principali risultati dell'indagine sul campo. Dopo la prima campagna di ricognizione nel territorio dell'antica città, condotta nell'autunno 2017 (i cui risultati erano stati esposti e discussi sia nel fascicolo degli ASNP dello scorso anno, sia nel convegno Oltre le mura, fuori della citta, svoltosi a Pisa nel maggio 2018 e i cui Atti sono appena stati pubblicati), la campagna 2018 ha ampliato notevolmente (sia come dia
74. G. Adornato, A. Corretti, A. Facella, C. Michelini, M.A. Vaggioli, Locri Survey. La prima campagna (2017), in «ASNP», s. V, 2018, 10/2 suppl., 3-39
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Temi:
Sessione I
Dalla moneta al contesto - Dal contesto alla moneta
1) Il reperto in base ai contesti di rinvenimento: quali sono i processi che possono portare alla immobilizzazione della moneta nella stratigrafia e come interpretarli. a) Situazioni di giacitura primaria e secondaria, b) di posizione nel volume o interfaccia degli strati anche in relazione a processi formativi, c) di dialettica con altri materiali in associazione posti a confronto.
2) Interpretazione di uso e funzione del reperto numismatico in base al contesto funzionale e spaziale di rinvenimento (domus, necropoli / cimitero; santuario / chiesa, ecc.).
3) Differenze tra rinvenimenti monetali in siti di carattere pubblico/luoghi del potere e siti di carattere privato con annesso dibattito su come collocare e interpretare categorie particolari quali luoghi di culto o aree cimiteriali.
Sessione II
Dai dati sul rinvenimento allo studio della circolazione
4) come utilizzare, nell’analisi dei dati, i diversi livelli di informazione inerenti il rinvenimento numismatico: scavi archeologici da un lato e scoperte fortuite, prive di documentazione stratigrafica, dall’altro (dibattito sulle possibilità di analizzare le diverse fonti di informazione insieme o separatamente).
5) Possono i calcoli matematico-statistici aiutare a localizzare, in base ai rinvenimenti conosciuti, l’area di provenienza (zecca, ecc.), oppure le probabilità di circolazione di moneta in date aree? Quale apporto può fornire al materiale numismatico il confronto con metodi di analisi GIS applicati ad altri tipi di reperti?