Papers by Monica Morbidelli
L. Barelli, M. Morbidelli, «Ad imitatione, e somiglianza di quello che v’era anticamente»..., in Arnolfo di Cambio e la sua epoca. Costruire, scolpire, dipingere, decorare, Atti del Convegno, Firenze - Colle di Val d’Elsa, 7-10 marzo 2006, a cura di V. Franchetti Pardo, Roma 2006, pp. 197-208.
Between 1912 and 1916 the Superintendence of Monuments, under the direction of Antonio Muñoz, car... more Between 1912 and 1916 the Superintendence of Monuments, under the direction of Antonio Muñoz, carried out restoration work on the Cosmatesque cloister of Ss. Quattro Coronati, which dates back to the thirteenth century. The objective was that of returning the cloister as closely as possible to its original third century state, and yet still maintain the principal structural modifications that transformed it in the sixteenth century with the addition of an upper floor loggia. In order to achieve this, the small arches of the cloister that had collapsed in the past were rebuilt, and the pictorial decoration on the undersides of the arches was completely reproduced based on two surviving strips of original fresco. The intonaco surfaces belonging to the transformation phases of the modern era were replaced and the present colour scheme was applied to all the surfaces, and then covered by a light wash to tone down the contrast between modern and ancient. It was not Muñoz's intention to adopt a dogmatic approach to restoration, but rather to create a new architectural balance that adhered to the principles of restoration being formulated in those years. This is, for example, evident from the treatment of the perimeter walls, making them a dark colour that was not original, but justified by the necessity of enhancing the decorative archaeological fragments positioned on them. The restoration works carried out by Muñoz still today represent the last works capable of providing an integral and organic vision of the cloister, as well as constituting an important document for the history and theory of restoration. Consequently, the restoration in progress since 2002, proposes to maintain and enhance the cloister in the general appearance bestowed on it by Muñoz's intervention, treating the changes made during the recently concluded century with due respect and consideration. Cloister Restoration Roma Tra il 1912 e il 1916 Antonio Muñoz, prima in qualità di ispettore della Regia Soprintendenza per la Conservazione dei Monumenti delle provincie di Roma e Aquila, poi di sovrintendente, restaurò il chiostro cosmatesco del complesso dei Ss. Quattro Coronati conferendogli quell'immagine riferita in gran parte all'originaria facies duecentesca, che tuttora lo caratterizza. Il chiostro era stato costruito con una pianta rettangolare formata da quattro corridori ad un solo piano coperto a tetto, che una parete traforata da arcatelle su colonnine binate e pilastri di marmo separava da un giardino centrale; l'attacco con il tetto era impreziosito da una cornice a denti di sega e mensole marmoree alternate a formelle di mosaico cosmatesco. Quando Muñoz iniziò i lavori di restauro, il chiostro si presentava sopraelevato da un piano loggiato sostenuto da volte a botte e la uniforme successione delle arcatelle era stata sostituita da un diverso ritmo di ampie arcate su pilastri ottenuti murando a intervalli lo spazio tra due coppie di colonnine, trasformazioni queste risalenti al tardo XVI secolo. Usi degradanti, inoltre, nel corso del XVIII secolo avevano determinato la realizzazione di una serie di ambienti negli ambulacri del piano terra ottenuti con tramezzi posticci e la tamponatura parziale delle arcatelle. I lavori di restauro di Muñoz si concretizzarono in un ripristino ragionato, per quanto storicamente possibile, della configurazione medievale del chiostro. I corridori furono liberati dalle tramezzature e il ritmo delle arcatelle su colonnine binate fu ricostituito: alcuni elementi lapidei furono ritrovati intatti all'interno dei pilastri, quelli mancanti furono integrati con elementi simili di nuova fattura. Le decorazioni ad intonaco dipinto dei sottarchi furono realizzate a imitazione di due frammenti rinvenuti in situ; gli intonaci e la tinteggiatura di epoca moderna delle pareti e delle volte furono
G. Carbonara, L. Barelli, E. Giorgi, A. Guiglia Guidobaldi, F. Matera, M. Morbidelli, M.L. Santarelli, Il restauro della fontana del chiostro dei SS. Quattro Coronati a Roma, in Le fontane storiche: eredità di un passato recente [...], a cura di M. Pretelli e A. Ugolini, Firenze 2011, pp. 32-39 La fontana del chiostro dei Ss. Quattro Coronati fu realizzata da Antonio 1 È stata oggetto di un... more La fontana del chiostro dei Ss. Quattro Coronati fu realizzata da Antonio 1 È stata oggetto di un restauro nel 2004, diretto ed eseguito da chi scrive, 2 nell'ambito di un intervento ancora in corso che interessa l'intero chiostro. 3 del chiostro e dei suoi singoli elementi costitutivi, fra cui la fontana. Determinante è l'acquisizione critica che l'intervento di Muñoz per ultimo ha conferito al chiostro comple tezza e organicità e inoltre costituisce un importante documento per la storia del restauro. Pertanto la progettazione è stata volta a mantenere e valorizzare il chiostro e la fontana che ne è parte integrante nella facies muñoziana, valutando criticamente il
progetti di restauro by Monica Morbidelli
Uploads
Papers by Monica Morbidelli
progetti di restauro by Monica Morbidelli