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L’articolo riporta una serie di riflessioni dedicate all’accezione dei termini “costo” e “qualità” in relazione dell’edilizia dedicata al Social Housing dai programmi di ricostruzione postbellica al periodo attuale. Ciò avviene anche in riferimento all’esigenza di sostenibilità del costruito studiata durante il Workshop della laurea magistrale in costruzione tenutosi nel giugno 2010.
Abitare il Futuro - Abitare il nuovo/abitare di nuovo ai tempi della crisi
"Global economic and financial crisis afflict the construction sector and induce a fall in investment and a decline in value estimates of property, especially of existing buildings. This decrease was detected not only in Italy but generally speaking, throughout Europe and in many other countries. Against this government facilities and research organizations work to identify prospects and construct pathways needed to overcome the crisis. In this paper are taken into account, in particular, two documents: • Sectorial Innovation Watch, Construction Sector (Europe Innova), drawn up by the UE • Global Agenda for Revaluing Construction, draw up by the International Council for Research in Building and Construction (CIB) The analysis of these documents guides to the identification of those can be considered as new "invisible technologies" useful to guide the construction sector out of crisis. The tools to do this may be the methods of indicators, methods for assessing the sustainability of the built environment. The scenarios of the European Union, the proposals of the CIB and methods for indicators are tools to operate in the rehabilitation and upgrading of existing buildings, but these tools define also a design methodology that is complex and new as the higher the number of stakeholders and information to manage. This methodology, however, has a historical reference in the studies that preceded and, in part, accompanied the post-conflict reconstruction in Italy, the reconstruction has built a large part of the building which now needs new policies for the redevelopment. Economic capital and social capital related to buildings to be redeveloped may increase the economic value of the construction industry and lead the market towards the exit from the crisis, this can only happen through dialogue and shared management of information."
Marini S. , De Matteis F.(a cura di), Nello Spessore. Traiettorie e stanze dentro la città, Casa Editrice Nuova Cultura, Roma 2012, pp. 109-116
2015
The paper focuses on the existent dichotomy between the actual law system that regulates the social housing sector and the drive for innovation that originates from the requirements of a liquid Society, characterized by new housing needs and social paradigms. The boundary of the analysis is the Tuscan region and the first steps the public administration is doing forwards a regulation in public housing more concerned with social and environmental sustainability. To show a practical response to this requirements, the paper analyses a case study built in 2013 by the public housing managing authority of Florence, a temporary timber frame building made by prefabricated modules. This aspect of temporariness introduces the architectural theme of impermanence, that could be read not only as a quick answer to a specific housing emergency, but especially as an alternative way of designing the social housing itself, not considered as something definitive and immutable, but endowed with the possibility to change easily according to a unstable family structure. That leads directly to the concept of adaptability, that means the house could be modified to accommodate a big range of inhabitants and the way to obtain that goal is projecting by modules and optimizing the space. To reach that purpose the project should minimize private spaces and introduce shared facilities. As a sum of this considerations, three key words of innovation take shape: impermanence, adaptability and sharing.
Archivio di studi urbani e regionali, 2017
Myland/Milano, a cura di Cecilia Bolognesi, 2015
2011
Il progetto 1 nasce da una collaborazione tra la Società Termocasa di Reggio Calabria e il Dipartimento DASTEC dell'Università Mediter-ranea di Reggio Calabria. Termocasa è un'azienda che opera nel settore dell'impiantistica fina-lizzando i suoi interessi al raggiungimento del comfort abitativo, del benessere e dell' efficienza energetica in ambito residenziale attraverso la progettazione di «sistemi integrati» edificio/impianto. Per l'Università Mediterranea hanno preso parte al progetto alcuni ricercatori dell'Unità Operativa STOA coordinata dal prof. Attilio Nesi, che svolge attività di ricerca all'interno del DASTEC. L' obiettivo è stato quello di progettare strutture abitative modulari se-condo un approccio tipico del social housing, aggregabili, energica-mente efficienti e destinate a un'utenza di tipo temporaneo (studenti, ricercatori, studiosi) interessata a testare e monitorare le tecnologie adottate con diverse tipologie di sistemi di ap...
Abitare insieme. Dimensione condivisa del progetto futuro, 2015
Negli ultimi anni il tema dell’edilizia residenziale sociale è tornato al centro dell’attenzione delle amministrazioni pubbliche, del mercato, della politica, dei cittadini e, non da ultimo, del dibattito scientifico, sia in Italia che in Europa. Nella realtà nazionale uno dei contesti di riferimento per la produzione di edilizia residenziale pubblica è quello milanese, dove le sperimentazioni sono state numerose a partire dalla legge Luzzatti del 1903, passando poi per i cicli edilizi del Piano Ina-Casa (1949-1963) e del Piano Gescal (1963-1973), fino al Piano decennale per l’edilizia residenziale (1978-1988). Nella fase più recente, a partire dal Duemila, vanno segnalati i concorsi che hanno portato alla realizzazione di alcuni dei più consistenti interventi di edilizia sociale del panorama nazionale: “Abitare a Milano 1” (2002-2005), Abitare a Milano 2” (2005-2009) e il concorso internazionale “Un programma per l’housing sociale”, bandito nel 2009/2010 da Fondazione Housing Sociale. Questa nuova stagione consente di avviare una riflessione circa la qualità tecno-tipologica delle realizzazioni, con una lettura critica comparativa tra questi casi studio contemporanei e alcuni significativi esempi del primo ciclo edilizio Ina-Casa; con l’obiettivo di verificare l’evoluzione - o l’involuzione - del progetto della casa sociale rispetto a standard di qualità fruitiva valutati sia alla scala dei manufatti edilizi che delle singole unità abitative. L’attività di ricerca è strutturata lungo quattro fasi: una prima fase di definizione dei criteri di lettura e degli indicatori ad essi correlati; una seconda fase conoscitiva, con l’analisi dei progetti e sopralluoghi nei quartieri; una terza fase di definizione della matrice di comparazione tra i diversi casi e una fase finale di elaborazione critica degli esiti conseguiti. Il presente contributo rende conto di una prima esplorazione del percorso di ricerca, applicato a un numero limitato di casi studio, con l’obiettivo di verificare l’efficacia del metodo comparativo, di valutare le più corrette modalità di rappresentazione e comunicazione degli esiti interpretativi e - considerata la significatività dei casi esaminati - anche di anticipare qualche considerazione critico-interpretativa.
«Ricerche di storia sociale e religiosa», 69 , 2006
Bulletin de l'Institut Français d'Archéologie Orientale , 1994
Journal of Sociology: Bulletin of Yerevan University, 2021
Horizontes da Educação: Visões e Perspectivas - Volume 2, 2024
From Ancient Rome to Colonial Mexico: Religious Globalization in the Context of Empire, 2023
International Journal for Crime, Justice and Social Democracy, 2023
Construction and Building Materials, 2017
Intellector, 2024
1993
Brazilian Journal of Oceanography, 1983
Social Sciences, 2020
Borrowers & Lenders: The Journal of Shakespeare and Appropriation, 2020
Pamukkale Medical Journal, 2016
Vojnotehnički glasnik, 2024