Books by Adriano Cancellieri
The chapter reflects on homemaking processes in a multicultural condominium called Hotel House, l... more The chapter reflects on homemaking processes in a multicultural condominium called Hotel House, located in the small Italian town of Porto Recanati, where almost 2000 people live, 95% of whom are migrants. The research was carried out through a lengthy participant observation within both the domestic and communal spaces of the condominium. Reflecting on the research work conducted at the Hotel House, the chapter puts the attention on four main aspects: a) the ethical and practical implications of entering other people’s homes, focusing the analysis on the field access and the researcher’s positionality; b) the daily material and affective construction of multisensory atmospheres and landscapes in the domestic spaces of Hotel House; c) the ambivalence of the practices of sociability and mutual aid that take place in the domestic spaces of Hotel House, with particular focus on a number of Senegalese families; d) the multiscalarity of homemaking processes and their possible emergence outside of the boundaries of domestic spaces.
Quando si parla di nuovi spazi religiosi di origine immigrata ci si riferisce a realtà eterogenee... more Quando si parla di nuovi spazi religiosi di origine immigrata ci si riferisce a realtà eterogenee il cui aspetto comune risiede nel loro essere situate in un territorio già religiosamente segnato che non le riconosce come locali; la loro definizione avviene quindi più per differenza che non per mutuo riconoscimento. Questo nuovo arcipelago sacro di spazi translocali emerge all’incrocio di due fenomeni: la pratica religiosa e la mobilità delle popolazioni.
Un’attenta lettura del mutare degli spazi urbani richiede di interrogarsi sulle funzioni sociali e caratteristiche architettoniche e territoriali di questi luoghi che mutano profondamente il paesaggio religioso e assumono un valore centrale per una parte importante della popolazione immigrata
Perché (ancora) quartieri pubblici. Un laboratorio di politiche per la casa, Franco Angeli, Milano, 2018
Il libro propone di guardare ai quartieri di edilizia residenziale pubblica come importante risor... more Il libro propone di guardare ai quartieri di edilizia residenziale pubblica come importante risorsa strategica per costruire delle nuove politiche pubbliche per la casa e per le aree del disagio urbano, introducendo una radicale inversione di prospettiva rispetto alla tendenza a considerarli come un problema di cui liberarsi.
Il quartiere di San Siro a Milano, al centro di tre anni di lavoro - nel e con il quartiere - viene visto nel volume come un laboratorio di ricerca in questa direzione, un campo paradigmatico di osservazione e di interazione, che offre materiali inediti per cogliere alcune delle maggiori sfide della città contemporanea.
Diseguaglianze sociali e spaziali, crescita di una molteplicità di forme di disagio abitativo grave, capacità di adattamento e di convivenza, diverso grado di accesso ai diritti, divengono elementi per riflettere su cosa si intenda oggi nella società della diversità per azione “pubblica” per la casa e l’abitare. Apprendere da questa condizione significa metterla alla prova nelle sue luci e ombre guardando ai problemi ma anche al patrimonio di risorse e di capacità che esistono e si sono venute sviluppando all’interno di questo contesti. Significa inoltre mettere alla prova, da un lato, i modi del fare ricerca e la loro capacità di rappresentare la complessità dei problemi e di supportare politiche più adeguate e sensibili alle situazioni locali e alle istanze sociali emergenti. Dall’altro riflettere sul senso dell’intervento pubblico sulla casa, oggi, mettendo in discussione l’assunzione implicita che una azione pubblica per l’abitare sia “cosa superata”.
The presence of immigration in the European urban landscape contributes to the re-questioning of ... more The presence of immigration in the European urban landscape contributes to the re-questioning of taken-for-granted use and meanings of the urban texture. In Italian cities, we witness a contemporary struggle between different groups and individuals for the physical and symbolical production and appropriation of public space. This paper is based on qualitative research in the city of Padua (North Eastern Italy, Veneto Region) on the territory around the railway station where migrants try to seek out symbolic and material resources while using specific spaces. However in the process of manipulating urban spaces migrants are accused of surpassing the ‘upper threshold of correct visibility’. In other words, the level of visibility of their different bodies as well as the nonconventional uses of urban space challenge a ‘spatial order’ which is essentially taken for granted as the ‘right way’. The paper highlights how local policies and the local mass-media create an atmosphere of continuous ‘moral panic’ through the circulation of a stereotypical image of migrants. The paper concludes by calling for a radical shift in the policy making process, that has to be strongly informed by the physical, symbolical and emotional production of urban space. Difference today typifies the urban dimension of Italian cities and the development of contextual and coherent strategies to manage diverse urban societies is now is now of utmost importance
Papers by Adriano Cancellieri
IMISCOE research series, 2023
The chapter reflects on homemaking processes in a multicultural condominium called Hotel House, l... more The chapter reflects on homemaking processes in a multicultural condominium called Hotel House, located in the small Italian town of Porto Recanati, where almost 2000 people live, 95% of whom are migrants. The research was carried out through a lengthy participant observation within both the domestic and communal spaces of the condominium. Reflecting on the research work conducted at the Hotel House, the chapter puts the attention on four main aspects: a) the ethical and practical implications of entering other people’s homes, focusing the analysis on the field access and the researcher’s positionality; b) the daily material and affective construction of multisensory atmospheres and landscapes in the domestic spaces of Hotel House; c) the ambivalence of the practices of sociability and mutual aid that take place in the domestic spaces of Hotel House, with particular focus on a number of Senegalese families; d) the multiscalarity of homemaking processes and their possible emergence outside of the boundaries of domestic spaces.
IMISCOE Research Series
Being a guest in the home of someone else is a meaningful experience in several ways, including t... more Being a guest in the home of someone else is a meaningful experience in several ways, including the scope it gives for an ethnographic understanding of people’s life conditions, routines and emplaced forms of homemaking. This introduction is an invitation to appreciate the potential of home visits and stays, particularly in research on migrants and refugees, to appreciate both the infrastructural aspects of one’s dwelling conditions and the underlying lived experiences. Home visits, possibly as part of broader research strategies, help to situate people’s identities and narratives in different and more or less unequal household arrangements, at certain points of their biographical, housing and migration trajectories. Methodwise, we discuss the negotiations of roles and identities, as guests and researchers, that are inherent in this fieldwork option, with the attendant relational implications and ethical dilemmas. This overarching discussion paves the way for the case studies presen...
lo Squaderno, 2012
In questi ultimi anni, proprio mentre si parla di fine della città e di morte dello spazio pubbli... more In questi ultimi anni, proprio mentre si parla di fine della città e di morte dello spazio pubblico e il senso comune sull'immigrazione è sempre più povero e ridotto ad automatismi (o meglio corto-circuiti) stimolo-risposta, decine di ricercatori in Italia sono impegnati ad osservare e analizzare le trasformazioni delle città e degli spazi pubblici, in particolare quelli fortemente segnati dalle presenze migratorie. Decine di etnografi, che formano una nuova comunità di studiosi urbani fecondata da molteplici discipline, si sporcano le mani e i pantaloni (come voleva Robert Park) lavorando spesso nei territori.
Il libro propone di guardare ai quartieri di edilizia residenziale pubblica come importante risor... more Il libro propone di guardare ai quartieri di edilizia residenziale pubblica come importante risorsa strategica per costruire delle nuove politiche pubbliche per la casa e per le aree del disagio urbano, introducendo una radicale inversione di prospettiva rispetto alla tendenza a considerarli come un problema di cui liberarsi. Il quartiere di San Siro a Milano, al centro di tre anni di lavoro - nel e con il quartiere - viene visto nel volume come un laboratorio di ricerca in questa direzione, un campo paradigmatico di osservazione e di interazione, che offre materiali inediti per cogliere alcune delle maggiori sfide della città contemporanea. Diseguaglianze sociali e spaziali, crescita di una molteplicità di forme di disagio abitativo grave, capacità di adattamento e di convivenza, diverso grado di accesso ai diritti, divengono elementi per riflettere su cosa si intenda oggi nella società della diversità per azione “pubblica” per la casa e l’abitare. Apprendere da questa condizione significa metterla alla prova nelle sue luci e ombre guardando ai problemi ma anche al patrimonio di risorse e di capacità che esistono e si sono venute sviluppando all’interno di questo contesti. Significa inoltre mettere alla prova, da un lato, i modi del fare ricerca e la loro capacità di rappresentare la complessità dei problemi e di supportare politiche più adeguate e sensibili alle situazioni locali e alle istanze sociali emergenti. Dall’altro riflettere sul senso dell’intervento pubblico sulla casa, oggi, mettendo in discussione l’assunzione implicita che una azione pubblica per l’abitare sia “cosa superata”.
MONDI MIGRANTI, 2014
La coabitazione tra "mondi sociali" differenti e sempre piu una caratteristica degli sp... more La coabitazione tra "mondi sociali" differenti e sempre piu una caratteristica degli spazi urbani, soprattutto grazie ai processi di territorializzazione della differenza generati dai flussi di migranti. La letteratura e le retoriche dominanti si sono troppo spesso limitate ad assumere un’immagine pre-costituita della differenza negli spazi urbani, di volta in volta come qualcosa "sempre" da assimilare, "sempre" da decostruire, "sempre" da difendere. Partendo da questa insoddisfazione nei confronti delle rappresentazioni dominanti, l’articolo si propone di indagare sul concetto di "giustizia spaziale", pressoche inesplorato nel contesto italiano, come possibile lente per analizzare i processi di territorializzazione della differenza. Attraverso questa prospettiva di giustizia, situata e processuale, l’attenzione viene posta sulle spazialita costantemente prodotte e riprodotte e sulle potenzialita e i vincoli dei luoghi che possono essere mobilitati o inibiti.
Rassegna Italiana di Sociologia, 2023
Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre inf... more Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.
The Intercultural City, 2016
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Books by Adriano Cancellieri
Un’attenta lettura del mutare degli spazi urbani richiede di interrogarsi sulle funzioni sociali e caratteristiche architettoniche e territoriali di questi luoghi che mutano profondamente il paesaggio religioso e assumono un valore centrale per una parte importante della popolazione immigrata
Il quartiere di San Siro a Milano, al centro di tre anni di lavoro - nel e con il quartiere - viene visto nel volume come un laboratorio di ricerca in questa direzione, un campo paradigmatico di osservazione e di interazione, che offre materiali inediti per cogliere alcune delle maggiori sfide della città contemporanea.
Diseguaglianze sociali e spaziali, crescita di una molteplicità di forme di disagio abitativo grave, capacità di adattamento e di convivenza, diverso grado di accesso ai diritti, divengono elementi per riflettere su cosa si intenda oggi nella società della diversità per azione “pubblica” per la casa e l’abitare. Apprendere da questa condizione significa metterla alla prova nelle sue luci e ombre guardando ai problemi ma anche al patrimonio di risorse e di capacità che esistono e si sono venute sviluppando all’interno di questo contesti. Significa inoltre mettere alla prova, da un lato, i modi del fare ricerca e la loro capacità di rappresentare la complessità dei problemi e di supportare politiche più adeguate e sensibili alle situazioni locali e alle istanze sociali emergenti. Dall’altro riflettere sul senso dell’intervento pubblico sulla casa, oggi, mettendo in discussione l’assunzione implicita che una azione pubblica per l’abitare sia “cosa superata”.
Papers by Adriano Cancellieri
Un’attenta lettura del mutare degli spazi urbani richiede di interrogarsi sulle funzioni sociali e caratteristiche architettoniche e territoriali di questi luoghi che mutano profondamente il paesaggio religioso e assumono un valore centrale per una parte importante della popolazione immigrata
Il quartiere di San Siro a Milano, al centro di tre anni di lavoro - nel e con il quartiere - viene visto nel volume come un laboratorio di ricerca in questa direzione, un campo paradigmatico di osservazione e di interazione, che offre materiali inediti per cogliere alcune delle maggiori sfide della città contemporanea.
Diseguaglianze sociali e spaziali, crescita di una molteplicità di forme di disagio abitativo grave, capacità di adattamento e di convivenza, diverso grado di accesso ai diritti, divengono elementi per riflettere su cosa si intenda oggi nella società della diversità per azione “pubblica” per la casa e l’abitare. Apprendere da questa condizione significa metterla alla prova nelle sue luci e ombre guardando ai problemi ma anche al patrimonio di risorse e di capacità che esistono e si sono venute sviluppando all’interno di questo contesti. Significa inoltre mettere alla prova, da un lato, i modi del fare ricerca e la loro capacità di rappresentare la complessità dei problemi e di supportare politiche più adeguate e sensibili alle situazioni locali e alle istanze sociali emergenti. Dall’altro riflettere sul senso dell’intervento pubblico sulla casa, oggi, mettendo in discussione l’assunzione implicita che una azione pubblica per l’abitare sia “cosa superata”.
prefazione di Chantal Saint-Blancat
postfazione di Ilvo Diamanti
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L’Hotel House è un enorme condominio di architettura razionalista composto da 480 appartamenti, situato nella parte meridionale della cittadina di Porto Recanati, nel Sud delle Marche.
Luogo peculiare per la sua conformazione urbanistica, nettamente separato dal resto della città, lo è altrettanto per la sua demografia: progettato alla fine degli anni Sessanta per il soggiorno di italiani vacanzieri di ceto medio, a partire dagli anni Novanta si è trasformato in luogo di concentrazione di una popolazione di lavoratori immigrati provenienti da oltre quaranta Paesi.
Frutto di una prolungata ricerca etnografica, il lavoro di Cancellieri ci porta dritto nel cuore dell’Hotel House: mostrandoci come si vive e come si esperisce quotidianamente la differenza, come si lotta per “farsi spazio”, come ci si mobilita per opporsi al doppio processo di ghettizzazione e stigmatizzazione, Hotel House costituisce una ricchissima fonte di dati e riflessioni.
Se infatti il caso di Porto Recanati è certamente singolare, se non unico nel nostro Paese, esso è al tempo stesso profondamente sintomatico e significativo delle nuove configurazioni della spazialità contemporanea e delle sue sfide.
"La linea dell’orizzonte. Un etnographic novel sulla migrazione tra Bangladesh, Italia e Londra"