Papers by Ugo Conti
Dai Vangeli a Boezio. La terza rima come metro del volgarizzamento in versi, «Griseldaonline», XXIII, 1, 2024, pp. 125-146., 2024
Il presente lavoro si propone di affrontare lo studio ritmico-sintattico della terza rima come me... more Il presente lavoro si propone di affrontare lo studio ritmico-sintattico della terza rima come metro per il volgarizzamento in versi. Dal momento che per la 'Commedia' si posseggono già strumenti scientificamente affidabili e specifici per l’analisi ritmica e sintattica della terzina, il punto di partenza è stato individuato nei versi di Purg., XI 1-24, in cui i superbi recitano una versione volgare del 'Pater noster' di Matteo VI, 9-13. Dopo questa preliminare sezione e utilizzando lo stesso metodo, lo studio si concentra sull’osservazione del funzionamento della terza rima in un campione di passi dal volgarizzamento della 'Consolatio philosophiae' di Boezio, composta da Alberto della Piagentina nella prima metà del Trecento. Attraverso l’assunzione di un punto di osservazione privilegiato come quello del volgarizzamento, il confronto fra le due opere permette di aprire una nuova prospettiva allo studio stilistico della terza rima, lasciando emergere le differenze sottili che caratterizzano lo stile dei due diversi autori e rendendo più chiari alcuni aspetti del funzionamento del metro.
***
The paper aims to conduct a rhythmic and syntactic study of the third rhyme as a metre for medieval vernacular translations. Since scientifically reliable and specific tools for the rhythmic and syntactic analysis of the tercets are already available for Dante’s 'Commedia', the verses of Purg., XI 1-24, in which the proud souls recite a vernacular version of the 'Pater noster' from Matt. VI, 9-13, has been chosen as the starting point of this essay. After this preliminary section and using the same method, the study focuses on how the third rhyme works in a sample of passages from the vernacular version of Boethius’ 'Consolatio philosophiae', composed by Alberto della Piagentina in the first half of the 14thcentury. Thanks to this privileged point of view, the comparison between the two works opens up a new perspective to the stylistic study of the third rhyme, allowing the subtle differences that characterise the style of the two different authors to emerge and making possible a better understanding of how the metre works.
in «La sintassi del mondo» La mappa e il testo, a cura di Laura Bardelli, Elisa Caporiccio, Ugo Conti, Antonio D'Ambrosio, Carlo Facchin, Martina Romanelli (Firenze, Sef), 2023
Il contributo vuole impiegare un duplice approccio per leggere 'Le odi' di de Libero come “nucleo... more Il contributo vuole impiegare un duplice approccio per leggere 'Le odi' di de Libero come “nucleo poetico” autonomo e mappa di luoghi e temi più cari all’autore. Nella prima parte si ripercorrono le vicende editoriali che hanno portato Le odi ad assumere il loro finale assetto in 'Scempio e Lusinga'; all’approccio filologico si affianca, nella seconda sezione, un commento degli elementi paesaggistici ricorrenti nei testi.
The paper aims to approach Libero de Libero’s 'Le odi' from a double point of view, thus suggesting the reading of it as a map of the author’s dearest locations and themes. The first part studies the editorial history of the book until its final form in 'Scempio e Lusinga'; next to the philological method, the second section presents a comment on the natural elements that are often mentioned in the poems.
Per un'analisi ritmico-sintattica della terza rima. Il caso delle dichiarative e delle interrogative nella 'Commedia', «Stilistica e Metrica italiana», XXII, 2022, pp. 3-38., 2022
Prendendo avvio dalle suggestioni continiane sulla memoria dantesca, la quale «non è puramente ve... more Prendendo avvio dalle suggestioni continiane sulla memoria dantesca, la quale «non è puramente verbale, per eccitazioni provenienti da oggetti affini, ma si organizza in figure ritmiche», si è deciso di sviluppare ulteriormente tali riflessioni alla luce della più recente critica e sfruttando le possibilità aperte dall’informatica umanistica. A tal proposito, i risultati che qui si presentano derivano da uno studio sul ritmo e sulla sintassi della Commedia avviato grazie all’impiego di uno strumento informatico (TRIARS) messo a punto per l’occasione, con cui si possono combinare le analisi ritmiche dell’Archivio Metrico Italiano e quelle sintattiche di DanteSearch per ricercare identiche strutture ritmico-sintattiche all’interno delle terzine del poema dantesco.
Nello specifico, si propongono i risultati più soddisfacenti di tale studio, limitando però l’attenzione a due soli macrotipi sintattici, profondamente diversi per impiego e numero di attestazioni totali all’interno dell’opera: le frasi dichiarative, che da sole costituiscono la maggioranza dei risultati per un singolo macrotipo all’interno della Commedia, e le frasi interrogative dirette, che, presentano invece un ben più ridotto numero di attestazioni. Attraverso l’esame dei risultati di due tipologie di frasi così differenti, il saggio vuole illustrare le attuali potenzialità e i limiti di una ricerca che, sfruttando la Commedia come banco di prova privilegiato, aspira ad allargarsi anche alle altre realizzazioni della terza rima.
***
Starting from Contini’s suggestions on Dante’s memory, which is not «puramente verbale, per eccitazioni provenienti da oggetti affini, ma si organizza in figure ritmiche», it has been established to expand on his ideas in view of the most recent critics and thanks to the possibilities brought by the digital humanities. In this regard, the results hereby presented have been taken from a study on the Comedy’s rhythm and syntax, which has been made possible thanks to TRIARS, a tool specifically designed for the purpose of combining the rhythmical data taken from the Archivio Metrico Italiano and the syntactic ones taken from DanteSearch, and then of looking for identical structures among Dante’s tercets, both from a rhythmical and from a syntactical point of view.
In particular, the study presents the most interesting results of the aforementioned study, though confined to two types of indipendent clauses only, differing deeply from each other in relation both to their use and frequency in the Comedy: declarative clauses, which alone represent the majority of the results of a single type of clauses in the poem, and interrogative clauses, which are way more infrequent. By analysing two such different types of clauses, the essay wants to expound the current potentialities and limits of a research which, with Dante’s Comedy as a privileged testing ground, aims to extend its interest also to the other applications of the third rhyme.
Combining rhythmic and syntactical analysis: an experiment on Dante’s ‘Comedy’ with the new tool ‘TRIARS’, «Umanistica Digitale», XIII, 2022, 49-68., 2022
This paper is meant to introduce a specifically designed tool for the purpose of combining rhythm... more This paper is meant to introduce a specifically designed tool for the purpose of combining rhythmic and syntactic data to analyse literary works written in third rhyme and to look for identical rhythmical-syntactical structures in different tercets, finally studying their use in the many restrictions imposed by meter and its rules. TRIARS is still in its preliminary stage, and it has only been tested on Dante's Comedy.
The paper is then structured as follows: after a short overview of the research project that led to its creation, in Section 2, the main studies and scientific basis from the original project are reviewed; Section 3 reports the most important steps in the development of the early version of TRIARS; in Section 4, all the features and functionalities of TRIARS are described in detail; Section 5 outlines the major flaws and weaknesses of the current version of TRIARS, whilst all the potential improvement are examined; additionally, Section 7 focuses on the final purpose of the research, showing a brief example of compared analysis on the Comedy and other different poems in third rhyme, such as the Caccia di Diana by Giovanni Boccaccio and the Trionfi by Francesco Petrarca; finally, general conclusions are reported in Section 8.
***
L’obiettivo del saggio è di illustrare un nuovo strumento informatico appositamente creato per permettere uno studio della terza rima dal duplice punto di vista ritmico e sintattico. Il fine è quello di ricercare e analizzare identiche strutture ritmico-sintattiche in diverse terzine, osservandone l'utilizzo nelle varie restrizioni imposte dal metro. Lo strumento, denominato TRIARS, è ancora allo stadio di prototipo e, attualmente, è stato testato solo sulla Commedia.
Il saggio è inaugurato da una breve panoramica sul progetto di ricerca che ha poi portato alla creazione di TRIARS; nella sezione 2, vengono illustrate le più importanti teorie scientifiche che sono alla base del progetto; in seguito, la sezione 3 ripercorre i passi principali che hanno portato allo sviluppo della prima versione dello strumento in questione; la sezione 4, invece, contiene una descrizione dettagliata delle funzioni di TRIARS, dalla cui lettura emergono già alcune delle imperfezioni che ancora lo caratterizzano e che sono analizzate nella sezione 6; la sezione 7, inoltre, si focalizza sull’obiettivo finale della ricerca e mostra un breve esempio di analisi comparata tra la Commedia e altre opere in terza rima, come la Caccia di Diana di Giovanni Boccaccio e i Trionfi di Petrarca; infine, chiudono il saggio delle considerazioni generali sulla ricerca.
Elementi del giallo nei racconti surreali de ‘Il guanto nero’, «Quaderni del ’900», XXI, 2021, pp. 57-66., 2021
L’articolo analizza le differenti modalità con cui gli elementi tipici del giallo e del poliziesc... more L’articolo analizza le differenti modalità con cui gli elementi tipici del giallo e del poliziesco vengono impiegati ne Il guanto nero di Libero de Libero. Il libro, che costituisce la seconda raccolta di racconti dell’autore, è stato edito nel 1050 e raccoglie alcuni dei suoi fortemente influenzati dal Surrealismo italiano e già pubblicati tra il 1938 e il 1956. Ciò nonostante, leggendo Il guanto nero, è possibile incontrare alcuni elementi che appartengono al giallo e al poliziesco, come l’omicidio, il mistero, il colpo di scena, l’inseguimento; tuttavia, questi elementi non si concretizzano mai in qualcosa di tangibile: ma rimangono sfumati, come immagini fuggevoli e surreali. Anche quando il “mistero” viene risolto, permane un senso di incertezza, dove la ragione, che nella brevità del racconto incontra il suo limite, fallisce nel comprendere appieno la situazione e si arrende al clima surreale che anima il racconto.
***
The paper explores the different ways in which the Crime and Detective Fiction’s typical elements are reutilized in Libero de Libero’s, Il guanto nero. This book, which is the author’s second short stories collection, was printed in 1959 and it gathers some of his works highly influenced by Italian Surrealism and already published in the years between 1938 and 1956. Nonetheless, reading Il guanto nero, it is possible to bump into some elements that belong to the genre of Crime Fiction, like murder, mystery, plot twist, chase; however, those elements never actualize in anything concrete: they stay as pale, passing and surreal images. Even when the “mystery” is solved, a sense of uncertainty remains, where the reason, which in the conciseness of the tale meets its limit, fails to fully understand the situation and surrends to the surreal atmosphere that enlivens the narration.
Prime osservazioni per un’analisi ritmico-sintattica della ‘Commedia’, in Nuove prospettive sulla terza rima. Da Dante al Duemila, a cura di L. Facini, J. Galavotti, A. Soldani, G. Zoccarato, Padova, libreriauniversitaria.it, 2020, pp. 29-48., 2020
Allo stato attuale degli studi, non è certamente possibile sostenere che la versificazione dantes... more Allo stato attuale degli studi, non è certamente possibile sostenere che la versificazione dantesca non sia stata studiata in maniera approfondita e sotto molteplici punti di vista; tuttavia, fin da uno dei primi e più acuti studi in merito all’argomento, Beltrami ha suggerito nuove possibilità di ricerca: «Precisazioni maggiori sulla struttura metrico-sintattica della Commedia potranno venire a mio parere da un approfondimento dell’analisi intorno alle distribuzioni sintattiche, […] e da una definizione delle strutture fonico-ritmiche condotta in modo da poter essere integrata nella ricerca sintattica». Partendo dalle molte e analoghe osservazioni che sono state avanzate nel corso degli ultimi decenni, con la presente proposta si intende offrire una panoramica generale dei primi risultati ottenuti da uno studio – inserito all’interno di un più vasto progetto di ricerca tuttora in corso (Schemi e modelli della terza rima nel Trecento letterario italiano), comprendente l’analisi di diverse opere in terza rima del Trecento – esplicitamente mirato all’analisi della struttura metrico-sintattica dell’opera e condotto tramite l’ausilio di un programma informatico messo appositamente a punto per l’occasione.
Un simile esame delle strutture ritmico-sintattiche del testo è reso possibile dall’incrocio dei risultati ricavati da due diversi e fondamentali progetti avviati negli ultimi anni, l’Archivio Metrico Italiano e DanteSearch, i quali hanno realizzato una scansione rispettivamente ritmica e sintattica dei versi del poema dantesco. Inserendo tali dati all’interno di un programma che si occupa principalmente di rintracciare all’interno del testo delle precise strutture ritmico-sintattiche, è possibile ottenere un’idea più concreta della versificazione dantesca del poema, attraverso strutture sintattiche e soluzioni ritmiche particolarmente ricorrenti e significative, in un’ottica che, più che la composizione del singolo verso, tenga conto del «grande ritmo» della terza rima.
«Si Creò nelle parole i campi del suo esilio». Esegesi e riletture della nominatio rerum in Eco e Caproni , 2019
«Omne enim quod vocavit Adam animae viventis, ipsum est nomen eius»: Genesi 2, 19-21 ospita l’att... more «Omne enim quod vocavit Adam animae viventis, ipsum est nomen eius»: Genesi 2, 19-21 ospita l’atto cruciale della nominatio rerum da parte di Adamo, in cui si manifestano la volontà di dominio sulle creature viventi e la capacità distintiva dell’essere umano di analizzare e conoscere il reale mediante lo strumento linguistico. Il motivo biblico di Adamo come Nomoteta circolerà nella riflessione dei letterati a venire con sorprendente diffusione, legandosi al nodo dell’origine del linguaggio – secondo φύσις o secondo λόγος – e al problema del rapporto tra la parola e il reale. Sul primo corollario si è espresso a più riprese Eco, interrogandosi nel 1993 e successivamente nel 2007 sul criterio soggiacente all’imposizione adamitica dei nomi alle cose, chiamando in causa la curiosa assenza del solo episodio di Genesi 2 nella riflessione dantesca sulla lingua del primo uomo (Dve i, iv-vi; Par. xxvi). Sulla seconda questione risultano particolarmente suggestivi tre articoli composti da Caproni tra il 1946 e il 1947, in cui l’episodio biblico viene piegato a un’innovativa interpretazione, sulla scorta dell’idea di fondo per cui la parola non possiede alcun valore conoscitivo nei confronti della realtà; l’autore giunge persino a identificare in tale pretesa il motivo della cacciata dell’uomo dall’Eden. La ricchezza d’implicazioni gnoseologiche derivante dall’esegesi del brano biblico in questione induce pertanto a proporre un percorso diacronico attraverso due tra le sue più interessanti riletture.
“D’altro deserto era l’avviso”. Una rilettura della poetica del primo de Libero, «Fermenti», n. 248, XLVIII, 2019, pp. 149-157., 2019
Una rilettura della poetica del primo de Libero alla luce dei diari di 'Borrador'
Un metodo per lo studio degli acrostici nella ‘Commedia’, in «Cognitive Philology», 11, 2018, pp. 1-48., 2019
Con il presente intervento si intende illustrare i risultati ottenuti attraverso una prima e sist... more Con il presente intervento si intende illustrare i risultati ottenuti attraverso una prima e sistematica analisi degli acrostici nella Commedia dantesca. La ricerca è stata resa possibile grazie all’ausilio di uno strumento informatico appositamente creato per l’occasione, che ha permesso l’individuazione di un considerevole numero di presunti acrostici, distribuiti in varie configurazioni, all’interno del poema. Lo studio dei risultati restituiti dal programma è servito a fornire un’idea più precisa della casualità con cui questo tipo di artificio si può presentare nei versi di un’opera ampia come la Commedia e a favorire, attraverso lo studio di alcune caratteristiche ricorrenti, una valutazione più consapevole e completa dei contributi finora sottoposti all’attenzione della critica.
Co-Edited Books by Ugo Conti
«La sintassi del mondo». La mappa e il testo, 2023
«Sono stanco che Il Sole resti in cielo, non vedo l’ora che si sfasci la sintassi del Mondo, che ... more «Sono stanco che Il Sole resti in cielo, non vedo l’ora che si sfasci la sintassi del Mondo, che si mescolino le carte del gioco, i fogli dell’in-folio, i frantumi di specchio del disastro». Decostruire per ricomporre secondo un nuovo schema, mappare i confini testuali per valicarli e crearne di inediti; accogliendo l’invito di Calvino nel Castello dei destini incrociati, il volume indaga il rapporto tra la mappa e il testo. La sezione Saggi restituisce la polivalenza della nozione di mappa nella letteratura, interrogandola secondo diversi approcci metodologici, tra filologia, linguistica e critica; la sezione Conversazioni ospita il dialogo tra Carlo Facchin e il poeta Michele Bordoni e quello tra la poetessa Antonella Anedda e Cecilia Bello Minciacchi, con un saggio critico di quest’ultima.
Prefaces by Ugo Conti
in «La sintassi del mondo» La mappa e il testo, a cura di Laura Bardelli, Elisa Caporiccio, Ugo Conti, Antonio D'Ambrosio, Carlo Facchin, Martina Romanelli, 2023
Di Laura Bardelli, Elisa Caporiccio, Ugo Conti, Antonio D'Ambrosio, Carlo Facchin e Martina Roman... more Di Laura Bardelli, Elisa Caporiccio, Ugo Conti, Antonio D'Ambrosio, Carlo Facchin e Martina Romanelli
Talks and Workshops by Ugo Conti
Intervento per il Convegno 'Metrica e retorica: i trattati (sec. XIV-XVI)', Università per Strani... more Intervento per il Convegno 'Metrica e retorica: i trattati (sec. XIV-XVI)', Università per Stranieri di Siena, 19-20 novembre 2024.
Intervento per il XIV Convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza "La filologi... more Intervento per il XIV Convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza "La filologia romanza tra manoscritti e testi", Università degli Studi di Milano / Università Cattolica del Sacro Cuore / Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, 1-4 ottobre 2024.
Intervento per l'Incontro Internazionale 'Italianistica Digitale. La ricerca dei giovani studiosi... more Intervento per l'Incontro Internazionale 'Italianistica Digitale. La ricerca dei giovani studiosi', Università di Macerata, 4-5 aprile 2024.
Intervento per l'XI Incontro di studio in memoria di Marco Praloran. "La poesia di Dante. Nuove i... more Intervento per l'XI Incontro di studio in memoria di Marco Praloran. "La poesia di Dante. Nuove indagini e prospettive", Fondazione Ezio Franceschini (Firenze, 2-4 ottobre 2023)
Intervento per il I Convegno dottorale internazionale '«La sintassi del mondo». La mappa e il tes... more Intervento per il I Convegno dottorale internazionale '«La sintassi del mondo». La mappa e il testo', Università degli Studi di Firenze, 13-14 maggio 2021.
Intervento per la settimana intensiva del curriculum internazionale di Italianistica del dottorat... more Intervento per la settimana intensiva del curriculum internazionale di Italianistica del dottorato in Filologia, letteratura italiana, Linguistica dell'Università degli Studi di Firenze, dedicata al tema 'Norma e ibridizzazione', Univesität Konstanz, 12-15 giugno 2019.
Intervento per il IV Convegno dottorale 'Il meglio è passato. Riflessioni su nostalgie, retrotopi... more Intervento per il IV Convegno dottorale 'Il meglio è passato. Riflessioni su nostalgie, retrotopie e anacronismi', Università Ca’ Foscari Venezia, 16-17 maggio 2019.
Intervento per il I Convegno Internazionale per giovani ricercatori 'Parola. Una nozione unica pe... more Intervento per il I Convegno Internazionale per giovani ricercatori 'Parola. Una nozione unica per una ricerca multidisciplinare', Università per Stranieri di Siena, 21-23 novembre 2018.
Thesis by Ugo Conti
L’obiettivo a cui tende la presente ricerca consiste nell’approntare uno strumento informatico e ... more L’obiettivo a cui tende la presente ricerca consiste nell’approntare uno strumento informatico e un metodo di studio utili per l’analisi delle molteplici occorrenze della terza rima nel ricco panorama poetico del Trecento letterario italiano, eleggendo come prospettive privilegiate i due piani del ritmo e della sintassi, nel tentativo di cogliere e comprendere meglio il loro strutturarsi all’interno dei vincoli imposti dal metro. Partendo dagli spunti tratti da una ricca e illustre bibliografia critica, che può vantare nomi come quelli di Gianfranco Contini e Pietro Beltrami, si è scelto di avviare dei primi sondaggi sul testo della Commedia dantesca, la quale può avvalersi di analisi ritmiche e sintattiche complete e scientificamente affidabili, come quelle dell’Archivio Metrico Italiano e di DanteSearch. In questa maniera, si è cercato di riprendere le fila di un discorso iniziato intorno alla metà degli anni Sessanta del Novecento, aggiornandolo grazie all’ausilio dei più moderni mezzi informatici e utilizzandolo per gettare le basi di un discorso più generale sulla terza rima, portando così a termine una prima verifica sulle potenzialità e sulla fattibilità della ricerca. Nello specifico, l’organizzazione del lavoro prevede una divisione in tre sezioni principali: una prima parte teorica contenente le premesse necessarie per comprendere e giustificare le scelte che si sono effettuate durante lo sviluppo del progetto, dal momento che vengono presi in esame e discussi i principali strumenti e le teorie note per lo studio del ritmo e della sintassi nel poema, compresi quelli adottati nell’ambito del presente lavoro; proseguendo, una seconda parte è dedicata a rendere conto delle principali tappe che si sono percorse nella delineazione delle funzioni del programma, delle sue opzioni di ricerca e dell’interfaccia con cui vengono presentati i risultati, e, inoltre, dei limiti che ancora lo caratterizzano; infine, nella terza e ultima parte viene proposto un esempio di analisi approfondito da entrambi i punti di vista, ritmico e sintattico, ed esteso a tutta la Commedia. Completa il lavoro un ampio Repertorio, in cui sono schedati tutti i risultati della ricerca, già commentati nella terza parte.
Uploads
Papers by Ugo Conti
***
The paper aims to conduct a rhythmic and syntactic study of the third rhyme as a metre for medieval vernacular translations. Since scientifically reliable and specific tools for the rhythmic and syntactic analysis of the tercets are already available for Dante’s 'Commedia', the verses of Purg., XI 1-24, in which the proud souls recite a vernacular version of the 'Pater noster' from Matt. VI, 9-13, has been chosen as the starting point of this essay. After this preliminary section and using the same method, the study focuses on how the third rhyme works in a sample of passages from the vernacular version of Boethius’ 'Consolatio philosophiae', composed by Alberto della Piagentina in the first half of the 14thcentury. Thanks to this privileged point of view, the comparison between the two works opens up a new perspective to the stylistic study of the third rhyme, allowing the subtle differences that characterise the style of the two different authors to emerge and making possible a better understanding of how the metre works.
The paper aims to approach Libero de Libero’s 'Le odi' from a double point of view, thus suggesting the reading of it as a map of the author’s dearest locations and themes. The first part studies the editorial history of the book until its final form in 'Scempio e Lusinga'; next to the philological method, the second section presents a comment on the natural elements that are often mentioned in the poems.
Nello specifico, si propongono i risultati più soddisfacenti di tale studio, limitando però l’attenzione a due soli macrotipi sintattici, profondamente diversi per impiego e numero di attestazioni totali all’interno dell’opera: le frasi dichiarative, che da sole costituiscono la maggioranza dei risultati per un singolo macrotipo all’interno della Commedia, e le frasi interrogative dirette, che, presentano invece un ben più ridotto numero di attestazioni. Attraverso l’esame dei risultati di due tipologie di frasi così differenti, il saggio vuole illustrare le attuali potenzialità e i limiti di una ricerca che, sfruttando la Commedia come banco di prova privilegiato, aspira ad allargarsi anche alle altre realizzazioni della terza rima.
***
Starting from Contini’s suggestions on Dante’s memory, which is not «puramente verbale, per eccitazioni provenienti da oggetti affini, ma si organizza in figure ritmiche», it has been established to expand on his ideas in view of the most recent critics and thanks to the possibilities brought by the digital humanities. In this regard, the results hereby presented have been taken from a study on the Comedy’s rhythm and syntax, which has been made possible thanks to TRIARS, a tool specifically designed for the purpose of combining the rhythmical data taken from the Archivio Metrico Italiano and the syntactic ones taken from DanteSearch, and then of looking for identical structures among Dante’s tercets, both from a rhythmical and from a syntactical point of view.
In particular, the study presents the most interesting results of the aforementioned study, though confined to two types of indipendent clauses only, differing deeply from each other in relation both to their use and frequency in the Comedy: declarative clauses, which alone represent the majority of the results of a single type of clauses in the poem, and interrogative clauses, which are way more infrequent. By analysing two such different types of clauses, the essay wants to expound the current potentialities and limits of a research which, with Dante’s Comedy as a privileged testing ground, aims to extend its interest also to the other applications of the third rhyme.
The paper is then structured as follows: after a short overview of the research project that led to its creation, in Section 2, the main studies and scientific basis from the original project are reviewed; Section 3 reports the most important steps in the development of the early version of TRIARS; in Section 4, all the features and functionalities of TRIARS are described in detail; Section 5 outlines the major flaws and weaknesses of the current version of TRIARS, whilst all the potential improvement are examined; additionally, Section 7 focuses on the final purpose of the research, showing a brief example of compared analysis on the Comedy and other different poems in third rhyme, such as the Caccia di Diana by Giovanni Boccaccio and the Trionfi by Francesco Petrarca; finally, general conclusions are reported in Section 8.
***
L’obiettivo del saggio è di illustrare un nuovo strumento informatico appositamente creato per permettere uno studio della terza rima dal duplice punto di vista ritmico e sintattico. Il fine è quello di ricercare e analizzare identiche strutture ritmico-sintattiche in diverse terzine, osservandone l'utilizzo nelle varie restrizioni imposte dal metro. Lo strumento, denominato TRIARS, è ancora allo stadio di prototipo e, attualmente, è stato testato solo sulla Commedia.
Il saggio è inaugurato da una breve panoramica sul progetto di ricerca che ha poi portato alla creazione di TRIARS; nella sezione 2, vengono illustrate le più importanti teorie scientifiche che sono alla base del progetto; in seguito, la sezione 3 ripercorre i passi principali che hanno portato allo sviluppo della prima versione dello strumento in questione; la sezione 4, invece, contiene una descrizione dettagliata delle funzioni di TRIARS, dalla cui lettura emergono già alcune delle imperfezioni che ancora lo caratterizzano e che sono analizzate nella sezione 6; la sezione 7, inoltre, si focalizza sull’obiettivo finale della ricerca e mostra un breve esempio di analisi comparata tra la Commedia e altre opere in terza rima, come la Caccia di Diana di Giovanni Boccaccio e i Trionfi di Petrarca; infine, chiudono il saggio delle considerazioni generali sulla ricerca.
***
The paper explores the different ways in which the Crime and Detective Fiction’s typical elements are reutilized in Libero de Libero’s, Il guanto nero. This book, which is the author’s second short stories collection, was printed in 1959 and it gathers some of his works highly influenced by Italian Surrealism and already published in the years between 1938 and 1956. Nonetheless, reading Il guanto nero, it is possible to bump into some elements that belong to the genre of Crime Fiction, like murder, mystery, plot twist, chase; however, those elements never actualize in anything concrete: they stay as pale, passing and surreal images. Even when the “mystery” is solved, a sense of uncertainty remains, where the reason, which in the conciseness of the tale meets its limit, fails to fully understand the situation and surrends to the surreal atmosphere that enlivens the narration.
Un simile esame delle strutture ritmico-sintattiche del testo è reso possibile dall’incrocio dei risultati ricavati da due diversi e fondamentali progetti avviati negli ultimi anni, l’Archivio Metrico Italiano e DanteSearch, i quali hanno realizzato una scansione rispettivamente ritmica e sintattica dei versi del poema dantesco. Inserendo tali dati all’interno di un programma che si occupa principalmente di rintracciare all’interno del testo delle precise strutture ritmico-sintattiche, è possibile ottenere un’idea più concreta della versificazione dantesca del poema, attraverso strutture sintattiche e soluzioni ritmiche particolarmente ricorrenti e significative, in un’ottica che, più che la composizione del singolo verso, tenga conto del «grande ritmo» della terza rima.
Co-Edited Books by Ugo Conti
Prefaces by Ugo Conti
Talks and Workshops by Ugo Conti
Thesis by Ugo Conti
***
The paper aims to conduct a rhythmic and syntactic study of the third rhyme as a metre for medieval vernacular translations. Since scientifically reliable and specific tools for the rhythmic and syntactic analysis of the tercets are already available for Dante’s 'Commedia', the verses of Purg., XI 1-24, in which the proud souls recite a vernacular version of the 'Pater noster' from Matt. VI, 9-13, has been chosen as the starting point of this essay. After this preliminary section and using the same method, the study focuses on how the third rhyme works in a sample of passages from the vernacular version of Boethius’ 'Consolatio philosophiae', composed by Alberto della Piagentina in the first half of the 14thcentury. Thanks to this privileged point of view, the comparison between the two works opens up a new perspective to the stylistic study of the third rhyme, allowing the subtle differences that characterise the style of the two different authors to emerge and making possible a better understanding of how the metre works.
The paper aims to approach Libero de Libero’s 'Le odi' from a double point of view, thus suggesting the reading of it as a map of the author’s dearest locations and themes. The first part studies the editorial history of the book until its final form in 'Scempio e Lusinga'; next to the philological method, the second section presents a comment on the natural elements that are often mentioned in the poems.
Nello specifico, si propongono i risultati più soddisfacenti di tale studio, limitando però l’attenzione a due soli macrotipi sintattici, profondamente diversi per impiego e numero di attestazioni totali all’interno dell’opera: le frasi dichiarative, che da sole costituiscono la maggioranza dei risultati per un singolo macrotipo all’interno della Commedia, e le frasi interrogative dirette, che, presentano invece un ben più ridotto numero di attestazioni. Attraverso l’esame dei risultati di due tipologie di frasi così differenti, il saggio vuole illustrare le attuali potenzialità e i limiti di una ricerca che, sfruttando la Commedia come banco di prova privilegiato, aspira ad allargarsi anche alle altre realizzazioni della terza rima.
***
Starting from Contini’s suggestions on Dante’s memory, which is not «puramente verbale, per eccitazioni provenienti da oggetti affini, ma si organizza in figure ritmiche», it has been established to expand on his ideas in view of the most recent critics and thanks to the possibilities brought by the digital humanities. In this regard, the results hereby presented have been taken from a study on the Comedy’s rhythm and syntax, which has been made possible thanks to TRIARS, a tool specifically designed for the purpose of combining the rhythmical data taken from the Archivio Metrico Italiano and the syntactic ones taken from DanteSearch, and then of looking for identical structures among Dante’s tercets, both from a rhythmical and from a syntactical point of view.
In particular, the study presents the most interesting results of the aforementioned study, though confined to two types of indipendent clauses only, differing deeply from each other in relation both to their use and frequency in the Comedy: declarative clauses, which alone represent the majority of the results of a single type of clauses in the poem, and interrogative clauses, which are way more infrequent. By analysing two such different types of clauses, the essay wants to expound the current potentialities and limits of a research which, with Dante’s Comedy as a privileged testing ground, aims to extend its interest also to the other applications of the third rhyme.
The paper is then structured as follows: after a short overview of the research project that led to its creation, in Section 2, the main studies and scientific basis from the original project are reviewed; Section 3 reports the most important steps in the development of the early version of TRIARS; in Section 4, all the features and functionalities of TRIARS are described in detail; Section 5 outlines the major flaws and weaknesses of the current version of TRIARS, whilst all the potential improvement are examined; additionally, Section 7 focuses on the final purpose of the research, showing a brief example of compared analysis on the Comedy and other different poems in third rhyme, such as the Caccia di Diana by Giovanni Boccaccio and the Trionfi by Francesco Petrarca; finally, general conclusions are reported in Section 8.
***
L’obiettivo del saggio è di illustrare un nuovo strumento informatico appositamente creato per permettere uno studio della terza rima dal duplice punto di vista ritmico e sintattico. Il fine è quello di ricercare e analizzare identiche strutture ritmico-sintattiche in diverse terzine, osservandone l'utilizzo nelle varie restrizioni imposte dal metro. Lo strumento, denominato TRIARS, è ancora allo stadio di prototipo e, attualmente, è stato testato solo sulla Commedia.
Il saggio è inaugurato da una breve panoramica sul progetto di ricerca che ha poi portato alla creazione di TRIARS; nella sezione 2, vengono illustrate le più importanti teorie scientifiche che sono alla base del progetto; in seguito, la sezione 3 ripercorre i passi principali che hanno portato allo sviluppo della prima versione dello strumento in questione; la sezione 4, invece, contiene una descrizione dettagliata delle funzioni di TRIARS, dalla cui lettura emergono già alcune delle imperfezioni che ancora lo caratterizzano e che sono analizzate nella sezione 6; la sezione 7, inoltre, si focalizza sull’obiettivo finale della ricerca e mostra un breve esempio di analisi comparata tra la Commedia e altre opere in terza rima, come la Caccia di Diana di Giovanni Boccaccio e i Trionfi di Petrarca; infine, chiudono il saggio delle considerazioni generali sulla ricerca.
***
The paper explores the different ways in which the Crime and Detective Fiction’s typical elements are reutilized in Libero de Libero’s, Il guanto nero. This book, which is the author’s second short stories collection, was printed in 1959 and it gathers some of his works highly influenced by Italian Surrealism and already published in the years between 1938 and 1956. Nonetheless, reading Il guanto nero, it is possible to bump into some elements that belong to the genre of Crime Fiction, like murder, mystery, plot twist, chase; however, those elements never actualize in anything concrete: they stay as pale, passing and surreal images. Even when the “mystery” is solved, a sense of uncertainty remains, where the reason, which in the conciseness of the tale meets its limit, fails to fully understand the situation and surrends to the surreal atmosphere that enlivens the narration.
Un simile esame delle strutture ritmico-sintattiche del testo è reso possibile dall’incrocio dei risultati ricavati da due diversi e fondamentali progetti avviati negli ultimi anni, l’Archivio Metrico Italiano e DanteSearch, i quali hanno realizzato una scansione rispettivamente ritmica e sintattica dei versi del poema dantesco. Inserendo tali dati all’interno di un programma che si occupa principalmente di rintracciare all’interno del testo delle precise strutture ritmico-sintattiche, è possibile ottenere un’idea più concreta della versificazione dantesca del poema, attraverso strutture sintattiche e soluzioni ritmiche particolarmente ricorrenti e significative, in un’ottica che, più che la composizione del singolo verso, tenga conto del «grande ritmo» della terza rima.
Lo strumento consente di eseguire ricerche stilistiche sulla terza rima, incrociando dati relativi al ritmo e alla sintassi di testi immagazzinati nel database. Al momento, è possibile avviare ricerche sul testo della 'Commedia' di Dante Alighieri, grazie al contributo dell’Archivio Metrico Italiano e di DanteSearch, per quanto riguarda rispettivamente i dati sul ritmo e la sintassi dell’opera dantesca.
Il sito è stato realizzato ed è ospitato dal Laboratorio di Informatica Umanistica del DILEF (Università degli studi di Firenze).