Papers by Alessandro Casellato
In L’Italia e le sue regioni (1945-2011), a cura di Maria Salvati e Loredana Sciolla, vol. 2, Ter... more In L’Italia e le sue regioni (1945-2011), a cura di Maria Salvati e Loredana Sciolla, vol. 2, Territori, Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma 2014, pp. 53-71
Introduction to Operai in croce. Inchiesta sul lavoro malato, «Venetica», XXII (2008), n. 2
Letta in chiave comparata, la storia della famiglia Trentin mostra aspetti -se non inediti -quant... more Letta in chiave comparata, la storia della famiglia Trentin mostra aspetti -se non inediti -quanto meno interessanti per indagare i nessi tra vita familiare e sfera politica negli anni «a ferro e fuoco» compresi tra le due guerre mondiali 1 . La storiografia dell'ultimo ventennio, attenta in particolare alla dimensione di genere, ha cominciato a scandagliare la storia del Novecento da questi punti di vista, concentrandosi soprattutto sul periodo fascista e riconoscendo nella 'famiglia' un soggetto sociale di lungo periodo, permanente quanto elastico, attorno al quale si sono strutturate forme di solidarietà, modelli di comportamento e persino identità collettive alternative o comunque dissonanti rispetto alle politiche portate avanti dai regimi totalitari.
Abbiamo i documenti ufficiali prodotti dagli stati e dagli eserciti, memoria istituzionale della ... more Abbiamo i documenti ufficiali prodotti dagli stati e dagli eserciti, memoria istituzionale della guerra conservata negli archivi nazionali. Abbiamo le lettere e i diari scritti dai soldati, sia ufficiali che subalterni, che raccontano in soggettiva e compongono in buona parte una controstoria popolare e dal basso. Abbiamo naturalmente i giornali del tempo, le fotografie, persino i filmati, che ci offrono una memoria visuale del conflitto. E sul territorio ci sono ancora reperti, trincee e fortificazioni e finanche resti umani, che consentono persino di praticare una 'archeologia' e una 'antropologia' della Prima guerra mondiale. Per non parlare dei monumenti: dai grandi sacrari nazionali di impronta fascista alle migliaia di monumentini locali frutto della più discreta pietas di familiari e compaesani, a testimoniare la lunga durata dei lutti dentro le famiglie e le comunità.
Laboratoire italien, 2014
Belfagor, 2011
La riforma deLL'università, vista da Ca' fosCari La riforma Gelmini dell'università è stata appro... more La riforma deLL'università, vista da Ca' fosCari La riforma Gelmini dell'università è stata approvata: una legge contestata fino alla fine, come non si vedeva da tempo, capace di suscitare proteste di piazza, a Roma e in molte città d'Italia. Un bilancio ? Paradossalmente è forse troppo presto per valutare la legge in tutte le sue conseguenze, dal momento che per essere operante avrà bisogno di molti decreti attuativi. Essa tuttavia definisce una cornice, e in parte -ma solo in parte -dipinge il quadro della nuova università.
ITALIA CONTEMPORANEA, 2014
I testimoni raccontano balle! Non lo fanno apposta. È la memoria che gli gioca degli scherzi". Qu... more I testimoni raccontano balle! Non lo fanno apposta. È la memoria che gli gioca degli scherzi". Quando ero studente ho sentito diverse volte Giovanni Levi usare più o meno queste parole per prendere le distanze dalla storia orale. Levi insegnava Storia economica a Venezia ed era stato -con Carlo Ginzburg ed Edoardo Grendi -uno dei fondatori della "microstoria". Sono cresciuto con l'idea che la tribù dei microstorici e quella degli storici orali fossero in guerra tra loro; che la prima fosse una cerchia di persone coltissime, esigenti e pure un filino aristocratiche, e la seconda fosse popolata da studiosi un po' irregolari ma alla mano e ben disposti verso la gente comune. Tuttavia non riuscivo a spiegarmi come mai alcuni membri autorevoli dei due gruppi fraternizzassero tra loro e persino si mostrassero reciproca stima. Mi ci sono voluti degli anni per capire che c'era stato un tempo in cui le due tribù erano parte di uno stesso popolo e che erano proprio i legami di parentela a creare tensioni reciproche, spesso stemperate nei rapporti di scherzo.
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Lavorare sull'archivio di una famiglia è un po' come avere a che fare con la memoria delle person... more Lavorare sull'archivio di una famiglia è un po' come avere a che fare con la memoria delle persone: sono entrambe fonti inesauribili, mobili, sempre cangianti. Scavando, ascoltando, aspettando, può sempre venire fuori un documento, o un ricordo, che costringe a rivedere l'insieme sotto una luce diversa. Quando si ha a che fare con un archivio non inventariato, disseminato in varie sedi, accessibile esclusivamente attraverso la disponibilità delle persone che lo detengono e con il quale intrattengono forti legami aff ettivi e identitari, si ha ancor più forte la sensazione di maneggiare non un corpus di documenti ma un corpo, vivo, che reagisce quando lo si tocca, che a suo modo risponde quando lo si interroga 17 .
Le guerre non finiscono mai. Fonti orali, storiografia, culture di guerra di Alessandro Casellato... more Le guerre non finiscono mai. Fonti orali, storiografia, culture di guerra di Alessandro Casellato Questo saggio è il frutto di una relazione su "Guerre e culture di guerra" (Padova, 21 novembre 2008) ed è stato pubblicato nel volume Guerre e culture di guerra nella storia d'Italia, a cura di Piero Del Negro ed Enrico Francia, Milano, Unicopli, 2011, pp. 179-196. Farò alcune considerazioni sul rapporto tra storia orale e guerre, con tre tesi di fondo che posso anticipare qui: 1) è la guerra che "sdogana" la storia orale e la fa entrare nel campo della storiografia; 2) la storia orale ha rinnovato la storiografia, cioè ha contribuito in maniera determinante a ridefinire negli ultimi decenni il modo in cui si studiano le guerre; 3) la storia orale non ha solo rinnovato, ma sta forzando i confini della storiografia. A partire da questo filo del discorso avanzerò qualche riflessione sul tema delle "culture di guerra", che muove dall'assunto che una prospettiva culturalista finisca per automutilarsi se prescinde dall'apporto, dai temi e dalle potenzialità offerte dalle fonti orali. Ma vorrei fare tutto ciò alla maniera di chi fa storia orale: incontrando persone, ascoltando racconti. Proporrò quindi cinque incontri, e le riflessioni che ne derivano.
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Papers by Alessandro Casellato
Non meno della fabbrica e della famiglia, nel corso del ’900 la scuola è stata uno dei principali gangli della vita sociale del nostro paese. Inoltre, in alcune fasi – come quella compresa tra le due riforme della scuola media unica (1962) e dei decreti delegati che davano nuove forme alla partecipazione (1974) – essa si è “accesa”, ha brillato e sprigionato luce ed energia tali da aver investito e persino modificato il resto della società.
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Trento
Workshop “Libertà di ricerca e ruolo dell’ intellettuale oggi”, mercoledì 21 ore 9-13, Aula 20
Coordinatrice: Sabrina Tosi Cambini (Università di Verona e Università di Firenze)