
Beatrice Falcucci
Ricercatrice Juan de la Cierva presso Universitat Pompeu Fabra, Barcelona. Fellow presso Centre for the Study of Cultural Memory, School of Advanced Study, London.
Socia affiliata al gruppo di lavoro “Provenienza materiali e decolonizzazione” ICOM Italia
In precedenza: Assegnista di ricerca presso Università dell'Aquila (2022 e 2023), Fellow presso Royal Netherlands Institute in Rome, KNIR (2022 e 2023), Italian Fellow in Modern Italian Studies presso American Academy in Rome (2021), Borsista presso Fondazione Einaudi Torino (2021).
Vincitrice del Premio Fondazione Spadolini per la miglior tesi di dottorato (2021) e ASMI best unpublished article.
Dottoressa di ricerca presso Università di Firenze (2021).
Interessi di ricerca: costruzioni d’identità e cultura materiale; colonialismi e imperialismi; scienza e colonialismo; fascismo ed eredità materiali.
Socia affiliata al gruppo di lavoro “Provenienza materiali e decolonizzazione” ICOM Italia
In precedenza: Assegnista di ricerca presso Università dell'Aquila (2022 e 2023), Fellow presso Royal Netherlands Institute in Rome, KNIR (2022 e 2023), Italian Fellow in Modern Italian Studies presso American Academy in Rome (2021), Borsista presso Fondazione Einaudi Torino (2021).
Vincitrice del Premio Fondazione Spadolini per la miglior tesi di dottorato (2021) e ASMI best unpublished article.
Dottoressa di ricerca presso Università di Firenze (2021).
Interessi di ricerca: costruzioni d’identità e cultura materiale; colonialismi e imperialismi; scienza e colonialismo; fascismo ed eredità materiali.
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Books by Beatrice Falcucci
Edited by Beatrice Falcucci
artistiche e di ricerca che popolano questo volume mettono in discussione visioni e conoscenze stereotipate o marcatamente razziste che ancora oggi popolano il nostro presente. ISBN 978-88-3339-790-0
Contiene il saggio Beatrice Falcucci, Fausto Barbagli, "Nello Puccioni in Libia: tra scienza antropologica e politica coloniale".
Papers by Beatrice Falcucci
6, 2023: Nouvelles approches de l'histoire culturelle italienne. Imaginaires, cultures politiques, cultures de masse
The aim of this article is to highlight the presence of objects from the Italian colonies in the country’s missionary museums, questioning both the artefacts and their collecting and display practices. The analysis will be carried out starting with the arrival of the first African objects in early Europe by the missionaries who traveled in Africa in the modern age, emphasising how the acquisition process changed with the unification of the Kingdom of Italy and the debut of Italian colonialism. In fact, these objects underwent constant reinterpretation and «re-reading», and different meanings were attributed to them in different eras. The case study of the «Guglielmo Massaia Museum in Frascati», later «Ethiopian Museum Guglielmo Massaia», will be analysed, as a paradigmatic example of this phenomenon of change of meaning between the Liberal age and Fascism. Finally, the paper will conclude with some considerations on the positionality of these collections today
L'articolo ricostruisce le vicende della cineteca Museo Coloniale di Roma, la cui sezione cinematografica era chiamata a raccogliere le pellicole più significative aventi a oggetto le colonie italiane, che venivano usate per eventi a carattere etnografico e di promozione coloniale o noleggiate ad altri istituti ed enti. Attraverso lo studio di carte conservate all'Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Esteri, all'Archivio Centrale di Stato e all'Archivio di Stato di Forlì, l'articolo dimostra come la cineteca del Museo, in totale sinergia con l'Istituto Luce, fosse concepita come il centro nevralgico della propaganda visuale per l'impero del fascismo. Lo studio di questa documentazione permetterà inoltre di ricostruire il ruolo del Museo e della sua cineteca nell'immediato dopoguerra, quando avrebbe dovuto contribuire a perorare la causa del "ritorno" nelle ormai ex colonie.
artistiche e di ricerca che popolano questo volume mettono in discussione visioni e conoscenze stereotipate o marcatamente razziste che ancora oggi popolano il nostro presente. ISBN 978-88-3339-790-0
Contiene il saggio Beatrice Falcucci, Fausto Barbagli, "Nello Puccioni in Libia: tra scienza antropologica e politica coloniale".
6, 2023: Nouvelles approches de l'histoire culturelle italienne. Imaginaires, cultures politiques, cultures de masse
The aim of this article is to highlight the presence of objects from the Italian colonies in the country’s missionary museums, questioning both the artefacts and their collecting and display practices. The analysis will be carried out starting with the arrival of the first African objects in early Europe by the missionaries who traveled in Africa in the modern age, emphasising how the acquisition process changed with the unification of the Kingdom of Italy and the debut of Italian colonialism. In fact, these objects underwent constant reinterpretation and «re-reading», and different meanings were attributed to them in different eras. The case study of the «Guglielmo Massaia Museum in Frascati», later «Ethiopian Museum Guglielmo Massaia», will be analysed, as a paradigmatic example of this phenomenon of change of meaning between the Liberal age and Fascism. Finally, the paper will conclude with some considerations on the positionality of these collections today
L'articolo ricostruisce le vicende della cineteca Museo Coloniale di Roma, la cui sezione cinematografica era chiamata a raccogliere le pellicole più significative aventi a oggetto le colonie italiane, che venivano usate per eventi a carattere etnografico e di promozione coloniale o noleggiate ad altri istituti ed enti. Attraverso lo studio di carte conservate all'Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Esteri, all'Archivio Centrale di Stato e all'Archivio di Stato di Forlì, l'articolo dimostra come la cineteca del Museo, in totale sinergia con l'Istituto Luce, fosse concepita come il centro nevralgico della propaganda visuale per l'impero del fascismo. Lo studio di questa documentazione permetterà inoltre di ricostruire il ruolo del Museo e della sua cineteca nell'immediato dopoguerra, quando avrebbe dovuto contribuire a perorare la causa del "ritorno" nelle ormai ex colonie.
tra Otto e Novecento, Museo di Storia Naturale di Verona, Verona, 2023.
FIRENZE 6 - 7 SETTEMBRE 2021 a cura di Annantonia Martorano e Marco Napoli
1. Where is Africa’s Future? The Potential of Intra-Continental and Intra-Regional Mobility, Irene Pasini, Claudia Natali and Federico Soda
2. Bridging the Europe-Africa Divide on and through Human Rights, Fidèle Ingiyimbere
3. EU-Africa Partnerships: Discursive Disruptions and Connections, Kudakwashe Chirambwi
4. The Small-Scale Native Growers’ Responses on the Colonial Rule Policies over Coffee Farming in Kagera Region, Tanzania, Somo M.L. Seimu
5. The Western European Union and European Politics in The Nigerian Civil War: The Italian Experience, 1967-1970, Onianwa Oluchukwu Ignatus
6. “Italiani d’Africa”: Self Perception and Self Portrait of the Italo-Libyan between 1943 and 1970, Beatrice Falcucci
7. White Murder and Attachments in Colonial and Post-Colonial Kenya, Giusi Russo
8. Between Decolonization and the CPLP: Relations between Portugal and the New Portuguese-Speaking African States through Government Programs, Pedro Ponte e Sousa and Cíntia Martins
9. How Spaniards Related to Sub-Saharans: A Long History of Marginal Connections, Alicia Campos Serrano and Silvia Almenara-Niebla
10. African Fishery, European Markets: Illegal, Unreported and Unregulated (IUU) Fishing in West Africa, Marco Zoppi
ASAI/Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Pavia/Digital Technologies and Cultural Heritage Preservation in Eritrea: A Framework for an Improved Action @ Università di Pavia, 8 e 9 giugno 2023
University of Cambridge, CRASSH - ALISON RICHARD BUILDING, SG2
18 March 2023
6-8 dicembre, La contemporaine, Nanterre, France
Seminario SISSCO-Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporaneacon il patrocinio dell’ASMI-Association for the Study of Modern Italy
Il tema del colonialismo italiano sta riaffiorando negli ultimi anni con studi, ricerche ed esplorazioni di archivi, audiovisivi e non solo, attività che muovono dall'intenzione di prendere coscienza di un passato controverso e pieno di ombre, in buona parte rimosso e nascosto; ne è derivata una varia e diffusa produzione letteraria e cinematografica che affronta il tema da varie angolature e si sono realizzate in modo sparso sul territorio italiano diverse iniziative di diffusione e divulgazione. Queste giornate di studi nascono dunque da un lungo lavoro di ricerca, e in particolare dalla presenza nei fondi di Ancr del film La società agricola Italo-somala nella Somalia italiana (Carlo Pedrini, 1928). La valorizzazione dei materiali d'archivio permette di mantenere vivo l'apporto conoscitivo dato dalle fonti cinematografiche, e offre inoltre la possibilità di praticare la lettura e l'analisi di questi documenti, rendendoli un valore culturale a disposizione della comunità. Raccogliere il filo di quanto fin qui prodotto e studiato ci è parso inoltre lo spunto per avviare una sistematizzazione degli studi cinematografici sul tema e tentare di decolonizzare, finalmente, gli sguardi.
Although scholars have for long denounced the silence which characterized the study of Italy’s colonial past, historical revisionism struggles to find its ways through the dominant narrative. Some spoke about the failure of Italian memory to accept its responsibility, some denounced a form of historical amnesia, and many agreed on the absence of a collective consciousness of the country’s African colonies.
Traces of Italy’s colonial past are though still very much present within Italy’s its built environment, its political landscape, and its popular culture. Research on this aspect shows that there is an urgent need for more studies that would weave together African and European history, focusing on the experience of colonialism from both sides, and reconstructing the history of Italian imperialism’s legacies.
The former Museo Coloniale in Rome and beyond: colonial collections in Italy between history and the present
The 2020 announcement of the rearrangement of the former Colonial Museum in Rome with the new name ‚Museo Italo-Africano Ilaria Alpi‘ probably surprised many, who were not even aware of the existence of such museum. The Colonial Museum of Rome was created to promote an aggressive colonial agenda, which climaxed in the brutal fascist wars in Libya (1928–1931) and Ethiopia (1935–1941), operating as a propaganda tool both in Italy and abroad (through the participation in exhibitions and fairs) during and far beyond the collapse of the fascist empire and regime.
The Colonial Museum in Rome, however, was by no means the only colonial museum in Italy: through more than 90 colonial collections, in Fascist Italy the colonies came to be understood by people less as something ‚out there‘, and instead they came to have a palpable, material presence all over the country.
While the first part of the talk will be devoted to the contextualization of colonial collections in Italy, in the second part an attempt will be made to frame the Italian case in the broader ongoing debate on repatriations and rethinkings of colonial collections.
3-5 novembre 2021, Musée de l'Homme, place du Trocadéro, Paris
Convegno internazionale organizzato da Beatrice Falcucci (UNIFI), Emanuele Giusti (UNIFI/ENS-PSL), Davide Trentacoste (Università di Teramo/Université Sorbonne Nouvelle Paris 3)
Con il sostegno di: COST Action 18149 PIMo – People in Motion, Université Franco-Italienne, UNIFI – Dipartimento SAGAS, GLOBHIS – Network for Global History, ED 540 – École doctorale lettres arts, sciences humaines et sociales, CERMI – Centre de recherche sur le monde iranien
20-21 maggio 2021
Association for Anglophone Postcolonial Studies
“Science, Culture, and Postcolonial Narratives” 13-15 maggio 2021
Workshop "Missionary objects and collecting (16 th -20 th centuries)" by Sabina Brevaglieri
presenti in Italia, sulla scorta delle soluzioni espositive pensate per
valorizzarle nel corso del tempo e anche in virtù del succedersi delle
conoscenze acquisite tramite le catalogazioni dei materiali conservati
nei musei. Lo spunto proviene dalla recente catalogazione della raccolta
di oggetti extraeuropei posseduti da Pelagio Palagi, che rappresenta
la prima collezione privata ad essere stata acquisita ed esposta nel
contesto del Museo Civico di Bologna.
I relatori sono chiamati a confrontarsi su alcuni dei temi che
caratterizzano le riflessioni contemporanee sulla
musealizzazione di oggetti extraeuropei, in ragione delle loro esperienze
professionali e sulla base degli indirizzi che oggi caratterizzano le scelte
espositive e le relazioni con i musei nei paesi d’origine dei manufatti
conservati in Italia e in Europa.
Raccontare le vie e le piazze del quartiere africano di Roma dedicate a località libiche, eritree e etiopiche attraverso i racconti di chi quelle località le ha attraversate; capire come e quali musei italiani (dimenticati, riallestiti, nascosti) parlino o non parlino dell’esperienza coloniale; provare a decolonizzare la scuola; risignificare le strade attraverso azioni di guerriglia odonomastica. In questo incontro raccogliamo alcune esperienze concrete e esempi di pratiche decoloniali e postcoloniali nell’Italia di oggi.
MEDITERRANEAN (1492-1923) AND IN PARTNERSHIP WITH THE
HAIFA CENTER FOR MEDITERRANEAN HISTORY (HCMH)
TRAVELLING MATTERS: REREADING, RESHAPING, REUSING OBJECTS ACROSS THE MEDITERRANEAN
HAIFA, HCMC, 8TH SEPTEMBER 2022
Supported by the ASMI (Association for the Study of Modern Italy)
SEMINAR 1: COOPERATION AND MOBILITY
University of Palermo, 19-20 November 2021
Organised by Donato Di Sanzo, Beatrice Falcucci, Gianmarco Mancosu
The Recovery Plan, 12.06-12.07
@ The Recovery Plan, Via Santa Reparata 19R, Firenze
_Research display dedicated to a text published by Beatrice Falcucci in the Journal of the History of Collections in 2019. The display employs Falcucci’s research as an introduction to the role of agriculture in Italian colonial self- narration.
_Mostra di ricerca dedicata a un testo pubblicato da Beatrice Falcucci su Journal of the History of Collections nel 2019. La mostra utilizza la ricerca di Falcucci come introduzione al ruolo dell'agricoltura nell'autonarrazione coloniale italiana.
EARTH | ART | SPACE | TIME Justice in Geoscience: Florence
The special issue explores different missionary attitudes and strategies of both discursive and material engagement operated by competing missionary communities in early 16th Mexico. It addresses tensions among orders striving for privileges and exclusive rights as well as shifting relationships with the diocesan churches in 17th century Philippines and Caribbean regions. The articles map negotiations with colonial powers between object removals and complex re-sedimentations in the Italian peninsula and Rome over time. The long-lasting missionary material engagement finally was rearticulated in 19th and 20th centuries museums and collections, taking shape in relationship with nation building and colonial imagination by monopolizing and often reusing past experiences and paper knowledge.