Una cava romana di pietra ollare

Il vetro di pietra. Il lapis specularis nel mondo romano dall'estrazione all'uso, a cura di Chiara Guarnieri

The Grotta Inferno is located in the municipality of Cattolica Eraclea (Agrigento). It was identified by Federazione Speleologica Regionale Siciliana and after explored by the CIRS of Ragusa and by the Speleological association Kamikos of S. Angelo Muxaro. The cave opens in the Messinian gypsum outcrops: it has various entrances in the slopes of a hill, develops in a labyrinthine manner, with wide chambers and narrow passages, some of which anthropogenic, others of karst genesis. Since the first explorations, the cave has been identified as a probable quarry of lapis specularis, for the precence of trasparent gypsum and roman pottery. This points out an activity in the Grotta Inferno during Roman times, probably for the extraction of gypsum crystal. The planned study of the site, from the geological, speleological, archaeological point of view, is particularly significant for the study of extraction, circulation, of this important material to build windows in the Roman period. These evidences concur with the testimony of Pliny the Elder that refers to the quarries of lapis specularis in Spain, Turkey, Cyprus, Tunisia and Sicily.

E. Poletti Ecclesia, G. Tassinari, Archeologia della pietra ollare nel Verbano Cusio Ossola. Aree estrattive, segni di lavorazione, manufatti, in La pietra ollare nelle Alpi. Coltivazione e utilizzo nelle zone di provenienza, Atti dei convegni e guida all’escursione (Carcoforo, 11 agosto; Varallo, 8 ottobre; Ossola, 9 ottobre 2016), a cura di R. Fantoni, R. Cerri e P. de Vingo, Firenze, pp. 185-202.

ArcheologiaPiemonte3, 2014

Minaria Helvetica, 30, 2012. Nelle tombe del Canton Ticino sono deposti talvolta o vasi in pietra ollare rotti, o mal riusciti, o di piccolo formato. Un recipiente da Arcegno conteneva del pesce. Spesso nelle tombe femminili ticinesi sono presenti fusarole in pietra ollare: le più antiche sono del I sec. a.C.

Scavi di Luni II: relazione delle campagne di scavo 1972-1973-1974 (ed. A. Frova), pp 639-662, pls 332-340. Rome: G Bretschneider, 1977

Indice dei fogli Indice delle classi del materiale 7tl 712 714 723 725 736 742 743 vol. Tavole Indice delle tavole Indici del materiale sulla base dei numeri di inventario .. .. vol. Tavole Le Classi del Materiale mettono ancora di individuare tipi chiaramente attribuiti ad un'eth post-classica. Si rimanda il loro studio ad un momento Juccessivo quando maggiori saranno i dati in nostro possesso per permetterne uno studio pii accurato' formazione dello strato. E' anche una necessitd col materiale del CS, che consiste di frammenti piccoli' pochi dei quali possono essere ricostruiti in modo tale da offrire indiiazioni formali. I metodi impiegati per denominare i colori riflettono anche i diversi momenti dello studio: Code Esavevo a Luni per ragione di costo. Beatrice Tavecchio e Maria Pia Rossignani hanno gentilmente corretto l'italiano della mia relazione. ringraziamenti a loro tutti ed a quelli che mi hanno aiutato amministrativamente: Antonio Frova, il personale delle Soprintendenze archeologiche della Liguria e dell'Etruria, il Comune di Fiesole, il C.N.R., il Leverhulme Trust Foundation, Sergio Nepoti, e Rick Turner dell'Universith di Lancaster. Lar aspe scen Due tativo sia I'unico modo di trattare le ceramiche di uno scavo i cui contesti to d soprattutto valido 9uo' quando sembra che lano presenti in piir gran alla (l) Questo fatto rende ragione delle parziali discordanze nella imposta-zionJ metodologica adottata nel testo di H. Blake rispetto a quella con cui

par les soins de Damien Daudry) XVIII AOSTE 2007 LA PIETRA OLLARE DELLA VALLE D'AOSTA. CAVE, LABORATORI E COMMERCIO MAURO CORTELAZZO PREMESSA

Revue Valdotaine d'Histoire Naturelle, 2020

In the Aosta Valley, numerous quarries of soapstone and millstone in garnetiferous chlorite schists have been cultivated since ancient times. One of these quarries is present in the locality Moléraz (municipality of Ayas), at an altitude of 1,870-1,880 m, within a detrital accumulation containing blocks of garnetiferous chlorite schists mixed with serpentinites, rocks belonging to the Zermatt-Saas Unit (lower eclogitic unit of the Piemonte ophiolitic nappe). In addition to numerous fragments of partially worked soapstone, a millstone with a diameter of 28 cm was found there.

Archeologia Medievale 5, pp 141-170, 1978

This study focuses on the most ancient inscription from the cemetery of Osteria dell’Osa (Italy). This single-word text, very significant for its high chronology and for its archaeological context, is hard to understand and, in fact, was firstly interpreted as a greek inscription (and various greek words were proposed), than as latin and, finally, as a pseudo-inscription. Through a review of the different readings proposed so far, the examination of the epigraphic features and the comparison with similar expressions in Homer’s Odissey, I will able to suggest a new interpretation of this document as a greek word.