Papers by Riccardo Bertolotti
Versus 137, 2023
Per una deontica spaziale. Lo spazio in quanto manipolatore di valori giuridici?
Livelli di una spirale, 2021
Introduzione e cura del volume
Leussein, 2021
The year 2020 is faced with a long lasting global emergency, which (among other things) is exposi... more The year 2020 is faced with a long lasting global emergency, which (among other things) is exposing most of the very issues unsolved in international affairs. The economic crisis that currently plagues most countries (particularly in the Eurozone), e.g. restructuring the working world, appears to be its immediate and largest result. But the real novelty seems to be the prevalence of the choiche of technology view as an integral approach to the challenges that are arising. This crisis, not really surprising in itself, and these innovative options, are overlapping the heritage of strategic approaches, which remains in foreign affairs. This creates a dangerous mix, which could unexpectedly amplify the reasons for a sort of global "civil war", perhaps resulting from a generalized impact of some local contrast. It seems necessary, thereofore, to rethink the actual standards in global relations, remembering in particular that technical/technological management does not provide, by itself, any suitable solution or principle in order to take a decision. But on the contrary, it runs the risk of leading the most delicate or sensitive issues to a dead end. Ultimately, policy (at least what is left) of the global actors appears once more to serve as the very instument for mediation, expecially establishing the principle of a renewed awareness of their responsibility for the good of all.
This paper discuss one of the very features of the urban spaces, namely the inscripti... more This paper discuss one of the very features of the urban spaces, namely the inscription of the human action as a privileged viewpoint for its constitution. Three examples are briefly discussed about howspatial articulations value the postulate of action, thus setting up very diversified types of “modelreaders”. Expecially in the case of the “dissuasive architecture” of the cities, the matter on how theaction is conceived and valued is emphasized. In particular, the modal featuring of dissuasive space is not injunctive (namely it has not the possibility of being constitutive of law), but it is only targeted to mere interdictions regarding the modality of “doing”. In the end, some features about thephenomenological construction of the subject (as “action instance”) are briefly discussed, focusing in partiular Agamben and Husserl.
In this paper we suggest a reading of the parliamentary aula of Montecitorio as a juridical heter... more In this paper we suggest a reading of the parliamentary aula of Montecitorio as a juridical heterotopia which englobes an optical device within the inner space. The articulation of this space creates injunctive values, which separate it from the whole surrounding context, thus constituing it as a 'nomic total space' (namely isolated from other common spaces and discourses). After a short overview of the perliminary conditions that enable this kind of reading, we try to draw an analysis of rewritings and resemantizations which arise from the different kinds of uses of the aula. In particular, these resemantizations appear in contrast with the reading strategies given by the originary project, such as vision and mediation. Therefore, the aula does not appear anymore capable to carry on with the performances of the mediatized political-juridical power. A power that puts itself on the stage taking no care of the constraints given by the space of representation .
˚ davvero possibile parlare di autenticità nel diritto? Ha senso un discorso sulla naturalità in ... more ˚ davvero possibile parlare di autenticità nel diritto? Ha senso un discorso sulla naturalità in questÊambito? NellÊuniverso giuridico i termini ÂautenticitàÊ e ÂnaturalitàÊ tendono ad assumere due accezioni profondamente differenti. La natura tende infatti a divenire un particolare accento del diritto tutte le volte che una teoria -dal periodo classico a Hobbes alle correnti neogiusnaturalistiche del Novecento -la invoca e la pone come principio generale di organizzazione del contenuto. Ma ecco che il fondamento ÂnaturaleÊ dellÊuniversalismo nel diritto tende a identificarsi con la razionalità giuridica tout-court: nellÊidealismo hegeliano il diritto si prefigura come fatto sociale totale, come vertice e ordinamento di una Âseconda naturaÊ che tende a obliterare lÊipotesi di una Ânatura primaÊ dellÊumano, sostituendovisi e ponendo la sacralità dello stato al posto della religione tradizionale.
in: Pezzini I, Savarese N. (eds) "Spazio pubblico fra semiotica e progetto", Inu edizioni, Roma (pp. 36-49), 2014
The Memorial de Amèrica Latina is a great architectural complex nearby an underground hub in Sao ... more The Memorial de Amèrica Latina is a great architectural complex nearby an underground hub in Sao Paulo (Brazil). Since its establishment in 1989, the designer Oskar Niemeyer has conceived the Memorial as a very place to convey an identitary discourse upon latin-american people. As a result of a phD research period spent in the brazilian metropole during 2013, this paper try to focus semiotically some topics, namely law, space and vision, relating each other with the very theme of the Memorial.
Drafts by Riccardo Bertolotti
Se la forma degli spazi si collega al tipo di cultura giuridica di una società, i luoghi istituzi... more Se la forma degli spazi si collega al tipo di cultura giuridica di una società, i luoghi istituzionali sono quelli in cui questo rapporto si può cogliere forse meglio che altrove. Ma il diritto è anche una forma di conoscenza specifica le cui manifestazioni si caratterizzano per il loro mettersi in scena, lasciarsi vedere e attraversare. A tal proposito proponiamo di considerare la dimensione cognitiva mediata dalla luce in due casi di studio brevemente comparati: l'aula di Montecitorio e la piazza del Campidoglio.
Communication au séminaire " Les normes et leur formules " (30 mars 2018). « Le droit à l'heure d... more Communication au séminaire " Les normes et leur formules " (30 mars 2018). « Le droit à l'heure de sa « simplification » : enjeux jurilinguistiques et discursifs » Université de Cergy-Pontoise
In corso di pubblicazione su "Leussein" - rivista di studi umanistici
Questo contributo si sofferma sulla regolamentazione comunale della pubblicità a Roma, con partic... more Questo contributo si sofferma sulla regolamentazione comunale della pubblicità a Roma, con particolare riferimento all'affissione. Da uno sguardo comparativo tra diritto, affissioni e spazio, emerge il tema della stratificazione, dove i differenti discorsi sembrano diventare due echi simmetrici che creano, in un impasto di sovrapposizioni successive, un effetto-ingorgo il cui risultato più evidente sembra la negazione (o per lo meno la risemantizzazione "caotica") delle regole e dello spazio, intesi come due tipi di discorsi che perdono la capacità di integrarsi, aprendo il campo alla trasgressione. In questo caso il diritto stesso sembra agire da trickster (traditore dissimulato), il quale invece di arginare la trasgressione, la ingloba nell'allestimento dei suoi programmi.
Conference Presentations by Riccardo Bertolotti
Presentato al convegno "The logics of persuasion. Between anthropology and rhetoric". Palermo, 19... more Presentato al convegno "The logics of persuasion. Between anthropology and rhetoric". Palermo, 19-20 aprile 2018
XLV Congresso dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici (Cassino, 6-8 ottobre 2017) Proposta ... more XLV Congresso dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici (Cassino, 6-8 ottobre 2017) Proposta di intervento. Titolo: L'illuminazione del potere. Morfologia e anamorfosi degli spazi istituzionali tra chiarore e oscurità.
Semiotica, città, paesaggio by Riccardo Bertolotti
Viale Togliatti a Roma: una strada in cerca d'autore, 2019
Di solito i luoghi scelti per un'analisi presentano qualche ragione intuitiva di interesse, una d... more Di solito i luoghi scelti per un'analisi presentano qualche ragione intuitiva di interesse, una densità semantica che si impone e che chiede di essere descritta/spiegata attraverso la frequentazione e l'elaborazione di una sintesi concettuale. Nel caso di questo lungo viale romano, via Togliatti, il motivo di attrazione sta anzitutto nel nome, e cioè nella de-dica a uno storico dirigente del Partito Comunista Italiano cui è legata l'evocazione di un momento fondamentale dell'Italia del dopoguerra. Un altro tratto che si impone, questa volta alla vista, è rappresentato da una piantata di pini marittimi, divenuti alberi storici, lunga quasi dieci chilometri: un paesaggio "romano" davvero di impatto, che da Ponte Mammolo conduce lo sguardo sino agli archi dell'Acquedotto Alessandrino. Ma in questo caso "scendere in strada" e studiare i vari aspetti della sua vita diurna e notturna si rivela un'esperienza largamente disforica. Ne esce così l'articolato rapporto su una incompiutezza a più livelli che si traduce in incuria, inefficienza e illegalità, alle quali gli abitanti disillusi si adattano il più delle volte volgendo le spalle. E contemporaneamente emerge il senso urgente di una vasta impresa di rigenerazione e riscatto, che possa fare di questo vasto spazio un luogo "pieno": vis-suto, identitario, attrattivo ed esemplare nel senso migliore.
Uploads
Papers by Riccardo Bertolotti
Drafts by Riccardo Bertolotti
Conference Presentations by Riccardo Bertolotti
Semiotica, città, paesaggio by Riccardo Bertolotti