Academia.eduAcademia.edu

Nota di chiusura

2022, eum

Nota di chiusura. Come sulle spalle di Atlante in Noi, la vostra bandiera Studi e interventi per la Memoria della Shoah nelle università, nelle scuole e nei musei d’Italia Con un saggio di Esty G. Hayim a cura di Clara Ferranti e Nicola Santoni

eum Noi, la vostra bandiera Studi e interventi per la Memoria della Shoah nelle università, nelle scuole e nei musei d’Italia Con un saggio di Esty G. Hayim a cura di Clara Ferranti e Nicola Santoni eum Il tempo, la storia e la memoria 6 / 2021* Direttrice della collana: Clara Ferranti Codirettore: Paolo Coen Comitato scientifico: Lorenzo Canova, Paolo Coen, Valentina Colombo, Clara Ferranti, Marcello La Matina, Paola Magnarelli, Roberto Mancini, Adele Valeria Messina, Simone Misiani, Ugo Volli. In copertina: Paolo di Giosia, Block 5, fotografia analogica (su pellicola invertibile in bianco e nero) della scalinata al piano superiore del Block 5 di Auschwitz. Paolo di Giosia ©2011. Block 5 ha avuto una menzione d’onore nel 2014 al premio fotografico della Rassegna Vedere l’Altro, vedere la Shoah. Isbn 978-88-6056-788-8 (print) Isbn 978-88-6056-789-5 (PDF) Prima edizione: giugno 2022 ©2022 eum edizioni università di macerata Palazzo Ciccolini, via XX Settembre, 5 – 62100 Macerata info.ceum@unimc.it http://eum.unimc.it Opera pubblicata con il contributo della Sezione di Linguistica, Letteratura e Filologia dell’Università di Macerata. I contributi presenti nel volume sono stati sottoposti a peer review secondo i criteri di scientificità previsti dal Regolamento delle eum (art. 3) e dal Protocollo UPI (Associazione delle University Press Italiane). * Il presente numero della Collana, sesto della serie, è il secondo della linea pedagogicoformativa, “Strumenti per la didattica”. Indice Clara Ferranti 7 Preambolo. Per una Memoria incarnata: tornare oggi al kiddush 19 Introduzione. La dimensione (anti-)paradigmatica della Shoah per la lettura del presente e nella ricostruzione del passato 31 Noi, la vostra bandiera Nicola Santoni Esty G. Hayim Riflessioni linguistiche e filosofiche sulla Shoah Marcello La Matina 37 Linguaggio e violenza, ovvero l’eroismo minuzioso di Victor Klemperer Roberto Mancini 51 Sulle origini della Shoah nella cultura occidentale: la testimonianza di Theodor W. Adorno Fabiola Falappa 63 La Shoah e l’inizio del male. La testimonianza di Martin Buber 85 Emmanuel Levinas e la spiritualità del prigioniero Carla Canullo (De)costruzione dell’identità collettiva Vincenzo Caporaletti 95 Esperienze musicali nella Shoah 6 INDICE Anton Giulio Mancino 125 Senza «Tregua»: film sulla Shoah, e non Rita Borioni 141 “Italiani brava gente”: brevi riflessioni sul carattere degli italiani, tra delegittimazione e autoassoluzione 163 Dal senso di colpa all’esperienza di responsabilità condivisa Filippo Sabattini Didattica della Shoah ed esperienze letterarie Costanza Geddes da Filicaia 169 Memorie della Shoah in letteratura italiana Maria Elena Paniconi 181 Memorie oltre la disperazione: la Shoah nel romanzo israeliano 197 Educare integrando le voci dei singoli con la grande storia. Ilse Weber, un’esperienza didattica 213 Dalla memoria alla storia. I testimoni della Shoah e possibili percorsi didattici Rita Baldoni Carla Marcellini Il popolo ebraico e la Shoah nelle Marche Giovanni Carlo Sonnino 225 La Shoah nelle Marche e in Italia Chiara Censi 241 La comunità ebraica di Ancona e delle Marche: un percorso storico attraverso immagini Adele Valeria Messina 263 nte: ‫אֶׁ תַה ִּמ ְׁשקָּ ל שֶׁ ל ַה ִּזכָּרֹון‬1 Nota di chiusura. Come sulle spalle di Atlante: Nota di chiusura. Come sulle spalle di Atlante: nte: ‫אֶׁ תַה ִּמ ְׁשקָּ ל שֶׁ ל הַ ִּזכָּרֹון‬1 di Adele Valeria Messina L’immortal figlia di quel saggio Atlante, che del mar tutto i più riposti fondi conosce, e regge le colonne immense, che la volta sopportano del cielo. Odissea I, vv. 77-80 Ἄ Figlio di Climene e Giapeto o di Climene e Zeus, Atlante τῶν πρόσθ Ἰαπετοĩο πάις ἔχει οὐρ (Atlas, Ἄτλας) è presentato da Esiodo nella sua Teogonia (Th. κα ẚκαμάτῃσι χέρεσσιν vv.τε 746-748: τῶν πρόσθ’ Ἰαπετοĩοẚστεμφέως πάις ἔχει οὐρανòν εὐρὺν/ ἑστηὼς κεφαλῇ τε καì ἀκαμάτῃσι χέρεσσιν / ἀστεμφέως coluiπείρασιν che, Ἄτλας δ οὐρανὸν εὐρὺν ἔχει κρατερῆς ύπ) come ẚνάγκης ἐν γαίη per punizione, regge il cielo (Th. vv. 517-518: Ἄτλας δ’οὐρανὸν εὐρὺν ἔχει κρατερῆς ὑπ’ἀνάγκης/ πείρασιν ἐν γαίης), all’ingresso dell’Ade, la dimora della notte. Secondo il poeta greco, infatti, Atlante, essendosi messo dalla parte del nonno Crono a svanappunto ‒ taggio del padre Zeus durante la guerra contro gli dei dell’Olimpo – la titanomachia, appunto – viene punito proprio dal padre Zeus, e condannato a portare sulle spalle un peso, la volta celeste. Secondo la tradizione esiodea, il titano sopporta il peso della volta celeste in un luogo fisico ben preciso2: di fronte cioè alla ‒ dimora della notte. Il suo stare davanti all’Ade quasi richiama 1 La traduzione letterale è “il peso della memoria” mentre si conviene sulla traslitterazione et hamisheqal shel hazikaron. 2 Nella citazione omerica in esergo Atlante regge invece le colonne che sorreggono a loro volta il peso celeste. Si veda G. Arrighetti, Cosmologia mitica di Omero e Esiodo, «Studi Classici e Orientali», 15, 1966, pp. 1-60, <http://www.jstor.org/ stable/24174768>.