Thesis Chapters by Davide Dalla Pria
During his life, Odorico di Francesco da Pordenone (1263-1335) wrote a personal copybook, coping ... more During his life, Odorico di Francesco da Pordenone (1263-1335) wrote a personal copybook, coping texts and extracts of various arguments, like medicine, theology, notes of local history and advices for everyday’s needs. This work wants to describe the content of the book, identify the sources that Odorico used and formulate some hypothesis about the way he came into contact with them. In the end, come out the figure of a very cultured man with an eclectic mind.
In this manuscript are spread many notes of historical memory that in 1844 Giuseppe Bianchi published partially with the title “Memoriale di Odorico notajo e maestro in Pordenone”. In the second chapter of the following thesis are illustrated the differences between the original hand-made “cronaca” and the XVIII century’s publication.
Transcriptions of the whole copybook (Appendice III) and both testaments of Odorico and his son Francesco (Appendice I) are omitted.
Il quaderno personale di Odorico di Francesco da Pordenone (1263-1335) si compone di testi di diversi argomenti, che spaziano dalla medicina alla teologia, dalle note di memoria storica a consigli di natura pratica. Oggetto del presente lavoro è quello di descrivere il contenuto del quaderno, individuare le fonti utilizzate dall’autore e formulare alcune ipotesi sui luoghi e i modi in cui egli venne a contatto con questi scritti. Dalla lettura del manoscritto emerge la figura di un personaggio dotato di una vasta cultura, che sapeva muoversi in campi del sapere anche distanti tra loro.
Particolare attenzione viene posta agli appunti di natura cronachistica, che raccolti e riordinati formano la cronaca edita parzialmente da Giuseppe Bianchi nel 1844 con il titolo di “Memoriale di Odorico notajo e maestro in Pordenone”. Nel secondo capitolo sono illustrate le differenze tra l'originale e la pubblicazione ottocentesca.
La tesi è completata dalla trascrizione integrale del quaderno e dei testamenti di Odorico e del figlio Francesco, assenti nel file sottostante.
Papers by Davide Dalla Pria
Nel XIV secolo il comune di Udine aveva vissuto una fase di vorticosa espansione demografica,
ass... more Nel XIV secolo il comune di Udine aveva vissuto una fase di vorticosa espansione demografica,
assurgendo al ruolo di vera e propria città e contendendo il ruolo egemone svolto da Cividale tra le terre del
Patriarcato di Aquileia. Mancava ancora, tuttavia, un luogo in cui il potere civico si materializzasse, in cui
la nuova identità cittadina, ancora in formazione, si presentasse agli abitanti. Per questo motivo Udine,
nell’impossibilità di darsi un palazzo, prerogativa questa del Patriarca, decise di costruire nel 1370 una torre
civica. Le spese che la città dovette affrontare per la costruzione dell’edificio e, in misura maggiore, quelle per
il suo mantenimento dimostrano un pervicace attaccamento a ciò che la torre era giunta a rappresentare, fino
al punto di dire che «la nostra città non stava bene senza il suddetto orologio»
Talks by Davide Dalla Pria
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Thesis Chapters by Davide Dalla Pria
In this manuscript are spread many notes of historical memory that in 1844 Giuseppe Bianchi published partially with the title “Memoriale di Odorico notajo e maestro in Pordenone”. In the second chapter of the following thesis are illustrated the differences between the original hand-made “cronaca” and the XVIII century’s publication.
Transcriptions of the whole copybook (Appendice III) and both testaments of Odorico and his son Francesco (Appendice I) are omitted.
Il quaderno personale di Odorico di Francesco da Pordenone (1263-1335) si compone di testi di diversi argomenti, che spaziano dalla medicina alla teologia, dalle note di memoria storica a consigli di natura pratica. Oggetto del presente lavoro è quello di descrivere il contenuto del quaderno, individuare le fonti utilizzate dall’autore e formulare alcune ipotesi sui luoghi e i modi in cui egli venne a contatto con questi scritti. Dalla lettura del manoscritto emerge la figura di un personaggio dotato di una vasta cultura, che sapeva muoversi in campi del sapere anche distanti tra loro.
Particolare attenzione viene posta agli appunti di natura cronachistica, che raccolti e riordinati formano la cronaca edita parzialmente da Giuseppe Bianchi nel 1844 con il titolo di “Memoriale di Odorico notajo e maestro in Pordenone”. Nel secondo capitolo sono illustrate le differenze tra l'originale e la pubblicazione ottocentesca.
La tesi è completata dalla trascrizione integrale del quaderno e dei testamenti di Odorico e del figlio Francesco, assenti nel file sottostante.
Papers by Davide Dalla Pria
assurgendo al ruolo di vera e propria città e contendendo il ruolo egemone svolto da Cividale tra le terre del
Patriarcato di Aquileia. Mancava ancora, tuttavia, un luogo in cui il potere civico si materializzasse, in cui
la nuova identità cittadina, ancora in formazione, si presentasse agli abitanti. Per questo motivo Udine,
nell’impossibilità di darsi un palazzo, prerogativa questa del Patriarca, decise di costruire nel 1370 una torre
civica. Le spese che la città dovette affrontare per la costruzione dell’edificio e, in misura maggiore, quelle per
il suo mantenimento dimostrano un pervicace attaccamento a ciò che la torre era giunta a rappresentare, fino
al punto di dire che «la nostra città non stava bene senza il suddetto orologio»
Talks by Davide Dalla Pria
In this manuscript are spread many notes of historical memory that in 1844 Giuseppe Bianchi published partially with the title “Memoriale di Odorico notajo e maestro in Pordenone”. In the second chapter of the following thesis are illustrated the differences between the original hand-made “cronaca” and the XVIII century’s publication.
Transcriptions of the whole copybook (Appendice III) and both testaments of Odorico and his son Francesco (Appendice I) are omitted.
Il quaderno personale di Odorico di Francesco da Pordenone (1263-1335) si compone di testi di diversi argomenti, che spaziano dalla medicina alla teologia, dalle note di memoria storica a consigli di natura pratica. Oggetto del presente lavoro è quello di descrivere il contenuto del quaderno, individuare le fonti utilizzate dall’autore e formulare alcune ipotesi sui luoghi e i modi in cui egli venne a contatto con questi scritti. Dalla lettura del manoscritto emerge la figura di un personaggio dotato di una vasta cultura, che sapeva muoversi in campi del sapere anche distanti tra loro.
Particolare attenzione viene posta agli appunti di natura cronachistica, che raccolti e riordinati formano la cronaca edita parzialmente da Giuseppe Bianchi nel 1844 con il titolo di “Memoriale di Odorico notajo e maestro in Pordenone”. Nel secondo capitolo sono illustrate le differenze tra l'originale e la pubblicazione ottocentesca.
La tesi è completata dalla trascrizione integrale del quaderno e dei testamenti di Odorico e del figlio Francesco, assenti nel file sottostante.
assurgendo al ruolo di vera e propria città e contendendo il ruolo egemone svolto da Cividale tra le terre del
Patriarcato di Aquileia. Mancava ancora, tuttavia, un luogo in cui il potere civico si materializzasse, in cui
la nuova identità cittadina, ancora in formazione, si presentasse agli abitanti. Per questo motivo Udine,
nell’impossibilità di darsi un palazzo, prerogativa questa del Patriarca, decise di costruire nel 1370 una torre
civica. Le spese che la città dovette affrontare per la costruzione dell’edificio e, in misura maggiore, quelle per
il suo mantenimento dimostrano un pervicace attaccamento a ciò che la torre era giunta a rappresentare, fino
al punto di dire che «la nostra città non stava bene senza il suddetto orologio»