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Il testo qui presentato è quello che viene letto ed interpretato durante la prima parte delle trasmissioni radiofoniche de La mia cara Alessandria (trasmissione settimanale di e con Piercarlo Fabbio), in onda su Radio BBSI-Alessandria. Progressivamente le diverse puntate verranno rese disponibili su Academia. Buona lettura Piercarlo Fabbio
Quaderno Peste Lo Colga, 2021
Perché non indagare la storia di Alessandria attraverso le pestilenze, che qui vengono esposte come fossero i grandi eventi del fluire storico? Piercarlo Fabbio prova a indicare alcune tracce di questo percorso, partendo da un presupposto: l’epoca Covid le sue conseguenze sono del tutto sconosciute alla nostra identità di alessandrini oppure i nostri avi, i nostri progenitori hanno dovuto subire uguale, se non più drammatica sorte? Un nemico invisibile porta la morte, falcidia le donne, gli uomini e le loro famiglie. Di lui poco si sa, ma anche quando lo si vede - come nel caso di locuste, bruchi, uccelli che portano carboni ardenti, lasciandoli cadere sui tetti di Alessandria - le possibilità di difendersi sono ridotte al lumicino. Anche se con il passare dei secoli…
La mia cara Alessandria 652 BBSI 8 dicembre 2024 Titolo: Piazza della Libertà molte volte cambiò nome Il testo qui presentato è quello che viene letto ed interpretato durante la prima parte delle trasmissioni radiofoniche de La mia cara Alessandria (trasmissione settimanale di e con Piercarlo Fabbio), in onda ogni settimana su Radio BBSI-Alessandria. Progressivamente verranno rese disponibili su Academia. Buona lettura Piercarlo Fabbio
Le lancette del Risorgimento, 2011
I cittadini di Alessandria si erano recati alla Cittadella attirati dal rombo dei cannoni. Del resto la fortezza non era il luogo che conosciamo oggi, cioè distaccato e lontano dalla città, ma era veramente un pezzo della medesima. Erano andati in gran numero alla Cittadella e non avevano sentito o visto nulla, fino a quando, nel silenzio generale, un vessillo sconosciuto - molto diverso da quello dei Savoia, ritornato in auge dopo il Congresso di Vienna - saliva lentamente al cielo, sventolando lieve. Era probabilmente un vessillo dai colori rosso, verde e blu. Anche in questo caso, tra blu e nero gli storici non hanno certezze. La bandiera segnava l'inizio del Risorgimento. Ufficialmente. Come un colpo di pistola di uno starter. Era il primo vagito della Nazione Italiana unitaria.
Studi Piemontesi, 2016
personale al completo, giovane ed attivo. Per ultimo la necessità di alcuni specialisti i quali presiedano a talune delle cure per cui si è arricchito il nuovo Spedale dei necessari mezzi, quali la cura idropatica, l'elettrica, e quelle che altri bagni medicati richiedono richiama l'attenzione del sottoscritto sopra la categoria già nel precedente decreto accennata; quella di Sanitari Straordinari. Quindi è che il sottoscritto si permette pregare l'E.V. perché ove lo creda sottoponga a S.M. il Gran Mastro una pianta organica per nuovo Spedale modificata in questo senso e composta Del Direttore Scientifico Di un Medico Primario Di due Medici Comprimarii Di un Chirurgo Primario Di due Chirurghi Comprimarii Di due Primi Assistenti Interni, uno per la Sezione Chirurgica, l'altro per la Medica Di due secondi Assistenti Interni, uno per la Sezione Chirurgica, l'altro per la Medica Di due Assistenti Esterni, uno per ciascuna Sezione Di quattro Allievi interni Di quattro esterni Di due Allievi Straordinari In modificazione però momentanea delle disposizioni dell'art. 6 del prefato decreto circa lo stipendio ivi designato, pregherei l'E.V. volere in via provvisoria e per esperimento di un anno provvedere che tanto gli Assistenti Interni, che gli esterni, ed i quattro Allievi Interni sieno provvisti di vitto nell'interno dello Spedale, riducendo lo stipendio degli Assistenti Interni in 1° a Lire 450, quello degli Assistenti Interni in 2° a Lire 350; quello degli Allievi Interni a Lire 100 annue. […] 5 .
Con ‘televisionismo’ il presente volume intende la produzione del dramma storico televisivo che, a partire dagli anni Novanta, ha riscritto da un’ottica revisionistica i momenti chiave del passato nazionale che hanno determinato una memoria ‘divisa’ della nazione italiana. La forma popolare e fruibile delle fiction promuove la condivisione del passato, ma potrebbe anche manipolare la verità storica trasmessa. È su quest’ambivalenza che vertono i contributi in cui si analizzano le serie televisive prodotte dalla Rai e da Mediaset.
2014
Negli ultimi anni Novanta del Novecento i Musei pavesi -nell'ambito dell'ampio ed articolato programma di studi incentrati sulla poliedrica figura di Luigi Malaspina di Sannazzaro, fondatore del nucleo primigenio delle nostre raccolte civiche -avevano anche progettato la pubblicazione dell'epistolario del marchese, quale ulteriore tassello per la migliore conoscenza dell'uomo e del collezionista: le lettere allora raccolte erano state pazientemente trascritte da Marco Albertario, Paola Favretto ed Elena Rampi, e se ne era avviata l'edizione critica finalizzata alla stampa di un volume il quale, sebbene giunto alle seconde bozze, per varie cause non vide mai la luce. Il perdurante e sempre rinnovato nostro interesse per la valorizzazione delle collezioni del Museo mediante lo studio e l'approfondimento scientifico, l'incitamento di Marco Albertario, sollecito e sensibile indagatore di "cose malaspiniane", il fastidio per proposte intelligenti avviate e rimaste inconcluse ci hanno stimolato a riprendere, a distanza di molti anni, il progetto incompiuto e a impegnarci per portarlo a termine, potendo anche contare sul generoso contributo finanziario della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia. Si sono presentate allora, però, alcune scelte di carattere metodologico, innanzi tutte quella se pubblicare il carteggio nella redazione critica in cui si trovava o se aggiornarlo sulla base della letteratura scientifica prodotta nel frattempo sull'argomento. Questa seconda ipotesi si è imposta quasi spontaneamente, sia alla luce dei tanti e significativi contributi pubblicati in anni recenti sul collezionismo lombardo e italiano nei decenni a cavallo tra XVIII e XIX secolo, che hanno integrato le conoscenze e potenzialmente modificato il giudizio critico sull'esperienza pavese, sia per il desiderio e l'ambizione di ampliare il numero delle lettere -scritte dal colto gentiluomo pavese o da lui ricevute -, grazie a ulteriori e più puntuali ricerche in archivi e biblioteche, magari indirizzate su fondi in precedenza non consultabili: ricerche che si sono rivelate particolarmente fruttuose, tanto è vero che, rispetto alla prima versione, il numero delle lettere dell'edizione attuale è raddoppiato. In particolare, erano già note e commentate le epistole di Eugenio Guasco, Angelo Olivieri, Innocente Gobbi, Paolo Borghi, Stefano Barezzi, la corrispondenza con Aurelio de Giorgi Bertola e Pietro Zani, le lettere ad Antonio Scarpa e al direttore dell'Istituto Archeologico Germanico in Roma: di tutte queste è stata rivista e talora corretta la trascrizione e rifatto interamente l'apparato di note, sia critiche sia di carattere paleografico. Sono state, inoltre, integrate con la pubblicazione di missive scambiate con un'altra ventina di corrispondenti (tra questi il principe di
Forum Italicum: A Journal of Italian Studies
Il saggio affronta il tema della relazione tra letteratura e cinema sia in termini generali che in ambito più strettamente politico, soffermandosi sugli adattamenti di opere letterarie scritte da autori di area e ispirazione socialista, ma anche su opere cinematografiche, tratte da soggetti originali, realizzate da registi che si sono riconosciuti, stabilmente o temporaneamente, nel socialismo italiano. Si vuole colmare l’evidente lacuna di una critica che ha preferito guardare alle esperienze di autori che palesavano altre ispirazioni, come quelle cattolica e comunista, benché il contributo di cineasti dell’area socialista sia stato altrettanto, se non più ampio e profondo, come il presente saggio intende dimostrare. Lo studio considera anche l’apporto fornito dai socialisti laddove hanno operato, con incarichi di responsabilità, nelle politiche culturali italiane, partecipando anche alla definizione legislativa di settore, con posizioni di rilievo in importanti istituzioni del cin...
IOSR Journals, 2012
JARTIKA | Jurnal Riset Teknologi dan Inovasi Pendidikan, 2018
Bangabandhu Sheikh Mujib Medical University Journal, 2022
Políticas y narrativas del cuerpo , 2022
Revista Latinoamericana de Ciencias de la Comunicación
DergiPark (Istanbul University), 2024
Prosthetics and Orthotics International, 2013
European Journal of Psychology of Education, 1996
Le français en milieu universitaire marocain face aux défis glottophobiques, 2025
Conservation Biology, 2004
Journal des anthropologues, 2009
Medical journal of the Islamic Republic of Iran, 2016
Environmental Microbiology
International journal of clinical and experimental medicine, 2012